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DINTOINALE 30CPR 100MG+40MG Produttore: RECORDATI SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

DINTOINALE 100 MG + 40 MG COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antiepilettici, derivati dell'idantoina, fenitoina, associazioni.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene 100 mg di fenitoina sodica e 40 mg di metilfenobarbitale. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa contiene 8,4 mg di sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Amido di mais, silice colloidale, magnesio stearato, polivinilpirrolidone, talco.

INDICAZIONI

Dintoinale e' indicato nel trattamento delle crisi generalizzate primarie (grande male) e delle crisi parziali compresi gli equivalenti psicomotori quando ciascuno dei due farmaci presi separatamente a dosi adeguate non dia risultati soddisfacenti.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipersensibilita' ai prodotti idantoinicie ai barbiturici. Inoltre: porfiria, insufficienza epatica e renale, insufficienza respiratoria.

POSOLOGIA

Dintoinale va sostituito gradualmente in 6-7 giorni agli altri antiepilettici, eccezion fatta per Dintoina cui puo' essere sostituito bruscamente. La dose ottimale deve essere determinata caso per caso, in modo da ottenere il massimo effetto terapeutico con il minimo di effetti secondari. Puo' essere utile eseguire periodiche determinazioni dei livelli plasmatici della fenitoina. Adulti: la dose media e' di 1 compressa per volta ingerita con regolarita' durante o dopo ognuno dei 3 pasti con almeno mezzo bicchiere d'acqua. Raramente ne occorre una quartala sera. Eccezionale l'uso di 5-6 compresse. Bambini: oltre i 6 anni (a giudizio del medico in rapporto con l'eta', il peso corporeo e la gravita' del male) 1/2-1 compressa per volta 2-3 volte al giorno, sempre a stomaco pieno e con acqua. Al di sotto dei 6 anni: 1/2-1 compressaal giorno, polverizzata, mescolata con marmellata, zucchero o miele esuddivisa in 2-3 assunzioni dopo i pasti e con acqua.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Avvertenze generali: il metilfenobarbitale puo' dar luogo ad assuefazione. Dintoinale va usato con cautela nei pazienti che ricevono farmaci psicotropi, analgesici, sedativi, ipnotici, antidepressivi, anestetici, antiistaminici e nei soggetti con tendenze suicida o con disposizione all'abuso di barbiturici o in quelli con debilitazione generale e malattie polmonari. I farmaci che controllano il grande male non sono efficaci per il piccolo male quindi, se le due condizioni sono presenti, e' necessario ricorrere alla terapia combinata. Fenitoina puo' determinare o aggravare crisi di assenza e crisi miocloniche. Effetti da brusca sospensione: la brusca sospensione del Dintoinale nei pazienti epilettici puo' indurre uno stato di male epilettico. Qualora a giudizio del medico, si rendesse necessaria una riduzione di dose, una sospensione del trattamento o una sostituzione con altro medicamento anticonvulsivo, questo deve essere fatto in modo graduale. Suicidio: casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati nei pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici nelle loro diverse indicazioni. Una meta-analisi di trials clinici randomizzati verso placebo ha, inoltre, evidenziato la presenza di un modesto incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidario. Il meccanismo di tale rischionon e' stato stabilito e i dati disponibili non escludono la possibilita' di un incremento di rischio con Dintoinale. Pertanto, i pazienti dovrebbero essere monitorati per eventuali segni di ideazione e comportamento suicidari ed in tal caso dovrebbe essere preso in considerazione un appropriato trattamento. I pazienti (e chi ne ha cura) dovrebbero essere istruiti ad avvertire il proprio medico curante qualora emergano segni di ideazione o comportamento suicidari. Effetti cardiaci: casi di bradicardia, aritmia e arresto cardiaco sono stati riportati, piu' comunemente associati a tossicita' da fenitoina (vedere paragrafo 4.9), ma anche alle dosi e ai livelli raccomandati di fenitoina. Reazioni cutanee: in caso di comparsa di eruzione esfoliativa purpurea o bollosa il farmaco deve essere sospeso definitivamente. Se invece l'eruzione e' di lieve entita' (morbilliforme o scarlattiniforme) la terapia puo' essere ripresa dopo che l'eruzione e' completamente scomparsa. Sel'eruzione si ripresenta con la ripresa della terapia, la prosecuzione del trattamento e' controindicata. Con l'uso di Dintoinale sono state segnalate le seguenti reazioni cutanee potenzialmente letali: sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN). I pazienti devono essere informati riguardo i segni e i sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Il piu' alto rischio di insorgenza di SJS e TEN si ha nelle prime settimane di trattamento. Se si verificano i sintomi o i segni di SJS o TEN (per esempio rash cutaneo progressivo spesso con vesciche o lesioni della mucosa) il trattamento con Dintoinale deve essere sospeso. I migliori risultati nella gestione della SJS e della TEN si ottengono con una diagnosi precoce e l'immediata interruzione della terapia con qualsiasi farmaco sospetto. Una precoce sospensione e' associata ad una migliore prognosi. Se il paziente ha sviluppato SJS o TEN con l'uso di Dintoinale, il farmaco non deve essere piu' riutilizzato in questo paziente. Il trattamento con fenitoina puo' essere associato ad un aumento del rischio di sviluppare lasindrome di Stevens-Johnson (SJS) nella popolazione dell'etnia Thai/Han Cinese positivi all'HLA-B*1502. Se questi pazienti sono riconosciuti positivi all'HLA-B*1502, l'uso di fenitoina dovrebbe essere valutatosolo se i benefici sono considerati superiori ai rischi. Nella popolazione Caucasica e Giapponese la frequenza dell'allele HLA-B*1502 e' estremamente ridotta e quindi non e' possibile ad oggi stabilire un rischio associato. Un'adeguata informazione sul rischio associato in altreetnie non e' attualmente disponibile. In caso di reazioni cutanee i pazienti dovrebbero essere valutati per evidenziare possibili segni e sintomi di una reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici.Studi caso-controllo di associazione genome-wide (genome-wide association studies) in pazienti taiwanesi, giapponesi, malesi e thailandesi hanno identificato nei portatori della variante CYP2C9*3, con funzionalita' ridotta, un aumento del rischio di gravi reazioni avverse cutanee (SCARs). Reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici: una reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) si puo' manifestare in pazienti che prendono farmaci anticonvulsivanti, inclusa la fenitoina. Alcuni di questi eventi sono stati fatali o potenzialmente fatali. La sindrome DRESS si presenta abitualmente, ma non esclusivamente, con febbre, rash cutaneo e/o linfoadenopatia, in associazione a coinvolgimento di vari organi. Eosinofilia e' spesso presente.Se si manifestano questi sintomi, il paziente deve essere visitato immediatamente e la somministrazione di fenitoina deve essere interrottase non e' possibile stabilire un'eziologia alternativa dei segni e dei sintomi. Metabolismo di CYP2C9: la fenitoina e' metabolizzata dall'enzima CYP450 CYP2C9. I pazienti portatori delle varianti CYP2C9*2 o CYP2C9*3, con funzionalita' ridotta (metabolizzatori intermedi o lenti dei substrati di CYP2C9), possono essere esposti al rischio di un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina, con conseguente tossicita'. Nei pazienti noti per essere portatori degli alleli CYP2C9*2 o*3, con funzionalita' ridotta, si consiglia un attento monitoraggio della risposta clinica e potra' essere necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche di fenitoina. Donne in eta' fertile: fenitoina e fenobarbitale possono provocare danni al feto, se somministrati a una donna in gravidanza. L'esposizione prenatale alla fenitoina e al fenobarbitale puo' aumentare i rischi di malformazioni congenite maggiori dicirca 2-3 volte e altri esiti avversi dello sviluppo (vedere paragrafo 4.6). Dintoinale non deve essere usato nelle donne in eta' fertile ameno che, dopo un'attenta valutazione delle idonee opzioni di trattamento alternative, il potenziale beneficio non sia ritenuto superiore ai rischi. In una donna in eta' fertile, prima di iniziare il trattamento con fenitoina e fenobarbitale, si deve prendere in considerazione l'esecuzione di un test di gravidanza. Le donne in eta' fertile devono essere pienamente informate del potenziale rischio per il feto, in caso di assunzione di fenitoina e fenobarbitale durante la gravidanza.

INTERAZIONI

L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione. Alcuni farmaci come la cumarina, gli anticoagulanti, il disulfiram, il fenilbutazone, il sulfafenazolo e l'isoniazide inibiscono il metabolismo della fenitoina sodica aumentandone l'attivita'e gli effetti secondari. I barbiturici, invece, aumentano la velocita' del metabolismo della fenitoina sodica: questo effetto e' variabile e non prevedibile. Gli antidepressivi triciclici ad alte dosi possono favorire la comparsa di attacchi: il loro eventuale impiego richiede pertanto un adattamento posologico della fenitoina sodica. I livelli sierici di fenitoina e l'efficacia del fenobarbitale possono essere ridotti dalla somministrazione contemporanea di preparazioni a base di Hypericum perforatum. Cio' a seguito dell'induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte di preparazioni a base di Hypericum perforatum, che pertanto non dovrebbero essere somministrate in concomitanza con fenitoina e fenobarbitale. L'effetto di induzione puo' persistere per almeno 2 settimane dopo l'interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum. Se un paziente sta assumendo contemporaneamente prodotti a base di Hypericum perforatum i livelli ematici di fenitoina e fenobarbitale devono essere controllati e la terapia con prodotti a base di Hypericum perforatum deve essere interrotta. I livelli ematici di fenitoina e fenobarbitale potrebbero aumentare con l'interruzione dell'assunzione di Hypericum perforatum. Idosaggi di fenitoina e fenobarbitale potrebbero necessitare di un aggiustamento. I risultati di alcuni esami di laboratorio (come il test al metopirone e quello dello iodio legato alle proteine) possono esseremodificati dalla fenitoina sodica. Farmaci i cui livelli sierici e/o effetti possono essere ridotti dalla fenitoina sono: anticoagulanti orali (es. rivaroxaban, dabigatran, apixaban, edoxaban), lacosamide e ticagrelor. La somministrazione concomitante di fenitoina e valproato e'stata associata a un aumento del rischio di iperammoniemia associata a valproato. I pazienti trattati contemporaneamente con valproato e fenitoina/fenobarbitale devono essere monitorati per rilevare l'eventuale presenza di segni e sintomi di iperammoniemia. Per fenobarbitale nella meta' dei casi segnalati l'iperammoniemia era asintomatica e non necessariamente portava a encefalopatia clinica. Fenitoina e fenobarbitale possono diminuire l'efficacia dei contraccettivi orali.

EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti indesiderati sono riportati di seguito in accordo alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. La frequenza e' definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000,<1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Fenitoina sodica. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia e porpora^1, macrocitosi o anemia megaloblastica^2; non nota: aplasia specifica della serie rossa. Disturbi psichiatrici. Raro: eccitazione, agitazione e delirio. Patologie del sistema nervoso. Non nota: manifestazioni di iperattivita' nei pazienti pediatrici. Patologie cardiache. Non nota: bradicardia, aritmia e arresto cardiaco (vedere paragrafi 4.4 e 4.9). Patologie gastrointestinali. Non nota: nausea, vomito, dispepsia e stitichezza^3, iperplasia gengivale in pazienti in terapia a lungo termine^4. Patologie epatobiliari. Raro: epatite tossica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: gravi reazioni avverse cutanee (scars) come la sindrome di stevens-johnson (sjs) e la necrolisi epidermica tossica (ten) (vedere paragrafo 4.4); raro: eritema multiforme; non nota: reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (dress) (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: osteopenia, osteoporosi e fratture in pazienti in terapia a lungo termine^5. Esami diagnostici. Non nota: densita' ossea ridotta. Metilfenobarbitale. Patologie del sistema nervoso. Non nota: sonnolenza. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non nota: vertigini. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: eruzioni cutanee. ^1 Si consigliano opportuni esami del sangue vista la possibilita' di manifestazioni ematologiche. ^2 Possono essere prevenute o combattute con somministrazione di acido folico. ^3 Possono essere evitati somministrando il medicinale durante o subito dopo i pasti. ^4 Questo fenomeno puo' essere evitato o ridotto notevolmente di entita' con una accurata pulizia della bocca e dei denti (ripetuta piu' volte al giorno). ^5 Il meccanismo mediante il quale Dintoinale influenza il metabolismo osseo non e' stato identificato. Popolazione pediatrica: il profilo degli eventi avversi della fenitoina e' generalmente simile tra bambini e adulti. Neipazienti pediatrici e nei pazienti con scarsa igiene orale si verifica piu' frequentemente l'iperplasia gengivale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: alle pazienti che potrebbero iniziare una gravidanza o che siano in eta' fertile deve essere fornita una consulenza specialistica. La necessita' del trattamento antiepilettico deve essere rivalutata quando la paziente pianifica una gravidanza. La fenitoina e il fenobarbitale attraversano la placenta. Gli studi sugli animali (dati di letteratura) per fenobarbitale hanno mostrato tossicita' riproduttiva nei roditori (vedere paragrafo 5.3). L'esposizione prenatale alla fenitoina e al fenobarbitale puo' aumentare i rischi di malformazioni congenite e altri esiti avversi dello sviluppo. Durante la gravidanza, l'esposizione alla fenitoina e al fenobarbitale e' associata a una frequenza di malformazioni maggiori, da 2 a 3 volte superiore a quella della popolazione generale, che ha una frequenza del 2-3%. Il rischio e' dose-dipendente; tuttavia, nessuna dose e' stata trovata priva di rischi. Malformazioni quali schisi oro-facciali, difetti cardiaci, difetti deltubo neurale, difetti cranio-facciali, ipoplasia delle unghie e delledita, anomalie della crescita (inclusa microcefalia e deficit di crescita prenatale) e casi di ipospadia, sono state osservate sia singolarmente che come parte della sindrome fetale da idantoina, nei bambini nati da donne affette da epilessia e che erano in trattamento con fenitoina e fenobarbitale durante la gravidanza. Per fenobarbitale i dati di uno studio di registro suggeriscono un aumento del rischio di bambini nati piccoli per l'eta' gestazionale o con lunghezza corporea ridotta, rispetto alla monoterapia con lamotrigina. Sono state osservate patologie dello sviluppo neurologico nei bambini nati da donne affette daepilessia e che, durante la gravidanza, erano in trattamento con fenitoina e fenobarbitale in monoterapia o in combinazione con altri farmaci antiepilettici (AEDs). Gli studi relativi al rischio di patologie dello sviluppo neurologico nei bambini esposti, durante la gravidanza, alla fenitoina e al fenobarbitale sono contraddittori e non e' possibile escluderne il rischio. Per fenobarbitale gli studi preclinici hannoanche riportato effetti avversi sullo sviluppo neurologico (vedere paragrafo 5.3). La politerapia con farmaci antiepilettici puo' essere associata con un rischio piu' alto di malformazioni congenite della monoterapia. Percio' e' importante che si pratichi la monoterapia ogni volta che sia possibile. Dintoinale non deve essere usato durante la gravidanza a meno che, dopo un'attenta valutazione delle idonee opzioni ditrattamento alternative, il beneficio non sia ritenuto superiore ai rischi. La donna deve essere pienamente informata e comprendere i rischi associati all'assunzione di fenitoina e fenobarbitale durante la gravidanza. Quando fenobarbitale viene usato nel terzo trimestre di gravidanza, nel neonato possono manifestarsi sintomi da astinenza, inclusi sedazione, ipotonia e disturbi della suzione. Le pazienti che assumonofenobarbitale devono ricevere un adeguato supplemento di acido folicoprima del concepimento e durante la gravidanza. Qualora, sulla base di un'attenta valutazione dei rischi e dei benefici, nessuna opzione ditrattamento alternativa dovesse risultare idonea e si proseguisse il trattamento con Dintoinale, dovra' essere utilizzato il dosaggio di fenitoina e fenobarbitale efficace, piu' basso possibile. Se una donna sta pianificando una gravidanza, e' necessario intraprendere ogni azione possibile per passare a un trattamento alternativo appropriato primadel concepimento e prima di interrompere la contraccezione. Se una donna dovesse risultare in stato di gravidanza durante l'assunzione di fenitoina e fenobarbitale, dovra' essere indirizzata a uno specialista per rivalutare il trattamento con fenitoina e fenobarbitale e considerare opzioni di trattamento alternative. Non si deve praticare una brusca interruzione della terapia antiepilettica per il pericolo di una ripresa di attacchi epilettici che potrebbe avere gravi conseguenze sia per la madre che per il bambino. Rischio correlato ai medicinali antiepilettici in generale: a tutte le donne in eta' fertile che assumono un trattamento antiepilettico, e in particolare alle donne che pianificano una gravidanza e alle donne in gravidanza, deve essere fornita unaconsulenza medica specialistica in merito ai potenziali rischi per ilfeto causati sia dalle convulsioni che dal trattamento antiepilettico. L'interruzione improvvisa della terapia con farmaci antiepilettici (AED) deve essere evitata in quanto puo' portare a convulsioni che potrebbero avere gravi conseguenze per la donna e il nascituro. La monoterapia e' preferita per il trattamento dell'epilessia in gravidanza, quando possibile, perche' la terapia con piu' farmaci antiepilettici potrebbe essere associata ad un rischio maggiore di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia, a seconda dei farmaci antiepilettici associati. Allattamento: la fenitoina sodica ed i barbiturici passano nel latte materno e quindi l'allattamento al seno durante il trattamento con Dintoinale richiede una attenta valutazione dei vantaggi e dei rischi per il bambino. Fertilita': Dintoinale non deve essere usato nelle donne in eta' fertile a meno che, dopo un'attenta valutazione delle idonee opzioni di trattamento alternative, il potenziale beneficio non sia ritenuto superiore ai rischi. In caso di assunzione di fenitoina e fenobarbitale durante la gravidanza, la donna deve essere pienamente informata e comprendere il rischio associato a potenziali danni al fetoe, di conseguenza, l'importanza di pianificare con attenzione un'eventuale gravidanza. Nelle donne in eta' fertile, prima di iniziare il trattamento con Dintoinale, si deve prendere in considerazione l'esecuzione di un test di gravidanza. Le donne in eta' fertile devono usare misure contraccettive altamente efficaci durante il trattamento e per i due mesi successivi all'interruzione del trattamento. A causa dell'induzione enzimatica, Dintoinale puo' annullare l'effetto terapeutico deicontraccettivi orali contenenti estrogeni e/o progesterone, pertanto,alle donne in eta' fertile deve essere indicato di usare altri metodicontraccettivi efficaci (vedere paragrafo 4.5). E' necessario utilizzare almeno un efficace metodo contraccettivo (come un dispositivo intrauterino) o due forme contraccettive complementari, compreso un metododi barriera.

Codice: 002851018
Codice EAN:

Codice ATC: N03AB52
  • Sistema nervoso
  • Antiepilettici
  • Derivati dell'idantoina
  • Fenitoina, associazioni
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE
Scadenza: 60 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE

60 MESI

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