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ACIDO URSOD ZENT 20CPS450MG RP Produttore: ZENTIVA ITALIA SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ACIDO URSODESOSSICOLICO ZENTIVA 50 MG CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Terapia biliare ed epatica.

PRINCIPI ATTIVI

Una capsula rigida contiene: acido ursodesossicolico (UDCA) 50 mg, 150 mg, 300 mg. Una capsula rigida a rilascio prolungato contiene: acidoursodesossicolico (UDCA) 450 mg, 225 mg.

ECCIPIENTI

Capsule rigide: amido, magnesio stearato, silice colloidale. Capsule rigide a rilascio prolungato: cellulosa microcristallina, carbossimetilcellulosa sodica, polivinilpirrolidone, sorbitolo, gelatina, metile p-idrossibenzoato, talco, magnesio stearato, titanio biossido (E171), copolimero neutro di esteri dell'acido (met)acrilico, copolimeri dell'acido metacrilico, dibutilftalato, ferro ossido rosso (E172), polietilenglicole 6000.

INDICAZIONI

Capsule rigide e capsule rigide a rilascio prolungato. Adulti. Alterazioni qualitative o quantitative della funzione biligenetica, compresele forme di bile sovrasatura in colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo o per realizzare condizioni idonee allo scioglimento se sono gia' presenti calcoli radiotrasparenti: in particolare calcoli colecistici in colecisti funzionante e calcoli nel coledoco residuanti e ricorrenti dopo interventi sulle vie biliari. Dispepsie biliari. Capsule rigide. Popolazione pediatrica. Patologia epatobiliare associata a fibrosi cistica nei bambini di eta' uguale o superiore ai 6 anni e inferiore ai 18 anni.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Il farmaco non deve essere utilizzato in pazienti affetti da: infiammazione acuta della colecisti o delle vie biliari; occlusione delle viebiliari (occlusione del dotto biliare comune o cistico); coliche biliari frequenti; calcoli calcificati radio-opachi; ridotta motilita' della colecisti; ulcera gastrica o duodenale in fase attiva; ipersensibilita' al principio attivo, agli acidi biliari, o ad uno qualsiasi deglieccipienti. Popolazione pediatrica. Portoenterostomia senza successo o senza recupero di buon flusso biliare nei bambini con atresia biliare.

POSOLOGIA

Capsule rigide. Adulti. Nell'uso prolungato per ridurre le caratteristiche litogene della bile, la posologia media giornaliera e' di 5-10 mg/Kg; nella maggior parte dei casi, la posologia giornaliera risulta compresa fra 300 e 600 mg al giorno (dopo o durante i pasti e la sera);per mantenere le condizioni idonee allo scioglimento dei calcoli gia'presenti, la durata del trattamento deve essere di almeno 4-6 mesi, fino anche a 12 o piu', ininterrottamente e deve essere proseguita per 3-4 mesi dopo la scomparsa radiologica od ecografica dei calcoli stessi. Il trattamento non deve comunque superare i 2 anni. Nelle sindromi dispeptiche e nella terapia di mantenimento sono sufficienti dosi di 300 mg al giorno, suddivise in 2-3 somministrazioni. Le dosi possono essere modificate a giudizio del medico. Popolazione pediatrica. Bambinicon fibrosi cistica di eta' uguale o superiore ai 6 anni e inferiore ai 18 anni: 20 mg/kg/die suddivisi in 2-3 dosi, con un aumento ulteriore a 30 mg/kg/die, se necessario. Capsule rigide a rilascio prolungato. Adulti. Nell'uso prolungato per ridurre le caratteristiche litogene della bile, la posologia e' di 450 mg al giorno, mentre nei pazienti obesi, o comunque in presenza di altri fattori litogeni importanti, e' opportuno elevare il dosaggio giornaliero a 675 mg; un dosaggio piu' elevato e' consigliabile anche nei casi con calcoli di dimensioni superiori a 2 cm. Per mantenere le condizioni idonee allo scioglimento dei calcoli gia' presenti, la durata del trattamento deve essere di almeno4-6 mesi, fino anche a 9 mesi o piu', ininterrottamente e deve essereproseguita per 3-4 mesi dopo la scomparsa radiologica od ecografica dei calcoli stessi. Il trattamento non deve comunque superare i 2 anni.Nelle sindromi dispeptiche e nelle terapie di mantenimento sono sufficienti dosi minori: 225 mg al giorno. Le dosi possono essere modificate a giudizio del medico; in particolare l'ottima tollerabilita' del preparato permette di adottare anche dosi sensibilmente piu' elevate. Lasomministrazione delle capsule rigide a rilascio prolungato va effettuata in una unica assunzione serale, preferibilmente al momento di coricarsi.

CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.

AVVERTENZE

Il farmaco deve essere assunto sotto controllo medico. Nei pazienti con coliche biliari frequenti, con infezioni biliari, con gravi alterazioni pancreatiche o con affezioni intestinali che possono alterare la circolazione enteroepatica degli acidi biliari (resezione e stomia dell'ileo, ileite regionale, etc) e' consigliabile evitare l'uso della sostanza. Iniziando trattamenti dissolutori a lungo termine e' opportunoeffettuare un controllo preliminare delle transaminasi e della fosfatasi alcalina. Il presupposto per instaurare un trattamento calcololitico con acido ursodesossicolico e' rappresentato dalla natura colesterolica dei calcoli stessi; un indice attendibile in tal senso e' rappresentato dalla loro radiotrasparenza. Durante i primi 3 mesi di trattamento, i parametri di funzionalita' epatica AST (SGOT), ALT (SGPT) e gamma-GT devono essere monitorati dal proprio medico ogni 4 settimane e in seguito ogni 3 mesi. Oltre a permettere l'identificazione di pazienti responsivi e non in trattamento per cirrosi biliare primaria, tale monitoraggio dovrebbe inoltre favorire una precoce diagnosi di un potenziale deterioramento epatico, particolarmente in pazienti con cirrosi biliare primitiva in stadio avanzato. Quando utilizzato per la dissoluzione di calcoli colesterinici al fine di comprovare il miglioramento terapeutico e la temporanea identificazione della calcificazione dei calcoli, a seconda della loro dimensione, la colecisti deve essere visualizzata (colecistografia orale) nel suo insieme come pure le vie biliari occluse sia in posizione ortostatica che supina (controllo tramiteultrasuoni) 6-10 mesi dopo l'inizio del trattamento. Nei pazienti in trattamento per la dissoluzione di calcoli biliari e' opportuno verificare l'efficacia del medicinale mediante esami colecistografici o ecografici ogni 6 mesi. Se non e' possibile una visualizzazione della colecisti con immagini a raggi X, o in caso di calcoli calcificati, danneggiata alterata motilita' colecistica o episodi frequenti di coliche biliari, l'acido ursodesossicolico non deve essere utilizzato. Le pazienti che assumono il medicinale per la dissoluzione di calcoli biliari devono utilizzare un efficace metodo di contraccezione non ormonale, dal momento che i contraccettivi ormonali possono aumentare la litiasi biliare. Quando utilizzato per il trattamento della cirrosi biliare primitiva (CBP) in stadio avanzato. Molto raramente e' stato osservato scompenso della cirrosi epatica, che e' parzialmente regredito dopo l'interruzione del trattamento. Nei pazienti con CBP, in rari casi, i sintomi clinici possono peggiorare all'inizio, ad esempio, il prurito puo'aumentare. In questo caso la dose del farmaco deve essere ridotta a una capsula da 225 mg al giorno e quindi gradualmente nuovamente aumentata. I calcoli biliari che presentano piu' elevata probabilita' di dissoluzione sono quelli di piccole dimensioni in colecisti funzionante; l'avvenuta desaturazione della bile in colesterolo rappresenta un utile elemento di previsione per un buon esito del trattamento, ma non e' determinante, dato che la dissoluzione puo' avvenire anche per un processo fisico di formazione di cristalli liquidi indipendente dallo stato di saturazione. In caso di diarrea, la dose deve essere ridotta e incaso di diarrea persistente, il trattamento deve essere interrotto. Informazioni importanti su alcuni eccipienti. Le capsule rigide a rilascio prolungato contiene p-idrossibenzoato: Puo' causare reazioni allergiche (anche ritardate) ed, eccezionalmente, broncospasmo. Le capsule rigide a rilascio prolungato contiene sorbitolo. I pazienti affetti darari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale. Le capsule rigide a rilascio prolungato contiene l'eccipiente Dibutilftalato (DBP) che ha mostrato tossicita' riproduttiva e sullo sviluppo in diverse specie animali e sospetta alterazione del sistema endocrino nell'uomo.

INTERAZIONI

L'acido ursodesossicolico non deve essere co-somministrato con colestiramina, colestipol o antiacidi contenenti idrossido di alluminio e/o smectite (ossido di alluminio), poiche' legano l'acido ursodesossicolico nell'intestino e ne inibiscono l'assorbimento e l'efficacia. Nel caso fosse necessario l'impiego di tali sostanze, devono essere assunte 2 ore prima o dopo l'assunzione di acido ursodesossicolico. L'acido ursodesossicolico puo' modificare l'assorbimento intestinale della ciclosporina. Nei pazienti in trattamento con ciclosporina deve essere monitorata la concentrazione ematica dal proprio medico e la dose di ciclosporina deve essere adattata, se necessario. In casi isolati l'acido ursodesossicolico puo' ridurre l'assorbimento della ciprofloxacina. In uno studio clinico su volontari sani l'uso concomitante di acido ursodesossicolico (500 mg/die) e rosuvastatina (20 mg/die) ha indotto un leggero aumento dei valori plasmatici di rosuvastatina. La rilevanza clinica di questa interazione anche rispetto alle altre statine non e' nota. L'acido ursodesossicolico ha mostrato di ridurre il picco delle concentrazioni plasmatiche (C max ) e l'area sotto la curva (AUC) del calcio antagonista nitrendipina in volontari sani. Si raccomanda un attento monitoraggio degli effetti dell'uso concomitante di nitrendipina eacido ursodesossicolico. Puo' essere necessario un aumento della dosedi nitrendipina. E' stata inoltre riportata un'interazione con la riduzione dell'effetto terapeutico del dapsone. Tali osservazioni, unitamente alle prove in vitro indicano che l'acido ursodesossicolico puo' indurre una potenziale induzione del citocromo P450 3A. L'induzione none' comunque stata osservata in uno studio di interazione con budesonide, che e' un noto substrato del citocromo P450 3A. Gli estrogeni, i contraccettivi ormonali, alcuni ipolipemizzanti e gli agenti riduttori del colesterolo serico, come il clofibrato aumentano la secrezione delcolesterolo epatico e possono quindi favorire la litiasi biliare, chee' un effetto opposto a quello dell'acido ursodesossicolico per la dissoluzione del calcoli. Evitare l'associazione con farmaci potenzialmente epatolesivi.

EFFETTI INDESIDERATI

Per la classificazione delle frequenze degli effetti indesiderati e' stata usata la seguente convenzione: Molto comune (>= 1/10), Comune (>= 1/100 ma < 1/10), Non comune (>= 1/1000 ma < 1/100), Rara (>= 1/10000 ma < 1/1000) Molto rara (< 1/10000), Non nota (la frequenza non puo'essere definita sulla base dei dati disponibili) Patologie gastrointestinali. In studi clinici, sono comunemente riportati episodi di feci pastose o diarrea durante la terapia con acido ursodesossicolico. Molto raramente, durante il trattamento della cirrosi biliare primitiva sie' verificato dolore addominale severo del quadrante destro superiore. Patologie epatobiliari. In casi molto rari si e' verificata calcificazione dei calcoli biliari durante il trattamento con acido ursodesossicolico. Durante il trattamento della cirrosi biliare primitiva di stadio avanzato, molto raramente e' stato osservato scompenso della cirrosi epatica, che e' parzialmente regredito dopo l'interruzione del trattamento. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raramente, puo' manifestarsi orticaria. La tollerabilita' della sostanza alle dosi consigliate e' di norma buona. Solo occasionalmente sono state riscontrate irregolarita' dell'alvo, che generalmente scompaiono proseguendo il trattamento. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Fertilita' e gravidanza. Le capsule rigide a rilascio prolungato del medicinale contengono l'eccipiente dibutilftalato (DBP). Gli studi su animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva e sullo sviluppo associata a DBP. Studi condotti su animali non hanno evidenziato alcuna influenza dell'acido ursodesossicolico sulla fertilita'. Non sono disponibili dati riguardanti gli effetti sulla fertilita' negli esseri umani dopo trattamento con acido ursodesossicolico. Non ci sono dati o ci sono in quantita' limitata sull'uso dell'acido ursodesossicolico, nelle donne in gravidanza. Studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva specialmente nella fase iniziale della gestazione. Gli effetti sull'uso di UDCA nelle donne in gravidanza sono limitati o assenti. L'acido ursodesossicolico Zentiva non deve essere usato durante lagravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Le donne in eta' fertile devono essere trattate solo se utilizzano un metodo anticoncezionale sicuro: si consigliano contraccettivi orali non ormonali o a basso contenuto di estrogeni. Tuttavia nelle pazienti che assumono acido ursodesossicolico per la dissoluzione dei calcoli, si raccomanda l'usodi un contraccettivo efficace non ormonale, poiche' i contraccettivi orali ormonali possono aumentare la litiasi biliare. Prima di iniziareil trattamento deve essere esclusa la possibilita' di una gravidanza.Allattamento. Non e' noto in che misura l'eccipiente DBP venga escreto nel latte materno. Il rischio per neonati/lattanti non puo' essere escluso. In base a pochi casi documentati di allattamento al seno i livelli di acido ursodesossicolico nel latte materno sono molto bassi e probabilmente non si dovrebbero attendere effetti avversi nel lattante.

Codice: 033564055
Codice EAN:

Codice ATC: A05AA02
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Terapia biliare ed epatica
  • Terapia biliare
  • Acidi biliari e derivati
  • Acido ursodesossicolico
Temperatura di conservazione: inferiore a +30 gradi
Forma farmaceutica: CAPSULE RIGIDE RILASCIO PROLUNGATO
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

CAPSULE RIGIDE RILASCIO PROLUNGATO

36 MESI

BLISTER