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ALMARYTM 20CPR 100MG Produttore: VIATRIS HEALTHCARE LIMITED

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ALMARYTM 100 MG COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antiaritmici di classe I.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene il principio attivo: flecainide acetato 100 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Ogni compressa contiene: amido pregelatinizzato, cellulosa microcristallina, olio vegetale idrogenato, magnesio stearato, croscarmellosa sodica.

INDICAZIONI

Almarytm e' indicato, in pazienti senza patologia cardiaca di tipo organico, nelle tachicardie sopraventricolari parossistiche incluse la tachicardia da rientro nodale atrioventricolare, la tachicardia da rientro atrioventricolare, altre tachicardie sopraventricolari di meccanismo non specificato associate a sintomi disabilitanti, e la fibrillazione/flutter atriale parossistica associata a sintomi disabilitanti. Almarytm e' anche indicato per il trattamento di aritmie ipercinetiche ventricolari documentate e pericolose per la vita, quali la tachicardia ventricolare sostenuta. Nei pazienti con tachicardia ventricolare sostenuta, il trattamento con Almarytm deve essere iniziato in ospedale e seguito dal medico specialista che periodicamente valutera' con metodiche specifiche l'efficacia del trattamento a lungo termine.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' alla flecainide acetato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; scompenso cardiaco e pazienti con storia di infarto miocardico affetti da ectopie ventricolari asintomatiche o da tachicardia ventricolare asintomatica non sostenuta; shock cardiogeno; pazienti con fibrillazione atriale di lunga data in cui non vi e' stato alcun tentativo di conversione a ritmo sinusale, e pazienti con malattia valvolare cardiaca emodinamicamente significativa; accertata sindrome di Brugada; a meno che non sia disponibile uno stimolatore cardiaco per una cardiostimolazione di emergenza, Almarytm non deve essere somministrato ai pazienti con disfunzione del nodo del seno, disturbi della conduzione atriale, blocco atrio-ventricolare di secondo grado o superiore, blocco di branca o blocco distale; in caso di preesistente infarto del miocardio l'uso di Almarytm e' controindicato, tranne che nel trattamento delle aritmie ventricolari che mettono in pericolo la vita del paziente; si tenga presente, infine, che in considerazione dell'effetto proaritmico della flecainide, Almarytm non va somministrato nelle aritmie non comprese tra le indicazioni e, in particolare, e' controindicato nelle aritmie ventricolari asintomatiche ed inquelle sintomatiche meno gravi.

POSOLOGIA

Nei pazienti affetti da tachicardia ventricolare sostenuta, indipendentemente dal loro stato cardiaco, la terapia con Almarytm, come con gli altri antiaritmici deve essere iniziata in ospedale con monitoraggiodel ritmo cardiaco. La flecainide ha una lunga emivita (da 12 a 27 ore nei pazienti). Livelli ematici stabili, in pazienti con funzionalita' renale ed epatica normale, si raggiungono non prima di 3-5 giorni diterapia ad una data dose. Quindi gli aggiustamenti della posologia dovrebbero effettuarsi non piu' frequentemente di una volta ogni 4 giorni, poiche' durante i primi 2 o 3 giorni di terapia l'effetto ottimale di una data dose puo' non essere stato raggiunto. Per pazienti con tachicardia ventricolare sostenuta, la dose iniziale raccomandata e' di 100 mg ogni 12 ore. Questa dose puo' essere aumentata con incrementi di50 mg due volte al di' ogni quattro giorni fino all'ottenimento delladose efficace. La maggior parte di tali pazienti non richiede piu' di150 mg ogni 12 ore (300 mg/giorno), e la dose massima consigliata e' 400 mg/giorno. Per pazienti con aritmia sopraventricolare la dose iniziale raccomandata e' di 50 mg ogni 12 ore. Questa dose puo' essere aumentata con incrementi di 50 mg 2 volte al di' ogni 4 giorni, finche' non si raggiunga la dose efficace. Nei pazienti con fibrillazione atriale parossistica si puo' ottenere un aumento sostanziale dell'efficacia, senza un incremento significativo degli eventi indesiderati, aumentando la dose di Almarytm da 50 a 100 mg 2 volte al di'. La dose massimaraccomandata per i pazienti con aritmia parossistica sopraventricolare e' di 300 mg/die. L'impiego di dosi iniziali piu' elevate e di piu' rapidi aggiustamenti posologici si e' risolto in un'aumentata incidenza di eventi proaritmici e di insufficienza congestizia, specialmente durante i primi giorni di trattamento (vedi paragrafo 4.4). Quindi una dose di carico non e' raccomandata. Dopo somministrazione di Almarytm compresse, nell'attesa di raggiungere l'effetto terapeutico della flecainide, occasionalmente il farmaco e' stato associato a somministrazione endovenosa di lidocaina. Non sono comparsi effetti di interazione; d'altra parte non sono ancora stati condotti studi formali atti a dimostrare l'utilita' di tale regime terapeutico. Occasionalmente pazientinon adeguatamente controllati da (o intolleranti a) una posologia ad intervalli di 12 ore possono assumere le dosi ad intervalli di 8 ore. Una volta ottenuto un adeguato controllo dell'aritmia, puo' essere possibile, in alcuni pazienti ridurre la dose di quanto necessario per minimizzare effetti indesiderati o quelli sulla conduzione. In tali pazienti dovrebbe valutarsi l'efficacia alla dose inferiore. Almarytm deveessere impiegato con precauzione nei pazienti con precedenti di insufficienza cardiaca congestizia o disfunzione miocardica (vedi paragrafo4.4). Compromissione renale: in pazienti con danno renale grave ( clearance della creatinina uguale o inferiore a 35 ml/min/1.73 m^2) la dose iniziale dovrebbe essere 100 mg una volta al giorno (o 50 mg due volte al giorno); l'aggiustamento del dosaggio dovrebbe essere guidato dal monitoraggio dei livelli plasmatici (vedi monitoraggio livelli plasmatici). Nei pazienti con danno renale meno grave, la dose iniziale dovrebbe essere 100 mg ogni 12 ore; sempre utile il monitoraggio plasmatico durante l'aggiustamento del dosaggio. In entrambi i gruppi di pazienti tale aggiustamento deve essere fatto con grande cautela; una volta raggiunto il plateau (dopo piu' di 4 giorni), va considerato attentamente il fatto che in tali pazienti, dopo il cambiamento di dose, possono essere necessari piu' di 4 giorni a raggiungere il nuovo plateau. Pazienti anziani: la velocita' di eliminazione della flecainide dal plasma puo' essere ridotta negli anziani. Una dose iniziale di 100 mg 2 volte al giorno e' generalmente adeguata e nella terapia di mantenimento puo' essere ridotta dopo la prima settimana. Passaggio ad Almarytm da un altro farmaco antiaritmico. Sulla base di considerazioni teoriche piu' che di risultati sperimentali, si suggerisce quanto segue: nel caso di passaggio da una terapia con un altro farmaco antiaritmico ad Almarytm, lasciare trascorrere due-quattro emivite plasmatiche del farmaco che viene interrotto prima di iniziare Almarytm alla posologia usuale. In pazienti in cui la sospensione di un precedente agente antiaritmico e' suscettibile di indurre aritmie anche molto gravi, il medicodovrebbe considerare il ricovero ospedaliero per il paziente. Quando flecainide viene somministrata con amiodarone, e' bene ridurre la doseabituale di flecainide del 50% e seguire attentamente il paziente, anche con il monitoraggio dei livelli plasmatici. Monitoraggio dei livelli plasmatici: e' stato osservato che la grande maggioranza di pazienti trattati con successo con Almarytm aveva livelli plasmatici di farmaco compresi tra 0.2 e 1.0 mcg/ml. La probabilita' che si verifichino effetti indesiderati, specialmente cardiaci, puo' aumentare con concentrazioni plasmatiche piu' elevate, specialmente quando queste eccedano 1.0 mcg/ml. Un controllo periodico dei livelli plasmatici puo' essere utile durante la terapia. Il monitoraggio dei livelli plasmatici e' importante nei pazienti con grave compromissione epatica o renale, nei quali l'eliminazione puo' essere rallentata. Esso e' inoltre raccomandato in pazienti con associato amiodarone e puo' essere utile anche in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia e compromissione renaleanche se di modesta entita'.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Fibrillazione atriale cronica: l'impiego della flecainide nella fibrillazione atriale cronica va evitato, in quanto non sufficientemente documentato. Effetti proaritmici. Il trattamento con Almarytm (flecainide) per via orale deve avvenire in ospedale o sotto la supervisione di uno specialista per i pazienti con: tachicardia AV nodale reciprocante, aritmie associate alla sindrome di Wolff- Parkinson-White e nelle condizioni simili con vie di conduzione accessorie; fibrillazione atriale parossistica nei pazienti con sintomi disabilitanti. Almarytm ha mostrato di aumentare il rischio di mortalita' post-infarto miocardico inpazienti con aritmia ventricolare asintomatica. Almarytm come altri antiaritmici, puo' provocare effetti pro-aritmici, cioe' puo' provocarela comparsa di un tipo piu' grave di aritmia, aumentare la frequenza di una aritmia esistente o la gravita' dei sintomi (vedere paragrafo 4.8). Negli studi con flecainide impiegata come trattamento delle aritmie ventricolari, il 75% degli eventi proaritmici furono tachiaritmie ventricolari nuove o aggravate, il rimanente furono incrementi nella frequenza di battiti ectopici ventricolari o nuove aritmie sopraventricolari. Considerando i pazienti trattati con flecainide per tachicardia ventricolare sostenuta, l'80% degli eventi proaritmici e' comparso entro 14 giorni dall'inizio della terapia. Nei pazienti trattati per aritmia sopraventricolare gli eventi proaritmici furono riscontrati nel 4%dei casi e consistevano nell'aggravamento dell'aritmia sopraventricolare, o nella comparsa (nei pazienti con ischemia miocardica) di aritmia ventricolare. In pazienti con aritmie complesse spesso e' difficile distinguere una variazione spontanea nel preesistente disordine individuale del ritmo da un peggioramento indotto dal farmaco; pertanto le conseguenti percentuali sono da considerarsi approssimative. Effetti proaritmici furono riferiti nel 7% di pazienti trattati con flecainide. La loro frequenza e' risultata correlata alla dose ed alla preesistente patologia cardiaca. Fra i pazienti trattati con flecainide per tachicardia ventricolare sostenuta (che frequentemente presentavano anche insufficienza cardiaca, ridotta frazione d'eiezione, precedenti di infarto miocardico e/o episodi di arresto cardiaco), l'incidenza di eventiproaritmici fu del 13% quando la posologia fu iniziata a 200 mg/giorno con graduali aumenti senza superare i 300 mg/giorno nella maggior parte dei pazienti. In studi preliminari su pazienti con tachicardia ventricolare sostenuta sottoposti a dose iniziale piu' elevata (400 mg/giorno) l'incidenza degli eventi proaritmici fu del 26% con evoluzione fatale in circa il 10% dei pazienti trattati; con dosi iniziali piu' basse, l'incidenza degli eventi proaritmici con evoluzione fatale diminui' allo 0,5%. E' quindi estremamente importante seguire lo schema posologico raccomandato (vedi paragrafo 4.2). Insufficienza cardiaca: Almarytm dovrebbe essere evitato nei pazienti con malattia cardiaca strutturale o anormale funzione ventricolare sinistra (vedere paragrafo 4.8). Almarytm ha un effetto inotropo negativo che puo' causare od aggravare un'insufficienza cardiaca congestizia, specialmente in pazienti affetti da cardiomiopatia, preesistente insufficienza cardiaca grave (classe NYHA funzionale III o IV) o ridotta frazione d'eiezione (meno del 30%). Nei pazienti con aritmie sopraventricolari durante il trattamento con la flecainide si osserva la comparsa o il peggioramento di insufficienza cardiaca nello 0,4% dei casi. L'insorgenza o l'aggravamento di insufficienza cardiaca congestizia, attribuibile alla terapia con flecainide, nei pazienti con tachicardia ventricolare sostenuta si e' manifestata nel 6,3% dei casi circa. Attenzione particolare va rivolta al mantenimento della funzionalita' cardiaca, comprendente l'ottimizzazione della terapia digitalica, diuretica od altre. Nei casi in cui l'insufficienza si era sviluppata od aggravata durante il trattamento conflecainide, il tempo d'insorgenza vario' da poche ore a diversi mesi dopo l'inizio della terapia. Alcuni pazienti in cui si sia sviluppata una riduzione della funzionalita' miocardica durante il trattamento con Almarytm possono continuare la terapia con aggiustamenti delle dosi di digitale o diuretici; altri possono richiedere la riduzione della posologia o l'interruzione della terapia con Almarytm. Se possibile, siraccomanda di controllare i livelli plasmatici di flecainide, che dovrebbero essere mantenuti al di sotto di 0,7-1,0 mcg/ml. Almarytm deve essere usato con cautela nei pazienti con insorgenza acuta di fibrillazione atriale dopo chirurgia cardiaca. Il trattamento di pazienti con altre indicazioni deve sempre essere iniziato in ospedale. Effetti sulla conduzione cardiaca: Almarytm rallenta la conduzione cardiaca, prolunga l'intervallo QT e allarga il complesso QRS del 12-20%. L'effetto sull'intervallo JT e' insignificante. L'intervallo PR aumenta in mediadi circa il 25% (0,04 secondi) e fino al 118% in alcuni pazienti. Circa in un terzo di pazienti si puo' sviluppare un nuovo blocco cardiacoAV di primo grado (intervallo PR >= 0,20 secondi). In molti pazienti si sviluppano complessi QRS di durata pari o superiore a 0,12 secondi.In uno studio, nel 4% dei pazienti si sviluppo' un nuovo blocco di branca durante il trattamento con flecainide. Il grado di allungamento degli intervalli PR e QRS non e' predittivo ne' dell'efficacia ne' dell'insorgenza di reazioni indesiderate cardiache. Negli studi clinici unaumento degli intervalli PR pari o superiore a 0,30 secondi o degli intervalli QRS pari o superiore a 0,18 secondi fu insolito. Qualora tali incrementi si manifestassero, si dovrebbe usare cautela e considerare possibili riduzioni della posologia. E' stato riportato un caso di aritmia tipo "Torsione di punta" associato alla terapia con flecainide.Modifiche della conduzione clinicamente significative sono state osservate con le seguenti frequenze: disfunzione del nodo del seno come pausa sinusale, arresto sinusale e bradicardia sinusale (1,2%), blocco AV di secondo grado (0,5%) e blocco AV di terzo grado (0,4%). Per rendere minimi tali effetti (Vedere paragrafo 4.2), si dovrebbe cercare di trattare il paziente con la dose efficace piu' bassa. Nel caso intervengano blocco AV di secondo grado o terzo grado o blocco di branca destro associato a emiblocco sinistro, la terapia con Almarytm va interrotta a meno che non vi sia un pacemaker ventricolare impiantato o temporaneo per assicurare un adeguato ritmo ventricolare. Come per gli altrifarmaci della Classe 1, sono stati segnalati casi di conduzione atrioventricolare 1:1 in pazienti trattati per flutter atriale, riferibili ad un rallentamento della frequenza atriale. I pazienti con fibrillazione atriale trattati con Almarytm possono manifestare anche un aumentoparadosso della frequenza ventricolare.

INTERAZIONI

Antiaritmici di classe I: Almarytm non deve essere somministrato in concomitanza con altri antiaritmici di classe I. Antiaritmici di classeII: deve essere considerata la possibilita' di effetti inotropi negativi aggiuntivi di antiaritmici di classe II, cioe' beta-bloccanti con Almarytm. In uno studio su soggetti sani trattati simultaneamente con flecainide e propranololo, i livelli ematici dell'una risultarono aumentati di circa il 20% e quelli dell'altro di circa il 30% rispetto ai valori di controllo. In questo studio formale d'interazione e' stato dimostrato che gli effetti inotropi negativi caratteristici di flecainide e propranololo sono risultati additivi. Gli effetti invece sull'intervallo PR sono risultati meno che additivi. Antiaritmici di classe III: se Almarytm viene somministrato in presenza di amiodarone, la dose normale di Almarytm deve essere ridotta del 50% e il paziente deve essere attentamente monitorato per individuare eventuali eventi avversi. In queste circostanze e' fortemente raccomandato il monitoraggio dei livelli plasmatici. Antiaritmici di classe IV: l'uso di Almarytm con i bloccanti dei canali del calcio, ad esempio verapamil, deve essere considerato con cautela. Si possono verificare eventi avversi pericolosi per la vita o addirittura letali dovuti alle interazioni che causano aumento delle concentrazioni plasmatiche (vedi paragrafo 4.9). Almarytme' metabolizzato dal CYP2D6 in larga misura e l'uso concomitante di farmaci inibitori (es. antidepressivi, neurolettici, propranololo, ritonavir ed alcuni antistaminici) o induttori di questo iso-enzima (es. fenitoina, fenobarbitale, carbamazepina) possono rispettivamente aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di Almarytm (vedere sotto). Un aumento dei livelli plasmatici puo' derivare anche da insufficienza renale a causa di una riduzione della clearance di Almarytm (vediparagrafo 4.4). Ipokaliemia, ma anche iperkaliemia o altri disturbi elettrolitici devono essere corretti prima della somministrazione di Almarytm. L'ipokaliemia, che puo' dar luogo a cardiotossicita', puo' derivare dall'uso concomitante di diuretici, corticosteroidi o lassativi.Antistaminici: aumento del rischio di aritmie ventricolari con mizolastina e terfenadina (evitare l'uso concomitante). Antivirali: le concentrazioni plasmatiche di Almarytm sono aumentate da ritonavir da solo o in associazione a lopinavir e indinavir (aumento del rischio di aritmie ventricolari, evitare l'uso concomitante). Antidepressivi: la fluoxetina e altri antidepressivi aumentano la concentrazione plasmatica di Almarytm; aumento del rischio di aritmie con antidepressivi triciclici. Antiepilettici: dati limitati nei pazienti trattati con induttori enzimatici noti (fenitoina, fenobarbital, carbamazepina) indicano soloun aumento del 30% nella velocita' di eliminazione di Almarytm. Antipsicotici: la clozapina aumenta il rischio di aritmie. Antimalarici: lachinina aumenta le concentrazioni plasmatiche di Almarytm. Antimicotici: la terbinafina puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di Almarytm derivanti dalla sua inibizione dell'attivita' del CYP2D6. Antistaminici H2 (per il trattamento delle ulcere gastriche): l'antagonista H2 cimetidina inibisce il metabolismo di Almarytm. In soggetti sani trattati con cimetidina (1 g al giorno) per 1 settimana, l'AUC di Almarytm e' aumentata di circa il 30% e l'emivita e' aumentata di circa il 10%. Farmaci per la disassuefazione al fumo: la co-somministrazione di bupropione (metabolizzato dal CYP2D6) con Almarytm deve essere affrontata con cautela e deve essere iniziata con la dose minima raccomandataper il farmaco concomitante. Se bupropione viene aggiunto al trattamento di un paziente gia' in terapia con Almarytm, deve essere presa in considerazione la necessita' di diminuire il dosaggio di Almarytm. Glucosidi cardiaci: Almarytm puo' causare un innalzamento del livello di concentrazione plasmatica di digossina di circa il 15%, evento di improbabile rilevanza clinica per i pazienti con livelli plasmatici all'interno dell'intervallo terapeutico. Nei pazienti in cura con digitale, si raccomanda di misurare i livelli plasmatici di digossina non meno di 6 ore dopo ogni dose di digossina, prima o dopo la somministrazione di Almarytm. Anticoagulanti: il trattamento con Almarytm e' compatibile con l'uso di anticoagulanti orali.

EFFETTI INDESIDERATI

Gli eventi avversi sono elencati di seguito per classe sistemica organica e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 e < 1/10), non comune (>= 1/1000 e <1/100), rara(>=1/10.000 e < 1/1000) e molto rara (< 1/10.000), non nota (non puo'essere definita sulla base dei dati disponibili). Alterazioni del sangue e del sistema linfatico. Non comune: conta eritrocitaria diminuita, conta dei leucociti diminuita, conta piastrinica diminuita. Disturbidel sistema immunitario. Molto rara: incremento degli anticorpi antinucleo con o senza infiammazione sistemica. Disturbi psichiatrici. Non comune: impotenza, diminuzione della libido, spersonalizzazione, euforia, aumentata attivita' onirica, apatia, stupore; rara: allucinazioni,depressione, stato confusionale, ansia, amnesia, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiri di solito transitori; rara: parestesia, atassia, ipoestesia, iperidrosi, sincope, tremore, contrazioni involontarie, vampate, sonnolenza, cefalea, neuropatia periferica, convulsioni, discinesia, paresi, disturbi del linguaggio. Patologie dell'occhio. Molto comune: alterazione visiva, come diplopia e visione offuscata; non comune: irritazione oculare, fotofobia, nistagmo; molto rara: depositi corneali. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Rara: tinnito, vertigini. Patologie cardiache. Comune: proaritmia (piu' probabile nei pazienti con malattia cardiaca strutturale); non comune: ipertensione, pazienti con flutter atriale possono sviluppare una conduzione AV 1:1 con aumento della frequenza cardiaca; non nota: aumenti degli intervalli PR e QRS correlati alla dose (vedere paragrafo 4.4), alterazione della soglia di stimolazione (vedere paragrafo 4.4), blocco atrioventricolare di secondo e terzo grado, arresto cardiaco, bradicardia, insufficienza cardiaca/scompenso cardiaco congestizio, dolore toracico, ipotensione, infarto miocardico, palpitazioni, arresto sinusale e tachicardia (AT O VT) o fibrillazione ventricolare, smascheramento di una pre- esistente sindrome di Brugada. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea; non comune: broncospasmo; rara: polmonite; non nota: fibrosi polmonare, malattia polmonare interstiziale. Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea, vomito, stipsi, dolore addominale, diminuzione dell'appetito, diarrea, dispepsia, flatulenza, secchezza del cavo orale, alterazione del gusto. Patologie epatobiliari. Rara: aumento degli enzimi epatici con o senza ittero; non nota: disfunzione epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, dermatite esfoliativa, dermatite allergica, compresi rash, alopecia; rara: orticaria grave; molto rara: reazioni di fotosensibilita'. Patologie del sistema muscoloscheletrico edel tessuto connettivo. Non comune: artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie. Non comune: poliuria, ritenzione urinaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune:astenia, affaticamento, febbre, edema, malessere; non comune: labbra,lingua e bocca gonfie. Quantunque non sia stato stabilito alcun rapporto di causa ed effetto, e' consigliabile sospendere la somministrazione di Almarytm nei pazienti nei quali insorgano un inspiegato ittero osegni di disfunzione epatica o discrasie ematiche, onde eliminare la flecainide quale possibile causa. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non vi sono dati adeguati sulla sicurezza di flecainide in gravidanza. In conigli di razza White New Zeland, alte dosi di flecainide hanno causato alcune anomalie fetali, ma questi effetti non sonostati osservati nei conigli Duch Belted o nei ratti (vedere paragrafo5.3). La rilevanza di questi risultati per gli esseri umani non e' stata stabilita. I dati hanno dimostrato che flecainide attraversa la placenta arrivando fino al feto nelle pazienti trattate con la flecainide durante la gravidanza. Flecainide deve essere usata in gravidanza solo se i benefici superano i rischi. Travaglio e parto: non e' noto se l'uso di flecainide durante il travaglio od il parto abbia immediati otardivi effetti secondari sulla madre o sul feto, influenzi la duratadel travaglio o del parto o aumenti la possibilita' di parto con forcipe od altri interventi ostetrici. Allattamento: la flecainide e' escreta nel latte materno. Le concentrazioni plasmatiche ottenute in un lattante sono 5 -10 volte inferiori alle concentrazioni terapeutiche di farmaco (vedere paragrafo 5.2). Assumendo un livello plasmatico materno al picco dell'intervallo terapeutico (1 mcg/ml), la dose calcolata per neonato che assume circa 700 ml di latte materno al giorno dovrebbeessere inferiore a 3 mg. Sebbene il rischio di effetti nocivi per il lattante sia ridotto, flecainide deve essere usata durante l'allattamento solo se i benefici superano i rischi.

Codice: 025728015
Codice EAN:

Codice ATC: C01BC04
  • Sistema cardiovascolare
  • Terapia cardiaca
  • Antiaritmici, classe i e iii
  • Antiaritmici, classe ic
  • Flecainide
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE DIVISIBILI
Scadenza: 60 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE DIVISIBILI

60 MESI

BLISTER