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ARANESP SC EV 1SIR 300MCG 0,6M Produttore: AMGEN SRL

  • FARMACO MUTUABILE

DENOMINAZIONE

ARANESP SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Preparazioni antianemiche, altre preparazioni antianemiche.

PRINCIPI ATTIVI

Aranesp 10 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita: ogni siringa preriempita contiene 10 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,4 mL (25 mcg/mL). Aranesp 15 microgrammi soluzione iniettabile insiringa preriempita: ogni siringa preriempita contiene 15 microgrammidi darbepoetina alfa in 0,375 mL (40 mcg/mL). Aranesp 20 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita: ogni siringa preriempitacontiene 20 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,5 mL (40 mcg/mL). Aranesp 30 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita: ogni siringa preriempita contiene 30 microgrammi di darbepoetina alfa in0,3 mL (100 mcg/mL). Aranesp 40 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita: ogni siringa preriempita contiene 40 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,4 mL (100 mcg/mL). Aranesp 50 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita: ogni siringa preriempita contiene 50 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,5 mL (100 mcg/mL). Aranesp 60 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita: ogni siringa preriempita contiene 60 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,3 mL (200 mcg/mL). Aranesp 80 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita: ogni siringa preriempita contiene 80 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,4 mL (200 mcg/mL). Aranesp 100 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita Ogni siringa preriempita contiene 100 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,5 mL (200 mcg/mL). Aranesp 130 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita Ogni siringa preriempita contiene 130 microgrammi di darbepoetina alfa in0,65 mL (200 mcg/mL). Aranesp 150 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita: ogni siringa preriempita contiene 150 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,3 mL (500 mcg/mL). Aranesp 300 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita Ogni siringa preriempita contiene 300 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,6 mL (500 mcg/mL). Aranesp 500 microgrammi soluzione iniettabile in siringa preriempita: ogni siringa preriempita contiene 500 microgrammi di darbepoetina alfa in 1 mL (500 mcg/mL). Aranesp 10 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita Ogni penna preriempita contiene 10 microgrammi didarbepoetina alfa in 0,4 mL (25 mcg/mL). Aranesp 15 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene15 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,375 mL (40 mcg/mL). Aranesp 20 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 20 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,5 mL (40mcg/mL). Aranesp 30 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 30 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,3 mL (100 mcg/mL). Aranesp 40 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 40 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,4 mL (100 mcg/mL). Aranesp 50 microgrammisoluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 50 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,5 mL (100 mcg/mL). Aranesp 60 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 60 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,3 mL (200 mcg/mL). Aranesp 80 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 80 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,4 mL (200 mcg/mL). Aranesp 100 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 100 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,5 mL (200 mcg/mL). Aranesp 130 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 130 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,65 mL (200 mcg/mL). Aranesp 150 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 150 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,3 mL (500 mcg/mL). Aranesp 300 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 300 microgrammi di darbepoetina alfa in 0,6 mL (500 mcg/mL). Aranesp 500 microgrammi soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempitacontiene 500 microgrammi di darbepoetina alfa in 1 mL (500 mcg/mL). Aranesp 25 microgrammi soluzione iniettabile in flaconcino: ogni flaconcino contiene 25 microgrammi di darbepoetina alfa in 1 mL (25 mcg/mL).Aranesp 40 microgrammi soluzione iniettabile in flaconcino: ogni flaconcino contiene 40 microgrammi di darbepoetina alfa in 1 mL (40 mcg/mL). Aranesp 60 microgrammi soluzione iniettabile in flaconcino: ogni flaconcino contiene 60 microgrammi di darbepoetina alfa in 1 mL (60 mcg/mL). Aranesp 100 microgrammi soluzione iniettabile in flaconcino: ogniflaconcino contiene 100 microgrammi di darbepoetina alfa in 1 mL (100mcg/mL). Aranesp 200 microgrammi soluzione iniettabile in flaconcino:ogni flaconcino contiene 200 microgrammi di darbepoetina alfa in 1 mL(200 mcg/mL). Aranesp 300 microgrammi soluzione iniettabile in flaconcino: ogni flaconcino contiene 300 microgrammi di darbepoetina alfa in1 mL (300 mcg/mL). Darbepoetina alfa e' prodotta con tecniche di ingegneria genetica in cellule ovariche di criceto cinese (CHO-K1). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Sodio fosfato monobasico Sodio fosfato bibasico Sodio cloruro Polisorbato 80 Acqua per preparazioni iniettabili

INDICAZIONI

Trattamento dell'anemia sintomatica associata all'insufficienza renale cronica (IRC) in adulti e in pazienti pediatrici (vedere paragrafo 4.2). Trattamento dell'anemia sintomatica in pazienti adulti affetti daneoplasie non mieloidi che ricevono chemioterapia.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipertensione non controllata.

POSOLOGIA

Il trattamento con Aranesp deve essere iniziato da un medico con esperienza nelle indicazioni sopramenzionate. Posologia. Trattamento dell'anemia sintomatica in pazienti adulti e pediatrici con insufficienza renale cronica: i sintomi e le sequele dell'anemia possono variare a seconda dell'eta', del sesso e della gravita' generale della malattia; e' pertanto necessario che il decorso clinico e le condizioni di ogni singolo paziente siano valutate dal medico. Aranesp deve essere somministrato per via sottocutanea o endovenosa al fine di aumentare la concentrazione di emoglobina a non piu' di 12 g/dL (7,5 mmol/L). L'utilizzosottocutaneo e' preferibile in pazienti che non sono sottoposti a emodialisi, per evitare la puntura di vene periferiche. I pazienti devonoessere attentamente monitorati, al fine di ottenere un adeguato controllo dei sintomi dell'anemia con l'utilizzo della piu' bassa dose di Aranesp approvata, mantenendo al contempo la concentrazione di emoglobina a valori inferiori o uguali a 12 g/dL (7,5 mmol/L). Deve essere prestata cautela nell'aumento delle dosi di Aranesp nei pazienti con insufficienza renale cronica. Nel caso di pazienti con scarsa risposta emoglobinica ad Aranesp, devono essere prese in considerazione cause alternative della scarsa risposta (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). A causa della variabilita' intrapaziente, nello stesso soggetto si possono osservare occasionalmente singoli valori di emoglobina superiori e inferiori al livello di emoglobina desiderato. La variabilita' dell'emoglobinadeve essere controllata mediante gestione della dose, tenendo in considerazione il range target di emoglobina, che va da 10 g/dL (6,2 mmol/L) a 12 g/dL (7,5 mmol/L). E' necessario evitare il perdurare di valori emoglobinici superiori a 12 g/dL (7,5 mmol/L); di seguito sono riportate le linee guida per un appropriato aggiustamento della dose in caso di valori di emoglobina superiori a 12 g/dL (7,5 mmol/L). Si deve inoltre evitare un aumento dell'emoglobina superiore a 2 g/dL (1,25 mmol/L) in un periodo di 4 settimane. Qualora si verificasse questa evenienza, si dovra' aggiustare la dose. Il trattamento con Aranesp si articola in due fasi, una fase di correzione e una fase di mantenimento. Leistruzioni vengono fornite separatamente per pazienti adulti e pediatrici. Pazienti adulti con insufficienza renale cronica Fase di correzione: la dose iniziale per somministrazione sottocutanea o endovenosa e' 0,45 mcg/kg di peso corporeo, come iniezione singola una volta alla settimana. In alternativa, ai pazienti non dializzati, possono anche essere somministrate per via sottocutanea come iniezione singola le seguenti dosi iniziali: 0,75 mcg/kg una volta ogni due settimane o 1,5 mcg/kg una volta al mese. Se l'aumento dell'emoglobina e' inadeguato (meno di 1 g/dL (0,6 mmol/L) in quattro settimane), la dose deve essere aumentata del 25% circa. Gli incrementi di dose non devono essere effettuati piu' di una volta ogni 4 settimane. Se l'aumento dell'emoglobinae' superiore a 2 g/dL (1,25 mmol/L) in quattro settimane, si dovra' ridurre la dose di circa il 25%. Se il valore di emoglobina e' superiore a 12 g/dL (7,5 mmol/L) si dovra' considerare una riduzione della dose. Se l'emoglobina continuasse ad aumentare, si dovra' ridurre la dosedi circa il 25%. Nel caso in cui dopo una riduzione della dose, il valore dell'emoglobina continuasse ad aumentare, si dovra' sospendere temporaneamente la somministrazione fino ad osservare una diminuzione dell'emoglobina, ricominciando quindi la terapia ad una dose di circa il25% inferiore alla dose precedente. L'emoglobina deve essere misurataogni una o due settimane fino a che non si sia stabilizzata. Successivamente l'emoglobina puo' essere misurata ad intervalli piu' lunghi. Fase di mantenimento: Nei pazienti dializzati, e' possibile continuare la somministrazione di Aranesp come iniezione singola una volta alla settimana o una volta ogni due settimane. I pazienti sottoposti a dialisi che passano da una somministrazione di Aranesp una volta alla settimana ad una somministrazione ogni due settimane devono ricevere inizialmente una dose equivalente al doppio della dose settimanale precedente. Nei pazienti non dializzati, si puo' continuare a somministrare Aranesp come iniezione singola una volta alla settimana o una volta ogni due settimane o una volta al mese. Per i pazienti trattati con Aranespuna volta ogni due settimane, dopo aver raggiunto l'obiettivo della concentrazione emoglobinica, Aranesp puo' essere somministrato con iniezione sottocutanea una volta al mese iniziando con una dose pari al doppio di quella precedentemente somministrata una volta ogni due settimane. Il dosaggio deve essere titolato secondo necessita', per mantenere la concentrazione di emoglobina stabilita come obiettivo. Se e' necessario un aggiustamento della dose per mantenere l'emoglobina al livello desiderato, si raccomanda di modificare la dose del 25% circa. Se l'aumento dell'emoglobina e' superiore a 2 g/dL (1,25 mmol/L) in quattro settimane, si dovra' ridurre la dose di circa il 25%, a seconda della velocita' dell'aumento. Se il valore di emoglobina e' superiore a 12g/dL (7,5 mmol/L), si dovra' considerare una riduzione della dose. Sel'emoglobina continuasse ad aumentare, si dovra' ridurre la dose di circa il 25%. Nel caso in cui, dopo una riduzione della dose, il valoredell'emoglobina continuasse ad aumentare, si dovra' sospendere temporaneamente la somministrazione fino ad osservare una diminuzione dell'emoglobina, ricominciando quindi la terapia ad una dose di circa il 25%inferiore alla dose precedente. Dopo ogni aggiustamento della dose o dello schema posologico, l'emoglobina deve essere controllata ogni unao due settimane. Le variazioni di dose nella fase di mantenimento nondevono essere fatte piu' frequentemente di una volta ogni due settimane. Quando viene cambiata la via di somministrazione, deve essere usata la stessa dose e l'emoglobina deve essere controllata ogni una o duesettimane per adattare la dose in modo tale da mantenere l'emoglobinaal livello desiderato. Gli studi clinici hanno dimostrato che i pazienti adulti che ricevono r-HuEPO una, due o tre volte alla settimana possono passare a una somministrazione di Aranesp alla settimana oppure ogni due settimane. La dose settimanale iniziale di Aranesp (mcg/settimana) puo' essere calcolata dividendo per 200 la dose settimanale totale di r-HuEPO (UI/settimana). La dose iniziale di Aranesp da somministrare ogni due settimane (mcg per due settimane) puo' essere calcolata dividendo per 200 la dose totale di r-HuEPO somministrata nel corso diun periodo di due settimane. Data la variabilita' individuale, si prevede di dover modulare la dose fino a definire la dose terapeutica ottimale per il singolo paziente.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Tenere il contenitore nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Per uso ambulatoriale, Aranesp puo' essere mantenuto a temperatura ambiente (fino a 25 gradi C) per una sola volta e per un periodo massimo di sette giorni. Una volta che e' stato tolto dal frigorifero ed ha raggiunto la temperatura ambiente (fino a 25 gradi C) deve essere usato entro 7 giorni oppure smaltito.

AVVERTENZE

Generali: al fine di migliorare la tracciabilita' degli agenti stimolanti l'eritropoiesi (ESA), il nome commerciale dell'ESA somministrato deve essere chiaramente registrato (o riportato) nella cartella del paziente. La pressione arteriosa deve essere monitorata in tutti i pazienti, in particolare durante l'inizio della terapia con Aranesp. Se la pressione arteriosa fosse difficile da controllare adottando le misureappropriate, l'emoglobina puo' essere ridotta diminuendo o sospendendo la somministrazione di Aranesp (vedere paragrafo 4.2). Casi di ipertensione grave, che includono crisi ipertensive, encefalopatia ipertensiva, e crisi convulsive, sono stati osservati in pazienti con IRC trattati con Aranesp. Per garantire un'eritropoiesi efficace, le riserve di ferro devono essere controllate in tutti i pazienti prima e durante la terapia e potrebbe rendersi necessaria una terapia integrativa con ferro. L'assenza di risposta alla terapia con Aranesp deve indurre a ricercare i fattori causali. Carenze di ferro, di acido folico o vitamina B12 riducono l'efficacia degli ESA e devono quindi essere corrette.Infezioni intercorrenti, episodi infiammatori o traumatici, perdite ematiche occulte, emolisi, gravi intossicazioni da alluminio, malattie ematologiche di base o fibrosi del midollo osseo possono comprometterela risposta eritropoietica. Una conta reticolocitaria deve essere considerata come parte della valutazione. Se le cause tipiche di mancata risposta sono state escluse e il paziente presenta reticolocitopenia, si deve valutare l'opportunita' di effettuare un esame del midollo osseo. Se il midollo osseo e' compatibile con una diagnosi di PRCA, deve essere effettuata la ricerca di anticorpi anti-eritropoietina. Sono state segnalate reazioni cutanee avverse gravi (SCARs) in associazione con il trattamento con epoetina, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson(SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN), che possono risultare pericolose per la vita o fatali. Sono stati osservati casi piu' gravi con epoetine ad azione prolungata. Al momento della prescrizione i pazienti devono essere informati sui segni e sui sintomi e strettamente monitorati per le reazioni cutanee. Se si manifestano segni e sintomi indicativi di queste reazioni, Aranesp deve essere sospeso immediatamente e considerato un trattamento alternativo. Se il paziente ha sviluppato una reazione cutanea grave come una SJS o TEN in seguito all'utilizzo di Aranesp, il trattamento non deve essere risomministrato in questo paziente in alcun modo. E' stata riportata aplasia specifica della serie rossa causata da anticorpi neutralizzanti anti-eritropoietina inassociazione alla terapia con ESA, incluso Aranesp. Questo dato e' stato segnalato prevalentemente in pazienti con insufficienza renale cronica (IRC) trattati per via sottocutanea. E' stato dimostrato che talianticorpi presentano reattivita' crociata con tutte le proteine eritropoietiche, e i pazienti con sospetta o confermata presenza di anticorpi neutralizzanti anti-eritropoietina non devono essere avviati al trattamento con Aranesp (vedere paragrafo 4.8). Un decremento paradossaledell'emoglobina e l'insorgenza di un'anemia grave associata ad una bassa conta dei reticolociti deve indurre ad una immediata interruzione del trattamento con epoetina ed all'esecuzione del test di ricerca degli anticorpi anti- eritropoietine. Sono stati riportati casi in pazienti con epatite C trattati con interferone e ribavirina, quando le epoetine erano utilizzate in concomitanza. Le epoetine non sono approvate nella gestione dell'anemia associata ad epatite C. Una malattia epatica in fase attiva era criterio di esclusione in tutti gli studi con Aranesp, pertanto nessun dato e' disponibile in pazienti con funzionalita' epatica compromessa. Poiche' si pensa che il fegato sia la principale via di eliminazione di darbepoetina alfa e di r-HuEPO, Aranesp deve essere usato con cautela in pazienti con malattie epatiche. Aranesp deve essere usato con cautela nei pazienti con anemia falciforme. L'uso improprio di Aranesp da parte di soggetti sani puo' causare un aumentoeccessivo dell'ematocrito. Questo puo' essere associato a complicanzecardiocircolatorie che pongono il soggetto in immediato pericolo di vita. Il cappuccio dell'ago della siringa preriempita o della penna preriempita contiene gomma naturale secca (un derivato del lattice) che potrebbe causare reazioni allergiche. Aranesp deve essere utilizzato con cautela in pazienti affetti da epilessia. Sono stati riportati episodi convulsivi in pazienti che ricevevano Aranesp. Il rischio di eventivascolari trombotici (TVE) evidenziato deve essere attentamente valutato in rapporto ai benefici derivanti dal trattamento con darbepoetinaalfa soprattutto in pazienti con preesistenti fattori di rischio per TVE, inclusi obesita' e storia pregressa di TVE (ad esempio, trombosi venosa profonda, embolia polmonare e accidente cerebrovascolare). Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioe'essenzialmente 'senza sodio'. Pazienti con insufficienza renale cronica: nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica, l'emoglobinadeve essere mantenuta ad un livello che non superi il limite superiore della concentrazione di emoglobina target raccomandata nel paragrafo4.2. Negli studi clinici e' stato osservato un aumento del rischio dimorte, eventi gravi cardiovascolari o cerebrovascolari inclusi ictus e trombosi degli accessi vascolari in caso di somministrazione di ESA tesa al raggiungimento di un valore di emoglobina superiore a 12 g/dL (7,5 mmol/L). Deve essere prestata cautela nell'aumento delle dosi di Aranesp nei pazienti con insufficienza renale cronica in quanto elevate dosi cumulative di epoetina possono essere associate ad un aumentatorischio di mortalita', gravi eventi cardiovascolari e cerebrovascolari. Nel caso di pazienti con scarsa risposta emoglobinica alle epoetine, devono essere prese in considerazione cause alternative della scarsarisposta (vedere paragrafi 4.2 e 5.1). Gli studi clinici controllati non hanno mostrato alcun beneficio significativo attribuibile alla somministrazione di epoetine, quando la concentrazione di emoglobina sia stata aumentata al di la' del livello necessario a controllare i sintomi dell'anemia ed evitare trasfusioni di sangue. Si raccomanda una terapia integrativa con ferro in tutti i pazienti con valori di ferritinasierica inferiori a 100 mcg/L o di saturazione della transferrina inferiori al 20%. I livelli sierici di potassio devono essere controllatiregolarmente durante la terapia con Aranesp. In alcuni pazienti che ricevevano Aranesp sono stati riportati aumenti della potassiemia, sebbene non ne sia stata accertata la correlazione al trattamento.

INTERAZIONI

I risultati clinici ottenuti fino ad oggi non indicano alcuna interazione di darbepoetina alfa con altre sostanze. Peraltro, esiste la possibilita' di un'interazione con sostanze che si legano in misura rilevante ai globuli rossi, come ciclosporina e tacrolimus. Se Aranesp vienesomministrato in concomitanza con uno di questi trattamenti, i livelli ematici di questi ultimi devono essere monitorati e la loro dose adattata in base all'incremento di emoglobina.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse identificate associate all'utilizzo di Aranesp sono ipertensione, ictus, eventi tromboembolici, convulsioni, reazioni allergiche, eruzioni cutanee/eritema e aplasia specifica della serie rossa (PRCA); vedere paragrafo 4.4. Il dolore al sito di iniezione e' stato considerato attribuibile al trattamento in studi nei quali Aranesp veniva somministrato come iniezione sottocutanea. Il fastidio a livello del sito di iniezione era generalmente lieve e transitorio e si verificava prevalentemente dopo la prima iniezione. L'incidenza delle reazioni avverse e' sotto riportata secondo la classificazione per sistemi e organi e per classe di frequenza. Le frequenze sono definite come: Molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000,< 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). I dati vengono presentati separatamente per pazienti con insufficienza renale cronica e pazienti affetti da tumore in modo da riflettere il diverso profilo di reazioni avverse in queste popolazioni. Pazienti con insufficienza renale cronica I dati presentati da studi clinici controllati comprendevano 1.357 pazienti, 766 trattati con Aranesp e 591 pazienti trattati conr-HuEPO. Nel gruppo Aranesp, l'83% dei pazienti ricevevano una terapia dialitica ed il 17% non erano in dialisi. L'ictus e' stato identificato come una reazione avversa in uno studio clinico aggiuntivo (TREAT,vedere paragrafo 5.1). L'incidenza di reazioni avverse negli studi clinici controllati e nel corso dell'utilizzo post-marketing e' la seguente. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: aplasia specifica della serie rossa. Disturbi del sistema immunitario. Molto comune: ipersensibilità^a. Patologie del sistema nervoso. Comune: ictus^b; noncomune^1: convulsioni. Patologie cardiache. Molto comune: ipertensione. Patologie vascolari. Non comune: eventi tromboembolici^c; non comune^1: trombosi degli accessi vascolari per dialisi^d. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea/eritema^e; non nota^2: sjs/ten, eritema multiforme, vesciche, esfoliazione cutanea.Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore nel sito di iniezione; non comune^1: ecchimosi nel sito di iniezione emorragia nel sito di iniezione. Fonte: Include 5 studi randomizzati, in doppio cieco, con controllo attivo (970200, 970235, 980117, 980202 e 980211) fatta eccezione per la reazione avversa ictus che e' stata identificata come reazione avversa nello studio TREAT (studio 20010184). ^1 Reazioni avverse identificate nel corso dell'utilizzo post- marketing. In conformita' alle linee guida sul riassunto delle caratteristiche del prodotto ( Guideline on Summary of Product Characteristics , revisione 2, settembre 2009), per la determinazione della frequenza delle reazioni avverse identificate nel corso dell'utilizzo post-marketing e' stata adottata la "regola del tre". ^2 La frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili. ^a Gli eventi di ipersensibilita' includono tutti gli eventi compresi nel quesito standardizzato MedDRA (SMQ) ipersensibilita'. ^b Gli eventi di ictus includono il Termine Preferito (PT) ictus emorragico, ictus ischemico, accidente cerebrovascolare e ictus in evoluzione. ^c La reazione avversa eventi tromboembolici include il PT embolia arteriosa, tromboflebite, trombosi, trombosi venosa di un arto. ^d La trombosi degli accessi vascolari per dialisi include tutte le reazioni avverse comprese nel quesito MedDRA Amgen (AMQ) trombosi degli accessi vascolari per dialisi. ^e La reazione avversa eruzioni cutanee/eritema include il PT eruzione cutanea, eruzione cutanea pruriginosa, eruzione cutanea maculare, eruzione cutanea generalizzata, eritema. Pazienti affetti da tumore: le reazioni avverse sono state determinate sulla base di dati raccolti da otto studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, su un totale di 4.630 pazienti (2.888 Aranesp, 1.742 placebo). Negli studi clinici erano stati arruolati pazienti con tumori solidi (ad esempio tumore del polmone, della mammella, del colon e dell'ovaio) e neoplasie linfoidi (ad esempio linfoma, mieloma multiplo). L'incidenza di reazioni avverse negli studi clinici controllati e nel corso dell'utilizzo post-marketing e' la seguente. Disturbi del sistema immunitario. Molto comune: ipersensibilità^a. Patologie del sistema nervoso. Noncomune^1: convulsioni. Patologie cardiache. Comune: ipertensione. Patologie vascolari. Comune: eventi tromboembolici^b, incluse embolie polmonari. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea/eritema^c; non nota^2: sjs/ten, eritema multiforme, vesciche, esfoliazione cutanea. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: edema^d, dolore nel sito di iniezione^e; non comune^1: ecchimosi nel sito di iniezione, emorragia nel sito di iniezione. ^1 ADR identificate nel corso dell'utilizzo post-marketing. In conformita' alle linee guida sul riassunto delle caratteristiche del prodotto ( Guideline on Summary of Product Characteristics , revisione 2, settembre 2009), per la determinazione della frequenza delle ADR identificate nel corso dell'utilizzo post-marketing e' stata adottata la "regola del tre". ^2 La frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili. Fonte: include 8 studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo (980291-schema 1 e 2, 980297,990114, 20000161, 20010145, 20030232 e 20070782) ^a Gli eventi di ipersensibilita' includono tutti gli eventi compresi nell'SMQ ipersensibilita'. ^b Le reazioni avverse eventi tromboembolici includono il PT embolia, trombosi, trombosi venosa profonda, trombosi della vena giugulare, trombosi venosa, trombosi arteriosa, trombosi venosa pelvica, embolia periferica, embolia polmonare, nonche' trombosi nel dispositivo dal SOC problemi di prodotto. ^c Le reazioni avverse eruzioni cutanee includono i PT eruzione cutanea, eruzione cutanea pruriginosa, eruzione cutanea generalizzata, eruzione cutanea papulare, eritema, eruzione esfoliativa, eruzione cutanea maculo-papulare, eruzione cutanea vescicolare, nonche' esantema pustoloso dal SOC Infezioni ed Infestazioni. ^d Edema: include i PT edema periferico, edema, edema generalizzato, edema da cardiopatia, edema della faccia. ^e La reazione avversa dolore alsito di iniezione include i PT dolore in sede di iniezione, dolore insede di somministrazione, dolore in sede di catetere, dolore in sede di infusione e dolore in sede di puntura vasale. Descrizione delle reazioni avverse selezionate. Pazienti con insufficienza renale cronica. Nel TREAT l'ictus e' stato riportato come comune nei pazienti con IRC (vedere paragrafo 5.1).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non esistono studi adeguati e ben controllati sull'utilizzo di Aranesp in donne in gravidanza. Gli studi su animali non hanno evidenziato effetti nocivi diretti sulla gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo post-natale. Non si e' osservata alterazione della fertilita'. Deve essere usata cautela nella prescrizione di Aranesp a donne in gravidanza. Allattamento: non e' noto se Aranesp sia escreto nel latte materno. Il rischio per i lattanti non puo'essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Aranesptenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

Codice: 035691219
Codice EAN:

Codice ATC: B03XA02
  • Sangue ed organi emopoietici
  • Farmaci antianemici
  • Altri preparati antianemici
  • Darbepoetina alfa
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: SIRINGA

SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

SIRINGA