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ATENOLOLO CLOR SAN 28CPR100+25 Produttore: SANDOZ SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ATENOLOLO/CLORTALIDONE SANDOZ

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Agenti beta-bloccanti selettivi.

PRINCIPI ATTIVI

Atenololo e clortalidone.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: magnesio carbonato; amido di mais; gelatina; sodio laurilsolfato; magnesio stearato. Rivestimento: idrossipropilmetilcellulosa; polietilenglicole; talco; titanio diossido (E171).

INDICAZIONI

Ipertensione che non ha risposto in modo soddisfacente al trattamentocon un beta-bloccante o con un diuretico somministrati in monoterapia.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti; ipersensibilita' nota ai medicinali derivati delle sulfonamidi; blocco cardiaco di secondo e terzo grado; bradicardia; insufficienza cardiaca non controllata; shock cardiogeno; sindrome del nodo del seno; feocromocitoma non trattato; ipotensione; acidosi metabolica; gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica; grave insufficienza renale; asma grave o broncopneumopatia cronica ostruttiva grave; gravidanza; allattamento.

POSOLOGIA

Una compressa al giorno. L'effetto clinico viene raggiunto rapidamente e permane per almeno 24 ore dopo la somministrazione di una singola dose orale. L'associazione fissa di atenololo/clortalidone e' particolarmente utilizzata come terapia di mantenimento una volta definita la dose necessaria. Anziani: i dosaggi richiesti sono spesso minori in questo gruppo di pazienti. Bambini e adolescenti (<18 anni): non vi e' esperienza nei bambini e negli adolescenti. Pertanto il farmaco non deve essere somministrato a bambini e adolescenti. Insufficienza renale: a causa delle proprieta' del componente clortalidone, il medicinale haun'efficacia ridotta in presenza di insufficienza renale. Questa combinazione a dose fissa non deve quindi essere somministrata a pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale. Insufficienza epatica: non e' necessario alcun aggiustamento di dose nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C.

AVVERTENZE

A causa del componente beta-bloccante del medicinale: sebbene controindicato nell'insufficienza cardiaca non controllata, il farmaco puo' essere utilizzato nei pazienti i cui segni di insufficienza cardiaca sono stati controllati. Occorre prestare cautela nei pazienti con una riserva cardiaca scarsa. Il medicinale puo' aumentare il numero e la durata degli attacchi di angina nei pazienti con angina di Prinzmetal, a causa della vasocostrizione arteriosa coronarica mediata dal recettorealfa non contrastato. Atenololo e' un beta-bloccante beta-1 selettivo, di conseguenza l'uso del farmaco puo' essere preso in considerazione, anche se deve essere esercitata la massima cautela. Sebbene controindicato nei gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica, il medicinale puo' anche aggravare i disturbi della circolazione arteriosa periferica meno gravi. A causa del suo effetto negativo sul tempo diconduzione, si deve esercitare cautela se viene somministrato a pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Il farmaco puo' modificare i segni premonitori di ipoglicemia, come tachicardia, palpitazioni e sudorazione. Il farmaco puo' mascherare i segni cardiovascolari di tireotossicosi. Il medicinale riduce la frequenza cardiaca, a causa della suaazione farmacologica. Nei rari casi in cui un paziente trattato sviluppa sintomi che possono essere attribuiti a un rallentamento del battito cardiaco, la dose puo' essere ridotta. Il farmaco non deve essere interrotto bruscamente nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica. Il farmaco puo' causare una reazione piu' grave a una varieta' di allergeni, quando somministrato a pazienti con un'anamnesi di reazioni anafilattiche a tali allergeni. Questi pazienti potrebbero non rispondere alle dosi usuali di adrenalina impiegate per il trattamento delle reazioni allergiche. I pazienti con malattia broncospastica non dovrebberoin genere ricevere beta-bloccanti, a causa dell'aumento della resistenza nelle vie aeree. Atenololo e' un beta-bloccante beta-1 selettivo, tuttavia questa selettivita' non e' assoluta. Pertanto deve essere utilizzata la dose piu' bassa possibile e si deve adottare la massima cautela. Se si verifica un aumento della resistenza nelle vie aeree, il medicinale deve essere interrotto e deve essere somministrata una terapia con broncodilatatori (per esempio salbutamolo), se necessario. Gli effetti sistemici dei beta bloccanti orali possono essere potenziati quando usati concomitantemente con beta bloccanti oftalmici. Nei pazienti con feocromocitoma il farmaco deve essere somministrato solo dopo il blocco del recettore alfa. La pressione arteriosa deve essere attentamente monitorata. Si deve prestare cautela quando si utilizzano agenti anestetici con il farmaco. L'anestesista deve essere informato e come anestetico deve essere scelto un agente con la minima attivita' inotropica negativa possibile. L'uso di beta-bloccanti con agenti anestetici puo' provocare un'attenuazione della tachicardia riflessa e aumentare il rischio di ipotensione. Gli agenti anestetici che causano depressione miocardica andrebbero evitati. A causa del componente clortalidone del medicinale: gli elettroliti plasmatici devono essere periodicamente determinati a intervalli appropriati per rilevare un possibile squilibrio elettrolitico, in particolare ipopotassiemia e iposodiemia. Si possono verificare ipopotassiemia e iponatremia. Si raccomanda la misurazione degli elettroliti, specialmente nei pazienti piu' anziani, in quelli che ricevono preparazioni contenenti digitale per l'insufficienza cardiaca, in quelli che seguono una dieta anormale (a basso contenuto di potassio) o in quelli che soffrono di disturbi gastrointestinali. L'ipopotassiemia puo' predisporre ad aritmie nei pazienti in trattamento con digitale. Poiche' clortalidone puo' compromettere la tolleranza al glucosio, i pazienti diabetici devono essere consapevoli dellapossibilita' di un aumento dei livelli di glucosio. Si raccomanda unostretto controllo della glicemia nella fase iniziale della terapia e in caso di terapia a lungo termine il test della glicosuria deve essere effettuato a intervalli regolari. Nei pazienti con funzionalita' epatica compromessa o con malattia epatica progressiva, minime alterazioni dell'equilibrio idro-elettrolitico possono precipitare il coma epatico. Puo' verificarsi iperuricemia. In genere si verifica solo un lieveaumento dell'acido urico sierico, ma nei casi di aumento prolungato l'uso concomitante di un agente uricosurico invertira' la iperuricemia.

INTERAZIONI

Causate da atenololo: l'uso combinato di beta-bloccanti e bloccanti dei canali del calcio con effetti inotropici negativi, per esempio verapamil, diltiazem, puo' provocare un'esagerazione di questi effetti, inparticolare nei pazienti con funzionalita' ventricolare compromessa e/o anomalie della conduzione seno-atriale o atrioventricolare. Cio' puo' provocare grave ipotensione, bradicardia e insufficienza cardiaca. Ne' il betabloccante ne' il calcio-antagonista devono essere somministrati per via endovenosa entro le 48 ore dalla reciproca sospensione. Ifarmaci antiaritmici di classe I (per esempio disopiramide) e amiodarone possono esercitare un effetto potenziante sul tempo di conduzione atriale e indurre un effetto inotropo negativo. I glicosidi digitalici, in associazione con i beta-bloccanti, possono aumentare il tempo di conduzione atrioventricolare. I beta-bloccanti possono aggravare l'ipertensione di rebound che puo' verificarsi dopo la sospensione di clonidina. Se i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente, il beta-bloccante deve essere sospeso diversi giorni prima di interrompere la terapia con clonidina. In caso di sostituzione di clonidina con unaterapia con beta-bloccanti, l'introduzione dei beta-bloccanti deve essere ritardata per diversi giorni dopo la sospensione della somministrazione di clonidina. L'uso concomitante di farmaci simpaticomimetici, per esempio adrenalina, puo' contrapporsi all'effetto dei beta-bloccanti. L'uso concomitante di farmaci inibitori della sintetasi prostaglandinica (per esempio ibuprofene, indometacina) puo' ridurre gli effettiipotensivi dei beta-bloccanti. Causate da clortalidone: il componenteclortalidone puo' ridurre la clearance renale del litio, con un conseguente aumento delle concentrazioni sieriche. Potrebbe quindi essere necessario aggiustare il dosaggio di litio. Causate dal prodotto di combinazione: la terapia concomitante con diidropiridine, per esempio nifedipina, puo' aumentare il rischio di ipotensione, e nei pazienti con insufficienza cardiaca latente puo' verificarsi insufficienza cardiaca. L'uso concomitante con baclofene puo' aumentare l'effetto antipertensivo rendendo necessario un aggiustamento della dose.

EFFETTI INDESIDERATI

>>Reazioni avverse con atenololo. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: porpora, trombocitopenia. Disturbi psichiatrici. Non comune: disturbi del sonno, del tipo osservato con altri beta-bloccanti; raro: alterazioni dell'umore, allucinazioni, psicosi, confusione, incubi.Patologie del sistema nervoso. Raro: cefalee, capogiri, parestesia. Patologie dell'occhio. Raro: disturbi della vista, secchezza degli occhi. Patologie cardiache. Comune: bradicardia; raro: deterioramento dell'insufficienza cardiaca, precipitazione del blocco cardiaco. Patologievascolari. Comune: estremita' fredde; raro: ipotensione posturale, che puo' essere associata a sincope, aumento della claudicazione intermittente (se gia' presente) nei pazienti sensibili, fenomeno di Raynaud.Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: broncospasmonei pazienti con asma bronchiale o con anamnesi di disturbi asmatici.Patologie gastrointestinali. Comune: disturbi gastrointestinali; raro: secchezza delle fauci; non nota: costipazione. Patologie epatobiliari. Raro: tossicita' epatica, compresa colestasi intraepatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: alopecia, reazioni cutanee simili a psoriasi, aggravamento della psoriasi, porpora, eruzioni cutanee; non nota: reazioni di ipersensibilita', compresi angioedema eorticaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: impotenza. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento. Esami diagnostici. Non comune: aumenti dei livelli di transaminasi; molto raro: e' stato osservato un aumento degli AAN (Anticorpi Anti Nucleari); la rilevanza clinica non e' chiara. >>Reazioni avverse con clortalidone. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: leucopenia. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea. Patologie epatobiliari. Raro: pancreatite. Esami diagnostici. Comune: iperuricemia, iponatremia, ipokaliemia, compromissione della tolleranza al glucosio. Se il benessere del paziente viene influenzato negativamente da una qualsiasi delle reazioni sopra elencate, e'necessario prendere in considerazione la sospensione del medicinale, secondo la valutazione clinica. La segnalazione delle reazioni avversesospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto disegnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Il medicinale non deve essere somministrato durante la gravidanza e l'allattamento.

Codice: 033455041
Codice EAN:

Codice ATC: C07CB03
  • Sistema cardiovascolare
  • Betabloccanti
  • Betabloccanti ed altri diuretici
  • Betabloccanti selettivi ed altri diuretici
  • Atenololo ed altri diuretici
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 60 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

60 MESI

BLISTER