Cercafarmaco.it

AZATIOPRINA ASP 50CPR RIV 50MG Produttore: ASPEN PHARMA TRADING LIMITED

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA NON RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

AZATIOPRINA ASPEN 50 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori, altri immunosoppressori.

PRINCIPI ATTIVI

Azatioprina, ogni compressa contiene principio attivo: azatioprina 50mg. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa da 50 mg contiene 74 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Eccipienti: lattosio monoidrato, amido di mais, amido di mais pregelatinizzato, magnesio stearato, acido stearico. Rivestimento: ipromellosa, macrogol 400.

INDICAZIONI

L'azatioprina e' utilizzata come agente immunosoppressivo ed antimetabolita sia da sola che, piu' comunemente, in associazione ad altri medicinali (solitamente cortisonici) e con tecniche che influenzano la risposta immunitaria. L'effetto terapeutico puo' essere evidente solo dopo settimane o mesi e puo' comportare una riduzione della posologia degli steroidi, riducendo cosi' la tossicita' associata agli alti dosaggi e all'uso prolungato dei cortisonici. L'azatioprina, in associazionecon i cortisonici e/o con altri medicinali e tecniche immunosoppressivi, e' indicata per prolungare la sopravvivenza nei pazienti che hannoricevuto trapianti d'organo, come ad esempio trapianto renale, cardiaco ed epatico. Riduce inoltre la necessita' di cortisonici nei pazienti che hanno ricevuto un trapianto renale. L'azatioprina e' indicata nel trattamento delle forme da moderate a gravi delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino (malattia di Crohn e colite ulcerosa) neipazienti nei quali sia richiesta la terapia corticosteroidea, nei pazienti che non tollerano la terapia corticosteroidea, o nei pazienti refrattari ad altre terapie standard di prima linea. L'azatioprina, sia da sola che piu' comunemente in associazione con i cortisonici e/o conaltri medicinali e con altre tecniche, e' stata utilizzata con beneficio clinico (che puo' comprendere la riduzione della posologia o l'interruzione dei cortisonici), in una percentuale di pazienti affetti dalle seguenti patologie: artrite reumatoide grave, lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite e polimiosite, epatite cronica attiva autoimmune, pemfigo volgare, poliarterite nodosa, anemia emolitica autoimmune, porpora trombocitopenica cronica refrattaria idiopatica.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' all'azatioprina, o ad uno qualsiasi degli eccipientielencati al paragrafo 6.1; l'ipersensibilita' alla 6-mercaptopurina deve allertare il medico prescrittore su una probabile ipersensibilita'all'azatioprina.

POSOLOGIA

Posologia: si deve consultare la letteratura medica specialistica come guida relativa all'esperienza clinica in condizioni particolari. Popolazioni. Adulti. Trapianti: a seconda del regime di immunosoppressione adottato, si usa una dose fino a 5 mg/kg/die per via orale il primo giorno di terapia. La dose di mantenimento varia da 1 a 4 mg/kg/die, aggiustata secondo le esigenze cliniche e la tolleranza ematologica. Laterapia con AZATIOPRINA deve essere continuata indefinitamente, sia pure a basso dosaggio, per evitare il rischio di rigetto del trapianto.Altre indicazioni: nelle altre indicazioni in generale la dose iniziale e' compresa tra 1 e 3 mg/kg/die e deve essere aggiustata (entro questi limiti) a seconda della risposta clinica (che puo' non essere evidente per settimane o mesi) e della tolleranza ematologica. Quando la risposta terapeutica e' evidente, occorre considerare la possibilita' di ridurre la dose di mantenimento al livello di posologia piu' basso compatibile con il mantenimento della risposta terapeutica. Se non si osserva alcun miglioramento nello stato di salute del paziente nei primi tre mesi, occorre considerare la possibilita' di interrompere la terapia con AZATIOPRINA ASPEN. Tuttavia, nei pazienti con malattia infiammatoria cronica dell'intestino, deve essere presa in considerazione una durata di trattamento non inferiore ai 12 mesi in quanto una risposta al trattamento puo' non essere clinicamente evidente prima di 3-4 mesi. La dose di mantenimento richiesta puo' variare fra 1 e 3 mg/kg/die, in base alla patologia da trattare e alla risposta individuale del paziente, compresa la tolleranza ematologica. Popolazione pediatrica. Trapianti: la posologia nei bambini e' la stessa degli adulti (vedere paragrafo 4.2 Adulti - Trapianti). Altre indicazioni: la posologia nei bambini e' la stessa degli adulti (vedere paragrafo 4.2 Adulti - Altreindicazioni). Bambini in sovrappeso: i bambini che sono considerati in sovrappeso possono richiedere dosi al livello piu' alto del range posologico e pertanto si raccomanda un attento monitoraggio della risposta al trattamento (vedere paragrafo 5.2). Pazienti anziani: l'esperienza di somministrazione di azatioprina nei pazienti anziani e' limitata. Sebbene i dati disponibili non evidenzino che l'incidenza degli effetti indesiderati nei pazienti anziani sia piu' alta di quella negli altri pazienti trattati con azatioprina, si consiglia di monitorare la funzionalita' renale ed epatica e di considerare la riduzione della dose in presenza di insufficienza (vedere paragrafo 4.2.) Compromissione renale: dato che la farmacocinetica di azatioprina non e' stata formalmente studiata nei pazienti con compromissione renale, non possono essere fornite specifiche raccomandazioni sulla dose. Poiche' la compromissione della funzione renale puo' portare ad una eliminazione piu' lenta di azatioprina e dei suoi metaboliti, si deve prendere in considerazione la riduzione del dosaggio iniziale nei pazienti con funzione renale compromessa. I pazienti devono essere monitorati per eventi avversi correlati alla dose (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione epatica: dato che la farmacocinetica di azatioprina non e' stata formalmente studiata nei pazienti con compromissione epatica, non possono essere fornite specifiche raccomandazioni sulla dose. Poiche' la compromissione della funzione epatica puo' portare ad una eliminazione piu' lenta di azatioprina e dei suoi metaboliti, si deve prendere in considerazione la riduzione del dosaggio iniziale nei pazienti con funzione epatica compromessa. I pazienti devono essere monitorati per eventi avversi correlati alla dose (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Pazienti con deficit di TPMT: pazienti con attivita' ereditaria scarsa o assente di tiopurina S-metiltransferasi (TPMT) presentano un rischio maggiore di grave tossicita' da azatioprina a seguito di dosi convenzionali di azatioprina e generalmente richiedono una sostanziale riduzione della dose. Non e' stata definita la dose iniziale ottimale per pazienti omozigotiper la carenza (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). La maggior parte dei pazienti eterozigoti per la carenza di TPMT puo' tollerare le dosi raccomandate di azatioprina, ma alcuni possono richiedere una riduzione del dosaggio. Sono disponibili test genotipici e fenotipici per TPMT (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Pazienti con variante NUDT15: i pazienti che hanno ereditato il gene NUDT15 mutato sono a maggiore rischio di tossicita' severa da 6-mercaptopurina (vedere paragrafo 4.4). Questi pazienti richiedono in genere una riduzione della dose, in particolare quelli omozigoti per la variante di NUDT15 (vedere paragrafo 4.4). E' possibile valutare l'opportunita' di eseguire test genotipici delle varianti di NUDT15 prima di iniziare la terapia con azatioprina. In ogni caso, e' necessario l'attento monitoraggio dell'emocromo. I pazienti di etnia asiatica sono particolarmente a rischio, a causa dell'aumento della frequenza della mutazione in questa popolazione. La dose iniziale ottimale per pazienti affetti da deficit eterozigote o omozigote non e' stata determinata. Interazioni con altri medicinali: quando in concomitanza ad azatioprina sono somministrati inibitori della xantina ossidasi, come l'allopurinolo, e' essenziale che venga somministrato solo il25% della dose usuale di azatioprina, in quanto l'allopurinolo riducela velocita' del catabolismo di azatioprina (vedere paragrafo 4.5). Modo di somministrazione: uso orale. L'azatioprina puo' essere assunta con o senza cibo, ma i pazienti devono standardizzare il modo di somministrazione. Alcuni pazienti possono manifestare nausea quando assumono azatioprina per la prima volta. Con la somministrazione orale, la nausea sembra migliorare se le compresse vengono somministrate dopo i pasti. Tuttavia, la somministrazione di azatioprina dopo i pasti puo' ridurre l'assorbimento orale e pertanto deve essere considerato il monitoraggio dell'efficacia terapeutica dopo questo tipo di somministrazione (vedere paragrafo 4.8). La dose non deve essere presa con latte o derivati del latte (vedere paragrafo 4.5). L'azatioprina deve essere assunta almeno 1 ora prima o 2 ore dopo l'assunzione di latte o di derivati del latte (vedere paragrafo 5.2).

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale.

AVVERTENZE

L'immunizzazione che utilizza vaccini vivi ha la potenzialita' di causare infezioni negli ospiti immunocompromessi. Pertanto non e' raccomandata l'immunizzazione con vaccini vivi fino ad almeno 3 mesi dopo la fine del trattamento con azatioprina (vedere paragrafo 4.5). Non si consiglia la somministrazione concomitante di ribavirina ed azatioprina.La ribavirina puo' ridurre l'efficacia ed aumentare la tossicita' di azatioprina (vedere paragrafo 4.5). Monitoraggio: l'uso di azatioprinapresenta rischi potenziali. Deve essere prescritta solo se il paziente puo' essere adeguatamente controllato per gli effetti tossici durante tutta la durata della terapia. Deve essere prestata particolare attenzione nel monitorare la risposta ematologica e nel ridurre il dosaggio di mantenimento al minimo richiesto per la risposta clinica. Durantele prime otto settimane di terapia si devono eseguire esami emocromocitometrici, inclusa la conta delle piastrine, settimanalmente o piu' frequentemente se vengono utilizzate alte dosi o in presenza di gravi alterazioni della funzionalita' renale e/o epatica. La frequenza degli esami emocromocitometrici puo' essere ridotta nel prosieguo della terapia, ma si suggerisce di effettuarli mensilmente o almeno ad intervalli di non piu' di 3 mesi. Ai primi segni di riduzione anomala della conta ematica, il trattamento deve essere interrotto immediatamente, in quanto i leucociti e le piastrine possono continuare a ridursi dopo l'interruzione del trattamento. I pazienti a cui viene somministrata azatioprina devono essere istruiti a riferire al proprio medico curante qualsiasi evidenza di infezioni, emorragie od ematomi inattesi od altre manifestazioni che possano essere legate a depressione midollare. La soppressione midollare e' reversibile se azatioprina viene sospesa abbastanza precocemente. Azatioprina e' epatotossica e si devono monitorare routinariamente i test di funzionalita' epatica. Un monitoraggio piu' frequente puo' essere consigliabile in quei pazienti con malattie epatiche preesistenti o che ricevono terapie potenzialmente epatotossiche. Il paziente deve essere istruito ad interrompere azatioprina immediatamente se compare ittero. Esistono individui con deficienza ereditaria dell'enzima tiopurina metiltransferasi (TPMT) che possono essere sensibili in modo non usuale all'effetto mielosoppressivo della azatioprina e portati a sviluppare una rapida depressione midollare a seguito del trattamento iniziale con azatioprina. Questo problema puo' essere esacerbato dalla somministrazione contemporanea con farmaci che inibiscono il TPMT, quali l'olsalazina, la mesalazina o la sulfasalazina. Inindividui che ricevevano 6-mercaptopurina (il metabolita attivo di azatioprina) in combinazione con altri citotossici, e' stata anche riportata una possibile associazione tra una riduzione dell'attivita' del TPMT e leucemie e mielodisplasie secondarie (vedere paragrafo 4.8). Alcuni laboratori effettuano test per la deficienza di TPMT, sebbene talitest non abbiano dimostrato di identificare tutti i pazienti a rischio di tossicita' grave. Pertanto l'attento monitoraggio della conta ematica e' sempre necessario. Puo' essere necessario ridurre il dosaggio di azatioprina quando questo farmaco e' associato ad altri farmaci peri quali la tossicita' primaria o secondaria sia la mielosoppressione (vedere paragrafo 4.5). Infezioni: i pazienti trattati con 6-mercaptopurina da sola o in combinazione con altri agenti immunosoppressori, come i corticosteroidi, hanno mostrato una maggiore sensibilita' a infezioni virali, micotiche e batteriche, compresa infezione severa o atipica e riattivazione virale. La malattia infettiva e le complicazioni possono essere piu' gravi in questi pazienti rispetto a quelli non trattati. Prima di iniziare il trattamento dovrebbero essere tenute in considerazione precedenti esposizioni o infezioni da virus varicella zoster. Considerare eventualmente le linee guida locali, compresa la terapia profilattica, se necessaria. Valutare l'opportunita' di eseguire test sierologici per l'epatite B prima di iniziare il trattamento. Considerare eventualmente le linee guida locali, compresa la terapia profilattica, nei casi confermati positivi dai test sierologici. Nei pazientiche ricevono 6-mercaptopurina per l'ALL sono stati segnalati casi di sepsi neutropenica. Pazienti con variante di NUDT15: i pazienti che hanno ereditato il gene NUDT15 mutato sono a maggiore rischio di tossicita' severa da 6-mercaptopurina, come leucopenia precoce e alopecia, con le dosi convenzionali della terapia con tiopurine. Questi pazienti richiedono in genere una riduzione della dose, in particolare quelli omozigoti per la variante di NUDT15 (vedere paragrafo 4.2).

INTERAZIONI

Cibo, latte e derivati del latte: la somministrazione di azatioprina con cibo puo' diminuire leggermente l'esposizione sistemica, tuttavia e' improbabile che questo possa avere rilevanza clinica (vedere paragrafo 4.8). Pertanto azatioprina puo' essere assunta con o senza cibo mai pazienti devono standardizzare il modo di somministrazione. La dosenon deve essere assunta con latte o derivati del latte in quanto questi contengono xantina ossidasi, un enzima che metabolizza la 6-mercaptopurina e puo' pertanto portare ad una riduzione delle concentrazioni plasmatiche della 6-mercaptopurina (vedere paragrafo 4.2 e 5.2). Vaccini: l'attivita' immunosoppressiva di azatioprina potrebbe dar luogo aduna risposta ai vaccini vivi atipica e potenzialmente negativa e pertanto la somministrazione di vaccini vivi a pazienti che ricevono azatioprina non e' raccomandata fino a 3 mesi dopo la fine del trattamento con azatioprina (vedere paragrafo 4.4). E' probabile una riduzione della risposta ai vaccini uccisi e una tale risposta e' stata osservata al vaccino dell'epatite B in pazienti trattati con l'associazione azatioprina e corticosteroidi. Un piccolo studio clinico ha mostrato che dosi terapeutiche standard di azatioprina non influenzano in modo negativo la risposta al vaccino pneumococcico polivalente, come valutato sulla base alla concentrazione media anticorpale specifica anti-capsulare. Effetti di medicinali concomitanti su azatioprina. Ribavirina: la ribavirina inibisce l'enzima inosina monofosfato deidrogenasi (IMPDH), portando ad una piu' bassa produzione di nucleotidi attivi di 6-tioguanina. E' stata segnalata mielosoppressione grave a seguito della somministrazione concomitante di azatioprina e ribavirina; pertanto la somministrazione concomitante non e' consigliata (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Agenti citostatici/mielosoppressori (vedere paragrafo 4.4): la somministrazione concomitante di agenti citostatici, o medicinali che possono avere effetto mielosoppressivo, come la penicillamina, deve essere, ove possibile, evitata. Esistono segnalazioni contrastanti di interazioni cliniche, che comportano anomalie ematologiche gravi, tra azatioprina e trimetoprim e sulfametossazolo. Sono stati riportati casi chesuggeriscono che la comparsa di anomalie ematologiche puo' essere dovuta alla concomitante somministrazione di azatioprina e ACE inibitori.E' stato suggerito che cimetidina e indometacina possono avere effetto mielosoppressivo, che puo' essere incrementato dalla somministrazione concomitante di azatioprina. Allopurinolo/oxipurinolo/tiopurinolo e altri inibitori della xantino-ossidasi: l'attivita' della xantino-ossidasi e' inibita dall'allopurinolo, dall'oxipurinolo e dal tiopurinolo con la conseguenza di una ridotta conversione dell'acido 6-tioinosinico biologicamente attivo in acido 6-tiourico biologicamente inattivo. Quando l'allopurinolo, l'oxipurinolo e/o il tiopurinolo sono somministrati in associazione con la 6-mercaptopurina o con l'azatioprina, la dose di questi ultimi deve essere ridotta al 25% della dose originale (vedere paragrafo 4.2). In base ai dati clinici, altri inibitori della xantino-ossidasi quali febuxostat possono prolungare l'attivita' di azatioprina, causando eventualmente un aumento della soppressione del midollo osseo. La somministrazione concomitante non e' raccomandata in quanto i dati sono insufficienti per determinare una adeguata riduzione della dose di azatioprina. Aminosalicilati: vi sono evidenze in vitro e in vivo che derivati aminosalicilici (per esempio olsalazina, mesalazina o sulfasalazina) inibiscono l'enzima TPMT. Pertanto puo' essere necessario considerare dosi piu' basse di azatioprina quando viene somministrata in concomitanza con derivati aminosalicilici (vedere paragrafo 4.4). Metotrexato: il metotrexato (20 mg/m^2 per via orale) aumentala AUC della 6-mercaptopurina di circa il 31% e il metotrexato (2 o 5g/m^2 per via endovenosa) aumenta la AUC della 6-mercaptopurina di circa il 69 e 93% rispettivamente. Infliximab: e' stata osservata un'interazione tra azatioprina e infliximab. I pazienti che assumono azatioprina hanno manifestato aumenti transitori dei livelli di 6- TGN (6- tioguanina nucleotide, un metabolita attivo della azatioprina) e una diminuzione della conta media dei leucociti nelle settimane iniziali a seguito dell'infusione di infliximab. I livelli sono tornati ai livelli precedenti dopo 3 mesi. Agenti bloccanti neuromuscolari: vi e' evidenza clinica che l'azatioprina antagonizzi l'effetto di rilassanti muscolari non depolarizzanti. Dati sperimentali confermano che l'azatioprinainverte il blocco neuromuscolare prodotto dagli agenti non depolarizzanti e hanno mostrato che azatioprina potenzia il blocco neuromuscolare prodotto da agenti depolarizzanti (vedere paragrafo 4.4). Effetti diazatioprina su altri farmaci. Anticoagulanti: e' stata riportata inibizione dell'effetto anticoagulante di warfarin e acenocumarolo quando somministrati in concomitanza con azatioprina; pertanto possono esserenecessarie dosi piu' alte dell'anticoagulante. Si raccomanda che i test di coagulazione siano attentamente monitorati quando gli anticoagulanti sono somministrati in concomitanza ad azatioprina.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: per questo medicinale non esiste una documentazione clinica recente che possa essere usata per determinare la frequenza degli effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati possono variare nella loro incidenza a secondo dell'indicazione. Le reazioni avverse piu' importanti includono depressione del midollo osseoche si manifesta piu' frequentemente come leucopenia, trombocitopeniao anemia; infezioni virali, fungine e batteriche, danno al fegato pericoloso per la vita; ipersensibilita', sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Elenco delle reazioni avverse. Le reazioni avverse sono state classificate secondo la convenzione sulla frequenza: molto comune >=1/10, comune >=1/100, <1/10, non comune >=1/1.000, <1/100, rara >=1/10.000, <1/1.000, molto rara <1/10.000, non nota (la frequenza non puo' essere stabilita sulla base dei dati disponibli). Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezioni virali, fungine e batteriche in pazienti trapiantati che ricevono azatioprina in associazione con altri immunosoppressori; non comune: infezioni batteriche, fungine e virali in altre popolazioni di pazienti infezioni batteriche e virali, infezioni associate a neutropenia; molto rara: casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (lmp) associata al virus jc a seguito dell'uso di azatioprina in associazione ad altri immunosoppressori(vedere paragrafo 4.4). Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Rara: neoplasie, fra cui disordini linfoproliferativi, tumori della pelle (melanoma e non melanoma), sarcomi (di kaposi e non di kaposi) e tumore della cervice uterina in situ, leucemia mieloide acuta e mielodisplasia (vedere paragrafo 4.4); non nota: linfoma epatosplenico a cellule t (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: depressione del midollo osseo; leucopenia; comune: trombocitopenia; non comune: anemia; rara: agranulocitosi, pancitopenia, anemia aplastica, anemia megaloblastica, ipoplasia eritroide. Disturbi del sistema immunitario. Non comune. Ipersensibilità; molto rara: sindrome di stevens- johnson e necrolisi epidermicatossica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto rara: polmonite reversibile. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea;non comune: pancreatite; molto rara: colite, diverticolite e perforazione dell'intestino descritte in pazienti sottoposti a trapianti, diarrea grave nella popolazione con malattie infiammatorie dell'intestino.Patologie epatobiliari. Non comune: colestasi; rara: danno epatico pericoloso per la vita. Esami diagnostici. Non comune: anomalie dei testdi funzionalità epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rara: alopecia; non nota: sindrome di sweet (dermatosi neutrofilafebbrile acuta), fotosensibilità. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Infezioni e infestazioni: i pazienti in trattamento con azatioprina, da sola o in associazione con altri farmaci immunosoppressori, in particolare corticosteroidi, hanno mostrato una aumentata suscettibilita' ad infezioni virali, fungine e batteriche, incluse infezioni gravi o atipiche e riattivazioni dei virus varicella zoster, epatite Be altri agenti infettivi (vedere paragrafo 4.4). Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi): vi sono state rare segnalazioni di leucemia mieloide acuta e mielodisplasia (alcune in associazione con anomalie cromosomiche). Patologie del sistema emolinfopoietico: l'azatioprina puo' essere associata a depressione midollare, generalmente reversibile, dose-correlata, piu' frequentemente espressa come leucopenia, ma anche a volte come anemia e trombocitopenia, e raramente come agranulocitosi, pancitopenia e anemia aplastica. Questo avviene particolarmente nei pazienti predisposti alla mielotossicita', quali i pazienti con deficit di TPMT e con insufficienza renale e epatica, pazienti che non riducono la dose di azatioprina quando ricevono untrattamento concomitante con allopurinolo. La terapia con azatioprinae' stata associata ad un aumento, reversibile e dose-correlato, del volume corpuscolare medio e della concentrazione emoglobinica dei globuli rossi. Sono state osservate alterazioni megaloblastiche a carico del midollo osseo, ma sono rare l'anemia megaloblastica grave o l'ipoplasia eritroide. Disturbi del sistema immunitario: sono state descritte occasionalmente, a seguito di somministrazione di azatioprina, alcune differenti sindromi cliniche, che appaiono essere reazioni idiosincratiche di ipersensibilita'. Le manifestazioni cliniche comprendono malessere generale, vertigini, nausea, vomito, diarrea, febbre, brividi, esantema, eruzione cutanea, eritema nodoso, vasculite, mialgia, artralgia, ipotensione, alterazioni della funzionalita' renale, alterazioni della funzionalita' epatica e colestasi (vedere Patologie epatobiliari).In molti casi la ripresa del trattamento ha confermato l'associazionecon azatioprina. La sospensione immediata del trattamento con azatioprina e l'istituzione di un appropriato supporto circolatorio hanno portato alla risoluzione nella maggioranza dei casi. Altre gravi patologie concomitanti hanno contribuito a casi molto rari di decesso segnalati. A seguito di reazioni di ipersensibilita' ad azatioprina, si deve attentamente considerare, sulla base della valutazione del singolo individuo, la necessita' di continuare la somministrazione di azatioprina.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Fertilita': l'effetto specifico della terapia con azatioprina sulla fertilita' umana non e' noto. Gravidanza: e' stato osservato il verificarsi della trasmissione transplacentare e transamniotica sostanziale di azatioprina e dei suoi metaboliti dalla madre al feto. L'azatioprinanon deve essere somministrata a pazienti che sono in gravidanza o cheprobabilmente lo saranno a breve senza una attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. L'evidenza della teratogenesi di azatioprinanell'uomo e' dubbia. Come nel caso di tutti i trattamenti chemioterapici citotossici, devono essere impiegate adeguate precauzioni contraccettive quando ad uno dei partner venga somministrata azatioprina. Mutagenicita': sono state osservate anomalie cromosomiche, che scompaiono col tempo, nei linfociti della prole di pazienti trattati con AZATIOPRINA ASPEN. Tranne che in casi estremamente rari, nessuna evidente anomalia fisica e' stata osservata nella prole di pazienti trattati con AZATIOPRINA ASPEN. Azatioprina e luce ultravioletta a onde lunghe hanno mostrato un effetto clastogeno sinergico nei pazienti trattati con azatioprina per alcuni disturbi (vedere paragrafo 4.4). In seguito all'esposizione della madre ad azatioprina, soprattutto in combinazione con corticosteroidi, sono stati riportati casi di nascite premature e di neonati sottopeso alla nascita. Si sono verificati casi di aborto spontaneo successivamente ad esposizione materna o paterna ad azatioprina. Sono state riportate leucopenia e/o trombocitopenia in una percentualedi neonati alle cui madri era stata somministrata azatioprina nel corso della gravidanza. Durante la gravidanza si consiglia particolare cura al monitoraggio ematologico. Allattamento: nel colostro e nel lattedi donne in trattamento con azatioprina e' stata identificata 6-mercaptopurina. I dati disponibili evidenziano che i livelli escreti nel latte materno sono bassi. In base ai limitati dati disponibili, il rischio per i neonati/bambini e' improbabile, tuttavia non puo' essere escluso. Si raccomanda alle donne che ricevono azatioprina di non allattare al seno, a meno che i benefici non superino i potenziali rischi. Se si decide comunque di allattare, poiche' 6-mercaptopurina e' un potente immunosoppressore, il bambino allattato deve essere attentamente monitorato per segni di immunosoppressione, leucopenia, trombocitopenia, epatotossicita', pancreatite e altri sintomi di esposizione alla 6-mercaptopurina.

Codice: 020957039
Codice EAN:

Codice ATC: L04AX01
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Immunosoppressori
  • Altri immunosoppressori
  • Azatioprina
Temperatura di conservazione: non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 60 MESI
Confezionamento: BLISTER OPACO

COMPRESSE RIVESTITE

60 MESI

BLISTER OPACO