Cercafarmaco.it

BRIVIRAC 7CPR 125MG Produttore: LABORATORI GUIDOTTI SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

BRIVIRAC 125 MG COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antivirale.

PRINCIPI ATTIVI

1 compressa contiene 125 mg di brivudina. Eccipiente con effetti noti: lattosio monoidrato. Ogni compressa contiene 37 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, povidone K 24-27, magnesio stearato.

INDICAZIONI

Trattamento precoce delle infezioni acute da herpes zoster in adulti immunocompetenti.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Chemioterapia antineoplastica con fluoropirimidine: brivudina e' controindicata in pazienti recentemente sottoposti, attualmente sottopostio in attesa di essere sottoposti (entro 4 settimane) a chemioterapia antineoplastica con medicinali contenenti 5-fluorouracile (5 FU), inclusi le preparazioni per uso topico, i pro-farmaci (per es. capecitabina, tegafur) e le associazioni che contengono questi principi attivi o altre fluoropirimidine (vedere anche paragrafi 4.3 Pazienti immunocompromessi, 4.4, 4.5 e 4.8). Terapia antifungina con flucitosina: brivudina e' controindicata nei pazienti recentemente sottoposti o attualmente sottoposti a terapia antifungina con flucitosina, in quanto e' un pro-farmaco del 5-fluorouracile (5 FU) (vedere anche paragrafi 4.4, 4.5 e 4.8). L'interazione tra brivudina e fluoropirimidine (es. capecitabina, 5-FU, ecc.) e' potenzialmente fatale (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 4.8). Pazienti immunocompromessi: brivudina e' controindicata nei pazienti immunocompromessi, quali i pazienti recentemente sottoposti o attualmente sottoposti a chemioterapia antineoplastica o pazienti in corso di terapia immunosoppressiva. Bambini: la sicurezza e l'efficacia dibrivudina nei bambini non sono state stabilite, pertanto il suo uso non e' indicato. Ipersensibilita': brivudina non deve essere somministrata in casi di ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasidegli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Gravidanza e allattamento: brivudina e' controindicata durante la gravidanza o l'allattamento (si veda anche il paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

Posologia. Adulti: una compressa di Brivirac una volta al giorno per sette giorni. Il trattamento deve iniziare prima possibile, preferibilmente entro 72 ore dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee (generalmente un'eruzione cutanea d'esordio) o 48 ore dalla comparsa della prima vescicola. Le compresse devono essere assunte ogni giorno approssimativamente alla stessa ora. Se i sintomi persistono o peggiorano durante i 7 giorni di trattamento, il paziente deve essere informatodi rivolgersi al medico. Il prodotto e' indicato per l'uso a breve termine. Questo trattamento inoltre riduce il rischio di sviluppare nevralgia posterpetica in pazienti di eta' superiore ai 50 anni al normaledosaggio sopra indicato (1 compressa di Brivirac una volta al giorno per 7 giorni). Dopo un primo ciclo di terapia (7 giorni) non deve essere effettuato un secondo ciclo. Popolazioni speciali. Pazienti anziani: non e' necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti di eta'superiore ai 65 anni. Pazienti con compromissione renale o epatica: come conseguenza di compromissione renale o epatica, non si osservano significative variazioni nell'esposizione sistemica a brivudina; pertanto non e' necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale da moderata a grave e nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave (vedere anche il paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica: Brivirac e' controindicato nei bambini di eta' compresa tra 0 e 18 anni, in quanto la sicurezza e l'efficacia in questa fascia di eta' non sono state stabilite (vedere paragrafo 4.3). Modo di somministrazione: uso orale. L'assunzione di cibo non influenza in modosignificativo l'assorbimento della brivudina (vedere paragrafo 5.2).

CONSERVAZIONE

Tenere il blister nell'imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce.

AVVERTENZE

Brivudina non deve essere somministrata in pazienti recentemente sottoposti, attualmente sottoposti o che sono in attesa di essere sottoposti (entro 4 settimane) a chemioterapia antineoplastica con medicinali contenenti 5-fluorouracile (5-FU), compresi anche le sue preparazioni per uso topico, i suoi pro-farmaci (per es. capecitabina, tegafur) e le associazioni che contengono questi principi attivi o altre 5-fluoropirimidine (vedere paragrafi 4.3, 4.5 e 4.8). Brivudina non deve esseresomministrata in pazienti recentemente sottoposti o attualmente sottoposti a terapia antifungina con flucitosina (un profarmaco del 5-fluorouracile). L'interazione tra brivudina e fluoropirimidine (per es. capecitabina, 5-FU, tegafur, flucitosina, ecc.) e' potenzialmente fatale.Casi con esito fatale sono stati segnalati a seguito di tale interazione. Deve essere rispettato un periodo di attesa di almeno 4 settimanefra il termine del trattamento con brivudina e l'inizio della terapiacon fluoropirimidine (per es. capecitabina, 5-FU, tegafur, flucitosina, ecc.) (vedere paragrafi 4.3, 4.5 e 4.8). In caso di somministrazione accidentale di brivudina in pazienti che hanno recentemente assunto o stanno attualmente assumendo fluoropirimidine, tutti i farmaci devono essere sospesi e devono essere prese misure efficaci atte a ridurre la tossicita' dei farmaci a base di fluoropirimidine: ricovero immediato in ospedale e iniziative per prevenire infezioni sistemiche e disidratazione. I centri antiveleni (se disponibili) devono essere contattati il prima possibile in modo da stabilire le azioni piu' appropriate per ridurre la tossicita' da fluoropirimidina (vedere paragrafi 4.3, 4.5 e 4.8). Brivudina non deve essere usata se le manifestazioni cutanee si sono gia' completamente sviluppate. Brivudina deve essere usata con cautela in pazienti con malattie epatiche croniche come epatiti. I dati post-marketing indicano che il prolungamento del trattamento oltre la durata consigliata di 7 giorni aumenta il rischio di sviluppare epatite (vedere anche paragrafo 4.8). Dato che il lattosio e' presente tra gli eccipienti, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o di malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere il farmaco.

INTERAZIONI

E' stata segnalata un'interazione clinicamente significativa (e potenzialmente fatale) tra brivudina e fluoropirimidine (per es. capecitabina, 5-FU, tegafur, flucitosina, ecc.) (vedere anche paragrafi 4.3, 4.4e 4.8). Questa interazione, che determina un aumento della tossicita'delle fluoropirimidine, e' potenzialmente fatale. Brivudina, attraverso il suo principale metabolita bromoviniluracile (BVU), esercita un'inibizione irreversibile della diidropirimidina deidrogenasi (DPD), un enzima che regola il metabolismo sia dei nucleosidi naturali (ad es. timidina) che dei farmaci a base di pirimidina (fluoropirimidine) come capecitabina o 5-fluorouracile (5-FU). Come conseguenza dell'inibizione dell'enzima, si verifica una sovraesposizione ed una aumentata tossicita' delle fluoropirimidine. Studi clinici hanno dimostrato che negliadulti sani sottoposti a un ciclo di terapia a base di brivudina (125mg una volta al giorno per 7 giorni), il completo recupero funzionaledell'attivita' dell'enzima DPD avviene dopo 18 giorni dall'ultima somministrazione. Ciononostante, brivudina non deve essere somministrata a pazienti recentemente sottoposti, attualmente sottoposti o che sono in attesa di esser sottoposti (entro 4 settimane) a chemioterapia antineoplastica con farmaci contenenti 5-fluorouracile (5-FU), inclusi preparazioni ad uso topico, profarmaci (es. capecitabina, tegafur) e associazioni che contengono questi principi attivi o altre fluoropirimidine (vedere anche paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8). Brivudina non deve essere somministrata in pazienti recentemente sottoposti o attualmente sottoposti a terapia antifungina con flucitosina (un profarmaco del 5-fluorouracile). Deve essere rispettato un intervallo minimo di 4 settimane fra il termine del trattamento con brivudina e l'inizio del trattamento con capecitabina o altri farmaci a base di fluoropirimidine, inclusa flucitosina. In caso di somministrazione accidentale di brivudina in pazienti che hanno recentemente assunto o stanno attualmente assumendo fluoropirimidine, l'assunzione di tutti i farmaci deve essere interrotta e devono essere attuate misure efficaci per ridurre la tossicita' dei farmaci a base di fluoropirimidine: ricovero immediato in ospedale etutte le iniziative per la prevenzione di infezioni sistemiche e disidratazione. I centri antiveleni (se disponibili) devono essere contattati il prima possibile in modo da stabilire le azioni piu' appropriateper ridurre la tossicita' da fluoropirimidina (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8). Segnali di tossicita' di farmaci a base di fluoropirimidine includono nausea, vomito, diarrea e in casi gravi stomatiti, mucositi, necrolisi epidermica tossica, neutropenia e depressione midollare. Farmaci dopaminergici e/o morbo di Parkinson: l'esperienza post-marketing indica una possibile interazione della brivudina con i farmaci dopaminergici contro il morbo di Parkinson tale da precipitare la corea. Altre informazioni: non e' stato dimostrato potenziale di induzione o inibizione del sistema enzimatico P450 epatico. L'assunzione di cibo non altera significativamente l'assorbimento di brivudina.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: la brivudina e' stata somministrata a piu' di 3900 pazienti nel corso di studi clinici. La reazione piu' grave, ma rara, e' stata l'epatite. Questa reazione e' stata osservata anche durante la sorveglianza post-marketing. L'unica reazione avversa comune e' stata la nausea (2,1%). Le altre reazioni avverse piu' frequenti (non comuni e rare) sono state quelle relative al sistema nervoso e ai disturbi psichiatrici SOC. Un effetto della brivudina sul SNC e' stato evidenziato anche dai dati di sorveglianza post-marketing. Durante l'uso clinico del prodotto sono stati osservati disturbi del tessuto cutaneo e sottocutaneo, evidenziati anche dai dati di sorveglianza post marketing. L'incidenza e il tipo di reazioni indesiderate sono stati assimilabili a quelli che notoriamente si verificano con altriagenti antivirali nucleosidici appartenenti alla stessa classe. Elenco riepilogativo delle reazioni avverse: qui di seguito vengono elencate le reazioni avverse alla brivudina raggruppate per apparato in ordine decrescente di gravita'. Patologie del sistema emolinfopoietico. Noncomune (>= 1/1.000, < 1/100): granulocitopenia, eosinofilia, anemia, linfocitosi, monocitosi; raro (>= 1/10.000, < 1/1.000): trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune (>= 1/1.000, < 1/100):reazioni allergiche/di ipersensibilità (edema periferico e edema della lingua, delle labbra, delle palpebre, della laringe e del viso, prurito, eruzione cutanea, aumento della sudorazione, tosse, dispnea, broncocostrizione). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune (>= 1/1.000, < 1/100): anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune (>= 1/1.000, < 1/100): insonnia, ansia; raro (>= 1/10.000, < 1/1.000):allucinazioni, stato confusionale; non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): delirio, irrequietezza,sbalzi d'umore, umore depresso. Patologie del sistema nervoso. Non comune (>= 1/1.000, < 1/100): cefalea, capogiro, vertigini, sonnolenza, parestesia; raro (>= 1/10.000, < 1/1.000): disgeusia, tremore; non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): sincope, disturbi dell'equilibrio, iperattività psicomotoria. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro (>= 1/10.000, < 1/1.000): dolore all'orecchio. Patologie vascolari. Non comune (>= 1/1.000, < 1/100): ipertensione; ipotensione; non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): vasculite. Patologie gastrointestinali. Comune (>=1/100, < 1/10): nausea; non comune (>= 1/1.000, < 1/100): vomito, diarrea, dispepsia, dolori addominali, stipsi, flatulenza. Patologie epato-biliari. Non comune (>= 1/1.000, < 1/100): fegato grasso, aumento degli enzimi epatici; raro (>= 1/10.000, < 1/1.000): epatite, aumento della bilirubina nel sangue; non nota (la frequenzanon può essere definita sulla base dei dati disponibili): insufficienza epatica acuta. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Nonnota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): eruzione fissa, dermatite esfoliativa, eritema multiforme, sindrome di stevens-johnson. Patologie del sistema muscolo-scheletrico. Raro (>= 1/10.000, < 1/1.000): dolore osseo. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune (>= 1/1.000, < 1/100): astenia, fatica, malattia simil- influenzale (malessere febbre, dolori, brividi). Descrizione di reazioni avverse selezionate: brivudina puo' interagire con agenti chemioterapici della classe delle fluoropirimidine. Questa interazione, che induce un aumento della tossicita' delle fluoropirimidine, e' potenzialmente fatale (vedere anche paragrafi 4.3, 4.4 e 4.5). Segni di tossicita' dei farmaci a base di fluoropirimidina includono nausea, vomito, diarrea e, nei casi gravi, stomatiti, mucositi, necrolisi epidermica tossica, neutropenia e depressione midollare (vedere anche paragrafi 4.3, 4.4 e 4.5). Gli effetti epatotossici si sono verificati sia durante gli studi clinici sia durante l'esperienza post-marketing. Questi effetti consistono in epatite colestatica o citolitica, ittero colestatico o aumento degli enzimi epatici. La maggior parte dei casi di epatite ha avuto inizio dai 3 ai 28giorni dopo il termine del trattamento di 7 giorni. I dati post-marketing indicano che il prolungamento del trattamento oltre il periodo consigliato di 7 giorni aumenta il rischio di epatite. Popolazione pediatrica: La brivudina non e' stata studiata nella popolazione pediatricae il suo impiego nei bambini non e' indicato. Pertanto il profilo di sicurezza nella popolazione pediatrica non e' noto. Segnalazione dellereazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Brivudina e' controindicata durante la gravidanza o nelle donne che allattano. Studi condotti su animali non hanno mostrato effetti embriotossici o teratogeni. Effetti tossici sul feto sono stati osservati soltanto ad alte dosi. Tuttavia, la sicurezza di brivudina nella donna ingravidanza non e' stata stabilita. Studi condotti su animali hanno mostrato che la brivudina ed il suo principale metabolita bromoviniluracile (BVU) vengono escreti nel latte.

Codice: 035720010
Codice EAN:

Codice ATC: J05AB15
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antivirali per uso sistemico
  • Antivirali ad azione diretta
  • Nucleosidi e nucleotidi escl.inibitori transcriptasi inversa
  • Brivudina
Temperatura di conservazione: conservare nella confezione originale
Forma farmaceutica: COMPRESSE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE

36 MESI

BLISTER