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CEPIM IM IV 1F 0,5G+F 1,5ML Produttore: POLIFARMA SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

CEPIM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici beta-lattamici.

PRINCIPI ATTIVI

Polvere + solvente per soluzione iniettabile da 500 mg/1,5 ml: cefepime dicloridrato monoidrato, pari a 500 mg di cefepime. Polvere + solvente per soluzione iniettabile da 1000 mg/3 ml: cefepime dicloridrato monoidrato, pari a 1000 mg di cefepime. Polvere e solvente per soluzione iniettabile da 2000 mg/10 ml: cefepime dicloridrato monoidrato, paria 2000 mg di cefepime.

ECCIPIENTI

L-arginina (circa 725 mg di L-arginina per g di cefepime sostanza attiva).

INDICAZIONI

Il farmaco e' indicato negli adulti per il trattamento delle infezioni moderate e gravi determinate da batteri sensibili, fra cui le infezioni dell'apparato respiratorio e le infezioni (complicate e non complicate) del tratto urinario inferiore e superiore, le infezioni della cute e dei tessuti molli, le infezioni intra-addominali, comprese le peritoniti e le infezioni biliari, le setticemie/batteriemie compresi gliepisodi febbrili in pazienti immunocompromessi. Trattamento empirico degli episodi febbrili nei pazienti neutropenici. Cefepime in monoterapia e' indicato per il trattamento empirico di episodi febbrili in pazienti neutropenici. In pazienti neutropenici ad alto rischio di infezioni gravi (ad esempio: pazienti sottoposti recentemente a trapianto dimidollo osseo, con ipotensione all'esordio, con sottostante patologiaematologica maligna o con grave e prolungata neutropenia), puo' non essere appropriata una monoterapia antimicrobica. Ci sono dati insufficienti a supportare l'efficacia di una terapia con cefepime da solo in tali pazienti. Il prodotto e' indicato nei bambini per il trattamento della meningite cerebrospinale sostenuta da germi sensibili. Il medicinale e' indicato per il trattamento delle infezioni causate da uno o piu' ceppi batterici sensibili, aerobi ed anaerobi. Per l'ampio spettroantibatterico, dopo aver ottenuto i risultati dei test di sensibilita', il prodotto puo' essere usato da solo come farmaco di prima scelta.Quando opportuno, puo' essere usato con sicurezza in associazione conantibiotici aminoglicosidici o con altri antibiotici. Indicato nella profilassi chirurgica nei pazienti sottoposti a chirurgia intra-addominale.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, alle cefalosporine, alle penicilline o ad altri antibiotici beta-lattamici.

POSOLOGIA

Somministrazione: il farmaco puo' essere somministrato per via endovenosa e per via intramuscolare. Quando somministrato per via intramuscolare da solo, il prodotto non causa generalmente dolore. Il dosaggio ela via di somministrazione variano secondo la suscettibilita' dell'organismo in causa, della gravita' dell'infezione, della funzione renalee delle condizioni generali del paziente. La via di somministrazione endovenosa e' preferibile per quei pazienti con infezioni gravi, soprattutto che mettano in pericolo di vita il paziente stesso, specialmente se presente shock settico. Adulti e Bambini di eta' superiore a 12 anni con funzione renale normale. Infezioni urinarie (UTI): 500 mg-1 g EV o IM ogni 12 h; infezioni non-UTI: 1 g EV o IM ogni 12 h; infezionigravi: 2 g EV ogni 12 h; infezioni molto gravi (pericolo di vita): 2 g EV ogni 8 h. La durata della terapia varia normalmente tra i 7 e i 10 giorni; infezioni piu' severe possono richiedere un trattamento piu'lungo. Il trattamento empirico della neutropenia febbrile (pazienti immunocompromessi) deve durare 7 giorni o fino alla risoluzione della neutropenia. Profilassi chirurgica (adulti): i dosaggi raccomandati perla prevenzione di infezioni batteriche durante e dopo interventi chirurgici sono i seguenti: una dose singola di 2 g ev (infusione di 30 minuti) da iniziare 60 minuti prima dell'intervento chirurgico. Una dosesingola di 500 mg ev di metronidazolo, se ritenuta opportuna, puo' essere somministrata immediatamente dopo la fine della infusione del medicinale. La dose di metronidazolo deve essere preparata e somministrata in accordo con le informazioni tecniche di prodotto. A causa della incompatibilita' il prodotto e metronidazolo, non devono essere mescolati nello stesso contenitore; si raccomanda di lavare il deflussore conun liquido compatibile prima della somministrazione di metronidazolo.Se la durata dell'intervento supera le 12 ore, una seconda dose del farmaco seguita da metronidazolo, se opportuno, deve essere somministrata 12 ore dopo la dose profilattica iniziale. >>Bambini di eta' compresa tra 1 mese e 12 anni con normale funzione renale. Meningite batterica. Pazienti sopra i due mesi di eta' e di peso <= 40 kg: 50 mg/kg ogni 8 ore per 7 - 10 giorni. L'esperienza con l'uso del farmaco nei pazienti al di sotto dei due mesi d'eta' e' limitata. Mentre quest'esperienza e' stata ottenuta a 50 mg/kg, i dati di farmacocinetica ottenuti su individui sopra i 2 mesi suggeriscono che un dosaggio di 30 mg/kg ogni 12 o 8 ore puo' essere considerato adeguato a pazienti pediatrici tra il primo e il secondo mese d'eta'. Le dosi di 30 mg/kg tra 1 e 2 mesi e quelle di 50 mg/kg tra 2 mesi e 12 anni sono confrontabili con i 2 g dell'adulto. La somministrazione in questi pazienti dovra' essere attentamente controllata. Per i pazienti pediatrici con peso superiorea 40 kg si possono applicare gli schemi per adulti. Per i pazienti d'eta' superiore a 12 anni e di peso <= 40 kg dovra' essere usato lo schema per i piu' giovani con peso <= 40 kg. Il dosaggio pediatrico non deve superare il dosaggio per gli adulti (2 g ogni 8 ore). L'esperienzadella somministrazione intramuscolare nei pazienti pediatrici e' limitata. Anziani Non e' richiesta una modifica di dosaggio, tranne in caso di concomitante insufficienza renale. Ridotta funzionalita' epatica:non e' richiesta una modifica di dosaggio, tranne in caso di concomitante insufficienza renale. Ridotta funzionalita' renale: nei pazienti con disfunzione renale si deve modificare il dosaggio di cefepime per compensare la minore eliminazione renale. La dose iniziale raccomandata di cefepime nei pazienti con disfunzione renale da lieve a moderata deve essere la stessa dei pazienti con funzione renale normale. Dose di mantenimento raccomandata nei pazienti adulti con insufficienza renale. Clearance della creatinina >50 ml/min: dose normale, nessun aggiustamento; clearance della creatinina 30-50 ml/min: 2 g ogni 12h, 2 g ogni 24 h, 1 g ogni 24 h, 500 mg ogni 24 h; clearance della creatinina 11-29 ml/min: 2 g ogni 24 h, 1 g ogni 24 h, 500 mg ogni 24 h, 500 mg ogni 24 h; clearance della creatinina <=10 ml/min: 1 g ogni 24 h; 500 mgogni 24 h, 250 mg ogni 24 h, 250 mg ogni 24 h; emodialisi: 500 mg ogni 24 h, 500 mg ogni 24 h, 500 mg ogni 24 h, 500 mg ogni 24 h. I pazienti che ricevono cefepime e che allo stesso tempo siano sottoposti ad emodialisi devono ricevere il dosaggio seguente: una dose di carico da 1 g il primo giorno di terapia con cefepime e, successivamente, 500 mgal giorno. Nei giorni di dialisi il cefepime deve essere somministrato immediatamente dopo di essa. Quando possibile il cefepime deve essere somministrato alla stessa ora ogni giorno. Nei pazienti sottoposti ad emodialisi, circa il 68% della quantita' totale di cefepime presentenell'organismo all'inizio della dialisi e' eliminato nell'arco di 3 ore. Alla fine di ciascuna seduta di dialisi dovrebbe essere somministrata una dose equivalente alla dose iniziale. Nella dialisi peritonealecontinua, il farmaco puo' essere somministrato alle dosi normalmente consigliate per i pazienti con normale funzione renale (ovvero 500 mg,1 g o 2 g in base alla gravita' dell'infezione) ma ogni 48 ore. Pazienti pediatrici con funzione renale compromessa Dato che l'escrezione urinaria e' la via prevalente di eliminazione del cefepime, si consiglia di aggiustarne il dosaggio nei pazienti pediatrici e con funzione renale compromessa. Usare gli stessi incrementi degli intervalli tra i dosaggi e/o una riduzione di questi ultimi.

CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C. Conservare al riparodalla luce. La soluzione ricostituita puo' essere conservata a temperatura compresa tra 20 gradi C-25 gradi C per 24 ore o a temperatura refrigerata (2 gradi C-8 gradi C) per 7 giorni.

AVVERTENZE

Nei pazienti con disfunzione renale, come una riduzione della diuresiper insufficienza renale (clearance della creatinina <= 50 ml/min) o ad altre condizioni che possono compromettere la funzione renale, il dosaggio deve essere modificato per compensare la minore eliminazione renale. A causa del fatto che si determinano elevate e prolungate concentrazioni sieriche di antibiotico ai dosaggi usuali nei pazienti con insufficienza renale o altre condizioni che possono compromettere la funzione renale, quando il cefepime e' somministrato a questi pazienti il dosaggio di mantenimento deve essere ridotto. Dosaggi ripetuti devono essere determinati in base al grado di disfunzione renale, della gravita' dell'infezione e dalla sensibilita' dell'agente eziologico. Durante la sorveglianza successiva alla commercializzazione sono stati riportati i seguenti eventi avversi gravi: encefalopatia reversibile (disturbi della coscienza che hanno incluso confusione, allucinazioni, stupore, e coma), mioclono, convulsioni (incluso stato epilettico non convulsivo) e/o insufficienza renale. La maggior parte dei casi e' stata riportata in pazienti con disfunzione renale che hanno ricevuto dosi al di sopra di quelle consigliate. In generale, i sintomi di neurotossicita' sono scomparsi dopo la sospensione del cefepime e/o dopo emodialisi; tuttavia alcuni casi hanno avuto esito fatale. Prima di istituirela terapia con il farmaco, si deve attentamente valutare che il paziente non sia precedentemente risultato ipersensibile alle penicilline oad altri farmaci; in tal caso il farmaco dovrebbe essere somministrato con estrema cautela. In caso di reazione allergica al medicinale, laterapia deve essere interrotta ed il paziente trattato adeguatamente.Le reazioni gravi da ipersensibilita' possono richiedere adrenalina emisure di supporto. E' stata riportata diarrea associata a Clostridium difficile che puo' variare in gravita' da diarrea lieve a colite fatale. E' da prendere in considerazione la diagnosi di C. difficile associata a diarrea in tutti i pazienti che presentano diarrea in seguito a terapia antibiotica. E' necessaria un'accurata anamnesi clinica datoche e' stato riportato che insorgenza di diarrea associata a C. difficile puo' verificarsi anche nei due mesi successivi alla somministrazione di agenti antibatterici. In caso di C. difficile, sospetta o accertata, puo' essere necessario interrompere la terapia antibiotica non prescritta per questa patologia. In caso di uso concomitante di farmacipotenzialmente nefrotossici come aminoglicosidi e potenti diuretici e' necessario controllare attentamente la funzione renale. Anziani: i pazienti anziani in trattamento alle dosi comunemente raccomandate per gli adulti hanno mostrato efficacia clinica e sicurezza confrontabili a quelle dei pazienti adulti, a meno che i pazienti non avessero insufficienza renale. Le differenze sono limitate ad un modesto allungamento dell'emivita e ad una piu' bassa clearance renale rispetto ai pazienti piu' giovani. Se la funzione renale e' compromessa, si raccomanda di aggiustare il dosaggio. E' noto che cefepime e' escreto sostanzialmente per via renale e il rischio di reazioni tossiche a questo farmaco puo' essere maggiore nei pazienti con disfunzione renale. Dato che i pazienti anziani hanno piu' facilmente un decadimento della funzione renale occorre essere cauti nella selezione del dosaggio e monitorare lafunzione renale. Nei pazienti geriatrici con insufficienza renale cuisono state somministrate dosi usuali di cefepime si sono manifestati eventi avversi gravi tra cui encefalopatia reversibile (disturbi dellacoscienza che hanno incluso confusione, allucinazioni, stupore, e coma), mioclono, convulsioni (incluso stato epilettico non convulsivo) e/o insufficienza renale.

INTERAZIONI

Positivita' al test di Coombs diretto, senza evidenza di emolisi, e' stata osservata nel 12,3% dei pazienti che hanno ricevuto, nel corso di studi clinici, il medicinale ogni 12 ore. In pazienti trattati con il prodotto si possono osservare reazioni falsamente positive di glicosuria quando siano utilizzati agenti riducenti. Reazioni falsamente positive non sono state osservate con i metodi che comprendano la glucoso-ossidasi.

EFFETTI INDESIDERATI

Generalmente ben tollerato. Gli eventi avversi piu' comuni sono statii sintomi gastrointestinali e le reazioni di ipersensibilita'. Le reazioni avverse hanno raramente richiesto interruzione del trattamento esono state in genere di natura lieve e transitoria. Reazioni avverse riportate con una incidenza compresa tra 0,1 e 1%. Ipersensibilita': rash cutaneo, prurito, orticaria. Apparato digerente: nausea, vomito, candidosi orale, diarrea, colite. Sistema nervoso centrale: cefalea. Altro: febbre, vaginiti, eritema. Reazioni avverse riportate con una incidenza compresa tra 0,05 e 0,1%: dolore addominale, costipazione, vasodilatazione, dispnea, vertigine, parestesia, prurito genitale, alterazioni del gusto, brividi, candidosi non specificata. Eventi di significato clinico occorsi in meno dello 0,05% dei casi hanno incluso anafilassi e convulsioni. Reazioni locali: nel sito di infusione EV: flebite e infiammazione. Nell'area di iniezione intramuscolare: dolore ed infiammazione. Alterazioni dei parametri di laboratorio sviluppatesi durante i trial clinici nei pazienti con valori di base normali sono state transitorie sono state transitorie. Quelle che si sono verificate con incidenza 1-2% sono state: anemia, eosinofilia, trombocitopenia, positivita' al test di Coombs senza emolisi, aumento delle transaminasi (ALT 3,6%; AST 2,5%), della fosfatasi alcalina, della bilirubinemia totale, dell'azotemia, della creatininemia, del tempo di protrombina e del tempo di tromboplastina parziale. Sono stati osservati rari casi di leucopenia e neutropenia, transitori. Dall'esperienza clinica successivaalla commercializzazione sono stati riportati i seguenti eventi, in cui tuttavia non e' stato possibile determinare il nesso causale con ilfarmaco: encefalopatia (disturbi della coscienza compresi confusione,allucinazioni, stupore e coma), convulsioni, mioclono, e/o insufficienza renale. La maggior parte dei casi sono stati riportati in pazienticon disfunzione renale che hanno ricevuto dosi al di sopra di quelle raccomandate. Sono stati riportati inoltre: anafilassi (incluso shock anafilattico), leucopenia transitoria, neutropenia, agranulocitosi, e trombocitopenia. Pazienti pediatrici: il profilo di sicurezza nei bambini e' simile a quello osservato negli adulti, essendo il rash l'evento riportato piu' frequentemente negli studi clinici.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non e' stata stabilita la sicurezza nelle donne in stato di gravidanza dato che non sono stati condotti studi adeguati e ben controllati inqueste pazienti. Studi sulla riproduzione eseguiti su animali con dosi fino a 8-10 volte la dose massima giornaliera, non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla riproduzione, sullo sviluppo embrionale o fetale, sul periodo della gestazione, e sullo sviluppo peri- e postnatale. Poiche' gli studi sulla riproduzione animale non sono sempre predittivi della risposta sull'uomo, si consiglia di usare il farmaco durante la gravidanza solo in casi di effettiva necessita'. Cefepimee' escreto in concentrazioni molto basse nel latte materno e quindi si consiglia cautela nel somministrare il farmaco a donne che allattano.

Codice: 028896013
Codice EAN:

Codice ATC: J01DE01
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Altri antibatterici beta-lattamici
  • Cefalosporine di quarta generazione
  • Cefepima
Temperatura di conservazione: non superiore a +30 gradi e al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

FLACONE