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CEPROTIN IV 500UI Produttore: TAKEDA ITALIA SPA

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

CEPROTIN 500 UI POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antitrombotici.

PRINCIPI ATTIVI

Proteina C ottenuta da plasma umano purificato per mezzo di anticorpimonoclonali murini. Ceprotin 500 UI* viene preparato sotto forma di polvere liofilizzata contenente nominalmente 500 UI di proteina C umanain ciascun flacone. Dopo ricostituzione con 5 ml di acqua sterilizzata per preparazioni iniettabili, il prodotto contiene circa 100 UI/ml di proteina C umana. Il contenuto (UI) di proteina C del preparato viene determinato per mezzo di un metodo che utilizza un substrato cromogenico secondo lo Standard Internazionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS). *1 Unita' Internazionale (UI) di proteina C corrisponde all'attivita' della proteina C in 1 ml di plasma normale misurata con metodo amidolitico. Eccipienti con effetti noti: questo medicinale contiene 22,5 mg di sodio per flaconcino. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Polvere: albumina umana, trisodio citrato diidrato, cloruro di sodio.Solvente: acqua sterilizzata per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Ceprotin e' indicato per la profilassi e il trattamento della porporafulminante, della necrosi cutanea indotta dalla cumarina e di eventi trombotici venosi in pazienti con grave deficit congenito di proteina C.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, alle proteine murine o all'eparina, eccetto per il controllo di complicanze trombotiche a rischio per la vita.

POSOLOGIA

Il trattamento con Ceprotin deve essere iniziato sotto il controllo di un medico esperto in terapia sostitutiva con fattori/inibitori dellacoagulazione nei casi in cui sia possibile eseguire il monitoraggio dell'attivita' della proteina C. Posologia: il dosaggio deve essere determinato in base agli esami di laboratorio per ogni singolo caso. Trattamento degli episodi acuti e profilassi a breve termine (comprese le procedure invasive): deve essere inizialmente raggiunta un'attivita' della proteina C del 100% (1 UI/ml), e tale attivita' deve essere mantenuta al di sopra del 25% per tutta la durata del trattamento. Si raccomanda una dose iniziale di 60-80 UI/kg per la determinazione del recupero e dell'emivita. Si raccomanda la misurazione dell'attivita' di proteina C per mezzo di sostanze cromogeniche per la determinazione dei livelli plasmatici del paziente per la proteina C prima e durante il trattamento con Ceprotin. Il dosaggio deve essere determinato sulla basedi misurazioni di laboratorio dell'attivita' della proteina C. In caso di un evento trombotico acuto, tali misurazioni devono essere eseguite ogni 6 ore fino a stabilizzazione raggiunta, successivamente due volte al giorno e sempre subito prima dell'iniezione successiva. E' necessario ricordare che l'emivita della proteina C puo' essere drasticamente ridotta in presenza di certe condizioni cliniche quali la trombosiacuta con porpora fulminante e necrosi cutanea. Se la risposta all'iniezione di Ceprotin e' soddisfacente (misurata mediante saggi cromogenici), la somministrazione puo' essere portata gradualmente a una dose ogni 12 ore assicurando un'attivita' di base della proteina C > 25% (>0,25 UI/ml). I pazienti trattati durante la fase acuta della malattiapossono mostrare aumenti molto piu' lievi nell'attivita' di proteina C. L'ampia variazione nelle risposte individuali implica la necessita'di controllare regolarmente gli effetti di Ceprotin sui parametri della coagulazione. Nei pazienti sottoposti a trattamento in profilassi con proteina C, i livelli di base piu' elevati dovrebbero essere garantiti in situazioni a maggiore rischio di trombosi (ad esempio infezioni, traumi o interventi chirurgici). Profilassi a lungo termine: per il trattamento in profilassi a lungo termine, la dose deve essere compresa tra 45 e 60 UI/kg ogni 12 ore. La misurazione dell'attivita' della proteina C deve essere eseguita per garantire livelli di base pari o superiori al 25%. La dose e la frequenza di infusione devono essere adattate in accordo. In casi rari ed eccezionali, l'infusione per via sottocutanea di 250 - 350 UI/kg e' stata in grado di produrre livelli plasmatici terapeutici di proteina C in pazienti privi di accesso endovenoso. Trattamento in combinazione: se il paziente passa al trattamento profilattico permanente con anticoagulanti orali, la terapia sostitutiva con proteina C deve essere interrotta solo dopo l'ottenimento di un livello di anticoagulazione stabile (vedere paragrafo 4.5). Inoltre, all'inizio della terapia anticoagulante orale e' consigliabile partire con una dose bassa, ed incrementarla progressivamente, piuttosto che iniziare con una dose d'urto standard. All'inizio di un trattamento in combinazione con anticoagulanti (soprattutto antagonisti della vitamina K) e proteina C, i livelli di attivita' stabile della proteina C devono essere mantenuti superiori a 0,25 UI/ml (cromogenico) prima di iniziare il trattamento anticoagulante. Si raccomanda un attento monitoraggio del rapporto internazionale normalizzato (INR). Nella combinazione di Concentrato di proteina C e anticoagulanti, il livello di base diproteina C deve essere mantenuto al 10% o piu'. Popolazioni speciali.Popolazione pediatrica: sulla base dell'esperienza clinica limitata nei bambini, ricavabile da report e studi clinici relativi a 83 pazienti, le linee guida di dosaggio relative agli adulti sono considerate valide per le popolazioni di pazienti neonatale e pediatrica (vedere paragrafo 5.1). Resistenza alla proteina C attivata (APC): nei pazienti con grave deficit congenito combinato di proteina C e con resistenza verso APC, i dati clinici disponibili sulla sicurezza ed efficacia di Ceprotin sono limitati. Compromissione renale e/o epatica: la sicurezza e l'efficacia di Ceprotin nei pazienti con compromissione renale e/o epatica non sono state stabilite. I pazienti affetti da una di queste condizioni devono essere sottoposti ad un accurato monitoraggio. Modo di somministrazione: Ceprotin viene somministrato per iniezione endovenosa dopo ricostituzione della polvere per soluzione iniettabile con acqua sterilizzata per preparazioni iniettabili. Ceprotin deve essere somministrato ad una velocita' di iniezione non superiore a 2 ml/ minuto. Nei bambini con un peso corporeo < 10 kg la velocita' di iniezione non deve eccedere 0,2 ml/kg/min. Come per qualsiasi prodotto a base di proteine somministrabili per via endovenosa, e' possibile che si verifichino reazioni da ipersensibilita'. Dato il possibile rischio di insorgenza di sintomi allergici di natura acuta e a rischio per la vita, e' opportuno che la somministrazione avvenga nelle vicinanze di strutture di pronto soccorso. Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Tenere il flacone nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Tracciabilita': al fine di migliorare la tracciabilita' dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministratodevono essere chiaramente registrati. Ipersensibilita': dal momento che non e' possibile escludere il rischio di una reazione da ipersensibilita' di tipo allergico, i pazienti devono essere informati circa i segni precoci di reazioni da ipersensibilita' inclusi prurito, orticaria generalizzata, oppressione toracica, dispnea, ipotensione e anafilassi. In caso di insorgenza di questi sintomi, e' necessario consultare il medico ed interrompere immediatamente la somministrazione del prodotto. In caso di shock, e' necessario seguire gli standard medici correnti per il trattamento dello shock. Inibitori: qualora questo preparato venga utilizzato in pazienti con carenza grave congenita di proteinaC, e' possibile l'insorgenza di anticorpi che inibiscono la proteina C. Agenti trasmissibili: le misure standard per prevenire le infezionidovute all'uso di medicinali ottenuti da sangue o plasma di origine umana includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per specifici markers di infezioni, e l'inclusione di efficaci fasi produttive per l'inattivazione/la rimozione virale. Nonostante questo, in caso di somministrazione di medicinaliottenuti da sangue o plasma umano, non e' possibile escludere totalmente l'insorgenza di malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi. Questo riguarda anche virus ed altri agenti patogeni dinatura finora sconosciuta o emergenti. Le misure intraprese sono considerate efficaci per i virus capsulati come lo HIV, l'HBV e l'HCV e per il virus HAV non capsulato. Le misure intraprese possono avere un valore limitato nei confronti di virus non capsulati come ad esempio il parvovirus B19. L'infezione da parvovirus B19 puo' risultare grave perle donne in gravidanza (infezione fetale) e per i soggetti affetti daimmunodeficienza o da attivazione midollare (es. anemia emolitica). E' necessario prendere in considerazione un'adeguata vaccinazione (contro l'epatite A e B) per i pazienti sottoposti a regolare o ripetuto trattamento con Proteina C ottenuta da plasma di origine umana. Trombocitopenia indotta da eparina (HIT) Ceprotin puo' contenere tracce di eparina. Possono insorgere reazioni allergiche indotte da eparina che possono essere associate ad una rapida diminuzione del numero dei trombociti (HIT). Nei pazienti con HIT possono verificarsi sintomi quali trombosi arteriosa e venosa, coagulazione intravascolare disseminata (CID), porpora, petecchie e sanguinamento gastrointestinale (melena). In caso di HIT sospetta, e' necessario eseguire immediatamente la conta deitrombociti e se necessario sospendere la terapia con Ceprotin. La identificazione di HIT e' complicata dal fatto che tali sintomi possono essere gia' presenti durante la fase acuta in pazienti con grave deficit congenito di proteina C. I pazienti con HIT dovranno evitare in futuro l'uso di farmaci contenenti eparina. Somministrazione concomitante di preparati anticoagulanti: nell'ambito dell'esperienza clinica sono stati osservati diversi episodi emorragici. La concomitante somministrazione di preparati anticoagulanti (ad esempio eparina) puo' essere stata la responsabile di tali episodi emorragici. Ad ogni modo non si puo' escludere con certezza che la somministrazione di Ceprotin abbia ulteriormente contribuito a tali episodi emorragici. Sodio: questo medicinale contiene 22,5 mg di sodio per flaconcino, equivalente all'1,1% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

INTERAZIONI

Attualmente non si conoscono interazioni con altri medicinali. Interazione con gli antagonisti della vitamina K: nei pazienti che iniziano il trattamento con anticoagulanti orali appartenenti alla classe degliantagonisti della vitamina K (es. warfarin), e' possibile osservare un temporaneo stato di ipercoagulabilita' prima che l'effetto anticoagulante desiderato divenga evidente. Tale effetto transitorio puo' essere spiegato dal fatto che la proteina C, di per se una proteina plasmatica vitamina K dipendente, ha un'emivita piu' breve rispetto alla maggior parte delle proteine vitamina K dipendenti (cioe' II, IX e X). Successivamente, nella fase iniziale del trattamento, l'attivita' della proteina C viene soppressa piu' rapidamente di quella dei fattori procoagulanti. Per tale ragione, se il paziente passa al trattamento con anticoagulanti orali, e' necessario proseguire la terapia sostitutiva a base di proteina C fino al raggiungimento di un livello di anticoagulazione stabile. Sebbene la necrosi cutanea indotta da warfarin possa verificarsi in qualsiasi paziente durante le fasi iniziali della terapiaanticoagulante orale, i soggetti con deficit congenito di proteina C sono particolarmente a rischio (vedere paragrafo 4.2).

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: come con qualsiasi altro prodottoper uso endovenoso possono verificarsi reazioni di ipersensibilita'. I pazienti devono essere informati circa i segni precoci di reazioni di ipersensibilita' che possono includere angioedema, senso di brucioree di puntura nel sito di iniezione, brividi, rossore del volto, rash cutaneo, prurito, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, sonnolenza, nausea, irrequietezza, tachicardia, oppressione toracica, formicolio, vomito e dispnea. E' necessario avvisare i pazienti di contattare immediatamente il medico nel caso in cui si manifestino tali sintomi (vedere paragrafo 4.4). Durante gli studi clinici condotti con Ceprotin sono state riportate in totale 3 reazioni avverse da farmaco (ADRs) di tipo non grave in 1 dei 67 pazienti arruolati (rash cutaneo e prurito (raggruppati nel termine ipersensibilita') e vertigini). In totale sono state somministrate 6.375 dosi di Ceprotin. La frequenza delle reazioni avverse e' stata classificata come segue: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). La distribuzione delle ADRs correlate e' la seguente. Disturbi del sistema immunitario. Raro: ipersensibilità (rash cutaneo), prurito. Disturbidel sistema immunitario. Raro: vertigini. Esperienza post-marketing: nell'esperienza successiva all'immissione in commercio sono state riportate le seguenti ADR, la cui frequenza e' "non nota". Disturbi psichiatrici: irrequietezza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: iperidrosi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: reazioni in sede di iniezione. Segnalazione delle reazioni avverse sospette: la segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Sebbene Ceprotin sia stato utilizzato in maniera sicura nel trattamento di donne in gravidanza con deficit della proteina C, la sua sicurezza nella gravidanza umana non e' stata stabilita in studi clinici controllati. Inoltre, non sono disponibili informazioni circa l'escrezionedella proteina C nel latte materno. Pertanto, Ceprotin deve essere utilizzato durante la gravidanza e l'allattamento valutandone il beneficio rispetto al rischio nei confronti della madre e del nascituro, e solo se chiaramente necessario. Per informazioni sull'infezione di parvovirus B19, vedere paragrafo 4.4.

Codice: 035389016
Codice EAN:

Codice ATC: B01AD12
  • Sangue ed organi emopoietici
  • Antitrombotici
  • Enzimi
  • Proteina c
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

FLACONE