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CEREZYME IV 1FL 200U/5ML Produttore: SANOFI SRL

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

CEREZYME

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Enzima-imiglucerasi (b-glucocerebrosidasi ricombinante mirata ai macrofagi).

PRINCIPI ATTIVI

Imiglucerasi.

ECCIPIENTI

Mannitolo, sodio citrato (per regolare il pH), acido citrico monoidrato (per regolare il pH), polisorbato 80.

INDICAZIONI

Il farmaco (imiglucerasi) e' indicato per l'uso come terapia enzimatica sostitutiva a lungo termine, in pazienti con diagnosi confermata dimalattia di Gaucher non neuropatica (Tipo 1) o neuropatica cronica (Tipo 3), i quali evidenzino inoltre significative manifestazioni cliniche non neurologiche della malattia. Le manifestazioni non neurologichedella malattia di Gaucher includono una o piu' delle condizioni seguenti: anemia dopo esclusione di altri fattori causali, quali carenza diferro; trombocitopenia; interessamento osseo dopo esclusione di altrifattori causali quali carenza di Vitamina D; epatomegalia o splenomegalia.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.

POSOLOGIA

La gestione della malattia deve essere seguita da medici esperti nel trattamento del morbo di Gaucher. A causa della eterogeneita' e della natura multisistemica della malattia di Gaucher, il dosaggio deve essere personalizzato per ciascun paziente sulla base di una valutazione complessiva di tutte le manifestazioni cliniche della malattia. Una volta stabilita correttamente la risposta dei singoli pazienti a tutte lemanifestazioni cliniche rilevanti, i dosaggi e la frequenza di somministrazione possono essere regolati con l'obiettivo di conservare i parametri ottimali gia' raggiunti per tutte le manifestazioni cliniche o migliorare ulteriormente i parametri clinici non ancora normalizzati. Vari regimi posologici si sono dimostrati efficaci per alcune o per tutte le manifestazioni non neurologiche della patologia. Le dosi iniziali sino a 60 U/kg di peso corporeo una volta ogni 2 settimane hanno dimostrato un miglioramento dei parametri ematologici e viscerali entro 6 mesi di terapia e l'uso continuato ha arrestato la progressione o hamigliorato i problemi ossei. La somministrazione di basse dosi quali 15 U/kg di peso corporeo una volta ogni 2 settimane ha dimostrato di migliorare i parametri ematologici e l'organomegalia, ma non i parametri ossei. La frequenza normale di infusione e' una volta ogni 2 settimane; si tratta della frequenza di infusione per la quale sono disponibili piu' dati. Popolazione pediatrica: non e' necessaria alcuna correzione della dose per la popolazione pediatrica. L'efficacia del medicinale sui sintomi neurologici dei pazienti con malattia di Gaucher neuropatica cronica non e' stata stabilita con esattezza e non e' possibile raccomandare uno specifico regime posologico per queste manifestazioni. Modo di somministrazione: una volta ricostituito e diluito, il preparato viene somministrato mediante infusione endovenosa. Nelle infusioni iniziali, il farmaco deve essere somministrato a una velocita' non superiore a 0,5 unita' per kg di peso corporeo al minuto. Alle successive somministrazioni, la velocita' di infusione puo' essere aumentata, ma senza superare 1 unita' per kg di peso corporeo al minuto. Gli incrementi della velocita' di infusione devono avvenire sotto la supervisione di un operatore sanitario. Per i pazienti che tollerano bene le infusioni per diversi mesi, puo' essere presa in considerazione la possibilita' di eseguire l'infusione del medicinale a domicilio. La decisione di passare all'infusione domiciliare per il paziente deve essere presa dopo la valutazione e raccomandazione da parte del medico curante.L'infusione del prodotto eseguita a domicilio dal paziente o da una persona che se ne prende cura richiede la formazione da parte di un operatore sanitario in un contesto clinicamente controllato. Il paziente o la persona che se ne prende cura verranno istruiti sulla tecnica di infusione e nella compilazione di un diario di trattamento. I pazientiche manifestano eventi avversi durante l'infusione devono immediatamente interrompere il processo di infusione e rivolgersi ad un operatoresanitario. Le infusioni successive potrebbero dover essere somministrate in un contesto clinicamente controllato. La dose e la velocita' dell'infusione devono rimanere invariate in caso di somministrazione domiciliare e non devono essere modificate senza la supervisione di un operatore sanitario. Il personale medico e' invitato a registrare i pazienti affetti da morbo di Gaucher, inclusi i pazienti con manifestazioni neuropatiche croniche, nel "ICGG Gaucher Registry".

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C).

AVVERTENZE

Ipersensibilita': i dati attuali, ottenuti da uno screening ELISA seguito da un'analisi di radio immunoprecipitazione di conferma, suggeriscono che durante il primo anno di terapia, nel 15% dei pazienti trattati si sviluppano anticorpi della classe IgG anti-imiglucerasi. Sembra che i pazienti che sviluppano anticorpi della classe IgG lo facciano con maggior frequenza entro i primi 6 mesi di trattamento e raramente lo facciano dopo 12 mesi di terapia. Si suggerisce di monitorare periodicamente la formazione di anticorpi IgG anti imiglucerasi nei pazientiin cui si sospetta una diminuzione della risposta al trattamento. I pazienti con anticorpi all'imiglucerasi hanno un rischio piu' elevato di sviluppare reazioni di ipersensibilita'. Nel caso in cui un pazientedovesse manifestare una reazione che indica ipersensibilita', si consiglia di eseguire ulteriori prove sugli anticorpi anti-imiglucerasi. Come per qualsiasi prodotto proteico per infusione endovenosa, sono possibili gravi reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico, anche se si verificano con una frequenza non comune. Se tali reazioni si manifestano, si raccomanda l'interruzione immediata dell'infusione del prodotto e l'instaurazione del trattamento medico appropriato. Vanno osservate le pratiche mediche standard in vigore per i trattamenti di emergenza. I pazienti che hanno sviluppato anticorpi o sintomi di ipersensibilita' verso il Ceredase (alglucerasi) devono essere trattati con cautela durante la somministrazione del farmaco (imiglucerasi). Questo medicinale contiene sodio e viene somministrato in soluzione di sodio cloruro allo 0,9% per infusione endovenosa.

INTERAZIONI

Non sono stati effettuati studi di interazione.

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse sono elencate in base alla classificazione sistemica organica e alla frequenza (comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100) e raro (>=1/10.000, <1/1.000)) nella tabella di seguito. Patologie del sistema nervoso. Non comune: capogiro, cefalea, parestesia. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia, cianosi. Patologie vascolari. Non comune: vampate, ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea, tosse. Patologie gastrointestinali. Non comune: vomito, nausea, crampi addominali, diarrea. Disturbi del Sistema immunitario. Comune: reazioni da ipersensibilita'; raro: reazioni anafilattoidi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: orticaria/angioedema, prurito, eritema. Patologie delSistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: artralgia, mal di schiena. Patologie sistemiche e condizioni relative allasede di somministrazione. Non comune: fastidio in sede di infusione, bruciore in sede di infusione, gonfiore in sede di infusione, ascesso sterile in sede di infusione, fastidio al torace, febbre, irrigidimenti, affaticamento. Complessivamente nel 3% circa dei pazienti sono comparsi sintomi riconducibili ad una ipersensibilita' verso il prodotto. L'insorgenza di questi sintomi e' avvenuta durante o poco dopo le infusioni. In generale questi sintomi rispondono al trattamento con antistaminici e/o corticosteroidi. I pazienti devono essere informati circa l'opportunita' di sospendere il trattamento e contattare il personale medico quando si verifichino questi sintomi. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo delrapporto beneficio/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

E' disponibile una limitata esperienza derivante dagli esiti di 150 gravidanze (basata principalmente su segnalazioni spontanee e su revisione della letteratura), che suggerisce come l'uso del farmaco sia utile per controllare la malattia di Gaucher durante la gravidanza. Inoltre questi dati non evidenziano un effetto tossico teratogenico (malformativo) per il feto da parte del medicinale, sebbene tale evidenza sia modesta dal punto di vista statistico. In rari casi e' stata riferita morte del feto, sebbene non sia chiara la sua correlazione all'uso delprodotto o alla malattia di Gaucher di fondo. Non sono stati eseguitistudi in animali per valutare gli effetti del prodotto su gravidanza,sviluppo embrionale/fetale, parto e sviluppo post-natale. Non e' notose il medicinale passi attraverso la placenta al feto in gestazione. Nelle pazienti Gaucher in gravidanza o che intendono procreare e' necessario procedere a una valutazione caso per caso del rapporto rischio-beneficio del trattamento. Le pazienti con malattia di Gaucher in stato di gravidanza possono andare incontro ad un periodo di intensificazione della patologia durante la gravidanza e il puerperio. Cio' includeun aumentato rischio di manifestazioni scheletriche, esacerbazione della citopenia, emorragia e maggiore bisogno di trasfusioni. E' risaputo che sia la gravidanza che l'allattamento stressano l'omeostasi materna del calcio ed accelerano il turnover osseo. Cio' puo' contribuire al carico di malattia a livello scheletrico indotto dalla malattia di Gaucher. Si deve consigliare alle donne naive al trattamento di considerare l'avvio della terapia prima del concepimento, per ottimizzare lo stato di salute. Nelle donne che ricevono il farmaco deve essere presoin considerazione il proseguimento della terapia per l'intera gravidanza. Per individuare la dose in base alle esigenze e alla risposta terapeutica della paziente e' necessario un attento monitoraggio della gravidanza e delle manifestazioni cliniche della malattia di Gaucher. Non e' noto se questo principio attivo venga escreto nel latte umano, tuttavia e' probabile che l'enzima venga digerito nel tratto gastrointestinale del bambino.

Codice: 034088017
Codice EAN:

Codice ATC: A16AB02
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Altri farmaci dell'apparato gastrointest. e del metabolismo
  • Enzimi
  • Imiglucerasi
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi
Forma farmaceutica: POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

24 MESI

FLACONE