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CITOFOLIN IM IV 6F LIO 3MG+6F Produttore: DOMPE' FARMACEUTICI SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

CITOFOLIN POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Sostanze disintossicanti per trattamente citostatici.

PRINCIPI ATTIVI

Calcio folinato anidro (equivalente a acido folinico).

ECCIPIENTI

1 fiala di polvere contiene: mannitolo (solo nelle fiale da 3 mg e da15 mg), metile p-idrossibenzoato, propile p-idrossibenzoato, sodio cloruro (solo nella fiala da 50 mg), sodio idrossido (solo nella fiala da 50 mg). 1 fiala di solvente contiene: acqua p.p.i.

INDICAZIONI

L'indicazione terapeutica generale del farmaco e' la correzione di uno stato carenziale di folati comunque realizzatosi. Il medicinale e' quindi indicato in tutte le forme anemiche da carenza di folati dovute ad aumentata richiesta, ridotta utilizzazione, insufficiente apporto dietetico di folati. Inoltre il prodotto trova utilita' come antidoto di dosi eccessive di antagonisti dell'acido folico e per combattere glieffetti collaterali indotti da aminopterina o metotressato.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Nota ipersensibilita' al calcio folinato o a qualcuno degli eccipienti; anemia perniciosa o altre anemie dovute a carenza di vitamina B12; trattamento in concomitanza con ceftriaxone nei neonati (<=28 giorni di eta), anche in caso di linee di infusione separate.

POSOLOGIA

Il medicinale puo' essere somministrato per via orale, per infusione,per via endovenosa o per via intramuscolare. Impiego nella terapia delle anemie da carenza di folati: la posologia media per via orale puo'essere indicata in una compressa, una capsula o un flaconcino (pari a15-25 mg di acido folinico) al di' o a giorni alterni secondo prescrizione medica. La via parenterale (intramuscolare o endovenosa) andra' riservata ai casi in cui non sia praticabile la via orale; i dosaggi da utilizzare saranno definiti dal medico in rapporto al quadro ematologico. Il trattamento con il farmaco deve essere prolungato sino a completa remissione dei segni clinici della carenza folica e normalizzazione del quadro ematologico. Impiego del farmaco nell'ambito di protocolli particolari di chemioterapia antiblastica con alti dosaggi di metotressato: in base alle piu' recenti acquisizioni, per migliorare l'indice terapeutico del metotressato ad alti dosaggi, viene utilizzato il farmaco in un trattamento sequenziale antidotico (farmaco antidoto). Intal modo e' stato possibile ottenere un miglior controllo della patologia tumorale, senza significativi incrementi di tossicita'. Lo schematerapeutico prevede l'impiego del prodotto: per via parenterale, nella prima fase corrispondente all'antidotismo per competizione; per via orale nella seconda fase in cui entra in gioco prevalentemente la componente biochimico-metabolica. Al momento attuale, tuttavia, non risultano definiti con precisione schemi posologici generali. Poiche' il calcio folinato e' un antagonista del metotressato, la loro concomitante somministrazione puo' essere attuata solo quando, nei singoli casi, sie' proceduto alla definizione di uno specifico protocollo terapeutico. A tale scopo e' raccomandabile consultare la piu' recente letteratura in materia. Antidoto in caso di superdosaggio di metotressato: il farmaco, antidoto specifico del metotressato, consente di neutralizzare gli effetti tossici esercitati dall'antimetabolita sul sistema emopoietico e sulle mucose dell'apparato digerente. Nel suo ruolo di antidoto, il medicinale, viene impiegato a diverse posologie in funzione dell'effetto da ottenere. Nei casi di sovradosaggio accidentale, per ottenere un effetto di competizione si consiglia il farmaco per infusione endovenosa (fino a 100 mg nelle prime 12 ore); per ottenere un effetto biochimico-metabolico si consiglia il farmaco per via intramuscolare o endovenosa o per via orale (15 mg ogni 6 ore per 4 dosi). Nei casi di effetti collaterali da dosi convenzionali di metotressato si consigliail medicinale per via intramuscolare o endovenosa o per via orale (15mg ogni 6 ore per 4 dosi). Nei casi di somministrazione accidentale, il prodotto dovra' essere assunto in dosi pari o superiori a quelle del metotressato entro la prima ora, risultando meno efficace la somministrazione in tempi successivi.

CONSERVAZIONE

La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

AVVERTENZE

Calcio folinato deve essere usato in combinazione con metotressato solo sotto la diretta supervisione di un medico esperto nell'uso di agenti chemioterapici nei pazienti oncologici. Il trattamento con calcio folinato puo' mascherare l'anemia perniciosa o altre anemie causate da carenza di vitamina B12. Molti medicinali citotossici - inibitori diretti o indiretti della sintesi del DNA - provocano macrocitosi (idrossicarbamide, citarabina, mercaptopurina, tioguanina). Tale macrocitosi non deve essere trattata con acido folinico. Nei pazienti epilettici trattati con fenobarbital, fenitoina, primidone e succinimide c'e' evidenza di rischio di un aumento della frequenza delle crisi epilettiche, causato dalla diminuzione delle concentrazioni plasmatiche dei farmacianti-epilettici. Durante la somministrazione e dopo la sospensione dicalcio folinato si raccomanda il monitoraggio clinico, possibilmente il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e, se necessario, l'aggiustamento della dose del farmaco antiepilettico. Calcio folinato non ha alcun effetto sulle tossicita' non ematologiche di metotressato, come la nefrotossicita' derivante dalla precipitazione di metotressatoe/o del suo metabolita nei reni. E' molto probabile che i pazienti che manifestano un ritardo nell'eliminazione precoce di metotressato sviluppino insufficienza renale reversibile e una qualsiasi delle tossicita' associate a metotressato. La presenza di insufficienza renale pre-esistente o indotta da metotressato e' potenzialmente associata a una ritardata escrezione di metotressato e puo' determinare la necessita' di dosi maggiori o di un uso prolungato di calcio folinato. Dosi eccessive di calcio folinato devono essere evitate, poiche' possono compromettere l'attivita' antitumorale di metotressato, in particolare nel caso di tumori del sistema nervoso centrale, nel quale il calcio folinato si accumula dopo ripetuti cicli di trattamento. La resistenza a metotressato come conseguenza di un ridotto trasporto di membrana implica anche resistenza all'acido folinico usato come antidoto poiche' entrambi i medicinali hanno lo stesso meccanismo di trasporto. Un sovradosaggio accidentale con un antagonista dei folati, come metotressato, deveessere trattato come un'emergenza medica. Poiche' aumenta l'intervallo di tempo tra la somministrazione di metotressato e quella di calcio folinato usato come antidoto, diminuisce l'efficacia di calcio folinato nel contrastare la tossicita'. Quando si osservano anomalie di laboratorio o tossicita' cliniche si deve sempre prendere in considerazionela possibilita' che il paziente stia assumendo altri farmaci che interagiscono con metotressato (per esempio medicinali che possono interferire con l'eliminazione di metotressato o legarsi all'albumina sierica).

INTERAZIONI

Quando il calcio folinato viene somministrato in combinazione con un antagonista dell'acido folico (per esempio cotrimossazolo, pirimetamina), l'efficacia dell'antagonista dell'acido folico puo' essere ridottao completamente neutralizzata. Il calcio folinato puo' diminuire l'efficacia dei farmaci antiepilettici (fenobarbital, primidone, fenitoinae succinimide) e puo' pertanto aumentare la frequenza delle crisi epilettiche (si potrebbe osservare una diminuzione dei livelli plasmaticidegli induttori enzimatici anticonvulsivanti, poiche' il metabolismo epatico aumenta a causa del fatto che i folati sono uno dei co- fattori). Come per le altre sostanze contenenti calcio il trattamento in concomitanza con ceftriaxone e' controindicato nei neonati (<= 28 giorni di eta'), anche in caso di utilizzo di linee di infusione separate (rischio fatale di precipitazione del sale di ceftriaxone-calcio nel flusso sanguigno del neonato). In pazienti di eta' superiori a 28 giorni (inclusi gli adulti) il ceftriaxone non deve essere somministrato in concomitanza con soluzioni endovenose contenenti calcio incluso il farmaco attraverso la stessa linea di infusione (es. attraverso un connettore a Y). In caso di utilizzo della stessa linea per somministrazioni sequenziali, la linea deve essere lavata con un liquido compatibile trale infusioni.

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse sono riportate di seguito suddivise secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi e in base alla frequenza decrescente (molto comune >=1/10; comune da >=1/100 a <1/10; non comune da >=1/1.000 a <1/100; raro da >=1/10.000 a <1/1.000; molto raro <1/10.000). Le reazioni avverse si riferiscono a tutte le indicazioni terapeutiche. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni allergiche, incluso le reazioni anafilattoidi/anafilattiche caratterizzate daorticaria, ipotensione arteriosa, tachicardia, e sintomi respiratori tra i quali broncospasmo e dispnea, e lo shock anafilattico. Disturbi psichiatrici. Raro: insonnia, agitazione e depressione dopo la somministrazione di dosi elevate. Patologie gastrointestinali. Raro: disturbigastrointestinali dopo la somministrazione di dosi elevate. Patologiedel sistema nervoso. Raro: convulsioni e/o sincope, aumento della frequenza degli attacchi nei pazienti epilettici. Patologie sistemiche. Non comune: febbre; non nota: cheiliti. Casi di Sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e di Necrolisi Tossica Epidermica (NTE), alcuni fatali, sono stati riportati in pazienti riceventi calcio folinato in combinazione con altri agenti con un'associazione accertata a questi disturbi. Non si puo' escludere un ruolo aggiuntivo del calcio folinato in questi casi. Precipitazione del sale di calcio- ceftriaxone: raramente sono state riferite reazioni avverse gravi, e in alcuni casi fatali, in neonati pretermine e in nati a termine (di eta' < 28 giorni) che erano stati trattati con ceftriaxone e calcio per via endovenosa. La presenza di precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone e' stata rilevata postmortem nei polmoni e nei reni. L'elevato rischio di precipitazione nei neonati e' una conseguenza del loro basso volume ematico e della maggiore emivita di ceftriaxone rispetto agli adulti. Sono stati riferiticasi di precipitazione renale, principalmente in bambini sopra i 3 anni di eta' trattati con dosi giornaliere elevate (es. >= 80 mg/kg/die)o con dosi totali superiori ai 10 grammi e che presentavano altri fattori di rischio (es. restrizione di fluidi, pazienti costretti a letto). Il rischio di formazione di precipitato aumenta nei pazienti immobilizzati o disidratati. Questo evento puo' essere sintomatico o asintomatico, puo' causare insufficienza renale e anuria ed e' reversibile con l'interruzione della somministrazione. E' stata osservata precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone nella colecisti, principalmente inpazienti trattati con dosi superiori alla dose standard raccomandata.Nei bambini, studi prospettici hanno dimostrato un'incidenza variabile di precipitazione con la somministrazione per via endovenosa; in alcuni studi l'incidenza e' risultata superiore al 30%. Tale incidenza sembra essere inferiore somministrando le infusioni lentamente (20-30 minuti). Questo effetto e' generalmente asintomatico, ma in casi rari leprecipitazioni sono state accompagnate da sintomi clinici, quali dolore, nausea, vomito. In questi casi e' raccomandato il trattamento sintomatico. La precipitazione e' generalmente reversibile con l'interruzione della somministrazione. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non sono stati condotti studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza o in allattamento. Non sono stati condotti studi formalidi tossicita' riproduttiva negli animali con calcio folinato. Non vi sono indicazioni che l'acido folico induca effetti dannosi se somministrato durante la gravidanza. Durante la gravidanza il metotressato deve essere somministrato esclusivamente per le indicazioni in cui i benefici del farmaco per la madre siano stati valutati contro i possibili rischi per il feto. Se il trattamento con metotressato o altri antagonisti dell'acido folico avviene nonostante la gravidanza o l'allattamento, non ci sono limitazioni per quanto riguarda l'uso di calcio folinato per diminuirne la tossicita' o per contrastarne gli effetti. Non e'noto se il calcio folinato venga escreto o meno nel latte materno umano. Il calcio folinato puo' essere utilizzato durante l'allattamento, se questo e' ritenuto necessario sulla base delle indicazioni terapeutiche.

Codice: 024632061
Codice EAN:

Codice ATC: V03AF03
  • Vari
  • Tutti gli altri prodotti terapeutici
  • Sostanze disintossicanti per trattamenti citostatici
  • Calcio folinato
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 60 MESI
Confezionamento: FIALA

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

60 MESI

FIALA