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CYSTAGON 100CPS 50MG FL Produttore: RECORDATI RARE DISEASES ITALY

  • FARMACO MUTUABILE

DENOMINAZIONE

CYSTAGON 50 MG CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Prodotto dell'apparato gastrointestinale e del metabolismo.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni capsula rigida contiene 50 mg di cisteamina (come mercaptamina bitartrato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Contenuto della capsula: cellulosa microcristallina, amido pregelatinizzato, magnesio stearato/sodio laurilsolfato, biossido di silicio colloidale, carbossimetilcellulosa sodica reticolata. Involucro della capsula: gelatina, biossido di titanio, inchiostro nero sulle capsule rigide contenente E 172.

INDICAZIONI

CYSTAGON e' indicato per il trattamento della cistinosi nefropatica manifesta. La cisteamina riduce l'accumulo della cistina in alcune cellule (ad esempio leucociti e cellule muscolari ed epatiche) di pazienticon cistinosi nefropatica e, se il trattamento e' iniziato precocemente, ritarda la comparsa di insufficienza renale.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'uso di CYSTAGON e' controindicato durante l'allattamento. CYSTAGON non deve essere usato durante la gravidanza, in particolare durante il primo trimestre, se non in caso di assoluta necessita' (vedere i paragrafi 4.6 e 5.3), poiche' e' teratogeno negli animali. Il CYSTAGONe' controindicato nei pazienti che manifestino ipersensibilita' alla penicillamina.

POSOLOGIA

Il trattamento con CYSTAGON va iniziato sotto la guida di un medico esperto nel trattamento della cistinosi. Lo scopo della terapia e' di mantenere i livelli di cistina leucocitaria al di sotto di 1 nmol emicistina/mg di proteina. I livelli leucocitari di cistina devono essere quindi determinati sistematicamente per adattare il dosaggio, cioe' venir misurati 5 o 6 ore dopo la somministrazione, frequentemente controllati all' inizio della terapia (ad esempio mensilmente) ed in seguito ogni 3-4 mesi quando si e' raggiunto un dosaggio stabile. Per i bambini fino a 12 anni di eta' il dosaggio di CYSTAGON deve essere stabilitoin base alla superficie corporea (g/m^2/giorno). La dose raccomandatae' 1,30 g/m^2/giorno di base libera suddivisa in quattro dosi giornaliere. Per pazienti oltre 12 anni di eta' e 50 kg di peso corporeo la dose di CYSTAGON raccomandata e' 2 g/giorno suddivisa in quattro dosi giornaliere. Il dosaggio iniziale dovra' essere tra 1/4 e 1/6 della dose prevista di mantenimento, aumentando gradualmente in 4-6 settimane per evitare intolleranza. La dose puo' essere aumentata se la tolleranza e' buona e se il tasso di cistina leucocitaria rimane > 1 nmol emicistina/mg di proteina. La dose massima di CYSTAGON utilizzata in test clinici e' stata di 1,95 g/m^2/giorno. Non e' raccomandato l'uso di dosi superiori a 1,95 g/m^2/giorno (vedere paragrafo 4.4). La tolleranza della cisteamina a livello digestivo migliora se il medicinale viene assunto con i pasti o subito dopo. Ai bambini di circa sei anni o meno che potrebbero correre il rischio di aspirazione, le capsule rigide vanno aperte ed il contenuto spruzzato sul cibo. L'esperienza indica chealimenti come latte, patate ed altri prodotti amidacei sono ben adatti ad essere mescolati con la polvere di CYSTAGON. Bevande acide come succo d'arancia vanno pero' evitate in quanto la polvere non si mescolabene e puo' formare un precipitato. Pazienti sotto dialisi o dopo un trapianto: Occasionalmente si e' notato che certe forme di cisteamina sono meno ben tollerate (ossia comportanto un numero maggiore di eventi avversi) in pazienti sotto dialisi. Pertanto si raccomanda di monitorare accuratamente i livelli leucocitari di cistina. Pazienti con insufficienza epatica: l'adattamento della dose non e' in genere necessario ma i livelli leucocitari di cistina vanno controllati sistematicamente.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Tenere il contenitore ben chiuso per proteggerlo dalla luce e dall'umidita'.

AVVERTENZE

Per ottenere il massimo beneficio la terapia con CYSTAGON deve essereiniziata subito dopo conferma della diagnosi di cistinosi nefropatica. La cistinosi nefropatica deve essere diagnosticata sulla base di segni clinici e di analisi biochimiche (misura dei livelli leucocitari dicistina). Casi di sindrome simil Ehlers Danlos e disturbi vascolari al gomito sono stati segnalati nei bambini trattati con dosi elevate didiversi preparati a base di cisteamina (cisteamina cloridrato, cisteamina o cisteamina bitartrato), per lo piu' superiori alla dose massimadi 1,95 g/m^2/giorno. Queste lesioni cutanee erano associate a proliferazione vascolare, a strie cutanee e a lesioni ossee. Si raccomanda, pertanto, di tenere sotto controllo regolarmente la cute e di considerare un esame radiografico delle ossa, se necessario. Deve essere consigliato anche l'autoesame della cute da parte del paziente o dei genitori. Se compaiono simili anomalie cutanee o ossee, si raccomanda di ridurre la dose di CYSTAGON. Non e' raccomandato l'uso di dosi superiori a 1,95 g/m^2/giorno (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Si raccomanda di controllare regolarmente la conta delle cellule ematiche. La somministrazione orale di cisteamina non evita il depositarsi di cristalli di cistina nell'occhio, per cui, se si usa una soluzione oftalmica di cisteamina a questo scopo, tale uso deve essere continuato. Al contrario della fosfocisteamina, CYSTAGON non contiene fosfati. La maggioranza dei pazienti gia' riceve supplementi di fosfati e la dose di questi ultimi dovra' probabilmente essere modificata quando CYSTAGON sostituisce la fosfocisteamina. Le capsule rigide intere di CYSTAGON non vanno somministrate a bambini al di sotto di circa 6 anni a causa del rischio di aspirazione (vedere paragrafo 4.2).

INTERAZIONI

Non sono stati effettuati studi di interazione. Il CYSTAGON puo' essere somministrato insieme con altri prodotti a base di elettroliti e sali minerali necessari nel trattamento della sindrome di Fanconi, come pure con vitamina D e con ormoni tiroidei. Indometacina e CYSTAGON sono stati usati contemporaneamente in alcuni pazienti. In caso di pazienti con trapianti renali, trattamenti anti-rigetto sono stati usati insieme con cisteamina.

EFFETTI INDESIDERATI

Si prevede che circa il 35% dei pazienti sperimentera' reazioni avverse, che coinvolgeranno principalmente il sistema gastrointestinale e il sistema nervoso centrale. Quando questi disturbi si manifestano all'inizio della terapia con cisteamina, una sospensione temporanea del trattamento seguita da una graduale ripresa puo' rivelarsi un approccio efficace per migliorare la tolleranza. Di seguito sono elencati gli effetti indesiderati, suddivisi per sistemi e organi e per frequenza. Lefrequenze sono: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10) e non comune (>=1/1.000, <1/100). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Esami diagnostici. Comune: test della funzionalità epatica anomalo. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, encefalopatia; non comune: sonnolenza, convulsioni. Patologie gastrointestinali. Molto comune: vomito, nausea, diarrea; comune: dolori addominali, alitosi, dispepsia, gastroenterite; non comune: ulcera gastrointestinale. Patologie renali e urinarie. Non comune: sindrome nefrotica. Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo. Comune: odore alterato della cute, eruzione cutanea; non comune: alterazione del colore dei capelli, strie cutanee, fragilità cutanea (pseudotumore molluscoide sul gomito). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune:iperestensione delle articolazioni, dolore alle gambe, ginocchio valgo, osteopenia, frattura da compressione, scoliosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: anoressia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: letargia, piressia; comune: astenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazione anafilattica. Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo, allucinazioni. Casi di sindrome nefrotica sono stati riportati entro 6 mesi dall'inizio della terapia con un progressivo recupero dopo la sospensione del trattamento. In alcuni casi, l'istologia ha mostrato una glomerulonefrite membranosa dell'omoinnesto renale e una nefrite interstiziale da ipersensibilita'. Casi di sindrome simil Ehlers-Danlos e disturbi vascolari al gomito sono stati segnalati nei bambini trattati cronicamente con dosi elevate di diversi preparati a basedi cisteamina (cisteamina cloridrato, cisteamina o cisteamina bitartrato) per lo piu' superiori alla dose massima di 1,95 g/m^2/giorno). Inalcuni casi, queste lesioni cutanee erano associate a proliferazione vascolare, a strie cutanee e a lesioni ossee, rilevate nel corso di unesame radiografico. I disturbi ossei segnalati comprendevano ginocchio valgo, dolore alle gambe e iperestensione delle articolazioni, osteopenia, fratture da compressione e scoliosi. Nei casi in cui e' stato eseguito un esame istopatologico della cute, i risultati hanno indicatoangioendoteliomatosi. Un paziente e' in seguito deceduto per ischemiacerebrale acuta con marcata vasculopatia. In alcuni pazienti, le lesioni cutanee sul gomito sono regredite dopo la riduzione della dose di CYSTAGON. Si ipotizza che il meccanismo d'azione della cisteamina si esplichi mediante l'interferenza con il cross-linking delle fibre di collagene (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'allegato V.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso di cisteamina bitartrato in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva, teratogenesi compresa (vedere paragrafo5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Non sono nemmeno noti eventuali effetti sulla gravidanza della cistinosi non trattata. Di conseguenza, CYSTAGON non deve essere usato durante la gravidanza, in particolare durante il primo trimestre, se non in caso diassoluta necessita'. Se viene diagnosticata o pianificata una gravidanza, il trattamento deve essere attentamente riconsiderato e la paziente deve essere avvisata del possibile rischio teratogenico della cisteamina. Non si sa se CYSTAGON venga escreto nel latte umano. In ogni caso, dati i risultati di alcuni studi animali condotti su madri che allattano e sui neonati (vedere paragrafo 5.3), l'uso di CYSTAGON e' controindicato nelle donne che allattano.

Codice: 033314016
Codice EAN:

Codice ATC: A16AA04
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Altri farmaci dell'apparato gastrointest. e del metabolismo
  • Aminoacidi e derivati
  • Mercaptamina
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi, al riparo da luce e umidita'
Forma farmaceutica: CAPSULE RIGIDE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

CAPSULE RIGIDE

24 MESI

FLACONE