Cercafarmaco.it

DAMINE SC 10CAR 10MG/ML 3ML Produttore: EVER NEURO PHARMA GMBH

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

DAMINE 10MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE IN CARTUCCIA

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci anti-Parkinson, agonisti della dopamina.

PRINCIPI ATTIVI

1 ml contiene 10 mg di apomorfina cloridrato emidrato: ogni cartucciada 3 ml contiene 30 mg di apomorfina cloridrato emidrato. Eccipienti con effetto noto: metabisolfito di sodio (E223) 1 mg per ml; sodio meno di 2,3 mg per ml. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Metabisolfito di sodio (E223), acido cloridrico (per regolare il pH),sodio idrossido (per regolare il pH), acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Trattamento delle fluttuazioni motorie (fenomeno "on-off") in pazienti affetti da morbo di Parkinson che non sono sufficientemente controllati da medicinali orali anti-Parkinson.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1. In pazienti affetti da depressione respiratoria, demenza, malattie psicotiche o insufficienza epatica. Il trattamento con apomorfina cloridrato emidrato non deve essere somministrato ai pazienti che hanno una risposta "on" a levodopa che e' alteratoda una grave discinesia o distonia. Uso concomitante con ondansetrone(vedere paragrafo 4.5). Damine 10 mg/ml soluzione iniettabile in cartuccia e' controindicato nei bambini e gli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni.

POSOLOGIA

Selezione di pazienti adatti a Damine 10 mg/ml soluzione iniettabile in cartuccia: i pazienti selezionati per il trattamento con Damine devono essere in grado di riconoscere l'insorgenza dei loro sintomi "off"ed essere capaci di iniettarsi da soli o avere un assistente che sia in grado di iniettare per loro, se richiesto. I pazienti trattati con apomorfina dovranno generalmente iniziare ad assumere domperidone almeno due giorni prima dell'inizio della terapia. La dose di domperidone deve essere titolata alla dose minima efficace e interrotta appena possibile. Prima di decidere di iniziare il trattamento con domperidone eapomorfina occorre valutare attentamente nel singolo paziente i fattori di rischio per un prolungamento dell'intervallo QT, per assicurare che il beneficio sia superiore al rischio (vedere paragrafo 4.4). La somministrazione di apomorfina deve essere iniziata in un ambiente controllato di una clinica specializzata. Il paziente deve essere supervisionato da un medico specializzato nel trattamento del morbo di Parkinson (per esempio neurologo). Il trattamento del paziente con levodopa, con o senza agonisti della dopamina, deve essere ottimizzato prima di iniziare il trattamento con Damine. Adulti. Modo di somministrazione: Damine 10 mg/ml soluzione iniettabile in cartuccia e' destinata all'uso multidose per iniezione sottocutanea intermittente in bolo utilizzando solo l'apposita penna D-mine. I pazienti e chi si prende cura di loro devono ricevere istruzioni dettagliate sulla preparazione ed iniezione delle dosi, con particolare attenzione all'uso corretto della penna dosatrice richiesta (vedere le istruzioni incluse nella penna dosatrice). La penna dosatrice di questo prodotto e' diversa da quelle di altri prodotti a base di apomorfina che si trovano sul mercato. Pertanto, quando un paziente riceve una particolare penna e viene istruito al suo utilizzo, il passaggio a un diverso prodotto deve essere accompagnato da un'ulteriore formazione sotto la supervisione di un professionista sanitario. Qualsiasi residuo di aria nella cartuccia deve essere eliminato prima dell'uso (vedere le istruzioni per l'uso della penna dosatrice). Apomorfina non deve essere utilizzata per via endovenosa. Non utilizzare se la soluzione e' diventata verde. La soluzione deve essere ispezionata visivamente prima dell'uso. Deve essere utilizzata solo la soluzione chiara, da incolore a leggermente gialla e priva di particelle visibili. Determinazione della dose soglia: la dose adatta a ciascun paziente viene stabilita con regimi di somministrazione incrementale. Si suggerisce il seguente regime: 1 mg di apomorfina cloridratoemidrato (0,1 ml), che equivale a circa 15-20 microgrammi/kg, possonoessere iniettati per via sottocutanea durante il periodo ipocinetico,oppure "off" e il paziente deve essere tenuto sotto osservazione per un'eventuale risposta motoria per altri 30 minuti. Se non viene ottenuta alcuna risposta o viene ottenuta una risposta inadeguata, una seconda dose di 2 mg di apomorfina cloridrato emiidrato (0,2 ml) viene iniettata per via sottocutanea e il paziente viene osservato per una risposta adeguata per altri 30 minuti. Il dosaggio puo' essere aumentato per iniezioni incrementali con un intervallo di almeno 40 minuti tra le iniezioni successive fino a che non si ottiene una risposta motoria soddisfacente. Determinazione del trattamento: una volta determinata la dose adatta al paziente, puo' essere somministrata una singola dose per via sottocutanea nella parte bassa dell'addome o nella coscia esterna al primo segno di un episodio "off". Non si puo' escludere che l'assorbimento possa differire nei diversi siti di iniezione in un singolo individuo. Di conseguenza, il paziente deve essere tenuto sotto osservazione per l'ora successiva per valutare la qualita' della sua risposaal trattamento. Modifiche della dose possono essere effettuate secondo la risposta del paziente. La dose ottimale di apomorfina cloridrato emidrato varia secondo gli individui ma, una volta determinata, rimanerelativamente costante per ogni paziente. Avvertenze sul trattamento continuo: la dose giornaliera di Damine varia ampiamente tra i pazienti, solitamente entro un gamma di 3-30 mg, somministrati come 1-10 iniezioni e a volte fino a 12 iniezioni singole al giorno. Si raccomanda di non superare la dose giornaliera di 100 mg di apomorfina cloridrato emidrato e la dose di 10 mg per le singole iniezioni in bolo. La pennaD-mine necessaria per l'applicazione di Damine soluzione iniettabile in cartuccia non e' adatta per pazienti che necessitano di dosi superiori a 6 mg/bolo. Per questi pazienti si devono utilizzare altri prodotti. Durante gli studi clinici, e' stato di solito possibile effettuaredelle riduzioni della dose di levodopa; questo effetto varia in modo considerevole tra i pazienti e deve essere gestito con attenzione da un medico esperto. Dopo che il trattamento e' stato determinato, la terapia con domperidone puo' essere ridotta gradualmente in alcuni pazienti ma eliminata con successo solo in pochi, senza vomito o ipotensione. Popolazione pediatrica: la somministrazione di Damine 10 mg/ml soluzione iniettabile in cartuccia e' controindicata in bambini e adolescenti di eta' inferiore a 18 anni (vedere paragrafo 4.3). Pazienti anziani: i pazienti anziani sono ben rappresentati nella popolazione di pazienti affetti dal morbo di Parkinson e costituiscono una percentuale elevata di quelli studiati durante gli studi clinici dell'apomorfina. Lagestione dei pazienti anziani trattati con apomorfina non differisce da quella dei pazienti piu' giovani. Tuttavia si consiglia un'ulteriore precauzione durante l'inizio della terapia in pazienti anziani a causa del rischio di ipotensione ortostatica. Insufficienza renale: un piano terapeutico simile a quello consigliato per gli adulti e per gli anziani, puo' essere seguito per i pazienti affetti da insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4).

CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Non refrigerare ne' congelare. Conservare il contenitore nell'imballaggio esterno per proteggere dalla luce. Il prodotto deve essere conservato alle stesse condizioni dopo l'apertura e tra un prelievo e l'altro. Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere il paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

L'apomorfina cloridrato emidrato deve essere somministrata con cautela in pazienti affetti da malattie renali, polmonari o cardiovascolari e in pazienti soggetti a nausea e vomito. Una particolare attenzione e' consigliata all'inizio della terapia in pazienti anziani e/o debilitati. Poiche' l'apomorfina puo' causare ipotensione, anche quando somministrata con domperidone come pre-trattamento, deve essere prestata attenzione nei pazienti con malattie cardiache pre-esistenti o nei pazienti che assumono farmaci vasoattivi come gli antipertensivi, e soprattutto nei pazienti con ipotensione ortostatica pre-esistente. Poiche' l'apomorfina, soprattutto a dosi elevate, puo' avere un effetto potenziale per il prolungamento QT, deve essere prestata attenzione durante il trattamento di pazienti a rischio di aritmia con torsione di punta. Quando usata in associazione con domperidone, e' necessario valutare attentamente i fattori di rischio nel singolo paziente. Questo deve essere fatto prima di iniziare il trattamento e durante il trattamento. Ifattori di rischio importanti includono gravi patologie cardiache di base quali insufficienza cardiaca congestizia, grave insufficienza epatica o significative alterazioni elettrolitiche. Occorre valutare anche gli eventuali farmaci in grado di interferire con l'equilibrio elettrolitico, il metabolismo del CYP3A4 o l'intervallo QT. E' consigliabile monitorare l'effetto sull'intervallo QTc. Si deve effettuare un ECG:prima del trattamento con domperidone, durante la fase iniziale del trattamento e, successivamente, secondo quanto clinicamente indicato. Il paziente deve essere avvisato che deve segnalare possibili sintomi cardiaci quali palpitazioni, sincope o quasi-sincope. Deve inoltre segnalare alterazioni cliniche che potrebbero provocare ipokaliemia, qualigastroenterite o l'avvio di una terapia diuretica. A ogni visita medica, i fattori di rischio devono essere rivalutati. L'apomorfina e' associata a effetti locali sottocutanei. Questi talvolta possono essere ridotti tramite rotazione dei siti d'iniezione o possibilmente tramite l'utilizzo di ultrasuoni (se disponibili) per evitare la formazione dinoduli e indurimenti. L'anemia emolitica e trombocitopenia sono stateriportate in pazienti trattati con apomorfina. Analisi ematologiche devono essere effettuate a intervalli regolari come con levodopa, quando somministrato in concomitanza con apomorfina. Si consiglia di prestare attenzione quando si associa l'apomorfina con altri medicinali, soprattutto quelli con un range terapeutico ristretto (vedere paragrafo 4.5). Problemi neuropsichiatrici coesistono in molti pazienti affetti da morbo di Parkinson. Ci sono prove che per alcuni pazienti i disturbineuropsichiatrici possono essere accentuati dall'apomorfina. Un'attenzione particolare deve essere esercitata quando l'apomorfina e' utilizzata in questi pazienti. L'apomorfina e' stata associata alla sonnolenza e a episodi di sonno ad esordio improvviso, soprattutto in pazientiaffetti da morbo di Parkinson. I pazienti devono essere informati di cio' e avvisati di prestare attenzione durante la guida o l'uso di macchinari durante il trattamento con apomorfina. I pazienti che hanno avuto esperienza di sonnolenza e/o un episodio di sonno a esordio improvviso devono astenersi dalla guida e dall'usare macchinari. Inoltre, potrebbe essere presa in considerazione una riduzione della dose o l'interruzione della terapia. Disturbi del controllo degli impulsi: i pazienti devono essere regolarmente monitorati per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e coloro che si occupano dei pazienti devono essere consapevoli che i sintomi comportamentali del disturbo del controllo degli impulsi, incluso il gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina inclusa apomorfina. Si raccomanda una revisione del trattamento se si sviluppanotali sintomi. La sindrome della disregolazione dopaminergica (DDS) e'un disturbo additivo che porta ad uso eccessivo del prodotto riscontrato in alcuni pazienti trattati con apomorfina. Prima di iniziare il trattamento, i pazienti e coloro che si occupano dei pazienti devono essere avvisati del potenziale rischio di sviluppare DDS. Damine 10 mg/ml soluzione iniettabile in cartuccia contiene metabisolfito di sodio, che puo' causare raramente gravi reazioni di ipersensibilita' e broncospasmo. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per10 ml, cioe' e' praticamente 'senza sodio'.

INTERAZIONI

I pazienti selezionati per il trattamento con apomorfina cloridrato emidrato stanno quasi certamente assumendo altri farmaci per il morbo di Parkinson. Nelle fasi iniziali della terapia con apomorfina cloridrato emidrato, il paziente deve essere monitorato per insoliti effetti indesiderati o segni di potenziamento dell'effetto. I medicinali neurolettici possono avere un effetto antagonista se utilizzati con apomorfina. Vi e' una potenziale interazione tra clozapina e apomorfina, tuttavia la clozapina puo' essere utilizzata anche per ridurre i sintomi delle complicazioni neuropsichiatriche. I possibili effetti dell'apomorfina sulle concentrazioni plasmatiche degli altri medicinali non sono stati studiati. Tuttavia deve essere prestata attenzione durante la associazione dell'apomorfina con altri medicinali, specialmente quelli con un range terapeutico ristretto. Antipertensivi e medicinali cardioattivi: anche quando somministrata con il domperidone, l'apomorfina puo'potenziare gli effetti antipertensivi di questi medicinali (vedere paragrafo 4.4) Si raccomanda di evitare la somministrazione di apomorfina con altri farmaci noti per prolungare l'intervallo QT. Sulla base disegnalazioni di ipotensione profonda e perdita di coscienza quando apomorfina e' stata somministrata con ondansetrone, l'uso concomitante di apomorfina con ondansetrone e' controindicato.

EFFETTI INDESIDERATI

Molto comuni: (>=1/10); comuni: (>=1/100, <1/10); non comuni: (>=1/1,000, <1/100); rari: (>=1/10,000, <1/1,000); molto rari: (<1/10,000); non noti: (non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comuni: anemia emolitica e trombocitopenia sono state riportate in pazienti trattati con apomorfina; rari: eosinofilia si e' verificata raramente durante il trattamentocon apomorfina cloridrato emidrato. Patologie del sistema immunitario. Rari: a causa della presenza di metabisolfito di sodio, possono verificarsi reazioni allergiche (inclusi anafilassi e broncospasmo). Disturbi psichiatrici. Molto comuni: allucinazioni; comuni: disturbi neuropsichiatrici (incluse lieve confusione transitoria e allucinazioni visive) si sono verificati durante la terapia con apomorfina cloridrato emidrato; non noti: disturbi del controllo degli impulsi: gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata e alimentazione compulsiva possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina inclusa l'apomorfina (vedere paragrafo 4.4), aggressione, agitazione. Patologie del sistema nervoso. Comuni: può verificarsi una sedazione transitoria a ogni dose di apomorfina cloridrato emidrato all'inizio della terapia; ciò solitamente si risolve dopo le prime settimane, apomorfina e' associata alla sonnolenza, sono stati riferiti anche vertigini/capogiri; non comuni: apomorfina può indurre discinesia durante i periodi "on", che possono essere gravi in alcuni casi, e in pochi pazienti può comportare un'interruzione della terapia, apomorfina e' stata associata a episodi di sonno improvviso. Vedere paragrafo 4.4; non noti: sincope, cefalea. Patologie vascolari. Non comuni: l'ipotensione ortostatica si e' presentata raramente e, solitamente, e' transitoria (vedereparagrafo 4.4). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: durante la terapia con apomorfina sono stati riferiti episodi disbadigliamento; non comuni: sono state riportate difficolta' respiratorie. Patologie gastrointestinali. Comuni: nausea e vomito, soprattutto quando il trattamento con apomorfina e' iniziato per la prima volta,solitamente come risultato dell'omissione di domperidone (vedere paragrafo 4.2). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: sono state riferite eruzioni cutanee locali e generalizzate. Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione. Molto comuni: la maggior parte dei pazienti riferisce reazioni sul sito diiniezione, soprattutto con un uso continuo, queste possono includere noduli sottocutanei, indurimento, eritema, indolenzimento e pannicolite, possono verificarsi anche altre reazioni locali (come irritazione, prurito, lividi e dolore); non comuni: sono state riportate ulcerazioni e necrosi del sito di iniezione; non noti: e' stato riferito edema periferico. Esami diagnostici. Non comuni: test di coombs positivi sonostati riferiti per pazienti che assumono apomorfina. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non vi e' esperienza di utilizzo di apomorfina sulle donne in gravidanza. Gli studi sulla riproduzione animale non indicano alcun effetto teratogeno ma le dosi somministrate ai topi, che sono tossiche per la madre, possono provocare l'interruzione della respirazione nel cucciolo. Il rischio potenziale nell'uomo non e' noto. Vedere paragrafo 5.3. Damine non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Allattamento: non e' noto se l'apomorfinasia escreta nel latte materno. Deve essere presa la decisione se continuare/interrompere l'allattamento o continuare/interrompere la terapia con Damine prendendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio di Damine per la donna.

Codice: 045369042
Codice EAN:

Codice ATC: N04BC07
  • Sistema nervoso
  • Antiparkinsoniani
  • Sostanze dopaminergiche
  • Agonisti della dopamina
  • Apomorfina
Temperatura di conservazione: inferiore a +25 gradi, non congelare e conservare al riparo della luce
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: CARTUCCIA

SOLUZIONE INIETTABILE

24 MESI

CARTUCCIA