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DECAPEPTYL IM 11,25MG+2ML+1SIR Produttore: IPSEN SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

DECAPEPTYL 11.25 MG / 2ML - POLVERE E SOLVENTE PER SOSPENSIONE INIETTABILE A RILASCIO PROLUNGATO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Analogo dell'ormone liberatore delle gonadotropine.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flaconcino di polvere contiene il principio attivo: triptorelinapamoato corrispondente a 11,25 mg* di triptorelina base. *Il valore riportato corrisponde alla quantita' di 11,25 mg di principio attivo realmente somministrata dopo ricostituzione. Per l'elenco degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

a) Flaconcino polvere contenente: copolimeri d,l-lactide-glicolide p.b.d., mannitolo, carmellosa sodica, polisorbato 80. b) Fiala da 2ml contenente: mannitolo, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Trattamento del carcinoma della prostata e dei suoi secondarismi, in cui sia indicata la soppressione della produzione di testosterone; carcinoma della mammella in donne in pre- e perimenopausa in cui risulta indicato il trattamento ormonale; endometriosi genitale ed extragenitale (stadi I-IV); fibromi uterini; trattamento della puberta' precoce centrale, prima degli 8 anni nella bambina e prima dei 10 anni nel bambino.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo, ai suoi analoghi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; gravidanza ed allattamento. Interrompere il trattamento in caso di insorgenza fortuita di gravidanza (vedere 4.6).

POSOLOGIA

Nel carcinoma della prostata e nel carcinoma della mammella effettuare un'iniezione tassativamente ogni 3 mesi. Nell'endometriosi e nel fibroma uterino il trattamento deve iniziare nei primi 5 giorni del ciclo. La frequenza delle iniezioni e' di una ogni 3 mesi. Nelle pazienti in trattamento per l'endometriosi con analoghi del GnRH, l'introduzionedi una Terapia Aggiuntiva (ABT - un estrogeno e progestinico) ha dimostrato di ridurre la perdita di densita' minerale ossea e i sintomi vasomotori. Pertanto, se appropriato, l'ABT dovrebbe essere co-somministrata con l'analogo del GnRH tenendo conto dei rischi e dei benefici diciascun trattamento. Nella puberta' precoce centrale il trattamento con triptorelina deve essere effettuato sotto la generale supervisione di un endocrinologo pediatra o di un pediatra o di un endocrinologo esperto nel trattamento della puberta' precoce centrale. Bambini con peso superiore ai 20Kg: somministrare una iniezione intramuscolare di Decapeptyl 11,25mg ogni 3 mesi. Il trattamento deve essere interrotto al raggiungimento dell'eta' fisiologica della puberta' nei ragazzi e nelle ragazze e si raccomanda di non continuare il trattamento nelle ragazze con eta' di maturazione ossea maggiore di 12 -13 anni. Sono disponibili dati limitati nei ragazzi relativamente al momento ottimale per l'interruzione del trattamento sulla base dell'eta' ossea, comunque si consiglia l'interruzione del trattamento nei ragazzi con eta' di maturazione ossea di 13-14 anni. Triptorelina 11,25 mg non deve essere iniettata per via intravascolare.

CONSERVAZIONE

Conservare al di sotto di 25 gradi C.

AVVERTENZE

L'uso degli agonisti del GnRH puo' causare riduzione della densita' minerale ossea. Nell'uomo dati preliminari suggeriscono che l'utilizzo di un bifosfonato in combinazione con un agonista del GnRH possa ridurre la perdita minerale ossea. E' necessario prestare particolare attenzione nel caso di pazienti con fattori di rischio aggiuntivi per l'osteoporosi (es. abuso cronico di alcol, fumatori, terapie a lungo termine con farmaci che riducono la densita' minerale ossea, come anticonvulsivanti o corticoidi, storia familiare di osteoporosi, malnutrizione).Nei pazienti trattati con antiipertensivi, puo' essere necessaria unacorrezione della terapia. Raramente il trattamento con agonisti del GnRH puo' rivelare la presenza di un pre-esistente, non noto, adenoma pituitario delle cellule gonadotrope. Questi pazienti possono presentare apoplessia pituitaria caratterizzata da improvviso mal di testa, vomito, alterazione della vista e oftalmoplegia. Sono stati riportati alterazioni dell'umore, inclusa la depressione. Vi e' un aumentato rischio di episodi di depressione (che possono essere gravi) nei pazienti intrattamento con agonisti del GnRH, come la Triptorelina. I pazienti devono essere informati in proposito e trattati adeguatamente se compaiono i sintomi. E' necessario, durante la terapia, monitorare attentamente i pazienti con depressione nota. La terapia di deprivazione androgenica puo' prolungare l'intervallo QT. Nei pazienti con una storia di prolungamento dell'intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell'intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l'intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con Decapeptyl 11,25 mg i medici devono valutare il rapporto rischio- beneficio inclusa la possibilita' di Torsioni di punta. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flaconcino, cioe' essenzialmente "senza sodio". Carcinoma della prostata: la triptorelina, come altri agonisti del GnRH, causa inizialmente un aumento temporaneo dei livelli serici di testosterone. Come conseguenza possono occasionalmente verificarsi, durante le prime settimane di trattamento, casi isolati di temporaneo peggioramentodei segni e dei sintomi del carcinoma prostatico. Durante la fase iniziale del trattamento, puo' essere preso in considerazione l'utilizzo anche di un anti-androgeno adatto a contrastare l'iniziale aumento deilivelli sierici di testosterone ed il peggioramento dei sintomi clinici. Un piccolo numero di pazienti puo' manifestare un temporaneo peggioramento dei segni e dei sintomi del carcinoma prostatico (recrudescenza tumorale) ed un temporaneo aumento del dolore correlato al tumore (dolore metastatico) che possono essere gestiti a livello di sintomi. Come con altri agonisti del GnRH, sono stati osservati casi isolati di compressione midollare (parestesie o senso di debolezza agli arti inferiori) o di ostruzione uretrale ed ematuria. Tali complicazioni regrediscono spontaneamente quando la testosteronemia raggiunge i livelli dicastrazione (solitamente entro 20 giorni dalla prima somministrazione). Se si verificano compressione midollare o alterazione renale, devono essere intrapresi i trattamenti standard per queste complicazioni e,in casi estremi, deve essere presa in considerazione una orchiectomiaimmediata (castrazione chirurgica). Durante le prime settimane di trattamento e' indicato un attento monitoraggio, soprattutto dei pazientiche soffrono di metastasi vertebrali, a rischio di compressione midollare e di quelli con ostruzione del tratto urinario. Dopo castrazione chirurgica, la triptorelina non induce nessuna ulteriore diminuzione dei livelli sierici di testosterone. La deprivazione androgenica a lungo termine, tramite orchiectomia bilaterale o tramite somministrazione degli analoghi del GnRH, e' associata ad un aumentato rischio di perdita ossea e puo' portare ad osteoporosi e ad un aumentato rischio di fratture ossee. E' stato osservato inoltre, sulla base di dati epidemiologici, che i pazienti, durante la terapia di deprivazione androgenica,possono manifestare modifiche metaboliche (es. intolleranza al glucosio, fegato grasso) od un aumentato rischio cardiovascolare. Comunque dati prospettici non hanno confermato un legame tra il trattamento con analoghi del GnRH ed un aumento nella mortalita' cardiovascolare. I pazienti ad alto rischio per malattie metaboliche o cardiovascolari devono essere valutati con attenzione prima di iniziare il trattamento ed adeguatamente monitorati durante la terapia di deprivazione androgenica. La somministrazione di triptorelina a dosi terapeutiche provoca soppressione del sistema pituitario gonadico. La normale funzionalita' viene normalmente rispristinata dopo l'interruzione del trattamento. Test diagnostici sulla funzionalita' pituitaria gonadica condotti duranteil trattamento e dopo l'interruzione della terapia con gli analoghi del GnRH possono quindi essere fuorvianti. L'efficacia del trattamento puo' essere monitorata misurando i livelli sierici di testosterone e dell'antigene prostatico specifico. Donne: prima di prescrivere triptorelina, e' necessaria la verifica dello stato di non gravidanza della paziente. L'uso degli agonisti del GnRH e' verosimile che causi, in media, una riduzione della densita' minerale ossea dell'1% / mese duranteun periodo di trattamento di 6 mesi. Ad ogni 10% di riduzione della densita' minerale ossea si ha un aumento di circa 2-3 volte del rischiodi fratture. Non sono disponibili dati specifici per pazienti con osteoporosi confermata o con fattori di rischio per l'osteoporosi (es. abuso cronico di alcol, fumatrici, terapie a lungo termine con farmaci che riducono la densita' minerale ossea, come anticonvulsivanti o corticoidi, storia familiare di osteoporosi, malnutrizione, ad esempio anoressia nervosa). Poiche' e' probabile che la riduzione della densita' minerale ossea risulti piu' dannosa in queste pazienti, il trattamento con triptorelina deve essere preso in considerazione su base individuale ed iniziato, dopo una valutazione molto accurata, solo se i benefici del trattamento sono maggiori dei rischi. E' necessario prendere in considerazione misure aggiuntive per contrastare la perdita di densita' minerale ossea. Fibromiomi uterini ed endometriosi: l'agonista del GnRH non e' raccomandato nelle pazienti minori di 18 anni. Prestare particolare attenzione alle adolescenti e alle giovani donne (specialmente di eta' inferiore ai 16 anni) che potrebbero non aver raggiunto la densita' ossea massima. Nelle pazienti trattate per l'endometriosi con GnRH, l'introduzione di ABT (un estrogeno e progestinico) ha dimostrato di ridurre la perdita di densita' minerale ossea e i sintomi vasomotori (vedere sezione 4.2 "Posologia e Modo di somministrazione" per maggiori informazioni).

INTERAZIONI

E' necessario prestare attenzione quando la triptorelina viene somministrata in concomitanza ad altri farmaci che hanno effetti sulla secrezione pituitaria delle gonadotropine ed e' raccomandato che venga monitorata la situazione ormonale del paziente. Poiche' il trattamento di deprivazione androgenica puo' prolungare l'intervallo QT, deve essere attentamente valutato l'uso concomitante di Decapeptyl 11,25 mg con medicinali noti per prolungare l'intervallo QT o con medicinali in gradodi indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classeIA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc (vedere paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI

Esperienza da studi clinici. Tollerabilita' generale negli uomini: poiche' i pazienti con carcinoma della prostata localmente avanzato o metastatico ormone dipendente sono generalmente anziani e presentano altre patologie frequentemente presenti in questo tipo di popolazione, piu' del 90% dei pazienti inclusi negli studi clinici hanno riportato eventi avversi per i quali spesso e' difficile stabilire un nesso di causalita'. Come osservato anche con terapie con altri analoghi del GnRH o dopo castrazione chirurgica, gli eventi avversi piu' comunemente osservati, correlati al trattamento con triptorelina erano dovuti ai suoiattesi effetti farmacologici. Questi effetti includevano vampate di calore e diminuzione della libido. Ad eccezione delle reazioni immuno-allergiche (rare) e delle reazioni al sito di iniezione (< 5%), tutti gli eventi avversi sono noti per essere correlati alle modifiche nei livelli di testosterone. Sono state riportate le seguenti reazioni avverse il cui nesso di causalita' con triptorelina e' considerato almeno possibile. La maggior parte di queste reazioni sono note per essere correlate alla castrazione biochimica o chirurgica. La frequenza delle reazioni avverse viene classificata come segue: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100- <1/10); non comune (>=1/1.000 - <1/100); rara (>=1/10.000 - <1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comuni: trombocitosi. Patologie cardiache.Non comuni: palpitazioni; frequenza non nota: prolungamento dell'intervallo qt (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comuni: tinnito, vertigini. Patologie endocrine. Frequenza non nota: apoplessia ipofisaria**. Patologie dell'occhio. Non comuni: alterazione della vista; rari: sensazione anomala negli occhi, disturbi della vista. Patologie gastrointestinali. Comuni: bocca secca nausea; non comuni: dolore addominale, costipazione, diarrea, vomito; rari: distensione addominale, disgeusia, flatulenza. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: astenia; comuni: reazione al sito di iniezione (incluso eritema, infiammazione e dolore), edema; non comuni: letargia, edema periferico, dolore, rigidita', sonnolenza; rari: dolore al torace, distasia, malattia simile all'influenza, piressia; frequenza non nota: malessere. Disturbi del sistema immunitario. Comuni: ipersensibilita'; rari: reazione anafilattica; frequenza non nota: shock anafilattico. Infezioni ed infestazioni. Rari: rinofaringite. Esami diagnostici. Comuni: aumento di peso; non comuni: aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento della creatinina nel sangue, aumentodella pressione del sangue, aumento dell'urea nel sangue, aumento della gamma-glutamil trasferasi, diminuzione di peso; rari: aumento dellafosfatasi alcalina nel sangue. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comuni: anoressia, diabete mellito, gotta, iperlipidemia, aumento dell'appetito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comuni: dolore alla schiena; comuni: dolore muscolo-scheletrico, dolore alle estremita'; non comuni: artralgia, dolore osseo, crampi muscolari, debolezza muscolare, mialgia; rari: rigidita' delle articolazioni, gonfiore delle articolazioni, rigidita' muscolo- scheletrica, osteoartrite. Patologie del sistema nervoso. Molto comuni: parestesia agli arti inferiori; comuni: vertigini, mal di testa; non comuni: parestesia; rari: compromissione della memoria. Disturbipsichiatrici. Molto comuni: diminuzione della libido; comuni: perditadella libido, depressione*, cambiamenti d'umore*; non comuni: insonnia, irritabilita'; rari: stato confusionale, diminuzione dell'attivita', euforia; frequenza non nota: ansieta'. Patoloigie renali e urinarie.Non comuni: nicturia, ritenzione urinaria; frequenza non nota: incontinenza urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comuni: disfunzione erettile (inclusa mancanza di eiaculazione, disturbi dell'eiaculazione); comuni: dolore pelvico; non comuni: ginecomastia, dolore al seno, atrofia testicolare, dolore testicolare. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: dispnea, epistassi; rari: ortopnea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comuni: iperidrosi; non comuni: acne, alopecia, eritema, prurito, rash, orticaria; rari: vescicola, porpora. Frequenza non nota:edema angioneurotico. Patologie vascolari. Molto comuni: vampate di calore; comuni: ipertensione; rari: ipotensione. * Questa frequenza e' basata sulla frequenza dell'effetto di classe, comune a tutti gli agonisti del GnRH. ** Riportato dopo la somministrazione iniziale in pazienti con adenoma ipofisario. Triptorelina causa un aumento transitorio dei livelli circolanti di testosterone entro la prima settimana dopo l'iniezione iniziale della formulazione a rilascio prolungato. Con questo iniziale aumento dei livelli circolanti di testosterone, una piccola percentuale di pazienti (<= 5%) puo' manifestare un temporaneo peggioramento dei segni e dei sintomi del carcinoma prostatico (recrudescenza tumorale), che di solito si manifesta con un aumento dei sintomi urinari (< 2%) inclusi disuria ed ematuria e dolore metastatico (5%), che possono essere gestiti a livello di sintomi. Questi sintomi sono transitori e di solito scompaiono in 1-2 settimane. Si sono verificati casi isolati di esacerbazione dei sintomi della malattia, ostruzione uretrale o compressione midollare da metastasi. I pazienti con lesioni vertebrali da metastasi e/o con ostruzione del tratto urinario superioreo inferiore devono quindi essere monitorati con attenzione durante leprime settimane di terapia (vedere paragrafo 4.4). L'uso degli agonisti del GnRH per il trattamento del carcinoma prostatico puo' essere associato ad un aumento della perdita ossea e possono portare ad osteoporosi e ad un aumentato rischio di frattura ossea. Questo puo' anche portare ad una diagnosi non corretta di metastasi ossee. L'aumento dellaconta linfocitaria e' stato segnalato in pazienti in trattamento con gli analoghi GnRH. Questa linfocitosi secondaria e' apparentemente correlata alla castrazione indotta dagli analoghi del GnRH e sembra indicare che gli ormoni gonadici sono coinvolti nell'involuzione timica. Con altri prodotti a base di triptorelina, sono state segnalate dopo l'iniezione sottocutanea insolite infiltrazioni sensibili alla pressione al sito di iniezione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: triptorelina non deve essere utilizzata durante la gravidanza poiche' l'uso concomitante degli agonisti del GnRH e' associato ad un rischio teorico di aborto o di anomalie fetali. E' necessario, prima di iniziare il trattamento, esaminare con cura donne potenzialmente fertili per escludere lo stato di gravidanza. Metodi di contraccezione non ormonali devono essere utilizzati durante la terapia fino a quando non ricompare il ciclo mestruale. Allattamento: triptorelina non deve essere utilizzata durante l'allattamento al seno. Fertilita': non ci sono evidenze cliniche che suggeriscano una relazione causale tra triptorelina e qualsiasi successiva anomalia dello sviluppo degli ovociti o della gravidanza o dell'esito.

Codice: 026999058
Codice EAN:

Codice ATC: L02AE04
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Terapia endocrina
  • Ormoni e sostanze correlate
  • Analoghi dell'ormone liberatore delle gonadotropine
  • Triptorelina
Temperatura di conservazione: inferiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOSPENSIONE INIETTABILE RILASCIO PROLUNGATO
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOSPENSIONE INIETTABILE RILASCIO PROLUNGATO

36 MESI

FLACONE