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DELAKET 30 28CPR 30MG Produttore: CHIESI FARMACEUTICI SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

DELAKET COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina. ACE-inibitori nonassociati.

PRINCIPI ATTIVI

Una compressa contiene: 15 o 30 mg di delapril cloridrato.

ECCIPIENTI

Delaket 15 mg compresse: lattosio, idrossipropilcellulosa basso sostituita, idrossipropilcellulosa, magnesio stearato. Delaket 30 mg compresse: lattosio, idrossipropilcellulosa basso sostituita, idrossipropilcellulosa, magnesio stearato, riboflavina.

INDICAZIONI

Ipertensione arteriosa. Scompenso cardiaco congestizio.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Precedenti di edema angioneurotico. Angioedema ereditario/idiopatico. Grave insufficienza epatica. Stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi unilaterale dell'arteria renale in pazienti con rene singolo. L'uso concomitante del farmaco con medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m^2). Uso concomitante conterapia a base di sacubitril/valsartan. Cilazapril non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan.

POSOLOGIA

Posologia. Poiche' l'assorbimento di delapril non e' influenzato dal cibo, le compresse di Delaket possono essere somministrate prima, durante e dopo i pasti. Ipertensione essenziale. Lo schema posologico proposto prevede la somministrazione di dosi gradualmente crescenti fino al raggiungimento della riduzione pressoria desiderata. In pratica, la somministrazione iniziale puo' essere pari a 30 mg/die in dose singolao in due dosi divise (una compressa da 15 mg al mattino ed una alla sera). Dopo 1-2 settimane di terapia, in base all'evoluzione dei parametri pressori la posologia puo' essere mantenuta o aumentata a 60 mg/die (una compressa da 30 mg al mattino ed una alla sera). Il dosaggio ottimale deve essere determinato individualmente, sebbene la maggioranzadei pazienti con ipertensione arteriosa lieve-moderata ottenga il controllo pressorio con 30-60 mg/die ripartiti in una o due somministrazioni. La dose di 120 mg/die e' da riservare a pazienti ipertesi gravi edeve essere considerata la massima dose giornaliera. Nei pazienti in cui non fosse stato raggiunto un soddisfacente controllo pressorio e' possibile associare a delapril un diuretico, ad es. 25 mg/die di idroclorotiazide o 2,5 mg/die di indapamide. Una volta stabilizzati i valori pressori, un soddisfacente controllo pressorio puo' essere mantenutocon una sola somministrazione giornaliera alla stessa posologia o a dosi dimezzate. Nei pazienti ipertesi gia' in terapia con diuretici e nei pazienti fortemente sodio-depleti e' consigliabile aggiungere delapril a dosaggi inferiori (ad esempio 15 mg/die). Qualora dopo 2 settimane di terapia l'effetto antiipertensivo fosse insufficiente, la posologia puo' essere incrementata. Insufficienza renale: poiche' in presenza di insufficienza renale si verifica ridotta escrezione di delapril, sono necessari aggiustamenti posologici nei pazienti con livelli serici di creatinina >3 mg/dl; si consiglia di raggiungere il dosaggio appropriato partendo da dosi adeguatamente ridotte (ad esempio 15 mg/die in due dosi refratte). Pazienti anziani : in considerazione della fisiologica compromissione della funzionalita' renale presente nei pazientianziani, dovra' essere valutata in tale popolazione l'opportunita' diiniziare la terapia a posologie ridotte, eventualmente con una monodose giornaliera. Scompenso cardiaco congestizio. La dose iniziale di delapril in pazienti con scompenso cardiaco e' di 15 mg/die da ripartirein due somministrazioni (mezza compressa da 15 mg al mattino e mezza alla sera). Il trattamento deve essere iniziato sotto stretta supervisione medica e il paziente deve essere attentamente controllato per determinare l'effetto iniziale sulla pressione arteriosa. Devono essere monitorati anche funzione renale e potassio serico. L'eventuale comparsa di ipotensione dopo dosi iniziali di ACE-inibitori non implica che l'ipotensione si ripresentera' durante la terapia cronica e non preclude l'uso continuato del farmaco. In base alla risposta del paziente e in assenza di ipotensione, la dose puo' quindi essere aumentata alla dose abituale di mantenimento di 30 mg/die ripartiti in due somministrazioni giornaliere. In base alla tollerabilita' del paziente, nelle forme piu' gravi delapril puo' essere somministrato fino alla dose massimadi 60 mg/die (una compressa da 30 mg/die al mattino ed una alla sera). Aumenti delle dosi giornaliere sono da attuare gradualmente in un periodo di due-quattro settimane, cosi' da poter osservare se si ottengauna risposta soddisfacente. Delapril puo' essere usato come terapia associata a diuretici disperdenti potassio con o senza digitalici. Se possibile la dose di diuretico deve essere ridotta prima di iniziare iltrattamento. Pazienti a rischio elevato di ipotensione sintomatica, es. pazienti con deplezione salina con o senza iponatremia, pazienti con ipovolemia o pazienti che vengono trattati con alte dosi di diuretici, debbono avere queste condizioni corrette, se possibile, prima dellaterapia con delapril. Popolazione pediatrica Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione Per uso orale. Istruzioni per l'impiegoPer evitare l'uso improprio da parte dei bambini, il flacone e' dotato di una capsula di sicurezza razionale e non istintiva. E' necessarioquindi: per aprire: premere e contemporaneamente girare; per chiudere: avvitare a fondo premendo.

CONSERVAZIONE

Da conservarsi alle normali condizioni ambientali. Richiudere accuratamente il flacone dopo l'uso.

AVVERTENZE

Angioedema: angioedema del viso, delle estremita', delle labbra, delle membrane mucose, della lingua, della glottide e/o della laringe puo'verificarsi in pazienti trattati con ACE-inibitori, specialmente durante le prime settimane di trattamento. In rari casi l'insorgenza di angioedema grave puo' verificarsi dopo trattamento a lungo termine con un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina. In tali casiil trattamento deve essere prontamente sospeso e sostituito con farmaci appartenenti ad un'altra classe farmacologica. L'angioedema con interessamento di lingua, glottide e laringe puo' essere fatale. Attuare immediatamente una terapia d'emergenza, incluso, ma non necessariamente limitata a: somministrazione di 0.3-0.5 ml di adrenalina in soluzione 1:1000 per via sottocutanea oppure somministrazione e.v. lenta di 1 mg/ml di adrenalina (da diluire secondo istruzioni), monitoraggio ECG e pressione arteriosa. Il paziente deve essere ospedalizzato e sottoposto ad osservazioni per almeno 12-24 ore e dimesso solo dopo completa risoluzione dei sintomi. Tosse: durante il trattamento con ACE-inibitori e' stata segnalata la comparsa di tosse secca e non produttiva che scompare dopo interruzione del trattamento. Ipotensione: come per gli altri ACE-inibitori, una risposta ipotensiva marcata si puo' a volte verificare nel trattamento con delapril specialmente in alcune categorie di pazienti a rischio, quali quelli con scompenso cardiaco congestizio, ipertensione renovascolare, dialisi renale, intensa deplezione salina e/o idrica di qualsiasi eziologia (ad es. intensa terapia diuretica). In questi pazienti, prima di iniziare la terapia con delapril, e' prudente ridurre o sospendere la terapia diuretica oppure provvedere ad un adeguato trattamento di reidratazione. La terapia deve essere iniziata sotto stretto controllo medico e a dosi ridotte in pazienti con cardiopatia ischemica o affezioni cerebrovascolari, in cui un'eccessiva caduta pressoria potrebbe determinare infarto miocardico o apoplessia. Durante il trattamento con ACE-inibitori in pazienti con scompenso cardiaco, con o senza insufficienza renale associata, e' stata osservata ipotensione sintomatica. Cio' e' piu' probabile che accada in quei pazienti con un piu' severo grado di scompenso cardiaco, come rispecchiato dall'uso di alte dosi di diuretici dell'ansa, dall'iponatremia e dall'insufficienza renale funzionale. A motivo della potenziale cadutapressoria in questi pazienti, puo' rendersi necessaria la riduzione e/o sospensione del diuretico e/o ACE-inibitore. In caso di ipotensionee' opportuno porre il paziente in posizione supina e, se necessario, somministrare per infusione endovenosa una normale soluzione fisiologica. - Pazienti con insufficienza renale : in individui particolarmentepredisposti, si possono verificare variazioni della funzionalita' renale a causa della inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto gli ACE-inibitori dovrebbero essere usati con cautela in pazienti con insufficienza renale, i quali potrebbero richiedere un dosaggio ridotto o somministrazioni meno frequenti. Uno stretto monitoraggio della funzionalita' renale dovrebbe essere effettuato durante la terapia come appropriato in presenza di insufficienza renale. L'insufficienza renale e' stata associata al trattamento con ACE-inibitori, specialmente in pazienti con scompenso cardiaco severo o malattie renali, inclusa la stenosi dell'arteria renale. In alcuni pazienti con apparente assenza di malattia renale ed in concomitante trattamento diuretico, si sono verificati aumenti dell'azotemia e della creatininemia. Lariduzione del dosaggio dell'ACE-inibitore e/o la sospensione del diuretico possono rendersi necessarie. Si raccomanda il monitoraggio dellafunzionalita' renale durante le prime settimane di terapia. In pazienti trattati con ACE-inibitori sono state osservate reazioni anafilattoidi (come gonfiore al viso, arrossamento, ipotensione e dispnea) in corso di emodialisi con membrane ad alto flusso di poliacrilonitrile (AN69). Pertanto in questi casi e' necessario usare un antiipertensivo didiversa classe o usare un'altra membrana dialitica. - Pazienti con ipertensione renovascolare : quando i pazienti con ipertensione renovascolare e preesistente stenosi bilaterale dell'arteria renale, o stenosidell'arteria renale in pazienti con un solo rene sono trattati con ACE-inibitori, il rischio di sviluppare ipotensione severa e insufficienza renale aumenta. Il trattamento con diuretici puo' rappresentare un ulteriore fattore di rischio. Una perdita di funzionalita' renale si puo' verificare anche in pazienti con stenosi unilaterale dell'arteria renale, pur senza importanti variazioni della creatininemia. In questipazienti il trattamento dovrebbe essere iniziato in ospedale sotto stretto controllo medico, con basse dosi e attenta titolazione del dosaggio. Il trattamento con diuretici dovrebbe essere sospeso e la funzionalita' renale monitorata durante le prime settimane di terapia. Funzionalita' epatica : poiche' in parte il delapril viene trasformato nelleforme attive a livello epatico, nei soggetti con insufficienza epatica lieve- moderata tale conversione puo' essere rallentata. In tali occasioni e' consigliabile osservare la risposta del paziente in funzionedella dose adottata. Potassio sierico. Gli ACE-inibitori possono provocare iperkaliemia poiche' inibiscono il rilascio di aldosterone. Taleeffetto non e' solitamente significativo nei pazienti con una funzione renale nella norma. I pazienti a rischio di manifestare iperkaliemiaincludono quelli con insufficienza renale, diabete mellito, ipoaldosteronismo, funzione renale compromessa e/ o pazienti che assumono integratori di potassio (inclusi sostituti del sale), diuretici risparmiatori del potassio o altre sostanze attive associate ad aumenti nei livelli sierici di potassio (ad es., trimetoprim o cotrimossazolo noto anche come trimetoprim/sulfametossazolo e soprattutto antagonisti dell'aldosterone o bloccanti del recettore dell'angiotensina). I diuretici risparmiatori di potassio e i bloccanti del recettore dell'angiotensina devono essere usati con cautela nei pazienti in terapia con ACE-inibitori e si devono contestualmente monitorare il potassio sierico e la funzione renale.

INTERAZIONI

Associazioni sconsigliate. Diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio: il trattamento con delapril puo' ridurre la perdita di potassio causata dai diuretici tiazidici. Sebbene il potassio sierico si mantenga generalmentenei limiti della norma, in alcuni pazienti trattati con ACE inibitorisi puo' sviluppare iperkaliemia. I diuretici risparmiatori di potassio (come spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono determinareaumenti significativi del potassio sierico. Occorre esercitare la debita cautela anche nel somministrare ACE inibitori in concomitanza con altri agenti che aumentano il potassio sierico, come trimetoprim e cotrimoxazolo (trimetoprim/sulfametossazolo), in quanto e' noto che trimetoprim agisce da diuretico risparmiatore del potassio come l'amiloride. L'associazione di ACE inibitori con i farmaci sopra citati non e' pertanto raccomandata. Se e' indicato l'uso concomitante, occorre esercitare la debita cautela e monitorare frequentemente il potassio sierico. Ciclosporina: Durante l'uso concomitante di ACE-inibitori e ciclosporina si puo' manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico. Eparina: Durante l'uso concomitante di ACE-inibitori ed eparina si puo' manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico. Precauzioni per l'uso. Diuretici: nei pazienti in trattamento con diuretici e specialmente in quelli con deplezione salina e/o ipovolemia, si puo' verificare una eccessiva riduzione della pressione arteriosa dopo l'inizio della terapia con ACE-inibitori. La possibilita' di effetti ipotensivi puo' essere ridotta iniziando la terapia a dosi piu' basse di ACE-inibitore. Effettuare gli ulteriori aumenti posologici con cautela. Litio: nei pazienti in trattamento contemporaneo con ACE-inibitori e litio sono stati descritti aumenti dei livelli ematici di litio e sintomi di intossicazione da litio. Pertanto, la contemporanea somministrazione dei due farmaci dovrebbe essere fatta con cautela ed i livelli ematici di litio controllati frequentemente. La contemporanea somministrazione di un diuretico puo' accrescere la tossicita' del litio. - Anestetici : gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni anestetici. Narcotici/Antipsicotici: si puo' verificare una ipotensione ortostatica. Agenti antiipertensivi: l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori puo' essere incrementato. Allopurinolo, citostatici o farmaci immuno soppressivi, corticosteroidi sistemici o procainamide : si puo' avere un aumento delrischio di leucopenia nei casi di uso concomitante di ACE-inibitori. Da tenere in considerazione: - Co-somministrazione con FANS : quando ACE inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci anti-infiammatori non steroidei (per es. inibitori selettivi della Cox 2, acido acetil salicilico a partire da 325 mg/die e FANS non selettivi), si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto anti-ipertensivo. L'uso concomitante di ACE inibitori e FANS puo' portare ad un aumentato rischiodi peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deve essere somministrata con cautela specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve esserepreso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapia concomitante. Simpaticomimetici: possono ridurre glieffetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. Occorre effettuare attenti controlli per verificare che siano ottenuti gli effetti desiderati.Alcool: potenzia l'effetto ipotensivo. La somministrazione contemporanea di ACE inibitori e farmaci antidiabetici (ipoglicemizzanti orali oinsulina) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante di questi ultimi, con maggiore rischio di ipoglicemia, soprattutto durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con funzionalita' renale compromessa. ACE-inibitori, bloccanti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren: I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associato ad una maggiorefrequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperkaliemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS. Medicinali che aumentano il rischio di angioedema: L'uso concomitante di ACE-inibitori e sacubitril/valsartan e' controindicato poiche' aumenta il rischio di angioedema. L'uso concomitante di ACE-inibitori e racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) e vildagliptin puo' determinare un aumento del rischio di angioedema.Cotrimossazolo (trimetoprim/sulfametossazolo). I pazienti che assumono cotrimossazolo concomitante (trimetoprim/sulfametossazolo) possono essere esposti a un maggiore rischio di iperkaliemia. Ciclosporina. Durante l'uso concomitante di ACE-inibitori e ciclosporina si puo' manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico.

EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti indesiderati verificatisi a seguito di terapia con Delaket solitamente di natura lieve e transitoria, comprendono piu' frequentemente: capogiri e vertigini, cefalea, nausea e vomito, tosse, senso di stanchezza. Le seguenti reazioni avverse sono state associate con ACE-inibitori. Disturbi del sistema immunitario. Angioedema con frequenza non nota. Sistema cardiovascolare: ipotensione severa, all'inizio del trattamento ed in occasione di incremento posologico. Cio' si puo' verificare specialmente nei pazienti a rischio. Raramente e' stata osservata ipotensione sintomatica, accompagnata da senso di vertigini, capogiri, debolezza, disturbi della vista e nausea, che pero' puo' verificarsi nei soggetti con grave ipovolemia e deplezione salina, come ad esempio nei pazienti in trattamento con diuretici, in quelli sottopostia dialisi od in quelli affetti da grave insufficienza cardiaca congestizia. Raramente sono state osservate sincopi. Casi singoli di tachicardia, palpitazioni, aritmie, angina pectoris, infarto miocardico, attacchi ischemici transitori ed emorragie cerebrali sono stati riportati per gli ACE-inibitori in associazione ad ipotensione. Apparato renale:puo' manifestarsi o puo' peggiorare l'insufficienza renale; e' stata osservata insufficienza renale acuta. Danno renale acuto con frequenzanon nota. Apparato respiratorio: oltre alla tosse, le seguenti reazioni avverse sono state raramente riportate con l'uso di ACE-inibitori: dispnea, sinusite, rinite, glossite, bronchite e broncospasmo. In casiisolati, l'edema angioneurotico con interessamento delle vie superiori e' risultato fatale. Apparato gastrointestinale e fegato : oltre a nausea e vomito, occasionalmente si possono verificare dolori addominali, indigestione, diarrea, costipazione e secchezza delle fauci. Sono stati riportati con l'uso di ACE-inibitori casi singoli di ittero colestatico, epatite, pancreatite e occlusione intestinale. In casi rarissimi possono verificarsi alterazioni del gusto. Cute e vasi: occasionalmente si possono verificare reazioni allergiche e di ipersensibilita' quali rash, prurito, orticaria, eritema multiforme, sindrome di Stevens- Johnson, necrolisi epidermica tossica, efflorescenze similpsoriasiche e alopecia. Cio' si puo' accompagnare a febbre, mialgia, artralgia,eosinofilia e/o aumenti del titolo ANA. In rari casi durante il trattamento con ACE-inibitori puo' verificarsi edema angioneurotico. Sistema nervoso: si sono verificati occasionalmente stanchezza, depressione,disturbi del sonno, parestesie, impotenza, disturbi dell'equilibrio, confusione, tinnito, annebbiamenti della vista. Parametri di laboratorio: possono verificarsi aumenti della creatininemia e dell'urea plasmatica soprattutto in presenza di insufficienza renale, grave insufficienza cardiaca ed ipertensione renovascolare, reversibili con l'interruzione della terapia. Sono stati riportati casi singoli di anemia emolitica in pazienti con deficienze di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. In alcuni pazienti sono stati riportati diminuzione dell'emoglobina, dell'ematocrito, delle piastrine e della conta dei globuli bianchi ed in casi individuali agranulocitosi e pancitopenia. Inoltre sono stati segnalati aumenti dei livelli sierici della bilirubina e degli enzimi epatici. Poiche' il trattamento con ACE-inibitori fa diminuire la secrezione di aldosterone, puo' verificarsi iperkaliemia con frequenza non nota. Pertanto, va evitato l'impiego contemporaneo di diuretici risparmiatori di potassio (quali ad esempio, spironolattone, amiloride e triamterene) o la somministrazione supplementare di potassio. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza. L'uso degli ACE inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli ACE inibitori e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccoloaumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitorideve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad ACE inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un ACE inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale edel cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE inibitori devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l'ipotensione. Allattamento. Poiche' non sono disponibili dati riguardanti l'uso di Delaket durante l'allattamento, il farmaco non e' raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri.

Codice: 027696044
Codice EAN:

Codice ATC: C09AA12
  • Sistema cardiovascolare
  • Sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina
  • Ace inibitori non associati
  • Delapril
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE

36 MESI

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