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DOMPERIDONE GIUL 20CPR RIV10MG Produttore: GIULIANI SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

DIGESTIVO GIULIANI 10 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale).

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Procinetici.

PRINCIPI ATTIVI

Domperidone.

ECCIPIENTI

Amido di mais, cellulosa microcristallina, crospovidone, ipromellosa,macrogol 6000, magnesio stearato, olio vegetale idrogenato, polivinilpirrolidone lattosio monoidrato K30, sodio lauril solfato.

INDICAZIONI

Il medicinale e' indicato per alleviare i sintomi di nausea e vomito.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; tumori pituitari a rilascio di prolattina (prolattinomi); nei casi in cui una stimolazione della motilita' gastrica potrebbe risultare dannosa: emorragie gastrointestinali, ostruzione meccanica o perforazione; nei pazienti affetti da compromissione epatica moderata o grave; nei pazienti con prolungamento noto degli intervalli di conduzione cardiaci, in particolare dell'intervallo QTc, nei pazienti affetti da significativi disturbi elettrolitici o patologie cardiache preesistenti, ad esempio insufficienza cardiaca congestizia; somministrazione concomitante di tutti i farmaci che prolungano l'intervallo QT; somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 (indipendentemente dai loro effetti sul prolungamento dell'intervallo QT).

POSOLOGIA

Il medicinale deve essere usato alla minima dose efficace per la durata piu' breve necessaria per il controllo di nausea e vomito. Si raccomanda di assumere il farmaco prima dei pasti. In caso di assunzione dopo i pasti, l'assorbimento del farmaco risulta piuttosto ritardato. I pazienti devono cercare di assumere ogni dose all'orario prestabilito.Se una dose e' dimenticata, questa deve essere tralasciata e si deve riprendere il programma di dosaggio consueto. Non si deve assumere unadose doppia per compensare la dimenticanza della dose. Di norma, la durata di trattamento massima non deve essere superiore a una settimana. Adulti ed adolescenti (di eta' uguale o superiore a 12 anni e peso uguale o superiore a 35 Kg): una compressa da 10 mg fino a tre volte algiorno per una dose massima di 30 mg al giorno. A causa della necessita' di un dosaggio accurato, le formulazioni di domperidone compresse masticabili, granulato effervescente, compresse, compresse orodispersibili, e supposte non sono adatte per l'utilizzo nei bambini e negli adolescenti di peso inferiore a 35 Kg. Compromissione epatica: il medicinale e' controindicato in caso di compromissione epatica moderata o grave. Non e' tuttavia necessario modificare il dosaggio in caso di compromissione epatica lieve. Compromissione renale: dato che l'emivita dieliminazione di domperidone e' prolungata in presenza di compromissione renale grave, in caso di somministrazione ripetuta, la frequenza didosaggio del medicinale deve essere ridotta ad una o due volte al giorno a seconda della gravita' della compromissione e puo' essere necessario ridurre il dosaggio.

CONSERVAZIONE

Nessuna particolare condizione di conservazione.

AVVERTENZE

Attenersi rigorosamente alle dosi consigliate e non utilizzare mai ilprodotto per trattamenti protratti. Utilizzo in pazienti con insufficienza epatica: poiche' il domperidone e' prevalentemente metabolizzatonel fegato, il farmaco non deve essere usato nei pazienti con insufficienza epatica. Utilizzo in pazienti con insufficienza renale In caso di insufficienza renale grave l'emivita di eliminazione del domperidone e' prolungata. In caso di somministrazione ripetuta, la frequenza didosaggio di domperidone deve essere ridotta ad una o due volte al giorno, a seconda della gravita' della compromissione renale. Puo' inoltre essere necessario ridurre il dosaggio. Tali pazienti in terapia prolungata devono essere seguiti con regolarita'. Somministrazione con potenti inibitori del CYP3A4: la cosomministrazione con ketoconazolo orale, eritromicina o altri potenti inibitori del CYP3A4 che prolungano l'intervallo QTc deve essere evitata. Effetti cardiovascolari: domperidone e' stato associato al prolungamento dell'intervallo del QT all'elettrocardiogramma. Durante la sorveglianza post-commercializzazione, sono stati riscontrati casi molto rari di prolungamento dell'intervallo QT e torsioni di punta nei pazienti che assumevano domperidone. Tali casi includevano pazienti con fattori di rischio confondenti, disturbi elettrolitici e trattamento concomitante che potrebbero essere stati fattori contribuenti. Studi epidemiologici hanno dimostrato che domperidone era associato ad un maggiore rischio di gravi aritmie ventricolario di morte cardiaca improvvisa. E' stato osservato un rischio maggiore nei pazienti di eta' superiore a 60 anni, nei pazienti che assumevano dosaggi giornalieri superiori a 30 mg e nei pazienti che assumevano in concomitanza farmaci che prolungano l'intervallo QT o inibitori delCYP3A4. Domperidone deve essere usato al piu' basso dosaggio efficacenegli adulti e negli adolescenti. Domperidone e' controindicato nei pazienti con preesistente prolungamento degli intervalli di conduzione cardiaca, particolarmente l'intervallo QTc, nei pazienti con significativi disturbi elettrolitici (ipokaliemia, iperkaliemia, ipomagnesiemia), o bradicardia, o nei pazienti affetti da malattie cardiache preesistenti, quali insufficienza cardiaca congestizia, a causa del maggiore rischio di aritmia ventricolare. Disturbi elettrolitici (ipokaliemia, iperkaliemia, ipomagnesiemia) o bradicardia sono noti per essere condizioni che aumentano il rischio proaritmico. Il trattamento con domperidone deve essere interrotto in presenza di segni o sintomi associati ad aritmia cardiaca. Si deve consigliare ai pazienti di segnalare tempestivamente eventuali sintomi cardiaci. Il verificarsi di eventi avversi, in particolare di effetti cardiaci, non puo' essere escluso in seguito a esposizione attraverso il latte materno. In tal caso occorre decidere se interrompere l'allattamento al seno o interrompere/evitare laterapia a base di domperidone, valutando i vantaggi dell'allattamentoal seno e i benefici della terapia per la madre. Il medicinale contiene lattosio.

INTERAZIONI

Maggiore rischio di occorrenza del prolungamento dell'intervallo QT acausa di interazioni farmacodinamiche e/o di farmacocinetiche. Domperidone e' metabolizzato prevalentemente attraverso il sistema enzimatico CYP3A4. Dati di studi in vitro suggeriscono che l'utilizzo concomitante di farmaci che inibiscono significativamente questo enzima puo' determinare un incremento dei livelli plasmatici di domperidone. Singolistudi in vivo di interazione farmacocinetica/farmacodinamica con ketoconazolo oppure eritromicina assunti per via orale in soggetti sani hanno confermato una marcata inibizione del metabolismo di primo passaggio del domperidone, tramite il CYP3A4, da parte di questi farmaci. Conl'uso concomitante di domperidone 10 mg per via orale quattro volte al giorno e ketoconazolo 200 mg due volte al giorno, e' stato osservatoun prolungamento medio dell'intervallo QTc di 9,8 msec, con cambiamenti individuali compresi tra 1,2 e 17,5 msec. Con l'uso concomitante didomperidone 10 mg quattro volte al giorno ed eritromicina orale 500 mg tre volte al giorno, il prolungamento medio dell'intervallo QTc, nelperiodo di osservazione, e' stato di 9,9 msec, con variazioni individuali comprese tra 1,6 e 14,3 msec. Entrambe la C max e l'AUC di domperidone allo steady state sono risultate incrementate approssimativamente di 3 volte in ciascuno di questi studi di interazione. In questi studi la monoterapia con domperidone 10 mg somministrata per via orale quattro volte al giorno ha mostrato un incremento dell'intervallo QTc medio di 1,6 msec (studio con ketoconazolo) e 2,5 msec (studio con eritromicina), mentre la monoterapia con ketoconazolo (200 mg due volte al giorno) e la monoterapia con eritromicina (500 mg tre volte al giorno)hanno portato ad aumenti dell'intervallo QTc di 3,8 e 4,9 msec rispettivamente, nel periodo di osservazione. >>L'assunzione concomitante delle seguenti sostanze e' controindicata. Medicinali che prolungano l'intervallo QTc: anti-aritmici di classe IA (ad esempio disopiramide, idrochinidina, chinidina); anti-aritmici di classe III (ad esempio amiodarone, dofetilide, dronedarone, ibutilide, sotalolo); alcuni antipsicotici (ad esempio aloperidolo, pimozide, sertindolo); alcuni antidepressivi (ad esempio citalopram, escitalopram); alcuni antibiotici (ad esempio eritromicina, levofloxacina, moxifloxacina, spiramicina); alcuni agenti antifungini (ad esempio pentamidina); alcuni agenti antimalarici (in particolare alofantrina, lumefantrina); alcuni medicinali gastrointestinali (ad esempio cisapride, dolasetron, prucalopride); alcuni antistaminici (ad esempio mechitazina, mizolastina); alcuni farmaci utilizzati nel trattamento dei tumori (ad esempio, toremifene, vandetanib, vincamina); altri farmaci di altro tipo (ad esempio bepridil, difemanil, metadone). Potenti inibitori del CYP3A4 (indipendentemente dai loro effetti di prolungamento dell'intervallo del QT), ad esempio: inibitori della proteasi; antifungini azolici sistemici; alcuni macrolidi (eritromicina, claritromicina e telitromicina). L'assunzione concomitante delle seguenti sostanze non e' raccomandata: moderati inibitori delCYP3A4, ad esempio diltiazem, verapamil e alcuni macrolidi. L'assunzione concomitante delle seguenti sostanze richiede cautela nell'uso Si deve prestare cautela in caso di farmaci che inducono bradicardia e ipokaliemia, nonche' con i seguenti macrolidi coinvolti nel prolungamento dell'intervallo QT: azitromicina e roxitromicina (la claritromicina e' controindicata in quanto e' un potente inibitore del CYP3A4) . Il suddetto elenco delle sostanze e' indicativo e non esaustivo.

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse al farmaco sono di seguito elencate, in ordine difrequenza, usando la seguente convenzione: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100, <1/10); non comuni (>=1/1000, < 1/100); rari (>=1/10000,< 1/1000); molto rari (<1/10000) e non nota. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: reazioni allergiche incluse anafilassi, shock anafilattico, reazione anafilattica e angioedema. Patologie endocrine. Rare: aumento dei livelli di prolattina. Disturbi psichiatrici. Molto rari: agitazione, nervosismo. Patologie del sistema nervoso. Molto rare: effetti collaterali extrapiramidali. Disturbi cardiaci. Non nota: aritmie ventricolari, prolungamento dell'intervallo QTc, torsioni di punta, morte cardiaca improvvisa. Patologie gastrointestinali. Rare: disordini gastrointestinali, inclusi crampi intestinali passeggeri; molto rari: diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto rari: orticaria, prurito, rash. Patologie dell'apparato riproduttivo edella mammella. Rari: galattorrea, ginecomastia, amenorrea. Esami diagnostici. Molto rari: esami di funzionalita' epatica anormali. Poiche'l'ipofisi e' situata all'esterno della barriera ematoencefalica, il domperidone puo' causare un aumento dei livelli di prolattina. In rari casi tale iperprolattinemia puo' causare effetti collaterali di tipo neuroendocrino come galattorrea, ginecomastia e amenorrea. Gli effetti collaterali extrapiramidali sono molto rari nei neonati e nei bambini piccoli ed eccezionali in soggetti adulti. Tali effetti scompaiono spontaneamente e completamente con la sospensione del trattamento. Altri effetti sul sistema nervoso centrale come convulsioni, agitazione e anche sonnolenza sono molto rari ed essenzialmente rilevati in infanti- e bambini. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Vi sono pochi dati di postmarketing sull'utilizzo di domperidone nelle donne in gravidanza. Uno studio sui ratti ha mostrato tossicita' sulsistema riproduttivo ad una dose elevata, tossica per la madre. Il rischio potenziale per l'uomo e' sconosciuto. Pertanto, il domperidone deve essere usato in gravidanza solo se cio' e' giustificato dai benefici terapeutici attesi. In ratti femmina in allattamento, il farmaco viene escreto nel latte materno (principalmente come metaboliti: concentrazione di picco pari a 40 e 800 ng/ml dopo somministrazione orale ed endovenosa, rispettivamente, di una dose di 2,5 mg/kg). Domperidone viene escreto nel latte umano e i bambini allattati al seno ricevono meno dello 0,1% della dose materna regolata in base al peso. Dopo l'esposizione attraverso il latte materno non puo' essere esclusa la comparsadi effetti avversi, in particolare di effetti cardiaci. In tal caso occorre decidere se interrompere l'allattamento al seno o interrompere/evitare la terapia a base di domperidone, valutando i vantaggi dell'allattamento al seno per il bambino e i benefici della terapia per la madre. Si deve usare cautela in caso di fattori di rischio che prolungano l'intervallo QTc nei neonati allattati al seno.

Codice: 032090058
Codice EAN:

Codice ATC: A03FA03
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Farmaci per disturbi della funzione gastrointestinale
  • Procinetici
  • Domperidone
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

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