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ESMERON EV 10FL 10ML 10MG/ML Produttore: MSD ITALIA SRL

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

ESMERON 10 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE PER USO ENDOVENOSO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Miorilassanti ad azione periferica.

PRINCIPI ATTIVI

1 mL di Esmeron contiene 10 mg di bromuro di rocuronio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Sodio acetato (regolatore del pH), cloruro di sodio, acido acetico glaciale (regolatore del pH), acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Esmeron e' indicato in pazienti adulti e pediatrici (da neonati a termine ad adolescenti [da 0 a < 18 anni]) come coadiuvante in anestesia generale per facilitare l'intubazione endotracheale durante l'induzione standard ed ottenere il rilassamento dei muscoli scheletrici nel corso dell'intervento chirurgico. Negli adulti Esmeron e' inoltre indicato per facilitare l'intubazione endotracheale durante l'induzione in sequenza rapida e come coadiuvante nelle Unita' di Terapia Intensiva (UTI) per facilitare l'intubazione e la ventilazione meccanica.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al rocuronio, agli ioni bromuro o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

Come per gli altri miorilassanti, la somministrazione di Esmeron deveessere praticata o supervisionata soltanto da un medico esperto che conosca l'azione e le modalita' di uso di questi medicinali. Come per gli altri miorilassanti, il dosaggio di Esmeron deve essere stabilito caso per caso. Nello stabilire la dose devono essere prese in considerazione il tipo di anestesia, la durata prevista dell'intervento, il metodo di sedazione e la durata prevista della ventilazione meccanica, lapossibile interazione con altri medicinali che vengono somministrati in concomitanza e le condizioni del paziente. Si consiglia l'uso di una tecnica di monitoraggio neuromuscolare adeguata per valutare il blocco neuromuscolare e il recupero. Gli anestetici per inalazione potenziano l'effetto di blocco neuromuscolare indotto da Esmeron. Comunque, questo potenziamento diventa clinicamente rilevante nel corso dell'anestesia, quando le sostanze volatili hanno raggiunto le concentrazioni tissutali necessarie per questa interazione. Di conseguenza, gli aggiustamenti posologici con Esmeron devono essere fatti somministrando dosidi mantenimento piu' piccole ad intervalli meno frequenti o usando velocita' di infusione inferiori in caso di interventi di lunga durata (oltre 1 ora) in anestesia inalatoria (vedere paragrafo 4.5). Negli adulti le seguenti dosi consigliate possono essere usate come guida generale per l'intubazione endotracheale, per il miorilassamento in interventi di durata da breve a lunga e per l'impiego nelle Unita' di TerapiaIntensiva. Interventi chirurgici. Intubazione endotracheale: la dose standard per l'intubazione durante l'anestesia standard e' pari a 0,6 mg/kg di peso corporeo di bromuro di rocuronio che in quasi tutti i pazienti e' sufficiente ad instaurare entro 60 secondi le condizioni adatte per l'intubazione. Per facilitare l'intubazione endotracheale durante l'induzione dell'anestesia in sequenza rapida si consiglia una dose pari a 1,0 mg/kg di peso corporeo di bromuro di rocuronio che in quasi tutti i pazienti e' sufficiente ad instaurare entro 60 secondi le condizioni adatte per l'intubazione. Se per l'induzione dell'anestesia in sequenza rapida si somministra bromuro di rocuronio alla dose di 0,6 mg/kg di peso corporeo, si raccomanda di attendere 90 secondi prima di intubare il paziente. Per l'impiego del bromuro di rocuronio durante l'induzione dell'anestesia in sequenza rapida nelle pazienti sottoposte al taglio cesareo, vedere paragrafo 4.6. Dosi elevate: se in particolari pazienti dovesse rendersi necessaria la somministrazione di dosi piu' elevate di bromuro di rocuronio, e' bene sapere che in sede operatoria sono state somministrate dosi iniziali fino a 2 mg/kg di peso corporeo senza che venissero osservati effetti avversi a livello cardiovascolare. L'impiego di dosaggi elevati di bromuro di rocuronio riduce il tempo di latenza e prolunga la durata d'azione (vedere paragrafo 5.1). Dosi di mantenimento: la dose di mantenimento consigliata e' pari a 0,15 mg/kg di peso corporeo di bromuro di rocuronio; in caso di anestesia inalatoria a lungo termine, la dose va ridotta a 0,075-0,1 mg/kg di peso corporeo. Le dosi di mantenimento devono essere somministrate quando l'ampiezza della risposta alla stimolazione neuromuscolare e' tornata al 25% del valore di controllo, o quando sono presenti 2 o 3risposte alla stimolazione con treno di quattro stimoli (Train Of Four, TOF). Infusione continua: se il bromuro di rocuronio viene somministrato in infusione continua, si raccomanda di dare una dose di carico pari a 0,6 mg/kg di peso corporeo e, ai primi segni di recupero dal blocco neuromuscolare, di iniziarne la somministrazione per infusione. La velocita' di infusione deve essere regolata in maniera tale da mantenere l'ampiezza della risposta neuromuscolare al 10% del valore di controllo o da mantenere 1 o 2 risposte alla stimolazione TOF. Negli adulti, la velocita' d'infusione necessaria a mantenere il blocco neuromuscolare a questi livelli varia da 0,3 a 0,6 mg/kg di peso corporeo.h^-1in caso di anestesia endovenosa e da 0,3 a 0,4 mg/kg di peso corporeo.h^-1 nel caso dell'anestesia inalatoria. Si raccomanda di monitorare continuamente il blocco neuromuscolare, poiche' la velocita' d'infusione varia da paziente a paziente e a seconda della tecnica usata per l'anestesia. Popolazione pediatrica: per i neonati (0-27 giorni), i lattanti (28 giorni-2 mesi), i bambini piccoli (3-23 mesi), i bambini (2-11 anni) e gli adolescenti (12 -17 anni) la dose consigliata per l'intubazione durante l'anestesia standard e la dose di mantenimento sono simili a quelle consigliate per l'adulto. Tuttavia, la durata di azione della singola dose per l'intubazione sara' piu' lunga nei neonati e nei lattanti rispetto a quanto avviene nei bambini (vedere paragrafo 5.1). Per l'infusione continua in pediatria, salvo che nel caso dei bambini (2-11 anni), le velocita' di infusione sono le stesse usate per l'adulto. Nel caso dei bambini di eta' compresa fra 2 e 11 anni potrebbero essere necessarie velocita' di infusione superiori. Nel caso dei bambini (2-11 anni) si consiglia pertanto di partire con la stessa velocita' iniziale di infusione usata per gli adulti e quindi di regolarla successivamente in modo da mantenere l'ampiezza della risposta neuromuscolare al 10% del valore di controllo o da mantenere 1 o 2 risposte alla stimolazione TOF durante l'intervento. Nei pazienti pediatrici l'esperienza con il bromuro di rocuronio per l'induzione dell'anestesia insequenza rapida e' limitata. In questa categoria di pazienti si sconsiglia dunque l'uso del bromuro di rocuronio per agevolare l'intubazione endotracheale durante l'induzione in sequenza rapida. Pazienti geriatrici e pazienti con malattie epatiche e/o delle vie biliari e/o insufficienza renale: la dose standard per l'intubazione dei pazienti geriatrici e di quelli con malattie epatiche e/o delle vie biliari e/o insufficienza renale durante l'anestesia di routine e' pari a 0,6 mg/kg dipeso corporeo di bromuro di rocuronio. Nel caso di induzione dell'anestesia in sequenza rapida nei pazienti per i quali si prevede una durata d'azione prolungata deve essere considerata una dose da 0,6 mg/kg di peso corporeo. Indipendentemente dalla tecnica impiegata per l'anestesia, la dose di mantenimento consigliata per questa categoria di pazienti e' pari a 0,075-0,1 mg/kg di peso corporeo di bromuro di rocuronio, con una velocita' di infusione pari a 0,3-0,4 mg/kg di peso corporeo.h^-1 (vedere Infusione continua). (Vedere anche paragrafo 4.4). Pazienti sovrappeso ed obesi: quando il medicinale viene usato nei pazienti sovrappeso od obesi (definiti come pazienti con un peso corporeo di oltre il 30% superiore a quello ideale), il dosaggio deve essere ridotto prendendo in considerazione il peso corporeo ideale.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C-8 gradi C). Il medicinale puo' essere conservato fuori dal frigorifero a una temperatura fino a 30 gradi C per un massimo di 3 mesi. Il medicinale puo' essere collocato dentro e fuori dal frigorifero in qualsiasi momento durante il periodo divalidita' di 36 mesi, ma il tempo totale di conservazione fuori dal frigorifero non deve superare i 3 mesi. Il periodo di conservazione nonpuo' superare il periodo di validita' indicato sull'etichetta.

AVVERTENZE

Poiche' Esmeron determina la paralisi dei muscoli respiratori, per i pazienti trattati con questo medicinale e' indispensabile la respirazione artificiale fino a quando non si ripristina la respirazione spontanea. Come con tutti i miorilassanti, e' importante prevedere le eventuali difficolta' di intubazione, specie se il medicinale viene impiegato nell'ambito di una tecnica di induzione in sequenza rapida. In caso di difficolta' di intubazione caratterizzata da necessita' clinica di immediata inversione del blocco neuromuscolare indotto da rocuronio, si deve considerare l'uso di sugammadex. Sono stati segnalati casi di curarizzazione residua con Esmeron come con altri miorilassanti. Onde evitare le complicanze derivanti da un'eventuale curarizzazione residua, si raccomanda di estubare il paziente soltanto dopo che questi si sia sufficientemente ripreso dal blocco neuromuscolare. I pazienti geriatrici (di eta' uguale o superiore a 65 anni) possono presentare un aumento del rischio di blocco neuromuscolare residuo. Occorre inoltre considerare altri fattori (ad es. le eventuali interazioni farmacologicheo le condizioni del paziente) in grado di provocare una curarizzazione residua dopo l'estubazione in fase post operatoria. Qualora non faccia gia' parte della normale prassi clinica, si consideri l'uso di agenti antagonizzanti (come sugammadex o inibitori dell'acetilcolinesterasi), specie nei casi in cui e' piu' probabile il verificarsi di una curarizzazione residua. A seguito della somministrazione di miorilassantipossono verificarsi reazioni anafilattiche. Devono essere sempre prese le necessarie precauzioni per trattare tali reazioni. Specie nel caso di precedenti reazioni anafilattiche ai miorilassanti, devono essereadottate precauzioni particolari dal momento che sono stati segnalaticasi di allergie crociate ai miorilassanti. In generale, a seguito della somministrazione a lungo termine di miorilassanti in Unita' di Terapia Intensiva sono state osservate paralisi prolungata e/o debolezza dei muscoli scheletrici. Onde evitare il possibile prolungamento del blocco neuromuscolare e/o il sovradosaggio, in corso di somministrazione di miorilassanti e' raccomandato il monitoraggio della trasmissione neuromuscolare. I pazienti devono inoltre ricevere un'adeguata analgesia e sedazione. La dose dei miorilassanti deve poi essere titolata in base alla risposta individuale da o sotto la supervisione di un medicoesperto che conosca l'azione di tali medicinali e le appropriate tecniche di monitoraggio neuromuscolare. E' stata regolarmente segnalata l'insorgenza di miopatia a seguito della somministrazione a lungo termine di altri miorilassanti non depolarizzanti in Unita' di Terapia Intensiva, in associazione alla terapia con corticosteroidi. Pertanto, neipazienti trattati con corticosteroidi e miorilassanti, si deve limitare il piu' possibile il periodo di impiego di questi ultimi. Se per l'intubazione viene usato suxametonio, la somministrazione di Esmeron deve essere rinviata fino a quando il paziente non si e' clinicamente ripreso dal blocco neuromuscolare indotto dal suxametonio. Poiche' il bromuro di rocuronio e' sempre utilizzato con altri farmaci e a causa del rischio di ipertermia maligna durante l'anestesia, anche in assenza di fattori scatenanti noti, i medici devono essere consapevoli dei sintomi precoci, della diagnosi confirmatoria e del trattamento dell'ipertermia maligna prima dell'inizio dell'anestesia. Studi condotti su animali hanno mostrato che il bromuro di rocuronio non e' un fattore scatenante dell'ipertermia maligna. Casi rari di ipertermia maligna sono stati osservati con Esmeron durante la sorveglianza post-marketing; tuttavia, la relazione causale non e' stata dimostrata. Le proprieta' farmacocinetiche e/o farmacologiche di Esmeron possono essere influenzatedalle seguenti condizioni. Malattie epatiche e/o delle vie biliari e insufficienza renale: dal momento che il rocuronio viene escreto con le urine e con la bile, esso deve essere usato con cautela in pazienti con malattie epatiche e/o biliari clinicamente significative e/o con insufficienza renale. In questi pazienti e' stato osservato un prolungamento dell'azione del bromuro di rocuronio con dosi da 0,6 mg/kg di peso corporeo. Prolungato tempo di circolo: condizioni associate ad un prolungato tempo di circolo quali malattie cardiovascolari, eta' avanzata e stato edematoso che comportano un aumento del volume di distribuzione, possono contribuire ad un prolungamento del tempo di latenza. Anche la durata d'azione puo' risultare prolungata per via della ridottaclearance plasmatica. Malattie neuromuscolari: al pari degli altri miorilassanti, Esmeron deve essere usato con estrema cautela in pazienticon malattie neuromuscolari o dopo poliomielite, poiche' in questi casi la risposta ai miorilassanti puo' essere considerevolmente alterata. L'ampiezza e l'orientamento di questa alterazione possono variare notevolmente. Poiche' nei pazienti affetti da miastenia grave o sindromemiastenica (Eaton-Lambert), la somministrazione di piccole dosi di Esmeron puo' produrre un effetto profondo, il medicinale deve essere titolato in base alla risposta ottenuta. Ipotermia: durante interventi chirurgici in condizioni di ipotermia, l'effetto di blocco neuromuscolare indotto da Esmeron aumenta di intensita' e durata. Obesita': al paridi altri medicinali miorilassanti, Esmeron puo' indurre, nei pazientiobesi, un prolungamento della durata d'azione e del tempo di recuperospontaneo quando le dosi somministrate vengono calcolate sulla base del peso corporeo effettivo. Ustioni: dal momento che i pazienti ustionati possono sviluppare resistenza ai miorilassanti non depolarizzanti,si raccomanda la titolazione del dosaggio in base alla risposta osservata. Condizioni che possono aumentare gli effetti di Esmeron: ipopotassiemia (ad es. dopo gravi episodi di vomito, diarrea e terapia con diuretici), ipermagnesemia, ipocalcemia (dopo trasfusioni massive), ipoproteinemia, disidratazione, acidosi, ipercapnia, cachessia. E' dunque necessario correggere, se possibile, gravi stati di squilibrio elettrolitico, di alterazione del pH ematico o di disidratazione. Sodio: questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flaconcino,cioe' essenzialmente "senza sodio".

INTERAZIONI

I seguenti medicinali hanno evidenziato un'influenza sull'intensita' e/o sulla durata d'azione dei medicinali miorilassanti non depolarizzanti. Effetto di altri medicinali su Esmeron. Potenziamento dell'effetto. Anestetici: alotano, etere, enflurano, metossiflurano, ciclopropano. Gli anestetici alogenati volatili potenziano il blocco muscolare indotto da Esmeron. L'effetto diviene evidente solamente con le dosi di mantenimento (vedere paragrafo 4.2). E' anche possibile che venga inibita l'azione antagonizzante del blocco degli inibitori dell'acetilcolinesterasi. Dopo l'intubazione con suxametonio (vedere paragrafo 4.4). L'assunzione concomitante a lungo termine di corticosteroidi e di Esmeron nelle Unita' di Terapia Intensiva puo' indurre miopatia o un prolungamento della durata del blocco neuromuscolare (vedere paragrafi 4.4 e4.8). Elevate dosi di tiopentale, metoesital, chetamina, fentanil, gammaidrossi-butirrato, etomidate e propofolo. Altri agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti. Altri medicinali. Antibiotici: aminoglicosidi, lincosamidi, polipeptidi, acilaminopenicilline. Tetracicline, dosi elevate di metronidazolo; diuretici, tiamina, medicinali MAO-inibitori, chinidina e il suo isomero chinina, protamina, medicinali bloccanti adrenergici, sali di magnesio, calcioantagonisti, sali di litio, anestetici locali (lidocaina e.v., bupivacaina per via epidurale) e somministrazione acuta di fenitoina e beta-bloccanti. Sono stati segnalati casi di ricurarizzazione a seguito della somministrazione post operatoria di chinidina, chinina, sali di magnesio e dei seguenti antibiotici: aminoglicosidi, lincosamidi, polipeptidi e acilaminopenicilline(vedere paragrafo 4.4). Diminuzione dell'effetto: neostigmina, edrofonio, piridostigmina, derivati aminopiridinici; precedente somministrazione cronica di corticosteroidi, fenitoina o carbamazepina; noradrenalina, azatioprina (solo effetto transitorio e limitato), teofillina, cloruro di calcio, cloruro di potassio; inibitori delle proteasi (gabexato, ulinastatina). Effetto variabile: la somministrazione di altri miorilassanti non depolarizzanti in associazione ad Esmeron puo' indurre l'attenuazione o il potenziamento del blocco neuromuscolare, a secondadell'ordine con cui vengono somministrati e del tipo di miorilassanteimpiegato; la somministrazione di suxametonio successiva a quella di Esmeron puo' dar luogo al potenziamento o all'attenuazione dell'effetto di blocco neuromuscolare indotto da Esmeron. Effetto di Esmeron su altri medicinali: l'associazione di Esmeron e lidocaina puo' indurre una riduzione del tempo di latenza della lidocaina. Popolazione pediatrica: non sono stati effettuati formali studi d'interazione. Le interazioni per gli adulti e le relative avvertenze speciali e precauzioni di impiego sopra riportate (vedere paragrafo 4.4) devono essere tenute inconsiderazione anche per i pazienti pediatrici.

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse al medicinale osservate piu' comunemente comprendono dolore e/o reazioni nel sito di iniezione, alterazioni dei segni vitali e prolungato blocco muscolare. Le segnalazioni di reazioni avverse gravi piu' frequentemente pervenute al sistema di farmacovigilanza riguardano le "reazioni anafilattiche e anafilattoidi" e i sintomi a queste associati. Vedere anche le spiegazioni fornite di seguito. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: ipersensibilita', reazione anafilattica, reazione anafilattoide, shock anafilattico, shock anafilattoide. Patologie del sistema nervoso. Molto raro: paralisi flaccida. Patologie dell'occhio. Non nota: midriasi ^3, pupille fisse ^3. Patologie cardiache. Non comune/raro ^2: tachicardia; non nota: sindrome di Kounis. Patologie vascolari. Non comune/raro ^2: ipotensione; molto raro: collasso circolatorio e shock, vampate di calore. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: broncospasmo. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: edema angioneurotico, orticaria, dermatite, eruzione cutanea eritematosa. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: debolezza muscolare ^4, miopatia steroidea ^4. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune/raro ^2: medicinale inefficace, risposta terapeutica diminuita, risposta terapeutica aumentata, dolore in sede di iniezione, reazioni in sede di iniezione; molto raro: edema della faccia. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune/raro ^2: blocco neuromuscolare prolungato, risveglio ritardato dall'anestesia; molto raro: complicazione respiratoria di anestesia. ^1 Le frequenze riportate sono frutto di stime ricavate dalle segnalazioni raccolte dal sistema di farmacovigilanza e dai dati in letteratura. ^2 Poiche' i dati raccolti tramite il sistemadi farmacovigilanza non permettono di ricavare valori di incidenza precisi, la frequenza delle segnalazioni e' stata divisa in tre categorie anziche' in cinque. ^3 Nel contesto di un potenziale aumento di permeabilita' o compromissione dell'integrita' della barriera emato-encefalica (Blood Brain Barrier, BBB). ^4 Dopo l'uso a lungo termine in terapia intensiva. Anafilassi: sebbene molto rare, sono state descritte reazioni anafilattiche gravi ai miorilassanti, Esmeron compreso. Le reazioni anafilattiche/anafilattoidi sono: broncospasmo, alterazioni a livello cardiovascolare (ad es. ipotensione, tachicardia, collasso circolatorio, shock) e alterazioni cutanee (ad es. angioedema, orticaria). Tali reazioni hanno avuto in alcuni casi esito letale. Considerata la possibile gravita' di queste reazioni, bisogna sempre tener conto dellapossibilita' che esse si verifichino e prendere tutte le necessarie precauzioni. Poiche' i miorilassanti possono indurre la liberazione di istamina sia a livello locale in sede di iniezione che a livello sistemico, quando si somministrano questi medicinali, si deve sempre tenerein considerazione la possibile insorgenza di prurito e reazioni eritematose nel sito d'iniezione e/o reazioni istaminoidi (anafilattoidi) generalizzate (vedere anche quanto detto sopra a proposito delle reazioni anafilattiche). Negli studi clinici e' stato osservato solo un lieve aumento dei valori medi plasmatici di istamina in seguito a rapida somministrazione in bolo di 0,3-0,9 mg/kg di peso corporeo di bromuro di rocuronio. Blocco neuromuscolare prolungato: la reazione avversa piu' frequente della classe dei miorilassanti non depolarizzanti e' il protrarsi dell'azione farmacologica del composto oltre il periodo di tempo necessario. Gli effetti possono andare dalla debolezza dei muscoli scheletrici fino a una profonda e prolungata paralisi degli stessi chepuo' indurre insufficienza respiratoria o apnea. Miopatia: sono statisegnalati casi di miopatia in seguito all'uso di diversi medicinali miorilassanti in Unita' di Terapia Intensiva in associazione a corticosteroidi (vedere paragrafo 4.4). Reazioni locali in sede di iniezione: durante l'induzione dell'anestesia in sequenza rapida e' stato riportato dolore in sede di iniezione, soprattutto nei casi in cui il paziente non aveva ancora completamente perso conoscenza ed in particolare quando per l'induzione e' stato utilizzato il propofol. Negli studi clinici, il dolore in sede di iniezione e' stato riscontrato nel 16% dei pazienti sottoposti ad induzione dell'anestesia in sequenza rapida con propofol, ed in meno dello 0,5% dei pazienti sottoposti ad induzione dell'anestesia in sequenza rapida con fentanil e tiopentale. Popolazione pediatrica: una meta-analisi di 11 studi clinici con pazienti pediatrici (n = 704) trattati con bromuro di rocuronio (fino a 1 mg/kg) ha rilevato tachicardia, identificata come effetto indesiderato al medicinale, con frequenza del 1,4%. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificanodopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non sono disponibili dati clinici relativi all'esposizione al bromuro di rocuronio in gravidanza. Da studi su animali non emergono effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo postnatale. E' necessaria cautela nel prescrivere Esmeron a donne in stato di gravidanza. Taglio cesareo: nelle pazienti sottoposte a taglio cesareo, Esmeron puo' essere impiegato come parte della tecnica di induzione in sequenza rapida, a condizione che non si prevedano difficolta' di intubazione e che venga somministrata una dose sufficiente di anestetico oppure dopo aver eseguito l'intubazione previa somministrazione di suxametonio. Esmeron somministrato in dosi pari a 0,6 mg/kg di peso corporeo, si e' dimostrato sicuro nelle partorienti sottoposte a taglio cesareo. Esmeron non influisce sul punteggio di Apgar, sul tono muscolare fetale o sull'adattamento cardiorespiratorio. L'analisi del sangue del cordone ombelicale indica che il bromuro di rocuronio attraversa la placenta solo in minima parte senza dar luogo ad effetti clinici avversi osservabili a carico del neonato. Nota 1: sono state studiate dosi pari a 1,0 mg/kg di peso corporeo nell'induzione dell'anestesia in sequenza rapida, ma non nelle pazienti sottoposte a taglio cesareo. Pertanto, in questa categoria di pazienti si consiglia di utilizzare solo una dose di 0,6 mg/kg di peso corporeo. Nota 2: la reversibilita' del blocco neuromuscolare indotto dai miorilassanti puo' essere inibita o non soddisfacente nelle pazienti trattate con sali di magnesio per tossiemia gravidica, poiche' i sali di magnesio aumentano il blocco neuromuscolare. Pertanto, in queste pazienti la dose di Esmeron deve essere ridotta ed attentamente adattata in relazione alla risposta alla stimolazione. Allattamento: non e' noto se Esmeron sia escreto nel latte umano. Studi condotti su animali hanno riscontrato concentrazioni insignificanti di Esmeron nel latte della madre. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale. Esmeron deve essere somministrato alle donne che allattano, soltanto se il medico ritiene che i benefici superino i rischi. Dopo la somministrazione di una dose singola, si raccomanda di astenersi dal successivo allattamento per cinque emivite di eliminazione del rocuronio, cioe' per circa 6 ore.

Codice: 029209044
Codice EAN:

Codice ATC: M03AC09
  • Sistema muscolo-scheletrico
  • Miorilassanti
  • Miorilassanti ad azione periferica
  • Altri composti ammonici quaternari
  • Rocuronio bromuro
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

FLACONE