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ETOPOSIDE TEVA EV 5ML 20MG/ML Produttore: TEVA ITALIA SRL

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

ETOPOSIDE TEVA 20 MG/ML CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Citostatici, alcaloidi vegetali e altri prodotti naturali, derivati della podofillotossina.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 20 mg di etoposide. Ogni flaconcino con 5 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 100 mg di etoposide. Ogni flaconcino con 10 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 200 mg di etoposide. Ogni flaconcino con 20 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 400 mg di etoposide. Ogni flaconcino con 25 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 500 mg di etoposide. Ogni flaconcino con 50 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 1000 mg di etoposide. Eccipiente(i) con effetti noti: ogni flaconcino con 5 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 1,2 g di etanolo; ogni flaconcino con 10 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 2,4 g di etanolo; ogni flaconcino con 20 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 4,8 g di etanolo; ogni flaconcinocon 25 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 6 g di etanolo; ogni flaconcino con 50 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 12 g di etanolo. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Acido citrico anidro, polisorbato 80, etanolo, macrogol 300.

INDICAZIONI

Cancro del testicolo: ETOPOSIDE TEVA e' indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento di prima linea del cancro del testicolo refrattario o ricorrente negli adulti. Carcinoma polmonare a piccole cellule: ETOPOSIDE TEVA e' indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento del carcinoma polmonare a piccole cellule negli adulti. Linfoma di Hodgkin: ETOPOSIDE TEVA e' indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento del linfoma di Hodgkin nei pazienti adulti e pediatrici. Linfoma non Hodgkin: ETOPOSIDE TEVA e' indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento del linfoma non Hodgkin nei pazienti adulti e pediatrici. Leucemia mieloide acuta: ETOPOSIDE TEVA e' indicato in combinazione conaltri agenti chemioterapici approvati per il trattamento della leucemia mieloide acuta nei pazienti adulti e pediatrici. Neoplasia gestazionale trofoblastica: ETOPOSIDE TEVA e' indicato per la terapia di primae di seconda linea in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento della neoplasia gestazionale trofoblastica ad alto rischio negli adulti. Cancro dell'ovaio: ETOPOSIDE TEVA e' indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per iltrattamento del cancro dell'ovaio non epiteliale negli adulti. ETOPOSIDE TEVA e' indicato per il trattamento del cancro dell'ovaio epiteliale refrattario/resistente al platino negli adulti.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; nei pazienti immunosoppressi, l'uso concomitante del vaccino per la febbre gialla o di altri vaccini vivi e' controindicato (vedere paragrafo 4.5); allattamento (vedere paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

ETOPOSIDE TEVA deve essere somministrato esclusivamente sotto la supervisione e da parte di un medico qualificato ed esperto nell'uso di medicinali anti-neoplastici (vedere paragrafo 4.4). Adulti: la dose raccomandata di ETOPOSIDE TEVA nei pazienti adulti e' da 50 mg/m^2/die a 100 mg/m^2/die (equivalente a etoposide) dal giorno 1 al giorno 5 oppure da 100 a 120 mg/m^2 da somministrare nei giorni 1, 3 e 5, ogni 3 - 4settimane in combinazione con altri medicinali indicati nella malattia da trattare. La dose deve essere modificata per tenere conto degli effetti mielosoppressivi di altri medicinali presenti nella combinazione oppure degli effetti delle radio o chemioterapia precedente (vedere paragrafo 4.4), che possono aver compromesso la riserva midollare. Se la conta dei neutrofili e' inferiore a 500 cellule/mm^3 per piu' di 5 giorni, le dosi successive a quella iniziale devono essere aggiustate.Inoltre, la dose deve essere aggiustata in caso di febbre, infezione o conta delle piastrine inferiore a 25.000 cellule/mm^3, non correlatealla malattia. Le dosi di follow-up devono essere aggiustate qualora si verifichino tossicita' di grado 3 o 4 oppure se la clearance renaledella creatinina e' inferiore a 50 ml/min. In presenza di una clearance della creatinina di 15- 50 ml/min, si raccomanda una riduzione della dose del 25%. Precauzioni per la somministrazione: come per altri composti potenzialmente tossici, occorre prestare attenzione quando si manipola e si prepara la soluzione di ETOPOSIDE TEVA. Possono verificarsi reazioni cutanee associate all'esposizione accidentale a ETOPOSIDE TEVA. Si raccomanda l'uso di guanti. Se la soluzione di ETOPOSIDE TEVAentra in contatto con la pelle o la mucosa, lavare immediatamente la pelle con acqua e sapone e sciacquare la mucosa con acqua (vedere paragrafo 6.6). Anziani: nei pazienti anziani (eta' > 65 anni), non e' necessario alcun aggiustamento della dose, se non in base alla funzionalita' renale (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica. Linfoma di Hodgkin; linfoma non Hodgkin; leucemia mieloide acuta: nei pazienti pediatrici, ETOPOSIDE TEVA e' stato utilizzato a dosi comprese tra 75 mg/m^2/die e 150 mg/m^2/die (equivalente a etoposide) per una durata da 2 a 5 giorni in combinazione con altri agenti antineoplastici. Le linee guida e i protocolli specializzati correnti devono essere consultatiper adottare il regime terapeutico appropriato. Cancro dell'ovaio; carcinoma polmonare a piccole cellule; neoplasia gestazionale trofoblastica; cancro del testicolo: la sicurezza e l'efficacia di ETOPOSIDE TEVA nei bambini al di sotto dei 18 anni di eta' non sono state stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.2, ma non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Danno renale: nei pazienti con funzionalita' renale compromessa, occorre considerare la seguente modifica della dose iniziale in base alla clearance della creatinina misurata. Clearance della creatinina misurata: >50 ml/min; dose di etoposide: 100 % della dose. Clearance della creatinina misurata: 15-50 ml/min; dose di etoposide: 75 % della dose. Nei pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 15 ml/min ein dialisi, e' probabile che sia richiesta un'ulteriore riduzione della dose in quanto la clearance dell'etoposide e' ulteriormente ridottain questa popolazione (vedere paragrafo 4.4). Il dosaggio successivo nei pazienti con compromissione renale moderata e severa deve basarsi sulla tolleranza del paziente e sull'effetto clinico (vedere paragrafo4.4). Poiche' l'etoposide e i suoi metaboliti non sono dializzabili, esso puo' essere somministrato pre e post-dialisi (vedere paragrafo 4.9). Modo di somministrazione: ETOPOSIDE TEVA viene somministrato mediante infusione endovenosa lenta (solitamente nell'arco di 30-60 minuti)(vedere paragrafo 4.4). Per le istruzioni sulla ricostituzione e la diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere la sezione 6.6.

CONSERVAZIONE

Precauzioni particolari per la conservazione del medicinale in confezione integra: non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale. Precauzioni particolari per la conservazione del medicinale dopo diluizione: non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Precauzioni particolari per la conservazione dopo la prima apertura: non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione e prima apertura, vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

ETOPOSIDE TEVA deve essere somministrato esclusivamente sotto la supervisione e da parte di un medico qualificato ed esperto nell'uso di medicinali anti-neoplastici. In tutti i casi in cui l'uso di ETOPOSIDE TEVA viene preso in considerazione per la chemioterapia, il medico devevalutare la necessita' e l'utilita' del medicinale rispetto al rischio di reazioni avverse. La maggior parte di tali reazioni avverse e' reversibile, se diagnosticata in fase precoce. Se si verificano reazionigravi, l'assunzione del medicinale deve essere ridotta oppure interrotta e devono essere prese misure correttive idonee in base al giudizioclinico del medico. La decisione di riprendere la terapia con ETOPOSIDE TEVA deve essere valutata con cautela, tenendo debitamente in considerazione l'ulteriore necessita' del medicinale, nonche' prestando grande attenzione alla possibile recidiva della tossicita'. Mielosoppressione: la soppressione del midollo osseo dose-limitante rappresenta la tossicita' piu' significativa associata alla terapia a base di ETOPOSIDE TEVA. In seguito alla somministrazione di etoposide, e' stata riportata mielosoppressione fatale. Nei pazienti trattati con ETOPOSIDE TEVA la mielosoppressione deve essere tenuta sotto controllo in modo attento e frequente, sia durante che dopo la terapia. I seguenti parametriematologici devono essere misurati all'inizio della terapia e prima di ogni dose successiva di ETOPOSIDE TEVA: conta piastrinica, emoglobina, conta totale e differenziale dei leucociti. Se prima di iniziare iltrattamento con etoposide e' stata somministrata radioterapia o chemioterapia, occorre prevedere un intervallo adeguato di tempo per permettere al midollo di recuperare. ETOPOSIDE TEVA non deve essere somministrato a pazienti con conta dei neutrofili inferiore a 1.500 cellule/mm^3 oppure conta piastrinica inferiore a 100.000 cellule/mm^3, a meno che queste non siano dovute a malattia maligna. Le dosi successive a quella iniziale devono essere aggiustate se la conta dei neutrofili e' inferiore a 500 cellule/mm^3 per piu' di 5 giorni o e' associata a febbre o infezione, se la conta piastrinica e' inferiore a 25.000 cellule/mm^3, se si sviluppa una qualsiasi tossicita' di grado 3 o 4 oppure sela clearance renale e' inferiore a 50 ml/min. Puo' verificarsi una mielosoppressione grave con conseguente infezione o emorragia. Le infezioni batteriche devono essere tenute sotto controllo prima del trattamento con ETOPOSIDE TEVA. Leucemia secondaria: lo sviluppo di leucemia acuta, che puo' manifestarsi con o senza sindrome mielodisplastica, e' stato descritto in pazienti che sono stati trattati con regimi chemioterapici contenenti etoposide. Non sono noti ne' il rischio cumulativo,ne' i fattori predisponenti correlati allo sviluppo di leucemia secondaria. I ruoli degli schemi posologici e delle dosi cumulative dell'etoposide sono stati suggeriti, ma non sono stati definiti chiaramente. In alcuni casi di leucemia secondaria, in pazienti trattati con epipodofillotossine, e' stata osservata un'anomalia cromosomica 11q23. Tale anomalia e' stata osservata anche nei pazienti che hanno sviluppato leucemia secondaria dopo essere stati trattati con regimi chemioterapicinon contenenti epipodofillotossine e nella leucemia primaria. Un'altra caratteristica che e' stata associata alla leucemia secondaria nei pazienti trattati con epipodofillotossine sembra essere il breve periodo di latenza, con un tempo medio per lo sviluppo della leucemia di circa 32 mesi. Ipersensibilita': i medici devono essere a conoscenza della possibilita' di comparsa di una reazione anafilattica associata a ETOPOSIDE TEVA caratterizzata da brividi, piressia, tachicardia, broncospasmo, dispnea e ipotensione, con potenziale esito fatale. Il trattamento e' sintomatico. La terapia a base di ETOPOSIDE TEVA deve essere interrotta immediatamente e seguita dalla somministrazione di agenti pressori, corticosteroidi, antistaminici o espansori del volume plasmatico, a discrezione del medico. Ipotensione: ETOPOSIDE TEVA deve essere somministrato mediante infusione endovenosa lenta (solitamente nell'arco di 30 - 60 minuti) in quanto e' stata riportata ipotensione come effetto indesiderato in caso di iniezione endovenosa rapida. Reazione nelsito di iniezione: durante la somministrazione di ETOPOSIDE TEVA possono verificarsi reazioni nel sito di iniezione. Data la possibilita' di stravaso, si raccomanda di monitorare attentamente il sito di infusione per rilevare possibili infiltrazioni durante la somministrazione del medicinale. Livelli bassi di albumina nel siero: l'esposizione a etoposide e' associata a livelli bassi di albumina nel siero. Pertanto, i pazienti che presentano livelli bassi di albumina nel siero sono esposti a un rischio aumentato di tossicita' associate a etoposide. Insufficienza renale acuta: insufficienza renale acuta reversibile e' statasegnalata quando dosi elevate di etoposide (2220 mg/m^2 o 60 mg/kg) eirradiazione totale del corpo sono state utilizzate per il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, soprattutto nei bambini La funzione renale deve essere valutata prima e dopo la somministrazione di etoposide, fino al completo recupero della funzione renale (vedi sezione 4.8). Funzionalita' renale compromessa: nei pazienti affetti da danno renale moderato (CrCl =15 - 50 ml/min) o severo (CrCl <15 ml/min) sottoposti a emodialisi, l'etoposide deve essere somministrato a un dosaggio ridotto (vedere paragrafo 4.2). Nei pazienti affetti da danno renale moderato e severo, occorre misurare i parametri ematologici e, nei cicli successivi, prendere in considerazione aggiustamenti della dose in base alla tossicita' ematologica e all'effetto clinico. Funzionalita' epatica compromessa: i pazienti affetti da compromissione epatica devono essere monitorati regolarmente a causa del rischio di accumulo. Sindrome da lisi tumorale: la sindrome da lisi tumorale (a volte fatale) e' stata riportata in seguito all'uso di etoposide in associazione con altri medicinali chemioterapici. Per poter rilevare i segnali precoci della sindrome da lisi tumorale, in particolare nei pazienti con fattori di rischio come tumori bulky sensibili al trattamento e insufficienza renale, occorre monitorare da vicino i pazienti. Nei pazienti a rischio di questa complicanza della terapia, occorre considerare dellemisure preventive appropriate. Potenziale mutageno Dato il potenzialemutageno dell'etoposide, durante il trattamento e fino a 6 mesi dopo la fine dello stesso, i pazienti di entrambi i sessi devono adottare un metodo di contraccezione efficace. Si raccomanda una consulenza genetica per i pazienti che al termine del trattamento desiderano avere dei figli. Poiche' l'etoposide puo' ridurre la fertilita' maschile, puo'essere consigliabile la conservazione dello sperma a scopo di paternita' futura (vedere paragrafo 4.6).

INTERAZIONI

Effetti di altri medicinali sulla farmacocinetica di etoposide: dosi elevate di ciclosporina, con conseguenti concentrazioni nel plasma superiori a 2.000 ng/ml, somministrate insieme a etoposide orale, hanno portato a un aumento dell'80% dell'esposizione di etoposide (AUC) con una riduzione del 38% della clearance corporea totale di etoposide rispetto a etoposide in monoterapia. La terapia concomitante a base di cisplatino e' associata a una riduzione della clearance corporea totale di etoposide. La terapia concomitante a base di fenitoina e' associata a un aumento della clearance di etoposide e una riduzione dell'efficacia, e altre terapie antiepilettiche con effetto di induzione enzimatica possono essere associate a un aumento della clearance di ETOPOSIDE TEVA e a una riduzione dell'efficacia. Il legame con le proteine plasmatiche in vitro e' del 97%. Il fenilbutazone, il salicilato di sodio e l'acido acetilsalicilico possono spiazzare l'etoposide dal legame con le proteine plasmatiche. Effetto di etoposide sulla farmacocinetica dialtri medicinali: la co-somministrazione di medicinali antiepiletticie ETOPOSIDE TEVA puo' causare una riduzione del controllo delle crisiconvulsive per via delle interazioni farmacocinetiche tra i medicinali. La co-somministrazione di warfarin ed etoposide puo' causare un aumento del rapporto internazionale normalizzato (International normalized ratio, INR). Si raccomanda un attento monitoraggio dell'INR. Interazioni farmacodinamiche: esiste un maggior rischio di malattia sistemicafatale da vaccinazione in seguito alla somministrazione del vaccino contro la febbre gialla. I vaccini vivi sono controindicati nei pazienti immunosoppressi (vedere paragrafo 4.3). L'uso precedente o concomitante di altri medicinali con azione mielosoppressiva simile all'etoposide puo' causare effetti aggiuntivi o sinergici (vedere paragrafo 4.4).E' stata segnalata resistenza crociata tra antracicline ed etoposide negli studi pre-clinici. Popolazione pediatrica: sono stati effettuatistudi d'interazione solo negli adulti. Poiche' questo medicinale contiene etanolo, potrebbero verificarsi interazioni con altri medicinali.Pertanto, se altri medicinali vengono co-somministrati, si deve verificare se vi sono interazioni tra l'etanolo e questi. La co-somministrazione con medicinali contenenti per es. glicole propilenico o etanolo possono portare all'accumulo di etanolo e indurre effetti avversi, in particolare nei bambini piccoli con attivita' metabolica bassa o immatura.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: la soppressione del midollo osseodose-limitante rappresenta la tossicita' piu' significativa associataalla terapia a base di ETOPOSIDE TEVA. Negli studi clinici nei quali etoposide e' stato somministrato come agente singolo a una dose totaledi >=450 mg/m^2, le reazioni avverse piu' frequenti di qualsiasi gravita' sono state leucopenia (91%), neutropenia (88%), anemia (72%) trombocitopenia (23%), astenia (39%), nausea e/o vomito (37%), alopecia (33%) e brividi e/o febbre (24%). Descrizione di reazioni avverse selezionate: nei paragrafi successivi, l'incidenza degli eventi avversi, indicata come percentuale media, e' derivata dagli studi nei quali etoposide e' stato utilizzato come agente singolo. Tossicita' ematologica: sono stati riportati casi di mielosoppressione (vedere paragrafo 4.4) con esito fatale dopo la somministrazione di etoposide. Nella maggior parte dei casi, la mielosoppressione e' limitante la dose. Il recupero del midollo osseo e' solitamente completo entro il giorno 20 e non e' stata segnalata alcuna tossicita' cumulativa. I nadir dei granulociti e delle piastrine tendono a manifestarsi 10-14 giorni dopo la somministrazione di etoposide, a seconda della via di somministrazione e delloschema di trattamento. I nadir tendono a verificarsi prima con la somministrazione endovenosa rispetto alla somministrazione orale. Leucopenia e leucopenia severa (meno di 1.000 cellule/mm^3) sono state osservate nel 91% e nel 17%, rispettivamente, dei pazienti trattati con etoposide. Trombocitopenia e trombocitopenia severa (meno di 50.000 piastrine/mm^3) sono state osservate nel 23% e nel 9%, rispettivamente, dei pazienti trattati con etoposide. Casi di febbre e infezioni sono statimolto comuni nei pazienti con neutropenia trattati con etoposide. Sono stati riferiti dei sanguinamenti. Tossicita' gastrointestinale: nausea e vomito sono le principali tossicita' a livello gastrointestinale di etoposide. Generalmente, possono essere controllati con la terapia antiemetica. Alopecia: alopecia reversibile, a volte progredita in calvizie completa, e' stata osservata fino al 44% nei pazienti trattati con etoposide. Ipotensione: nei pazienti trattati con etoposide, e' stata riportata ipotensione transitoria dovuta a somministrazione endovenosa rapida, ma non e' stata associata a tossicita' cardiaca o a variazioni elettrocardiografiche. L'ipotensione solitamente risponde alla cessazione dell'infusione di etoposide e/o altre terapie di supporto, come appropriato. Quando si riprende l'infusione, occorre adottare una velocita' inferiore di somministrazione. Non e' stata osservata ipotensione ritardata. Ipertensione: negli studi clinici con etoposide, sono stati riportati episodi di ipertensione. In caso di ipertensione clinicamente significativa nei pazienti trattati con etoposide, occorre iniziare una terapia di supporto adeguata. Ipersensibilita': durante o immediatamente dopo la somministrazione endovenosa di etoposide, sono state riportate reazioni anafilattiche. Il ruolo della concentrazione o della velocita' di infusione sullo sviluppo delle reazioni anafilattiche non e' chiaro. La pressione arteriosa solitamente si normalizza entro alcune ore dalla cessazione dell'infusione. Le reazioni anafilattiche possono verificarsi con la dose iniziale di etoposide. Reazioni anafilattiche (vedere paragrafo 4.4), come brividi, tachicardia, broncospasmo, dispnea, diaforesi, piressia, prurito, ipertensione o ipotensione, sincope, nausea e vomito, sono state riportate nel 3% (7 di 245 pazienti trattati con etoposide in 7 studi clinici) dei pazienti trattaticon etoposide. L'arrossamento del viso e' stato riportato nel 2% dei pazienti e l'eruzione cutanea nel 3%. Queste reazioni hanno risposto solitamente in modo rapido alla cessazione dell'infusione e alla somministrazione di agenti pressori, corticosteroidi, antistaminici o espansori del volume plasmatico, come appropriato. Con etoposide sono state riportate anche reazioni acute fatali associate a broncospasmo. Inoltre, sono stati riportati casi di apnea con ripresa spontanea della respirazione alla cessazione dell'infusione. Complicanze metaboliche: la sindrome da lisi tumorale (a volte fatale) e' stata riportata in seguito all'uso di etoposide in associazione con altri medicinali chemioterapici (vedere paragrafo 4.4). Insufficienza renale acuta: insufficienzarenale acuta reversibile e' stata segnalata nell'esperienza post-marketing (vedi sezione 4.4). Popolazione pediatrica: si prevede che il profilo di sicurezza tra i pazienti pediatrici e gli adulti sia simile. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in eta' fertile/Contraccezione maschile e femminile: le donne in eta' fertile devono adottare misure contraccettive adeguate per evitare di iniziare una gravidanza durante la terapia a base di etoposide.L'etoposide e' risultato teratogeno su topi e ratti (vedere paragrafo5.3). Dato il potenziale mutageno dell'etoposide, durante il trattamento e fino a 6 mesi dopo la fine dello stesso, i pazienti di entrambi i sessi devono adottare un metodo di contraccezione efficace (vedere paragrafo 4.4). Si raccomanda una consulenza genetica per i pazienti che, al termine del trattamento, desiderano avere dei figli. Gravidanza:i dati sull'uso di etoposide nelle donne in gravidanza non sono disponibili o sono molto limitati. Gli studi sugli animali hanno dimostratotossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). In generale, l'etoposide puo' provocare danni al feto se viene somministrato a donne in gravidanza. ETOPOSIDE TEVA non deve essere utilizzato durante la gravidanza, a meno che le condizioni cliniche della donna non richiedano il trattamento con l'etoposide. Le donne in eta' fertile devono essere informate della necessita' di evitare il concepimento di un figlio. Le donne in eta' fertile devono adottare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e nei 6 mesi successivi alla fine dello stesso. In caso di utilizzo di questo medicinale durante la gravidanza o di concepimento di un figlio durante il trattamento con questo medicinale, la paziente deve essere informata del potenziale pericolo per il feto.Allattamento: l'etoposide viene escreto nel latte materno. I neonati allattati da donne che hanno assunto ETOPOSIDE TEVA corrono il rischiodi sviluppare reazioni avverse gravi. Occorre quindi decidere se interrompere l'allattamento o l'assunzione di ETOPOSIDE TEVA tenendo in considerazione i vantaggi dell'allattamento per il bambino e i vantaggi della terapia per la madre (vedere paragrafo 4.3). Fertilita': poiche'l'etoposide puo' ridurre la fertilita' maschile, puo' essere consigliabile la conservazione dello sperma a scopo di paternita' futura.

Codice: 034410011
Codice EAN:

Codice ATC: L01CB01
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Citostatici
  • Alcaloidi derivati da piante ed altri prodotti naturali
  • Derivati della podofillotossina
  • Etoposide
Temperatura di conservazione: non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Forma farmaceutica: CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

36 MESI

FLACONE