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FLUDARA 15CPR RIV 10MG Produttore: SANOFI SRL

  • FARMACO MUTUABILE

DENOMINAZIONE

FLUDARA 10 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Agenti antineoplastici e immunomodulatori, analoghi della purina.

PRINCIPI ATTIVI

Ciascuna compressa rivestita con film contiene 10 mg di fludarabina fosfato. Eccipienti: lattosio monoidrato 74,75 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, silice colloidale anidra, croscarmellosa sodica, magnesio stearato. Film di rivestimento: ipromellosa, talco, titanio diossido (E 171), ferro ossido giallo (E172), ferro ossido rosso (E172).

INDICAZIONI

Trattamento della leucemia linfatica cronica (LLC) della linea B in pazienti adulti con sufficiente riserva midollare. Il trattamento di prima linea con Fludara deve essere iniziato solo in pazienti adulti conpatologia avanzata, stadio Rai III/IV (stadio Binet C), o RAI I/II (stadio Binet A/B), dove il paziente mostra i sintomi relativi alla malattia o e' evidente la progressione della malattia.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' alla fludarabina fosfato o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1; danno renale con clearance della creatinina < 30 ml/min; anemia emolitica scompensata; allattamento.

POSOLOGIA

Posologia: la dose raccomandata e' 40 mg di fludarabina fosfato/m^2 di superficie corporea da somministrare quotidianamente per via orale per 5 giorni consecutivi ogni 28 giorni. Tale dose corrisponde a 1,6 volte la dose di fludarabina fosfato raccomandata per via endovenosa (25mg/m^2 di superficie corporea al giorno). Il seguente elenco fornisceuna guida per la determinazione del numero di compresse di Fludara dasomministrare. Superficie corporea (sc) [m^2]: 0,75-0,88; dose giornaliera [mg/die] calcolata in base alla sc (arrotondata per eccesso o per difetto al numero intero): 30-35; numero di cpr/die (dose totale/die): 3 (30 mg). Superficie corporea (sc) [m^2]: 0,89-1,13; dose giornaliera [mg/die] calcolata in base alla sc (arrotondata per eccesso o per difetto al numero intero): 36-45; numero di cpr/die (dose totale/die):4 (40 mg). Superficie corporea (sc) [m^2]: 1,14-1,38; dose giornaliera [mg/die] calcolata in base alla sc (arrotondata per eccesso o per difetto al numero intero): 46-55; numero di cpr/die (dose totale/die): 5(50 mg). Superficie corporea (sc) [m^2]: 1,39-1,63; dose giornaliera [mg/die] calcolata in base alla sc (arrotondata per eccesso o per difetto al numero intero): 56-65; numero di cpr/die (dose totale/die): 6 (60 mg). Superficie corporea (sc) [m^2]: 1,64-1,88; dose giornaliera [mg/die] calcolata in base alla sc (arrotondata per eccesso o per difetto al numero intero): 66-75; numero di cpr/die (dose totale/die): 7 (70mg). Superficie corporea (sc) [m^2]: 1,89-2,13; dose giornaliera [mg/die] calcolata in base alla sc (arrotondata per eccesso o per difetto al numero intero): 76-85; numero di cpr/die (dose totale/die): 8 (80 mg). Superficie corporea (sc) [m^2]: 2,14-2,38; dose giornaliera [mg/die] calcolata in base alla sc (a rrotondata per eccesso o per difetto al numero intero): 86-95; numero di cpr/die (dose totale/die): 9 (90 mg). Superficie corporea (sc) [m^2]: 2,39-2,50; dose giornaliera [mg/die] calcolata in base alla sc (arrotondata per eccesso o per difetto al numero intero): 96-100; numero di cpr/die (dose totale/die): 10 (100 mg). La durata del trattamento dipende dal successo del trattamento stesso e dalla tollerabilita' del farmaco. Viene raccomandata la somministrazione di Fludara fino al raggiungimento della migliore risposta (remissione completa o parziale, generalmente 6 cicli di terapia), dopodiche' la somministrazione del medicinale deve essere sospesa. Ad eccezione dei pazienti con compromissione della funzionalita' renale (vedere"Pazienti con compromissione della funzionalita' renale") per il primo ciclo di trattamento (inizio della terapia con Fludara) non sono raccomandabili adattamenti del dosaggio. I pazienti sottoposti al trattamento con Fludara devono essere attentamente seguiti per valutare la risposta e la tossicita' del trattamento. Il dosaggio individuale deve essere adattato con cautela in base alla tossicita' ematologica riscontrata. Nel caso in cui all'inizio del ciclo successivo la quantita' di cellule fosse troppo bassa per consentire di somministrare la dose raccomandata e si evidenziasse una mielosoppressione correlata al trattamento, il ciclo programmato deve essere rimandato fino a quando la conta dei granulociti non sia superiore a 1,0 x 10^9 /l e quella delle piastrine a 100 x 10^9 /l. Il trattamento deve essere posticipato al massimo di due settimane. Qualora la conta dei granulociti e delle piastrine non recuperasse entro le due settimane, la dose deve essere ridottasecondo quanto suggerito di seguito. Granulociti e/o piastrine [10^9 /l]: 0,5 - 1,0, 50 - 100; dose di fludarabina fosfato: 30 mg/m^2/die. Granulociti e/o piastrine [10^9 /l]: < 0,5, < 50; dose di fludarabina fosfato: 20 mg/m^2/die. La dose non va ridotta se la trombocitopenia e' correlata alla malattia. Qualora il paziente non rispondesse al trattamento dopo due cicli e non manifestasse tossicita' ematologica o ne manifestasse in misura trascurabile, puo' esser preso in considerazione un cauto incremento delle dosi di fludarabina fosfato nei successivicicli di trattamento. Pazienti con danno renale: nei pazienti che presentano una ridotta funzionalita' renale le dosi devono essere adattate. Se la clearance della creatinina e' compresa tra 30 e 70 ml/min, ladose deve essere ridotta fino al 50% e il quadro ematologico deve essere accuratamente monitorato per valutare la tossicita' (vedere paragrafo 4.4). Il trattamento con Fludara e' controindicato in caso di clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min (vedere paragrafo 4.3). Pazienti con compromissione epatica: non ci sono dati sull'impiego di Fludara in pazienti con compromissione epatica. In tale gruppo di pazienti Fludara deve essere usato con cautela. Popolazione pediatrica: l'efficacia e la sicurezza di Fludara nei bambini al di sotto dei 18 annidi eta' non sono state stabilite. Percio' l'uso di Fludara non e' raccomandato nei bambini. Anziani: poiche' i dati sull'uso di Fludara negli anziani (> 75 anni) sono limitati, occorre cautela nella somministrazione di Fludara in questi pazienti. Nei pazienti di eta' superiore a65 anni deve essere valutata la clearance della creatinina (vedere "Pazienti con danno renale" e paragrafo 4.4). Metodo di somministrazione: Fludara deve essere prescritto da un medico qualificato con esperienza nell'uso di terapie antineoplastiche. Fludara puo' essere assunto sia a stomaco vuoto che insieme agli alimenti. Le compresse devono essere deglutite intere con acqua, non devono essere masticate o spezzate.Precauzioni da adottare prima della manipolazione del medicinale: perle istruzioni sulla manipolazione del medicinale, vedere paragrafo 6.6.

CONSERVAZIONE

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'. Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Mielosoppressione: grave soppressione midollare, in particolare anemia, trombocitopenia e neutropenia, sono state riscontrate in pazienti trattati con Fludara. In uno studio di fase I con somministrazione intravenosa condotto su pazienti adulti con tumori solidi, il tempo mediano per il raggiungimento del nadir e' stato di 13 giorni (intervallo 3-25 giorni) per i granulociti e 16 giorni (intervallo 2-32) per le piastrine. La maggior parte dei pazienti presentava compromissione del quadro ematologico al basale a causa della malattia o come conseguenza diprecedenti terapie mielosoppressive. Puo' essere osservata soppressione midollare cumulativa. Anche se la soppressione midollare indotta dalla chemioterapia e' spesso reversibile, la somministrazione di fludarabina fosfato richiede un accurato monitoraggio ematologico. La fludarabina fosfato e' un potente farmaco antineoplastico con effetti collaterali tossici potenzialmente gravi. I pazienti in corso di terapia devono essere attentamente controllati allo scopo di evidenziare segni ditossicita' ematologica o non ematologica. Si raccomandano controlli periodici del quadro ematologico allo scopo di identificare l'insorgenza di anemia, neutropenia e trombocitopenia. Sono stati osservati in pazienti adulti numerosi casi di ipoplasia o aplasia delle tre linee cellulari del midollo osseo, che hanno portato a pancitopenia e, talvolta, alla morte. Nei casi riportati la durata della citopenia clinicamente rilevante ha avuto un intervallo che andava da circa 2 mesi a circa 1 anno. Questi episodi si sono verificati sia in pazienti precedentemente trattati che in pazienti non trattati precedentemente. Come per altri citotossici, deve essere esercitata cautela con fludarabina fosfato quando si prende in considerazione una successiva raccolta di cellule staminali ematopoietiche. Disturbi autoimmuni: indipendentemente dalla presenza nell'anamnesi del paziente di processi autoimmuni o della risposta al test di Coombs, si sono verificati nel corso o successivamente al trattamento con Fludara fenomeni di autoimmunita' (vedere paragrafo 4.8) che hanno posto il paziente in pericolo di vita e qualche volta si sono rivelati fatali. La maggior parte dei pazienti in cui si e' verificata anemia emolitica, hanno sviluppato una recidiva del processo emolitico quando trattati nuovamente con Fludara. I pazienti in trattamento con Fludara devono essere attentamente monitorati per i segni di emolisi. In caso di emolisi si raccomanda di sospendere la terapia con Fludara. Emotrasfusione (con sangue irradiato, vedi sotto) e somministrazione di preparazioni contenenti adrenocorticosteroidi rappresentano i trattamenti piu' comuni per l'anemia emolitica autoimmune. Neurotossicita': non e' conosciuto l'effetto della somministrazione cronica di Fludara sul sistema nervoso centrale. Comunque, nell'ambito dialcuni studi clinici condotti per periodi di trattamento relativamente lunghi, i pazienti hanno tollerato la dose raccomandata anche quandosono stati somministrati fino a 26 cicli di terapia. I pazienti devono essere attentamente sorvegliati in relazione all'eventuale comparsa di sintomi da effetti secondari neurologici. Nel corso di studi clinici di determinazione della dose nei quali Fludara e' stato somministrato endovena ad alte dosi in pazienti con leucemia acuta, sono stati osservati gravi effetti neurologici, comprendenti cecita', coma e morte. I sintomi si manifestavano tra il ventunesimo e il sessantesimo giornodopo l'ultima somministrazione. Questa grave tossicita' a livello delsistema nervoso centrale e' stata riscontrata nel 36% dei pazienti trattati per via endovenosa con dosi circa quattro volte maggiori (96 mg/m^2/die per 5-7 giorni) a quella consigliata. In pazienti trattati alle dosi raccomandate per il trattamento della LLC si e' verificata grave tossicita' a livello del sistema nervoso centrale raramente (coma, convulsioni e agitazione) o non comunemente (confusione) (vedere paragrafo 4.8). Nell'esperienza successiva alla commercializzazione casi dineurotossicita' si sono riscontrati sia piu' precocemente che piu' tardivamente rispetto agli studi clinici. La somministrazione di Fludarapuo' essere associata a leucoencefalopatia (LE), leucoencefalopatia tossica acuta (ATL), o a sindrome leucoencefalopatica posteriore reversibile (RPLS). Queste possono verificarsi: alla dose raccomandata; quando Fludara viene somministrato in seguito, o in associazione, a medicinali noti per essere correlati con LE, ATL, RPLS; o quando Fludara e' somministrato in pazienti con altri fattori di rischio come irradiazione cranica o totale, trapianto di cellule ematopoietiche, malattia deltrapianto contro l'ospite, danno renale o encefalopatia epatica; - a dosi superiori rispetto alla dose raccomandata. I sintomi di LE, ATL oRPLS possono includere mal di testa, nausea e vomito, convulsioni, disturbi della vista come perdita della vista, alterazioni sensoriali, edeficit neurologici focali. Ulteriori effetti possono includere neurite ottica, e papillite, confusione, sonnolenza, agitazione, paraparesi/quadriparesi, spasticita' muscolare e incontinenza. LE/ATL/RPLS possono essere irreversibili, pericolose per la vita, o fatali. In caso di LE, ATL o RPLS sospette, il trattamento con fludarabina deve essere interrotto. I pazienti devono essere monitorati e devono essere sottoposti a brain imaging, preferibilmente utilizzando la risonanza magnetica(MRI). Se la diagnosi e' confermata la terapia con fludarabina deve essere interrotta definitivamente. Sindrome da lisi tumorale: la sindrome da lisi tumorale associata al trattamento con Fludara si e' manifestata in pazienti LLC con grossa massa tumorale. Poiche' Fludara puo' indurre una risposta fin dalla prima settimana di trattamento, si devono prendere precauzioni in quei pazienti che presentino il rischio di sviluppare questa complicazione e si raccomanda la loro ospedalizzazione durante il primo ciclo di trattamento. Malattia da trapianto contro l'ospite associata a trasfusione: dopo trasfusione di sangue non irradiato, in pazienti trattati con Fludara e' stata osservata la comparsa di malattia da trapianto contro l'ospite associata a trasfusione (reazione verso l'ospite da parte dei linfociti immunocompetenti trasfusi).L'esito di tale malattia e' stato fatale con frequenza alta. Pertanto, per minimizzare il rischio di malattia da trapianto contro l'ospite associata a trasfusione, i pazienti che richiedono trasfusioni e che siano o siano stati in trattamento con Fludara dovranno ricevere esclusivamente sangue irradiato. Tumori della cute: in alcuni pazienti e' stato osservato un peggioramento o riacutizzazione di preesistenti lesioni tumorali della cute nonche' nuova insorgenza di tumore cutaneo durante o successivamente alla terapia con Fludara.

INTERAZIONI

In uno studio condotto con Fludara per somministrazione endovenosa associato a pentostatina (deossicoformicina) per il trattamento della leucemia linfatica cronica (LLC) refrattaria si e' evidenziata una inaccettabile alta incidenza di tossicita' polmonare con esito mortale. None' raccomandato quindi l'uso di Fludara associato a pentostatina. L'efficacia terapeutica di Fludara puo' essere ridotta dall'uso contemporaneo di dipiridamolo e altri inibitori dell'uptake dell'adenosina. Studi clinici ed esperimenti in vitro hanno dimostrato che, durante l'usodi Fludara in combinazione con citarabina, il picco di concentrazionedi Ara-CTP (metabolita attivo della citarabina), cosi' come la sua esposizione intracellulare (AUC), aumentavano nelle cellule leucemiche. Le concentrazioni plasmatiche dell'Ara-C e la quota di eliminazione dell'Ara-CTP non sono state coinvolte. In una ricerca clinica, i parametri farmacocinetici dopo la somministrazione orale non sono risultati influenzati in maniera significativa dalla contemporanea assunzione di cibo (vedere paragrafo 5.2).

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: sulla base dell'esperienza con Fludara, i piu' comuni effetti indesiderati comprendono mielosoppressione (neutropenia, trombocitopenia e anemia), infezioni compresa la polmonite, tosse, febbre, fatica, debolezza, nausea, vomito e diarrea. Altri effetti comunemente riportati sono: brividi di freddo, edema, malessere generale, neuropatia periferica, disturbi visivi, anoressia, mucositi, stomatiti e eruzioni cutanee. Gravi infezioni opportunistiche sono comparse in pazienti trattati con Fludara. Sono stati riferiti ancheesiti letali di gravi eventi avversi. Elenco delle reazioni avverse: riporta le reazioni avverse in accordo con la classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA (MedDRA SOC). Le frequenze sono basate suidati ottenuti negli studi clinici senza riferimento alla relazione causale con Fludara. Le reazioni avverse rare sono state rilevate principalmente dall'esperienza successiva all'immissione in commercio. Infezioni ed infestazioni. Molto comune (>=1/10): infezioni/infezioni opportunistiche (come riattivazione virale latente, es. Leucoencefalopatia progressiva multifocale, herpes zoster virus, epstein-barr-virus), polmonite; raro (>=1/10.000, <1/1.000): disturbo linfoproliferativo (ebv-associato). Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Comune (>= 1/100, <1/10): sindrome mielodisplastica e leucemia mieloide acuta (principalmente associata a trattamento precedente,concomitante o seguente con agenti alchilanti, inibitori della topoisomerasi o irradiazione). Patologie del sistema emolinfopoietico. Moltocomune (>=1/10): neutropenia, anemia, trombocitopenia; comune (>= 1/100, <1/10): mielosoppressione. Disturbi del sistema immunitario. Non comune (>= 1/1.000, <1/100): disturbi autoimmuni (compresi anemia emolitica autoimmune, sindrome di evan, porpora trombocitopenica, emofilia acquisita, pemfigo). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune (>= 1/100, <1/10): anoressia; non comune (>= 1/1.000, <1/100): sindrome da lisi tumorale (inclusi insufficienza renale, acidosi metabolica, iperkaliemia, ipocalcemia, iperuricemia, ematuria, cristalluria di acido urico, iperfosfatemia). Patologie del sistema nervoso. Comune (>= 1/100, <1/10): neuropatia periferica; non comune (>= 1/1.000, <1/100): confusione; raro (>=1/10.000, <1/1.000): coma, convulsioni, agitazione. Patologie dell'occhio. Comune (>= 1/100, <1/10): disturbi visivi;raro (>=1/10.000, <1/1.000): cecità, neurite ottica, neuropatia ottica. Patologie cardiache. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): insufficienza cardiaca, aritmia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune (>=1/10): tosse; non comune (>= 1/1.000, <1/100): tossicità polmonare (incluse fibrosi polmonare, polmonite, dispnea). Patologie gastrointestinali. Molto comune (>=1/10): vomito, diarrea, nausea; comune (>= 1/100, <1/10): stomatiti; non comune (>= 1/1.000, <1/100): emorragie gastrointestinali, alterazione degli enzimi pancreatici. Patologie epatobiliari. Non comune (>= 1/1.000, <1/100): alterazione degli enzimi epatici. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune (>= 1/100, <1/10): eruzione cutanea; raro (>=1/10.000, <1/1.000): tumore della pelle, necrolisi epidermica tossica (tipo di lyell), sindromedi stevens- johnson. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune (>=1/10): febbre, fatica, debolezza; comune (>= 1/100, <1/10): edema, mucositi, brividi, malessere generale. E' elencato il termine MedDRA piu' appropriato per descrivere un certo evento avverso. Sinonimi o condizioni correlate non sono elencate, ma devono comunque essere tenute in considerazione. I termini degli eventi avversi sono basati sulla versione 12.0 di MedDRA. All'interno di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravita'. Esperienza postmarketing con frequenza non nota: patologie del sistema nervoso: emorragia cerebrale; leucoencefalopatia (vedere paragrafo 4.4); leucoencefalopatia tossica acuta (vedere paragrafo 4.4); sindrome leucoencefalopatica posteriore reversibile (RPLS) (vedere paragrafo 4.4). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: emorragia del polmone. Patologie renali ed urinarie: cistite emorragica. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinalestesso. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazione-avversa.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Fertilita': le donne in eta' fertile devono essere avvertite del potenziale rischio per il feto. Sia gli uomini che le donne in eta' fertile sessualmente attivi devono adottare efficaci metodiche contraccettive durante il trattamento e per almeno 6 mesi dopo l'interruzione dellostesso (vedere paragrafo 4.4). Gravidanza: dati preclinici nei ratti hanno dimostrato un trasferimento di Fludara e/o dei suoi metaboliti attraverso la placenta. I risultati di studi di embriotossicita' con somministrazione intravenosa effettuati su ratti e conigli hanno indicato un potenziale teratogeno e letale per l'embrione a dosi terapeutiche(vedere paragrafo 5.3). I dati relativi all'uso di Fludara in donne nei primi tre mesi di gravidanza sono molto limitati: Fludara non deve essere somministrato durante una gravidanza se non in caso di effettiva necessita' (es. se il paziente e' in pericolo di vita, mancanza di un trattamento alternativo piu' sicuro senza compromettere il beneficioterapeutico o casi in cui il trattamento non puo' essere evitato). Fludara puo' causare danni al feto. Il medico puo' considerare l'uso di Fludara solo se i benefici potenziali giustificano i rischi potenzialiper il feto. Allattamento: non e' noto se questo farmaco o i suoi metaboliti sono escreti nel latte umano. Vi e' comunque evidenza dai datipreclinici che la fludarabina fosfato e/o i metaboliti passano dal sangue materno al latte. A causa del potenziale rischio di reazioni avverse gravi a Fludara nei lattanti, Fludara e' controindicato per le madri che allattano (vedere paragrafo 4.3).

Codice: 029552027
Codice EAN:

Codice ATC: L01BB05
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Citostatici
  • Antimetaboliti
  • Analoghi della purina
  • Fludarabina
Temperatura di conservazione: conservare nella confezione originale
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE

36 MESI

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