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FLUOROURACILE TEVA IV 5FL250MG Produttore: TEVA ITALIA SRL

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

FLUOROURACILE TEVA SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antimetaboliti.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni ml di soluzione contiene: fluorouracile 50 mg.

ECCIPIENTI

50 mg/ml: ogni ml di soluzione contiene sodio idrossido 14,3 mg/ml, acido cloridrico dil. 1:20 aggiustamento del pH, acqua per preparazioniiniettabili q.b.

INDICAZIONI

Trattamento palliativo del carcinoma della mammella, del colon, del retto, dello stomaco e del pancreas in pazienti selezionati, considerati intrattabili chirurgicamente o con altri mezzi.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Pazienti con ipersensibilita' nota al fluorouracile; pazienti in stato di denutrizione; pazienti con diminuita funzionalita' midollare; pazienti con serie infezioni.

POSOLOGIA

I farmaci somministrati per via parenterale, prima della somministrazione, devono essere sottoposti ad ispezione visiva per verificare l'eventuale presenza di particelle o alterazioni del colore, ogniqualvoltala soluzione e il contenitore lo permettano. Si raccomanda di ospedalizzare i pazienti durante il loro primo ciclo di terapia. Il farmaco deve essere somministrato solo per via endovenosa. E' possibile la somministrazione anche per via intraarteriosa, facendo attenzione, in ambedue i casi, ad evitare travaso. Il dosaggio deve essere personalizzatoe calcolato sul peso corporeo effettivo del paziente, usando l'indicedi massa magra corporea (peso secco) se il paziente e' obeso o se il peso risulta artificiosamente aumentato a causa di edema, ascite o altre condizioni di ritenzione idrica anormale. Si raccomanda di valutareattentamente ciascun paziente prima di iniziare il trattamento, al fine di determinare con la massima precisione il dosaggio ottimale di fluorouracile. Il prodotto puo' essere diluito con sodio cloruro 0,9% per iniezione o con destrosio 5% per iniezione. La soluzione ottenuta e'stabile per 48 ore se conservata a temperatura ambiente. Dosaggio iniziale: la dose e' di 12 mg/Kg di peso corporeo una volta al giorno per4 giorni successivi. La dose giornaliera non dovrebbe superare gli 800 mg. Se non si nota tossicita' si possono somministrare 6 mg/Kg in 6^a , 8^a , 10^a , 12^a giornata, mentre nessuna somministrazione deve essere effettuata in 5^a , 7^a , 9^a , 11^a giornata. La terapia deve essere sospesa alla fine del giorno 12 anche se non si manifestano segni di tossicita'. I pazienti a rischio e quelli defedati, dovrebbero ricevere 6 mg/Kg per giorno per 3 giorni consecutivi. Se non compaiono manifestazioni di tossicita', si possono somministrare 3 mg/Kg alla 5^a, 7^a , 9^a giornata, fino a che non si verifichi tossicita'. Nessunaterapia deve essere somministrata alla 4^a , 6^a , 8^a giornata. La dose totale giornaliera non dovrebbe superare i 400 mg. Una sequenza disomministrazione endovenosa appartenente all'uno o all'altro schema costituisce un "ciclo di terapia". La terapia deve essere subito interrotta al comparire di segni di tossicita'. Terapia di mantenimento. Neicasi in cui la tossicita' non rappresenta un problema, si prosegue laterapia adottando uno o l'altro schema: ripetere la somministrazione con il medesimo dosaggio della precedente ogni 30 giorni dall'ultimo trattamento; quando i segni di tossicita' manifestatasi in seguito al ciclo iniziale di terapia sono diminuiti, somministrare una dose di mantenimento di 10-15 mg/Kg/settimana in un'unica somministrazione. Non superare 1 g a settimana e ricorrere a dosi inferiori nei pazienti a rischio. Adattare il dosaggio a seconda delle reazioni avute dal paziente al precedente trattamento. Alcuni pazienti hanno ricevuto da 9 a 45 cicli di trattamento per un periodo compreso tra 12 e 60 mesi. Infusione: una dose giornaliera di 15 mg/kg, ma non superiore ad 1 g per infusione, da diluire in 500 ml di destrosio 5% per iniezione o sodio cloruro 0,9% per iniezione e somministrata per infusione endovenosa alla velocita' di 40 gocce al minuto in 4 ore. In alternativa, la dose giornaliera puo' essere infusa per 30-60 minuti, oppure con una infusione continua durante le 24 ore. Questa dose giornaliera va somministrata ingiorni successivi fino a che non si riscontrano segni di tossicita' oppure fino a che non si e' somministrata una dose di 12-15 g. Questa sequenza di iniezioni costituisce un "ciclo" di terapia. Alcuni pazienti hanno ricevuto fino a 30 g con una dose giornaliera massima fino ad 1 g. L'intervallo tra due cicli dovrebbe essere di 4/6 settimane. Uso in pediatria: la sicurezza e l'efficacia del fluorouracile nei bambininon e' ancora stata stabilita. Uso negli anziani: i pazienti anziani presentano piu' frequentemente diminuzione della funzionalita' renale correlata all'eta', che rende necessaria una riduzione del dosaggio nei pazienti sottoposti a terapia con fluorouracile. Terapia combinata: qualsiasi terapia che determini un aumento dello stress nel paziente, interferisca con la nutrizione o deprima le funzionalita' del midollo osseo, puo' aumentare la tossicita' del fluorouracile.

CONSERVAZIONE

Conservare il farmaco a temperatura compresa tra 15 gradi e 25 gradi C, nel contenitore originale per tenerlo al riparo dalla luce. Il fluorouracile diluito con sodio cloruro allo 0,9% per iniezione o con destrosio 5% per iniezione, e' stabile per 48 ore a temperatura ambiente, protetto dalla luce. La soluzione del Fluorouracile per infusione endovenosa puo' cambiare colore durante lo stoccaggio; la validita' e la sicurezza del prodotto non sono compromessi. Se si dovesse formare un precipitato nella soluzione, dovuto ad un'esposizione a basse temperature, scaldare a 60 gradi C e agitare vigorosamente; raffreddare fino a temperatura corporea prima dell'utilizzo.

AVVERTENZE

Si raccomanda che il fluorouracile sia impiegato solo da, o sotto la supervisione di, un medico specializzato nell'uso di chemioterapici edin particolare nell'uso di potenti antimetaboliti. A causa della possibilita' di gravi effetti tossici, si raccomanda di ospedalizzare i pazienti almeno durante il ciclo iniziale di terapia. Si deve usare particolare cautela: nei pazienti a rischio gia' sottoposti a irradiazionipelviche ad alte dosi, o a trattamento con farmaci alchilanti; in pazienti il cui midollo osseo presenta metastasi diffuse, oppure con funzione renale o epatica ridotta. Qualsiasi terapia che aumenti lo stressdel paziente, che interferisca con lo stato nutrizionale o che deprima la funzionalita' del midollo osseo aumenta la tossicita' del farmaco. Il fluorouracile non rappresenta una terapia adiuvante da associare alla terapia chirurgica. Il fluorouracile e' un farmaco che possiede elevata tossicita' con un basso margine di sicurezza. I pazienti devonoessere attentamente monitorati, dal momento che difficilmente la risposta terapeutica si verifica senza qualche segno di tossicita'. Con l'uso di fluorouracile si possono verificare grave tossicita' a livello ematologico, emorragie gastrointestinali e anche decesso, malgrado unaattenta selezione dei pazienti e un preciso aggiustamento del dosaggio. Sebbene si possano verificare piu' facilmente gravi effetti tossiciin pazienti a rischio, occasionalmente si possono verificare anche inpazienti in condizioni relativamente buone. La terapia deve essere interrotta ogniqualvolta si manifestino uno dei seguenti segni di tossicita': stomatiti o esofagofaringiti, al primo segno visibile; leucopenia (conta dei globuli bianchi - WBC min ore di 3500) o una rapida caduta della conta dei globuli bianchi; vomito non trattabile; diarrea, frequenti movimenti intestinali e feci acquose; ulcerazioni gastrointestinali e sanguinamento; trombocitopenia (conta delle piastrine minore di100.000); emorragia. La somministrazione di fluorouracile e' stata associata alla comparsa della sindrome di eritrodisestesia palmo-plantare, anche conosciuta come "hand-foot syndrome". Questa sindrome e' caratterizzata da una sensazione di formicolio delle mani e dei piedi che puo' degenerare in pochi giorni in dolore quando si afferrano oggetti o si sta camminando. Le piante dei piedi e delle mani diventano eritematose e gonfie in maniera simmetrica, con accentuata sensibilita' delle falangi distali, a volte con desquamazione. L'interruzione della terapia porta ad una graduale risoluzione in 5-7 giorni. Sebbene si sia osservato che la piridossina puo' migliorare questa condizione, la sua sicurezza ed efficacia non sono state ancora stabilite. Si puo' verificare vasospasmo coronarico con episodi di angina pectoris in pazienti in terapia con fluorouracile. Sembra che gli attacchi di angina si verifichino circa 6 ore (range, da minuti fino a 7 giorni) dopo la terza dose (range 1-13 dosi). Il rischio e' maggiore in pazienti con preesistenti disturbi coronarici. I nitrati o la morfina sembrano efficaci nell'alleviare il dolore; puo' essere efficace anche un trattamento preventivo con calcioantagonisti. L'effetto immunosoppressore del fluorouracile puo' portare ad un aumentato rischio di infezioni microbiche, ritardata cicatrizzazione e sanguinamento delle gengive.

INTERAZIONI

Fluorouracile/Calcio folinato: il calcio folinato puo' aumentare la tossicita' del fluorouracile. Fluorouracile/immunosoppressori/terapia radiante: si puo' verificare un aumento dell'azione immunosoppressiva; puo' essere necessario ridurre il dosaggio quando uno o piu' farmaci immunosoppressivi, inclusa la terapia radiante, sono usati contemporaneamente o consecutivamente. Fluorouracile/Vaccini, Virus uccisi: in funzione del fatto che la terapia con fluorouracile puo' diminuire le normali difese immunitarie, la risposta anticorpale del soggetto puo' risultare diminuita. L'intervallo tra l'interruzione della terapia che causa immunosoppressione e il ripristinarsi della capacita' del pazientedi rispondere al vaccino dipende dall'intensita' e dal tipo di immunosoppressione che il farmaco determina, dalla patologia sottostante e da altri fattori; si calcola approssimativamente un periodo compreso tra 3 mesi ed 1 anno. Fluorouracile/Vaccini, Virus vivi attenuati: in funzione del fatto che la terapia con fluorouracile puo' diminuire le normali difese immunitarie, l'uso concomitante di vaccini con virus viviattenuati puo' determinare un potenziamento della replicazione del virus, con conseguente aumento degli effetti collaterali del vaccino, e/o puo' diminuire la risposta anticorpale del soggetto al vaccino; la vaccinazione di questi pazienti deve essere effettuata con estrema cautela e solo dopo attenta valutazione dei parametri ematologici del paziente e solo con il consenso del medico che si occupa della terapia confluorouracile. L'intervallo tra l'interruzione della terapia che causa immunosoppressione e il ripristinarsi della capacita' del paziente di rispondere al vaccino dipende dall'intensita' e dal tipo di immunosoppressione che il farmaco determina, dalla patologia e da altri fattori; si calcola approssimativamente compreso tra 3 mesi ed 1 anno. I pazienti con leucemia in remissione non dovrebbero ricevere vaccini contenenti virus vivi attenuati prima di tre mesi dalla loro ultima seduta di chemioterapia. Inoltre, l'immunizzazione con vaccini contenenti il virus della poliomielite somministrati per via orale dovra' essere posticipato nelle persone a diretto contatto con il paziente, specialmente i familiari. Interferenze diagnostiche: si puo' verificare un aumento della fosfatasi alcalina, delle transaminasi, della bilirubina e della lattico-deidrogenasi. Si puo' verificare un aumento nelle urine dell'acido 5-idrossiindolacetico (5-HIAA). L'albumina plasmatica puo' diminuire in seguito ad un malassorbimento proteico causato dal farmaco.

EFFETTI INDESIDERATI

Effetti indesiderati comuni: durante la terapia si possono verificarestomatiti, esofagofaringiti (che possono portare a desquamazione e ulcerazione), diarrea, anoressia, nausea, vomito; enteriti, crampi, ulcere duodenali, feci acquose, duodeniti, gastriti, glossiti e faringiti.Ogni ciclo di terapia con fluoruoracile e' generalmente seguito da leucopenia. La conta di globuli bianchi piu' bassa si osserva solitamente tra il nono e il quattordicesimo giorno dopo il primo ciclo di trattamento, sebbene la massima depressione possa straordinariamente protrarsi fino al giorno 20. La conta torna solitamente a livelli normali entro il giorno 30. In un numero cospicuo di casi si sono osservati alopecia e dermatiti. La dermatite che compare piu' frequentemente e' una eruzione maculopapulare pruriginosa generalmente localizzata alle estremita' e meno frequentemente al tronco. E' generalmente reversibile e solitamente risponde ad un trattamento sintomatico. Altri effetti indesiderati. Sistema ematopoietico: pancitopenia, trombocitopenia, agranulocitosi, anemia, tromboflebiti. Sistema cardiovascolare: angina, ischemia miocardica. Sistema gastrointestinale: ulcerazioni gastrointestinali e sanguinamento, possibili sclerosi intra ed extra epatiche, colecistite in assenza di calcoli. Reazioni di ipersensibilita': anafilassie reazioni allergiche generalizzate. Sistema nervoso centrale: sindrome cerebellare acuta (che puo' persistere anche dopo il termine del trattamento), nistagmo, cefalea, letargia, malessere, debolezza. Cute: pelle secca, screpolature, fotosensibilita' manifestantesi sotto forma di eritema o aumentata pigmentazione della pelle, pigmentazione delle vene, sindrome da eritrodisestesia palmare-plantare, manifestantesi come formicolio alle mani ed ai piedi seguito da dolore, eritema e gonfiore. Occhi: fotofobia, lacrimazione, riduzione dell'acuita' visiva, nistagmo, diplopia, stenosi del dotto lacrimale, alterazioni della vista. Psichiatrici: disorientamento, confusione, euforia. Complicazioni infusionali a livello delle arterie regionali: aneurisma arterioso, ischemia arteriosa, trombosi arteriosa, sanguinamento a livello della cannula, ostruzione della cannula, sfilamento della cannula dal vaso venoso o fuoriuscita in loco del liquido infusionale, embolia, fibromiositi, ascessi, infezioni a livello del sito in cui e' inserita la cannula,tromboflebiti. Altri: epistassi, alterazione delle unghie (compresa la perdita).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non ci sono studi controllati adeguati che riguardano l'uso del fluorouracile in donne in gravidanza, e il farmaco deve essere usato in gravidanza solo in caso di effettiva necessita' o in caso di malattie gravi per cui non esistono o non sono efficaci farmaci piu' sicuri. Donnein eta' fertile non devono cominciare la terapia con fluorouracile fino a che non sia stata esclusa una eventuale gravidanza e devono ancheessere informate sui potenziali rischi per il feto in caso si instaurasse una gravidanza durante il trattamento. Uso in allattamento Non e'noto se il fluorouracile passi nel latte materno. Poiche' il fluorouracile inibisce la sintesi di DNA, RNA e proteine, le donne in trattamento con il farmaco non devono allattare al seno.

Codice: 026542011
Codice EAN:

Codice ATC: L01BC02
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Citostatici
  • Antimetaboliti
  • Analoghi della pirimidina
  • Fluorouracile
Temperatura di conservazione: da +15 a +25 gradi
Forma farmaceutica: PREPARAZIONE INIETTABILE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: SCATOLA

PREPARAZIONE INIETTABILE

24 MESI

SCATOLA