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FLUOXETINA ZEN 28CPS 20MG Produttore: ZENTIVA ITALIA SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

FLOTINA 20 MG CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antidepressivi; inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.

PRINCIPI ATTIVI

Fluoxetina cloridrato.

ECCIPIENTI

Amido, dimetilpolisilossano. Costituenti della capsula: eritrosina, ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172), titanio diossido (E171), indigotina, gelatina.

INDICAZIONI

Trattamento della depressione, del disturbo ossessivo compulsivo e della bulimia nervosa. Bambini e adolescenti di eta' pari o superiore a 8 anni: episodi depressivi maggiori da moderati a gravi se la depressione non risponde dopo 4-6 sedute di psicoterapia. Il farmaco antidepressivo va proposto a un bambino o a un giovane con depressione da moderata a grave soltanto in associazione con una psicoterapia concomitante. Prescrizione soggetta a diagnosi e piano terapeutico.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; fluoxetina e' controindicata in associazione agli inibitori dellamonoamino ossidasi irreversibili, non selettivi (es. iproniazide); controindicata in associazione con metoprololo usato in caso di insufficienza cardiaca. Inibitori della Monoamino Ossidasi: casi di reazioni gravi e talvolta letali sono stati riportati in pazienti che assumevanoun SSRI in associazione con un inibitore della monoamino ossidasi (IMAO), e in pazienti che avevano recentemente sospeso il trattamento conun SSRI ed iniziato quello con un IMAO. Il trattamento con fluoxetinadeve essere iniziato solo 2 settimane dopo la sospensione del trattamento con un IMAO irreversibile ed un giorno dopo la sospensione di un IMAO reversibile-A. Alcuni casi si sono presentati con caratteristichesimili alla sindrome serotoninergica (che possono assomigliare ed essere diagnosticati come sindrome maligna da neurolettici). La ciproeptadina o il dantrolene possono essere di beneficio ai pazienti che presentano tali reazioni. Sintomi di un'interazione farmacologica con un IMAO comprendono: ipertermia, rigidita', mioclono, instabilita' del sistema nervoso autonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, modificazioni dello stato mentale che comprendono stato confusionale, irritabilita' ed agitazione estrema fino al delirio ed al coma. Pertanto, la fluoxetina e' controindicata in associazione con un IMAO nonselettivo. Allo stesso modo, devono trascorrere almeno 5 settimane dopo la sospensione del trattamento con fluoxetina prima dell'inizio della terapia con un IMAO. Se la fluoxetina viene prescritta per un lungoperiodo di tempo e/o a dosi elevate, deve essere considerato un intervallo di tempo piu' lungo. L'associazione di fluoxetina con un IMAO reversibile (ad es. moclobemide) non e' raccomandata. Il trattamento confluoxetina puo' essere iniziato il giorno seguente la sospensione deltrattamento con un IMAO reversibile.

POSOLOGIA

Per somministrazione orale. >>Episodi di depressione maggiore. Adultied anziani: 20 mg al giorno. Se necessario il dosaggio deve essere riesaminato e corretto entro 3-4 settimane dall'inizio della terapia e quindi valutato se clinicamente appropriato. Sebbene a dosi piu' alte vi possa essere un potenziale aumento di effetti indesiderati, in alcuni pazienti, con insufficiente risposta terapeutica ai 20 mg, la dose puo' essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 60 mg. Variazioni del dosaggio devono essere effettuate con attenzione su ogni singolo individuo, per mantenere il paziente alla piu' bassa dose efficace.I pazienti con depressione devono essere trattati per un periodo sufficiente di almeno 6 mesi per essere sicuri che siano privi di sintomatologia. >>Disturbo ossessivo compulsivo. Adulti ed anziani: 20 mg al giorno. Sebbene a dosi piu' alte di 20 mg al giorno in alcuni pazienti vi puo' essere un potenziale aumento di effetti indesiderati, la dose puo' essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 60 mg se dopodue settimane c'e' un'insufficiente risposta terapeutica ai 20 mg. Seentro 10 settimane non si osserva alcun miglioramento, il trattamentocon fluoxetina deve essere riconsiderato. Se e' stata ottenuta una buona risposta terapeutica, il trattamento puo' essere continuato ad un dosaggio adattato su base individuale. Anche se non ci sono studi sistematici che consentano di stabilire per quanto tempo continuare il trattamento con fluoxetina, il Disturbo Ossessivo Compulsivo e' una condizione cronica ed e' ragionevole considerare un prolungamento della terapia oltre le 10 settimane nei pazienti che rispondono al trattamento.Variazioni del dosaggio devono essere effettuate con attenzione su ogni singolo individuo, per mantenere il paziente alla piu' bassa dose efficace. La necessita' di un trattamento deve essere rivalutata periodicamente. Nei pazienti che hanno risposto bene alla farmacoterapia alcuni clinici ritengono utile una contemporanea psicoterapia comportamentale. Nel Disturbo Ossessivo Compulsivo non e' stata dimostrata una efficacia nel lungo termine (oltre le 24 settimane). >>Bulimia nervosa. Adulti ed anziani: 60 mg al giorno. Nella bulimia nervosa non e' statadimostrata una efficacia nel lungo termine (oltre i 3 mesi). >>Adulti. In tutte le indicazioni: la dose raccomandata puo' essere aumentata o diminuita. Non sono state sistematicamente valutate dosi superiori a80 mg al giorno. Fluoxetina puo' essere somministrata in dose singolao frazionata, durante o lontano dai pasti. Quando la somministrazioneviene sospesa, le sostanze farmacologicamente attive persisteranno nell'organismo per settimane. Cio' deve essere tenuto presente quando siinizia o si interrompe il trattamento. Bambini e adolescenti di 8 anni di eta' ed oltre (Episodio di depressione maggiore di grado da moderato a grave): il trattamento deve essere iniziato e controllato sotto la supervisione dello specialista. La dose iniziale e' 10 mg al giornoAggiustamenti posologici della dose devono essere effettuati con attenzione, su base individuale, per mantenere il paziente alla dose minima efficace. Dopo una-due settimane, la dose puo' essere aumentata a 20mg al giorno. L'esperienza di studi clinici con dosi giornaliere superiori ai 20 mg e' minima. Esistono solo dati limitati sul trattamento oltre le 9 settimane. Bambini di ridotto peso corporeo: a causa dei piu' alti livelli plasmatici che si raggiungono nei bambini di ridotto peso corporeo, l'effetto terapeutico puo' essere raggiunto con dosi piu' basse. Nei pazienti pediatrici che rispondono al trattamento, la necessita' di continuare il trattamento dopo 6 mesi deve essere rivalutata. Se entro 9 settimane non e' stato raggiunto alcun beneficio clinico, il trattamento deve essere riconsiderato. Anziani: si raccomanda cautela quando si aumenta la dose e la dose giornaliera non deve generalmente superare i 40 mg. La dose massima raccomandata e' 60 mg al giorno. Una dose piu' bassa o meno frequente (per es. 20 mg a giorni alterni) deve essere presa in considerazione nei pazienti con insufficienza epatica, o nei pazienti in cui vi e' la possibilita' di un'interazione tra il farmaco e medicinali assunti in associazione. Sintomi da sospensione osservati in seguito ad interruzione del trattamento con il medicinale. L'interruzione brusca deve essere evitata. Quando si interrompe il trattamento con il farmaco la dose deve essere gradualmente ridotta in un periodo di almeno 1-2 settimane allo scopo di ridurre il rischio di comparsa di reazioni da sospensione. Se a seguito di una riduzione della dose o per una interruzione del trattamento si presentano sintomi intollerabili, si puo' prendere in considerazione il ripristino della dose prescritta in precedenza. Successivamente, il medico puo' continuare a ridurre la dose, ma in maniera piu' graduale.

CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.

AVVERTENZE

Comportamenti correlati al suicidio ed atteggiamento ostile sono stati osservati piu' frequentemente in studi clinici su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Utilizzare il farmaco nei bambini e adolescenti di eta' compresa tragli 8 e i 18 anni solo per il trattamento degli episodi di depressione maggiore di grado da moderato a grave e non usare in altre indicazioni. Inoltre, nei bambini e negli adolescenti sono disponibili solo dati limitati per quanto concerne gli effetti a lungo termine sulla sicurezza, inclusi gli effetti sulla crescita, sulla maturazione sessuale esullo sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale. Sono stati riportati eruzione cutanea, eventi anafilattoidi ed eventi sistemici progressivi, talvolta gravi. Alla comparsa dell'eruzione cutanea o di altri fenomeni di natura allergica per i quali non puo' essere identificata una diversa etiologia, sospendere la somministrazione di fluoxetina. Le convulsioni costituiscono un rischio potenziale con i farmaci antidepressivi. Somministrare fluoxetina con cautela nei pazienti con anamnesi di convulsioni. Sospendere il trattamento in qualunque paziente chemanifesti la comparsa di convulsioni o in cui si osservi un aumento nella frequenza delle convulsioni. La somministrazione di fluoxetina deve essere evitata nei pazienti con disturbi convulsivi instabili/epilessia ed i pazienti con epilessia controllata devono essere attentamente monitorati. Usare con cautela gli antidepressivi nei pazienti con anamnesi di mania/ipomania, sospendere fluoxetina. La fluoxetina e' ampiamente metabolizzata dal fegato ed eliminata dai reni. La fluoxetina, un potente inibitore del CYP2D6, puo' portare a una riduzione delle concentrazioni di endoxifen, uno dei piu' importanti metaboliti attivi del tamoxifene. Evitare la somministrazione di fluoxetina. Usare la fluoxetina con cautela nei pazienti con condizioni come la sindrome del QT lungo congenito, una storia familiare di prolungamento del tratto QTo di altre condizioni cliniche che predispongono ad aritmie o in casodi prolungata esposizione alla fluoxetina. In caso di trattamento confluoxetina di pazienti con malattia cardiaca stabile, considerare unavalutazione dell'ECG prima di iniziare il trattamento. Se segni di aritmia cardiaca si verificano durante la terapia con fluoxetina, sospendere il trattamento e eseguire un ECG. Nei pazienti che assumono fluoxetina puo' verificarsi perdita di peso. Nei pazienti diabetici, il trattamento con un SSRI puo' alterare il controllo glicemico. Durante terapia con fluoxetina si e' verificata ipoglicemia, mentre iperglicemia si e' sviluppata dopo sospensione del farmaco. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio dell'insulina e/o dell'ipoglicemizzante orale. La depressione e' associata ad un aumentato rischio di pensierisuicidari, autolesionismo e suicidio. L'uso di fluoxetina e' stato associato con lo sviluppo di acatisia. I sintomi da sospensione sono comuni quando il trattamento viene interrotto, specialmente se l'interruzione avviene in maniera brusca. Abitualmente questi sintomi si manifestano entro i primi giorni dall'interruzione del trattamento. Ridurre gradualmente il farmaco in un periodo di almeno 1-2 settimane prima dell'interruzione del trattamento. Sono state riportate manifestazioni disanguinamento a livello cutaneo come ecchimosi e porpora. Si consiglia cautela, specialmente durante l'uso contemporaneo con anticoagulantiorali, farmaci noti per influenzare la funzione piastrinica o altri farmaci che possono aumentare il rischio di sanguinamento, cosi' come nei pazienti con una storia di disturbi caratterizzati da sanguinamento. E' stata riportata midriasi in associazione con l'uso di fluoxetina.In pazienti trattati con fluoxetina che ricevono un trattamento con ECT, ci sono stati rari rapporti di convulsioni prolungate, per cui si consiglia cautela. Quando gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e le preparazioni a base di erbe contenenti Erba di S.Giovanni (Hypericum perforatum) sono usati insieme, puo' verificarsi un aumento degli effetti di tipo serotoninergico, come la sindrome serotoninergica. In rare occasioni lo sviluppo di una sindrome serotoninergica o di eventi simili alla sindrome maligna da neurolettici sono stati riportati in associazione al trattamento con fluoxetina, particolarmente quando la fluoxetina viene somministrata in associazione con altri farmaci serotoninergici (fra gli altri L-triptofano) e/o neurolettici. Poiche' queste sindromi possono dare luogo a condizioni potenzialmente pericolose per la vita del paziente, se si verificano tali eventi sospendere il trattamento con fluoxetina e iniziare un trattamento sintomatico di supporto. Alcuni casi di reazioni gravi e talvolta fatali sono stati riportati in pazienti trattati con un SSRI in associazione con un inibitore irreversibile monoamino ossidasi non selettivi (MAOI). Questi casi presentati con caratteristiche simili alla sindrome serotoninergica. Ciproeptadina o dantrolene possono essere di beneficio a pazienti che presentano tali reazioni. La fluoxetina e' controindicata in combinazione con un MAO irreversibile non selettivo. Prescriverela fluoxetina in quantita' minime necessarie, per ridurre il rischio di sovradosaggio. L'esperienza clinica con fluoxetina in pazienti con malattie Concomitanti e' Limitata. L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza, onde evitare inattesi effetti indesiderati da interazione. Ansia, tensione nervosa e insonnia sono presenti nel 10-20% del pazienti. Cefalea, sonnolenza, astenia e tremori sono ugualmente effetti sgraditi frequenti nei pazienti trattati con fluoxetina. Sono stati riferiti alcuni casi di iponatremia, sospendere fluoxetina. Benche' complessivamente questi casi siano apparsi attribuibili ad eziologie diverse, alcuni erano inquadrabili nell'ambito di una sindrome da inappropriata increzione di ormone antidiuretico. La maggior parte dei casi ha riguardato pazienti anziani e pazienti che assumevano diuretici o che erano in condizione di ipovolemia per altre cause. Pertanto usare con cautela in associazione con diuretici. Fluoxetina non e' stata impiegata in modo sistematico nell'anziano, non e' stato osservato alcun fenomeno avverso legato all'eta'. Ci sono stati rapporti sporadici di alterata funzione piastrinica in pazienti che assumono fluoxetina. La fluoxetina puo' prolungare il tempo di sanguinamento poiche' riduce il contenuto di serotonina nei granuli delle piastrine, sono state osservate anche petecchie ed ecchimosi. L'interruzione della terapia e' lentamente seguita da un ripristino della funzione piastrinica.

INTERAZIONI

Solo negli adulti. Effetti potenziali della cosomministrazione di farmaci metabolizzati dallo stesso sistema enzimatico: poiche' la fluoxetina puo' inibire l'isoenzima P450IID6 del citocromo P450, la cosomministrazione di fluoxetina con altri farmaci metabolizzati dallo stesso isoenzima puo' necessitare di una riduzione del dosaggio abituale tantodella fluoxetina quanto dell'altro farmaco assunto in associazione. Tenere presente la lunga emivita di eliminazione di entrambi, fluoxetina e norfluoxetina, considerando le interazioni farmacologiche di tipo farmacodinamico o farmacocinetico. Combinazioni contro-indicate. Inibitori irreversibili non selettivi delle Monoamino Ossidasi: alcuni casidi reazioni gravi e tavolta letali sono stati riportati in pazienti che assumevano un SSRI in associazione con un inibitore della monoaminoossidasi (IMAO), questi casi si sono presentati con caratteristiche simili alla sindrome serotoninergica. La ciproeptadina o il dantrolene possono essere di beneficio ai pazienti che presentano tali reazioni. Pertanto fluoxetina e' controindicata in combinazione con un inibitoredelle monoammino ossidasi irreversibile non selettivo (IMAO). A causadella durata di due settimane dell'effetto delle IMAO iniziare il trattamento con fluoxetina due settimane dopo la sospensione del trattamento con inibitori non selettivi delle monoamino ossidasi, ma in modo simile, devono trascorrere almeno cinque settimane dopo il trattamento con fluoxetina prima di iniziare il trattamento con un inibitore dellemonoamino ossidasi (IMAO). Uso di Metoprololo nell'insufficienza cardiaca: il rischio di comparsa di eventi avversi correlata all'utilizzo di Metoprololo inclusa Bradicardia eccessiva, possono aumentare a causa di un inibizione del suo metabolismo dovuto alla Fluoxetina. Tamoxifene: in letteratura e' stata riportata un'interazione farmacocinetica tra gli inibitori del CYP2D6 e tamoxifene mostrando una riduzione del 65-75% dei livelli plasmatici di una o piu' forme attive del tamoxifene. Poiche' non si puo' escludere una riduzione dell'effetto di tamoxifene, evitare, ove possibile, la co-somministrazione con inibitori del CYP2D6 (tra cui fluoxetina). Alcool: la fluoxetina non determina un aumento dei livelli di alcolemia ne' potenzia gli effetti dell'alcool. Tuttavia, l'associazione non e' consigliabile. Il MAO-A tra cui linezolid e cloruro metiltioninio (blu di metilene): rischio di sindrome serotoninergica. Se l'uso concomitante di tali sostanze attive con fluoxetina non puo' essere evitato, intraprendere uno stretto monitoraggio clinico e iniziare l'uso di farmaci concomitanti alle dosi piu' basse raccomandate. Mequitazina: rischio di eventi avversi di mequitazina possono essere aumentati a causa di una inibizione del suo metabolismo da parte della fluoxetina. Associazioni che richiedono precauzioni per illoro impiego. Prolungamento dell'intervallo QT: non si puo' escludereun effetto additivo tra la fluoxetina e questi medicinali. Pertanto, co-somministrazione di fluoxetina con medicinali che prolungano l'intervallo QT devono essere usati con cautela. Ciproeptadina: ci sono alcune segnalazioni di casi individuali di ridotta attivita' antidepressiva di fluoxetina quando usati in combinazione con ciproeptadina. Farmaci che possono indurre iponatremia: iponatriemia e' un effetto indesiderato di fluoxetina. L'uso in combinazione con altri agenti associati aiponatriemia possono indurre ad un aumento del rischio. Farmaci che possono provocare un abbassamento della soglia epilettogena: le convulsioni sono un effetto indesiderato di fluoxetina. Utilizzati in combinazione con altri agenti che possono abbassare la soglia convulsiva possono portare a un aumento del rischio Farmaci che influenzano l'emostasi. Aspirina e Anti infiammatori Non steroidei (FANS): rischio dell'aumento di sanguinamento. Fenitoina: quando viene associata con fluoxetina sono state osservate alterazioni dei livelli ematici. In alcuni casisi sono verificate manifestazioni di tossicita'. Farmaci ad azione sul Sistema Nervoso Centrale: la somministrazione di fluoxetina puo' determinare aumento dei livelli ematici di cabamezapina, aloperidolo, clozapina, alprazolam,imipramina e desipramina; in alcuni casi sono stateosservate manifestazioni cliniche di tossicita'. Diazepam: si puo' verificare un allungamento degli effetti di questo farmaco. Farmaci serotoninergici: la cosomministrazione con farmaci serotoninergici puo' aumentare il rischio di comparsa di una sindrome serotoninergica: sono stati riportati casi leggeri di sindrome serotoninergica quando gli SSRI sono somministrati con farmaci che hanno effetti serotoninergici. Pertanto, il contemporaneo impiego di fluoxetina con questi farmaci deveessere effettuato con cautela e con un monitoraggio clinico piu' mirato e frequente. L'associazione con triptani aggiunge un ulteriore rischio di vasocostrizione coronarica ed ipertensione arteriosa. Litio e triptofano: quando gli SSRI sono stati somministrati in associazione a litio o triptofano, si sono avuti rapporti di sindrome serotoninergicae, pertanto, il contemporaneo impiego di fluoxetina con questi farmaci deve essere effettuato con cautela. Quando la fluoxetina viene somministrata in associazione al litio, e' richiesto di effettuare un monitoraggio clinico piu' mirato e frequente. Isoenzima CYP2D6: poiche' il metabolismo di fluoxetina interessa il sistema isoenzimatico del citocromo CYP2D6 a livello epatico, una concomitante terapia con farmaci ugualmente metabolizzati da questo sistema enzimatico puo' portare ad interazioni farmacologiche. La terapia concomitante con farmaci prevalentemente metabolizzati da questo isoenzima e che hanno un indice terapeutico limitato, deve essere iniziata o adattata a partire dalla dose efficace piu' bassa. Cio' dovra' essere attuato anche se la fluoxetina e' stata assunta nelle 5 settimane precedenti. Anticoagulanti orali: aseguito della somministrazione contemporanea di fluoxetina ed anticoagulanti orali sono stati osservati non comunemente effetti anticoagulanti alterati, che non rientrano in una categoria omogenea, ma che comprendono un aumentato sanguinamento. Quando la terapia con fluoxetina viene iniziata od interrotta nei pazienti in trattamento con warfarin, deve essere effettuato un monitoraggio attento della coagulazione. Terapia elettroconvulsiva (ECT): in pazienti trattati con fluoxetina che ricevono un trattamento con ECT, ci sono stati rari rapporti di convulsioni prolungate, per cui si consiglia cautela. Erba di S. Giovanni: possono verificarsi interazioni farmacodinamiche tra fluoxetina ed il preparato a base di erbe contenente Erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum), che possono portare ad un aumento degli effetti serotoninergici cosi' come ad una sindrome serotoninergica.

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse piu' comunemente riportate nei pazienti trattati con fluoxetina sono state cefalea, nausea, insonnia, affaticamento e diarrea. Gli effetti indesiderati possono diminuire di intensita' e frequenza con il trattamento continuato e generalmente non portano ad unainterruzione della terapia. Alcune di queste reazioni avverse sono incomune con gli altri SSRI. Le seguenti frequenze sono state calcolatein studi clinici negli adulti (n = 9297) e da segnalazioni spontanee.Valutazione della frequenza: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1 /1.000). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: trombocitopenia, neutropenia, leucopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazione anafilattica, malattia da siero. Patologie endocrine. Raro: inappropriatasecrezione dell'ormone antidiuretico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: diminuzione dell'appetito; raro: iponatremia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: insonnia; comune: ansia, nervosismo, irrequietezza, tensione, diminuzione della libido, disturbi del sonno, sogni anomali; non comune: depersonalizzazione, umore elevato, euforia, pensieri anomali, orgasmo anomalo, bruxismo, pensieri e comportamenti suicidari; raro: ipomania, mania, allucinazioni, agitazione, attacchi di panico, confusione, disfemia, aggressivita'. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: mal di testa; comune: disturbi dell'attenzione, vertigini, disgeusia, letargia, sonnolenza, tremore; non comune:iperattivita' psicomotoria, discinesia, atassia, disturbi dell'equilibrio, mioclono, disturbi della memoria; raro: convulsioni, acatisia, sindrome buccolinguale, sindrome serotoninergica. Patologie dell'occhio. Comune: visione offuscata; non comune: midriasi. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; raro: aritmia ventricolare compresa torsione di punta,elettrocardiogramma QT prolungato. Patologie vascolari. Comune: vampate; non comune: ipotensione; raro: vasculite vasodilatazione. Patologie respitatorie, toraciche e mediastiniche. Comune: sbadiglio; non comune: dispnea epistassi; raro: faringite, eventi polmonari (processi infiammatori di diversa istopatologia e/o fibrosi). Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea; comune: vomito dispepsia, boccasecca; non comune: disfagia, emorragia gastrointestinale; raro: dolore esofageo. Patologie epatobiliari. Raro: epatite idiosincratica. Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, orticaria prurito iperidrosi; non comune: alopecia, aumento della tendenza alla formazione di lividi, sudorazione fredda; raro: angioedema, ecchimosi, reazioni di fotosensibilita', porpora, eritema multiforme, sindrome di Stevens- Johnson, Necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell). Patologie del sistema musco-scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia; non comune: spasmi muscolari; raro: mialgia. Patologie renali e urinarie. Comune: urinazione frequente; non comune: disuria; raro: ritenzione urinaria, disturbi della minzione. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: emorragia ginecologica, disfunzione erettile, disturbi eiaculatori; non comune: disfunzione sessuale; raro: galattorea, iperprolattinemia priapismo. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento; comune: nervosismo, brividi; non comune: malessere, sensazione anomala, sensazione di freddo, sensazione di caldo; raro: emorragia delle mucose. Esami diagnostici. Comune: diminuzione di peso; non nota: aumento delle transaminasi, gammaglutamiltransferasi. Casi di ideazione suicidaria e comportamenti suicidari sono stati riportati durante la terapia con fluoxetina o nelle fasi precoci dopo la sospensione del trattamento. Sistema urogenitale: ritenzione urinaria ed alterata frequenza urinaria. Fratture ossee: gli studi epidemiologici, condotti principalmente in pazienti con 50 anni di eta', mostrano un aumento del rischio di fratture nei pazienti trattati con SSRI e antidepressivi triciclici (TCA). Il meccanismo che causa tale rischio non e' noto. Sintomi da sospensione osservati all'interruzione del trattamento con fluoxetina: l'interruzione del trattamento con fluoxetina porta comunemente alla comparsa di sintomi da sospensione. Le reazioni piu' comunemente riportate sono capogiri, disturbi del sensorio (compresa la parestesia), disturbi del sonno (compreso insonnia e sogni vividi), astenia, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore e cefalea. Generalmente questi sintomi sono di intensita' variabile da lieve a moderata e sono auto-limitanti, tuttavia in alcuni pazienti possono essere di intensita' grave e/o prolungati. Si consiglia pertanto di effettuare un'interruzione graduale mediante una progressiva riduzione della dose quando il trattamento con il farmaco non e' piu' necessario. Popolazione pediatrica: le reazioni avverse che sono state osservate specificatamente o con una diversa frequenza in questa popolazione sono appresso descritte. Le frequenze di questi eventi sono basate sulle esposizioninei trial clinici pediatrici (n=610). In studi clinici pediatrici i comportamenti correlati al suicidio (tentativo di suicidio e pensieri suicidari) ed atteggiamento ostile (gli eventi segnalati sono stati: larabbia, irritabilita', aggressivita', agitazione, sindrome da attivazione) e epistassi, sono stati piu' comunemente osservati nei bambini eadolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. La sicurezza di fluoxetina non e' stata sistematicamente valutata per trattamenti cronici di durata superiore alle 19 settimane. In studi clinici pediatrici, sono state segnalate reazioni maniacali, incluse mania e ipomania (2,6% nei pazienti trattati con fluoxetina vs. 0% nei controlli con placebo), portando ad una interruzione del trattamento nella maggior parte dei casi. Questi pazienti non avevano avuto precedenti episodi di ipomania/mania. Dopo 19 settimane di trattamento, pazienti pediatrici trattati con fluoxetina nel corso di uno studio clinico riportarono una media di 1,1 cm in meno in altezza (p=0.004)e 1,1 kg in meno di peso (p=0.008) rispetto ai soggetti trattati con placebo. Nell'impiego clinico sono stati riportati anche casi isolati di ritardo di crescita. Nell'impiego clinico in pediatria sono stati riportati casi isolati di eventi avversi potenzialmente indicanti una ritardata maturazione sessuale o una disfunzione sessuale. In studi clinici in pediatria, il trattamento con fluoxetina fu associato con una riduzione dei livelli ematici di fosfatasi alcalina. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazionedel medicinale, e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Il trattamento con il medicinale deve essere attentamente esaminato dal medico e valutato i benefici attesi contro i rischi per il feto nelle donne in gravidanza e allattamento. Alcuni studi epidemiologici riportano un aumento del rischio di difetti cardiovascolari associati all'uso della fluoxetina durante il primo trimestre di gravidanza. Il meccanismo e' sconosciuto. Nel complesso i dati suggeriscono che il rischio di avere un bambino con un difetto cardiovascolare a seguito di esposizione materna di fluoxetina e' nell'ordine del 2% paragonato ad un tasso atteso dei medesimi difetti di circa l'1% nella popolazione generale. I dati epidemiologici evidenziano che l'uso di SSRI in gravidanza, soprattutto nella fase avanzata della gravidanza, puo' aumentare ilrischio di ipertensione polmonare persistente nel neonato (PPHN). Il rischio osservato e' stato di circa 5 casi ogni 1000 gravidanze. Nellapopolazione generale, si verificano 1-2 casi di ipertensione polmonare persistente nel neonato ogni 1000 donne in gravidanza. Inoltre, anche se la fluoxetina puo' essere usata durante la gravidanza, si deve prestare cautela, specialmente durante la fine della gravidanza o subitoprima dell'inizio del travaglio dal momento che sono stati segnalati i seguenti effetti nei neonati: irritabilita', tremore, ipotonia, pianto persistente, difficolta' a succhiare o a dormire. Questi sintomi possono indicare sia effetti serotoninergici, sia una sindrome da astinenza. Il momento di insorgenza e la durata di questi sintomi possono essere correlati alla lunga emivita di fluoxetina (4-6 giorni) e del suometabolita attivo, norfluoxetina (4-16 giorni). E' noto che la fluoxetina ed il suo metabolita attivo norfluoxetina vengono escreti nel latte materno umano. Eventi avversi sono stati riportati nei neonati allattati al seno. Se il trattamento con fluoxetina e' ritenuto necessario, deve essere presa in considerazione la sospensione dell'allattamentoal seno; comunque, se l'allattamento al seno viene continuato, deve essere prescritta la piu' bassa dose efficace di fluoxetina. I dati sugli animali hanno dimostrato che fluoxetina puo' influire sulla qualita' dello sperma. Nell'uomo, segnalazioni provenienti da pazienti trattati con SSRI hanno dimostrato che l'effetto sulla qualita' dello spermae' reversibile. Finora non e' stato osservato impatto sulla fertilita'.

Codice: 033910023
Codice EAN:

Codice ATC: N06AB03
  • Sistema nervoso
  • Psicoanalettici
  • Antidepressivi
  • Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina
  • Fluoxetina
Temperatura di conservazione: inferiore a +30 gradi
Forma farmaceutica: CAPSULE RIGIDE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: BLISTER OPACO

CAPSULE RIGIDE

24 MESI

BLISTER OPACO