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GENOTROPIN MINI 4TBF 1,2MG(3,6 Produttore: PFIZER ITALIA SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA LIMITATIVA

DENOMINAZIONE

GENOTROPIN MINIQUICK

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Ormoni del lobo anteriore dell'ipofisi ed analoghi.

PRINCIPI ATTIVI

Somatropina.

ECCIPIENTI

>>Polvere (scomparto anteriore): glicina, sodio fosfato monobasico anidro, sodio fosfato bibasico anidro e mannitolo. >>Solvente (scompartoposteriore): acqua per preparazioni iniettabili e mannitolo.

INDICAZIONI

>>Bambini. Disturbi della crescita dovuti a insufficiente increzione di ormone somatotropo (deficit di ormone della crescita, GHD) e disturbi della crescita associati a Sindrome di Turner o a insufficienza renale cronica. Disturbi della crescita (altezza attuale < -2,5 SDS e altezza corretta in base alla statura dei genitori < - 1 SDS) in bambini di bassa statura nati piccoli per l'eta' gestazionale (SGA), con peso e/o lunghezza alla nascita inferiore a - 2 SD, che non hanno presentato recupero di crescita (HV < 0 SDS durante l'ultimo anno) entro l'eta'di 4 anni od oltre. Sindrome di Prader-Willi per il miglioramento della crescita e della composizione corporea. La diagnosi di Sindrome di Prader-Willi deve essere confermata da appropriati test genetici. >>Adulti. Trattamento sostitutivo nei pazienti adulti con marcato deficit di ormone della crescita. Insorgenza in eta' adulta : pazienti che hanno un grave deficit di ormone della crescita associato a deficit ormonali multipli come conseguenza di una patologia ipotalamica o ipofisaria nota, e che hanno almeno un deficit di un ormone ipofisario, ad eccezione della prolattina.Questi pazienti devono essere sottoposti ad un appropriato test dinamico di secrezione per la diagnosi o per l'esclusione del deficit di ormone della crescita. >>Insorgenza in eta' infantile: pazienti carenti di ormone della crescita in eta' infantile per cause congenite, genetiche, acquisite, o idiopatiche. I pazienti con GHD insorto in eta' infantile devono essere rivalutati per quanto riguarda la capacita' secretoria dell'ormone della crescita al completamentodella crescita longitudinale. Nei pazienti con elevata probabilita' di GHD persistente, ad esempio per una causa congenita o GHD secondarioad una malattia o ad un danno ipotalamo-ipofisario, livelli di IGF-I con SDS< -2 in assenza di trattamento con ormone della crescita per almeno 4 settimane, devono essere considerati segno evidente di totale GHD. Per tutti gli altri pazienti saranno necessari il dosaggio dei livelli di IGF-I e un test di stimolazione dell'ormone della crescita.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Non deve essere usato in presenza di tumore e prima di iniziare, la terapia antitumorale deve essere stata completata. Non deve essere usato per promuovere la crescita nei bambini con saldatura dell'epifisi. Non devono essere trattati pazienti in terapia intensiva che soffrono di complicazioni a seguito di intervento chirurgico a cuore aperto, intervento all'addome, traumi accidentali multipli, deficit respiratorio acuto o condizioni simili. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

POSOLOGIA

Il dosaggio e lo schema di somministrazione devono essere personalizzati. Somministrare per via sottocutanea cambiando sede per prevenire la comparsa di lipoatrofia. >>Disturbi della crescita da insufficiente increzione di ormone somatotropo nei bambini: 0,025 - 0,035 mg/kg di peso corporeo al giorno oppure 0,7 - 1,0 mg/m^2 di superficie corporea al giorno. E' possibile somministrare anche dosi piu' elevate. Quando l'insorgenza del GHD in eta' infantile persiste nell'adolescenza, il trattamento deve essere continuato per raggiungere il completo svilupposomatico (composizione corporea, massa ossea). Per il monitoraggio, il raggiungimento di un normale picco di massa ossea definito da un T score > -1 (standardizzato rispetto al picco medio di massa ossea in una popolazione di adulti misurata mediante DEXA, Densitrometria Assialea raggi X, considerando il sesso e la razza) rappresenta uno degli obiettivi terapeutici durante il periodo di transizione. >>Sindrome di Prader-Willi per il miglioramento della crescita e della composizione corporea nei bambini: 0,035 mg/kg di peso corporeo al giorno o 1,0 mg/m^2 di superficie corporea al giorno. Non deve essere superata la dose giornaliera di 2,7 mg. Il trattamento non deve essere usato nei bambini con una velocita' di crescita inferiore ad 1 cm all'anno e prossima saldatura delle epifisi. >>Disturbi della crescita dovuti alla Sindrome di Turner: 0,045 - 0,050 mg/kg di peso corporeo al giorno oppure 1,4mg/m^2 di superficie corporea al giorno. >>Disturbi della crescita nell'insufficienza renale cronica: 1,4 mg/m^2 di superficie corporea al giorno (approssimativamente 0,045 - 0,050 mg/kg di peso corporeo al giorno). Possono essere necessarie dosi piu' elevate se la velocita' di crescita risulta troppo bassa. L'aggiustamento della dose puo' risultare necessario dopo 6 mesi di trattamento. >>Disturbi della crescita inbambini di bassa statura nati piccoli per l'eta' gestazionale (SGA): 0,035 mg/kg di peso corporeo al giorno (1 mg/m^2 di superficie corporea al giorno) fino al raggiungimento dell'altezza finale. Il trattamento deve essere interrotto dopo il primo anno di terapia se la velocita'di crescita e' inferiore a + 1 SDS. Il trattamento deve essere interrotto se la velocita' di crescita e' < 2 cm/anno e, nel caso fosse necessaria una conferma, se l'eta' ossea e' > 14 anni (per le ragazze) oppure > 16 anni (per i ragazzi), corrispondente alla saldatura delle epifisi. >>Pazienti che proseguono la terapia con l'ormone della crescitadopo il GHD in eta' infantile: 0,2-0,5 mg al giorno. La dose deve essere gradualmente aumentata o diminuita in relazione alle necessita' dei singoli pazienti, determinate in base alle concentrazioni di IGF-I. >>Pazienti con insorgenza di GHD in eta' adulta: 0,15-0,3 mg al giornoche deve essere gradualmente aumentata in relazione alle necessita' dei singoli pazienti, determinate in base alle concentrazioni di IGF-I.In entrambi i casi l'obiettivo del trattamento e' l'ottenimento di valori di concentrazioni del fattore di crescita insulino-simile (IGF-I)entro le 2 SDS del valore medio corretto per l'eta'. Nei pazienti conconcentrazioni normali di IGF-I all'inizio del trattamento, l'ormone della crescita deve essere somministrato fino ad ottenere valori di IGF-I tendenti al limite superiore di normalita', senza superare le 2 SDS. Per la titolazione del dosaggio si possono anche usare come riferimento la risposta clinica e gli effetti collaterali. E' noto che vi sono pazienti con GHD per i quali i valori di IGF-I non si normalizzano nonostante la buona risposta clinica e di conseguenza in questi casi non e' necessario aumentare il dosaggio. La dose di mantenimento giornaliera raramente supera 1,0 mg al giorno. Le donne possono necessitare di dosaggi piu' elevati rispetto agli uomini per i quali e' dimostrata un'aumentata sensibilita' dell'IGF-I. Puo' sussistere il rischio che le donne, specialmente quelle sottoposte a terapia sostitutiva estrogenica orale, possano assumere un dosaggio insufficiente; lo stesso dosaggio puo' invece risultare elevato per gli uomini. L'accuratezza della dose di ormone della crescita deve, pertanto, essere controllata ogni sei mesi. Dato che la produzione di ormone della crescita fisiologica diminuisce con l'eta', la dose necessaria si riduce. Nei pazienti di eta' superiore a 60 anni, la terapia va iniziata con una dose di 0,1-0,2 mg al giorno che deve essere gradualmente aumentata in relazione alle necessita' dei singoli pazienti. Si deve utilizzare la dose minima efficace. La dose di mantenimento giornaliera raramente supera 0,5 mg al giorno.

CONSERVAZIONE

>>Prima della ricostituzione: conservare in frigorifero (+2 - +8 gradi C). Non congelare. Tenere la siringa nel contenitore al riparo dallaluce. Per il solo uso ambulatoriale, il prodotto puo' essere conservato dall'utilizzatore finale, fino a 25 gradi C per un solo periodo di 6 mesi. Durante e/o alla fine dei 6 mesi, il prodotto non deve essere rimesso in frigorifero. >>Dopo ricostituzione: non congelare. Tenere la siringa nel contenitore al riparo dalla luce.

AVVERTENZE

Puo' indurre un'insulino-resistenza e in alcuni pazienti iperglicemia. In rari casi la terapia con somatropina puo' indurre la comparsa di una condizione simile a quella diagnosticabile come diabete mellito ditipo II, ma fattori di rischio come obesita', anamnesi familiare, trattamento con steroidi o preesistente scarsa tolleranza al glucosio sono presenti nella maggioranza dei casi dove cio' si verifica. Nei pazienti con diabete mellito conclamato puo' essere necessario un aggiustamento della terapia antidiabetica. Gli effetti della somatropina sui livelli dell'ormone tiroideo possono avere una rilevanza clinica nei pazienti con ipotiroidismo subclinico centrale in cui teoricamente si puo' sviluppare ipotiroidismo. Invece, nei pazienti in terapia sostitutiva con tiroxina, puo' insorgere un lieve ipertiroidismo. Controllare inmodo particolare la funzionalita' tiroidea dopo l'inizio del trattamento con somatropina e dopo gli aggiustamenti posologici. Nel deficit dell'ormone della crescita secondario al trattamento di malattie di natura maligna fare particolare attenzione per rilevare eventuali sintomidi recidiva della neoplasia. Nei pazienti affetti da disturbi del sistema endocrino puo' verificarsi lo slittamento dell'epifisi dell'anca piu' frequentemente che nel resto della popolazione. Ogni eventuale episodio di claudicatio insorto nei bambini durante la terapia con somatropina deve essere controllato clinicamente. In caso di cefalea grave o ricorrente, disturbi alla vista, nausea e/o vomito si consiglia di eseguire una fondoscopia per rilevare l'eventuale presenza di edema papillare. Nel caso questo venga diagnosticato si deve considerare una diagnosi di ipertensione endocranica benigna e, se del caso, la terapia con ormone della crescita deve essere interrotta. Spesso e' possibile ripristinare la terapia senza una recrudescenza dell'ipertensione endocranica. Quando la terapia con ormone della crescita viene ripristinata e' necessario un attento monitoraggio del paziente per rilevare eventuali sintomi di ipertensione endocranica. Vi e' un'esperienza limitata nel trattamento di pazienti di eta' superiore a 80 anni. I pazienti anziani possono essere piu' sensibili all'azione del farmaco e di conseguenza piu' esposti all'insorgenza di reazioni avverse. Nei pazienti con la Sindrome di Prader-Willi, la terapia deve essere sempre abbinata ad una dieta ipocalorica. Sono stati segnalati casi di decesso associati all'uso dell'ormone della crescita in pazienti pediatrici affettida sindrome di Prader-Willi con uno o piu' dei seguenti fattori di rischio: obesita' grave, storia di compromissione della funzionalita' respiratoria o apnea notturna, o infezione respiratoria non identificata. Prima di iniziare il trattamento in pazienti con sindrome di Prader-Willi, devono essere valutati segnali di ostruzione delle vie respiratorie superiori, apnea notturna, o infezioni respiratorie. prima di iniziare il trattamento con l'ormone della crescita. L'apnea notturna deve essere valutata prima dell'inizio del trattamento con l'ormone dellacrescita mediante metodi riconosciuti quali la polisonnografia o l'ossimetria notturna, e monitorata in caso di sospetta apnea notturna. Sedurante il trattamento con somatropina i pazienti mostrano segni di ostruzione delle vie respiratorie superiori il trattamento deve essere interrotto e deve essere eseguito un nuovo esame otorinolaringoiatrico. I pazienti devono essere monitorati per quanto riguarda i segnali diinfezioni respiratorie, che devono essere diagnosticate prima possibile e trattate in modo aggressivo. Tutti i pazienti con sindrome di Prader-Willi devono inoltre essere sottoposti a controllo attento del peso prima e durante il trattamento con l'ormone della crescita. La scoliosi e' frequente nei pazienti con la Sindrome di Prader-Willi. La scoliosi puo' progredire in qualsiasi bambino con una crescita rapida. Durante il trattamento bisogna monitorare i segni di scoliosi. Comunque il trattamento con l'ormone della crescita non ha evidenziato un incremento nell'incidenza o gravita' della scoliosi. Vi e' un'esperienza limitata nel trattamento prolungato di pazienti adulti e di pazienti con la Sindrome di Prader-Willi. Prima di iniziare il trattamento devono essere escluse altre cause o trattamenti che possano spiegare il disturbo della crescita nei bambini di bassa statura nati piccoli per l'eta'gestazionale (SGA). Nei bambini nati piccoli per l'eta' gestazionale,si raccomanda di controllare i livelli di insulina e di glucosio a digiuno prima dell'inizio della terapia e, successivamente, una volta l'anno. Nei pazienti a maggior rischio di sviluppare diabete mellito deve essere effettuata la curva da carico orale al glucosio (OGTT). Nel caso di presenza di diabete conclamato, l'ormone della crescita non deve essere somministrato. Nei bambini nati piccoli per l'eta' gestazionale (SGA) si consiglia di monitorare i livelli di IGF-I prima dell'inizio della terapia e due volte all'anno durante il trattamento. Qualora,dopo ripetute determinazioni, si riscontrassero livelli di IGF-I maggiori di + 2SD rispetto al range di normalita' per l'eta' e stadio di sviluppo puberale, si deve prendere in considerazione il rapporto IGF-I/IGFBP-3 per un'eventuale aggiustamento posologico. Vi e' un'esperienza limitata riguardo l'inizio del trattamento in pazienti SGA vicini all'esordio puberale. E' pertanto non raccomandato iniziare il trattamento in questo periodo. Vi e' un'esperienza limitata nei pazienti con Sindrome di Silver-Russell. Nei bambini di bassa statura nati piccoli per l'eta' gestazionale (SGA) si puo' verificare una perdita di parte del beneficio, in termini di guadagno staturale ottenuto con il trattamento con ormone della crescita, se si interrompe la terapia prima del raggiungimento della statura definitiva. Nell'insufficienza renale cronica la funzionalita' renale deve essere inferiore al 50% rispetto ai valori normali prima di iniziare la terapia con l'ormone della crescita. Il trattamento deve essere sospeso dopo trapianto renale. Non sono disponibili dati sull'altezza finale nei pazienti con insufficienza renale cronica trattati. Gli effetti sulla guarigione sono stati studiatiin due studi controllati con placebo effettuati su 522 pazienti adulti in terapia intensiva che soffrivano di complicazioni a seguito di interventi chirurgici a cuore aperto, interventi addominali, traumi accidentali multipli o deficit respiratorio acuto. La mortalita' e' stata maggiore nei pazienti trattati con somministrazioni giornaliere di 5,3o 8 mg rispetto ai pazienti trattati con placebo, 42% contro 19%. Sulla base di questa informazione, questo tipo di pazienti non deve essere trattato. Pazienti in terapia intensiva: valutare i benefici di un trattamento continuato rispetto ai rischi potenziali.

INTERAZIONI

I dati di uno studio sull'interazione effettuato in pazienti adulti con deficit di ormone della crescita indicano che la somministrazione di somatropina puo' aumentare la clearance di sostanze metabolizzate dal citocromo P450 isoenzimi. La clearance di sostanze metabolizzate dalcitocromo P450 3A4 (steroidi sessuali, corticosteroidi, anticonvulsivanti e ciclosporina) puo' essere particolarmente aumentata per cui i livelli di plasma di queste sostanze risultano piu' bassi. Non si conosce il significato clinico di cio'.

EFFETTI INDESIDERATI

I pazienti con deficit dell'ormone della crescita sono caratterizzatida un deficit del volume extracellulare. Una volta iniziato il trattamento con somatropina, questo deficit viene corretto rapidamente. In pazienti adulti sono comuni effetti collaterali collegati a ritenzione idrica, come edema periferico, rigidita' delle estremita', artralgia, mialgia e parestesia. In genere questi eventi avversi sono lievi o moderati, insorgono nei primi mesi di trattamento regrediscono spontaneamente o riducendo la dose. L'incidenza di questi eventi avversi e' correlata alla dose somministrata, l'eta' del paziente e puo' essere inversamente legata all'eta' del paziente quando insorge il deficit di ormone della crescita. Nei bambini questi effetti non sono comuni. Nei bambini sono comuni reazioni cutanee locali e transitorie nella sede di iniezione. Sono stati riportati rari casi di diabete mellito di tipo IIed ipertensione endocranica benigna. Sono stati riportati casi non comuni di sindrome del tunnel carpale negli adulti. Nell'1% circa di pazienti somatropina ha causato la formazione di anticorpi la cui capacita' legante e' bassa e non e' stato associato significato clinico alla loro formazione. Neoplasie benigne e maligne. Molto raro (<1/10000): leucemia. Disturbi del sistema immunitario. Comune (>1/100, <1/10): formazione di anticorpi. Disturbi endocrini. Raro (> 1/10 000, < 1/1000):diabete mellito tipo II. Disturbi del sistema nervoso. Comune (>1/100, <1/10): parestesia negli adulti. Non comune (>1/1000,<1/100): sindrome del tunnel carpale negli adulti. Parestesia nei bambini. Raro (> 1/10 000, < 1/1000): ipertensione endocranica benigna. Disturbi cutanei e del tessuto sottocutaneo. Comune (>1/100, <1/10): nei bambini reazioni cutanee transitorie locali. Disturbi muscoloscheletrici, del tessuto connettivo e ossei. Comune (>1/100, <1/10): negli adulti rigidita' delle estremita', artralgia, mialgia. Non comune (>1/1000,<1/100): nei bambini rigidita' delle estremita', artralgia, mialgia. Disturbi di carattere generale e del sito di somministrazione. Comune (>1/100, <1/10): edema periferico negli adulti. Non comune (>1/1000,<1/100): edema periferico nei bambini. E' stato riportato che la somatropina riduce i livelli plasmatici di cortisolo, probabilmente influenzando le proteine trasportatrici o aumentando la clearance epatica. La rilevanza clinica di questi risultati puo' essere limitata. Ciononostante la terapia sostitutiva con corticosteroidi deve essere ottimizzata prima di iniziare la terapia. Sono stati riportati rarissimi casi di leucemia in bambini con deficit dell'ormone della crescita trattati con somatropina, ma l'incidenza sembra essere simile a quella dei bambini non affetti da deficit dell'ormone della crescita. Durante l'esperienza successiva alla commercializzazione sono stati segnalati rari casi di morte improvvisa in pazienti affetti da sindrome di Prader-Willi trattati con somatropina, sebbene non sia stata dimostrata una relazione causale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non vi e' esperienza clinica dell'uso del farmaco in donne gravide. Idati degli studi sulla riproduzione nell'animale sono incompleti. Il trattamento deve essere interrotto in caso di gravidanza. Durante una normale gravidanza i livelli dell'ormone della crescita pituitario diminuiscono notevolmente dopo 20 settimane di gestazione e vengono sostituiti quasi interamente dall'ormone della crescita placentare entro le30 settimane. Per questo motivo, e' improbabile che sia necessaria laterapia sostitutiva continuata con somatropina in donne con deficit dell'ormone della crescita nel terzo trimestre di gravidanza. Non esistono informazioni sul passaggio di somatropina nel latte materno, ma e'estremamente improbabile che una proteina tal quale venga assorbita nel tratto gastrointestinale del neonato.

Codice: 026844237
Codice EAN:

Codice ATC: H01AC01
  • Preparati ormonali sistemici,escl.ormoni sessuali e insuline
  • Ormoni ipofisari, ipotalamici ed analoghi
  • Ormoni del lobo anteriore dell'ipofisi
  • Somatropina e agonisti della somatropina
  • Somatropina
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: SIRINGA MONODOSE

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

SIRINGA MONODOSE