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HUMIRA SC 2SIR+2FL 40MG+2TAMP Produttore: ABBVIE SRL

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • RICETTA LIMITATIVA

DENOMINAZIONE

HUMIRA 40 MG/0,8 ML SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Immunosoppressori, inibitori del Fattore di Necrosi Tumorale alfa (TNF-alfa).

PRINCIPI ATTIVI

Ciascun flaconcino monodose da 0,8 ml contiene 40 mg di adalimumab. Adalimumab e' un anticorpo monoclonale umano ricombinante prodotto in cellule ovariche di criceto cinese (Chinese Hamster Ovary). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Mannitolo; acido citrico monoidrato; sodio citrato; sodio fosfato monobasico diidrato; sodio fosfato dibasico diidrato; sodio cloruro; polisorbato 80; sodio idrossido; acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Artrite idiopatica giovanile. Artrite idiopatica giovanile poliarticolare: Humira in combinazione con metotressato e' indicato per il trattamento dell'artrite idiopatica giovanile poliarticolare attiva, nei pazienti da 2 anni di eta', che hanno avuto una risposta inadeguata ad uno o piu' farmaci anti-reumatici modificanti la malattia (DMARD). Humira puo' essere somministrato come monoterapia in caso di intolleranza al metotressato o quando il trattamento continuato con metotressato non e' appropriato (per l'efficacia in monoterapia vedere paragrafo 5.1). Humira non e' stato studiato in pazienti di eta' inferiore a 2 anni.Artrite associata ad entesite: Humira e' indicato per il trattamento delle forme attive di artrite associata a entesite, nei pazienti da 6 anni di eta', che hanno avuto una risposta inadeguata o che sono intolleranti alla terapia convenzionale (vedere paragrafo 5.1). Psoriasi a placche pediatrica: Humira e' indicato per il trattamento della psoriasi cronica a placche grave in bambini e adolescenti da 4 anni di eta' che abbiano avuto una risposta inadeguata, o siano candidati inappropriati alla terapia topica e alle fototerapie. Idrosadenite suppurativa negli adolescenti Humira e' indicato per il trattamento dell'idrosadenite suppurativa (acne inversa) attiva di grado da moderato a severo negli adolescenti dai 12 anni di eta' con una risposta inadeguata alla terapia sistemica convenzionale per l'idrosadenite suppurativa ( hidradenitis suppurativa , HS) (vedere paragrafi 5.1 e 5.2). Malattia di Crohn in pazienti pediatrici: Humira e' indicato nel trattamento della malattia di Crohn attiva di grado da moderato a severo nei pazienti pediatrici (da 6 anni di eta') che hanno avuto una risposta inadeguata alla terapia convenzionale, inclusa la terapia nutrizionale primaria e a una terapia a base di un corticosteroide e/o ad un immunomodulatore, oche sono intolleranti o hanno controindicazioni a tali terapie. Colite ulcerosa pediatrica Humira e' indicato per il trattamento della colite ulcerosa attiva di grado da moderato a severo nei pazienti pediatrici (dai 6 anni di eta') che hanno avuto una risposta inadeguata alla terapia convenzionale, inclusi corticosteroidi e/o 6-mercaptopurina (6-MP) o azatioprina (AZA), o che sono intolleranti o hanno controindicazioni mediche per tali terapie. Uveite pediatrica: Humira e' indicato per il trattamento dell'uveite anteriore pediatrica cronica non infettiva nei pazienti dai 2 anni di eta' che hanno avuto una risposta inadeguata o sono intolleranti alla terapia convenzionale o per i quali la terapia convenzionale non e' appropriata.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Tubercolosi attiva o altre gravi infezioni come sepsi e infezioni opportunistiche (vedere paragrafo 4.4). Insufficienza cardiaca da moderata a grave (classe III/IV NYHA) (vedere paragrafo 4.4).

POSOLOGIA

La terapia con Humira deve essere iniziata e monitorata da medici specialisti con esperienza nella diagnosi e nel trattamento delle patologie per cui Humira e' indicato. Gli oculisti sono invitati a consultareuno specialista appropriato prima di iniziare il trattamento con Humira (vedere paragrafo 4.4). Ai pazienti trattati con Humira deve essereconsegnata una Scheda Promemoria per il Paziente. Dopo adeguate istruzioni sulla tecnica di iniezione di Humira, i pazienti possono eseguire da soli l'iniezione, se il medico lo ritiene opportuno, e con controlli medici periodici, secondo necessita'. Durante il trattamento con Humira, le altre terapie concomitanti (per esempio, i corticosteroidi e/o gli agenti immunomodulatori) devono essere ottimizzate. Posologia Popolazione pediatrica. Artrite idiopatica giovanile. Artrite idiopatica giovanile poliarticolare da 2 anni d'eta': la dose raccomandata di Humira per pazienti con artrite idiopatica giovanile poliarticolare da 2 anni di eta' e' basata sul peso corporeo. Humira e' somministrato a settimane alterne attraverso iniezione sottocutanea. Dose di Humira per Pazienti con Artrite Idiopatica Giovanile Poliarticolare. Peso del paziente: 10 kg fino a < 30 kg; schema posologico: 20 mg a settimane alterne. Peso del paziente: >= 30 kg; schema posologico: 40 mg a settimane alterne. I dati disponibili suggeriscono che la risposta clinica viene di solito ottenuta entro 12 settimane di trattamento. In un paziente che non risponde entro questo periodo di tempo, la continuazione della terapia deve essere attentamente riconsiderata. Non c'e' un uso rilevante di Humira nei pazienti di eta' inferiore a 2 anni per questa indicazione. Humira puo' essere disponibile in altre concentrazioni e/opresentazioni a seconda delle necessita' individuali di trattamento. Artrite associata ad entesite La dose raccomandata di Humira nei pazienti con artrite associata ad entesite, da 6 anni in poi, e' basata sulpeso corporeo. Humira e' somministrato a settimane alterne attraversoiniezione sottocutanea. Dose di Humira per Pazienti con Artrite Associata ad Entesite. Peso del paziente: 15 kg fino a < 30 kg; schema posologico: 20 mg a settimane alterne. Peso del paziente: >= 30 kg; schemaposologico: 40 mg a settimane alterne. Humira non e' stato studiato nei pazienti di eta' inferiore a 6 anni con artrite associata ad entesite. Humira puo' essere disponibile in altre concentrazioni e/o presentazioni a seconda delle necessita' individuali di trattamento. Psoriasia placche pediatrica: la dose raccomandata di Humira per pazienti conpsoriasi a placche di eta' compresa tra 4 e 17 anni e' basata sul peso corporeo. Humira e' somministrato attraverso iniezione sottocutanea.Dose di Humira per Pazienti Pediatrici con Psoriasi a Placche. Peso del paziente: 15 kg fino a < 30 kg; schema posologico: dose iniziale di20 mg, seguita da 20 mg somministrati a settimane alterne iniziando una settimana dopo la dose iniziale. Peso del paziente: >= 30 kg; schema posologico: dose iniziale di 40 mg, seguita da 40 mg somministrati asettimane alterne iniziando una settimana dopo la dose iniziale. Il proseguimento della terapia oltre le 16 settimane dovrebbe essere attentamente valutato in pazienti che non rispondono entro questo periodo di tempo. Laddove sia indicato il ri-trattamento con Humira, occorre seguire le indicazioni sopra riportate riguardo la dose e la durata del trattamento. La sicurezza di Humira nei pazienti pediatrici con psoriasi a placche e' stata valutata per un periodo medio di 13 mesi. Non c'e' un uso rilevante di Humira nei bambini di eta' inferiore a 4 anni per questa indicazione. Humira e' somministrato attraverso iniezione sottocutanea. Humira puo' essere disponibile in altre concentrazioni e/opresentazioni a seconda delle necessita' individuali di trattamento. Idrosadenite suppurativa negli adolescenti (dai 12 anni d'eta', di almeno 30 kg di peso): non ci sono studi clinici con Humira in pazienti adolescenti con HS. La posologia di Humira in questi pazienti e' stata determinata sulla base di modelli e simulazione farmacocinetica (vedere paragrafo 5.2). La dose raccomandata di Humira e' di 80 mg alla settimana 0 seguiti da 40 mg a settimane alterne a partire dalla settimana1 attraverso iniezione sottocutanea. In pazienti adolescenti con una risposta inadeguata a 40 mg di Humira a settimane alterne, puo' esserepreso in considerazione un incremento del dosaggio a 40 mg ogni settimana o 80 mg a settimane alterne. Se necessario, e' possibile continuare la terapia antibiotica durante il trattamento con Humira. Durante il trattamento con Humira si raccomanda ai pazienti di usare tutti i giorni una soluzione di lavaggio antisettica topica sulle lesioni correlate all'HS. La prosecuzione della terapia oltre 12 settimane di trattamento deve essere valutata attentamente se i pazienti non sono migliorati in tale periodo. Laddove fosse necessario interrompere il trattamento, e' possibile riprendere la terapia con Humira. La valutazione deibenefici e dei rischi del trattamento continuato a lungo termine deveessere effettuata periodicamente (vedere i dati relativi agli adulti nel paragrafo 5.1). Non c'e' un uso rilevante di Humira nei bambini dieta' inferiore ai 12 anni in questa indicazione. Humira puo' essere disponibile in altre concentrazioni e/o presentazioni a seconda delle necessita' individuali di trattamento. Malattia di Crohn in pazienti pediatrici La dose raccomandata di Humira per pazienti con malattia di Crohn di eta' compresa tra 6 e 17 anni e' basata sul peso corporeo. Humira e' somministrato attraverso iniezione sottocutanea. Dose di Humiraper Pazienti Pediatrici con malattia di Crohn. Peso del paziente: < 40 kg; dose di induzione: 40 mg alla settimana 0 e 20 mg alla settimana2. Dose di mantenimento a partire dalla settimana 4: 20 mg a settimane alterne. Nel caso sia necessaria una risposta più rapida alla terapia, con la consapevolezza che il rischio di eventi avversi possa aumentare con l'utilizzo della dose di induzione più alta, può essere somministrata la seguente dose: 80 mg alla settimana 0 e 40 mg alla settimana 2. Peso del paziente: >= 40 kg; dose di induzione: 80 mg alla settimana 0 e 40 mg alla settimana 2. Dose di mantenimento a partire dalla settimana 4: 40 mg a settimane alterne. Nel caso sia necessaria una risposta più rapida alla terapia, con la consapevolezza che il rischio dieventi avversi possa aumentare con l'utilizzo della dose di induzionepiù alta, può essere somministrata la seguente dose: 160 mg alla settimana 0 e 80 mg alla settimana 2. Pazienti che manifestano una risposta insufficiente possono beneficiare di un incremento del dosaggio. < 40 kg: 20 mg ogni settimana; >= 40 kg: 40 mg ogni settimana o 80 mg a settimane alterne.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.

AVVERTENZE

Tracciabilita': al fine di migliorare la tracciabilita' dei medicinali biologici, il nome ed il numero di lotto del prodotto somministrato devono essere chiaramente registrati. Infezioni I pazienti in trattamento conantagonisti del TNF sono piu' suscettibili alle infezioni gravi. Una funzione polmonare compromessa puo' aumentare il rischio di sviluppare infezioni. I pazienti devono pertanto essere attentamente esaminati per la valutazione di infezioni, compresa la tubercolosi, prima, durante e dopo il trattamento con Humira. Poiche' l'eliminazione di adalimumab puo' richiedere fino a quattro mesi, il controllo deve esserecontinuato durante tale periodo. La terapia con Humira non va iniziata inpazienti con infezioni attive, incluse le infezioni croniche o localizzate, fino a che queste non siano sotto controllo. In pazienti chesono stati esposti alla tubercolosi ed in pazienti che hanno viaggiato in aree ad alto rischio di tubercolosi o di micosi endemiche, quali istoplasmosi, coccidioidomicosi o blastomicosi, il rischio ed i benefici del trattamento con Humira devono essere considerati prima di iniziare la terapia (vedere Altre infezioni opportunistiche). I pazienti che sviluppano una nuova infezione durante la terapia con Humira devono essere attentamente seguiti ed essere sottoposti ad una completa valutazione diagnostica. In caso di insorgenza di una nuova infezione graveo di sepsi, la somministrazione di Humira deve essere interrotta e deve essere istituita una idonea terapia antimicrobica o antifungina fino a quando l'infezione non sia sotto controllo. I medici devono porre cautela nell'usare Humira in pazienti con storia di infezioni recidivanti o con patologie concomitanti che possano predisporre i pazienti alle infezioni, incluso l'uso concomitante di farmaci immunosoppressivi.Gravi infezioni: sono stati riportati casi di infezioni gravi, inclusa sepsi, causate da batteri, micobatteri, funghi invasivi, parassiti, virus o altre infezioni opportunistiche, quali listeriosi, legionellosi e pneumocistosi in pazienti trattati con Humira. Altre infezioni gravi osservate nel corso di studi clinici includono polmonite, pielonefrite, artrite settica e setticemia. Sono stati riportati casi di ospedalizzazione o di eventi fatali associati alle infezioni. Tubercolosi: e' stata riportata tubercolosi, inclusa riattivazione e nuova manifestazione di tubercolosi, in pazienti che utilizzano Humira. Sono stati riportati casi di tubercolosi polmonare ed extra-polmonare (ovvero disseminata). Prima di iniziare la terapia con Humira, tutti i pazienti devono essere esaminati per valutare la presenza di tubercolosi attiva o inattiva ("latente"). Tale valutazione deve includere un'anamnesi clinica dettagliata dei pazienti con una storia pregressa di tubercolosi oeventuali contatti con persone affette da tubercolosi attiva, e con precedenti e/o concomitanti terapie immunosoppressive. Devono essere eseguiti appropriati esami di screening (ovvero il test cutaneo alla tubercolina e la radiografia toracica) in tutti i pazienti (possono essere seguite le linee guida locali). Si raccomanda che l'esecuzione e i risultati di tali test vengano registrati nella Scheda Promemoria per il Paziente. I medici devono porre attenzione al rischio di falsi negativi al test cutaneo alla tubercolina, soprattutto in pazienti gravemente ammalati o immunocompromessi. Se si diagnostica una tubercolosi attiva, la terapia con Humira non deve essere iniziata (vedere paragrafo 4.3). In tutte le situazioni di seguito descritte e' opportuno effettuare un'attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio della terapia. Se si sospetta una tubercolosi latente, e' consigliabile consultareun medico specializzato nel trattamento della tubercolosi. In caso didiagnosi positiva di tubercolosi latente, prima di iniziare la terapia con Humira deve essere istituito il trattamento di profilassi anti-tubercolare in accordo alle raccomandazioni locali. L'istituzione di untrattamento di profilassi anti-tubercolare deve essere presa in considerazione anche prima di iniziare il trattamento a base di Humira in pazienti con diversi o significativi fattori di rischio per la tubercolosi nonostante un test negativo per la tubercolosi e in quei pazienti che all'anamnesi presentano una storia personale di tubercolosi latente o attiva nei quali non sia possibile confermare se il ciclo di trattamento cui sono stati sottoposti sia risultato adeguato. Nonostante iltrattamento di profilassi per la tubercolosi, si sono verificati casidi riattivazione di tubercolosi in pazienti trattati con Humira. Nel corso del trattamento con Humira, alcuni pazienti trattati con successo per la tubercolosi attiva hanno manifestato nuovamente la comparsa di tubercolosi. I pazienti devono essere avvisati di rivolgersi al medico se, durante o dopo la terapia con Humira, si manifestano segni/sintomi indicativi di possibile infezione tubercolare (per es. tosse persistente, deperimento, perdita di peso, febbre moderata, svogliatezza). Altre infezioni opportunistiche In pazienti che hanno assunto Humira sono stati osservati casi di infezioni opportunistiche, incluse infezioni fungine invasive. Queste infezioni non sono state correttamente diagnosticate in pazienti che assumevano antagonisti del TNF e cio' ha comportato un ritardo nel trattamento appropriato, talvolta con esito fatale. In pazienti che sviluppano segni e sintomi quali febbre, malessere, perdita di peso, sudorazione, tosse, dispnea e/o infiltrato polmonare o altre malattie sistemiche gravi con o senza shock concomitante si deve sospettare un'infezione fungina invasiva e deve essere prontamente interrotta la somministrazione di Humira. La diagnosi e la somministrazione di terapia antifungina empirica in questi pazienti dovrebbero essere effettuate consultando un medico specializzato nella cura di pazienti con infezioni fungine invasive. Riattivazione dell'Epatite B In pazienti portatori cronici del virus dell'epatite B sottoposti a trattamento con antagonisti del TNF incluso Humira si e' verificata una riattivazione dell'epatite B (ad es.antigene di superficie positivo). Alcuni casi hanno avuto un esito fatale. Prima di iniziare il trattamento con Humira, i pazienti devono essere testati per l'infezione da virus dell'epatite B. Si raccomanda la consultazione di un medico con esperienza nel trattamento dell'epatite B per quei pazienti che risultano positivi al test per l'epatite B. I portatori del virus dell'epatiteB che necessitano di un trattamento con Humira devono essere attentamente monitorati allo scopo di rilevare la comparsa dei segni e sintomidell'infezione attiva da virus dell'epatite B non solo nel corso di tutta la terapia, ma anche durante i mesi successivi alla sospensione della terapia.

INTERAZIONI

La terapia con Humira e' stata studiata in monoterapia e in combinazione con metotressato in pazienti affetti da artrite reumatoide, artrite idiopatica giovanile poliarticolare e artrite psoriasica. Quando Humira e' stato somministrato in combinazione con metotressato la formazione di anticorpi e' stata inferiore rispetto alla monoterapia. La somministrazione di Humira senza il metotressato ha determinato un aumentodella formazione di anticorpi, un aumento della clearance ed una riduzione dell'efficacia di adalimumab (vedere paragrafo 5.1). La combinazione di Humira e anakinra non e' raccomandata (vedere paragrafo 4.4 "Somministrazione concomitante di DMARD biologici o antagonisti del TNF"). La combinazione di Humira e abatacept non e' raccomandata (vedere paragrafo 4.4 "Somministrazione concomitante di DMARD biologici o antagonisti del TNF").

EFFETTI INDESIDERATI

Humira e' stato studiato in 9.506 pazienti nel corso di studi cliniciregistrativi controllati e in aperto per un periodo fino a 60 mesi o superiore. Tali studi sono stati effettuati su pazienti affetti da artrite reumatoide ad insorgenza precoce e di lunga durata, artrite idiopatica giovanile (artrite idiopatica giovanile poliarticolare e artriteassociata ad entesite) cosi' come su pazienti affetti da spondiloartrite assiale (spondilite anchilosante e spondiloartrite assiale senza evidenza radiografica di spondilite anchilosante), artrite psoriasica, malattia di Crohn, colite ulcerosa, psoriasi, idrosadenite suppurativae uveite. Gli studi registrativi controllati sono stati condotti su 6.089 pazienti sottoposti a trattamento con Humira e su 3.801 pazienti cui e' stato somministrato placebo o un comparatore attivo durante il periodo di controllo. La percentuale di pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi durante la fase in doppio cieco, controllata, degli studi registrativi e' stata del 5,9% per i pazienti che hanno assunto Humira e del 5,4% per i pazienti trattati con il controllo. Le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono infezioni (quali rinofaringiti, infezione delle alte vie respiratorie e sinusite), reazioni al sito di somministrazione (eritema, prurito, emorragia, dolore o tumefazione), cefalea e dolore muscoloscheletrico. Sono state riportate gravi reazioni avverse per Humira. I farmaci anti-TNF,come Humira, influenzano il sistema immunitario e il loro uso puo' influenzare le difese dell'organismo contro infezioni e cancro. A seguito della somministrazione di Humira, sono stati riportati anche casi diinfezioni fatali e potenzialmente fatali (inclusi casi di sepsi, infezioni opportunistiche e TBC), riattivazione dell'infezione da HBV evari tipi di tumori maligni (inclusi casi di leucemia, linfomi e linfoma epato-splenico a cellule T-HSTCL). Sono state inoltre riportate gravi reazioni ematologiche, neurologiche e autoimmuni. Queste ultime includono rari casi di pancitopenia, anemia aplastica, eventi di demielinizzazione centrale e periferica e casi di lupus, condizioni lupus-correlate e sindrome di Stevens-Johnson. Popolazione pediatrica In generale, gli eventi avversi nei pazienti pediatrici sono risultati simili a quelli riscontrati nei pazienti adulti sia in termini di frequenza che ditipologia. La seguente lista di reazioni avverse e' basata su esperienza proveniente da studi clinici ed esperienze post marketing ed e' riportata di seguito classificata in base al sistema/organo coinvolto e alla frequenza: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. E' stata inclusa la frequenza piu' elevata osservata tra le varie indicazioni. Nella colonna Classificazione per sistemi ed organi compare un asterisco (*) nel caso in cui siano presenti ulteriori informazioni contenute nei paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8. Effetti indesiderati. Infezioni ed infestazioni*. Molto comune: infezioni delle vie respiratorie (tra cui infezioni delle vie respiratorie superiori ed inferiori, polmonite, sinusite, faringite, rinofaringite e polmonite da herpes virus); comune: infezioni sistemiche (tra cui sepsi, candidosi ed influenza), infezioni intestinali (tra cui gastroenterite virale), infezioni della pelle e dei tessuti molli (tra cui paronichia, cellulite, impetigine, fascite necrotizzante ed herpes zoster), infezioni dell'orecchio, infezioni del cavo orale (tra cui herpes simplex, herpes orale ed infezioni dentali), infezioni dell'apparato riproduttivo (tra cui infezione vulvovaginale micotica), infezioni delle vie urinarie (tra cui pielonefriti), infezioni fungine, infezioni articolari; non comune: infezioni neurologiche (tra cui meningite virale), infezioni opportunistiche e tubercolosi (tra cui coccidioidomicosi, istoplasmosi e infezioni da mycobacterium avium complex), infezioni batteriche, infezioni oculari, diverticolite^1). Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)*. Comune: tumore cutaneo escluso il melanoma (tra cui carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose), neoplasia benigna; non comune: linfoma**, tumori solidi (tra cui carcinoma mammario, neoplasia polmonare e neoplasia tiroidea), melanoma**; raro: leucemia^1); non nota: linfoma epato-splenico a cellule t ^1), carcinoma a cellule di merkel (carcinoma neuroendocrino della pelle)^1), sarcoma di kaposi. Patologie del sistemaemolinfopoietico*. Molto comune: leucopenia (tra cui neutropenia e agranulocitosi), anemia; comune: leucocitosi, trombocitopenia; non comune: porpora trombocitopenica idiopatica; raro: pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario*. Comune: ipersensibilità, allergie (tra cui allergia stagionale); non comune: sarcoidosi^1), vasculite; raro: anafilassi^1). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: iperlipidemia; comune: ipokaliemia, iperuricemia, alterazione della sodiemia, ipocalcemia, iperglicemia, ipofosfatemia, disidratazione. Disturbi psichiatrici. Comune: disturbi dell'umore (tra cui depressione), ansia, insonnia; patologie del sistema nervoso*. Molto comune: cefalea; comune: parestesia (tra cui ipoestesia), emicrania, compressione di radice nervosa; non comune: accidente cerebrovascolare^1), tremore, neuropatia; raro: sclerosi multipla, disturbi demielinizzanti (e.s. Neurite ottica, sindrome di guillain-barré) ^1). Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi, congiuntivite, blefarite, edema periorbitale; noncomune: diplopia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini; non comune: perdita dell'udito, tinnito. Patologie cardiache*. Comune: tachicardia; non comune: infarto del miocardio^1), aritmia, insufficienza cardiaca congestizia; raro: arresto cardiaco. Patologie vascolari. Comune: ipertensione, vampate, ematoma; non comune: aneurisma dell'aorta, occlusione vascolare arteriosa, tromboflebite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche*. Comune: asma, dispnea, tosse; non comune: embolia polmonare^1), interstiziopatia polmonare, malattia polmonare cronica ostruttiva, polmonite, effusione pleurica^1); raro: fibrosi polmonare^1). Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolore addominale, nausea e vomito; comune: emorragia gastrointestinale, dispepsia, malattia da reflusso gastroesofageo, sindrome sicca; noncomune: pancreatite, disfagia edema facciale; raro: perforazione intestinale^1).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in eta' fertile: le donne in eta' fertile devono considerare l'utilizzo di un adeguato metodo contraccettivo per prevenire una gravidanza e l'uso di tale metodo deve proseguire per almeno cinque mesi dopo l'ultimo trattamento con Humira. Gravidanza: un numero elevato (circa 2100) di gravidanze esposte ad adalimumab, raccolte in modo prospettico, che hanno portato a nati vivi con esiti noti e che includevano piu' di 1500 gravidanze esposte durante il primo trimestre, non ha indicato un aumento del tasso di malformazione nel neonato. In un registro di coorte prospettico, sono state arruolate 257 donne con artrite reumatoide (AR) o malattia di Crohn (MC) trattate con adalimumab almeno durante il primo trimestre di gravidanza e 120 donne con AR o MC non trattate con adalimumab. L'endpoint primario e' stato la prevalenza di gravi difetti alla nascita. Il tasso delle gravidanze che si sono concluse con la nascita di almeno un neonato vivo con un grave difetto alla nascita e' stato 6/69 (8,7%) nelle donne con AR trattate con adalimumab e 5/74 (6,8%) nelle donne con AR non trattate (OR non aggiustato 1,31; 95% IC 0,38-4,52) e 16/152 (10,5%) nelle donne con MC trattate con adalimumab e 3/32 (9,4%) nelle donne con MC non trattate (OR non aggiustato 1,14, 95% IC 0,31-4,16). L'OR aggiustato (che considera le differenze rispetto al baseline) era 1,10 (95% IC 0,45-2,73) per AR e MC combinate. Tra le donne trattate con adalimumab e quelle non trattate non ci sono state evidenti differenze negli endpoint secondari come aborti spontanei, difetti minori alla nascita, parto pretermine, dimensione del neonato e infezioni gravi o opportunistiche e non sono stati riportati casi di nati morti o tumori maligni. L'interpretazione dei datipuo' essere influenzata dalle limitazioni metodologiche dello studio,compresi la piccola dimensione del campione e il disegno non randomizzato. In uno studio di tossicita' dello sviluppo condotto su scimmie non e' stata riscontrata tossicita' nella madre, ne' embriotossicita' oteratogenicita'. Non sono disponibili dati preclinici sulla tossicita' postnatale di adalimumab (vedere paragrafo 5.3). A causa dell'inibizione del TNFa, la somministrazione di adalimumab durante la gravidanzapotrebbe interferire con la normale risposta immunitaria del neonato.Adalimumab deve essere utilizzato in gravidanza soltanto se strettamente necessario. Adalimumab puo' attraversare la placenta e raggiungereil siero dei bambini nati da madri trattate con adalimumab durante lagravidanza. Di conseguenza, questi bambini sono soggetti ad un maggior rischio di infezione. La somministrazione di vaccini vivi (ad es. vaccino BCG) a bambini esposti ad adalimumab nell'utero non e' raccomandata fino a 5 mesi dall'ultima somministrazione di adalimumab alla madre durante la gravidanza. Allattamento: le limitate informazioni dalla letteratura pubblicata indicano che adalimumab e' escreto nel latte materno in concentrazioni molto basse e che la concentrazione di adalimumab nel latte umano e' pari allo 0,1% - 1% del livello sierico della madre. Somministrate per via orale, le immunoglobuline G sono sottoposte a proteolisi intestinale ed hanno una scarsa biodisponibilita'. Non si ritiene che possa avere effetti su neonati/lattanti. Conseguentemente, Humira puo' essere utilizzato durante l'allattamento. Fertilita': non sono disponibili dati preclinici sugli effetti di adalimumab sullafertilita'.

Codice: 035946019
Codice EAN:

Codice ATC: L04AB04
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Immunosoppressori
  • Inibitori del fattore di necrosi tumorale alfa
  • Adalimumab
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONCINO MONODOSE

SOLUZIONE INIETTABILE

24 MESI

FLACONCINO MONODOSE