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INDUCTOS IMP PERIOSSEO 12MGKIT Produttore: MEDTRONIC BIOPHARMA B.V.

  • FARMACO DI CLASSE C
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

INDUCTOS 1,5 MG/ML POLVERE SOLVENTE E MATRICE PER MATRICE DA IMPIANTO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci per il trattamento delle malattie ossee, proteina ossea morfogenetica.

PRINCIPI ATTIVI

Un flaconcino contiene 4 mg (confezione da 4 mg) o 12 mg (confezione da 12 mg) di dibotermina alfa. Dopo ricostituzione InductOs contiene 1,5 mg/ml di dibotermina alfa. Dibotermina alfa (proteina-2 ossea morfogenica ricombinante di origine umana; rhBMP-2) e' una proteina umana prodotta da una linea cellulare ovarica di criceto cinese (CHO). Per l'elenco completo degli eccipienti consultare il paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Polvere: saccarosio, glicina, acido glutammico, sodio cloruro, polisorbato 80, sodio idrossido. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili. Matrice: collagene bovino Tipo I.

INDICAZIONI

InductOs e' indicato per la fusione spinale intersomatica lombare a livello singolo in sostituzione del trapianto osseo autologo in adulti con disturbo degenerativo del disco che hanno ricevuto almeno 6 mesi di trattamento non operativo per questa condizione. InductOs e' indicato per il trattamento di fratture traumatiche della tibia nell'adulto, in aggiunta al consueto trattamento di riduzione delle fratture esposte e di fissazione di chiodi endomidollari non alesati. Vedere paragrafo 5.1.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

InductOs e' controindicato in pazienti con: ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; immaturita' scheletrica; qualsiasi tumore maligno in atto o in pazienti sottoposti a terapia antitumorale; un focolaio di infezione nelpunto di intervento; persistenza della sindrome da compartimento o residui neurovascolari della sindrome stessa; fratture patologiche qualiquelle osservate (ma non limitate ad esse) nel morbo di Paget o delleossa con metastasi.

POSOLOGIA

InductOs deve essere usato da un chirurgo specializzato nel settore. Posologia: InductOs deve essere preparato seguendo esattamente le indicazioni per la preparazione (vedere paragrafo 6.6). La dose appropriata e' determinata in base al volume di matrice bagnata necessario per l'indicazione voluta. Se le condizioni chirurgiche richiedono l'utilizzo solo di una porzione del prodotto, la matrice bagnata deve essere tagliata nelle dimensioni desiderate e la porzione non utilizzata deve essere eliminata. Elenco posologico per la confezione da 4 mg di InductOs. Matrici bagnate diinductos(confezione da4 mg): 1 matrice; dimensioni della matrice bagnata:2,5 cm x 5 cm; volume della matrice bagnata: 1,3 cm^³; concentrazione della matrice bagnata: 1,5 mg/cm^³; dose di diboterminaalfa: 2 mg. Matrici bagnate diinductos(confezione da4 mg): 2matrici; dimensioni della matrice bagnata: 2 x (2,5 cm x 5 cm); volume della matrice bagnata: 2,7 cm^³; concentrazione della matrice bagnata: 1,5 mg/cm^³; dose di diboterminaalfa: 4 mg. Elenco posologico per la confezione da 12 mg di inductos. Porzione della matrice bagnata di inductos (confezione da 12 mg): 1/6 della matrice; dimensioni della matrice bagnata: 2,5 cm x 5 cm; volume della matrice bagnata: 1,3 cm^³; concentrazione della matrice bagnata: 1,5 mg/cm^³; dose di diboterminaalfa: 2 mg. Porzione della matrice bagnata di inductos (confezione da 12 mg): 1/3 della matrice; dimensioni della matrice bagnata: 2,5 cm x 10 cm; volume della matrice bagnata: 2,7 cm^³; concentrazione della matrice bagnata: 1,5 mg/cm³; dose di diboterminaalfa: 4 mg. Porzione della matrice bagnata di inductos (confezione da 12 mg): 2/3 della matrice; dimensioni della matrice bagnata: 5 cm x 10 cm; volume della matricebagnata: 5,3 cm^³; concentrazione della matrice bagnata: 1,5 mg/cm^³;dose di diboterminaalfa: 8 mg. Porzione della matrice bagnata di inductos (confezione da 12 mg): intera matrice; dimensioni della matrice bagnata: 7,5 cm x 10 cm; volume della matrice bagnata: 8 cm^³; concentrazione della matrice bagnata: 1,5 mg/cm^³; dose di diboterminaalfa: 12mg. Intervento di fusione intersomatica lombare: il volume adeguato di InductOs e' determinato dallo spazio discale intervertebrale e dalladimensione, dalla forma e dal volume interno del(i) dispositivo(i) per la fusione intersomatica lombare utilizzato(i). Si deve fare attenzione a non comprimere il prodotto o a non riempire eccessivamente il volume destinato alla neoformazione ossea (vedere paragrafo 4.4). Solitamente, nello spazio discale intervertebrale si utilizzano 4 mg (2,7 cm^3 di matrice bagnata) di InductOs. Il dosaggio massimo e' limitato a 8 mg (5,3 cm^3 di matrice bagnata) di InductOs nello spazio discale intervertebrale. InductOs deve essere inserito all'interno del(i) dispositivo(i) per la fusione intersomatica lombare o nella porzione anteriore dello spazio discale intervertebrale. Intervento per frattura traumatica della tibia: il volume di InductOs al momento dell'impianto dipende dall'anatomia della frattura e dall'abilita' di chiudere la feritasenza stipare o comprimere eccessivamente il prodotto. In genere e' sufficiente il contenuto di una confezione da 12 mg per trattare una frattura. Il dosaggio massimo e' limitato a 24 mg (2 matrici intere della confezione da 12 mg). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di InductOs nei bambini sotto i 18 anni di eta' non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: il medicinale si somministra mediante impianto. Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. Seguire il modo di somministrazione di InductOs per non comprometterne la sicurezza e l'efficacia. Per la manipolazione di InductOse' necessario l'uso della pinza. Durante la manipolazione e l'impianto ridurre al minimo la perdita di liquido dalla matrice. Non strizzare. Intervento di fusione intersomatica lombare: InductOs non deve essere usato da solo per questa indicazione, ma deve essere utilizzato con uno o piu' dispositivi approvati (con marcatura CE) per la fusione intersomatica lombare. E' stata dimostrata la compatibilita' con titanio,polietereterchetone (PEEK) e allotrapianto osseo. Attenzione e cautela devono essere utilizzate per prevenire un riempimento eccessivo del dispositivo per la fusione intersomatica lombare e/o della porzione anteriore dello spazio discale intervertebrale (vedere paragrafo 4.4). Pre-impianto, confezione da 4 mg: la matrice e' preventivamente divisa in 2 porzioni di dimensioni 2,5 x 5 cm ciascuna. Confezione da 12 mg: la matrice e' in 1 porzione di dimensioni 7,5 cm x 10 cm. La matrice bagnata deve essere tagliata in 6 porzioni uguali (all'incirca 2,5 x 5 cm) per semplificare la scelta posologica. Una volta selezionate, le porzioni possono essere ulteriormente tagliate secondo necessita'. La geometria cava del dispositivo per la fusione intersomatica lombare deve essere riempita accuratamente e senza eccedere con un volume di InductOs corrispondente al volume interno del dispositivo. Impianto: secondo la prassi standard, il materiale discale e le porzioni cartilaginose delle placche vertebrali terminali devono essere rimosse, preservando le porzioni corticali delle placche vertebrali terminali, assicurando l'emostasi (vedere paragrafo 4.5). Per le istruzioni sull'impianto del dispositivo per la fusione intersomatica lombare, fare riferimento alle istruzioni per l'uso del produttore. InductOs non deve essere impiantato posteriormente al dispositivo per la fusione intersomatica lombare, dove e' possibile l'accesso diretto al canale vertebrale e/o alla(e) radice(i) nervosa(e). Ove possa verificarsi una fuoriuscita nel canale vertebrale e nella radice nervosa, e' necessario ricreare una barriera fisica tra la matrice e il tessuto neurologico, per esempio utilizzando dell'osso locale o da allotrapianto (vedere paragrafo 4.5). Post-impianto: una volta impiantati InductOs e il(i) dispositivo(i) perla fusione intersomatica lombare, non irrigare l'interno dello spaziodiscale intervertebrale.

CONSERVAZIONE

Non conservare al di sopra dei 30 gradi C. Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

AVVERTENZE

Una eventuale omissione nel seguire le istruzioni di preparazione delparagrafo 6.6 e il modo di somministrazione del paragrafo 4.2 potrebbe compromettere la sicurezza e l'efficacia di InductOs. Intervento di chirurgia spinale cervicale: la sicurezza e l'efficacia dell'uso di InductOs in chirurgia spinale cervicale non sono state stabilite e InductOs non deve essere utilizzato in tale situazione. Edema localizzato associato all'uso di InductOs e' stato riportato in pazienti sottopostia chirurgia spinale cervicale. L'insorgenza dell'edema e' stata tardiva e generalmente si e' verificata nella prima settimana dopo l'operazione. In alcuni casi l'edema e' stato abbastanza grave da provocare una compromissione delle vie respiratorie. Tumore maligno: InductOs non deve essere utilizzato in pazienti con presenza in anamnesi o sospettoclinico di tumore maligno nel sito di applicazione (vedere paragrafo 4.3). Ossificazione eterotopica: l'uso di InductOs puo' causare ossificazioni eterotopiche nella sede dell'impianto e/o nei tessuti circostanti, che possono risultare in complicazioni. Aumento del riassorbimento osseo: InductOs puo' causare inizialmente il riassorbimento dell'osso trabecolare circostante, come evidenziato dalla radiolucenza. Pertanto, in assenza di dati clinici, il prodotto non deve essere usato per una applicazione diretta sull'osso trabecolare ove il transitorio riassorbimento puo' creare rischi di fragilita' dell'osso (vedere paragrafo 4.8). Raccolte di liquidi: la formazione di una raccolta di liquido (pseudocisti, edema localizzato, essudato nella sede dell'impianto), avolte incapsulata e in alcuni casi provocante compressione dei nervi e dolore, e' stata riportata in associazione all'uso di InductOs. Un intervento clinico (aspirazione e/o rimozione chirurgica) potrebbe essere richiesto se i sintomi persistono (vedere paragrafo 4.8). Risposta immunitaria: sia la dibotermina alfa che il collagene bovino di Tipo Ihanno provocato reazioni immunitarie in pazienti. Anticorpi anti-dibotermina alfa: negli studi di fusione spinale, l'1,3% dei pazienti che hanno ricevuto InductOs hanno sviluppato anticorpi nei confronti delladibotermina alfa contro lo 0,8% dei pazienti che hanno ricevuto il trapianto autologo dell'osso. Negli studi sulla frattura delle ossa lunghe il 6,3% dei pazienti che ricevevano dibotermina alfa con matrice dicollagene bovino di Tipo I hanno sviluppato anticorpi nei confronti della dibotermina alfa, contro l'1,3% osservato nel gruppo di controllo. Tutti i pazienti sono risultati negativi al test per gli anticorpi neutralizzanti nei confronti della proteina-2 morfogenetica ossea. Anticorpi anti-collagene bovino di Tipo I: negli studi di fusione spinale,il 13,5% dei pazienti che hanno ricevuto InductOs hanno sviluppato anticorpi al collagene bovino di Tipo I contro il 14,3% dei pazienti chehanno ricevuto il trapianto autologo dell'osso. Negli studi sulla frattura delle ossa lunghe il 13,0% dei pazienti che ricevevano dibotermina alfa con matrice di collagene bovino di Tipo I hanno sviluppato anticorpi nei confronti del collagene bovino di Tipo I, contro il 5,3% nel gruppo di controllo. Tra i pazienti con titoli positivi per il collagene bovino di Tipo I nessuno ha sviluppato una reazione anticorpale crociata nei confronti del collagene umano di Tipo I. Sebbene negli studi condotti nell'uomo non siano stati osservati manifestazioni cliniche o effetti collaterali, la possibilita' che si sviluppino anticorpi neutralizzanti o reazioni di ipersensibilita' non e' esclusa. Nei casi in cui si sospetta che il manifestarsi di reazioni avverse sia legato a precedenti problemi di origine immunologica, occorre valutare la possibilita' che il prodotto possa provocare una reazione immunitaria. Per i pazienti che in precedenza hanno ricevuto collagene per via sistemica deve essere fatta una oculata valutazione del rischio/beneficio (vedere paragrafo 4.3). In assenza di esperienza non e' consigliato l'utilizzo ripetuto di InductOs. Popolazioni speciali: la sicurezza e l'efficacia dell'uso di InductOs in pazienti con malattie autoimmuni accertate non e' stata stabilita. Queste malattie autoimmuni includono artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, sclerodermia, sindrome diSjogren e dermatomiosite/polimiosite. La sicurezza e l'efficacia di InductOs non sono state dimostrate in pazienti con disturbi metabolici ossei. Non sono stati condotti studi sui pazienti con ridotta funzionalita' epatica, renale o cardiaca. Per queste popolazioni speciali e' opportuno che il medico valuti attentamente benefici e rischi del paziente specifico prima di utilizzare InductOs. Si raccomanda uno stretto monitoraggio del paziente per rilevare eventuali reazioni avverse e confermare il buon esito del trattamento. Eccipienti: questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose massima (due confezioni da 12 mg), cioe' e' praticamente "senza sodio". Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego specifiche per la fusione intersomatica lombare, la sicurezza e l'efficacia di InductOs non e' stata stabilita nelle seguenti condizioni: usato con dispositivi per la fusione intersomatica realizzati con materiali che non siano il titanio, il PEEK o l'osso; impiantato in siti diversi dalla colonna lombare; usato in tecniche chirurgiche diverse dalla fusione intersomatica lombare. Per evitareeffetti farmacologici eccessivi di InductOs, si deve agire attentamente e con cautela in modo da impedire il riempimento eccessivo del dispositivo per la fusione intersomatica lombare e/o della porzione anteriore dello spazio discale intervertebrale. Ossificazione eterotopica: la formazione di osso al di fuori dello spazio discale intervertebrale non e' auspicabile dal momento che puo' avere un impatto deleterio sulle strutture neurovascolari locali. Negli studi clinici in cui il disturbo degenerativo del disco era stato trattato con una procedura di fusione intersomatica lombare posteriore con dibotermina alfa, le scansioni tomografiche hanno mostrato la formazione di osso in sede posteriore. In alcuni casi cio' puo' comportare compressione dei nervi da risolvere eventualmente con intervento chirurgico (vedere paragrafo 4.8). A scopo precauzionale si deve ricreare una barriera fisica tra la matrice e il tessuto neurologico (vedere paragrafo 4.2). Lussazione del dispositivo: dopo l'utilizzo di InductOs negli interventi di fusione spinale puo' verificarsi la lussazione del dispositivo, che puo' richiedere una revisione chirurgica (vedere paragrafo 4.8).

INTERAZIONI

Non sono stati eseguiti studi di interazione. Poiche' dibotermina alfa e' una proteina e non viene riscontrata nella circolazione corporea,e' un candidato improbabile per un'interazione farmacocinetica farmaco-farmaco. In studi clinici sulla frattura traumatica della tibia in cui i pazienti trattati con InductOs ricevevano per un periodo di 14 giorni consecutivi FANS in associazione, si sono manifestati effetti indesiderati lievi o moderati correlati alla guarigione della ferita (ad esempio il drenaggio della ferita) in numero maggiore rispetto a quello osservato in pazienti trattati con InductOs ma che non assumevano FANS. Sebbene il risultato finale per il paziente non sia stato modificato non si puo' escludere un'interazione tra FANS e InductOs. Informazioni da studi clinici sulle fratture traumatiche della tibia indicano che l'uso di InductOs in pazienti sottoposti a terapia con glucocorticoidi non e' stato associato alla comparsa di alcuna reazione avversa evidente. In studi non-clinici la somministrazione contemporanea di glucocorticoidi ha ridotto la ricostruzione dell'osso (misurata come percentuale nei confronti di un gruppo controllo), ma gli effetti di InductOs non sono stati alterati. In uno studio in vitro e' stato dimostratoil legame tra dibotermina alfa e agenti emostatici o adesivi a base di fibrina. L'uso di questi prodotti a distanza ravvicinata da InductOsnon e' raccomandato in quanto puo' indurre la formazione di osso nella sede dell'impianto dell'agente emostatico o dell'adesivo a base di fibrina (vedere paragrafo 4.2).

EFFETTI INDESIDERATI

Sintesi del profilo di sicurezza: le piu' comuni reazioni avverse perInductOs negli interventi di fusione intersomatica lombare sono statigli eventi di radicolopatia, e negli interventi per le fratture traumatiche della tibia, l'infezione localizzata. La reazione avversa piu' grave e' edema localizzato negli interventi di chirurgia spinale cervicale. Sull'incidenza delle reazioni avverse associate a InductOs non hanno influito sesso, eta' o razza. Elenco delle reazioni avverse: negli studi clinici piu' di 1700 pazienti hanno ricevuto InductOs. I pazienti con frattura delle ossa lunghe trattati con InductOs sono stati oltre 500. Negli studi di fusione intersomatica lombare, oltre 600 pazienti sono stati trattati con InductOs. Gli altri pazienti hanno preso parte agli studi sull'uso di InductOs per indicazioni non ancora approvate nell'UE. Questi dati sono integrati con informazioni sull'uso di InductOs nella popolazione generale. Di seguito e' presentata la frequenza delle reazioni avverse osservate in pazienti esposti al trattamento con InductOs. La frequenza e' indicata con i termini: molto comune (>= 1/10) o comune (>= 1/100; < 1/10). Non sono state rilevate reazionicon frequenza definibile dagli aggettivi non comune (>= 1/1.000; < 1/100), raro (>= 1/10.000; < 1/1.000) o molto raro (< 1/10.000). La frequenza delle reazioni avverse rilevate durante l'uso post-commercializzazione di InductOs non e' nota poiche' tali reazioni sono state riferite da una popolazione di numerosita' incerta. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: lussazione del dispositivo [1]*, raccolta di liquido [2]*. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: ossificazione eterotopica1,3*; non nota: osteolisi*, aumento dell'assorbimento osseo*. Patologie del sistema nervoso. Comune: eventi di radicolopatia1, [3]. Infezioni e infestazioni. Molto comune: infezione localizzata [4]*. Descrizione di alcune reazioni avverse, neoformazione ossea e rimodellamento osseo: il rimodellamento osseo si verifica nell'ambito del meccanismo di azione farmacologico di dibotermina alfa (vedere paragrafo 5.1). In questo processo avvengono sia il riassorbimento osseo sia la formazione di nuovo tessuto osseo. In alcune circostanze un eccesso di questi processi puo' portare a complicanze, quali compressione dei nervi (dovuta all'ossificazione eterotopica) oppure lussazione del dispositivo (associata a riassorbimento osseo o osteolisi). Durante il follow up di due anni negli studi clinici sulla fusione intersomatica lombare con approccio posteriore, un'ossificazione eterotopica visibile radiograficamente si e' verificata piu' spesso in pazienti trattati con InductOs rispetto all'autotrapianto (vedere paragrafo 4.4). Questo repertoradiografico puo' essere asintomatico o sintomatico. Raccolta di liquido: in considerazione dell'attivita' angiogenica di InductOs puo' verificarsi una raccolta di liquidio (pseudocisto, edema localizzato, essudato nella sede dell'impianto), a volte incapsulata, che in alcuni casi causa compressione dei nervi e/o dolore. Un edema localizzato era comune quando si utilizzava InductOs in interventi di fusione spinale cervicale. L'edema ha mostrato un'insorgenza ritardata e, in alcuni casi, e' stato abbastanza grave da provocare una compromissione delle vierespiratorie (vedere paragrafo 4.4). Infezione localizzata: una infezione localizzata specifica dell'arto fratturato e' stata molto comune (>= 1/10) in pazienti in uno studio clinico in cui il canale endomidollare e' stato alesato a "chatter" corticale. Una frequenza aumentata di infezione e' stata osservata nel gruppo trattato con InductOs rispetto al gruppo di controllo sottoposto al trattamento standard (rispettivamente 19% versus 9%; vedere paragrafo 4.4). Per l'uso con chiodi nonalesati, le incidenze stimate di infezione in uno studio sono state simili tra il gruppo di trattamento e il gruppo di controllo (rispettivamente 21% versus 23%). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopol'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'Allegato V.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati relativi all'uso di dibotermina alfa in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).Poiche' non si conoscono i rischi per il feto associati al potenzialesviluppo di anticorpi neutralizzanti per la dibotermina alfa, InductOs non e' raccomandato durante la gravidanza e in donne in eta' fertileche non usano misure contraccettive (vedere paragrafo 4.4). Allattamento: non esistono informazioni sull'escrezione di dibotermina alfa/metaboliti nel latte materno. Considerando il tipo di prodotto non si prevede un'esposizione sistemica dei lattanti alimentati al seno; tuttavia il rischio per i neonati/lattanti non puo' essere escluso. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o astenersi dalla terapia con InductOs tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilita': neglistudi non-clinici non e' stato rilevato alcun impatto sulla fertilita'. Non sono disponibili dati clinici; il potenziale rischio nell'uomo non e' noto.

Codice: 035913019
Codice EAN:

Codice ATC: M05BC01
  • Sistema muscolo-scheletrico
  • Farmaci per il trattamento delle malattie delle ossa
  • Farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione
  • Proteine morfogenetiche ossee
  • Dibotermina alfa
Temperatura di conservazione: non superiore a +30, conservare il prodotto nella confezione originale
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

FLACONE