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LAMURAN INIET 10F 3ML 10MG Produttore: SIT LABORATORIO FARMAC. SRL

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

GEFITINIB ZENTIVA 250 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Agenti antineoplastici, inibitori della proteinchinasi.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene 250 mg di gefitinib. Eccipiente con effetto noto: ogni compressa contiene 163,5 mg di lattosio (come monoidrato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina (E460), croscarmellosa sodica, povidone K-30 (E1201), sodio lauril solfato, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: alcool polivinilico (E1203), macrogol 4000 (E1521), talco (E553b), titanio diossido (E171), ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172).

INDICAZIONI

GEFITINIB ZENTIVA e' indicato in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico con mutazione attivante l'EGFR-TK (vedere paragrafo 4.4).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Allattamento (vedere paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

Posologia: la posologia raccomandata di GEFITINIB ZENTIVA e' di una compressa da 250 mg una volta al giorno. Se viene dimenticata una dose,questa deve essere assunta non appena il paziente se ne ricorda. Se cio' avviene a meno di 12 ore dalla dose successiva, il paziente non deve assumere la dose dimenticata. Il paziente non deve assumere una dose doppia (due dosi allo stesso tempo) per recuperare la dose dimenticata. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di gefitinib nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non esiste alcun uso indicato di gefitinib nella popolazione pediatrica nell'indicazione di NSCLC. Compromissione epatica: i pazienti con compromissione epatica da moderata a grave dovuta a cirrosi (Child-Pugh B o C) presentano aumentate concentrazioni plasmatiche di gefitinib. Questi pazienti devono essere attentamente monitorati per gli eventi avversi. Le concentrazioni plasmatiche non sono aumentatein pazienti con elevati livelli di aspartato aminotransferasi (AST), fosfatasi alcalina o bilirubina causati da metastasi epatiche (vedere paragrafo 5.2). Compromissione renale: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale con clearance della creatinina > 20 ml/min. Sono disponibili solo dati limitati nei pazienti con clearance della creatinina <= 20 ml/min e si raccomanda cautela in questi pazienti (vedere paragrafo 5.2). Anziani: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose sulla base dell'eta' del paziente(vedere paragrafo 5.2). Metabolizzatori lenti del CYP2D6: nessun specifico aggiustamento della dose e' raccomandato nei pazienti con genotipo noto di lento metabolizzatore del CYP2D6, tuttavia questi pazienti devono essere strettamente controllati per gli eventi avversi (vedere paragrafo 5.2). Aggiustamento del dosaggio dovuto a tossicita': i pazienti con diarrea mal tollerata o reazioni avverse cutanee al farmaco possono essere gestiti con successo con una breve (fino a 14 giorni) interruzione della terapia seguita dalla reintroduzione della dose da 250 mg (vedere paragrafo 4.8). Nei pazienti che non tollerano il trattamento dopo un'interruzione della terapia, gefitinib deve essere interrotto e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo. Metodo di somministrazione: la compressa puo' essere assunta oralmentecon o senza cibo, all'incirca alla stessa ora ogni giorno. La compressa puo' essere deglutita intera con un po' d'acqua o, se non e' possibile assumere la compressa intera, le compresse possono essere somministrate come una dispersione in acqua (non gasata). Non deve essere utilizzato alcun altro liquido. Senza frantumarla, la compressa puo' essere immersa in mezzo bicchiere d'acqua. Il bicchiere deve essere agitatodi tanto in tanto, fino allo scioglimento della compressa (questo puo' richiedere fino a 20 minuti). La dispersione deve essere bevuta subito dopo che lo scioglimento e' completato (cioe' entro 60 minuti). Il bicchiere deve essere risciacquato con mezzo bicchiere di acqua, che deve anch'esso essere bevuto. La dispersione puo' anche essere somministrata attraverso un sondino nasogastrico o una gastrostomia.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Quando si considera l'uso di GEFITINIB ZENTIVA per il trattamento delNSCLC localmente avanzato o metastatico, e' importante che la valutazione della mutazione dell'EGFR del tessuto tumorale sia effettuata pertutti i pazienti. Se un campione del tumore non e' valutabile, allorapuo' essere utilizzato il DNA tumorale circolante (ctDNA) ottenuto daun campione di sangue (plasma). Devono essere usati solo test robusti, affidabili e sensibili con utilita' dimostrata per la determinazionedello stato di mutazione dell'EGFR sul tessuto tumorale o ctDNA, questo al fine di evitare risultati falsi negativi o falsi positivi (vedere paragrafo 5.1). Malattia interstiziale polmonare (ILD) Nell'1,3% deipazienti trattati con gefitinib e' stata osservata malattia interstiziale polmonare (ILD), che puo' insorgere in forma acuta e in alcuni casi risultare fatale (vedere paragrafo 4.8). Se i pazienti mostrano un peggioramento dei sintomi respiratori, come dispnea, tosse e febbre, il trattamento con GEFITINIB ZENTIVA deve essere interrotto e il paziente deve essere subito sottoposto ad accertamenti. Nel caso in cui la diagnosi di ILD sia confermata, il trattamento con GEFITINIB ZENTIVA deve essere interrotto e il paziente deve essere trattato in modo appropriato. In uno studio giapponese caso-controllo di farmacoepidemiologiacondotto su 3.159 pazienti con NSCLC trattati con gefitinib o chemioterapia con un follow-up di 12 settimane, sono stati identificati i seguenti fattori di rischio per lo sviluppo di ILD (indipendentemente dalfatto che i pazienti avessero ricevuto gefitinib o chemioterapia): fumo, performance status ridotto (PS >= 2), evidenza tomografica alla TCdi riduzione del polmone normale (<= 50%), diagnosi recente di NSCLC (< 6 mesi), ILD pre- esistente, eta' avanzata (>= 55 anni) e malattia cardiaca concomitante. Un rischio aumentato di ILD con gefitinib rispetto alla chemioterapia e' stato osservato prevalentemente durante le prime 4 settimane di trattamento (OR aggiustato 3,8; 95% IC da 1,9 a 7,7); quindi il rischio relativo era piu' basso (OR aggiustato 2,5; 95% IC da 1,1 a 5,8). Il rischio di mortalita' nei pazienti che hanno sviluppato ILD con gefitinib o chemioterapia e' stato piu' alto nei pazienti con i seguenti fattori di rischio: fumo, evidenza tomografica alla TC di riduzione del polmone normale (<= 50%), ILD pre-esistente, eta' avanzata (>= 65 anni) ed estese aderenze pleuriche (>= 50%). Epatotossicita' e compromissione epatica: sono state osservate alterazioni della funzionalita' epatica (inclusi aumenti dell'alanina aminotransferasi, dell'aspartato aminotransferasi, della bilirubina), che si presentavano non comunemente come epatiti (vedere paragrafo 4.8). Sono state riportate segnalazioni isolate di insufficienza epatica che in alcuni casi ha condotto ad esiti fatali. Si raccomanda percio' di monitorare periodicamente la funzionalita' epatica. Gefitinib deve essere utilizzato con cautela in presenza di alterazioni della funzionalita' epatica da lievi a moderate. In caso di alterazioni gravi, si deve prendere in considerazione l'interruzione del trattamento. E' stato osservato che la compromissione della funzionalita' epatica dovuta a cirrosi puo' indurre un aumento delle concentrazioni plasmatiche di gefitinib (vedereparagrafo 5.2). Interazioni con altri medicinali: gli induttori del CYP3A4 possono aumentare il metabolismo del gefitinib e diminuire le concentrazioni plasmatiche del gefitinib. Pertanto, la somministrazione concomitante di induttori del CYP3A4 (ad es. fenitoina, carbamazepina,rifampicina, barbiturici o preparazioni medicinali contenenti l'erba di S. Giovanni/ Hypericum perforatum ) possono ridurre l'efficacia deltrattamento e devono essere evitate (vedere paragrafo 4.5). Nei singoli pazienti con genotipo CYP2D6 di lento metabolizzatore, il trattamento con un potente inibitore del CYP3A4 potrebbe portare ad un aumento dei livelli plasmatici di gefitinib. All'inizio del trattamento con uninibitore del CYP3A4, i pazienti devono essere strettamente monitorati per reazioni avverse a gefitinib (vedere paragrafo 4.5). In alcuni pazienti in trattamento con warfarin insieme a gefitinib, sono stati riportati un aumento del International Normalized Ratio (INR) e/o eventiemorragici (vedere paragrafo 4.5). I pazienti in trattamento concomitante con warfarin e gefitinib devono essere monitorati regolarmente allo scopo di verificare variazioni del tempo di protrombina (PT) o dell'INR. I medicinali che provocano un significativo e prolungato aumentodel pH gastrico, come gli inibitori di pompa protonica e gli H2-antagonisti, possono ridurre la biodisponibilita' e le concentrazioni plasmatiche del gefitinib e, pertanto, diminuirne l'efficacia. Gli antiacidi, se assunti regolarmente in vicinanza temporale con la somministrazione di gefitinib, possono avere un effetto simile (vedere paragrafi 4.5 e 5.2). I dati di studi clinici di fase II, in cui gefitinib e vinorelbina sono stati usati in concomitanza, indicano che gefitinib puo' esacerbare l'effetto neutropenico della vinorelbina. Lattosio: GEFITINIB ZENTIVA contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Ulteriori precauzioni per l'uso I pazienti devono essere avvisati di consultare immediatamente il medico nel caso si manifestino diarrea grave o persistente, nausea, vomito o anoressia, in quanto questi disturbi possono portare a disidratazione. Questi sintomi devono essere trattati come indicato clinicamente (vedere paragrafo 4.8). I pazienti che presentano segni e sintomi indicanti cheratite quali insorgenza acuta o peggioramento di: infiammazione oculare, lacrimazione, sensibilita' alla luce, visione offuscata, dolore oculare e/o arrossamentodell'occhio, devono essere indirizzati immediatamente ad uno specialista di oftalmologia. Se viene confermata una diagnosi di cheratite ulcerativa, il trattamento con gefitinib deve essere interrotto, e se i sintomi non si risolvono, o se i sintomi si ripresentano alla reintroduzione di gefitinib, deve essere considerata l'interruzione definitiva.In uno studio di fase I/II sull'uso di gefitinib e delle radiazioni nei pazienti pediatrici, con nuova diagnosi di glioma del tronco encefalico o di glioma maligno sopratentoriale non completamente resecato, sono stati riportati 4 casi (1 fatale) di emorragie del Sistema NervosoCentrale (SNC) tra i 45 pazienti arruolati. Un ulteriore caso di emorragia del SNC e' stato riportato in un bambino con un ependimoma in uno studio condotto solo con gefitinib. Un rischio aumentato di emorragia cerebrale nei pazienti adulti con NSCLC che ricevono gefitinib non e' stato stabilito. Casi di perforazione gastrointestinale sono stati riportati in pazienti in trattamento con gefitinib.

INTERAZIONI

Il metabolismo di gefitinib avviene attraverso l'isoenzima CYP3A4 (prevalentemente) del citocromo P450 e del CYP2D6. Principi attivi che possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di gefitinib Gli studi in vitro hanno mostrato che gefitinib e' un substrato della glicoproteina-p (Pgp). I dati disponibili non suggeriscono alcuna conseguenza clinica di questa evidenza in vitro. Le sostanze che inibiscono il CYP3A4possono diminuire la clearance di gefitinib. La somministrazione concomitante con potenti inibitori dell'attivita' del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo, posaconazolo, voriconazolo, inibitori delle proteasi, claritromicina, telitromicina) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di gefitinib. L'aumento puo' essere clinicamente rilevante dal momento che le reazioni avverse sono correlate alla dose ed all'esposizione. L'aumento puo' essere maggiore in singoli pazienti con genotipo metabolizzatore lento del CYP2D6. Il pretrattamento con itraconazolo (un potente inibitore del CYP3A4) ha portato nei volontari sani ad un aumento dell'80% della AUC media di gefitinib. In situazioni di trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP3A4, il paziente deve essere attentamente monitorato per le reazioni avverse a gefitinib. Nonci sono dati sul trattamento concomitante con inibitori del CYP2D6, ma potenti inibitori di questo enzima potrebbero causare un aumento di circa 2 volte delle concentrazioni plasmatiche di gefitinib nei metabolizzatori rapidi del CYP2D6 (vedere paragrafo 5.2). Se viene iniziato un trattamento concomitante con un potente inibitore del CYP2D6, il paziente deve essere attentamente monitorato per le reazioni avverse. Principi attivi che possono diminuire le concentrazioni plasmatiche di gefitinib Le sostanze che sono degli induttori dell'attivita' del CYP3A4 possono aumentare il metabolismo e diminuire le concentrazioni plasmatiche di gefitinib e quindi ridurre l'efficacia di gefitinib. Farmaciconcomitanti che inducono il CYP3A4 (ad esempio fenitoina, carbamazepina, rifampicina, barbiturici o erba di S. Giovanni, Hypericum perforatum ) devono essere evitati. Il pretrattamento con rifampicina (un potente induttore del CYP3A4) nei volontari sani ha ridotto l'AUC media di gefitinib dell'83% (vedere paragrafo 4.4). Le sostanze che causano un innalzamento significativo e prolungato del pH gastrico possono ridurre le concentrazioni plasmatiche di gefitinib e quindi ridurre l'efficacia di gefitinib. Alte dosi di antiacidi a breve durata d'azione possono avere un effetto simile se assunti con regolarita' vicini al momento della somministrazione di gefitinib. Nei volontari sani, la somministrazione concomitante di gefitinib con ranitidina ad una dose che hacausato innalzamento prolungato del pH gastrico >= 5 ha determinato una riduzione dell'AUC media del 47% (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Principi attivi la cui concentrazione plasmatica puo' essere alterata da gefitinib Gli studi in vitro hanno mostrato che gefitinib ha un potenziale limitato di inibire il CYP2D6. In uno studio clinico in pazienti, gefitinib e' stato co-somministrato con metoprololo (un substrato del CYP2D6). Questo e' risultato in un aumento del 35% nell'esposizione a metoprololo. Tale incremento potrebbe potenzialmente essere rilevante per i substrati del CYP2D6 con stretto indice terapeutico. Quando si considera l'uso di substrati del CYP2D6 in associazione con gefitinib, e' necessario prendere in considerazione una modifica della dose del substrato del CYP2D6, specialmente per i medicinali con una finestra terapeutica ristretta. In vitro gefitinib inibisce la proteina trasportatrice BCRP, ma la rilevanza clinica di questa evidenza non e' nota. Altre interazioni potenziali Episodi di innalzamento dell'INR e/o casi di sanguinamento sono stati riportati in alcuni pazienti che assumevanoin concomitanza warfarin (vedere paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: nell'insieme dei dati aggregati degli studi clinici di fase III ISEL, INTEREST e IPASS (2.462 pazienti trattati con GEFITINIB ZENTIVA), le reazioni avverse da farmaci (ADRs)piu' frequentemente riportate, verificatesi in piu' del 20% dei pazienti, sono diarrea e reazioni cutanee (compresi: eruzione cutanea, acne, pelle secca e prurito). Le ADRs si verificano di solito entro il primo mese di terapia e sono generalmente reversibili. Circa l'8% dei pazienti ha riportato una reazione avversa grave (Criteri Comuni di Tossicita', (CTC) grado 3 o 4). Circa il 3% dei pazienti ha interrotto la terapia a causa di una ADR. La malattia interstiziale polmonare (ILD) si e' verificata nell'1,3% dei pazienti, spesso in forma grave (grado CTC 3-4). Sono stati riportati casi con esito fatale. Tabella delle reazioni avverse Il profilo di sicurezza presentato in Tabella 1 si basa sul programma di sviluppo clinico e sull'esperienza derivante dalla commercializzazione di gefitinib. Nella tabella 1, le reazioni avverse sono state assegnate alle classi di frequenza sulla base, ove possibile, dell'incidenza delle segnalazioni di eventi avversi comparabili in un insieme di dati aggregati provenienti dagli studi clinici di fase III ISEL, INTEREST e IPASS (2.462 pazienti trattati con gefitinib). Le frequenze dell'occorrenza degli effetti indesiderati sono definite come: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, <1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effettiindesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravita'. Reazioni avverse. Reazioni avverse secondo la classificazione per sistemi eorgani e frequenza. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: anoressia, lieve o moderata (grado ctc 1 o 2). Patologie dell'occhio. Comune: congiuntivite, blefarite e secchezza oculare*, principalmente lieve (grado ctc 1); non comune: erosione corneale, reversibile e talvolta associata a crescita aberrante delle ciglia; cheratite (0,12%). Patologie vascolari. Comune: emorragia, come epistassi ed ematuria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: malattia interstiziale polmonare (1,3%), spesso grave (grado ctc 3-4); sono stati riportati casi con esito fatale. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, principalmente lieve o moderata (grado ctc 1 o 2). Omito, principalmente lieve o moderato (grado ctc 1 o 2). Nausea, principalmente lieve (grado ctc 1). Stomatite, prevalentemente lieve (grado ctc 1); comune: disidratazione, secondaria a diarrea, nausea, vomito o anoressia. Bocca secca*, prevalentemente lieve (grado ctc 1); non comune: pancreatite; perforazione gastrointestinale. Patologie epatobiliari. Molto comune: innalzamento dell'alanina aminotrasferasi, principalmente da lieve a moderato; comune: innalzamento dell'aspartato aminotranferasi, principalmente da lieve a moderato, innalzamento dellabilirubina totale, principalmente da lieve a moderato; non comune: epatite**. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: reazioni cutanee, principalmente un eruzione cutanea pustolosa lieveo moderato (grado ctc 1 o 2), talvolta pruriginoso con pelle secca, comprese fissurazioni cutanee, su una base eritematosa; comune: patologia ungueale; alopecia; reazioni allergiche (1,1%), inclusi angioedema e orticaria; raro: patologie di natura bollosa inclusi necrolisi epidermica tossica, sindrome di stevens johnson ed eritema multiforme. Vasculite cutanea. Patologie renali e urinarie. Comune: aumenti asintomatici dei valori ematici della creatinina. Proteinuria. Cistite; raro: cistite emorragica. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sededi somministrazione. Molto comune: astenia, prevalentemente lieve (grado ctc 1); comune: piressia. La frequenza delle reazioni avverse da farmaco correlate a valori di laboratorio fuori norma si basa su pazienti con un cambiamento rispetto al valore basale di 2 o piu' gradi di CTC nei relativi parametri di laboratorio. *Questa reazione avversa puo' verificarsi in associazione ad altre condizioni di secchezza (principalmente reazioni cutanee) osservate con gefitinib. **Questa reazione comprende segnalazioni isolate di insufficienza epatica che in alcuni casi ha avuto esito fatale. Malattia interstiziale polmonare (ILD): nello studio INTEREST, l'incidenza degli eventi di tipo ILD e' stata l'1,4% (10) nei pazienti nel gruppo gefitinib verso l'1,1% (8) nei pazienti nel gruppo docetaxel. Un evento tipo ILD ha avuto esito fatale, e questo si e' verificato in un paziente che riceveva gefitinib. Nello studio ISEL, l'incidenza degli eventi di tipo ILD nella popolazione complessiva e' stata approssimativamente dell'1% in entrambi i bracci di trattamento. La maggior parte degli eventi di tipo ILD riportati si eraverificata in pazienti di etnia asiatica e l'incidenza della ILD fra i pazienti asiatici in trattamento con gefitinib e quelli che assumevano placebo e' stata pari a circa il 3% ed il 4 % rispettivamente. Un evento di tipo ILD ha avuto esito fatale e questo si e' verificato in un paziente trattato con placebo. In uno studio di sorveglianza post-marketing condotto in Giappone (3.350 pazienti), il tasso di eventi di tipo ILD riportato nei pazienti trattati con gefitinib e' stato del 5,8%. La proporzione degli eventi tipo ILD con esito fatale e' stata del 38,6%. In uno studio clinico di fase III in aperto (IPASS) di confronto tra GEFITINIB ZENTIVA e la doppietta chemioterapica carboplatino/paclitaxel come trattamento di prima linea in 1.217 pazienti condotto in Asia in pazienti selezionati con NSCLC avanzato, l'incidenza degli eventi di tipo ILD e' stata del 2,6% nel braccio di trattamento con gefitinib e dell'1,4% nel braccio di trattamento con carboplatino/paclitaxel. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitarie' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramiteil sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne potenzialmente fertili: le donne in eta' fertile devono essere avvisate di non iniziare una gravidanza durante la terapia. GravidanzaI dati relativi all'uso di gefitinib in donne in gravidanza non esistono.Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva(vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l'uomo non e' noto.GEFITINIB ZENTIVA non deve essere usato durante la gravidanza se non chiaramente necessario. Allattamento: non e' noto se gefitinib sia secreto nel latte umano. Gefitinib e i metaboliti di gefitinib si accumulano nel latte di ratti femmine in allattamento (vedere paragrafo 5.3).Gefitinib e' controindicato durante l'allattamento e pertanto l'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con gefitinib (vedere paragrafo 4.3).

Codice: 015596036
Codice EAN: *

Codice ATC: C04AX
  • Sistema cardiovascolare
  • Vasodilatatori periferici
  • Altri vasodilatatori periferici
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Gruppo merceologico: 7AE2B99
  • Articoli sanitari e dispositivi medici
  • Ortopedia e comfort per la persona
  • Ortopedia
  • Calzature
Forma farmaceutica: PREPARAZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: SCATOLA

PREPARAZIONE INIETTABILE

36 MESI

SCATOLA