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LARIAM 8CPR 250MG Produttore: CHEPLAPHARM ARZNEIMITTEL GMBH

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

LARIAM 250 MG COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antimalarico.

PRINCIPI ATTIVI

Una compressa contiene: meflochina cloridrato 274,09 mg (pari a meflochina base 250 mg).

ECCIPIENTI

Cellulosa microcristallina, lattosio , crospovidone, amido di mais, ammonio-calcio alginato, poloxamer, talco, magnesio stearato.

INDICAZIONI

Chemioprofilassi della malaria. Il farmaco e' indicato per la prevenzione della malaria di viaggiatori in zone endemiche dove e' alto il rischio di infezione da parte di ceppi P. falciparum resistenti agli altri malarici. Terapia della malaria. Il medicinale e' indicato per la terapia della malaria in particolare causata da ceppi di P. falciparum che sono resistenti agli altri antimalarici. Nei casi di malaria causati da ceppi di P. falciparum e P. vivax contemporaneamente, dopo la terapia, al fine di eliminare anche le forme epatiche di P. vivax, occorre considerare un trattamento con un derivato 8-aminochinolinico come la primachina. Quando si prescrivono farmaci antimalarici si raccomanda di tenere in considerazione le istruzioni emanate dal Ministero della Salute in accordo con quanto previsto dall'O.M.S. Trattamento di riserva. Il medicinale puo' essere anche prescritto a viaggiatori come autotrattamento da assumere come misura d'emergenza nei casi di sospettamalaria, quando non sia disponibile un pronto parere medico.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' nota alla meflochina o composti correlati (ad esempio chinina, chinidina), o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nella formulazione. Chemioprofilassi nei pazienti con depressione attiva, una storia di depressione, disturbo d'ansia generalizzato, psicosi,tentativi di suicidio, ideazione suicida e comportamenti autolesivi, schizofrenia o altri disturbi psichiatrici, o con una storia di convulsioni di qualsiasi origine. L'alofantrina non deve essere utilizzata durante la chemioprofilassi con Lariam o durante il trattamento della malaria o entro 15 settimane dall'assunzione dell'ultima dose di Lariam, a causa del rischio di un prolungamento dell'intervallo QTc potenzialmente fatale. In pazienti con una storia di febbre emoglobinurica, una complicazione della malaria da P. falciparum con una massiva emolisiintravascolare che causa emoglobinuria. In pazienti con compromissione epatica grave. Generalmente controindicato durante la gravidanza.

POSOLOGIA

Terapia della malaria. La dose terapeutica totale raccomandata nei pazienti e' di 20-25 mg/kg. Quindi la dose totale di meflochina per gli adulti e per i bambini di peso superiore a 45 kg e' di 1250-1500 mg (es. 5-6 compresse di Lariam. Dosaggio Il dosaggio deve basarsi sul pesocorporeo, come indicato di seguito: dose terapeutica totale. Per un peso corporeo inferiore a 20 kg, la dose terapeutica totale e' 1/4 compressa/ 2,5-3 kg. Per un peso corporeo >20 e 30 kg, la dose terapeuticatotale e' 2-3 compresse. Per un peso corporeo >30 e 45 kg, la dose terapeutica totale e' 3-4 compresse. Per un peso corporeo >45 e 60 kg, la dose terapeutica totale e' 5 compresse. Per un peso corporeo più di 60 kg, la dose terapeutica totale e' 6 compresse. Se il paziente vomita entro 30 minuti dalla somministrazione del medicinale deve assumere una seconda dose piena. Se il paziente vomita dopo 30-60 minuti dall'assunzione del medicinale deve assumere meta' dose. Nel caso in cui un ciclo completo di terapia non abbia portato ad un miglioramento entro 48-72 ore, si deve ricorrere ad un trattamento alternativo. Similmente, se una precedente chemioprofilassi con meflochina non e' risultata efficace, non si deve utilizzare Lariam per il trattamento. Nelle aree caratterizzate da malaria multiresistente e' possibile ricorrere, se disponibile, ad un trattamento iniziale con artemisinina o un suo derivato, seguito dalla somministrazione del medicinale. I pazienti non devono ignorare che reinfezioni o recrudescenze possono verificarsi nonostante un trattamento antimalarico efficace. Chemioprofilassi della malaria. La dose profilattica raccomandata del farmaco e' di circa 5 mg/kg una volta alla settimana. Al fine di garantire, prima dell'arrivo nella zona endemica, che la somministrazione del medicinale sia ben tollerata, si raccomanda di iniziare la chemioprofilassi con Lariam 10 giorni prima della partenza (cioe' effettuare la prima assunzione 10 giorni prima della partenza e la seconda 3 giorni prima della partenza). Le dosi successive vanno assunte una volta alla settimana (in un giornofisso). Se questo non fosse possibile deve essere somministrata una dose di carico: nel caso di adulti di peso superiore a 45 kg questa corrisponde ad una compressa di Lariam al giorno (250 mg di meflochina) per 3 giorni, seguita da una compressa settimanale. Nel caso in cui il viaggiatore stia assumendo altri farmaci puo' essere indicato l'iniziodella chemioprofilassi 2-3 settimane prima della partenza al fine di assicurarsi che la combinazione dei farmaci sia ben tollerata. Al finedi ridurre il rischio di malaria la chemioprofilassi deve essere continuata per ulteriori 4 settimane dopo la partenza dall'area endemica. Quando la chemioprofilassi con meflochina fallisce, il medico deve valutare attentamente quale antimalarico utilizzare per la terapia. Dosaggio. Il dosaggio deve basarsi sul peso corporeo come indicato di seguito: dose settimanale. Per un peso corporeo inferiore a 20 kg, la dose settimanale e' ¼ compressa. Per un peso corporeo > 20 e 30 kg, la dosesettimanale e' ½ compressa. Per un peso corporeo > 30 e 45 kg, la dose settimanale e' ¾ compressa. Per un peso corporeo > 45 kg, la dose settimanale e' 1 compressa. Trattamento di riserva. Il farmaco puo' essere prescritto per l'utilizzo in autosomministrazione nei casi in cui non sia possibile consultare tempestivamente un medico. L'automedicazione deve essere iniziata con una dose di circa 15 mg/kg; nei pazienti di 45 kg o piu', la dose iniziale sara' quindi di tre compresse di Lariam. Se non sara' possibile ottenere assistenza medica professionale entro 24 ore o se non si sono manifestati gravi effetti collaterali, unaseconda frazione della dose totale (2 compresse in pazienti di peso uguale o superiore a 45 kg) potra' essere assunta 6-8 ore dopo. I pazienti di peso superiore ai 60 kg dovranno assumere un'altra compressa 6-8 ore dopo la seconda dose. Popolazioni Particolari. Popolazione pediatrica. Trattamento e chemioprofilassi della malaria. L' esperienza conil farmaco nei bambini di eta' inferiore a 3 mesi o di peso inferiorea 5 kg e' limitata. Anziani. Chemioprofilassi della Malaria. Non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio per i pazienti anziani. Modalita' di somministrazione. Le compresse devono essere inghiottite con almeno un bicchiere di liquido e preferibilmente dopo un pasto. Le compresse possono essere frazionate e sciolte in poca acqua, latte o altra bevanda per la somministrazione ai bambini piu' piccoli o a persone condifficolta' di deglutizione. L'uso di una dose di carico puo' essere associata ad un incremento di eventi avversi.

CONSERVAZIONE

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.

AVVERTENZE

La meflochina puo' indurre sintomi psichiatrici. I sintomi psichiatrici devono essere considerati prodromici per eventi piu' seri. Sono stati riportati casi di suicidio, pensieri suicidi, comportamenti autolesionistici e tentativo di suicidio. Pazienti in trattamento con la meflochina per la chemioprofilassi antimalarica devono essere informati che se queste reazioni o modificazioni dello stato mentale si verificano durante l'uso della meflochina, e' necessario interrompere l'assunzione del farmaco e chiedere immediatamente consiglio al medico in modo tale da sostituire la meflochina con un altro farmaco per la prevenzione della malaria. In caso di comparsa di attacchi acuti di ansia, depressione, irrequietezza o confusione durante la profilassi, la somministrazione del medicinale deve essere sospesa e deve essere prescritto un medicinale alternativo. Le reazioni avverse al farmaco possono ancheinsorgere dopo la sospensione. In un ridotto numero di pazienti sono state riportate reazioni neuropsichiatriche che possono persistere permesi o piu', anche dopo la sospensione del farmaco. Per minimizzare il rischio di queste reazioni avverse, la meflochina non deve essere assunta per la chemioprofilassi in pazienti con malattia psichiatrica attiva o storia di disturbi psichiatrici. Ipersensibilita'. Possono verificarsi reazioni di ipersensibilita' che vanno dalle manifestazioni cutanee lievi all'anafilassi. Tossicita' cardiaca. La somministrazione concomitante di meflochina e composti correlati puo' indurre anomalie elettrocardiografiche. A causa del rischio di prolungamento dell'intervallo QTc che puo' rivelarsi fatale, non si deve somministrare alofantrina durante la terapia con Lariam per la chemioprofilassi o il trattamento della malaria o nelle 15 settimane successive all'assunzione dell'ultima dose del farmaco. A causa di un aumento delle concentrazioni plasmatiche e dell'emivita di eliminazione di meflochina in seguito alla co-somministrazione di ketoconazolo, il rischio di prolungamento dell'intervallo QTc puo' anche essere previsto se ketoconazolo e' assuntodurante la terapia con Lariam per la chemioprofilassi o il trattamento della malaria o nelle 15 settimane successive all'assunzione dell'ultima dose del medicinale. Se si verificano aritmia o palpitazioni durante la chemioprofilassi con il farmaco, i pazienti devono consultare un medico. Questi sintomi possono in rari casi precedere gravi effetti indesiderati cardiologici. Disturbi convulsivi. In pazienti epiletticila meflochina puo' aumentare il rischio di convulsioni, pertanto, in questi pazienti, si consiglia di prescrivere la meflochina solo come terapia e solo in presenza di motivazioni mediche valide all'uso del farmaco. La somministrazione concomitante di meflochina e di farmaci anticonvulsivanti puo' ridurre il controllo delle crisi convulsive dal momento che si riducono i livelli plasmatici degli anticonvulsivanti. Pertanto, i pazienti che assumono contemporaneamente farmaci antiepilettici compresi acido valproico, carbamazepina, fenobarbital e fenitoina con la meflochina devono monitorare i livelli plasmatici degli antiepilettici e se necessario considerarne un aggiustamento delle dosi. La somministrazione concomitante del medicinale e farmaci noti per abbassare la soglia epilettogena possono aumentare il rischio di convulsioni.Neuropatia. Sono stati riportati casi di polineuropatia nei pazienti trattati con il farmaco. Il medicinale deve essere interrotto nei pazienti che accusano sintomi di neuropatia al fine di prevenire lo sviluppo di una condizione irreversibile. Patologie dell'occhio. Durante il trattamento con meflochina sono stata segnalate alcune patologie dell'occhio, comprese ma non limitate a, neuropatie ottiche e disordini della retina. E' necessario che tutti i pazienti che presentano disturbi alla vista si rivolgano al medico in quanto alcune manifestazioni possono richiedere l'interruzione del trattamento. Compromissione della funzionalita' epatica. In pazienti con compromissione della funzione epatica il tempo di eliminazione della meflochina puo' essere allungato, pertanto i livelli plasmatici del farmaco possono essere piu' alti e vi e' un rischio piu' elevato di eventi avversi. Compromissione renale.A causa di dati limitati, il medicinale deve essere somministrato concautela nei pazienti con compromissione renale. Polmonite. Nei pazienti trattati con Lariam e' stata riportata polmonite di possibile eziologia allergica. I pazienti che sviluppano sintomi di dispnea, tosse secca o febbre durante l'assunzione del farmaco devono contattare un medico per una valutazione clinica. Patologie del sistema emolinfopoietico. Sono stati riportati casi di anemia aplastica e agranulocitosi durante il trattamento con meflochina. Inibitori e induttori del citocromoCYP3A4. Gli inibitori e gli induttori dell'isoenzima CYP3A4 possono modificare la farmacocinetica/metabolismo della meflochina determinandoun aumento o una diminuzione delle sue concentrazioni plasmatiche. Interazioni con vaccini. Quando la meflochina viene utilizzata insieme avaccini vivi antitifoidei orali, non puo' essere esclusa un'attenuazione della immunizzazione. Le vaccinazioni con batteri vivi somministrati per via orale devono essere completate almeno 3 giorni prima dell'assunzione della prima dose del farmaco. Uso a lungo termine. Se il farmaco deve essere somministrato per un periodo prolungato, devono essere eseguite valutazioni periodiche. Intolleranza al galattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Resistenza geografica ai farmaci.Possono verificarsi resistenze a distribuzione geografica per i ceppidi P. Falciparum e la scelta adeguata di chemioprofilassi antimalarica puo' essere differente da un'area all'altra. La resistenza di P. Falciparum alla meflochina e' stata riportata soprattutto in aree di multiresistenza nel Sud Est Asiatico. In alcune regioni sono state osservate resistenze crociate tra meflochina e alofantrina e tra meflochina echinino. Per informazioni aggiornate sulle resistenze a distribuzionegeografica devono essere consultati centri competenti con esperti nazionali. In presenza di forme miste di malaria, da P. falciparum/P. vivax , la terapia con Lariam deve essere accompagnata da una chemioprofilassi delle ricadute con un derivato 8-aminochinolinico, al fine di eliminare le forme intraepatiche di P. vivax. Ipoglicemia. Deve essere considerata la possibilita' di ipoglicemia in pazienti con ipoglicemia iperinsulinemica congenita.

INTERAZIONI

Lariam non va somministrato in concomitanza con chinino o con composti correlati (ad es. chinidina, clorochina, chinoloni) che possono indurre la comparsa di alterazioni elettrocardiografiche e aumentare il rischio di convulsioni. Alofantrina. E' emerso che l'uso della alofantrina durante la terapia con meflochina per la chemioprofilassi o il trattamento della malaria o nelle 15 settimane successive all'ultima dose di meflochina provoca un significativo allungamento dell'intervallo QT. Non e' stato riscontrato un allungamento clinicamente significativo dell'intervallo QT con la meflochina da sola. Altri farmaci che comportano un prolungamento dell'intervallo QTc. La somministrazione concomitante di farmaci in grado di modificare la conduzione cardiaca (ad es:antiaritmici, beta-bloccanti, calcioantagonisti, antistaminici o H1-antagonisti, antidepressivi triciclici e fenotiazine), possono contribuire al prolungamento dell'intervallo QT. Non ci sono dati che stabiliscano in modo definitivo se la somministrazione concomitante di meflochina e dei farmaci sopra riportati abbia un effetto sulla funzione cardiaca. A causa di un aumento delle concentrazioni plasmatiche e dell'emivita di eliminazione di meflochina in seguito alla co-somministrazione di ketoconazolo, il rischio di prolungamento dell'intervallo QTc puo' essere previsto se ketoconazolo e' assunto durante la terapia con Lariam per la chemioprofilassi o il trattamento della malaria o nelle 15settimane successive all'ultima dose del farmaco. Anticonvulsivanti efarmaci che abbassano la soglia epilettogena. Nei pazienti che assumono farmaci anticonvulsivanti (acido valproico, carbamazepina, fenobarbital o fenitoina), l'uso concomitante di meflochina riduce il controllo delle crisi convulsive dal momento che si riducono i livelli plasmatici degli anticonvulsivanti. Pertanto, in alcuni casi e' necessario unaggiustamento delle dosi dei farmaci antiepilettici. La somministrazione concomitante di meflochina e farmaci noti per abbassare la soglia epilettogena (come antidepressivi triciclici o inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), bupropione, antipsicotici, tramadolo, clorochina o alcuni antibiotici) possono aumentare il rischiodi convulsioni. Altre interazioni/inibitori e induttori del CYP3A4. La meflochina non inibisce ne' induce il sistema enzimatico del citocromo P450. Pertanto, e' improbabile che il metabolismo dei farmaci somministrati in concomitanza con la meflochina sia modificato. Tuttavia, gli induttori (rifampicina, carbamazepina, fenitoina, efavirenz) o gli inibitori (ketoconazolo) dell'isoenzima CYP3A4 possono modificare la farmacocinetica/metabolismo della meflochina, determinando una diminuzione o un aumento delle sue concentrazioni plasmatiche. Le conseguenze cliniche di questi effetti non sono note e deve essere garantito uno stretto monitoraggio clinico. Interazione con i vaccini. Quando la meflochina e' assunta contemporaneamente o poco prima dei vaccini antitifoidei orali, non si puo' escludere un'attenuazione dell'immunizzazione indotta da tali vaccini. Pertanto la vaccinazione antitifoidea deve essere completata almeno 3 giorni prima dall'inizio della somministrazione di meflochina tenendo presente che la chemioprofilassi con meflochina deve iniziare 10 giorni prima di arrivare in una zona malarica. Nonsono noti altri casi di interazione con altri farmaci. In ogni caso, gli effetti del farmaco su pazienti che assumono altri farmaci, soprattutto i diabetici o coloro che utilizzano anticoagulanti, devono essere controllati prima della partenza.

EFFETTI INDESIDERATI

In soggetti predisposti possono manifestarsi reazioni di ipersensibilita'. Alle dosi utilizzate per la terapia della malaria, le reazioni avverse al farmaco possono non essere distinguibili dai sintomi della malattia stessa. Nella chemioprofilassi il profilo di tollerabilita' della meflochina e' caratterizzato da una predominanza di reazioni avverse di tipo neuropsichiatrico. Le reazioni avverse al medicinale possono anche insorgere dopo la sospensione del farmaco. Durante la chemioprofilassi con il farmaco le reazioni piu' comunemente osservate sono nausea, vomito e vertigini. Nausea e vomito sono generalmente di lieve intensita' e possono diminuire con un uso prolungato nonostante l'aumento della concentrazione plasmatica del farmaco. In un ridotto numero di pazienti e' stato riportato che le reazioni neuropsichiatriche (ad esempio, depressione, episodi di vertigini o capogiri e perdita di equilibrio) possono persistere per mesi o piu', anche dopo la sospensione del farmaco. Studi in vitro ed in vivo non hanno evidenziato emolisi in soggetti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. Esperienza successiva alla commercializzazione. Di seguito, vengono presentate lereazioni avverse, osservate nel post marketing e in uno studio randomizzato in doppio cieco, che coinvolgeva 976 pazienti (483 pazienti trattati con meflochina, 493 pazienti trattati con atovaquone/proguanil),in cui eventi avversi neuropsichiatrici connessi alla terapia si sonoverificati in 139/483 (28,8%) pazienti trattati con meflochina, in confronto a 69/493 (14%) pazienti trattati con atovaquone/proguanil. Nessun evento avverso serio attribuibile ai farmaci si e' verificato in entrambi i gruppi. Le reazioni avverse sono elencate secondo il sistemadi classificazione per organo e frequenza medra. Le categorie di frequenza sono definite utilizzando la seguente convenzione: molto comune (?1/10); comune (?1/100 a < 1/10); non comune (?1/1.000 a < 1/100); raro (?1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine di gravità decrescente. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: agranulocitosi, anemia aplastica, leucopenia, leucocitosi, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilità cutanea da lieve ad anafilassi. Disturbo del metabolismo e della nutrizione. Non nota: diminuzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Molto comune: sogni anormali, insonnia; comune: depressione,ansia; non nota: suicidio, tentativo di suicidio, ideazione suicida ecomportamenti autolesivi, disturbi bipolari, disturbi psicotici, inclusi disturbo delirante, depersonalizzazione, manie, schizofrenia/disturbo schizofreniforme, paranoia, attacchi di panico, stato confusionale, allucinazioni, aggressività, agitazione, irrequietezza, sbalzi d'umore, disturbi dell'attenzione. Patologie del sistema nervoso. Comune: vertigini, mal di testa; non nota: encefalopatia, paralisi dei nervi cranici, convulsioni, amnesia (talvolta di lunga durata anche per più di3 mesi), sincope, disturbi del linguaggio, deficit della memoria, disturbi dell'equilibrio, disturbi dell'andatura, neuropatia motoria periferica (comprese parestesia, tremore e atassi, neuropatia sensoriale periferica, sonnolenza. Patologie dell'occhio. Comune: deficit visivo; non nota: cataratta, malattie della retina e neuropatia ottica, che possono verificarsi con un periodo di latenza durante o dopo il trattamento, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigine; non nota: disturbi vestibolari compresi tinnito, sorditàparziale (a volte prolungate problemi di udito, iperacusia. Patologiecardiache. Non nota: blocco atrio-ventricolare, tachicardia, palpitazioni, bradicardia, battito cardiaco irregolare, extrasistoli, altri disturbi di conduzione transitoria. Patologie vascolari. Non nota: disturbi cardiovascolari (ipotensione, ipertensione, vampate di calore). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: polmonite, polmonite anche di possibile eziologia allergica, dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, diarrea, dolore addominale, vomito, ulcere della bocca; non nota: pancreatite, dispepsia. Patologie epatobiliari. Non nota: insufficienza epatica, epatite, ittero, ipertransaminasemia transitoria asintomatica (alt, ast, ggt). Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito; non nota: sindrome di stevens-johnson, eritema multiforme, rash, eritema, orticaria, alopecia,iperidrosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: debolezza muscolare, spasmi muscolari, mialgia, artralgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: edema, dolore toracico, astenia, malessere, stanchezza, brividi, piressia. Patologie renali e urinarie. Non nota: insufficienza renale acuta, nefriti, aumento della creatinina nel sangue.Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Un effetto teratogeno e' stato osservato nel topo e nel ratto ed un effetto embriotossico si e' evidenziato nel coniglio; tuttavia una vasta esperienza clinica con Lariam utilizzato a scopo profilattico non harivelato effetti teratogeni o embriotossici. Pertanto: a causa della gravita' della malaria durante la gravidanza, donne incinte o che desiderano una gravidanza devono essere scoraggiate dal viaggiare in zone endemiche. Il trattamento profilattico con meflochina puo' essere considerato indipendentemente dal termine della gravidanza, ma nel rigoroso rispetto delle indicazioni. L'utilizzo di meflochina come trattamento curativo nelle donne in gravidanza e' limitato al trattamento della malaria acuta non complicata quando il chinino e' controindicato o in caso di P. falciparum resistente al chinino. In caso di una gravidanzainattesa, l'assunzione Lariam per la chemioprofilassi della malaria non costituisce un'indicazione all'interruzione della gravidanza. Per l'uso della meflochina durante la gravidanza devono essere consultate le linee guida nazionali ed internazionali. La meflochina e' escreta nel latte materno in piccole quantita' di cui non se ne conosce l'attivita'. Come misura precauzionale, la meflochina deve essere evitata in donne che allattano al seno. Per l'uso della meflochina in donne che allattano devono essere consultate le linee guida nazionali ed internazionali.

Codice: 027250024
Codice EAN:

Codice ATC: P01BC02
  • Farmaci antiparassitari, insetticidi e repellenti
  • Antiprotozoari
  • Antimalarici
  • Metanolchinoline
  • Meflochina
Temperatura di conservazione: al riparo dall'umidita'
Forma farmaceutica: COMPRESSE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE

36 MESI

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