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LEDERFOLIN EV 1FL 25MG Produttore: PFIZER ITALIA SRL

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

LEDERFOLIN

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Prodotti terapeutici.

PRINCIPI ATTIVI

Calcio levo-folinato pentaidrato equiv. ad acido levo-folinico.

ECCIPIENTI

Compresse 7,5 mg: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, sodio amido glicolato, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Granulato per soluzione orale 2,5 mg: saccarosio, aroma di fragola. Polvere per soluzione iniettabile per uso endovenoso 25 mg: mannitolo, sodioidrossido e/o acido cloridrico.

INDICAZIONI

Il medicinale trova utilita' come antidoto di dosi eccessive di antagonisti dell'acido folico e per combattere gli effetti collaterali indotti da aminopterina (acido 4-aminopteroilglutammico) e da metotressato(acido 4-amino-N10-metil-pteroil-glutammico). Il farmaco trova inoltre indicazione in tutte le forme anemiche da carenza di folati dovute ad aumentata richiesta, ridotta utilizzazione, insufficiente apporto dietetico di folati.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati. La terapia con il medicinale e' controindicata nei seguenti casi: trattamento dell'anemia perniciosa o di altre anemie magaloblastiche dovute a carenza di vitamina B12, se non in associazione allamedesima; ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; per l'utilizzo del calcio levo-folinato con il metotrexate o il 5-fluorouracile durante la gravidanza e l'allattamento; trattamento in concomitanza con ceftriaxone nei neonati (<=28 giorni di eta'), anche in caso di linee di infusione separate.

POSOLOGIA

Il medicinale puo' essere somministrato per via orale, per via endovenosa o per infusione. In caso di somministrazione endovenosa, non devono essere iniettati piu' di 80 mg di calcio levofolinato per minuto a causa del contenuto in calcio della soluzione. Impiego del calcio levo-folinato nell'ambito di protocolli particolari di chemioterapia antiblastica con alti dosaggi di metotressato. In base alle piu' recenti acquisizioni, per migliorare l'indice terapeutico del metotressato, viene utilizzato il farmaco in un trattamento sequenziale antidotico (farmaco "rescue"). Adottando schemi terapeutici che prevedono l'utilizzazione di metotressato, ad alti dosaggi, ed il medicinale, e' infatti possibile un miglior controllo delle forme tumorali, senza registrare, nel contempo significativi incrementi di tossicita'. Il protocollo terapeutico prevede l'impiego del farmaco per via endovenosa nella prima fase corrispondente all'antidotismo per competizione, per via orale (compresse) nella seconda fase in cui entra in gioco prevalentemente la componente biochimico- metabolica. Al momento tuttavia non risultano definiti con certezza schemi posologici generali. Poiche' il calcio levo-folinato e' un antagonista del metotressato la loro concomitante somministrazione puo' essere attuata solo quando, nei singoli casi, si e' proceduto alla definizione di uno specifico protocollo terapeutico. A tale scopo e' raccomandabile consultare la piu' recente letteratura in materia. Antidoto in caso di sovradosaggio di metotressato. Il farmaconon deve essere somministrato per via intratecale. Il medicinale (calcio levo-folinato), antidoto specifico del metotressato, consente di neutralizzare gli effetti tossici esercitati dall'antimetabolita sul sistema ematopoietico e sulle mucose dell'apparato digerente. Nel suo ruolo di antidoto, il farmaco viene impiegato a diverse posologie in funzione dell'effetto da ottenere. Nei casi di superdosaggio accidentale,per ottenere un effetto di competizione, si consiglia il prodotto perinfusione endovena (fino a 50 mg entro 12 ore); per ottenere un effetto biochimico-metabolico si consiglia Lederfolin per via endovenosa (5-6 mg ogni 6 ore per 4 dosi) o per via orale (7,5 mg ogni 6 ore per 4 dosi). Nei casi di effetti collaterali da dosi convenzionali di metotressato si consiglia il Lederfolin per via endovenosa (5-6 mg ogni 6 ore per 4 dosi) o per via orale (7,5 mg ogni 6 ore per 4 dosi). Nei casidi somministrazione accidentale, il farmaco deve essere somministratoin dosi pari o superiori a quelle del metotressato entro la prima ora; la somministrazione del Lederfolin in tempi successivi risulta meno efficace. Nella terapia delle anemie da carenza di folati. Il trattamento iniziera' con la somministrazione del prodotto per via orale (7,5 mg/die) continuando poi giornalmente con detta dose per 10-15 giorni. In caso di risposta favorevole la dose potra' essere dimezzata continuando fino a normalizzazione del quadro ematologico ed alla scomparsa dei segni clinici.

CONSERVAZIONE

Compresse 7,5 mg: conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Tenere il blister nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Granulato per soluzione orale 2,5 mg: non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Polvere per soluzione iniettabile 25mg: non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.

AVVERTENZE

Il medicinale non deve essere somministrato per via intratecale. Il calcio levo-folinato deve essere usato in associazione con il Methotrexate solo sotto la diretta supervisione di un medico esperto nell'uso di agenti chemioterapici per il trattamento del cancro. Molti prodotti medicinali citotossici -inibitori diretti o indiretti della sintesi del DNA- portano alla macrocitosi (idrossicarbamide, citarabina, mercaptopurina, tioguanina). Tale macrocitosi non deve essere trattata con acido folinico. In pazienti epilettici trattati con fenobarbital, fenitoina, primidone e succinimide c'e' il rischio di aumentare la frequenzadelle crisi epilettiche a causa della diminuzione delle concentrazioni plasmatiche dei farmaci anti-epilettici. E' raccomandato il monitoraggio clinico, possibilmente il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e, se necessario, l'adeguamento del dosaggio del farmaco anti-epilettico durante la somministrazione di calcio levo-folinato e dopo la sua interruzione. Convulsioni e/o sincope sono stati riportati raramente in pazienti portatori di tumore in trattamento con calcio levo- folinato, di solito in associazione a fluoripirimidine, ed in particolare in pazienti con metastasi al sistema nervoso centrale o in pazientipredisposti; tuttavia non e' stata stabilita una correlazione direttacon questi episodi. Il trattamento con calcio levo- folinato puo' "mascherare" l'anemia perniciosa ed altre anemie megaloblastiche che derivano dalla carenza di vitamina B12. Il farmaco e' una terapia impropria dell'anemia perniciosa o di altre anemie megaloblastiche conseguentia carenza di vitamina B12: puo' verificarsi, infatti, remissione ematologica mentre le manifestazioni neurologiche restano progressive. La terapia va pertanto condotta sotto controllo ematologico. Nel trattamento del superdosaggio da antagonisti dell'acido folico la somministrazione del medicinale deve essere effettuata possibilmente entro 1 ora, risultando generalmente inefficace una somministrazione dopo un periodo di 4 ore. La somministrazione del farmaco deve essere eseguita con attenzione in modo da evitare pericolo di reazioni allergiche od effetti collaterali. Le compresse contengono lattosio quindi non sono adatteper i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio. Il granulato per soluzione orale contiene saccarosio quindi non e' adatto per i soggetti con intolleranza ereditaria al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio o deficit di saccarasi-isomaltasi. I soggetti con diabete nondovrebbero assumere il granulato per soluzione orale ed i pazienti che seguono una dieta ipocalorica dovrebbero usare questo medicinale concautela. Calcio levo-folinato/Methotrexate: il farmaco non deve essere somministrato per via intratecale. E' stata riportata morte con la somministrazione intratecale di calcio levo-folinato, a seguito di sovradosaggio intratecale di Methotrexate. Un sovradosaggio accidentale con un antagonista dei folati, come il Methotrexate, deve essere trattato come emergenza medica. Maggiore e' l'intervallo di tempo tra la somministrazione di Methotrexate ed il "rescue" con calcio levo-folinato, minore e' l'efficacia del calcio levo-folinato nel contrastare la tossicita'. Il calcio levo-folinato non ha alcun effetto sulla tossicita' non ematologica del Methotrexate come la nefrotossicita' generata dalla precipitazione del Methotrexate e/o del suo metabolita nel rene. I pazienti in cui si osserva un ritardo dell'eliminazione precoce del Methotrexate, hanno piu' probabilita' di sviluppare insufficienza renale reversibile e tutte le tossicita' associate al Methotrexate. La presenza di insufficienza renale preesistente o indotta da Methotrexate e' potenzialmente associata con il ritardo dell'escrezione di Methotrexatee puo' aumentare la necessita' di dosi maggiori o di un uso piu' prolungato di calcio levo-folinato. La possibilita' che il paziente stia assumendo altri farmaci che interagiscono con il Methotrexate (p.es. farmaci che possono interferire con l'eliminazione del Methotrexate o con il legame all'albumina sierica) deve essere sempre considerata quando si osservano anomalie di laboratorio o tossicita' cliniche. Dosi eccessive di calcio levo-folinato devono essere evitate dal momento che esse possono danneggiare l'attivita' antitumorale di Methotrexate, specialmente nei tumori dell'SNC in cui il calcio levo- folinato si accumula dopo cicli ripetuti. La resistenza al Methotrexate come risultato di un ridotto trasporto di membrana, implica anche la resistenza al "rescue" con acido levo- folinico poiche' entrambi i farmaci condividono lo stesso sistema di trasporto. >>Test di laboratorio. Terapia con Methotrexate/calcio levo-folinato: livelli di creatinina sierica e livelli sierici di Methotrexate: almeno una volta al giorno. pH delle urine:in casi di sovradosaggio da Methotrexate o di ritardata escrezione, monitorare in maniera appropriata per assicurare il mantenimento di un pH >=7,0. Il farmaco 7,5 mg compresse contiene lattosio. Il farmaco 2,5 mg granulato per soluzione orale contiene saccarosio.

INTERAZIONI

Note interazioni del calcio levo-folinato con le fluoropirimidine, con il metotressato ed altri anti-folici. Quando il calcio levo-folinatoe' somministrato assieme ad antagonisti dell'acido folico (come cotrimoxazolo, pirimetamina) l'efficacia degli antagonisti dell'acido folico puo' risultare sia ridotta che completamente neutralizzata. Il calcio levo-folinato puo' diminuire gli effetti di sostanze antiepilettiche: fenobarbital, primidone, fenitoina e succinimide e puo' aumentare lafrequenza di crisi epilettiche (una diminuzione dei livelli plasmatici dei farmaci anticonvulsivanti induttori enzimatici puo' essere osservata a causa dell'aumentato metabolismo epatico poiche' i folati sono uno dei cofattori). Come per le altre sostanze contenenti calcio il trattamento in concomitanza con ceftriaxone e' controindicato nei neonati (<=28 giorni di eta'), anche in caso di utilizzo di linee di infusione separate (rischio fatale di precipitazione del sale di ceftriaxone-calcio nel flusso sanguigno del neonato). In pazienti di eta' superiori a 28 giorni (inclusi gli adulti) il ceftriaxone non deve essere somministrato in concomitanza con soluzioni endovenose contenenti calcio incluso il farmaco attraverso la stessa linea di infusione (es. attraverso un connettore a Y). In caso di utilizzo della stessa linea per somministrazioni sequenziali, la linea deve essere lavata con un liquidocompatibile tra le infusioni.

EFFETTI INDESIDERATI

I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e segnalati durante il trattamento con calcio levo-folinato sono classificati in base alla frequenza come segue: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, <1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, <1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota. Disturbi del sistema immunitario.Molto raro: reazioni allergiche incluse reazioni anafilattoidi/anafilattiche (compreso lo shock) e orticaria. Patologie del sistema nervoso. Raro: convulsioni e/o sincope, aumento della frequenza degli attachhi epilettici. Patologie gastrointestinali. Raro: patologie gastrointestinali dopo alte dosi. Disturbi psichiatrici. Raro: insonnia, agitazione e depressione dopo alte dosi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: febbre e' stata osservata dopp la somministrazione di calcio levo-folinato come soluzione per iniezione; non nota: cheliti. Casi di Sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e di Necrolisi Tossica Epidermica (NTE), alcuni fatali, sono stati riportati in pazienti riceventi calcio levo-folinato in combinazionecon altri agenti con un'associazione accertata a questi disturbi. Nonsi puo' escludere un ruolo aggiuntivo del calcio levo-folinato in questi casi. Terapia combinata con 5-fluorouracile (relativa all'utilizzodel medicinale 25 mg Polvere per soluzione iniettabile per uso endovenoso). In genere, il profilo di sicurezza dipende dal regime di 5-fluorouracile usato, a causa del potenziamento della tossicita' indotta dal 5-fluorouracile. Disturbi del sistema emolinfopoietico. Molto comune: insufficienza del midollo osseo, compresi casi fatali. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota: iperammoniemia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea e vomito, diarrea; raro: patologie gastrointestinali dopo alte dosi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eritrodisestesia palmare-plantare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: mucosite compresa stomatite e cheiliti. Si sono verificati decessi come risultato della mucosite. >>Regime mensile. Patologie gastrointestinali. Molto comune: vomito e nausea. Nessun potenziamento di altre tossicita' indotte 5- fluorouracile (ad esempio neurotossicita'). >>Regime settimanale. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea con elevato grado di tossicita', e disidratazione, che ha comportatoospedalizzazione per il trattamento e finanche a morte. Esiti fatali si sono verificati come risultato di tossicita' gastrointestinale (principalmente mucosite e diarrea) e mielosoppressione. In pazienti con diarrea puo' verificarsi un rapido deterioramento clinico che porta a morte. La somministrazione del prodotto puo' essere seguita anche da ipotensione arteriosa, tachicardia, broncospasmo. Precipitazione del sale di calcio- ceftriaxone Raramente sono state riferite reazioni avverse gravi, e in alcuni casi fatali, in neonati pretermine e in nati a termine (di eta' < 28 giorni) che erano stati trattati con ceftriaxone ecalcio per via endovenosa. La presenza di precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone e' stata rilevata post mortem nei polmoni e nei reni. L'elevato rischio di precipitazione nei neonati e' una conseguenza del loro basso volume ematico e della maggiore emivita di ceftriaxone rispetto agli adulti. Sono stati riferiti casi di precipitazione renale, principalmente in bambini sopra i 3 anni di eta' trattati con dosi giornaliere elevate (es. >= 80 mg/kg/die) o con dosi totali superiori ai 10 grammi e che presentavano altri fattori di rischio (es. restrizione di fluidi, pazienti costretti a letto). Il rischio di formazione di precipitato aumenta nei pazienti immobilizzati o disidratati. Questoevento puo' essere sintomatico o asintomatico, puo' causare insufficienza renale e anuria ed e' reversibile con l'interruzione della somministrazione. E' stata osservata precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone nela colecisti, principalmente in pazienti trattati con dosi superiori alla dose standard raccomandata. Nei bambini, studi prospettici hanno dimostrato un'incidenza variabile di precipitazione con la somministrazione per via endovenosa; in alcuni studi l'incidenza e' risultata superiore al 30%. Tale incidenza sembra essere inferiore somministrando le infusioni lentamente (20-30 minuti). Questo effetto e' generalmente asintomatico, ma in casi rari le precipitazioni sono state accompagnate da sintomi clinici, quali dolore, nausea, vomito. In questi casi e' raccomandato il trattamento sintomatico. La precipitazione e' generalmente reversibile con l'interruzione della somministrazione. Lasegnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Bassi dosaggi ("7,5 mg compresse","2,5 mg granulato per soluzione orale", "2,5 mg granulato per soluzione orale","1,5 mg/1 ml soluzione iniettabile"): le anemie in gravidanza conseguenti all'aumentato fabbisogno di folati possono essere migliorate o normalizzate con somministrazioni di acido levo-folinico. Alti dosaggi ("25 mg Polvere per soluzione iniettabile per uso endovenoso"): non esistono studi adeguati e ben controllati condotti nelle donne durante la gravidanza o l'allattamento. Non sono stati condotti studi formali sulla tossicita' riproduttivanegli animali con il calcio levo-folinato. Non ci sono indicazioni che l'acido folico induca effetti dannosi se e' somministrato durante lagravidanza. Il calcio levo-folinato puo' essere escreto nel latte materno e deve essere somministrato solo quando i benefici del farmaco per la madre superano i possibili rischi per il feto. Il calcio levo-folinato puo' essere usato durante l'allattamento quando e' ritenuto necessario in accordo alle indicazioni terapeutiche.

Codice: 024659120
Codice EAN:

Codice ATC: V03AF04
  • Vari
  • Tutti gli altri prodotti terapeutici
  • Sostanze disintossicanti per trattamenti citostatici
  • Calcio levofolinato
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE

24 MESI

FLACONE