Cercafarmaco.it

LONGASTATINA INIET 30F0,5MG/ML Produttore: NOVARTIS FARMA SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

LONGASTATINA SOLUZIONE INIETTABILE/INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Somatostatina e analoghi.

PRINCIPI ATTIVI

Una fiala da 1 ml contiene 50 mcg di octreotide (come octreotide acetato). Una fiala da 1 ml contiene 100 mcg di octreotide (come octreotide acetato). Una fiala da 1 ml contiene 500 mcg di octreotide (come octreotide acetato). Un flaconcino multidose da 5 ml contiene 1000 mcg dioctreotide (200 mcg/1 ml) (come octreotide acetato).

ECCIPIENTI

Fiala da 50, 100 e 500 mcg/1 ml: acido lattico, mannitolo (E421), sodio bicarbonato, acqua per preparazioni iniettabili. Flaconcino multidose 1000 mcg/5 ml (200 mcg/1 ml): acido lattico, fenolo, mannitolo (E421), sodio bicarbonato, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Controllo sintomatico e riduzione dei livelli plasmatici dell'ormone della crescita (GH) e IGF-1 in pazienti con acromegalia non adeguatamente controllati con terapia chirurgica o radioterapia. Longastatina e'anche indicata nei pazienti acromegalici nei quali l'intervento chirurgico sia controindicato o comunque non accettato o in attesa che la radioterapia raggiunga la massima efficacia. Trattamento dei sintomi associati a tumori endocrini funzionanti gastro-entero-pancreatici (GEP)come tumori carcinoidi con caratteristiche della sindrome del carcinoide. Longastatina non e' una terapia antitumorale e non e' curativa inquesti pazienti. Prevenzione delle complicazioni conseguenti ad interventi chirurgici sul pancreas. Trattamento d'urgenza per bloccare l'emorragia e proteggere dal risanguinamento causati da varici gastro-esofagee in pazienti cirrotici. Longastatina e' da utilizzarsi in associazione con uno specifico trattamento come la scleroterapia endoscopica. Trattamento di adenomi ipofisari secernenti TSH: quando la secrezione non si normalizza dopo chirurgia e/o radioterapia; in pazienti in cui la chirurgia non e' appropriata; in pazienti irradiati, fino a quando la radioterapia raggiunga l'efficacia.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

POSOLOGIA

Acromegalia: iniziare con Longastatina 0,05 - 0,1 mg ogni 8 o 12 ore per via sottocutanea. Eventuali variazioni posologiche devono essere stabilite in base a controlli mensili delle concentrazioni plasmatiche di GH e IGF-1 (valore di riferimento: GH < 2,5 ng/mL; IGF-1 nel range di normalita'), della sintomatologia clinica e della tollerabilita'. Nella maggioranza dei pazienti la dose ottimale giornaliera e' 0,3 mg. Non deve essere superata la dose massima di 1,5 mg al giorno. Nei pazienti con dose stabile del medicinale, i controlli di GH devono essere effettuati ogni 6 mesi. Se entro 3 mesi dall' inizio del trattamento con il prodotto non si ottiene una consistente riduzione dei livelli diGH e un miglioramento dei sintomi clinici, la terapia deve essere sospesa. Tumori endocrini gastro-entero-pancreatici Iniziare con 0,05 mg una o due volte al giorno per via sottocutanea. Sulla base della risposta clinica, effetto sui livelli di ormoni prodotti dal tumore (in caso di tumori carcinoidi, delle concentrazioni urinarie di acido 5-idrossiindolacetico) e della tollerabilita' il dosaggio puo' essere gradualmente aumentato a 0,1 - 0,2 mg 3 volte al giorno. In alcuni casi eccezionali e' necessario ricorrere a dosaggi superiori. Le dosi di mantenimento devono essere adattate al singolo paziente. Nei tumori carcinoidi la terapia deve essere interrotta se non si e' ottenuto un beneficioentro 1 settimana dall'inizio del trattamento con Longastatina alla massima dose tollerata. Complicazioni conseguenti ad interventi chirurgici sul pancreas 0,1 mg 3 volte al giorno per via sottocutanea per 7 giorni consecutivi, iniziando il giorno dell'intervento almeno 1 ora prima della laparotomia. Emorragie da varici gastro-esofagee 25 mcg/ora in infusione endovenosa (i.v.) continua per 5 giorni. Puo' essere somministrata diluita in soluzione fisiologica. Nei pazienti cirrotici conemorragie da varici gastro-esofagee, e' stata ben tollerata in infusione endovenosa continua fino a 50 mcg /ora per 5 giorni. Trattamento di adenomi ipofisari secernenti TSH Il dosaggio generalmente piu' efficace e' di 100 mcg tre volte al giorno per iniezione sottocutanea. La dose puo' essere regolata in base alle risposte del TSH e degli ormoni tiroidei. Saranno necessari almeno 5 giorni di trattamento per valutare l'efficacia. Uso nei pazienti anziani: non vi e' alcuna evidenza di ridotta tollerabilita' o necessita' di modificare la posologia nei pazienti anziani trattati con il farmaco. Uso nei bambini: l'esperienza nei bambini e' limitata. Uso nei pazienti con funzionalita' epatica compromessa: in pazienti con cirrosi epatica, l'emivita del farmaco puo' essere aumentata, rendendo necessario un aggiustamento del dosaggio dimantenimento. Uso nei pazienti con funzionalita' renale compromessa: la compromissione della funzionalita' renale non ha influenzato l'esposizione totale (AUC) per l'octreotide somministrato per via sottocutanea, quindi non e' necessario un aggiustamento della dose del farmaco. Puo' essere somministrata direttamente con una iniezione sottocutanea (s.c.) o con una infusione endovenosa dopo la diluizione.

CONSERVAZIONE

Fiala da 50, 100 e 500 mcg/1 ml: conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Conservare in frigorifero (da 2 gradi C a 8 gradi C). Non congelare. Le fiale devono essere conservate a una temperatura inferiore a 30 gradi C fino a un massimo di 2 settimane. Flaconcino multidose 1000 mcg/5 ml (200 mcg /1 ml): Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Conservare in frigorifero (2 gradi C-8 gradi C). Non congelare. I flaconcini multidose devono essere conservati a una temperatura inferiore a 25.C fino a un massimo di 2 settimane.

AVVERTENZE

Poiche' i tumori ipofisari GH-secernenti possono talvolta espandersi causando serie complicazioni (ad esempio alterazioni del campo visivo), e' essenziale un attento monitoraggio di tutti i pazienti. In caso di espansione del tumore deve essere valutata la possibilita' di procedure alternative. In pazienti femmine acromegaliche, i benefici terapeutici di una riduzione dei livelli dell'ormone della crescita (GH) e lanormalizzazione del fattore di crescita 1 insulino-simile (IGF-1) possono potenzialmente ripristinare la fertilita'. Le pazienti in eta' fertile devono essere informate di utilizzare, se necessario, durante iltrattamento con octreotide un'adeguata contraccezione. Nei pazienti in trattamento prolungato con octreotide deve essere controllata la funzione tiroidea. Durante la terapia con octreotide deve essere controllata la funzione epatica. Eventi correlati all'apparato cardiovascolareSono stati riportati casi comuni di bradicardia. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio di farmaci quali beta-bloccanti, calcio antagonisti, o agenti per il controllo del bilancio idro-elettrolitico. Colecisti ed eventi correlati: l'octreotide inibisce la secrezione di colecistochinina, determinando una ridotta contrattilita' della colecisti e un aumento del rischio di formazione di sabbia e calcoli. L'incidenza di formazione di calcoli biliari e' stimata essere tra il 15 - 30%. L' incidenza nella popolazione generale e' di circa il 5 - 20%. Un controllo ecografico della colecisti e' comunque raccomandato sia prima che a intervalli di 6 - 12 mesi durante il trattamento con il farmaco. Se presenti, i calcoli biliari sono generalmente asintomatici; nel caso fossero sintomatici, possono essere trattati tramite dissoluzione con acidi biliari o con intervento chirurgico. Tumori endocrinigastroenteropancreatici (GEP): durante il trattamento dei tumori endocrini GEP, ci possono essere rari casi di improvvisa perdita del controllo dei sintomi con una recrudescenza di sintomi gravi. Se il trattamento viene interrotto, i sintomi possono peggiorare o ripresentarsi. Metabolismo glucidico: per l'azione inibitoria sull'ormone della crescita, sul glucagone e sul rilascio di insulina, puo' influenzare la regolazione del metabolismo del glucosio. La tolleranza glucidica postprandiale puo' essere alterata e, in alcuni casi, puo' essere indotto uno stato di iperglicemia persistente come conseguenza della somministrazione cronica del farmaco. E' stata riportata anche ipoglicemia. Nei pazienti con insulinoma, poiche' octreotide ha una maggiore potenza relativa di inibizione della secrezione dell'ormone della crescita e di glucagone rispetto all'insulina e poiche' la durata dell'effetto inibitorio sull'insulina e' minore, octreotide potrebbe aumentare la severita'e prolungare la durata dell'ipoglicemia. Questi pazienti devono essere controllati attentamente durante l'inizio della terapia e ad ogni variazione del dosaggio. Variazioni eccessive della glicemia possono essere controllate somministrando dosi minori ad intervalli piu' brevi. In caso di diabete mellito insulino-dipendente di Tipo I, il fabbisognoinsulinico potrebbe essere ridotto dalla somministrazione. Nei pazienti non diabetici e nei pazienti con diabete di Tipo II con riserve di insulina parzialmente intatte, la somministrazione potrebbe provocare un aumento della glicemia post-prandiale. Si raccomanda dunque di monitorare la tolleranza glucidica e la terapia antidiabetica. Varici esofagee: i livelli glicemici devono essere attentamente controllati poiche', a seguito di episodi emorragici dovuti a varici esofagee, potrebbeaumentare il rischio che si sviluppi diabete insulino dipendente o che si debba modificare il fabbisogno di insulina nei pazienti con diabete pre-esistente. Reazioni locali nella sede di iniezione: sono stati osservati sarcomi nella sede di iniezione sottocutanea solo alla dose piu' alta (circa 8 volte la dose massima nell'uomo basata sull'area della superficie corporea). Non si sono verificate lesioni iperplasticheo neoplastiche nella sede di iniezione sottocutanea in uno studio di tossicita' a 52 settimane nel cane. Non ci sono state segnalazioni di formazione di tumore nelle sedi di iniezione nei pazienti trattati fino a 15 anni. Al momento tutte le informazioni disponibili indicano chele evidenze osservate nel ratto sono specie specifiche e non sono di rilievo per l'uso del farmaco nell'uomo. In alcuni pazienti octreotidepuo' alterare l'assorbimento dei grassi presenti nella dieta. In alcuni pazienti in trattamento con octreotide si e' osservato una diminuzione consistente dei livelli di vitamina B 12 e risultati anormali del test di Schilling. Si raccomanda di effettuare il monitoraggio dei livelli di vitamina B 12 durante la terapia con in pazienti che abbiano avuto in precedenza episodi di carenza di vitamina B 12. Contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioe' e' essenzialmente "priva disodio".

INTERAZIONI

Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio di farmaci qualibeta-bloccanti, calcio antagonisti, o agenti per il controllo del bilancio idro-elettrolitico quando il farmaco e' somministrata contemporaneamente. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio di insulina e farmaci antidiabetici quando il farmaco e' somministrata contemporaneamente. E' stato dimostrato che octreotide riduce l'assorbimentointestinale di ciclosporina e ritarda quello di cimetidina. La somministrazione contemporanea di octreotide e bromocriptina aumenta la biodisponibilita' della bromocriptina. Limitati dati pubblicati indicano che gli analoghi della somatostatina potrebbero diminuire la clearance metabolica di composti che notoriamente sono metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450, a causa della soppressione dell'ormone della crescita. Poiche' non si puo' escludere che octreotide abbia questo effetto, si deve pertanto prestare cautela nell'uso di altri farmaci prevalentemente metabolizzati dal CYP3A4 e che hanno un basso indice terapeutico (esempio chinidina, terfenadina).

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse piu' frequentemente riportate durante la terapia con octreotide comprendono disturbi gastrointestinali, disturbi del sistema nervoso, disturbi epatobiliari e disturbi del metabolismo e della nutrizione. Le reazioni avverse piu' comunemente segnalate durante gli studi clinici con octreotide sono state diarrea, dolore addominale,nausea, flatulenza, mal di testa, colelitiasi, iperglicemia e stipsi.Altre reazioni avverse riportate comunemente sono state capogiri, dolore localizzato, fango biliare, disfunzione tiroidea, feci molli, alterata tolleranza al glucosio, vomito, astenia e ipoglicemia. Frequenze reazioni avverse: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000) molto raro (<1/10.000), comprese le segnalazioni isolate. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, dolore addominale, nausea, stipsi, flatulenza; comune: dispepsia, vomito, gonfiore addominale, steatorrea, feci molli, feci chiare. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: mal di testa; comune: capogiri. Patologie endocrine. Comune: ipotiroidismo, disfunzione tiroidea (ad esempio diminuzione del TSH, diminuzione del T4 totale e del T4 libero). Patologie epatobiliari. Molto comune: colelitiasi; comune: colecistite, sabbia biliare, iperbilirubinemia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: iperglicemia; comune: ipoglicemia, alterata tolleranza al glucosio, anoressia; non comune: disidratazione. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazione nella sede di iniezione; comune: astenia. Esami diagnostici. Comune: aumento dei livelli di transaminasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, rash, alopecia. Patologie respiratorie. Comune: dispnea. Patologie cardiache. Comune: bradicardia; non comune: tachicardia. Post-marketing: le reazioni avverse al farmaco riportate spontaneamente, sonostate segnalate su base volontaria e non e' sempre possibile determinare in modo affidabile la frequenza o una relazione causale con l'esposizione al farmaco. Disturbi del sistema immunitario: anafilassi, reazioni da allergia/ipersensibilita'. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria. Patologie epatobiliari: pancreatite acuta, epatite acuta senza colestasi, epatite colestatica, colestasi, ittero, ittero colestatico. Patologie cardiache: aritmia. Esami diagnostici: aumento dei livelli di fosfatasi alcalina, aumento dei livelli di gamma glutamiltransferasi. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Patologie gastrointestinali: in rari casi gli eventi avversi a carico dell'apparato gastrointestinale possono presentare le caratteristiche di un'occlusione intestinale acuta, con progressiva distensione addominale, grave dolore in sede epigastrica, dolorabilita' addominale e reazione di difesa addominale. La frequenza degli eventi avversi gastrointestinali e' nota diminuire nel tempo con la continuazione del trattamento. La comparsa di effetti indesiderati gastrointestinali puo' essere ridotta somministrando il farmaco per via sottocutanea lontano dai pasti, cioe' effettuando l'iniezione nell'intervallo fra un pasto e l'altroo al momento di coricarsi. Reazioni nella sede di iniezione: dolore ouna sensazione di puntura, formicolio o bruciore nella sede dell'iniezione sottocutanea, con arrossamento e gonfiore, raramente durano piu'di 15 minuti. I disturbi locali possono essere ridotti effettuando l'iniezione una volta che la soluzione abbia raggiunto la temperatura ambiente, o riducendo il volume da iniettare con l'uso di una formulazione piu' concentrata. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: anche se l'escrezione misurata dei grassi fecali puo' risultare aumentata,non c'e' tuttavia ad oggi evidenza che il trattamento a lungo terminecon octreotide abbia causato un deficit nutrizionale da malassorbimento. Enzimi pancreatici: in casi molto rari e' stata riportata pancreatite acuta entro le prime ore o i primi giorni di trattamento con il farmaco per via sottocutanea che si e' risolta con la sospensione del farmaco. Inoltre, e' stata riportata pancreatite indotta da colelitiasi nei pazienti in trattamento a lungo termine con il medicinale per via sottocutanea. Patologie cardiache: sia in pazienti con acromegalia siain pazienti con sindrome carcinoide sono state osservate alterazioni elettrocardiografiche come prolungamento del QT, deviazione assiale, ripolarizzazione precoce, basso voltaggio, transizione R/S, progressione precoce dell'onda R e alterazioni non specifiche dell'onda ST-T. None' stata stabilita la relazione tra questi eventi e il trattamento con octreotide acetato in quanto molti di questi pazienti presentano malattie cardiache sottostanti. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

I dati relativi all'uso di octreotide in donne in gravidanza sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte) e in circa un terzo dei casi i risultati della gravidanza sono sconosciuti. La maggior parte delle segnalazioni sono pervenute dopo la commercializzazione di octreotide e oltre il 50% di gravidanze esposte sono state riportate in pazienti acromegaliche. La maggior parte delle donne e' stata esposta aoctreotide durante il primo trimestre di gravidanza a dosi variabili da 100 a 1200 mcg/die di Longastatina somministrata per via sottocutanea o da 10 a 40 mg/mese di Longastatina LAR. In circa il 4% delle gravidanze con esito noto sono state riportate anomalie congenite. Per questi casi non e' stata sospettata una relazione causale con l'octreotide. Studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicita' riproduttiva. Come misura precauzionale, e' preferibile evitare di usare il farmaco durante la gravidanza. Non e' noto se l'octreotide venga escreto nel latte materno. Studi su animali hanno mostrato che l'octreotide e' escreto nel latte materno. Le pazienti non devono allattare durante il trattamento con Longastatina. Non e' noto se l'octreotide ha un effetto sulla fertilita' nell'uomo. Nei maschi nati da madri trattate durante la gravidanza e l'allattamento e' stato osservato un ritardo nella discesa dei testicoli. L'octreotide comunque non ha compromesso la fertilita' nei ratti maschi e femmine a dosi fino a 1 mg/kg di peso corporeo al giorno.

Codice: 027104280
Codice EAN:

Codice ATC: H01CB02
  • Preparati ormonali sistemici,escl.ormoni sessuali e insuline
  • Ormoni ipofisari, ipotalamici ed analoghi
  • Ormoni ipotalamici
  • Somatostatina ed analoghi
  • Octreotide
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Forma farmaceutica: CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FIALA

CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

36 MESI

FIALA