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LONGASTATINA LAR 3FL10MG+3SIR2 Produttore: NOVARTIS FARMA SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

LONGASTATINA LAR POLVERE E SOLVENTE PER SOSPENSIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Somatostatina e analoghi.

PRINCIPI ATTIVI

Un flacone contiene 10 mg di octreotide (come octreotide acetato). Unflacone contiene 20 mg di octreotide (come octreotide acetato). Un flacone contiene 30 mg di octreotide (come octreotide acetato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Polvere (Flacone): poli (DL lattide-co-glicolide), mannitolo (E421). Solvente (Siringa preriempita): carmellosa sodica, mannitolo (E421), polossamero 188, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Trattamento di pazienti con acromegalia in cui l'intervento chirurgico risulta inappropriato o non efficace, o in attesa che la radioterapia raggiunga la massima efficacia (vedere paragrafo 4.2). Trattamento di pazienti con sintomi associati a tumori endocrini funzionanti gastro-enteropancreatici come tumori carcinoidi con caratteristiche della sindrome del carcinoide (vedere paragrafo 5.1). Trattamento di pazienti con tumori neuroendocrini in stadio avanzato dell'intestino medio o con localizzazione del tumore primitivo non nota in cui sono stati esclusi i siti estranei all'intestino medio. Trattamento di adenomi ipofisari secernenti TSH: quando la secrezione non si normalizza dopo chirurgia e/o radioterapia; in pazienti in cui la chirurgia non e' appropriata; in pazienti irradiati, fino a quando la radioterapia raggiunga l'efficacia.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

Posologia. Acromegalia: si raccomanda di iniziare il trattamento con la somministrazione di Longastatina LAR 20 mg ad intervalli di 4 settimane per 3 mesi. I pazienti in trattamento con Longastatina per via sottocutanea possono iniziare il trattamento con Longastatina LAR il giorno dopo l'ultima dose di Longastatina per via sottocutanea. Successive modifiche del dosaggio devono basarsi sulle concentrazioni ematiche dell'ormone della crescita (GH) e del fattore di crescita insulino-simile 1/somatomedina C (IGF-1) e sulla sintomatologia clinica. Nei pazienti nei quali, entro il periodo di 3 mesi, sia la sintomatologia clinica che i parametri biochimici (GH; IGF-1) non siano stati controllati in modo soddisfacente (concentrazioni di GH ancora superiori a 2,5 microgrammi/L), la dose puo' essere aumentata a 30 mg ogni 4 settimane. Se dopo 3 mesi, GH, IGF-1, e/o la sintomatologia non risultassero ancora adeguatamente controllati alla dose di 30 mg, la dose puo' essere aumentata a 40 mg ogni 4 settimane. Nei pazienti dove le concentrazioni di GH si mantengono costantemente al di sotto di 1 microgrammo/L, le concentrazioni sieriche di IGF-1 si normalizzano e si ha la scomparsa della maggior parte dei segni/sintomi reversibili dell'acromegalia, dopo 3 mesi di trattamento con 20 mg, puo' essere somministrata Longastatina LAR 10 mg ogni 4 settimane. Tuttavia, particolarmente in questo gruppo di pazienti dove si usa questo basso dosaggio di Longastatina LAR, si raccomanda un adeguato controllo delle concentrazioni sieriche diGH e IGF-1 e dei segni e sintomi clinici. Nei pazienti con una dose stabile di Longastatina LAR, si devono effettuare i controlli di GH e IGF-1 ogni 6 mesi. Tumori endocrini gastro-entero-pancreatici. Trattamento di pazienti con sintomi associati a tumori neuroendocrini gastro-enteropancreatici funzionanti: si raccomanda di iniziare il trattamentocon la somministrazione di Longastatina LAR 20 mg ad intervalli di 4 settimane. I pazienti in trattamento con Longastatina per via sottocutanea devono continuare il trattamento alla dose risultata in precedenza efficace per 2 settimane dopo la prima iniezione di Longastatina LAR. Nei pazienti nei quali, sia la sintomatologia clinica che i parametri biochimici risultano ben controllati dopo 3 mesi di trattamento, la dose puo' essere ridotta a Longastatina LAR 10 mg ogni 4 settimane. Nei pazienti nei quali, sia la sintomatologia clinica che i parametri biochimici risultano solo parzialmente controllati dopo 3 mesi di trattamento, la dose puo' essere aumentata a Longastatina LAR 30 mg ogni 4 settimane. Nei giorni nei quali, durante il trattamento con Longastatina LAR, i sintomi associati ai tumori gastro-entero-pancreatici peggiorano, si raccomanda la somministrazione in aggiunta di Longastatina pervia sottocutanea alla dose usata prima dell'inizio del trattamento con Longastatina LAR. Questa evenienza puo' verificarsi soprattutto nei primi 2 mesi di trattamento, fino a quando non vengono raggiunte le concentrazioni terapeutiche di octreotide. Trattamento di pazienti con tumori neuroendocrini in stadio avanzato dell'intestino medio o con localizzazione del tumore primitivo non nota in cui sono stati esclusi i siti estranei all'intestino medio: la dose raccomandata di Longastatina LAR e' 30 mg somministrata ogni 4 settimane (vedere paragrafo 5.1). Il trattamento con Longastatina LAR per il controllo del tumore deve essere continuato anche in assenza di progressione del tumore. Trattamento di adenomi ipofisari secernenti TSH: il trattamento con Longastatina LAR deve essere iniziato alla dose di 20 mg ad intervalli di 4 settimane per 3 mesi prima di considerare un aggiustamento della dose. La dose sara' poi regolata sulla base della risposta del TSH e dell'ormone tiroideo. Uso nei pazienti con funzionalita' renale compromessa: la funzionalita' renale compromessa non modifica l'esposizione totale ad octreotide (AUC) se somministrato per via sottocutanea come Longastatina. Di conseguenza, non e' necessario modificare la dose di Longastatina LAR. Uso nei pazienti con funzionalita' epatica compromessa: in unostudio in cui Longastatina e' stata somministrata sia per via sottocutanea che endovenosa, si e' visto che la capacita' di eliminazione delfarmaco puo' essere ridotta in pazienti con cirrosi epatica, ma non in quelli con steatosi epatica. In alcuni casi in pazienti con funzioneepatica compromessa puo' essere richiesto un aggiustamento del dosaggio. Uso nei pazienti anziani: in uno studio con Longastatina somministrata per via sottocutanea non e' stata necessaria alcuna modifica del dosaggio in soggetti con eta' >= 65 anni. Di conseguenza, non e' richiesta alcuna modifica del dosaggio di Longastatina LAR in questo gruppodi pazienti. Uso nei bambini: l'esperienza nell'uso di Longastatina LAR nei bambini e' limitata. Modo di somministrazione: Longastatina LARpuo' essere somministrata solo con iniezioni in sede intramuscolare profonda. La sede per le iniezioni intramuscolari ripetute deve essere alternata tra il gluteo sinistro e quello destro (vedere paragrafo 6.6).

CONSERVAZIONE

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Conservare in frigorifero (2 - 8 gradi C.). Non congelare. Longastatina LAR deve essere conservata a temperatura inferiore a 25 gradi C. il giorno della somministrazione. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione, vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Generali: poiche' i tumori ipofisari GH-secernenti possono talvolta espandersi causando serie complicazioni (ad esempio alterazioni del campo visivo), e' essenziale un attento monitoraggio di tutti i pazienti.In caso di espansione del tumore deve essere valutata la possibilita'di procedure alternative. In pazienti femmine acromegaliche, i benefici terapeutici di una riduzione dei livelli dell'ormone della crescita(GH) e la normalizzazione del fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1) possono potenzialmente ripristinare la fertilita'. Le pazienti in eta' fertile devono essere informate di utilizzare, se necessario, durante il trattamento con octreotide un'adeguata contraccezione (vedere anche paragrafo 4.6). Nei pazienti in trattamento prolungato con octreotide deve essere controllata la funzione tiroidea. Durante la terapia con octreotide deve essere controllata la funzione epatica. Eventicorrelati all'apparato cardiovascolare: sono stati riportati casi comuni di bradicardia. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio di farmaci quali beta-bloccanti, calcio antagonisti, o agenti per il controllo del bilancio idro-elettrolitico (vedere paragrafo 4.5). Colecisti ed eventi correlati: la calcolosi biliare e' un evento molto comune durante il trattamento con Longastatina LAR e puo' essere associata a colecistite e dilatazione del dotto biliare (vedere paragrafo 4.8). Inoltre, sono stati segnalati casi di colangite come complicanza della calcolosi biliare in pazienti che assumevano Longastatina LAR nelcontesto post-marketing. Un controllo ecografico della colecisti e' consigliabile sia prima che a intervalli di 6 mesi durante il trattamento con Longastatina LAR. Metabolismo glucidico: per l'azione inibitoria sull'ormone della crescita, sul glucagone e sul rilascio di insulina, Longastatina LAR puo' influenzare la regolazione del metabolismo delglucosio. La tolleranza glucidica postprandiale puo' essere alterata.Come segnalato in pazienti trattati con Longastatina per via sottocutanea, in alcuni casi puo' essere indotto uno stato di iperglicemia persistente come conseguenza della somministrazione cronica del farmaco. E' stata riportata anche ipoglicemia. Nei pazienti con concomitante diabete mellito di Tipo I, e' probabile che Longastatina LAR influisca sulla regolazione del glucosio, e il fabbisogno di insulina potrebbe essere ridotto. Nei pazienti non diabetici e nei pazienti con diabete diTipo II con riserve di insulina parzialmente intatte, la somministrazione per via sottocutanea di Longastatina potrebbe provocare un aumento della glicemia postprandiale. Si raccomanda dunque di monitorare la tolleranza glucidica e la terapia antidiabetica. Nei pazienti con insulinoma, poiche' octreotide ha una maggiore potenza relativa di inibizione della secrezione dell'ormone della crescita e di glucagone, rispetto all'insulina, e poiche' la durata dell'effetto inibitorio sull'insulina e' minore, octreotide potrebbe aumentare la severita' e prolungare la durata dell'ipoglicemia. Questi pazienti devono essere controllati attentamente. Nutrizione: in alcuni pazienti octreotide puo' alterare l'assorbimento dei grassi presenti nella dieta. In alcuni pazienti in trattamento con octreotide si e' osservato una diminuzione consistente dei livelli di vitamina B 12 e risultati anormali del test di Schilling. Si raccomanda di effettuare il monitoraggio dei livelli di vitamina B 12 durante la terapia con Longastatina LAR in pazienti che abbiano avuto in precedenza episodi di carenza di vitamina B 12. Funzione pancreatica: in alcuni pazienti in terapia con octreotide per il trattamento dei tumori neuroendocrini gastroenteropancreatici e' stata osservata insufficienza pancreatica esocrina (IPE). I sintomi dell'IPE possono includere steatorrea, feci liquide, gonfiore addominale e perdita di peso. Nei pazienti che manifestano tali sintomi occorre prendere inconsiderazione lo screening e il trattamento adeguato dell'IPE secondo le linee guida cliniche. Contenuto di sodio: Longastatina LAR contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flacone, cioe' essenzialmente 'senza sodio'.

INTERAZIONI

Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio di farmaci qualibeta-bloccanti, calcioantagonisti, o agenti per il controllo del bilancio idro-elettrolitico quando Longastatina LAR e' somministrata contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4). Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio di insulina e farmaci antidiabetici quando Longastatina LAR e' somministrata contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4).E' stato dimostrato che octreotide riduce l'assorbimento intestinale di ciclosporina e ritarda quello di cimetidina. La somministrazione contemporanea di octreotide e bromocriptina aumenta la biodisponibilita'della bromocriptina. Limitati dati pubblicati indicano che gli analoghi della somatostatina potrebbero diminuire la clearance metabolica dicomposti che notoriamente sono metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450, a causa della soppressione dell'ormone della crescita. Poiche' non si puo' escludere che octreotide abbia questo effetto, si deve pertanto prestare cautela nell'uso di altri farmaci prevalentemente metabolizzati dal CYP3A4 e che hanno un basso indice terapeutico (esempiochinidina, terfenadina). Uso concomitante con analoghi radioattivi della somatostatina: la somatostatina e i suoi analoghi come l'octreotide si legano in modo competitivo ai recettori della somatostatina e possono interferire con l'efficacia degli analoghi radioattivi della somatostatina. La somministrazione di Longastatina LAR deve essere evitataper almeno 4 settimane prima della somministrazione di lutezio (^177 Lu) oxodotreotide, un radiofarmaco che si lega ai recettori della somatostatina. Se necessario, i pazienti possono essere trattati con analoghi della somatostatina a breve durata d'azione fino a 24 ore prima della somministrazione di lutezio (^177 Lu) oxodotreotide. Dopo la somministrazione di lutezio (^177 Lu) oxodotreotide, il trattamento con Sandostatina LAR puo' essere ripreso entro 4-24 ore e deve essere interrotto di nuovo 4 settimane prima della somministrazione successiva di lutezio (^177 Lu) oxodotreotide.

EFFETTI INDESIDERATI

Sintesi del profilo di sicurezza: le reazioni avverse piu' frequentemente riportate durante la terapia con octreotide comprendono disturbi gastrointestinali, disturbi del sistema nervoso, disturbi epatobiliarie disturbi del metabolismo e della nutrizione. Le reazioni avverse piu' comunemente segnalate durante gli studi clinici con octreotide sonostate diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, mal di testa, colelitiasi, iperglicemia e stipsi. Altre reazioni avverse riportate comunemente sono state capogiri, dolore localizzato, sabbia biliare, disfunzione tiroidea (diminuzione dell'ormone tireotropo [TSH], diminuzione del T4 totale e del T4 libero), feci molli, alterata tolleranza al glucosio, vomito, astenia e ipoglicemia. Elenco delle reazioni avverse: le seguenti reazioni avverse al farmaco, elencate nel seguente elenco, sono state raccolte durante gli studi clinici con octreotide: Le reazioni avverse al farmaco sono elencate secondo la categoria di frequenza, riportando per prima la reazione piu' frequente, usando la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); noncomune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000; molto raro (< 1/10.000), comprese le segnalazioni isolate. All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Reazioni avverse al farmaco riportate negli studi clinici. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, dolore addominale, nausea, stipsi, flatulenza; comune: dispepsia, vomito, gonfiore addominale, steatorrea, feci molli, feci chiare. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: mal di testa; comune: capogiri. Patologie endocrine. Comune: ipotiroidismo, disturbi della tiroide (diminuzione del TSH, diminuzione del T4 totale e del T4 libero). Patologie epatobiliari. Molto comune: colelitiasi; comune: colecistite, fango biliare, iperbilirubinemia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: iperglicemia; comune: ipoglicemia, alterata tolleranza alglucosio, anoressia; non comune: disidratazione. Patologie sistemichee condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazione nella sede di iniezione; comune: astenia. Esami diagnostici. Comune: aumento dei livelli di transaminasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, rash, alopecia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea. Patologie cardiache. Comune: bradicardia; non comune: tachicardia. Le reazioni avverse al farmaco riportate spontaneamente, presentate nel seguente elenco sono state segnalate su base volontaria e non e' sempre possibile determinare in modo affidabile la frequenza o una relazione causale con l'esposizione al farmaco. Reazioni avverse al farmaco provenienti da segnalazioni spontanee. Disturbi del sistema ematico e linfatico: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario: anafilassi, reazioni di allergia/ipersensibilita'. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria. Patologie epatobiliari: pancreatite acute, epatite acuta senza colestasi, epatite colestatica, colestasi, ittero, ittero colestatico. Patologie cardiache: aritmia. Esami diagnostici: aumento dei livelli di fosfatasi alcalina, aumento dei livelli di gamma glutamiltransferasi. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Colecisti ed eventi correlati: gli analoghi della somatostatina hanno dimostrato di inibire la contrattilita' della colecisti e di diminuire la secrezione biliare, eventi che possono portare ad anomalie della colecisti o sabbia biliare. Lo sviluppo di calcoli biliari e' stato riscontrato nel 15-30% dei pazienti trattati a lungo termine con Longastatina s.c.. L'incidenza nella popolazione generale (dai 40 ai 60 anni) e' del 5-20%. L'esposizione a Longastatina LAR di pazienti con acromegalia o tumori gastro-enteropancreatici mostra che il trattamento con Longastatina LAR non aumenta l'incidenza della formazione di calcoli biliari rispetto al trattamento s.c.. Se si formano calcoli biliari, di solito sono asintomatici; i calcoli sintomatici dovrebbero essere trattati o con terapia di dissoluzione con acidi biliari o con intervento chirurgico. Patologie gastrointestinali: in rari casi gli eventi avversi a carico dell'apparato gastrointestinale possono presentare le caratteristiche di un'occlusione intestinale acuta, con progressiva distensione addominale, grave dolore in sede epigastrica, dolorabilita' addominale e reazione di difesa addominale. La frequenza degli effetti indesiderati gastrointestinali e' nota diminuire nel tempo con la continuazione del trattamento. Ipersensibilita' e reazioni anafilattiche: durante l'esperienza post-marketing sono state riscontrate ipersensibilita' e reazioni allergiche. Quando questi eventi si verificano, interessano prevalentemente la pelle, raramente la bocca e le vie respiratorie. Sono stati segnalati casi isolati di shock anafilattico.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati relativi all' uso di octreotide in donne in gravidanza sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte) e in circa un terzo dei casi i risultati della gravidanza sono sconosciuti. Lamaggior parte delle segnalazioni sono pervenute dopo la commercializzazione di octreotide e oltre il 50% di gravidanze esposte sono state riportate in pazienti acromegaliche. La maggior parte delle donne e' stata esposta a octreotide durante il primo trimestre di gravidanza a dosi variabili da 100 a 1200 microgrammi/die di Longastatina somministrata per via sottocutanea o da 10 a 40 mg/mese di Longastatina LAR. In circa il 4% delle gravidanze con esito noto, sono state riportate anomalie congenite. Per questi casi non e' stata sospettata una relazione causale con l'octreotide. Studi su animali non indicano effetti dannosidiretti o indiretti per quanto riguarda la tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Come misura precauzionale, e' preferibile evitare di usare Longastatina LAR durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.4). Allattamento: non e' noto se l'octreotide venga escreto nel latte materno. Studi su animali hanno mostrato che l'octreotide e' escreto nel latte materno. Le pazienti non devono allattare durante il trattamento con Longastatina LAR. Fertilita': non e' noto se l'octreotide ha un effetto sulla fertilita' nell'uomo. Nei maschi nati da madri trattate durante la gravidanza e l'allattamento e' stato osservato un ritardonella discesa dei testicoli. L'octreotide comunque non ha compromessola fertilita' nei ratti maschi e femmine a dosi fino a 1 mg/kg di peso corporeo al giorno (vedere paragrafo 5.3).

Codice: 027104328
Codice EAN:

Codice ATC: H01CB02
  • Preparati ormonali sistemici,escl.ormoni sessuali e insuline
  • Ormoni ipofisari, ipotalamici ed analoghi
  • Ormoni ipotalamici
  • Somatostatina ed analoghi
  • Octreotide
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOSPENSIONE INIETTABILE RILASCIO PROLUNGATO
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOSPENSIONE INIETTABILE RILASCIO PROLUNGATO

36 MESI

FLACONE