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METFORMINA ALM 20CPR RIV 500MG Produttore: ALMUS SRL

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

METFORMINA ALMUS COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci che riducono il glucosio nel sangue, biguanidi.

PRINCIPI ATTIVI

Ciascuna compressa contiene 500 mg di metformina cloridrato corrispondenti a 390 mg di metformina base. Ciascuna compressa contiene 850 mg di metformina cloridrato corrispondenti a 662,9 mg di metformina base.Ciascuna compressa contiene 1000 mg di metformina cloridrato corrispondenti a 780 mg di metformina base.

ECCIPIENTI

Compressa: povidone, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Film di rivestimento: ipromellosa, macrogol 6000, talco.

INDICAZIONI

Trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare in pazientisovrappeso, quando il regime alimentare controllato e l'esercizio fisico da soli non riescono a produrre un controllo glicemico adeguato. Negli adulti, questo farmaco puo' essere usato in monoterapia o in associazione con altri agenti antidiabetici orali o con insulina. Nei bambini a partire da 10 anni di eta' e negli adolescenti, questo medicinale puo' essere usato in monoterapia o in associazione con insulina. E' stata dimostrata una riduzione delle complicanze correlate al diabete in pazienti adulti sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con metformina come terapia di prima linea in seguito al fallimento del regime dietetico.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' alla metformina o ad uno qualsiasi degli eccipienti.Qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica). Precoma diabetico. Insufficienza renale severa (GFR < 30 mL/min). Condizioni acute che possono potenzialmente alterarela funzione renale come: disidratazione, infezione grave, shock. Malattie che possano provocare ipossia tissutale (specialmente malattie acute o peggioramento di malattie croniche) come insufficienza cardiaca scompensata, insufficienza respiratoria, recente infarto miocardico, shock. insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcol, alcoolismo.

POSOLOGIA

Posologia. Adulti con normale funzione renale (GFR >=90 ml/min). Monoterapia e combinazione con altri agenti antidiabetici orali: la dose iniziale abituale e' una compressa da 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno somministrata durante o dopo i pasti. Dopo 10 o 15 giorni la dose deve essere adeguata sulla base delle misurazioni di glucosio nel sangue. Un lento incremento della dose puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. Nei pazienti che ricevono una elevata dose di metfomina cloridrato (2-3 g al giorno), e' possibile sostituire due compresse di questo farmaco da 500 mg con una compressa di questo medicinale da 1000 mg. La dose massima raccomandata di metformina e' di 3 g al giorno, assunta in 3 dosi separate. In caso di passaggio da un altro farmaco antidiabetico orale alla metformina: interrompere il farmaco precedente ed iniziare ad assumere la metformina cloridrato alla dose sopra indicata. Combinazione con l'insulina: la metformina e l'insulina possono essere usate in una terapia d'associazione per ottenere un controllo migliore del glucosio nel sangue. La metformina cloridrato viene somministrata alla dose iniziale abituale di una compressa da 500 mg o 850 mg 2 o 3 volte al giorno, mentre il dosaggio dell'insulina e' adattato sulla base delle misurazioni del glucosio ematico. Anziani: nei pazienti anziani, a causa della potenziale riduzione della funzionalita' renale, il dosaggio della metformina deve essere aggiustato sulla base della funzionalita' renale. Dunque e' necessaria una valutazione costante della funzionalita' renale. Compromissione renale: la GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con metformina e, successivamente, almeno una volta all'anno. Neipazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggiore frequenza, ad esempio ogni 3-6 mesi. Gfr ml/min: 60-89; massima dose giornaliera totale (da suddividere in 2-3 dosi giornaliere): 3000 mg; considerazioni aggiuntive: la riduzione della dose può essere considerata a fronte del peggioramento della funzione renale. Gfr ml/min: 45-59; massima dose giornaliera totale (da suddividere in 2-3 dosi giornaliere): 2000 mg; considerazioni aggiuntive: i fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica devono essere esaminati prima di prendere in considerazione l'inizio del trattamento con metformina. La dose iniziale non deve superare metà della dose massima.Gfr ml/min: 30-44; massima dose giornaliera totale (da suddividere in2-3 dosi giornaliere): 1000 mg; considerazioni aggiuntive: i fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica devono essere esaminati prima di prendere in considerazione l'inizio del trattamento conmetformina. La dose iniziale non deve superare metà della dose massima. Gfr ml/min: <30; massima dose giornaliera totale (da suddividere in2-3 dosi giornaliere): -; considerazioni aggiuntive: metformina e controindicata. Popolazione pediatrica. Monoterapia e combinazione con insulina: questo farmaco puo' essere usata nei bambini a partire dai 10 anni di eta' e negli adolescenti. La dose abituale iniziale e' di una compressa da 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato una volta al giorno, somministrata durante o dopo i pasti. Dopo 10 o 15 giorni la dosedeve essere aggiustata sulla base delle misurazioni del tasso di glucosio nel sangue. Un lento incremento della dose puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato e' di 2 g al giorno, assunti in 2 o 3 dosi separate. Modo di somministrazione: orale.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Acidosi lattica: l'acidosi lattica, una complicazione metabolica molto rara ma grave, insorge con maggior frequenza piu' spesso si verificacon il peggioramento acuto della funzionalita' renale, con la malattia cardiorespiratoria o la sepsi. L'accumulo di metformina sopravviene con il peggioramento acuto della funzionalita' renale e aumenta il rischio di acidosi lattica. In caso di disidratazione (diarrea o vomito gravi, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione di metformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi ad un operatore sanitario. Deve essere prestata cautela nell'iniziare il trattamento con medicinali che possanocompromettere in modo acuto la funzione renale (come antipertensivi, diuretici e FANS) in pazienti trattati con metformina. Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l'eccessivo consumo di alcol, la compromissione epatica, il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonche' l'uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica. I pazienti e/o le persone che li assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosi lattica. L'acidosi lattica e' caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma. In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l'assunzione di metformina e richiedere immediatamente assistenza medica. I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico ridotto (< 7,35), aumentati livellidi lattato plasmatico (> 5 mmol/L) e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato. Funzione renale: la GFR deve essere valutata primadi iniziare il trattamento e, successivamente, a intervalli regolari.Metformina e' controindicata in pazienti con GFR < 30 mL/min e deve essere interrotta temporaneamente in presenza di condizioni patologicheche alterano la funzione renale. Funzione cardiaca: i pazienti con insufficienza cardiaca sono piu' a rischio di ipossia e insufficienza renale. Nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica stabile, la metformina puo' essere utilizzata con un controllo regolare della funzionecardiaca e renale. La metformina e' controindicata nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta e instabile. Somministrazione di agenti dicontrasto iodati: la somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati puo' portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto.Questo causa l'accumulo di metformina e aumenta il rischio di acidosilattica. La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o al momento in cui viene effettuata l'indagine di imaging e non deve essere ripresa finche' non siano trascorse almeno 48 dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile: la metformina deve essere interrotta al momento di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale. La terapia puo' essere ripresa non prima delle 48 ore successive all' intervento chirurgico o alla ripresa della nutrizione orale, sempre che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile. Popolazione pediatrica: la diagnosi di diabete mellito di tipo 2 deve essere confermataprima che inizi il trattamento con metformina. Non e' stato riscontrato alcun effetto della metformina sulla crescita e la puberta' durantestudi clinici controllati della durata di un anno, ma non sono disponibili dati a lungo termine su questi aspetti specifici. Percio', e' raccomandato un accurato follow-up degli effetti della metformina su questi parametri nei bambini trattati con metformina, specialmente nei bambini in eta' pre-puberale. Bambini di eta' compresa tra 10 e 12 anni:solo 15 soggetti di eta' compresa tra 10 e 12 anni sono stati inclusinegli studi clinici controllati condotti nei bambini e negli adolescenti. Sebbene l'efficacia e la sicurezza della metformina in questi bambini non abbia mostrato differenze rispetto all'efficacia e la sicurezza in bambini piu' grandi e negli adolescenti, si raccomanda particolare cautela quando si prescrive ai bambini di eta' compresa tra 10 e 12anni. Altre precauzioni: tutti i pazienti devono continuare la loro dieta con una regolare distribuzione dei carboidrati assunti durante ilgiorno. I pazienti in sovrappeso devono continuare il loro regime alimentare ipocalorico. I normali test di laboratorio per il monitoraggiodel diabete devono essere eseguiti regolarmente. La metformina da sola non provoca ipoglicemia, ma si consiglia cautela quando viene utilizzata in combinazione con insulina o altri antidiabetici orali (es. sulfaniluree o meglitinidi).

INTERAZIONI

Uso concomitante non raccomandato. Alcol: l'intossicazione acuta da alcol e' associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica. Mezzi di contrasto iodati: la somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l'indagine di imaging e non deve essere ripresa finche' non siano trascorse almeno 48ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile. Associazioni che richiedono precauzioni perl'uso: alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad esempio FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE-inibitori, gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell'ansa. Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzione renale. Medicinali con attivita' iperglicemica intrinseca (ad esempio glucocorticoidi (somministrati per via sistemica e locale) e simpaticomimetici): possono essere richiesti controlli piu' frequenti della glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario, adeguare la dose della metformina durante la terapia con il rispettivo farmaco e all'interruzione di quest'ultimo. Trasportatori di catione organico (OCT): la metformina e'un substrato di entrambi i trasportatori OCT1 e OCT2. La co-somministrazione di metformina con: gli inibitori di OCT1 (come verapamil) possono ridurre l'efficacia della metformina; gli induttori di OCT1 (come la rifampicina) possono aumentare l'assorbimento gastrointestinale e l'efficacia della metformina; gli inibitori di OCT2 (come cimetidina, dolutegravir, ranolazina, trimetoprim, vandetanib, isavuconazolo) possono ridurre l'eliminazione renale di metformina e quindi portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di metformina; gli inibitori di entrambi OCT1 e OCT2 (come crizotinib, olaparib) possono alterare l'efficacia e l'eliminazione renale di metformina. Si raccomanda quindi cautela, specialmente nei pazienti con danno renale, quando questi medicinali vengono somministrati con metformina, poiche' la concentrazione plasmatica di metformina puo' aumentare. Se necessario, si puo' considerare un aggiustamento della dose di metformina dato che gli inibitori/induttori OCT possono alterare l'efficacia della metformina.

EFFETTI INDESIDERATI

Durante l'inizio del trattamento gli effetti indesiderati piu' comunisono nausea, vomito, diarrea, dolore addominale, perdita di appetito che si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi. Per prevenirli e' raccomandato prendere metformina in 2 o 3 dosi giornaliere eincrementare lentamente le dosi. I seguenti effetti indesiderati possono verificarsi durante il trattamento con metformina. La frequenza e'definita come segue: molto comune: >=1/10; comune: >=1/100, <1/10; non comune: >=1/1000, <1/100; raro: >=1/10.000, <1/1000; molto raro: <1/10.000. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Disturbi delmetabolismo e della nutrizione. Molto raro: acidosi lattica; durante l'uso prolungato di metformina si puo' verificare la diminuzione dell'assorbimento della vitamina B12 con riduzione dei livelli sierici. Si raccomanda la considerazione di questa eziologia se un paziente presenta anemia megaloblastica. Patologie del sistema nervoso. Comune: disturbi del gusto. Patologie gastrointestinali. Molto comune: patologie gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito. Questi effetti indesiderati si presentano piu' frequentemente all'inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente. Per prevenirli, si raccomanda di prendere la metformina in 2 o 3 dosi giornaliere durante o dopo i pasti. Un lento incremento della dose puo' anche migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. Patologie epatobiliari. Molto raro: casi isolati di anomaliedei test della funzionalita' epatica o epatiti che si risolvono in seguito all'interruzione di metformina. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: reazioni cutanee come eritema, prurito, orticaria. Popolazione pediatrica: nei dati pubblicati e post marketinge in studi clinici controllati su una limitata popolazione pediatricatra 10-16 anni di eta' trattata per un anno, gli eventi avversi riportati erano simili in natura e gravita a quelli riportati negli adulti.Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: il diabete non controllato (gestazionale o permanente) durante la gravidanza viene associato ad un aumento del rischio di anomalie congenite e mortalita' perinatale. Un numero limitato di dati sull'uso di metformina in donne in gravidanza non ha evidenziato un aumentato rischio di anomalie congenite. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale. Quando la paziente pianifica la gravidanza e durante la gravidanza stessa, si raccomanda di non trattare il diabete con metformina ma di impiegare l'insulina per mantenere i livelli di glucosio ematico piu' vicini possibile alla normalita', al fine di ridurre il rischio di malformazioni fetali. Allattamento: la metformina viene escreta nel latte materno umano. Non sono stati notati effetti avversinei neonati/bambini allattati al seno. Comunque, poiche' sono disponibili solo dati limitati, si raccomanda di non allattare al seno durante il trattamento con metformina. E' quindi opportuno decidere se interrompere l'allattamento al seno, tenendo in considerazione il beneficiodell'allattamento al seno e il rischio potenziale di effetti avversi sul bambino. Fertilita': la fertilita' dei ratti maschi e femmine non e' stata influenzata dalla metformina somministrata a dosi fino a 600 mg/kg/die, che sono approssimativamente pari a tre volte la massima dose giornaliera raccomandata nell'uomo calcolata in base all'area dellasuperficie corporea.

Codice: 045018013
Codice EAN:

Codice ATC: A10BA02
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Farmaci usati nel diabete
  • Ipoglicemizzanti, escluse le insuline
  • Biguanidi
  • Metformina
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI

36 MESI

BLISTER