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MICOFENOLATO M ALK 150CPR500MG Produttore: ALKEM PHARMA GMBH

  • FARMACO MUTUABILE

DENOMINAZIONE

MICOFENOLATO MOFETILE ALKEM PHARMA 500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Immunosoppressori.

PRINCIPI ATTIVI

Micofenolato mofetile 500 mg.

ECCIPIENTI

Nucleo: cellulosa microcristallina, povidone (K-90), croscarmellosa sodica, magnesio stearato. Rivestimento: idrossipropilmetilcellulosa, titanio diossido (E171), polietilenglicole 400, polietilenglicole 6000,ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro nero, ossido di ferro giallo.

INDICAZIONI

Profilassi del rigetto acuto in pazienti che ricevono un trapianto renale, cardiaco o epatico allogenico in associazione con ciclosporina ecorticosteroidi.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al micofenolato mofetile o all'acido micofenolico o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Allattamento.

POSOLOGIA

Il trattamento deve essere iniziato e continuato da specialisti adeguatamente qualificati nei trapianti. >>Trapianto renale. Adulti: la somministrazione di micofenolato mofetile orale deve iniziare entro le 72ore successive al trapianto. La dose raccomandata nei pazienti con trapianto renale e' 1 g somministrato due volte al giorno (dose giornaliera 2 g). Bambini e adolescenti (di eta' compresa tra 2 e 18 anni): 600 mg/m^2 somministrata per via orale due volte al giorno (fino ad un massimo di 2 g al giorno). Il medicinale deve essere prescritto solo a pazienti con una superficie corporea maggiore di 1,5 m^2, ad una dose di 1 g due volte al giorno (dose giornaliera di 2 g). Poiche' alcune reazioni avverse si verificano con maggior frequenza in questa fascia d'eta' rispetto agli adulti, puo' essere necessaria temporaneamente unariduzione della dose o un'interruzione del trattamento; in questi casi bisogna tener conto dei fattori clinici rilevanti, compresa la severita' della reazione. Bambini (<2 anni): non e' raccomandato l'utilizzodel medicinale in questa fascia d'eta'. >>Trapianto cardiaco. Adulti:la somministrazione di micofenolato mofetile orale deve iniziare entro i 5 giorni successivi al trapianto. La dose raccomandata per i pazienti con trapianto cardiaco e' di 1,5 g somministrati due volte al giorno (dose giornaliera 3 g). Bambini: non sono disponibili dati riguardanti pazienti pediatrici con trapianto cardiaco. >>Trapianto epatico. Adulti: il micofenolato mofetile e.v. deve essere somministrato per i primi quattro giorni dopo il trapianto epatico; la somministrazione di micofenolato mofetile orale iniziera' subito dopo, quando puo' essere tollerato. La dose orale raccomandata per i pazienti con trapianto epatico e' 1,5 g somministrati due volte al giorno (dose giornaliera 3 g). Bambini: non sono disponibili dati riguardanti pazienti pediatrici con trapianto epatico. Anziani (>=65 anni): la dose raccomandata di 1 gsomministrata 2 volte al giorno per i pazienti con trapianto renale edi 1,5 g 2 volte al giorno per i pazienti con trapianto cardiaco o epatico e' appropriata negli anziani. Compromissione renale: nei pazienti con trapianto renale con grave compromissione cronica renale (velocita' di filtrazione glomerulare < 25 ml/min¹/1,73 m^2), ad eccezione dell'immediato periodo post-trapianto, si devono evitare dosi superiori a 1 g somministrato due volte al giorno. Il monitoraggio di questi pazienti deve essere accurato. Nei pazienti che presentano un ritardo nel funzionamento del rene dopo il trapianto non e' necessario adattare la posologia. Non sono disponibili dati relativi a pazienti con trapianto cardiaco o epatico con compromissione renale cronica grave. Casi di grave compromissione epatica: non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti con trapianto renale con grave malattia del parenchima epatico. Non sono disponibili dati relativi a pazienti con trapianto cardiaco con grave malattia del parenchima epatico. Trattamentodurante episodi di rigetto L'MPA (acido micofenolico) e' il metabolita attivo del micofenolato mofetile. Il rigetto di trapianto renale nonprovoca mutamenti nella farmacocinetica dell'MPA; non sono necessarieriduzioni del dosaggio o interruzioni della terapia. Non vi e' evidenza per la modifica del dosaggio del farmaco in seguito al rigetto del trapianto cardiaco. Non sono disponibili dati di farmacocinetica durante il rigetto di trapianto epatico.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva di associazionein cui sia compreso micofenolato mofetile sono maggiormente a rischioper quanto riguarda lo sviluppo di linfomi e di altri tumori maligni,soprattutto della pelle. Il rischio sembra correlato all'intensita' ealla durata dell'immunosoppressione, piu' che all'uso di uno specifico prodotto. Come precauzione generale per ridurre al minimo il rischiodi tumore della pelle, l'esposizione alla luce solare e ai raggi UV deve essere limitata tramite l'uso di indumenti protettivi e di creme solari con un alto fattore di protezione. I pazienti trattati con immunosoppressori, compreso questo farmaco, sono a maggior rischio di infezioni opportunistiche (batteriche, fungine, virali e da protozoi), infezioni fatali e sepsi. Tra le infezioni opportunistiche vi sono la nefropatia associata al virus BK e la leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) associata al virus JC. Queste infezioni sono spesso correlate ad un elevato carico immunosoppressivo totale e possono portare acondizioni gravi o fatali che il medico deve considerare nella diagnosi differenziale dei pazienti immunodepressi con deterioramento della funzionalita' renale o sintomi neurologici. Considerare una riduzione dell'immunosoppressione totale nei pazienti che sviluppino la PML. Tuttavia, nei pazienti trapiantati una ridotta immunosoppressione puo' mettere a rischio il trapianto. Controllare i pazienti per la neutropenia, che puo' essere collegata allo stesso medicinale, a farmaci concomitanti, a infezioni virali o ad un insieme di queste cause. I pazienti trattati devono effettuare una conta ematologica completa ogni settimana nel primo mese di terapia, due volte al mese durante il secondo e il terzo mese e una volta al mese per il primo anno. In caso di sviluppo di neutropenia (conta assoluta dei neutrofili < 1,3 x 10^3/mcl), puo' essere opportuno interrompere o smettere il trattamento. In pazientitrattati con micofenolato mofetile in associazione con altri immunosoppressori sono stati segnalati casi di aplasia eritroide pura (Pure Red Cell Aplasia, PRCA). Il meccanismo con cui il micofenolato mofetile ha indotto la PRCA non e' noto. La PRCA puo' risolversi con la riduzione della dose o con la cessazione della terapia. Le modifiche al trattamento nei pazienti trapiantati devono essere effettuate esclusivamente sotto un'appropriata supervisione al fine di ridurre al minimo il rischio di rigetto. Durante il trattamento le vaccinazioni potrebbero essere meno efficaci, e che l'utilizzo di vaccini vivi attenuati deve essere evitato. Puo' essere utile la vaccinazione antiinfluenzale. Fare riferimento alle linee guida nazionali per la vaccinazione antiinfluenzale. Poiche' il micofenolato mofetile e' stato associato ad un'aumentata incidenza di eventi avversi a carico del sistema digerente, inclusi casi rari di ulcerazione del tratto gastrointestinale, emorragia e perforazione, il farmaco deve essere somministrato con cautela nei pazienti con malattia grave del sistema digerente in atto. Questo prodottoe' un inibitore dell'enzima Inosina Monofosfato Deidrogenasi (IMPDH).Percio' teoricamente deve esserne evitato l'utilizzo nei pazienti affetti da rare patologie ereditarie che comportano un deficit dell'enzima ipoxantina-guanina fosforibosil-transferasi (HGPRT), come la sindrome di Lesch-Nyhan e la sindrome di Kelley-Seegmiller. L'uso del medicinale durante la gravidanza e' associato ad un aumentato rischio di malformazioni congenite. Non si deve iniziare la terapia prima di aver effettuato un test di gravidanza, che deve risultare negativo. Si raccomanda di non somministrare il medicinale insieme all'azatioprina, in quanto non e' stata studiata la somministrazione concomitante di tali farmaci. Tenendo conto dell'effetto della colestiramina nel ridurre significativamente l'AUC dell'MPA, la somministrazione contemporanea con medicinali che interferiscono sulla ricircolazione enteroepatica richiede prudenza, in quanto l'efficacia di micofenolato mofetile potrebbe venire diminuita. Il rapporto rischio/beneficio di micofenolato mofetilein associazione con tacrolimus o sirolimus non e' stato stabilito.

INTERAZIONI

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. Aciclovir: quando si e' somministrata l'associazione di micofenolato mofetilee aciclovir, si e' osservato un aumento delle concentrazioni plasmatiche di aciclovir rispetto alla somministrazione di aciclovir da solo. Le modifiche nella farmacocinetica dell'MPAG (il glucuronide fenolico dell'MPA) sono state minime (aumento dell'MPAG dell'8%) e non sono state considerate clinicamente rilevanti. Poiche' sia le concentrazioni plasmatiche di MPAG sia quelle di aciclovir sono aumentate in presenza di compromissione renale, e' possibile che il micofenolato mofetile e l'aciclovir o i suoi profarmaci, ad esempio valaciclovir, competano per l'escrezione a livello dei tubuli renali, aumentando la concentrazione delle due sostanze. Antiacidi a base di idrossido di magnesio e di alluminio: l'assorbimento del micofenolato mofetile e' ridotto se somministrato con antiacidi. Colestiramina: in seguito alla somministrazione di una singola dose di 1,5 g di micofenolato mofetile in soggetti sani precedentemente trattati con colestiramina alla dose di 4 g tre volte al giorno per 4 giorni, si e' osservata una riduzione del 40% dell'AUC dell'MPA. Deve essere usata prudenza nell'utilizzo concomitante in quanto l'efficacia del farmaco potrebbe venire diminuita. Medicinaliche interferiscono con la circolazione enteroepatica: usare prudenza con i medicinali che interferiscono con la circolazione enteroepatica in quanto l'efficacia del medicinale potrebbe venire diminuita. Ciclosporina A: il micofenolato mofetile non influenza la farmacocinetica della ciclosporina A (CsA). Al contrario, se si interrompe il trattamento concomitante con ciclosporina, si deve prevedere un aumento dell'AUCdell'MPA del 30% circa. Ganciclovir: sulla base dei risultati di uno studio con singola somministrazione della dose raccomandata di micofenolato orale e ganciclovir e.v., e degli effetti conosciuti della compromissione renale sulla farmacocinetica del micofenolato mofetile e delganciclovir, si prevede che la contemporanea somministrazione di questi due farmaci (che competono per il medesimo meccanismo di secrezionetubulare) dara' origine ad un aumento della concentrazione dell'MPAG e di ganciclovir. Non si prevedono sostanziali modificazioni della farmacocinetica dell'MPA e non sono richiesti aggiustamenti della dose dimicofenolato mofetile. In pazienti con compromissione renale in cui vengono somministrati contemporaneamente il prodotto e ganciclovir o i suoi profarmaci, ad esempio valganciclovir, deve essere osservata la posologia raccomandata per ganciclovir ed i pazienti devono essere controllati accuratamente. Contraccettivi orali: la farmacocinetica e la farmacodinamica dei contraccettivi orali non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea di micofenolato mofetile. Rifampicina: in pazienti che non assumevano anche ciclosporina, la somministrazione concomitante di micofenolato mofetile e rifampicina ha portato ad una riduzione dell'esposizione all'MPA (AUC 0-12h) del 18%-70%. Si raccomanda di monitorare i livelli di esposizione all'MPA e di modificareconseguentemente la dose di micofenolato mofetile al fine di mantenere l'efficacia clinica quando si somministra rifampicina in concomitanza. Sirolimus: in pazienti con trapianto renale la somministrazione concomitante di micofenolato mofetile e CsA ha condotto ad una riduzione dell'esposizione all'MPA del 30-50% rispetto a pazienti che assumono l'associazione di sirolimus e dosi similari di micofenolato mofetile. Sevelamer: quando si e' somministrato micofenolato mofetile in concomitanza con sevelamer si e' osservata una diminuzione della Cmax e dell'AUC 0-12 dell'MPA rispettivamente del 30% e del 25% senza alcuna conseguenza clinica (ossia il rigetto del trapianto). Tuttavia, si raccomanda di somministrare micofenolato mofetile, almeno un'ora prima o tre ore dopo l'assunzione di sevelamer al fine di ridurre al minimo l'effetto sull'assorbimento dell'MPA. Non sono disponibili dati relativi a micofenolato mofetile con altri leganti del fosfato diversi da sevelamer.Trimetoprim/sulfametossazolo: non si e' osservato alcun effetto sullabiodisponibilita' dell'MPA. Norfloxacina e metronidazolo: in volontari sani, non si e' osservata alcuna interazione significativa quando ilmicofenolato mofetile e' stato somministrato in concomitanza con norfloxacina e metronidazolo separatamente. Tuttavia, l'associazione di norfloxacina e metronidazolo ha ridotto l'esposizione all'MPA del 30% circa in seguito alla somministrazione di una singola dose di micofenolato mofetile. Ciprofloxacina e amoxicillina piu' acido clavulanico: riduzioni del 50% circa delle concentrazioni minime pre-dose dell'MPA sono state riportate in soggetti che hanno ricevuto un trapianto di rene nei giorni immediatamente successivi l'inizio della terapia orale con ciprofloxacina o amoxicillina piu' acido clavulanico. Tale effetto tendeva a diminuire continuando la terapia antibiotica e cessava dopo pochi giorni dall'interruzione della stessa. La modifica del livello di pre-dose puo' non rappresentare accuratamente le modifiche dell'esposizione complessiva all'MPA. Pertanto, non sono normalmente necessarie modificazioni della dose del prodotto in assenza di segni clinici di disfunzione del trapianto. Tuttavia, deve essere effettuato uno stretto monitoraggio clinico durante l'uso dell'associazione e subito dopo il trattamento antibiotico. Tacrolimus: nei pazienti con trapianto epaticoche hanno iniziato la terapia con micofenolato mofetile e tacrolimus,l'AUC e la Cmax dell'MPA, il metabolita attivo del micofenolato mofetile, non sono state influenzate significativamente dalla co-somministrazione con tacrolimus. Al contrario, l'AUC di tacrolimus e' aumentata di circa il 20% quando sono state somministrate dosi multiple di micofenolato mofetile (1,5 g due volte al giorno) a pazienti trattati con tacrolimus. Tuttavia, in pazienti con trapianto renale, la concentrazione di tacrolimus non sembra essere alterata dal micofenolato mofetile.Altre interazioni: la somministrazione contemporanea di probenecid e micofenolato mofetile nella scimmia triplica l'AUC plasmatica dell'MPAG. Anche altre sostanze, soggette a secrezione attraverso i tubuli renali, possono competere con l'MPAG aumentando cosi' le concentrazioni plasmatiche dell'MPAG o dell'altra sostanza che viene secreta attraverso i tubuli renali. Vaccini vivi: i vaccini vivi non devono essere somministrati a pazienti con una risposta immunitaria alterata. La risposta anticorpale verso altri vaccini puo' essere diminuita.

EFFETTI INDESIDERATI

Le principali reazioni avverse associate alla somministrazione di micofenolato mofetile in associazione con ciclosporina e i corticosteroidi comprendono diarrea, leucopenia, sepsi e vomito; inoltre vi e' un aumento della frequenza di certi tipi di infezione. I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva di associazione che comprende micofenolato mofetile sono maggiormente a rischio per quanto riguarda lo sviluppo di linfomi e di altri tumori maligni, soprattutto della pelle. Le infezioni opportunistiche piu' comuni in pazienti trattati con micofenolato mofetile (2 o 3 g al giorno) in associazione con altri immunosoppressori nell'ambito di studi clinici controllati in pazienti con trapianto renale (dati relativi alla dose di 2 g), cardiaco ed epatico seguiti per almeno un anno sono state la candida mucocutanea, la viremia/sindrome da CMV e l'Herpes simplex. I seguenti eventi avversi correlati al trattamento sono stati piu' frequenti nella popolazione pediatrica rispetto a quella adulta, in particolare nei bambini al di sotto dei 6 anni di eta': diarrea, sepsi, leucopenia, anemia e infezioni. I pazienti anziani (>= 65 anni) possono essere generalmente a maggior rischio di sviluppare reazioni avverse a causa dell'immunosoppressione. Ipazienti anziani che ricevono il medicinale come parte di un regime immunosoppressivo di associazione, possono essere a maggior rischio di sviluppare alcuni tipi di infezioni (inclusa la malattia invasiva tissutale da citomegalovirus) e forse emorragie gastrointestinali ed edemapolmonare, rispetto a individui piu' giovani. >>Reazioni avverse probabilmente o possibilmente correlate all'assunzione di micofenolato mofetile riportate nei pazienti trattati con micofenolato mofetile in studi clinici nel trapianto renale, cardiaco ed epatico quando usato in associazione con ciclosporina e corticosteroidi. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: sepsi, candidiasi gastrointestinale, infezione delle vie urinarie, Herpes simplex, Herpes zoster; comune: polmonite, influenza, infezione del tratto respiratorio, moniliasi respiratoria, infezione gastrointestinale, candidiasi, gastroenterite, infezioni, bronchite, faringite, sinusite, infezione cutanea da funghi, candidiasi cutanea, candidiasi vaginale, rinite. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Comune: carcinoma cutaneo, neoplasia benigna della cute. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: leucopenia, trombocitopenia, anemia; comune: pancitopenia, leucocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: acidosi, iperpotassiemia, ipopotassiemia, iperglicemia, ipomagnesemia, ipocalcemia, ipercolesterolemia, iperlipidemia, ipofosfatemia, iperuricemia, gotta, anoressia. Disturbi psichiatrici. Comune: agitazione, stato confusionale, depressione, ansia, alterazioni del pensiero, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: convulsioni, ipertonia, tremore, sonnolenza, sindrome miastenica, vertigini, cefalea, parestesia, disgeusia. Patologie cardiache. Comune: tachicardia. Patologie vascolari. Comune: ipotensione, ipertensione, vasodilatazione. Patologie respiratorie,toraciche e mediastiniche. Comune: effusioni pleuriche, dispnea, tosse. Patologie gastrointestinali. Molto comune: vomito, dolore addominale, diarrea, nausea; comune: emorragia gastrointestinale, peritonite, ileo, colite, ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite, esofagite, stomatite, costipazione, dispepsia, flatulenza, eruttazioni. Patologie epatobiliari. Comune: epatite, ittero, iperbilirubinemia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: ipertrofia cutanea, eruzione cutanea, acne, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia. Patologie renali e urinarie. Comune: compromissione renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: edema, febbre, brividi,dolore, malessere, astenia. Esami diagnostici. Comune: aumento degli enzimi epatici, aumento della creatinina nel sangue, aumento della lattico deidrogenasi nel sangue, aumento dell'urea nel sangue, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, perdita di peso. >>Esperienza post-marketing: la tipologia delle reazioni avverse riportate successivamente alla commercializzazione di micofenolato mofetile sono simili a quelle rilevate durante gli studi controllati nel trapianto renale, cardiaco ed epatico. Patologie gastrointestinali: iperplasia gengivale, colite, compresa la colite da citomegalovirus, pancreatite e atrofia dei villi intestinali. Patologie correlate all'immunosoppressione: infezioni gravi che mettono a rischio la vita, comprese meningiti, endocarditi, tubercolosi e l'infezione da micobatteri atipici. Casi di nefropatia associata al virus BK, cosi' come casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) associata al virus JC, sono stati riportati in pazienti trattati con immunosoppressori, compreso il micofenolato mofetile. Sono state riportate agranulocitosi (>=1/1.000, <1/100) e neutropenia; si consiglia pertanto un regolare monitoraggio dei pazienti cheassumono il farmaco. Sono stati riportati casi di anemia aplastica e depressione midollare nei pazienti trattati con micofenolato mofetile,alcuni dei quali sono risultati fatali. Patologie del sistema emolinfopoietico: sono stati riportati casi di aplasia eritroide pura (PRCA) in pazienti trattati con micofenolato mofetile. Casi isolati di anomalie morfologiche dei neutrofili, inclusa l'anomalia acquisita di Pelger-Huet, sono stati riportati in pazienti trattati con micofenolato mofetile. Sono state riportate reazioni di ipersensibilita' inclusi edema angioneurotico e reazione anafilattica. In pazienti trattati con micofenolato mofetile in associazione con altri immunosoppressori, si sono verificati casi isolati di patologie interstiziali del polmone e fibrosi polmonare, alcuni dei quali sono stati fatali.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Prima di iniziare la terapia accertarsi che il test di gravidanza risulti negativo. La terapia richiede l'uso di un contraccettivo efficaceprima dell'inizio, per la sua intera durata e per sei settimane dopo la cessazione. L'uso del prodotto non e' raccomandato durante la gravidanza e deve essere limitato ai casi in cui non e' disponibile un trattamento alternativo piu' idoneo. Micofenolato Mofetile deve essere utilizzato durante la gravidanza soltanto se il potenziale beneficio e' superiore al rischio potenziale per il feto. I dati relativi all'uso dimicofenolato mofetile in gravidanza sono limitati. Tuttavia, nei figli di pazienti esposte al micofenolato mofetile in associazione con altri immunosoppressori durante la gravidanza sono state riportate malformazioni congenite, incluse malformazioni dell'orecchio, ossia orecchioesterno/medio formato in modo anormale o assente. Sono stati riportati casi di aborto spontaneo in pazienti esposte al micofenolato mofetile. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Si e' visto che il micofenolato mofetile viene escreto nel latte dei ratti che allattano. Non e' noto se cio' avvenga anche nella donna. Poiche' il micofenolato mofetile puo' provocare gravi reazioni avverse nei lattanti, il farmaco e' controindicato in donne che allattano.

Codice: 040395028
Codice EAN:

Codice ATC: L04AA06
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Immunosoppressori
  • Immunosoppressori selettivi
  • Acido micofenolico
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: BLISTER OPACO

COMPRESSE RIVESTITE

24 MESI

BLISTER OPACO