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MIDAZOLAM KAL 5F 3ML 5MG/ML Produttore: AS KALCEKS

  • FARMACO DI CLASSE C
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

MIDAZOLAM KALCEKS SOLUZIONE INIETTABILE/PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Ipnotici e sedativi, derivati benzodiazepinici.

PRINCIPI ATTIVI

Midazolam Kalceks 1 mg/ml: 1 ml di soluzione contiene 1 mg di midazolam (come cloridrato). Una fiala da 5 ml di soluzione contiene 5 mg di midazolam. Midazolam Kalceks 5 mg/ml: 1 ml di soluzione contiene 5 mg di midazolam (come cloridrato). Una fiala da 1 ml di soluzione contiene 5 mg di midazolam. Una fiala da 3 ml di soluzione contiene 15 mg di midazolam. Una fiala da 10 ml di soluzione contiene 50 mg di midazolam. Eccipiente con effetti noti. Midazolam Kalceks 1 mg/ml: ogni ml di soluzione contiene 3,5 mg di sodio. Midazolam Kalceks 5 mg/ml: ogni ml di soluzione contiene 3,15 mg di sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Acido cloridrico concentrato, sodio cloruro, sodio idrossido (per l'aggiustamento del pH), acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Midazolam Kalceks e' un ipnotico a breve durata d'azione con le seguenti indicazioni per l'uso. Adulti: sedazione cosciente con o senza anestesia locale prima o durante procedure diagnostiche o terapeutiche; anestesia: premedicazione prima dell'induzione dell'anestesia, induzione dell'anestesia, come componente sedativo nel mantenimento dell'anestesia; sedazione in unita' di terapia intensiva. Bambini: sedazione cosciente con o senza anestesia locale prima o durante procedure diagnostiche o terapeutiche; anestesia: premedicazione prima dell'induzione dell'anestesia; sedazione in unita' di terapia intensiva.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' a midazolam, benzodiazepine o ad uno qualsiasi deglieccipienti elencati al paragrafo 6.1; uso di questo farmaco per sedazione cosciente in pazienti con insufficienza respiratoria severa o depressione respiratoria acuta.

POSOLOGIA

Posologia. Posologie standard: Midazolam e' un potete agente sedativo, che richiede lenta somministrazione e titolazione. La titolazione e'fortemente raccomandata per ottenere un livello sicuro di sedazione in base alle esigenze cliniche, allo stato fisico, all'eta' e alle terapie farmacologiche concomitanti. Per i pazienti di eta' superiore a 60anni, i pazienti debilitati o affetti da malattie croniche e i bambini, il medicinale deve essere somministrato con cautela e i fattori di rischio legati a ciascun paziente devono essere valutati su base individuale. Le posologie standard sono riportate di seguito. Informazioni supplementari sono fornite nell'elenco. Sedazione cosciente. Adulti < 60 anni di eta'. E.v. Dose iniziale: 2-2,5 mg. Dosi per la titolazione: 1 mg. Dose totale: 3,5-7,5 mg. Adulti >= 60 anni di eta'/pazienti debilitati o malati cronici. E.v. Dose iniziale: 0,5-1 mg. Dosi per la titolazione: 0,5-1 mg. Dose totale: < 3,5 mg. Bambini. E.v. In pazientida 6 mesi a5 anni di eta'. Dose iniziale: 0,05-0,1 mg/kg. Dose totale: < 6 mg. E.v. In pazienti da 6 a 12 anni di eta'. Dose iniziale: 0,025-0,05 mg/kg. Dose totale: < 10 mg. Rettale > 6 mesi di eta'0,3-0,5 mg/kg. I.m. In pazienti da 1 a15 anni di eta'0,05-0,15 mg/kg. Premedicazione per anestesia. Adulti < 60 anni di eta'. E.v.:1-2 mg ripetuta; adulti >= 60 anni di eta'/pazienti debilitati o malati cronici. E.v. Dose iniziale: 0,5 mg. Titolazione lenta, se necessario. Bambini. Rettale> 6 mesi di eta': 0,3-0,5 mg/kg. I.m.: 0,07-0,1 mg/kg. Adulti >= 60 anni di eta'/pazienti debilitati o malati cronici. I.m.: 0,025-0,05 mg/kg. Bambini. I.m. Da 1 a 15 anni di eta': 0,08-0,2 mg/kg. Induzione dell'anestesia. Adulti < 60 anni di eta'. E.v.: 0,15-0,2 mg/kg (0,3-0,35mg/kg senza premedicazione). Adulti >= 60 anni di eta'/pazienti debilitati o malati cronici. E.v.: 0,05-0,15 mg/kg (0,15-0,3 mg/kg senza premedicazione). Componente sedativo in anestesia combinata. Adulti < 60anni di eta'. E.v.: dosi intermittenti di 0,03-0,1 mg/kg o infusione continua di 0,03-0,1 mg/kg/ora. Adulti >= 60 anni di eta'/pazienti debilitati o malati cronici. E.v.: dosi inferiori a quelle raccomandate per adulti < 60 anni di eta'. Sedazione in unita' di terapia intensiva (UTI). Adulti. E.v. Dose di carico: 0,03-0,3 mg/kg in incrementi di 1-2,5 mg. Dose di mantenimento: 0,03-0,2 mg/kg/ora. Bambini. E.v. In neonati < 32 settimane di eta' gestazionale: 0,03 mg/kg/ora. E.v. In neonati> 32 settimane e bambini fino a 6 mesi di eta': 0,06 mg/kg/ora. E.v. In pazienti > 6 mesi di eta'. Dose di carico: 0,05-0,2 mg/kg. Dose di mantenimento: 0,06-0,12 mg/kg/ora. Posologia per sedazione cosciente: per la sedazione richiesta in caso di procedure diagnostiche e chirurgiche, midazolam viene somministrato per via endovenosa. La dose idonea e' determinata su base individuale. Il medicinale non deve essere somministrato rapidamente o come iniezione in bolo, ma mediante titolazione della dose. L'insorgenza dell'effetto sedativo puo' variare a livello individuale, in base allo stato fisico del paziente e al metodo di somministrazione utilizzato (ad es. velocita' di somministrazione, livello di dose). Se necessario, dosi supplementari possono essere somministrate in base alle esigenze individuali. L'insorgenza dell'azionesi ha circa 2 minuti dopo l'iniezione. L'effetto massimo si ottiene in circa 5-10 minuti. Adulti: Midazolam deve essere somministrato lentamente, come iniezione endovenosa a una velocita' di circa 1 mg/30 secondi. Negli adulti di eta' inferiore a 60 anni, una dose compresa tra 2e 2,5 mg viene somministrata da 5 a 10 minuti prima dell'inizio dellaprocedura, come dose iniziale. La dose iniziale puo' essere seguita da dosi supplementari di 1 mg, se necessario. La dose totale media e' compresa tra 3,5 e 7,5 mg. La somministrazione di una dose totale superiore a 5 mg non e' in genere necessaria. La dose iniziale per i pazienti di eta' superiore a 60 anni, i pazienti debilitati o i pazienti affetti da malattie croniche e' compresa tra 0,5 e 1 mg, somministrata da5 a 10 minuti prima dell'inizio della procedura. Dosi supplementari comprese tra 0,5 e 1 mg di midazolam possono essere somministrate, se necessario. In questi pazienti, il raggiungimento dell'effetto di piccopuo' richiedere piu' tempo; pertanto, le dosi supplementari di midazolam devono essere titolate molto lentamente e con molta attenzione. Lasomministrazione di una dose totale superiore a 3,5 mg non e' in genere necessaria. Popolazione pediatrica. Somministrazione endovenosa: ledosi di midazolam vengono titolate lentamente fino al raggiungimento dell'effetto clinico desiderato. La dose iniziale e' somministrata in 2-3 minuti. Per una piena valutazione dell'effetto sedativo, si devonoattendere altri 2-5 minuti prima di iniziare la procedura o ripetere la dose. Qualora sia necessario aumentare l'effetto sedativo, continuare a somministrare dosi basse aggiuntive fino a raggiungere il livellodi sedazione appropriato. Per i neonati e i bambini di eta' inferiorea 5 anni, possono essere richieste dosi significativamente piu' elevate (mg/kg) rispetto ai bambini piu' grandi e agli adolescenti. Bambinidi eta' inferiore a 6 mesi: i bambini di eta' inferiore a 6 mesi sonoparticolarmente predisposti a sviluppare ostruzione delle vie aeree eipoventilazione. Pertanto, la sedazione cosciente non e' raccomandatanei bambini di eta' inferiore a 6 mesi. Pazienti da 6 mesi a 5 anni di eta': la dose iniziale e' compresa tra 0,05 e 0,1 mg/kg. Per ottenere l'effetto desiderato, puo' essere necessario somministrare una dose fino a 0,6 mg/kg. Tuttavia, la dose totale non deve essere superiore a6 mg. Dosi piu' elevate possono causare sedazione prolungata e rischio di ipoventilazione. Bambini da 6 a 12 anni di eta': la dose inizialee' compresa tra 0,025 e 0,05 mg/kg. Puo' essere necessario somministrare una dose totale di 0,4 mg/kg (10 mg come dose massima). Dosi piu' elevate possono causare sedazione prolungata e rischio di ipoventilazione. Bambini da 12 a 16 anni di eta': usare le dosi raccomandate per gli adulti. Somministrazione rettale: la dose totale di midazolam e' ingenere compresa tra 0,3 e 0,5 mg/kg. La soluzione contenuta nella fiala viene somministrata per via rettale mediante un applicatore di plastica collegato a una siringa. Se il volume da somministrare e' troppo piccolo, e' possibile aggiungere acqua fino a un volume totale di 10 ml. La dose intera deve essere somministrata immediatamente. Evitare lasomministrazione rettale ripetuta. La somministrazione rettale non e'raccomandata nei bambini di eta' inferiore a 6 mesi, a causa dei datilimitati riguardanti questa fascia d'eta'. Somministrazione intramuscolare: le dosi sono comprese tra 0,05 e 0,15 mg/kg.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Tenere le fiale nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Midazolam deve essere somministrato esclusivamente da medici esperti,in un ambiente dotato di tutte le apparecchiature per il monitoraggioe il supporto della funzione respiratoria e cardiovascolare, oppure da personale in possesso di specifica formazione nel riconoscimento e nella gestione di reazioni avverse, inclusa la rianimazione. Sono statesegnalate reazioni avverse cardiorespiratorie severe, inclusi depressione respiratoria, apnea, arresto respiratorio e/o arresto cardiaco. La comparsa di tali complicanze potenzialmente letali e' piu' probabilequando l'iniezione viene eseguita troppo rapidamente o quando si somministra una dose elevata (vedere paragrafo 4.8). Le benzodiazepine nonsono raccomandate per il trattamento primario dei disturbi psicotici.E' richiesta particolare cautela per la sedazione cosciente nei pazienti con funzione respiratoria compromessa. I pazienti pediatrici di eta' inferiore a 6 mesi sono particolarmente predisposti a sviluppare ostruzione delle vie aeree e ipoventilazione. Pertanto, e' essenziale titolare la dose con piccoli incrementi fino a ottenere l'effetto clinico e monitorare attentamente la frequenza respiratoria e la saturazionedi ossigeno. Dopo la somministrazione di midazolam come premedicazione, il paziente deve essere tenuto sotto attenta osservazione, data la variabilita' della sensibilita' individuale e la possibile comparsa disintomi di sovradosaggio. E' richiesta particolare cautela nella somministrazione di midazolam a pazienti ad alto rischio: pazienti adulti di eta' superiore a 60 anni; pazienti affetti da malattie croniche o debilitati, ad es.: pazienti con insufficienza respiratoria cronica, pazienti con insufficienza renale cronica, pazienti con compromissione della funzionalita' epatica (le benzodiazepine possono precipitare esacerbare l'encefalopatia nei pazienti con insufficienza epatica grave), pazienti con compromissione della funzionalita' cardiaca, pazienti pediatrici, in particolare quelli con instabilita' cardiovascolare. I pazienti ad alto rischio devono ricevere dosi piu' basse (vedere paragrafo 4.2) e devono essere costantemente monitorati per rilevare segni precoci di alterazioni delle funzioni vitali. Come per qualsiasi medicinale avente proprieta' depressive sul SNC e/o miorilassanti, e' richiesta particolare cautela nella somministrazione di midazolam a pazienti affetti da miastenia grave. Tolleranza: parziale perdita di efficacia e' stata segnalata con l'uso di midazolam nella sedazione a lungo termine in unita' di terapia intensiva. Dipendenza: quando midazolam e' utilizzato nella sedazione a lungo termine in unita' di terapia intensiva, si deve considerare il possibile sviluppo di dipendenza fisica. Il rischio di sviluppare dipendenza aumenta con dosi piu' elevate e una durata di trattamento prolungata; tale rischio e' piu' alto anche nei pazienti con anamnesi medica di abuso di alcol e/o di sostanze (vedere paragrafo 4.8). Sintomi di astinenza: durante il trattamento prolungatocon midazolam in terapia intensiva puo' svilupparsi dipendenza fisica. Pertanto, una brusca interruzione del trattamento provoca sintomi diastinenza. Possono verificarsi i seguenti sintomi: cefalee, diarrea, dolore muscolare, ansia, tensione, irrequietezza, confusione, irritabilita', disturbi del sonno, cambiamenti d'umore, allucinazioni e convulsioni. In casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: depersonalizzazione, intorpidimento e formicolio agli arti, nonche ipersensibilita alla luce, al rumore e al contatto fisico. Poiche' il rischio di sintomi di astinenza e' maggiore dopo una brusca interruzione del trattamento, si raccomanda di ridurre le dosi gradualmente. Amnesia: l'amnesia anterograda puo' verificarsi con dosi terapeutiche, con il rischio che aumenta a dosaggi piu' elevati (in alcune situazioni, si tratta di un effetto molto desiderabile, soprattutto prima e durante procedure chirurgiche e diagnostiche), la cui durata e' direttamente correlataalla dose somministrata. L'amnesia prolungata puo' causare problemi nei pazienti ambulatoriali che vengono dimessi dopo la procedura. Dopo la somministrazione di midazolam per via parenterale, i pazienti devono essere dimessi dall'ospedale o inviati a un ambulatorio solo se accompagnati. Reazioni paradosse: reazioni paradosse, quali irrequietezza,agitazione, irritabilita, movimenti involontari (inclusi convulsioni tonico/cloniche e tremore muscolare), iperattivita', ostilita', delirio, rabbia, aggressivita', ansia, incubi, allucinazioni, psicosi, comportamento inadeguato e altri effetti avversi comportamentali, eccitazione parossistica e aggressione, sono state segnalate con l'uso di midazolam. Tali reazioni possono verificarsi quando si utilizzano dosi elevate e/o il medicinale viene somministrato rapidamente. Tali reazioni sono prevalenti nei bambini e nei pazienti anziani. In tal caso e necessario valutare la possibilita di interrompere il trattamento con il farmaco. Alterata eliminazione di midazolam: un'alterata eliminazione dimidazolam puo' essere causata da composti che inibiscono o inducono l'isoenzima CYP3A4; puo' essere necessario aggiustare la dose di midazolam di conseguenza (vedere paragrafo 4.5). Il tempo di eliminazione dimidazolam puo' essere prolungato anche in pazienti con disfunzione epatica, ridotta gittata cardiaca e nei neonati (vedere paragrafo 5.2). Apnea notturna: le fiale di midazolam devono essere usate con estrema cautela nei pazienti che soffrono di sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, i quali devono essere sottoposti a regolare monitoraggio. Neonati pretermine e neonati: a causa del maggiore rischio di apnea, e' richiesta estrema cautela nella sedazione di bambini pretermine e bambini ex pretermine non intubati. E' richiesto un attento monitoraggio della frequenza respiratoria e della saturazione di ossigeno. L'iniezione rapida deve essere evitata nei neonati. Data l'immaturita' degli organi e/o la funzionalita' organica ridotta, i neonati sono piu' sensibili agli effetti respiratori profondi e/o prolungati di midazolam. Reazioni avverse emodinamiche sono state segnalate in bambini con instabilita' cardiovascolare; la somministrazione endovenosa rapida deve essere evitata in questi pazienti. Pazienti pediatrici di eta' inferiore a6 mesi: per questi pazienti midazolam e' indicato soltanto per la sedazione in unita' di terapia intensiva. I bambini di eta' inferiore a 6mesi sono particolarmente predisposti a sviluppare ostruzione delle vie aeree e ipoventilazione. Pertanto, si richiedono una titolazione con piccoli incrementi fino al raggiungimento dell'effetto clinico e un attento monitoraggio della frequenza respiratoria e della saturazione di ossigeno (vedere anche paragrafo "Neonati pretermine e neonati" sopra).

INTERAZIONI

Interazioni farmacocinetiche: Midazolam e' metabolizzato dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4, CYP3A5). Gli inibitori e gli induttori del CYP3A possono rispettivamente aumentare e ridurre le concentrazioni plasmatiche e, successivamente, gli effetti di midazolam, richiedendo di conseguenza aggiustamenti della dose. Le interazioni farmacocinetiche con gli inibitori o gli induttori del CYP3A4 sono piu' marcate per la somministrazione di midazolam orale rispetto a quella endovenosa, in particolare perche' il CYP3A4 e' presente anche nel tratto gastrointestinale superiore. Cio' avviene perche', per la via di somministrazione orale,sia la clearance sistemica sia la disponibilita' vengono alterate, mentre per la via parenterale si produce un cambiamento solo nella clearance sistemica. Dopo una singola dose di midazolam per via endovenosa,la variazione dell'effetto clinico massimo a causa dell'inibizione del CYP3A4 sara' di lieve entita', mentre la durata dell'effetto puo' essere prolungata. Tuttavia, dopo la somministrazione prolungata di midazolam, sia l'entita' sia la durata dell'effetto risulteranno aumentatecon l'inibizione del CYP3A4. Non sono disponibili studi riguardanti l'effetto della modulazione del CYP3A4 sulla farmacocinetica di midazolam dopo somministrazione rettale e intramuscolare. Si prevede che queste interazioni siano meno pronunciate per la somministrazione rettale rispetto a quella orale, poiche' viene aggirato il tratto gastrointestinale, mentre dopo somministrazione intramuscolare gli effetti di modulazione del CYP3A4 non dovrebbero differire sostanzialmente da quelli osservati con la somministrazione endovenosa. Si raccomanda pertanto di monitorare attentamente l'effetto clinico e i parametri vitali durante l'uso di midazolam, considerando che l'effetto clinico di midazolampuo' essere piu' potente e duraturo dopo la somministrazione concomitante di un inibitore del CYP3A4, anche se somministrato solo una volta. In particolare, la somministrazione di dosi elevate o infusioni a lungo termine di midazolam in pazienti trattati con potenti inibitori del CYP3A4 (ad es. durante la terapia intensiva) puo' provocare effetti ipnotici di lunga durata, ritardo nel risveglio dall'anestesia e depressione respiratoria, richiedendo pertanto aggiustamenti della dose. L'effetto di midazolam puo' essere piu' debole e ultimo piu' breve se somministrato in concomitanza con un induttore del CYP3A e puo' essere necessaria una dose piu' elevata. Con l'induzione del CYP3A4, si deve considerare che il processo d'induzione necessita di diversi giorni perraggiungere l'effetto massimo e anche di diversi giorni per dissolversi. Contrariamente al trattamento di diversi giorni con un induttore, il trattamento a breve termine provoca meno interazioni apparenti con midazolam. Tuttavia, per gli induttori potenti non si puo' escludere un'induzione significativa anche dopo un trattamento a breve termine. Midazolam non e' noto per modificare la farmacocinetica di altri farmaci. Farmaci che inibiscono il CYP3A. Antifungini azolici: ketoconazolo ha aumentato di 5 volte le concentrazioni plasmatiche di midazolam somministrato per via endovenosa, mentre l'emivita terminale e' risultataaumentata di circa 3 volte. In caso di somministrazione concomitante di midazolam per via parenterale con ketoconazolo, un inibitore forte del CYP3A, tale somministrazione deve avvenire in un'unita' di terapiaintensiva o contesto simile in grado di assicurare un attento monitoraggio clinico e un trattamento adeguato in caso di depressione respiratoria e/o sedazione prolungata. Si deve considerare la possibilita' diuna somministrazione scaglionata o di un aggiustamento della dose, soprattutto se viene somministrata piu' di una singola dose endovenosa di midazolam. La stessa raccomandazione puo' valere anche per altri antifungini azolici (vedere piu' avanti), poiche' viene riportato un aumento degli effetti sedativi di midazolam somministrato per via endovenosa, sebbene in misura minore. Voriconazolo ha aumentato di 3-4 volte le concentrazioni plasmatiche di midazolam somministrato per via endovenosa e anche l'emivita di eliminazione e' risultata aumentata di circa3 volte. Sia fluconazolo che itraconazolo hanno aumentato di 2-3 volte le concentrazioni plasmatiche di midazolam somministrato per via endovenosa, in associazione a un prolungamento dell'emivita terminale rispettivamente di 2,4 volte per itraconazolo e di 1,5 volte per fluconazolo. Posaconazolo ha aumentato di circa 2 volte le concentrazioni plasmatiche di midazolam somministrato per via endovenosa. Si deve considerare che, dopo la somministrazione orale, l'esposizione a midazolam sara' significativamente piu' elevata rispetto ai valori sopra citati, in particolare con ketoconazolo, itraconazolo e voriconazolo. Midazolamin fiale non e' indicato per la somministrazione orale. Antibiotici macrolidi: eritromicina ha aumentato di circa 1,6-2 volte le concentrazioni plasmatiche di midazolam somministrato per via endovenosa, in associazione a un prolungamento dell'emivita terminale di midazolam di 1,5-1,8 volte. Claritromicina ha aumentato fino a 2,5 volte le concentrazioni plasmatiche di midazolam, mentre l'emivita terminale e' risultata prolungata di 1,5-2 volte. Informazioni supplementari derivate da midazolam orale: la telitromicina ha aumentato i livelli plasmatici di midazolam orale di 6 volte. Roxitromicina: Sebbene non siano disponibili dati sull'effetto esercitato da roxitromicina su midazolam somministrato per via endovenosa, il lieve effetto sull'emivita terminale di una compressa di midazolam orale (prolungamento di circa il 30%) indica che l'effetto di roxitromicina su midazolam somministrato per via endovenosa puo' essere di lieve entita'. Anestetici endovenosi: anche la somministrazione di propofol per via endovenosa ha influito sulla distribuzione di midazolam endovenoso (aumento dell'area sottesa alla curvaconcentrazione plasmatica-tempo [AUC] e dell'emivita di 1,6 volte). Inibitori delle proteasi dell'HIV. Saquinavir e altri inibitori delle proteasi dell'HIV (virus dell'immunodeficienza umana): la somministrazione concomitante di inibitori delle proteasi puo' causare un aumento significativo della concentrazione di midazolam. La somministrazione concomitante di lopinavir potenziato con ritonavir ha aumentato di 5,4 volte le concentrazioni plasmatiche di midazolam somministrato per via endovenosa, in associazione a un analogo incremento dell'emivita terminale. In caso di somministrazione concomitante di midazolam parenterale con inibitori delle proteasi dell'HIV, il contesto di trattamento deve seguire la descrizione riportata nella sezione precedente per gli antifungini azolici, ketoconazolo. Inibitori della proteasi del virus dell'epatite C (HCV): boceprevir e telaprevir riducono la clearance di midazolam.

EFFETTI INDESIDERATI

Le categorie di frequenza, secondo la convenzione MedDRA, sono le seguenti: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1 000, < 1/100); raro (>= 1/10 000, < 1/1 000); molto raro (< 1/10 000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base deidati disponibili). La comparsa dei seguenti effetti indesiderati e' stata segnalata quando midazolam viene somministrato per iniezione. Disturbi del sistema immunitario. Frequenza non nota: ipersensibilita', angioedema, shock anafilattico. Disturbi psichiatrici. Frequenza non nota: stato confusionale, disorientamento, disturbi emotivi e dell'umore, alterazioni della libido, reazioni paradosse*, quali irrequietezza, agitazione, irritabilita', nervosismo, ostilita', rabbia, aggressivita', ansia, incubi, sogni anormali, allucinazioni, psicosi, comportamento inadeguato e altri effetti avversi comportamentali, eccitazione parossistica, dipendenza fisica da sostanza d'abuso e sindrome da astinenza, abuso. Patologie del sistema nervoso. Frequenza non nota: movimentiinvolontari (inclusi movimenti tonico/clonici e tremore muscolare)*, iperattivita'*, sedazione (prolungata e postoperatoria), vigilanza ridotta, sonnolenza, cefalea, capogiro, atassia, amnesia anterograda**, la cui durata e' direttamente correlata alla dose somministrata, convulsioni sono state segnalate in bambini prematuri e neonati, convulsionida sospensione di farmaco. Patologie cardiache. Frequenza non nota: arresto cardiaco, bradicardia, sindrome di Kounis***. Patologie vascolari. Frequenza non nota: ipotensione, vasodilatazione, tromboflebite, trombosi. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Frequenza non nota: depressione respiratoria, apnea, arresto respiratorio, dispnea, laringospasmo, singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Frequenza non nota: nausea, vomito, stipsi, bocca secca. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Frequenza non nota: eruzione cutanea, orticaria, prurito. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Frequenza non nota: stanchezza, eritema in sede di iniezione, dolore in sede di iniezione. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Frequenza non nota: cadute, fratture****. Circostanze sociali. Frequenza non nota: assalto*. * Reazioni paradosse sono state segnalate in particolare tra i bambini e gli anziani (vedere paragrafo 4.4). ** Amnesia anterograda puo' persistere fino al termine della procedura e sono stati segnalati alcuni casi isolati di amnesia prolungata (vedere paragrafo 4.4). *** Soprattutto dopo somministrazione parenterale. **** Sono stati segnalati cadute e fratture negli utenti di benzodiazepine. Il rischio di cadute e fratture e' piu' elevato per i soggetti che assumono in concomitanza sedativi (incluse bevande alcoliche) e nei pazienti anziani. Insufficienza renale: esiste unamaggiore probabilita' di reazioni avverse al farmaco in pazienti con insufficienza renale grave (vedere paragrafo 4.2). Dipendenza: midazolam puo' causare lo sviluppo di dipendenza fisica, anche se usato a dosi terapeutiche. L'interruzione (soprattutto l'interruzione brusca) deltrattamento dopo somministrazione endovenosa prolungata puo' causare sintomi di astinenza, incluse convulsioni da sospensione di farmaco (vedere paragrafo 4.4). Sono stati segnalati casi di abuso del farmaco. Si sono verificate reazioni avverse cardiorespiratorie severe. Le complicanze potenzialmente letali sono prevalenti in adulti di eta' superiore a 60 anni e in pazienti con insufficienza respiratoria o compromissione della funzionalita' cardiaca preesistente, in particolare in caso di somministrazione troppo rapida o dose elevata (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati disponibili non sono sufficienti per valutare la sicurezza di midazolam durante la gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano un effetto teratogeno, ma fetotossicita' e' stata osservata con l'uso di altre benzodiazepine. I dati relativi all'uso del farmaco durante i primi due trimestri di gravidanza non esistono. E' stato suggerito un aumento del rischio di malformazione congenita associata all'uso di benzodiazepine durante il primo trimestre di gravidanza. E'stato segnalato che la somministrazione di dosi elevate di midazolam nell'ultimo trimestre di gravidanza, durante il travaglio o come agente di induzione dell'anestesia per il parto cesareo produce effetti avversi materni o fetali (rischio di inalazione per la madre, irregolarita' della frequenza cardiaca fetale, ipotonia, scarsa suzione, ipotermia e depressione respiratoria nel neonato). Inoltre, i neonati di madritrattate cronicamente con benzodiazepine durante l'ultima fase della gravidanza possono avere sviluppato dipendenza fisica e presentare lo stesso rischio di sviluppo di sintomi di astinenza nel periodo postnatale. Di conseguenza, midazolam non deve essere usato durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessita'. E' preferibile evitarne l'uso per il taglio cesareo. Il rischio per il neonato deve essere considerato in caso di somministrazione di midazolam per un intervento chirurgico in prossimita' del termine. Allattamento: Midazolam e' escreto nel latte materno in piccole quantita'. Le madri devono essere avvisate di interrompere l'allattamento con latte materno per 24 ore dopo la somministrazione di midazolam. Fertilita': non sono disponibili dati sulla fertilita'.

Codice: 048664027
Codice EAN:

Codice ATC: N05CD08
  • Sistema nervoso
  • Psicolettici
  • Ipnotici e sedativi
  • Derivati benzodiazepinici
  • Midazolam
Temperatura di conservazione: al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE O PER INFUSIONE
Scadenza: 60 MESI
Confezionamento: FIALA

SOLUZIONE INIETTABILE O PER INFUSIONE

60 MESI

FIALA