Cercafarmaco.it

MIFLONIDE POLVxINAL 60CPS 400 Produttore: NOVARTIS FARMA SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

MIFLONIDE POLVERE PER INALAZIONE, CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie per aerosol, glicocorticoidi.

PRINCIPI ATTIVI

Ciascuna capsula da 200 mcg contiene 230 mcg di budesonide e rilascia200 mcg di budesonide a livello del boccaglio dell'Aerolizer. Ciascuna capsula da 400 mcg contiene 460 mcg di budesonide e rilascia 400 mcgdi budesonide a livello del boccaglio dell'Aerolizer.

ECCIPIENTI

Lattosio monoidrato (contiene piccole quantita' di proteine del latte).

INDICAZIONI

Il medicinale e' indicato nei pazienti asmatici per il controllo antifiammatorio a lungo termine dell'asma persistente, compresa la profilassi delle riacutizzazioni asmatiche acute.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Non somministrare ai bambini di eta' inferiore a 6 anni. Ipersensibilita' (allergia) alla budesonide o a uno qualsiasi degli eccipienti. L'uso e' controindicato in pazienti con tubercolosi polmonare attiva.

POSOLOGIA

La posologia deve essere adattata individualmente alla dose piu' bassa sufficiente per il controllo dell'asma. Nel passaggio dall'impiego di un inalatore ad un altro, la posologia deve essere adattata individualmente. Dopo l'assunzione del medicinale si raccomanda di effettuare sciacqui del cavo orale con acqua per evitare la comparsa di raucedine, irritazione della gola e infezioni da Candida a livello della bocca e della gola e possibilmente ridurre il rischio di effetti sistemici. Si raccomanda di non ingerire l'acqua dopo gli sciacqui. Il contenuto della capsula deve essere inalato mediante l'utilizzo di uno speciale inalatore denominato Aerolizer. La dose minima di una capsula singola e' 200 mcg. Se e' richiesta una dose singola inferiore a 200 mcg, questo medicinale non puo' essere utilizzato. Il farmaco e' controindicatonei bambini di eta' inferiore a 6 anni. Adulti: il trattamento degli adulti con asma lieve puo' essere iniziato alla dose minima efficace di 200 mcg una volta al giorno. La dose giornaliera raccomandata e' 200- 1600 mcg, suddivisa in 2 somministrazioni. La dose di mantenimento deve essere adattata alla dose piu' bassa sufficiente per il controllodell'asma. I pazienti devono essere istruiti sul corretto uso di Aerolizer, conformemente a quanto riportato nel foglio illustrativo per assicurarsi che il medicinale raggiunga le aree bersaglio a livello dei polmoni. Popolazione pediatrica (6 anni di eta' e superiore): a seguito della mancanza di esperienza clinica nei bambini di eta' inferiore a6 anni, il prodotto non deve essere usato in questo gruppo di pazienti. Il trattamento di bambini con asma lieve puo' essere iniziato con 200 mcg una volta al giorno. La dose usuale raccomandata e' 200-400 mcgsuddivisi in 2 somministrazioni giornaliere. Nei casi di asma grave possono essere necessarie dosi giornaliere fino a 800 mcg, suddivise inpiu' somministrazioni. La dose di mantenimento deve essere titolata alla dose minima alla quale e' mantenuto il controllo efficace dell'asma. Insufficienza renale: non ci sono dati che suggeriscano un aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza renale. In base ai dati di farmacocinetica con budesonide orale e' improbabile che l'esposizione sistemica al farmaco sia alterata a livelli clinicamente significativi in questi pazienti. Insufficienza epatica: non ci sono dati che suggeriscano un aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza epatica. Tuttavia, poiche' la budesonide e' eliminata prevalentemente mediante il metabolismo epatico, si deve prestare cautela nell'uso in pazienti con grave insufficienza epatica. In base ai dati di farmacocinetica con budesonide orale e' improbabile che i pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata abbiano un'alterazione dell'esposizione al farmaco clinicamente significativa. Anziani (eta' superiore a65 anni): non c'e' alcuna evidenza che suggerisca che i pazienti di eta' superiore a 65 anni richiedano un dosaggio diverso da quello utilizzato nei pazienti adulti piu' giovani.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C.

AVVERTENZE

I pazienti devono essere a conoscenza della natura profilattica dellaterapia a base di budesonide per via inalatoria, nonche' della necessita' di assumere il medicinale regolarmente ogni giorno, anche qualoranon si manifestassero sintomi, per ottenere un adeguato controllo dell'asma. La budesonide non attenua il broncospasmo acuto e non e' indicata nel trattamento primario dello stato asmatico o di altri episodi asmatici acuti. Condizioni concomitanti: e' necessaria particolare cautela nei pazienti con tubercolosi polmonare quiescente e nei pazienti con infezioni micotiche o virali delle vie respiratorie. Quando sono trattati con il farmaco come terapia di mantenimento nell'asma, questi pazienti devono essere monitorati. E' necessaria cautela nel trattamento di pazienti con patologie polmonari quali bronchiectasie e pneumoconiosi a causa della possibilita' di infezioni micotiche. Riacutizzazioni asmatiche: possono rendere necessario un incremento della dose di budesonide o un trattamento addizionale di breve durata con corticosteroidi orali e/o antibiotico nel caso di una infezione concomitante. Non usare budesonide per il sollievo rapido di episodi asmatici acuti, peri quali e' necessario un broncodilatatore per inalazione ad azione rapida. Broncospasmo paradosso: in rare occasioni puo' verificarsi broncospasmo paradosso con un aumento immediato dell'affanno; sospendere immediatamente il trattamento inalatorio con budesonide, esaminare il paziente, e se necessario, istituire una terapia alternativa. Raccomandare ai pazienti di contattare il medico nel caso di un peggioramento dell'asma. Rivalutare il paziente e considerare la necessita' di un aumento della terapia con antiinfiammatori, mediante l'aumento della dose di corticosteroidi per somministrazione inalatoria od orale. Effetti sistemici: si possono manifestare effetti sistemici associati alla terapia con corticosteroidi somministrati per via inalatoria, in particolare qualora la terapia prescritta preveda un prolungato periodo di trattamento con dosi elevate. Gli eventuali effetti sistemici che possono verificarsi comprendono: iperadrenocorticismo/sindrome di Cushing, caratteristiche cushingoidi, soppressione surrenale, rallentamento della crescita in bambini e adolescenti, diminuzione della densita' mineraleossea, cataratta, glaucoma e, piu' raramente, una serie di effetti psicologici o comportamentali che comprendono iperattivita' psicomotoria, disturbi del sonno, ansieta', depressione o aggressivita'. E' pertanto importante che la dose di corticosteroide somministrata per via inalatoria sia titolata alla dose piu' bassa sufficiente per il controllodell'asma. La ridotta funzionalita' epatica influisce sull'eliminazione dei corticosteroidi, diminuendo la velocita' di eliminazione e aumentando l'esposizione sistemica. Si deve essere consapevoli di possibili effetti sistemici indesiderati. Controllare regolarmente l'altezza dei bambini in trattamento prolungato con corticosteroidi per via inalatoria. Qualora la crescita risultasse rallentata, rivedere la terapia al fine di ridurre, se possibile, la dose inalata di corticosteroide alla dose piu' bassa sufficiente per il controllo dell'asma. Inoltre considerare l'eventualita' di indirizzare il paziente da uno specialistapneumologo pediatrico. Non si conoscono gli effetti a lungo termine di questo rallentamento nella crescita associato ai corticosteroidi pervia inalatoria, ne' l'influenza sull'altezza finale dell'adulto. Il potenziale recupero della crescita dopo interruzione del trattamento con corticosteroidi per via inalatoria orale non e' stato adeguatamente studiato. Trattamenti concomitanti: evitare l'uso concomitante con itraconazolo, ketoconazolo e ritonavir o altri potenti inibitori dell'enzima CYP3A4. Il trattamento prolungato con elevate dosi di corticosteroidi inalatori puo' determinare una soppressione dell'attivita' delle ghiandole surrenali clinicamente significativa. Questi pazienti possonomanifestare segni e sintomi di insufficienza adrenergica quando sottoposti a grave stress. In caso di periodi di stress o di intervento chirurgico d'elezione considerare la necessita' di istituire una terapia addizionale con corticosteroidi sistemici. Nel passare dalla terapia corticosteroidea sistemica a quella inalatoria e in quei pazienti sottoposti a trattamento prolungato con alte dosi di corticosteroide, monitorare l'attivita' delle ghiandole surrenali in quanto viene ridotta ladose sistemica di corticosteroide. Ogni capsula da 200 mcg contiene 24,77 mg di lattosio monoidrato; ogni capsula da 400 mcg contiene 24,54mg di lattosio monoidrato: tali quantita' non inducono reazioni di intolleranza al lattosio. Durante la terapia con corticosteroidi per viainalatoria puo' verificarsi candidosi orale. Questa infezione puo' richiedere il trattamento con un'appropriata terapia antifungina e in alcuni pazienti puo' essere necessario interrompere il trattamento. Pazienti che iniziano il trattamento con steroidi L'effetto terapeutico viene generalmente raggiunto entro 10 giorni. I pazienti che presentano un'eccessiva secrezione mucosa bronchiale possono essere trattati inizialmente con una breve terapia addizionale (di circa 2 settimane) a base di corticosteroidi. Pazienti steroido-dipendenti: il passaggio dalla terapia con corticosteroidi orali a quella con il farmaco deve avvenire in una fase di relativa stabilita' dell'asma. Per circa 10 giorni somministrare una dose elevata di budesonide in associazione con il corticosteroide orale precedentemente usato, dopodiche' si deve ridurre gradualmente la dose orale fino a raggiungere il piu' basso dosaggio possibile. Nel passare dalla terapia orale con corticosteroidi alla terapia con il prodotto, potra' verificarsi una diminuzione degli effettisistemici steroidei. Possono nuovamente comparire i precedenti disturbi allergici, quali rinite ed eczema, nonche' letargia, dolori muscolari ed articolari, talvolta nausea e vomito. In questi casi puo' esserenecessario il supporto del medico al fine di incoraggiare i pazienti nel continuare la terapia con il medicinale e interrompere la terapia orale con steroidi, a meno che questo non sia giustificato dal punto di vista medico. Trattare le reazioni allergiche con antiistaminici e/opreparazioni topiche, comprese quelle a base di corticosteroidi. Puo'anche essere giustificato aumentare temporaneamente la dose orale di steroidi. Il trattamento integrativo con corticosteroidi sistemici o quello con budesonide non deve essere interrotto improvvisamente. Prestare attenzione durante i primi mesi in cui viene operata la sostituzione dei corticosteroidi sistemici con la budesonide, per garantire che le riserve surrenali del paziente siano sempre in grado di affrontare specifiche situazioni critiche quali traumi, interventi chirurgici o infezioni gravi.

INTERAZIONI

La principale via di metabolizzazione della budesonide, che determinaanche l'elevato metabolismo di primo passaggio, e' catalizzata dal CYP3A4. La contemporanea somministrazione di inibitori noti del CYP3A4 (es. itraconazolo, ketoconazolo, ritonavir, saquinovir, nelfinavir, amiodarone, claritromicina, telitromicina ed eritromicina) puo' aumentareconsiderevolmente l'esposizione sistemica alla budesonide. Deve essere evitato l'uso concomitante di potenti inibitori del CYP3A4. Se questo non e' possibile l'intervallo tra le somministrazioni dei due farmaci che interagiscono deve essere il piu' lungo possibile e deve essere monitorata la funzione della corteccia surrenalica. Si puo' inoltre considerare una riduzione della dose di budesonide. Dati limitati su questa interazione indicano che con dosi elevate di budesonide per inalazione possono verificarsi aumenti notevoli (in media di quattro volte) dei livelli plasmatici se l'itraconazolo, 200 mg una volta al giorno, e' somministrato in concomitanza alla budesonide per via inalatoria (dose singola da 1000 mcg). La somministrazione concomitante di potenti induttori del CYP3A4 (per esempio la rifampicina) aumenta il metabolismo della budesonide e diminuisce l'esposizione sistemica alla stessa. Non e' noto se l'esposizione polmonare ne sia influenzata. Nelle donnetrattate anche con estrogeni e contraccettivi steroidei sono stati osservati elevate concentrazioni plasmatiche e effetti aumentati dei corticosteroidi, ma non si e' osservato alcun effetto con la budesonide el'assunzione contemporanea di contraccettivi orali combinati a basso dosaggio. Poiche' la funzionalita' surrenalica puo' essere soppressa, il test di stimolazione con ACTH per diagnosticare un'insufficienza della ghiandola pituitaria puo' dare risultati falsi (valori bassi).

EFFETTI INDESIDERATI

Frequenze reazioni avverse: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100,e < 1/10); non comune (>= 1/1000 e < 1/100); raro (>= 1/10.000 e < 1/1000); molto raro (< 1/10.000); non nota. Infezioni ed infestazioni. Comune: candidosi orofaringea. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni immediate o ritardate di ipersensibilita' comprendenti eruzione cutanea, dermatite di contatto, orticaria, angioedema, prurito e reazione anafilattica. Patologie endocrine. Raro: segni e sintomi degli effetti sistemici dei corticosteroidi, comprendenti soppressione dell'attivita' delle ghiandole surrenali, rallentamento della crescita, ipoadrenocorticismo, iperadrenocorticismo, sindrome di Cushing. Disturbi psichiatrici. Raro: irrequietezza, nervosismo, depressione, modifiche comportamentali (prevalentemente nei bambini); non nota: disturbi del sonno, ansieta', iperattivita' psicomotoria, aggressivita'. Patologie dell'occhio. Raro: glaucoma, cataratta. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: disfonia, tosse, raucedine, irritazione della gola; raro: broncospasmo, incluso broncospasmo paradosso. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: formazione di lividi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: diminuzione della densita' minerale ossea. Nei pazienti con una nuova diagnosi di BPCO che iniziano il trattamento con corticosteroidi per inalazione, c'e' un aumentato rischio di polmonite. Popolazione pediatrica: a causa del rischio di un ritardo della crescita nella popolazione pediatrica, la crescita deve essere controllata regolarmente. La raucedine e l'irritazione della gola sono disturbi reversibili e scompaiono dopo interruzione della terapia, riduzione della dose e/o riposodella voce. Se si verificano infezioni orofaringee da Candida, si raccomanda al paziente di effettuare risciacqui del cavo orale con acqua o di pulire i denti dopo ogni somministrazione del medicinale. Nella maggior parte dei casi questa affezione risponde alla terapia topica antimicotica senza dover interrompere il trattamento con budesonide. Cosi' come per altre terapie inalatorie e' possibile che si verifichi broncospasmo paradosso. In questo caso si deve interrompere il trattamento con budesonide e somministrare immediatamente broncodilatatori a rapida azione per via inalatoria e, se necessario, iniziare una terapia alternativa.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

I dati su circa 2000 gravidanze in pazienti esposte indicano che non vi e' un aumento del rischio di teratogenicita' associato all'uso di budesonide per via inalatoria. In studi su animali i glucocorticoidi hanno indotto malformazioni. Cio' non sembra rilevante per l'uomo alle dosi raccomandate per via inalatoria. Studi su animali, a esposizioni inferiori all'intervallo di dosi teratogene, hanno anche evidenziato uneffetto dell'eccesso di glucocorticoidi in eta' prenatale nell'aumentato rischio di ritardo di crescita intrauterina, di disturbi cardiovascolari nell'adulto e di modifiche permanenti della densita' dei recettori glucocorticoidi, del turnover dei neurotrasmettitori e del comportamento. La somministrazione del medicinale durante la gravidanza deve essere evitata a meno che i benefici attesi non siano superiori ai potenziali rischi. Qualora il trattamento con corticosteroidi durante la gravidanza fosse inevitabile, sono da preferire i corticosteroidi per via inalatoria in quanto a dosi antiasmatiche equipotenti manifestano un effetto sistemico inferiore a quello esercitato dai corticosteroidiorali. Deve essere utilizzata la dose efficace piu' bassa di budesonide necessaria per il mantenimento di un controllo adeguato dell'asma. La budesonide e' escreta nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di budesonide, non si prevedono effetti sul lattante. La budesonide puo' essere usata durante l'allattamento. La terapia di mantenimento con budesonide per inalazione (200 o 400 mcg due volte al giorno) nelle madri asmatiche che allattano ha come conseguenza una trascurabile esposizione sistemica alla budesonide del bambino allattato. In unostudio di farmacocinetica, per entrambe le dosi e' stata calcolata per il lattante una dose giornaliera pari allo 0,3% della dose giornaliera materna e, assumendo una completa biodisponibilita' orale del lattante, la concentrazione media plasmatica di un lattante e' stata calcolata essere 1/600 della concentrazione osservata nel plasma materno. Leconcentrazioni di budesonide nei campioni di plasma infantile sono risultate tutte inferiori al limite di quantificazione. Sulla base dei dati della budesonide per via inalatoria e del fatto che dopo somministrazione nasale, inalatoria, orale e rettale la budesonide mostra proprieta' farmacocinetiche lineari negli intervalli di dosaggio terapeutico, si prevede che l'esposizione del lattante, alle dosi terapeutiche di budesonide, sia bassa.

Codice: 034413284
Codice EAN:

Codice ATC: R03BA02
  • Sistema respiratorio
  • Farmaci per disturbi ostruttivi delle vie respiratorie
  • Altri farm. per disturbi ostruttivi vie respir. per aerosol
  • Glicocorticoidi
  • Budesonide
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: POLVERE PER INALAZIONE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: INALATORE + CAPSULE

POLVERE PER INALAZIONE

36 MESI

INALATORE + CAPSULE