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MIRTAZAPINA EG 14CPR RIV 30MG Produttore: EG SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

MIRTAZAPINA EG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Altri antidepressivi.

PRINCIPI ATTIVI

Una compressa contiene 15 mg di mirtazapina. Una compressa contiene 30 mg di mirtazapina. Una compressa contiene 45 mg di mirtazapina. Eccipienti con effetto noto: 1 compressa di Mirtazapina EG 15 mg compresserivestite con film contiene 99,0 mg di lattosio monoidrato e 0,021 mgdi giallo tramonto FCF (E110). 1 compressa di Mirtazapina EG 30 mg compresse rivestite con film contiene 198,0 mg di lattosio monoidrato. 1compressa di Mirtazapina EG 45 mg compresse rivestite con film contiene 297,0 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo: lattosio monoidrato, amido di mais, idrossipropilcellulosa, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento; 15 mg compresse rivestite con film: ipromellosa, titanio diossido (E171), macrogol8000, ferro ossido giallo (E172), giallo chinolina (E104), giallo tramonto FCF (E110). 30 mg compresse rivestite con film: ipromellosa, titanio diossido (E171), macrogol 8000, ferro ossido rosso (E172), ferro ossido giallo (E172), ferro ossido nero (E172). 45 mg compresse rivestite con film: ipromellosa, titanio diossido (E171), macrogol 8000.

INDICAZIONI

Trattamento di episodi di depressione maggiore.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; uso concomitante di mirtazapina con inibitori delle monoaminossidasi (I-MAO - vedere paragrafo 4.5).

POSOLOGIA

Posologia. Adulti: la dose giornaliera efficace e' in genere compresatra 15 e 45 mg; la dose iniziale e' 15 o 30 mg. Di solito mirtazapinainizia a esercitare i suoi effetti dopo 1-2 settimane di trattamento.Una terapia a dose appropriata dovrebbe dare luogo a una risposta positiva entro 2-4 settimane. Nel caso di risposta insufficiente, la dosepuo' essere incrementata fino alla dose massima. In assenza di una risposta entro ulteriori 2-4 settimane, il trattamento deve essere interrotto. Persone anziane: la posologia raccomandata e' la stessa degli adulti. Nelle persone anziane l'aumento della dose deve avvenire sotto stretto controllo medico, allo scopo di assicurare una risposta efficace e sicura. Popolazione pediatrica: Mirtazapina non deve essere usatain bambini e adolescenti minori di 18 anni poiche' l'efficacia del farmaco non e' dimostrata nell'ambito di due studi clinici a breve termine (vedere paragrafo 5.1) e per motivi di sicurezza (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1). Compromissione della funzionalita' renale: nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale da moderata a grave (clearance della creatinina <40 ml/min) la clearance della mirtazapina puo' risultare diminuita. Questo deve essere tenuto in considerazione quando si prescrive mirtazapina a questa categoria di pazienti (vedereparagrafo 4.4). Compromissione della funzionalita' epatica: nei pazienti con funzionalita' epatica compromessa la clearance di mirtazapina puo' risultare diminuita. Questo deve essere tenuto in considerazione quando si prescrive mirtazapina a questa categoria di pazienti, in particolare a quelli con compromissione epatica grave, poiche' questo gruppo non e' stato studiato (vedere paragrafo 4.4). Modo di somministrazione: Mirtazapina ha un'emivita di 20-40 ore e pertanto mirtazapina e'adatta per il regime di somministrazione una volta al giorno. Mirtazapina EG deve essere presa preferibilmente come dose singola serale, prima di coricarsi. Mirtazapina puo' anche essere somministrata in due dosi separate (una al mattino e una alla sera: la dose piu' elevata deve essere presa alla sera). Le compresse o le meta' compresse devono essere prese per via orale, con una sufficiente quantita' di liquido, e vanno deglutite intere senza masticare. I pazienti con depressione devono essere trattati per un periodo di almeno 6 mesi, per assicurare lascomparsa dei sintomi. Si raccomanda di interrompere il trattamento con mirtazapina gradualmente, per evitare sintomi da astinenza (vedere paragrafo 4.4).

CONSERVAZIONE

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

AVVERTENZE

Popolazione pediatrica: Mirtazapina non deve essere utilizzata per iltrattamento di bambini e di adolescenti minori di 18 anni d'eta'. Nelcorso di studi clinici sono stati osservati comportamenti di ideazione suicida (tentativi di suicidio e pensieri suicidi) e di ostilita' (in prevalenza aggressivita', comportamento ostile e rabbia) con maggiore frequenza nei bambini e negli adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Qualora, sulla base di esigenze mediche, si dovesse comunque decidere di effettuare il trattamento, il paziente deve essere sorvegliato attentamente per quanto concernela comparsa di ideazione suicida. Non sono inoltre disponibili dati sulla sicurezza a lungo termine in bambini e in adolescenti per quanto riguarda la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Suicidio/ideazione suicida o peggioramento clinico: la depressione e' associata a un aumento del rischio di ideazione suicida, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al suicidio). Il rischio persiste fintanto che avviene una remissione significativa. Il miglioramento potrebbe non avvenire durante le prime settimane di trattamento o successive, pertanto i pazienti dovrebbero essere strettamente monitorati fintanto che tale miglioramento avvenga. E' esperienza clinica generale che il rischio di suicidio possa aumentare durante le fasi precoci di remissione. I pazienti con un'anamnesi di eventi correlati al suicidio o quelli che presentano un tasso significativo di ideazione suicida prima dell'inizio del trattamento, sono noti per essere a maggiorerischio di ideazione suicida o di tentativi di suicidio e durante il trattamento devono essere monitorati con attenzione. Una metaanalisi di studi clinici controllati con placebo sugli antidepressivi in pazienti adulti affetti da disturbi psichiatrici ha dimostrato, in pazienti di eta' inferiore a 25 anni, un aumento del rischio di comportamento suicida con gli antidepressivi rispetto al placebo. La terapia con antidepressivi deve essere accompagnata da una stretta supervisione dei pazienti, in particolare quelli a rischio elevato, e specialmente nelle prime fasi del trattamento e dopo ogni aggiustamento della dose. I pazienti (e coloro che li seguono) devono essere informati in merito allanecessita' di effettuare un attento monitoraggio, di eventuali peggioramenti clinici, di comportamenti o pensieri suicidi e di insoliti modifiche nel comportamento, e di richiedere immediata assistenza medica nel caso questi sintomi si presentino. Per quanto riguarda la possibilita' di suicidio, in particolare all'inizio del trattamento, al paziente deve essere resa disponibile solo una quantita' limitata di mirtazapina compresse rivestite con film. Depressione midollare: in corso di trattamento con mirtazapina e' stata riportata depressione midollare, che in genere si manifesta sotto forma di granulocitopenia o agranulocitosi. Negli studi clinici con mirtazapina l'agranulocitosi reversibile e' stata segnalata come evento con frequenza rara. Nel periodo post-marketing con mirtazapina sono stati segnalati casi molto rari di agranulocitosi, per la maggior parte reversibile, ma in alcuni casi fatale. I casi fatali hanno riguardato principalmente pazienti di eta' superiore a 65 anni. Il medico deve prestare attenzione a sintomi come febbre, mal di gola, stomatite o altri segni di infezione: quando si verificano tali sintomi, il trattamento deve essere interrotto e deve essere effettuato un esame emocromocitometrico. Ittero: se insorge ittero il trattamento deve essere interrotto. Disturbi che richiedono supervisione. In pazienti affetti dai disturbi elencati di seguito e' necessaria una titolazione cauta della dose, nonche' un monitoraggio attento eregolare: epilessia e sindrome cerebrale organica: sebbene l'esperienza clinica indichi che le crisi epilettiche sono rare durante il trattamento con mirtazapina, come per altri antidepressivi mirtazapina deveessere introdotta con cautela nei pazienti che presentano un'anamnesidi convulsioni. Il trattamento deve essere interrotto nel paziente che sviluppi convulsioni, o dove si verifichi un aumento della frequenzadegli attacchi convulsivi; compromissione della funzione epatica: in seguito alla somministrazione di una singola dose orale di 15 mg di mirtazapina, in pazienti con funzione epatica da lievemente a moderatamente compromessa la clearance di mirtazapina e' diminuita di circa il 35%, rispetto a soggetti con funzione epatica normale. La concentrazione plasmatica media di mirtazapina e' risultata maggiore di circa il 55%; compromissione della funzione renale: in seguito alla somministrazione di una singola dose orale di 15 mg di mirtazapina, in pazienti concompromissione della funzione renale moderata (clearance della creatinina <40 ml/min) e grave (clearance della creatinina <=10 ml/min), la clearance di mirtazapina e' diminuita rispettivamente di circa il 30 eil 50%, rispetto a soggetti normali. La concentrazione plasmatica media di mirtazapina e' risultata maggiore rispettivamente di circa il 55e il 115%. Non sono state riscontrate differenze significative in pazienti con lieve compromissione della funzione renale (clearance della creatinina <80 ml/min) rispetto al gruppo di controllo; malattie cardiache, come disturbi della conduzione, angina pectoris e recente infarto del miocardio: in questi casi devono essere adottate le normali precauzioni e i medicinali concomitanti devono essere somministrati con cautela; abbassamento della pressione; diabete mellito: in pazienti diabetici gli antidepressivi potrebbero alterare il controllo glicemico. Potrebbe essere necessario adeguare la dose di insulina e/o degli ipoglicemizzanti orali; si raccomanda inoltre un attento monitoraggio. Comecon altri antidepressivi, e' necessario tenere in considerazione quanto segue: quando gli antidepressivi vengono somministrati a pazienti con schizofrenia o altri disturbi psicotici puo' verificarsi un peggioramento dei sintomi psicotici; l'ideazione paranoica puo' altresi' risultare intensificata; quando e' in corso di trattamento, la fase depressiva del disturbo bipolare si puo' trasformare in fase maniacale.

INTERAZIONI

Interazioni farmacodinamiche: Mirtazapina non deve essere somministrata in concomitanza a inibitori delle MAO o entro le due settimane successive all'interruzione di una terapia con MAO-inibitori. Analogamente, devono trascorrere circa due settimane prima che i pazienti trattaticon mirtazapina possano essere trattati con MAO-inibitori (vedere paragrafo 4.3). Inoltre, come per tutti gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), la somministrazione concomitante con altri agonisti serotoninergici (L-triptofano, triptani, tramadolo, linezolid, SSRI, venlafaxina, litio e preparazioni a base di erba di san Giovanni - Hypericum perforatum) potrebbe provocare un'incidenza di effetti associati alla serotonina (sindrome serotoninergica: vedere paragrafo 4.4). Quando questi principi attivi vengono combinati con mirtazapina, si raccomanda cautela e un piu' attento monitoraggio clinico.Mirtazapina puo' potenziare le proprieta' sedative delle benzodiazepine e di altri sedativi (particolarmente la maggior parte di antipsicotici, antistaminici antagonisti dei recettori H1 e oppioidi). Si raccomanda cautela quando questi prodotti medicinali vengono prescritti insieme a mirtazapina. Mirtazapina puo' potenziare l'azione depressiva dell'alcool sul sistema nervoso centrale. i pazienti devono pertanto essere istruiti affinche' evitino gli alcolici durante la terapia con mirtazapina. A dosi di 30 mg una volta al giorno mirtazapina ha causato unpiccolo ma statisticamente significativo aumento del Rapporto Internazionale Normalizzato (International Normalised Ratio - INR) nei pazienti trattati con warfarin. Poiche' a dosi di mirtazapina piu' elevate non puo' essere escluso un effetto maggiormente pronunciato, in caso ditrattamento concomitante con warfarin e mirtazapina si raccomanda di monitorare l'INR. Interazioni farmacocinetiche: carbamazepina e fenitoina, induttori del CYP3A4, hanno determinato un aumento di circa due volte della clearance di mirtazapina, con una conseguente diminuzione della concentrazione plasmatica media di mirtazapina rispettivamente del 60 e del 45%. Quando carbamazepina o qualsiasi altro induttore del metabolismo epatico (come rifampicina) viene aggiunto alla terapia con mirtazapina, potrebbe essere necessario aumentare la dose di mirtazapina. Se il trattamento con tali medicinali viene interrotto, potrebbe essere necessario ridurre la dose di mirtazapina. La somministrazione concomitante di ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, ha determinato un aumento dei livelli plasmatici di picco e dell'AUC di mirtazapina rispettivamente di circa il 40 e il 50%. Quando cimetidina (un debole inibitore del CYP1A2, CYP2D6 e CYP3A4) viene somministrata con mirtazapina, la concentrazione plasmatica media di mirtazapina puo' aumentare di oltre il 50%. Quando mirtazapina viene somministrata in concomitanza con potenti inibitori del CYP3A4, inibitori dell'HIVproteasi,antimicotici azolici, eritromicina, cimetidina o nefazodone, si deve prestare attenzione e potrebbe essere necessario diminuire la dose. Studi di interazione non indicano alcun effetto farmacocinetico rilevante nel trattamento concomitante di mirtazapina con paroxetina, amitriptilina, risperidone o litio.

EFFETTI INDESIDERATI

I pazienti depressi presentano alcuni sintomi che sono associati allamalattia stessa. A volte e' pertanto difficile accertare quali sintomi siano una conseguenza della malattia e quali siano dovuti al trattamento con mirtazapina. In associazione al trattamento con mirtazapina, sono state segnalate reazioni avverse cutanee gravi (SCAR), incluse lasindrome di Stevens-Johnson (SJS), la necrolisi tossica epidermica (TEN), la reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), la dermatite bollosa e l'eritema multiforme (vedere paragrafo 4.4).Le reazioni avverse segnalate piu' comunemente, che nel corso di studi randomizzati controllati con placebo (vedere di seguito) si sono verificate in oltre il 5% dei pazienti trattati con mirtazapina, sono sonnolenza, sedazione, bocca secca, aumento di peso, aumento dell'appetito, capogiri e affaticamento. In tutti gli studi randomizzati controllati con placebo i pazienti (alcuni dei quali erano affetti da disturbi diversi dalla depressione maggiore) sono stati esaminati per reazioni avverse dovute a mirtazapina. La meta-analisi ha preso in considerazione 20 studi clinici, con una durata di trattamento prevista fino a 12 settimane, con 1501 pazienti (134 anni-persona) che ricevevano dosi dimirtazapina fino a 60 mg e 850 pazienti (79 annipersona) che ricevevano placebo. Per mantenere la comparabilita' verso il trattamento con placebo sono state escluse le fasi di estensione di questi studi. Popolazione pediatrica: in corso di studi clinici sui bambini sono stati osservati frequentemente i seguenti eventi avversi: aumento di peso, orticaria e ipertrigliceridemia (vedere anche paragrafo 5.1). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e'importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiestodi segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati limitati sull'uso di mirtazapina in donne in gravidanza non indicano alcun aumento del rischio per quanto concerne le malformazioni congenite. Gli studi condotti sugli animali non hanno mostrato alcun effetto teratogeno di rilevanza clinica, tuttavia e' stata osservata tossicita' evolutiva (vedere paragrafo 5.3). I dati epidemiologici suggeriscono che l'impiego di SSRI durante la gravidanza, specialmente nell'ultima fase della gravidanza, possa aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente nel neonato (PPHN). Anche se l'associazione tra PPHN ed il trattamento con mirtazapina non e' stata investigata in alcun studio tale rischio potenziale non puo' essere escluso tenendo conto del corrispondente meccanismo di azione (aumento delle concentrazioni di serotonina). Quando mirtazapina viene prescritta a donne in gravidanza e' necessario prestare attenzione. Se mirtazapina viene usata fino al parto o fino a poco prima del parto, si raccomanda un monitoraggio postnatale del neonato per possibili effetti da sospensione. Allattamento al seno: gli studi sugli animali e gli scarsi dati relativi all'uomo hanno mostrato che mirtazapina viene escreta nellatte solo in quantita' molto limitate. La decisione di continuare/interrompere l'allattamento o continuare/interrompere la terapia con mirtazapina deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il neonato e il beneficio della terapia con mirtazapina per la madre.

Codice: 036555023
Codice EAN:

Codice ATC: N06AX11
  • Sistema nervoso
  • Psicoanalettici
  • Antidepressivi
  • Altri antidepressivi
  • Mirtazapina
Temperatura di conservazione: al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER OPACO

COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI

36 MESI

BLISTER OPACO