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MUPHORAN IV 1FL 208MG+F SOLV Produttore: SERVIER ITALIA SPA

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

MUPHORAN 208 MG POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE ENDOVENOSA

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Agenti alchilanti - appartenenti alla famiglia delle nitrosouree.

PRINCIPI ATTIVI

Flacone di polvere sterile: fotemustina (D.C.I.) 208 mg.

ECCIPIENTI

Alcol etilico a 95 gradi, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Melanoma maligno disseminato, comprese le localizzazioni cerebrali. Tumori cerebrali primitivi.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo, ad altre nitrosouree, o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravidanza e allattamento. In combinazionecon i vaccini per la febbre gialla e con vaccini vivi attenuati. Non somministrare in eta' pediatrica.

POSOLOGIA

Melanoma maligno disseminato, comprese le localizzazioni cerebrali. La posologia generalmente utilizzata e' di 100 mg/m^2. La soluzione deve essere preparata al momento dell'uso. Allo scopo dissolvere il contenuto del flacone di fotemustina con la fiala da 4 ml di soluzione alcoolica sterile; poi, dopo aver calcolato la dose da somministrare, diluire la soluzione ottenuta in 250 ml fino a 400 ml di una soluzione di glucosio isotonico al 5% da somministrare per infusione endovenosa in un'ora al riparo dalla luce. In monochemioterapia. Terapia d'attacco: 3 somministrazioni consecutive a una settimana d'intervallo l'una dall'altra, seguite da un riposo terapeutico di 4-5 settimane; terapia di mantenimento: una somministrazione ogni 3 settimane. In polichemioterapia: la terza somministrazione della terapia d'attacco e' soppressa. Pazienti insufficienti renali: poiche' la fotemustina non e' eliminata con le urine, non e' richiesto alcun aggiustamento posologico. Pazienti insufficienti epatici: gli intervalli terapeutici devono essere calcolati in base ai risultati dei tests di controllo della funzionalita' epatica. Bambini: in mancanza di dati clinici, l'uso e' controindicatonei bambini. Tumori cerebrali primitivi: la posologia generalmente utilizzata e' di 100 mg/m^2. La soluzione deve essere preparata al momento dell'uso. Allo scopo dissolvere il contenuto del flacone di fotemustina con la fiala da 4 ml di soluzione alcoolica sterile; poi, dopo aver calcolato la dose da somministrare, diluire la soluzione ottenuta in 250 ml fino a 400 ml di una soluzione di glucosio isotonico al 5% dasomministrare per infusione endovenosa in un'ora al riparo dalla luce. In monochemioterapia. Terapia d'attacco: 3 somministrazioni consecutive a una settimana d'intervallo l'una dall'altra, seguite da un riposo terapeutico di 4-5 settimane. Terapia di mantenimento: una somministrazione ogni 3 settimane. In polichemioterapia: 100 mg/m^2il primo giorno del ciclo terapeutico, da ripetere successivamente in accordo allafrequenza del ciclo. Pazienti insufficienti renali: poiche' la fotemustina non e' eliminata con le urine, non e' richiesto alcun aggiustamento posologico. Pazienti insufficienti epatici: gli intervalli terapeutici devono essere calcolati in base ai risultati dei tests di controllo della funzionalita' epatica. Bambini: in mancanza di dati clinici, l'uso e' controindicato nei bambini.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero ad una temperatura compresa tra +2 gradi C e +8 gradi C e al riparo dalla luce.

AVVERTENZE

Evitare ogni forma di contatto (cute, mucose) e di assorbimento dellasoluzione ricostituita. Si consiglia l'uso di una maschera e di guanti di protezione durante la preparazione della soluzione. In caso di contatto accidentale, lavare abbondantemente con acqua. Il materiale contaminato deve essere eliminato in condizioni di perfetta sicurezza. Pazienti anziani: la tossicita' di fotemustina nei pazienti appartenentia due classi di eta' (inferiore o superiore a 60 anni) e' stata confrontata: nei pazienti di eta' superiore a 60 anni sono risultate significativamente piu' frequenti la trombocitopenia (Grado 3), la leucopenia (Grado 3) e la tossicita' gastroenterica (Grado 3). L'uso di questo medicinale non e' raccomandato con fenitoina o fosfenitoina. Si sconsiglia la somministrazione del prodotto alle persone che hanno ricevuto un trattamento chemioterapico nelle 4 settimane precedenti (6 settimane in caso di trattamento con una nitrosourea). La terapia puo' essere intrapresa solo se il numero delle piastrine e/o dei granulociti e' accettabile, cioe' >100.000/mm^3e 2.000/mm^3rispettivamente. La conta globulare deve essere effettuata prima di ogni nuova somministrazione successiva alla prima e la dose deve essere adattata alla situazione ematologica del paziente. Lo schema seguente potra' essere utilizzato come guida. Piastrine >100000/mm3, granulociti >2000/mm3, percentuale della dose da somministrare: 100%. Piastrine 100000>=N>80000/mm3, granulociti 2000>=N>1500/mm3, percentuale della dose da somministrare: 75%. Granulociti 1500>=N>1000/mm3, percentuale della dose da somministrare: 50%. Piastrine <=80000/mm3, granulociti <=1000/mm3: rinvio del trattamento. Si raccomanda un intervallo di 8 settimane tra l'inizio della terapia d'attacco e l'inizio della terapia di mantenimento. Si raccomanda inoltre un intervallo di 3 settimane tra due cicli di mantenimento. Il trattamento di mantenimento puo' essere eseguito solo quando la conta piastrinica e/o la conta dei granulociti da' valori adeguati: rispettivamente, >= 100.000/mm^3 e 2.000/mm^3. Un controllo dei parametri di funzionalita' epatica e' raccomandato sia durante che dopo la fine di ciascun ciclo di chemioterapia. Prima di procedere alla somministrazione endovenosa del farmaco e' opportuno verificare che il paziente abbia un accesso venoso integro, al fine di evitare uno stravaso. In caso di stravaso, fermare immediatamente l'infusione, aspirare la maggiore quantita' possibile del volume stravasato e immobilizzare l'arto in posizione sollevata. Informazioni importanti su alcuni eccipienti Il medicinale contiene 80% (v/v) di etanolo (alcol), pertanto in 100 mg diprodotto sono presenti 1,3 g di alcol, pari a 32 ml di birra o a 13,3ml di vino. Puo' essere dannoso per gli alcolisti. Da tenere in considerazione nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come i pazienti affetti da malattie epatiche o da epilessia. Per chi svolge attivita' sportiva, l'uso di medicinali contenenti alcol etilico puo' determinare positivita' ai test antidoping in rapporto ai limiti di concentrazione alcolemica indicata da alcune federazioni sportive.

INTERAZIONI

Interazioni comuni con gli agenti citotossici: a causa dell'aumentatorischio di trombosi, i trattamenti con anticoagulanti sono comunemente utilizzati nei pazienti neoplastici. Se si decide di trattare il paziente con anticoagulanti orali, l'INR deve essere controllato piu' di frequente, a causa delle considerevoli variazioni dei parametri emocoagulativi che si verificano nel corso di queste patologie, variazioni che sono influenzate anche dal rischio di interazioni tra gli anticoagulanti orali e la chemioterapia. Associazioni controindicate. Vaccini per la febbre gialla: rischio di malattia sistemica fatale indotta dal vaccino. Vaccini vivi attenuati (eccetto quelli per la febbre gialla):rischio di malattia sistemica fatale indotta dal vaccino. Questo rischio e' aumentato nei soggetti immunodepressi a causa della malattia sottostante. Laddove esistano (ad es. antipoliomielite), si utilizzino vaccini inattivati. Associazioni non raccomandate. Fenitoina (e, per estrapolazione, fosfenitoina): rischio di convulsioni, dovute ad una diminuzione dell'assorbimento della fenitoina a livello gastrointestinale, provocata dall'agente citotossico. Rischi di aumento della tossicita' o di riduzione di efficacia dell'agente citotossico, legati ad un aumento del suo metabolismo epatico indotto dalla fenitoina o dalla fosfenitoina. Associazioni da valutare con attenzione. Immunosoppressori: grave immunosoppressione, con rischio di linfoproliferazione. Interazioni specifiche di Fotemustina. Associazioni da attuare con cautela. Dacarbazina: con alti dosaggi di dacarbazina, rischio di tossicita' polmonare (sindrome da distress respiratorio acuto nell'adulto - ADRS). Evitare la somministrazione contemporanea di questi due medicinali. Tra l'ultima somministrazione del farmaco e il primo giorno di trattamentocon dacarbazina e' necessario un intervallo di una settimana. La somministrazione dei due farmaci nello stesso giorno deve essere pertanto evitata. L'associazione deve essere fatta secondo lo schema di seguitoriportato: fotemustina 100 mg/m^2/die nei giorni 1 e 8. dacarbazina 250 mg/m^2/die nei giorni 15,16,17 e 18.

EFFETTI INDESIDERATI

I principali effetti indesiderati manifestatisi nel corso degli studiclinici sono di natura ematologica e possono influenzare le tre lineecellulari ematiche. La tossicita' ematologica e' ritardata, ed e' caratterizzata da anemia (14%) oltre che da trombocitopenia (40,3%) e leucopenia (46,3%) i cui picchi si verificano rispettivamente 4-5 settimane e 5-6 settimane dopo la prima dose della terapia d'attacco. La leucopenia puo' essere accompagnata da rischio di sepsi. Puo' verificarsi anche pancitopenia. Il rischio di tossicita' ematologica puo' essere aumentato in caso di pregressa chemioterapia e/o dalla associazione conaltri farmaci in grado d'indurre tossicita' emopoietica. Un aumento della tossicita' ematologica e gastro-intestinale puo' essere osservatanegli anziani. Frequenze reazioni avverse: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000) molto raro (< 1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comuni: trombocitopenia, leucopenia (grado 3-4), anemia (grado 3-4). Patologie del sistema nervoso. Non comuni: disturbi neurologici transitori e reversibili (disturbi della coscienza, parestesie, ageusia). Patologie gastrointestinali. Molto comuni: nausea e vomito nelle due ore successive all'infusione. Comuni: diarrea, dolore addominale. Patologie renali e urinarie. Non comune: aumentotransitorio di urea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.Non comune: prurito. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: episodi febbrili, flebite (gonfiore,dolore, arrossamento della vena) e iperpigmentazione al sito d'iniezione in caso di stravaso. Segnalazioni isolate di flebite da stravaso al sito di iniezione Patologie epatobiliari. Molto comuni: aumenti moderati, transitori e reversibili delle transaminasi, della fosfatasi alcalina e della bilirubina; non nota: epatite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Rari casi di tossicita' polmonare (sindrome da distress respiratorio acuto dell'adulto - ADRS) sono stati osservati in associazione con la dacarbazina; non nota: tossicita' polmonare (pneumopatia interstiziale) e' stata segnalata con fotemustina. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Gli agenti antineoplastici e in particolare gli agenti alchilanti sono stati associati a potenziale rischio di sindrome mielodisplasica e di leucemia mieloide. In seguito a trattamenti con alti dosaggi cumulativi del farmaco, da solo o in combinazione con altri chemioterapici o con radioterapia, sono stati riportati rari casi di tali patologie. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Controindicato in gravidanza e durante l'allattamento. Studi di tossicita' a dose ripetute negli animali hanno dimostrato che la fotemustina puo' influenzare la fertilita' nei maschi. Le donne in eta' fertile devono utilizzare efficaci misure contraccettive durante il trattamento con il farmaco. Si raccomanda anche ai pazienti di sesso maschile diusare adeguate misure di contraccezione. L'uso e' controindicato in gravidanza e nelle donne in eta' fertile che non stanno utilizzando metodi di contraccezione. Non e' noto se la fotemustina o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno. Non si puo' escludere un rischioper il lattante. L'uso e' controindicato nelle donne che allattano.

Codice: 029376011
Codice EAN:

Codice ATC: L01AD05
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Citostatici
  • Sostanze alchilanti
  • Nitrosouree
  • Fotemustina
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

24 MESI

FLACONE