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ORAP 20CPR 4MG Produttore: EUMEDICA PHARMACEUTICALS S.A.

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ORAP 4 MG COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antipsicotici, derivati della difenilbutilpiperidina.

PRINCIPI ATTIVI

Una compressa contiene il seguente principio attivo: Pimozide 4 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Calcio fosfato dibasico diidrato, amido di mais, cellulosa microcristallina, povidone K30, talco, olio vegetale idrogenato, ferro ossido giallo, sodio indigotindisolfonato lacca di alluminio.

INDICAZIONI

Orap e' particolarmente indicato come farmaco di base nel corso di una terapia antipsicotica di mantenimento di lunga durata in pazienti psicotici cronici ed acuti, sensibili agli effetti antipsicotici specifici dei neurolettici. Orap e' anche indicato come terapia d'attacco in pazienti ambulatoriali od ospedalizzati da poco tempo o riammessi in clinica purche' l'agitazione psicomotoria, l'aggressivita', o stati ansiosi particolarmente gravi non costituiscano i sintomi dominanti del quadro clinico. Orap e' indicato, infine, nei casi limite tra forme schizofreniche e forme nevrotiche (per es. stati paranoidi e schizoidi) che implicano difficolta' di rapporti sociali. L'impiego del prodotto ad alte dosi deve essere limitato agli Ospedali e Case di Cura con le indicazioni ridotte al trattamento dei casi resistenti.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1. Stati comatosi di qualsiasi origine. Depressione endogena e morbo di Parkinson. Gravidanza (vedere paragrafo4.6). Malattie cardiache clinicamente significative (ad es: recente infarto acuto del miocardio, insufficienza cardiaca scompensata, aritmie trattate con medicinali antiaritmici appartenenti alle classi Ia e III). Prolungamento intervallo QTc. Soggetti con storia famigliare di aritmia o torsione di punta. Ipopotassemia non corretta. Concomitante uso di farmaci che prolungano il QTc. E' controindicato l'uso concomitante di farmaci che inibiscono il sistema enzimatico CYP 3A4 come i derivati azolici antimicotici, antivirali appartenenti agli inibitori della proteasi, antibiotici di tipo macrolidico ed il nefazodone e quellodegli inibitori del sistema CYP 2D6 come la chinidina. L'inibizione di uno o di entrambi i suddetti sistemi del citocromo P450 puo' causareun aumento dei livelli plasmatici di Pimozide e aumentare la possibilita' di un prolungamento del tratto QT. Orap e' controindicato in casodi uso concomitante di inibitori della ricaptazione della serotonina,quali sertralina, paroxetina, citalopram ed escitalopram (vedere paragrafo 4.5) La Pimozide non e' indicata negli stati di aggressivita' e di agitazione psicomotoria (vedere paragrafo 4.4). Il prodotto ad altedosi non deve essere impiegato nelle astenie e nelle nevrosi.

POSOLOGIA

Poiche' la risposta individuale ai farmaci antipsicotici e' variabile, il dosaggio di pimozide deve essere stabilito caso per caso sotto stretta sorveglianza medica. La dose iniziale per un soggetto adulto e' di 1-2 mg al giorno (secondo il peso corporeo e la gravita' dei sintomi). Essa va adattata individualmente fino al raggiungimento della dosequotidiana ottimale. La dose giornaliera dovrebbe essere aumentata di2-4 mg ad intervalli non inferiori alla settimana. Tale dose ottimaledi mantenimento, in genere varia tra 1 e 8 mg al giorno. All'occorrenza, essa puo' essere aumentata progressivamente fino ad una dose massima di 20 mg al giorno. Il paziente deve essere controllato con regolarita', per verificare che sia trattato con la dose minima efficace. La dose giornaliera va assunta al mattino in una sola somministrazione. Non assumere succo di pompelmo durante la terapia con ORAP. Quando da una precedente terapia neurolettica in corso si passa alla somministrazione di Pimozide, e' consigliabile ridurre progressivamente le dosi del farmaco precedentemente usato, anziche' interromperlo bruscamente. Nel trattamento dei pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Metabolizzatori lenti del CYP2D6. Pazienti adulti e anziani: si raccomanda di effettuare la genotipizzazione del CYP2D6 per trattamenti con dosi pari o superiori a 4 mg/die. Nei soggetti con CYP2D6 metabolizzatore lento si raccomanda che la dose non superi i 4 mg/die e che le dosi non vengano aumentate prima di ogni 14 giorni (vedere "Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego" - Genotipizzazione del CYP2D6).

CONSERVAZIONE

Conservazione a temperatura non superiore a 30 gradi C.

AVVERTENZE

Aumento dell'attivita' psicomotoria. Studi clinici indicano che pimozide non e' efficace, o lo e' solo scarsamente, nel trattamento dell'agitazione, dell'eccitamento e dell'ansia grave. Genotipizzazione del CYP2D6 In uno studio clinico, gli individui con mutazioni genetiche del CYP2D6 risultanti nel metabolismo lento (approssimativamente dal 5 al 10% della popolazione) mostravano concentrazioni di pimozide piu' elevate rispetto a individui con metabolismo veloce attraverso il CYP2D6. Le concentrazioni osservate nei metabolizzatori lenti sono state simili a quelle osservate con potenti inibitori del CYP2D6 come paroxetina (vedere " Interazioni con altri medicinalii "). Il tempo per raggiungere le concentrazioni di pimozide allo steady state dovrebbe essere piu' lungo (circa 2 settimane) nei metabolizzatori lenti, a causa della lunga emivita. Si raccomanda che la genotipizzazione del CYP2D6 sia effettuata per trattamenti a dosi pari o superiori a 4 mg/giorno (pazienti adulti e anziani) e sono raccomandate strategie di dosaggio alternative nei pazienti che presentano CYP2D6 nella forma polimorfica lenta (vedere "Posologia e modi di somministrazione" - Metabilizzatori lenti del CYP2D6). Malattie epatiche: si raccomanda cautela nei pazienti conmalattie epatiche, poiche' la pimozide viene metabolizzata nel fegato. Monitoraggio cardiaco (Vedere anche paragrafo 4.3 Controindicazioni): usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia famigliare di prolungamento QT. Effettuare un ECG di base prima di iniziare il trattamento (vedi paragrafo 4.3). Effettuare un monitoraggio dell'ECG nel corso della terapia, sulla base delle condizionicliniche del paziente. Nel corso della terapia, ridurre il dosaggio se si osserva un prolungamento del QT e interrompere se il QTc e' >500ms. Si raccomanda un controllo periodico degli elettroliti. Evitare unaterapia concomitante con altri neurolettici. Cinetica di risposta/sospensione: nella schizofrenia, la risposta ai trattamenti con farmaci antipsicotici puo' essere ritardata. Se la terapia farmacologica viene interrotta, i sintomi della schizofrenia possono non riapparire per diverse settimane o mesi. Dopo l'interruzione improvvisa dell'assunzionedi alte dosi di farmaci antipsicotici, sono stati descritti molto raramente sintomi acuti da sospensione, quali: nausea, vomito, segni transitori di discinesia ed insonnia. E' consigliabile, pertanto, una sospensione graduale della terapia. Sintomi extrapiramidali: come con tutti gli altri neurolettici, possono comparire sintomi extrapiramidali (vedere paragrafo 4.8). E' possibile prescrivere al bisogno farmaci antiparkinson di tipo anticolinergico, ma questi non possono essere prescritti abitualmente come misura preventiva. Discinesia tardiva: come contutti gli antipsicotici, puo' comparire discinesia tardiva in alcuni pazienti in terapia a lungo termine o dopo interruzione del farmaco. La sindrome e' caratterizzata prevalentemente da movimenti ritmici involontari della lingua, della faccia, della bocca o della mandibola. Le manifestazioni possono essere permanenti in alcuni pazienti. La sindrome puo' essere mascherata quando si riprende il trattamento, quando ildosaggio viene aumentato o in caso di switch ad un diverso antipsicotico. Il trattamento deve essere interrotto prima possibile. Sindrome Neurolettica Maligna: come con altri farmaci antipsicotici, ORAP e' stato associato a un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidita' muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarita' del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie); alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. L'ipertermia e' spesso un segno precoce di questa sindrome. Il trattamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione dei farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, ilpaziente deve essere attentamente monitorato. Crisi epilettiche Come altri antipsicotici, ORAP deve essere usato con cautela in pazienti con una storia di crisi epilettiche o altre condizioni potenzialmente ingrado di abbassare la soglia convulsiva. Inoltre, sono state riportate in associazione ad ORAP convulsioni di tipo grande male. Regolazionedella temperatura corporea: agli agenti antipsicotici e' stato attribuito l'annullamento della capacita' dell'organismo di ridurre la temperatura corporea. E' opportuno prestare attenzione nei casi in cui la pimozide venga prescritta a pazienti che potranno essere sottoposti a condizioni che contribuiscono ad innalzare la temperatura corporea, ad esempio allenamenti intensi, esposizione a calore elevato, concomitante somministrazione di farmaci ad azione anticolinergica, o tendenza alla disidratazione. Effetti endocrini. Gli effetti ormonali dei farmaciantipsicotici neurolettici includono: iperprolattinemia, che puo' causare galattorrea, ginecomastia, oligomenorrea o amenorrea, e disfunzione erettile. Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV)con farmaci antipsicotici. Spesso i pazienti trattati con farmaci antipsicotici presentano fattori di rischio acquisiti per TEV; pertanto devono essere identificati tutti i possibili fattori di rischio per TEVprima e durante la terapia con ORAP e devono essere intraprese misurepreventive. In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non e' noto. Non puo' essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. ORAP deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke. Con uguale cautela andra' intrapresa la terapia con Orap in pazienti anziani, in ragione della maggiore sensibilita' al farmaco ed in quelli con insufficienza epatica e/o renale per il rischio di accumulo, e negli individui le cui condizioni possono essere aggravate dall'azione anticolinergica della pimozide. Aumento della mortalita' nelle persone anziane con demenza: nei pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza trattati con antipsicotici il rischio di morte e' aumentato. Dall'analisi di diciassette studi controllati verso placebo (durata modale di10 settimane), nei pazienti trattati con antipsicotici atipici e' stato evidenziato un aumento della mortalita' da 1.6 a 1.7 volte rispettoai pazienti trattati con placebo.

INTERAZIONI

Non somministrare in concomitanza con farmaci che prolungano il QT come ad esempio alcuni antiaritmici della classe Ia (es. chinidina, disopiramide e procainamide) e della classe III (es. amiodarone, sotalolo), alcuni antistaminici, altri antipsicotici e alcuni antimalarici (es.chinina e meflochina) ed inoltre la moxifloxacina. Questa lista e' daconsiderarsi solo indicativa e non esaustiva. Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti. Dovrebbe essere evitato l'uso concomitante di diuretici, in particolare di quelli che possono causare ipopotassiemia. Il metabolismo della pimozide e' catalizzato principalmente dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4),CYP2D6 e, in misura inferiore, dal CYP1A2. Dati in vitro dimostrano che inibitori altamente potenti del sistema enzimatico del CYP 3A4, come gli antimicotici con struttura azolica, gli antivirali del tipo degli inibitori della proteasi, gli antibiotici macrolidici ed il nefazodone inibiscono il metabolismo della pimozide, aumentandone notevolmentei livelli plasmatici. I dati in vitro indicano inoltre che la chinidina diminuisce il metabolismo attraverso il CYP 2D6 della pimozide. Livelli elevati di pimozide possono aumentare il rischio di prolungamentodell'intervallo QT. L'uso di pimozide con altri farmaci inibitori deicitocromi P450 CYP 3A4 o CYP 2D6 e' controindicato (vedere paragrafo 4.3) ORAP puo' potenziare l'effetto dell'alcool, l'azione degli ipotensivi, degli antiipertensivi e dei deprimenti del S.N.C. La somministrazione contemporanea di Orap con succo di pompelmo va evitata, poiche' il succo di pompelmo inibisce il metabolismo dei farmaci metabolizzatiattraverso il CYP3A4. Uno studio in vivo, aggiungendo pimozide a sertralina allo steady state, ha rivelato un aumento del 40% di AUC e Cmaxdi pimozide (vedere paragrafo 4.3.). Uno studio in vivo sulla somministrazione contemporanea di pimozide e citalopram ha riportato un aumento medio di circa 10 millisecondi dei valori di QTc. Citalopram non haalterato i valori di AUC e Cmax di pimozide (vedere paragrafo 4.3). Uno studio in vivo nel quale sono state co-somministrate pimozide (dosesingola 2 mg) e paroxetina (60 mg al giorno) e' stato associato ad aumenti medi del 151% dell'AUC e del 62% della C max di pimozide (vedereparagrafo 4.3). Poiche' anche il CYP1A2 puo' contribuire al metabolismo di Orap, e' importante, nel prescrivere il farmaco, considerare la possibilita' teorica di interazione con gli inibitori di questo sistema enzimatico. Orap puo' ridurre l'effetto antiparkinson della levodopain modo dose-dipendente.

EFFETTI INDESIDERATI

Dati derivanti da Studi Clinici. Studi in doppio cieco controllati verso placebo - Reazioni Avverse al Farmaco riportate con un'incidenza >= 2%: la sicurezza di Orap e' stata valutata in 299 soggetti partecipanti a 7 studi clinici in doppio cieco controllati verso placebo. Le informazioni presentate in questa sezione derivano dai dati aggregati. La popolazione specifica di pazienti nei diversi studi consisteva di pazienti con schizofrenia, pazienti con psicosi borderline o con disturbi del comportamento. Le Reazioni Avverse al Farmaco (ADR) riportate con incidenza >= 2% dei soggetti trattati con ORAP in questi studi sono mostrate di seguito. Reazioni Avverse al Farmaco riportate in >=2% deisoggetti trattati con ORAP in 7 studi clinici di Orap, in doppio cieco, controllati verso placebo. Orap. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Anoressia: 6%. Disturbi psichiatrici. Insonnia: 7%. Patologie del sistema nervoso. Vertigini: 11%; sonnolenza: 11%; mal di testa:7%; tremore: 4%; letargia: 3%. Patologie dell'occhio. Visione offuscata: 2%. Patologie gastrointestinali. Costipazione: 7%; secchezza dellefauci: 5%; vomito: 3%. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Iperidrosi: 13%; iperattivita' delle ghiandole sebacee: 3%. Patologie renali e urinarie. Nocturia: 12%; pollachiuria: 7%. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Disfunzione erettile: 2%. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Prostrazione: 2%. Placebo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Anoressia: 1%. Disturbi psichiatrici. Insonnia: 2%. Patologie del sistema nervoso. Vertigini: 6%; sonnolenza: 7%; mal di testa: 4%; tremore: 1%; letargia: 1%. Patologie gastrointestinali. Costipazione: 1%; secchezza delle fauci: 2%; vomito: 1%. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Iperidrosi: 7%; iperattivita' delle ghiandole sebacee:1%. Patologie renali e urinarie. Nocturia: 6%; pollachiuria: 2%. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Disfunzione erettile: 1%. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Prostrazione: 1%. Dati ottenuti in studi controllati verso un farmaco di confronto - reazioni avverse al farmaco riportate con incidenza >= 2%. La sicurezza di orap e' stata valutata in 303 pazienti partecipanti a 11 studi di confronto in doppio-cieco. Le informazioni riportate in questa sezione sono state ricavate dai dati aggregati. Lapopolazione specifica di pazienti nei diversi studi consisteva di pazienti (cronici) con schizofrenia o pazienti con altre psicosi. Le reazioni avverse al farmaco (adr) riportate con incidenza >= 2% dei soggetti trattati con orap in questi studi e non elencate sopra sono mostrate di seguito. Reazioni avverse al farmaco riportate in >=2% dei soggetti trattati con orap in 11 studi clinici (studi in doppio cieco di confronto). Orap. Disturbi psichiatrici. Depressione: 2 %; agitazione: 2 %; irrequietezza: 2 %. Patologie del sistema nervoso. Disturbo extrapiramidale: 9 %; acatisia: 3 %. Patologie gastrointestinali. Ipersecrezione salivare: 7 %. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Rigidita' muscolare: 9 %. Dati ottenuti da studi controllati con placebo e verso un farmaco di confronto. Reazioni Avverse al Farmaco riportate con incidenza < 2%: ulteriori ADR occorse in meno del 2% dei soggetti trattati con ORAP in entrambi i sopraccitati gruppi di dati, sono elencati nel sottostante elenco. Reazioni Avverse al Farmaco riportate in < 2% dei soggetti trattati con ORAP in Studi Clinici (doppio cieco verso placebo e farmaco di controllo). Patologie del sistema nervoso: bradicinesia, rigidita' a scatti, discinesia, distonia, disartria; patologie dell'occhio: oculorotazione; patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: spasmi muscolari; patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: amenorrea; patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: edema facciale. Dati Post-marketing: Eventi Avversi inizialmente identificati come ADR durante l'esperienza post-marketing con ORAP sono inclusi di seguito, ordinati in base alla categoria di frequenza con la quale sono stati riportati spontaneamente. La frequenza e' espressa secondo la seguente convenzione: molto comune >=1/10; comune >=1/100 e <1/10; non comune >=1/1000 e <1/100; rara >=1/10000 e <1/1000; molto rara <1/10000 inclusi i casi isolati; non nota (la frequenza non puo' essere stabilita sulla base dei dati disponibili. Reazioni Avverse al Farmaco identificate durante l'esperienza post-marketing con Orap sulla base della categoria di frequenza stimata dalle segnalazioni spontanee. Patologie endocrine. Molto rara: iperglicemia (in pazienti con diabete pre- esistente), iperprolattinemia, aumento dei livelli di prolattina sierica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto rara: iponatremia. Disturbi psichiatrici. Molto rara: diminuzione della libido. Patologie del sistema nervoso. Molto rara: sindrome neurolettica maligna, convulsioni da grande male, discinesia tardiva. Patologie cardiache. Molto rara: torsione di punta, fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto rara: orticaria, prurito, rash. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto rara: rigidita' nucale. Patologie renali e urinarie. Molto rara: glicosuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto rara: galattorrea, ginecomastia. Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali. Molto rara: sindrome da astinenza neonatale, sintomi extrapiramidali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto rara: ipotermia. Esami diagnostici. Molto rara: prolungamento dell'intervallo qt all'elettrocardiogramma, elettroencefalogramma anomalo; molto rara: aumento di peso. Sono stati riportati con farmaci antipsicotici casi di tromboembolismo venoso, inclusi casi di embolia polmonare e casi di trombosi venosa profonda - Frequenza non nota. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischiodel medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

La sicurezza sull'uso di pimozide durante la gravidanza non e' stata stabilita. Pertanto, il farmaco non deve essere somministrato in caso di gravidanza accertata o presunta ed in particolare durante il primo trimestre di gravidanza, a meno che, a giudizio del medico, il beneficio atteso per la madre superi il potenziale rischio per il feto. I neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici incluso Orap durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravita' e durata dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell'assunzione di cibo. Pertanto i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati. Orap puo' essere escreto con il latte materno. Pertanto, nei casi in cui il trattamento con il farmaco sia considerato essenziale, e' opportuno interrompere l'allattamento.

Codice: 022907036
Codice EAN:

Codice ATC: N05AG02
  • Sistema nervoso
  • Psicolettici
  • Antipsicotici
  • Derivati della difenilbutilpiperidina
  • Pimozide
Temperatura di conservazione: non conservare al di sopra di +30 gradi
Forma farmaceutica: COMPRESSE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE

36 MESI

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