Cercafarmaco.it

OXYCONTIN 28CPR 20MG RP FL Produttore: MUNDIPHARMA PHARMACEUTIC. SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA NON RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

OXYCONTIN 5 MG, 10 MG, 20 MG, 40 MG, 80 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Alcaloidi naturali dell'oppio, oppioidi, analgesici.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa da 5 mg contiene 4,5 mg di ossicodone pari a 5 mg di ossicodone cloridrato. Ogni compressa da 10 mg contiene 9,0 mg di ossicodone pari a 10 mg di ossicodone cloridrato. Ogni compressa da 20 mg contiene 18,0 mg di ossicodone pari a 20 mg di ossicodone cloridrato. Ogni compressa da 40 mg contiene 36,0 mg di ossicodone pari a 40 mg di ossicodone cloridrato. Ogni compressa da 80 mg contiene 72,0 mg di ossicodone pari a 80 mg di ossicodone cloridrato. Eccipienti con effetti noti. Ogni compressa da 5 mg contiene 77,3 mg di lattosio monoidrato. Ogni compressa da 10 mg contiene 69,3 mg di lattosio monoidrato. Ogni compressa da 20 mg contiene 59,3 mg di lattosio monoidrato. Ogni compressa da 40 mg contiene 35,3 mg di lattosio monoidrato. Ogni compressa da 80 mg contiene 78,5 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Lattosio monoidrato, povidone, ammoniometacrilato copolimero in dispersione, acido sorbico, glicerolo triacetato, alcol, stearilico, talco,magnesio stearato, ipromellosa (E464), idrossipropilcellulosa (solo compresse da 10 mg e 80 mg), titanio diossido (E171), macrogol, polisorbato 80 (solo compresse da 20mg e 40 mg), blu brillante (E133) (solo compresse da 5 mg), ossido di ferro (E 172) (solo compresse da 20mg, 40mg e 80 mg), indaco carminio (E132) (solo compresse da 80 mg).

INDICAZIONI

Trattamento del dolore severo. OxyContin e' indicato negli adulti dai20 anni di eta' e oltre.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, malattia ostruttiva cronica grave dei polmoni, cuore polmonare, asma bronchiale grave, depressione respiratoria severa con ipossia, elevati livelli di biossido di carbonio nel sangue (ipercarbia), ileo paralitico, addome acuto, svuotamento gastrico ritardato, trauma cranico, sensibilita' nota alla morfina o ad altri oppioidi.

POSOLOGIA

Posologia: i prescrittori devono considerare un trattamento concomitante con antiemetici e lassativi per la prevenzione di nausea, vomito estipsi. Adulti: le compresse di OxyContin vanno assunte a intervalli di 12 ore. La posologia dipende dall'intensita' del dolore, e deve essere determinata dal bisogno di analgesici manifestato in passato dal paziente. La dose iniziale usuale per i pazienti anziani debilitati, per i pazienti naive agli oppioidi o per i pazienti che presentano dolore severo non controllabile con oppioidi piu' deboli e' di 10 mg ogni 12 ore. In generale deve essere scelta la dose efficace piu' bassa per l'analgesia. Alcuni pazienti possono trarre beneficio con una dose iniziale di 5 mg per minimizzare l'incidenza di effetti indesiderati. Perottenere sollievo dal dolore, la dose deve essere accuratamente aggiustata, se necessario ogni giorno. Considerato il tempo necessario per raggiungere lo stato stazionario, le dosi devono essere aggiustate in aumento solo dopo 24 ore e, quando possibile, devono essere fatti incrementi del 25%-50%. Il dosaggio corretto per ciascun paziente e' quello che controlla il dolore senza o con effetti indesiderati tollerabili, per un periodo di 12 ore. La necessita' di farmaci di salvataggio piu' di due volte al giorno, indica che il dosaggio di OxyContin compresse deve essere aumentato. Conversione tra ossicodone orale e parenterale. La dose si deve basare sul seguente rapporto: 2 mg di ossicodone orale equivalgono a 1 mg di ossicodone parenterale. Si sottolinea che questa e' una guida alla dose richiesta. La variabilita' inter-pazienterichiede che ogni paziente sia attentamente titolato alla dose appropriata. Conversione dalla morfina orale: nei pazienti che vengono trattati con morfina orale prima del trattamento con ossicodone, la dose giornaliera deve essere calcolata sulla base del seguente rapporto: 10 mg di ossicodone orale equivalgono a 20 mg di morfina orale. Occorre sottolineare che questo rapporto serve da guida nel determinare la dose necessaria di OxyContin compresse. La variabilita' fra pazienti richiede che la dose sia accuratamente aggiustata per ogni paziente. Pazienti anziani: l'aggiustamento della dose non e' solitamente necessario nei pazienti anziani. Studi farmacocinetici controllati in pazienti anziani (sopra i 65 anni) hanno dimostrato che, rispetto agli adulti piu' giovani, la clearance dell'ossicodone e' solo leggermente ridotta. Nonsono state osservate reazioni avverse dovute al farmaco dipendenti dall'eta'; pertanto, negli anziani, sono adeguate le dosi e gli intervalli di dosaggio impiegati per gli adulti. Dolore non maligno: il trattamento con ossicodone deve essere di breve durata e non continuativo per minimizzare il rischio di dipendenza. La necessita' di continuare iltrattamento deve essere valutata ad intervalli regolari. I pazienti, di solito, non necessitano piu' di 160 mg al giorno. Dolore oncologico: nei pazienti la dose deve essere aggiustata fino a raggiungere quella che produce sollievo dal dolore salvo che cio' non sia impedito dalla comparsa di incontrollabili reazioni avverse dovute al farmaco. Pazienti con compromissione renale o epatica: a differenza delle preparazioni a base di morfina, la somministrazione di ossicodone non produce livelli significativi di metaboliti attivi. Comunque, in questa popolazione di pazienti, la concentrazione plasmatica di ossicodone puo' aumentare rispetto ai pazienti con una normale funzione renale o epatica. Occorre scegliere la dose iniziale in questi pazienti con cautela. La dose iniziale raccomandata per gli adulti deve essere ridotta del 50% (per esempio una dose giornaliera orale totale di 10 mg in pazienti naive agli oppioidi) e per ogni paziente la dose deve essere aggiustata per ottenere un adeguato controllo del dolore in base alla situazione clinica individuale. Popolazione pediatrica e adulti sotto i 20 anni: non raccomandato. L'esperienza nei bambini e' limitata. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Modo di somministrazione: le compresse di OxyContin sono da assumere per via orale. Le compresse di OxyContin vanno ingerite intere e non devono essere rotte, masticate o frantumate. L'assunzione di compresse di OxyContin rotte, masticate o frantumate puo' portare ad un rapido rilascio e all'assorbimento di un quantitativo di ossicodone potenzialmente letale. Si raccomanda ai pazienti di assumere il farmaco in modo coerente ed in relazione agli orari dei pasti (vedere paragrafo 5.2). Dimenticanza di una dose: se un paziente dimentica di prendere una dose, ma se ne ricorda entro 4 ore dal momento in cui la dose doveva essere assunta, le compresse possono essere prese immediatamente. La dose successiva deve essere assunta al consueto orario. Oltre le 4 ore, il prescrittore deve considerare l'eventuale ricorso a un medicinale di soccorso in attesa della dose successiva. Durata del trattamento: ossicodone non deve essere assunto piu' a lungo del necessario. Interruzione del trattamento: quando un paziente non richiede piu' il trattamento con ossicodone, puo' essere opportuno diminuire gradualmente la dose al fine di evitare il manifestarsi di una sindrome di astinenza.

CONSERVAZIONE

Non conservare ad una temperatura superiore ai 25 gradi C.

AVVERTENZE

Ossicodone deve essere somministrato con cautela nei pazienti con: funzioni polmonari gravemente compromesse; malattia respiratoria cronicaostruttiva delle vie aeree; riserva respiratoria ridotta; apnea notturna; somministrazione concomitante di agenti depressivi del SNC (vedere sotto e paragrafo 4.5); inibitori delle monoammine ossidasi (MAO, vedere sotto e paragrafo 4.5); tolleranza, dipendenza fisica e astinenza(vedere sotto); dipendenza psicologica [dipendenza], storia di abuso di sostanze e/o alcol (vedere sotto); anzianita' debilitata; lesioni intracraniche o aumentata pressione intracranica, disturbi della coscienza; ipotensione; ipovolemia; pancreatite; disturbi intestinali ostruttivi e infiammatori; funzioni renali o epatiche compromesse; mixedema;ipotiroidismo; malattia di Addison; insufficienza adrenocorticale; ipertrofia prostatica; alcolismo; psicosi tossica; disturbi convulsivi; delirium tremens; costipazione; malattia delle vie biliari; colica biliare o renale. Nei pazienti per i quali e' richiesta cautela, puo' essere consigliabile una riduzione del dosaggio. Depressione respiratoria: il rischio primario causato da un eccesso di oppioidi e' la depressione respiratoria. Gli oppioidi possono causare disturbi respiratori legati al sonno, tra cui l'apnea centrale del sonno (CSA) e l'ipossiemiacorrelata al sonno. L'uso di oppioidi puo' aumentare il rischio di CSA in modo dose-dipendente. Nei pazienti che presentano CSA, considerare di ridurre il dosaggio totale di oppioidi. Rischio derivante dall'uso concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati: l'uso concomitante di oppioidi, inclusi ossicodone e medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati, puo' provocare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante con questi medicinali sedativi deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni terapeutiche alternative. Se si decide di prescrivere ossicodone in concomitanza con medicinali sedativi, deve essere utilizzata la dose efficace piu' bassa e la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A questo proposito, si raccomanda vivamente di informare i pazienti ei loro operatori sanitari di essere a conoscenza di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5). Dosi di OxyContin maggiori di 60 mg possono causare una depressione respiratoria letale se somministrate a pazienti non precedentemente trattati con oppioidi e devono essere utilizzate solo in pazientitolleranti gli oppioidi. Occorre cautela nel prescrivere dosaggi giornalieri di ossicodone di 120 mg e oltre. Oxycontin compresse non deve essere usato quando esiste una possibilita' di ileo paralitico. Se durante l'uso si dovesse sospettare o si verificasse un ileo paralitico, la somministrazione di OxyContin compresse deve essere immediatamente interrotta (vedere paragrafo 4.3). Cosi' come per tutte le preparazioni di oppioidi, per alleviare il dolore nei pazienti che devono essere sottoposti ad ulteriori procedure (chirurgia, blocco del plesso) non bisogna somministrare ossicodone nelle 12 ore prima dell'intervento. See' richiesto un ulteriore trattamento con OxyContin compresse, occorre aggiustare il dosaggio in base alle sopravvenute esigenze postoperatorie. Come per tutte le preparazioni di oppioidi, i prodotti a base diossicodone devono essere utilizzati con cautela dopo un intervento chirurgico addominale, poiche' e' noto che gli oppioidi alterano la motilita' intestinale e non devono essere usati fino a quando il medico non e' certo della presenza di una funzione intestinale normale. OxyContin non e' raccomandato per uso pre-operatorio o nelle 12-24 ore successive ad interventi chirurgici. Inibitori delle MAO: l'ossicodone deve essere somministrato con cautela nei pazienti che assumono inibitori delle MAO o che li hanno ricevuti nelle due settimane precedenti. Tolleranza, dipendenza fisica e astinenza: il paziente in terapia cronica puo' sviluppare tolleranza al farmaco e richiedere progressivamente dosi piu' elevate per mantenere il controllo del dolore. L'uso prolungatodel medicinale puo' provocare dipendenza fisica e si puo' verificare una sindrome da astinenza in caso di brusca interruzione della terapia. Nel caso in cui il paziente non richieda piu' una terapia con ossicodone e' consigliabile diminuire gradualmente la dose per prevenire sintomi da astinenza. I sintomi di astinenza includono sbadigli, midriasi, lacrimazione, rinorrea, tremori, iperidrosi, ansia, agitazione, convulsioni e insonnia. Puo' verificarsi un'iperalgesia che non risponde ad un incremento della dose di ossicodone, in particolare ad alte dosi.Puo' essere necessaria la riduzione della dose o il passaggio ad un altro oppioide. Gli oppioidi non sono la terapia di prima linea per il dolore cronico non maligno, ne' sono raccomandati come unico trattamento. Gli oppioidi devono essere usati come parte di un programma di trattamento completo che coinvolge altri farmaci e modalita' di trattamento. I pazienti con dolore cronico non maligno devono essere valutati emonitorati per la dipendenza e l'abuso di sostanze. Devono esserci frequenti contatti tra medico e paziente in modo da poter effettuare aggiustamenti del dosaggio. Si raccomanda vivamente che il medico definisca gli esiti del trattamento in conformita' con le linee guida per la gestione del dolore. Il medico e il paziente possono quindi accettare di interrompere il trattamento se questi obiettivi non vengono raggiunti. Gli oppioidi, come ossicodone cloridrato, possono influenzare l'asse ipotalamo - ipofisi - surrene o gonadi.

INTERAZIONI

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. L'utilizzo concomitante di oppioidi con medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e decesso a causa del potenziamento dell'effetto depressivo del sistema nervoso centrale. I medicinali che hanno un effetto depressivo sul sistema nervoso centrale includono, ma non sono limitati a: altri oppioidi, gabapentinoidi come pregabalin, ansiolitici, ipnotici e sedativi (incluse benzodiazepine), antipsicotici, antidepressivi, fenotiazine e alcol. Ossicodone deve essere usato con cautela e in quei pazienti che fanno uso di tali medicinali puo' essere necessario ridurne il dosaggio. La somministrazione concomitante di ossicodone con agenti della serotonina, come un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI) o un inibitore della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI) puo' causare tossicita' da serotonina. I sintomi della tossicita' da serotonina possono includere alterazioni dello stato mentale (p. es., agitazione, allucinazioni,coma), instabilita' autonomica (p. es., tachicardia, pressione sanguigna labile, ipertermia), anomalie neuromuscolari (p. es., iperreflessia, incoordinazione, rigidita') e/o sintomi gastrointestinali (p. es., nausea, vomito, diarrea). L'ossicodone deve essere usato con cautela epotrebbe essere necessario ridurre il dosaggio nei pazienti che assumono questi farmaci. L'uso concomitante di ossicodone con anticolinergici o medicinali con attivita' anticolinergica (per es. antidepressivi tricicilici, antistaminici, antipsicotici, miorilassanti, medicinali anti-Parkinson) puo' provocare un aumento degli effetti indesiderati anticolinergici. Nei pazienti in trattamento con questi medicinali, l'ossicodone deve essere usato con cautela e puo' essere necessario ridurre il dosaggio. E' noto che gli inibitori della monoamino-ossidasi interagiscono con gli analgesici narcotici dando origine, a livello del SNC, a eccitazione o depressione associata a crisi ipertensive o ipotensive (vedere paragrafo 4.4). Ossicodone deve essere utilizzato con cautela in pazienti che assumono o che hanno assunto nelle ultime due settimane farmaci inibitori delle MAO (vedere paragrafo 4.4). L'alcool puo' aumentare gli effetti farmacodinamici di OxyContin; l'uso concomitante deve essere evitato. L'ossicodone e' metabolizzato principalmente dal citocromo CYP3A4 e parzialmente dal CYP2D6. L'attivazione di questevie metaboliche puo' essere inibita o indotta dalla contemporanea somministrazione di diversi farmaci o da elementi della dieta. Gli inibitori di CYP3A4 come gli antibiotici della classe dei macrolidi (per es.claritromicina, eritromicina e telitromicina), gli antifungini azolici (per es. ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo e posaconazolo), gli inibitori delle proteasi (per es. boceprevir, ritonavir, indinavir,nelfinavir e saquinavir), la cimetidina e il succo di pompelmo possono causare una riduzione della clearance di ossicodone da cui puo' derivare un aumento della sua concentrazione plasmatica. Pertanto, la dosedi ossicodone puo' necessitare di essere modificata di conseguenza. Di seguito alcuni esempi. Itraconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, somministrato per via orale al dosaggio di 200 mg per cinque giorni,aumenta l'AUC di ossicodone orale. In media l'AUC di ossicodone risulta maggiore di 2,4 volte (intervallo: 1,5-3,4). Voriconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, somministrato al dosaggio di 200 mg in due somministrazioni giornaliere per quattro giorni (400 mg alle prime due somministrazioni), aumenta l'AUC di ossicodone orale. In media l'AUC diossicodone risulta maggiore di 3,6 volte (intervallo: 2,7-5,6). Telitromicina, un inibitore del CYP3A4, somministrato per via orale al dosaggio di 800 mg per quattro giorni, aumenta l'AUC di ossicodone orale. In media l'AUC di ossicodone risulta di 1,8 volte maggiore (intervallo: 1,3-2,3). Succo di pompelmo, un inibitore del CYP3A4, somministrato nella quantita' di 200 ml per cinque giorni, aumenta l'AUC di ossicodone orale. In media l'AUC di ossicodone risulta maggiore di 1,7 volte (intervallo: 1,1-2,1). Gli induttori di CYP3A4, come rifampicina, carbamazepina, fenitoina e l'integratore noto come "erba di San Giovanni" possono aumentare il metabolismo e la clearance di ossicodone, da cui puo' risultare una diminuzione della sua concentrazione plasmatica. La dose di ossicodone puo' necessitare di essere modificata di conseguenza. Di seguito alcuni esempi: "Erba di San Giovanni", un induttore di CYP3A4, somministrato nel dosaggio di 300 mg per tre volte al giorno per quindici giorni, riduce l'AUC dell'ossicodone. In media l'AUC di ossicodone risulta ridotta del 50% (intervallo: 37%-57%). Rifampicina, uninduttore di CYP3A4, somministrato al dosaggio di 600 mg una volta algiorno per sette giorni, riduce l'AUC di ossicodone orale. In media l'AUC dell'ossicodone risulta ridotta dell'86%. I medicinali che inibiscono l'attivita' di CYP2D6, come la paroxetina e la chinidina possono provocare una riduzione della clearance di ossicodone che puo' portaread un aumento della sua concentrazione plasmatica.

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse osservate piu' comunemente sono nausea e stipsi, che si verificano entrambe in circa il 25-30% dei pazienti. Se la nausea o il vomito sono fastidiosi si puo' associare all'ossicodone un antiemetico. Come per tutti i forti oppioidi la stipsi deve essere prevista e deve essere trattata adeguatamente con lassativi. Se gli eventi avversi connessi agli oppioidi dovessero persistere devono essere ricercate altre cause. Le reazioni avverse sono tipiche degli agonisti oppioidi puri e tendono a diminuire con il passare del tempo, eccetto che per la stipsi. La previsione delle reazioni avverse dovute al farmaco e la gestione adeguata del paziente possono migliorarne l'accettabilita'. La reazione avversa piu' grave, come per gli altri oppioidi, e' ladepressione respiratoria (vedere paragrafo 4.9). E' piu' probabile che questa reazione si manifesti negli anziani, e nei pazienti debilitati o intolleranti agli oppioidi. Il seguente elenco riporta le categorie relative alla frequenza utilizzate per la classificazione degli effetti indesiderati. Molto comune: >=1/10; comune: >=1/100,<1/10; non comune: >=1/1.000,<1/100; raro: >=1/10.000,<1.000; molto raro: <1/10.000;non nota: la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'; non nota: reazioni anafilattiche. Patologie endocrine. Non comune: sindrome da inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (SIADH). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: riduzione dell'appetito; non comune: disidratazione, sete, alterazioni del peso corporeo. Disturbi psichiatrici. Comune: sogni anormali, pensieri anomali, ansia, confusione, depressione, insonnia, nervosismo; non comune: agitazione, depersonalizzazione, labilita' emotiva, stato euforico, allucinazioni, diminuzione della libido, dipendenza dal farmaco (vedere paragrafo 4.4); non nota: aggressivita'. Patologie del sistema nervoso.Molto comune: sonnolenza, capogiri, cefalea; comune: tremore, letargia; non comune: amnesia, convulsioni, ipercinesia, ipertonia, ipoestesia, ipotonia, contrazione involontaria dei muscoli, disturbo del linguaggio, stupor, parestesia, disgeusia, sincope; non nota: iperalgesia sindrome delle apnee notturne. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi della lacrimazione, miosi, indebolimento della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito, vertigini. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni (nel contesto della sindrome d'astinenza). Patologie vascolari. Non comune: vasodilatazione; raro: ipotensione ortostatica, ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea, broncospasmo; non comune: rinite, epistassi, singhiozzo, disfonia, depressione respiratoria. Patologie gastrointestinali. Molto comune: stipsi, nausea, vomito; comune: dolore addominale, diarrea, secchezza delle fauci, dispepsia; non comune: disfagia, flatulenza, gastrite, ulcere della bocca, eruttazione, disordini gastrointestinali, ileo, stomatite; non nota: carie dentali. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici; non nota: colica biliare, colestasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.Molto comune: prurito; comune: rash, iperidrosi; non comune: cute secca; raro: orticaria. Patologie renali e urinarie. Comune: disturbi urinari; non comune: ritenzione urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile, ipogonadismo; non nota: amenorrea. Patologie sistemiche e condizioni relative allasede di somministrazione. Comune: astenia, febbre, fatica; non comune: brividi, dolore del petto, sindrome da astinenza, disturbi dell'andatura, malessere, edema, edema periferico, tolleranza al medicinale, sete; non nota: sindrome da astinenza neonatale. Nei pazienti trattati con ossicodone puo' verificarsi tolleranza, sebbene cio' non abbia costituito un problema rilevante durante il programma di sperimentazione clinica. Quei pazienti che hanno bisogno di un marcato aumento della dose devono essere sottoposti a una valutazione accurata del loro schematerapeutico per il controllo del dolore. Popolazione pediatrica e adulti sotto i 20 anni: ci si aspetta che la frequenza, il tipo e la gravita' delle reazioni avverse nei bambini e negli adulti sotto i 20 anninon differiscano da quelle riscontrate per gli adulti di 20 anni e oltre. Nel caso di neonati di madri che hanno assunto ossicodone vedere paragrafo 4.6. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/web/guest/content/segnalazioni-reazioni- avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

L'uso di questo medicinale va evitato per quanto possibile in pazienti in gravidanza o in allattamento. Gravidanza: i dati relativi all'usodi ossicodone in donne in gravidanza sono in numero limitato. I neonati le cui madri sono state trattate con oppioidi nelle 3-4 settimane prima del parto devono essere monitorati per la depressione respiratoria. Sintomi di astinenza possono essere osservati nei neonati le cui madri sono state sottoposte a trattamento con ossicodone. L'ossicodone penetra nella placenta. Ossicodone non deve essere usato durante la gravidanza e il travaglio in quanto compromette la contrattilita' uterinae per il rischio di depressione respiratoria neonatale. Per gli studisugli animali, vedere paragrafo 5.3. Allattamento: l'ossicodone puo' essere secreto nel latte materno e puo' provocare depressione respiratoria nel neonato. L'ossicodone quindi non deve essere usato in madri che allattano. Fertilita': non sono disponibili dati nell'uomo sull'effetto dell'ossicodone sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3).

Codice: 034435103
Codice EAN:

Codice ATC: N02AA05
  • Sistema nervoso
  • Analgesici
  • Oppioidi
  • Alcaloidi naturali dell'oppio
  • Oxicodone
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: COMPRESSE RILASCIO PROLUNGATO
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

COMPRESSE RILASCIO PROLUNGATO

36 MESI

FLACONE