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QUINAPRIL ZENT 100CPR RIV 10MG Produttore: ZENTIVA ITALIA SRL

  • PARAFARMACO
  • Prezzo: libero

DENOMINAZIONE

QUINAPRIL ZENTIVA COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

ACE-inibitori.

PRINCIPI ATTIVI

5 mg compresse rivestite con film: ciascuna compressa rivestita con film contiene 5 mg di quinapril (come quinapril cloridrato). 10 mg compresse rivestite con film: ciascuna compressa rivestita con film contiene 10 mg di quinapril (come quinapril cloridrato). 20 mg compresse rivestite con film: ciascuna compressa rivestita con film contiene 20 mg di quinapril (come quinapril cloridrato). 40 mg compresse rivestite con film: ciascuna compressa rivestita con film contiene 40 mg di quinapril (come quinapril cloridrato).

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: magnesio carbonato pesante, calcio fosfato dibasico anidro, amido di mais pregelatinizzato, croscarmellosa sodica, magnesio stearato. Film di rivestimento: ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido (E171), macrogol 400, ferro ossido rosso (E 172).

INDICAZIONI

Ipertensione essenziale; insufficienza cardiaca congestizia.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' a quinapril, ad uno qualsiasi degli eccipienti o a qualunque altro ACE- inibitore. Uso concomitante di questo farmaco con medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affettida diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m^2). Il medicinale e' controindicatonel secondo e terzo trimestre di gravidanza. Il medicinale e' controindicato in pazienti con una storia di angioedema associato ad una precedente terapia con ACE-inibitori. Il farmaco e' controindicato in pazienti affetti da edema angioneurotico ereditario/idiopatico. Uso concomitante di terapia con sacubitril/valsartan.

POSOLOGIA

Per i diversi regimi posologici, sono disponibili appropriati dosaggidel medicinale. Se una risposta soddisfacente non e' raggiunta entro 3 mesi, occorre considerare l'opportunita' di un cambio di terapia. Posologia. Adulti. Ipertensione essenziale. Monoterapia: la dose iniziale raccomandata e' di 10 mg una volta al giorno nell'ipertensione. A seconda della risposta clinica, il dosaggio del paziente puo' essere regolato (mediante il raddoppio della dose ad intervalli di 3-4 settimane) sino al dosaggio di mantenimento compreso tra 20 e 40 mg/die assuntoin mono somministrazione o in 2 somministrazioni separate. Il controllo a lungo termine e' mantenuto nella maggior parte dei pazienti con un regime singola dose giornaliera. La dose massima di mantenimento abituale e' 40 mg/die. Terapia diuretica concomitante. In seguito all'inizio della terapia con quinapril puo' svilupparsi ipotensione sintomatica. E' molto piu' probabile che si verifichi in pazienti correntementetrattati con diuretici. Si raccomanda pertanto cautela, in quanto questi pazienti possono essere volume e/o sale depleti. Se possibile, il diuretico deve essere sospeso 2-3 giorni prima dell'inizio della terapia con quinapril. Al fine di accertare la possibile insorgenza dell'ipotensione, si raccomanda un dosaggio iniziale di 2,5 mg del medicinalein pazienti che sono stati trattati con diuretici. Successivamente, il dosaggio del farmaco compresse deve essere regolato (permettendo un adeguato tempo per l'aggiustamento del dosaggio) sino al raggiungimento della risposta ottimale. Insufficienza cardiaca congestizia. Al finedi monitorare attentamente i pazienti per l'ipotensione sintomatica, si raccomanda una dose singola iniziale di 2,5 mg. Successivamente, aipazienti in terapia concomitante con diuretico e/o glucoside cardiaca, la dose deve essere regolata (permettendo 2-3 settimane per l'aggiustamento del dosaggio) sino alla dose efficace (sino a 40 mg/die): suddivisa in 1-2 somministrazioni. I pazienti di solito sono efficacementemantenuti ad una dose di 10 - 20 mg/die suddivisa in 1 - 2 somministrazioni con terapia concomitante. La dose massima di 40 mg/die non deveessere superata. I pazienti considerati ad alto rischio devono iniziare il trattamento in ospedale. Anziani (> 65 anni). Nel trattamento dei pazienti anziani occorre tenere in considerazione che la funzionalita' renale tende a ridursi con l'eta'. Per il trattamento dell'ipertensione essenziale si raccomanda un dosaggio iniziale di 2,5 mg seguito da aggiustamenti sino al raggiungimento della risposta ottimale. Compromissione della funzionalita' renale. La dose iniziale di quinapril deve essere ridotta nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale, dal momento che la concentrazione plasmatica del quinaprilato aumenta in caso di ridotta clearance della creatinina. La posologia raccomandata e' la seguente. Clearance della creatinina: > 60 ml/min; massima dose giornaliera iniziale raccomandata: 10 mg. Clearance della creatinina: 30-60 ml/min; massima dose giornaliera iniziale raccomandata: 5 mg. Clearance della creatinina: 10-30 ml/min; massima dose giornaliera iniziale raccomandata: 2,5 mg. Clearance della creatinina: < 10 ml/min; massima dose giornaliera iniziale raccomandata: esperienza insufficiente. Non sono al momento disponibili informazioni relative ai pazienti con clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min. La dialisi non produce effetti apprezzabili sull'eliminazione del quinaprilato.Qualora non si raggiungesse una risposta soddisfacente entro 3 mesi, occorre considerare l'opportunita' di un cambiamento di terapia. Popolazioe pediatrica. Non sono state stabilite l'efficacia e la sicurezza dell'utilizzo di quinapril nei bambini e negli adolescenti. Pertanto l'uso nei bambini e adolescenti non e' raccomandato. Modo di somministrazione. Uso orale.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.

AVVERTENZE

Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS). Esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non e' pertanto raccomandato. Se la terapiadel duplice blocco e' considerata assolutamente necessaria, cio' deveavvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica. Ipotensione sintomatica.L'ipotensione sintomatica si osserva raramente nei pazienti con ipertensione non complicata. Nei soggetti ipertesi ai quali si somministra quinapril, l'insorgenza di ipotensione e' piu' probabile nei pazienti con deplezione volemica conseguente, per esempio, a terapia diuretica,dieta iposodica, dialisi, diarrea o vomito, o che presentano grave ipertensione renina-dipendente. E' stata osservata ipotensione sintomatica nei pazienti con insufficienza cardiaca, associata o meno ad insufficienza renale. Essa puo' insorgere con maggiore probabilita' nei pazienti affetti dalle forme piu' gravi di insufficienza cardiaca, rispecchiate dall'uso di dosi elevate di diuretici dell'ansa, dall'iponatriemia o dalla compromissione della funzionalita' renale. Nei pazienti ad aumentato rischio di ipotensione sintomatica, e' necessario uno stretto monitoraggio al momento dell'istituzione della terapia e in occasione degli aggiustamenti posologici. Simili considerazioni si applicano ai pazienti con cardiopatia ischemica o cerebrovasculopatia, nei quali un eccessivo calo della pressione arteriosa puo' provocare un infarto miocardico o un evento cerebrovascolare. In caso di ipotensione, si collochi il paziente in posizione supina e, se necessario, gli si somministri soluzione fisiologica tramite infusione endovenosa. Una rispostaipotensiva transitoria non costituisce una controindicazione a ulteriori somministrazioni, che possono essere riprese senza difficolta' unavolta che la pressione arteriosa sia risalita in seguito all'espansione della volemia. I pazienti che possono essere considerati a piu' alto rischio e devono iniziare il trattamento in ospedale includono: i pazienti che sono in terapia con alte dosi di loop di diuretici (per esempio furosemide > 80 mg) o in terapia diuretica multipla, presentano ipovolemia, iponatriemia (sodio sierico < 130 mg Eq/l) o pressione sanguigna arteriosa < 90 mm Hg, sono in terapia con alte dosi di vasodilatatori, presentano una creatinina sierica > 150 mcmol/l o un'eta' di 70anni o piu'. Stenosi mitralica e aortica / cardiomiopatia ipertroficaCome nel caso di altri ACE-inibitori, quinapril deve essere somministrato con cautela ai pazienti che presentano stenosi della valvola mitralica e ostruzioni all'efflusso dal ventricolo sinistro quali stenosi aortica o cardiomiopatia ipertrofica. In casi emodinamicamente rilevanti quinapril non deve essere somministrato. Compromissione della funzionalita' renale. Nei casi di compromissione della funzionalita' renale( clearance della creatinina <60 ml/min), il dosaggio di quinapril deve essere regolato in base alla clearance della creatinina che presenta il paziente e in seguito in funzione della risposta del paziente al trattamento. In tali pazienti la normale pratica clinica prevede il controllo periodico del potassio e della creatinina. In taluni pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o con stenosi monolaterale nei pazienti con monorene trattati con ACE-inibitori sono stati osservati aumenti dell'azotemia e della creatininemia, generalmente reversibili con l'interruzione della terapia. Questo effetto e' probabile soprattutto nei pazienti con insufficienza renale. Se e' presente anche ipertensione nefrovascolare vi e' un aumento del rischio di ipotensione grave e di insufficienza renale. In tali pazienti, il trattamento deveessere istituito esclusivamente sotto stretta sorveglianza medica condosi basse e attentamente titolate. Dal momento che il trattamento con diuretici puo' contribuire a produrre gli effetti sopra citati, essodeve essere interrotto ed e' necessario controllare la funzionalita' renale durante le prime settimane di terapia con quinapril. Alcuni pazienti ipertesi senza apparente nefropatia preesistente hanno sviluppato aumenti, generalmente lievi e transitori, dell'azotemia e della creatininemia, soprattutto quando quinapril e' stato somministrato in concomitanza a un diuretico. Tali episodi sono piu' probabili nei pazienticon preesistente compromissione della funzionalita' renale. Possono rendersi necessari la riduzione della dose e/o la sospensione del diuretico e/o di quinapril. Non c'e' esperienza clinica in pazienti con grave alterazione della funzionalita' renale (clearance della creatinina < 10 ml/min) e in pazienti sottoposti a dialisi. Il trattamento pertanto non e' raccomandato in questi pazienti. Trapianto di rene. Non vi sono dati relativi alla somministrazione di quinapril nei pazienti recentemente sottoposti a trapianto renale. Pertanto il trattamento con quinapril non e' raccomandato. Reazioni anafilattoidi. Pazienti emodializzati. Sono state riportate reazioni anafilattoidi nei pazienti dializzati con membrane ad alto flusso e in terapia concomitante con ACE-inibitori. In tali pazienti va considerata l'opportunita' di utilizzare un diverso tipo di membrana dialitica o una diversa classe di farmaci antiipertensivi. Reazioni anafilattoidi durante aferesi delle lipoproteine a bassa densita' (LDL). Raramente, i pazienti in terapia con ACE-inibitori durante l'aferesi delle lipoproteine a bassa densita' (LDL) con destrano solfato hanno sviluppato reazioni anafilattoidi potenzialmente letali. Tali reazioni sono state evitate sospendendo temporaneamente la terapia a base di ACE-inibitori prima di ciascuna seduta di aferesi. Desensibilizzazione. Alcuni pazienti in terapia con ACE-inibitori e sottoposti a trattamento desensibilizzante (es. veleno di imenotteri) hanno sviluppato reazioni anafilattoidi intense. Negli stessi pazienti, queste reazioni sono state evitate con la temporanea sospensionedegli ACE-inibitori, ma si sono poi ripresentate se la somministrazione di tali farmaci veniva inavvertitamente ripresa. Ipersensibilita'/Angioedema. Sono stati riportati rari casi di angioedema del viso, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe nei pazienti trattati con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, quinapril compreso.

INTERAZIONI

Sacubitril/valsartan. L'uso concomitante di ACE-inibitori con sacubitril/valsartan e' controindicato in quanto aumenta il rischio di angioedema. Il trattamento con ramipril non deve essere iniziato prima di 36ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan. Sacubitril/valsartan non deve essere usato prima di 36 ore dall'ultima dose del medicinale. Tetracicline e altri medicinali che interagiscono con i sali di magnesio. In volontari sani e' stato dimostrato che quinapril riduce l'assorbimento delle tetracicline somministrate contemporaneamente del 28 - 37% a causa della presenza di sali di magnesio in formulazione. Si raccomanda di evitare di somministrare contemporaneamente alle tetracicline. Terapia diuretica concomitante. I pazienti trattati con diuretici possono occasionalmente presentare un'eccessiva riduzione della pressione sanguigna dopo l'inizio della terapia con quinapril. Questo effetto ipotensivo puo' essere efficacemente contenuto sia sospendendo l'assunzione del diuretico sia aumentando l'apporto di sale prima della dose iniziale di quinapril. Se la sospensione del diuretico non e' possibile, deve essere fornito un controllo medico nelle due ore seguenti la somministrazione della dose iniziale. Medicinali che aumentano il potassio sierico: quinapril e' un inibitore dell'enzima convertitore dell'angiotensina capace di abbassare i livelli di aldosterone, questo puo' determinare un lieve aumento del potassio sierico. Gli ACE-inibitori attenuano la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio (per esempio spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori alimentari di potassio o i sali contenenti potassio possono causare un aumento significativo del potassio sierico. Laddove l'uso associato con tali agenti e' indicato per il trattamento dell'ipokaliemia, occorre usare cautela ed effettuare un assiduo monitoraggio del potassio sierico, specialmente nei pazienti con alterata funzionalita' renale, quinapril spesso causa un aumento del potassio sierico in quanto diminuisce la produzione di aldosterone. Chirurgia/Anestesia. Sebbene non ci siano dati disponibili che indichino un'interazione tra quinapril e farmaci anestetici che producono ipotensione, occorre prestare cautela quando i pazienti sono sottoposti ad interventi di alta chirurgia o ad anestesia generale in quanto e' stato dimostrato che gli inibitori dell'enzima che converte l'angiotensina bloccano la formazione dell'angiotensina II secondaria alla liberazione compensatoria di renina. Questo puo' condurre ad ipotensione che puo' essere corretta dalla espansione della volemia. Litio. In pazienti trattati contemporaneamente con litio e ACE-inibitori sono stati osservati aumentati livelli sierici di litio e sintomi di tossicita' da litio causati dall'effetto di perdita di sodio di questi farmaci. Questi medicinali devono essere somministrati contemporaneamente con cautela e si raccomanda un frequente monitoraggio dei livelli sierici di litio. Se viene assunto anche un diuretico, puo' verificarsi un aumentato rischio di tossicita' da litio. Farmaci antiinfiammatori non steroidei incluso l'acido acetilsalicilico >=3 g/die. In alcuni pazienti la somministrazione di farmaci antiinfiammatori non steroidei puo' ridurre l'effetto antiipertensivo degli ACE-inibitori. Inoltre, e' stato osservato che i FANS e gli ACE-inibitori esercitano un effetto additivo sull'aumento deilivelli di potassio sierico, mentre la funzionalita' renale puo' diminuire. Questi effetti, principalmente reversibili, si verificano specialmente in pazienti con compromessa funzionalita' renale. Allopurinolo, citostatici o farmaci immunosoppressori, corticosteroidi sistemici oprocainamide. La concomitante somministrazione con ACE-inibitori puo'indurre un aumentato rischio di leucopenia. Alcol, barbiturici o narcotici. Puo' verificarsi un potenziamento dell'ipotensione ortostatica.Altri antiipertensivi. Beta-bloccanti, metildopa e diuretici possono potenziare gli effetti ipotensivi del quinapril, e devono essere somministrati solo sotto stretto controllo medico. Uno studio clinico ha evidenziato che l'uso concomitante di propanololo, in singola dose, non modifica la farmacocinetica del quinapril. I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associato aduna maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienzarenale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS. Simpaticomimetici. I simpaticomimetici possono ridurre l'effetto antiipertensivo degli ACE-inibitori. Antiacidi. Possono ridurre la biodisponibilita' di quinapril compresse. Antidiabetici (ipoglicemizzanti orali ed insulina). La somministrazione concomitante di ACE-inibitori e di farmaci antidiabetici (insuline, ipoglicemizzanti orali) puo'incrementare l'azione ipoglicemizzante con conseguente rischio di ipoglicemia. Tale fenomeno sembrava presentarsi con maggiore probabilita'durante le prime settimane di trattamento concomitante e nei pazienticon compromissione della funzionalita' renale. Puo' rendersi necessario un aggiustamento del dosaggio degli antidiabetici. Trimetoprima. E'stata osservata una grave iperpotassiemia durante il trattamento contemporaneo con ACE-inibitori e trimetoprima. Inibitori di mTOR (ad es.,sirolimus, everolimus, temsirolimus). I pazienti che assumono una terapia con inibitori di mTOR possono essere esposti a un maggiore rischio di angioedema. Inibitori di Neprilisina (NEP). Un maggior rischio diangioedema e' stato rilevato con l'uso concomitante di ACE-inibitori e NEP inibitori (come racecadotril). Cotrimossazolo (trimetoprim/sulfametossazolo). I pazienti che assumono cotrimossazolo concomitante (trimetoprim/sulfametossazolo) possono essere esposti a un maggiore rischio di iperkaliemia.

EFFETTI INDESIDERATI

Durante il trattamento con quinapril e con altri ACE-inibitori sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati con le frequenza seguenti: Molto comune (>1/10), comune (>1/100, <1/10), non comune (>1/1.000, <1/100), raro (>1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), comprese le segnalazioni isolate. Disturbi psichiatrici. Non comune: disturbidel sonno, nervosismo; raro: depressione, confusione mentale. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri; non comune: parestesia, sonnolenza; raro: disturbi dell'equilibrio, neuropatia. Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata, ambliopia. Patologie dell'orecchio e dellabirinto. Raro: tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, dolore toracico, angina pectoris; raro: tachicardia, sincope, infarto miocardico, attacchi ischemici transitori (tia), emorragia cerebrale. Patologie vascolari. Comune: ipotensione; non comune: ipotensione posturale. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: neutropenia; raro: agranulocitosi. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse; non comune: sinusite, faringite, infezioni deltratto respiratorio superiore; raro: broncospasmo, dispnea, bronchite, rinite, peggioramento dell'asma; molto raro: alveolite allergica, reazione anafilattoide. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, diarrea; non comune: dispepsia, dolore addominale, flatulenza e secchezza delle fauci o della gola; raro: alterazioni del gusto, pancreatite, glossite, ileo; molto raro: angioedema intestinale. Patologie epatobiliari. Raro: alterazioni della funzionalità epatica; molto raro:ittero colestatico, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, rash, dermatite esfoliativa, aumento della traspirazione, esantema, orticaria; molto raro: eritema polimorfo, sindrome di stevens johnson, necrolisi epidermica, chiazze di tipo psoriaco, alopecia, pemfigo, fotosensibilità. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: artralgia, mialgia, mal di schiena. Patologie renali e urinarie. Non comune: proteinuria (a volte con simultaneo deterioramento della funzione renale); raro: compromissione della funzionalità renale, iperpotassiemia; molto raro: insufficienza renale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: impotenza. Patologie sistemiche. Comune: cefalea, affaticamento; non comune: astenia, vertigini, angioedema (con gonfiore delle estremità, con gonfiore di viso, labbra, lingua, faringe, glottide e/o laringe). Sono stati segnalati rari casi di agranulocitosi, cosi' come di una sindrome contraddistinta da febbre, sierosite, vasculite, mialgia, artralgia/artrite, titolo ANA (anticorpi anti-nucleo) positivo, VES elevata, eosinofilia, e leucocitosi. Con altri ACE-inibitori sono state segnalate ginecomastia e vasculite e non e' possibile escludere che tali effetti indesiderati siano gruppo-specifici. Parametri di laboratorio: sono stati riportati aumenti (> 1,25 volte il limite superiore normale) dei valori di creatininemia e azotemia, rispettivamente del 3% e 4% in pazienti trattati in monoterapia. E' molto piu' probabile che tali incrementi si verifichino in pazienti in terapia concomitante con diuretici che in pazienti in monoterapia con il medicinale. Gli incrementi osservati molto spesso regrediscono pur proseguendo la terapia. Per altri ACE-inibitori sono stati segnalati casi di lieve diminuzione dei valori di emoglobina ed ematocrito. Non e' possibile escludere che tali effetti siano gruppo-specifici. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza. Non devono essere usati ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso di ACE-inibitori e' controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica relativa al rischio di teratogenicita' che segue l'esposizione agli ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non e' stataesaustiva; tuttavia un leggero aumento del rischio non puo' essere escluso. Tranne nel caso in cui il proseguimento della terapia con ACE-inibitori sia considerato essenziale, le pazienti che stanno pianificando una gravidanza devono passare a trattamenti antiipertensivi alternativi che presentano un accertato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza. Quando la gravidanza e' accertata, il trattamento con ACE-inibitori deve essere sospeso immediatamente, e, se appropriato, deve essere istituita una terapia alternativa. L'esposizione alla terapia con ACE-inibitori durante il secondo e il terzo trimestre e' nota per indurre fetotossicita' umana (diminuzione della funzione renale, oligoidramnios, ritardo dell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia). Qualora l'esposizione agli ACE-inibitori sia avvenuta dal secondo trimestre di gravidanza e' consigliato il controllo ecografico dei reni e del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto ACE-inibitori devono essere tenuti sotto stretta osservazione per il rischio di ipotensione. Allattamento. Limitati dati di farmacocinetica dimostrano concentrazioni molto basse nel latte materno. Sebbene queste concentrazioni sembrino essere clinicamente irrilevanti, l'uso di quinapril in allattamento non e' raccomandato per i neonati pretermine e nelle prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e perche' non vi e' abbastanza esperienza clinica. Nei neonati piu' grandi, se ritenuto necessario per la madre, quinapril puo' essere assunto durante l'allattamento, ma in questo caso il neonato deve essere seguito per la possibile comparsa di effetti avversi.

Codice: 037301189
Codice EAN:

Codice ATC: C09AA06
  • Sistema cardiovascolare
  • Sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina
  • Ace inibitori non associati
  • Quinapril
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI

24 MESI

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