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REBETOL 168CPS 200MG Produttore: MSD ITALIA SRL

  • FARMACO MUTUABILE

DENOMINAZIONE

REBETOL 200 MG CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antivirali per uso sistemico, antivirali per il trattamento delle infezioni da HCV.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni capsula rigida contiene 200 mg di ribavirina. Eccipiente(i) con effetti noti: ogni capsula rigida contiene 40 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Contenuto della capsula: cellulosa microcristallina; lattosio monoidrato; croscarmellosa sodica; magnesio stearato. Capsula: gelatina; biossido di titanio (E 171). Stampa sulla capsula: gommalacca; propilene glicole (E 1520); idrossido di ammonio; colorante (E 132).

INDICAZIONI

Rebetol e' indicato in associazione con altri medicinali per il trattamento dell'epatite C cronica (CHC) in soggetti adulti (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1). Rebetol e' indicato in associazione con altri medicinali per il trattamento dell'epatite C cronica (CHC) in pazienti pediatrici (bambini da 3 anni in su e adolescenti) non trattati in precedenza e senza scompenso epatico (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; gravidanza (vedere paragrafi 4.4, 4.6 e5.3). Nelle donne in eta' fertile, Rebetol non deve essere iniziato fino a che non si sia ottenuto il risultato negativo di un test di gravidanza immediatamente prima dell'inizio della terapia; allattamento; anamnesi di severa malattia cardiaca pre-esistente, inclusa malattia cardiaca instabile o non controllata, nei sei mesi precedenti (vedere paragrafo 4.4); emoglobinopatie (ad esempio, talassemia, anemia falciforme). Fare riferimento al corrispondente RCP dei medicinali usati in associazione con Rebetol per informazioni sulle controindicazioni specifiche per tali prodotti.

POSOLOGIA

Il trattamento deve essere iniziato e seguito da un medico esperto nella terapia dell'epatite C cronica. Posologia. Rebetol deve essere usato in terapia di associazione come descritto nel paragrafo 4.1. Fare riferimento al corrispondente Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) dei medicinali usati in associazione con Rebetol per maggiori informazioni di prescrizione specifiche per il prodotto e per ulteriori raccomandazioni relative al dosaggio sulla co-somministrazione conRebetol. Le capsule di Rebetol devono essere somministrate per via orale tutti i giorni suddivise in due dosi (mattino e sera) da assumere con i pasti. Adulti: la dose raccomandata e la durata del trattamento con Rebetol dipendono dal peso del paziente e dal medicinale utilizzato in associazione. Fare riferimento al corrispondente RCP dei medicinali usati in associazione con Rebetol. Nei casi in cui non sia previstauna raccomandazione posologica specifica, utilizzare la seguente dose: peso del paziente: <75 kg = 1.000 mg e >75 kg = 1.200 mg. Popolazione pediatrica Non ci sono dati disponibili nei bambini al di sotto di 3anni di eta'. Nota: per i pazienti con peso corporeo < 47 kg, o che non sono in grado di deglutire le capsule, fare riferimento al RCP di Rebetol 40 mg/mL soluzione orale. La dose di Rebetol per pazienti bambini e adolescenti e' determinata secondo il peso corporeo del paziente.Per esempio, nella Tabella 1 viene mostrato il dosaggio usato in combinazione con interferone alfa-2b o peginterferone alfa-2b basato sul peso corporeo. Fare riferimento al corrispondente RCP dei medicinali usati in associazione con Rebetol in quanto alcuni regimi di associazione non aderiscono alle linee guida per il dosaggio di Rebetol fornite nella Tabella 1.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.

AVVERTENZE

Rebetol deve essere usato in associazione con altri medicinali (vedere paragrafo 5.1). Fare riferimento al RCP di (peg)interferone alfa permaggiori informazioni sulle raccomandazioni relative al monitoraggio e alla gestione delle reazioni avverse elencate di seguito prima di iniziare la terapia e sulle altre precauzioni associate a (peg)interferone alfa. La terapia di associazione di Rebetol con (peg)interferone alfa e' associata a varie reazioni avverse gravi. Queste comprendono: severi effetti psichiatrici e sul sistema nervoso centrale (come depressione, ideazione suicidaria, tentativo di suicidio e comportamento aggressivo, ecc.); inibizione della crescita in bambini e adolescenti che puo' essere irreversibile in alcuni pazienti - Incremento dei livelli dell'ormone che stimola la tiroide ( thyroid stimulating hormone, TSH)in bambini e adolescenti; severe patologie oculari; patologie dentalie periodontali. Popolazione pediatrica: qualora si decida di non attendere l'eta' adulta per il trattamento di associazione con peginterferone alfa-2b o interferone alfa-2b, e' importante considerare che tale terapia di associazione ha indotto un'inibizione della crescita che inalcuni pazienti puo' essere irreversibile. La decisione di trattare deve essere presa caso per caso. Emolisi: negli studi clinici e' stato osservato un calo del livello di emoglobina a < 10 g/dL nel 14% circa dei pazienti adulti e nel 7% dei bambini e adolescenti in trattamento con Rebetol in associazione con peginterferone alfa-2b o interferone alfa-2b. Sebbene Rebetol non abbia effetti cardiovascolari diretti, l'anemia associata a Rebetol puo' portare ad un deterioramento della funzione cardiaca o esacerbazione dei sintomi della malattia coronarica o entrambi. Pertanto, Rebetol deve essere somministrato con cautela in pazienti con malattia cardiaca pre-esistente (vedere paragrafo 4.3). Lecondizioni cardiache devono essere valutate prima dell'inizio della terapia e controllate clinicamente durante il trattamento; se si verifica un qualsiasi peggioramento, il trattamento deve essere sospeso (vedere paragrafo 4.2). Cardiovascolare: i pazienti adulti con anamnesi discompenso cardiaco congestizio, infarto miocardico e/o con aritmie pregresse o in atto devono essere attentamente controllati. Nei pazienticon preesistenti alterazioni cardiache devono essere eseguiti controlli elettrocardiografici prima e nel corso del trattamento. Le aritmie cardiache (per lo piu' sopraventricolari) di solito rispondono alla terapia convenzionale ma possono richiedere l'interruzione del trattamento. Non ci sono dati in bambini o adolescenti con anamnesi di malattiacardiaca. Rischio teratogeno: prima di iniziare il trattamento con Rebetol il medico deve informare in maniera accurata i pazienti di entrambi i sessi sul rischio teratogeno di Rebetol, sulla necessita' di adottare in maniera continuativa misure di contraccezione efficaci, sullapossibilita' che i metodi di contraccezione non funzionino e sulle possibili conseguenze di un'eventuale gravidanza durante o dopo il trattamento con Rebetol (vedere paragrafo 4.6). Per informazioni sul monitoraggio della gravidanza con esami di laboratorio, fare riferimento al paragrafo Esami di laboratorio. Ipersensibilita' acuta: se si sviluppauna reazione acuta di ipersensibilita' (ad esempio, orticaria, angioedema, broncocostrizione, anafilassi), Rebetol deve essere sospeso immediatamente e istituita un'appropriata terapia medica. Eruzioni cutaneetransitorie non necessitano di interruzione del trattamento. Funzioneepatica: ogni paziente che durante il trattamento sviluppi alterazioni significative della funzione epatica deve essere strettamente controllato. Fare riferimento al corrispondente RCP dei medicinali usati in associazione con Rebetol per raccomandazioni relative alla interruzione del trattamento o all'aggiustamento posologico. Compromissione renale: la farmacocinetica di Rebetol risulta alterata nei pazienti con disfunzione renale a causa della riduzione della clearance apparente in tali pazienti. Si raccomanda, pertanto, di valutare la funzione renale in tutti i pazienti prima di cominciare la terapia con Rebetol. A causa dei sostanziali incrementi delle concentrazioni plasmatiche di ribavirina nei pazienti con compromissione renale moderata e severa, si raccomanda di aggiustare la dose di Rebetol nei pazienti adulti con una clearance della creatinina <50 mL/minuto. Non sono disponibili dati sull'aggiustamento posologico per i pazienti pediatrici con compromissione renale (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Le concentrazioni di emoglobinadevono essere tenute sotto stretto monitoraggio durante il trattamento e vanno adottate misure correttive come necessario (vedere paragrafo4.2). Potenziale esacerbazione dell'immunosoppressione In letteraturasono stati riportati casi di pancitopenia e di soppressione midollareentro 3-7 settimane dopo la somministrazione di peginterferone e Rebetol in associazione ad azatioprina. Tale mielotossicita' e' risultata reversibile entro 4-6 settimane dalla sospensione della terapia antivirale antiHCV associata ad azatioprina e non si e' ripresentata dopo lareintroduzione di entrambe le terapie singolarmente (vedere paragrafo4.5). Co-infezione da HCV/HIV. Tossicita' mitocondriale e acidosi lattica: deve essere posta attenzione a soggetti HIV positivi coinfettaticon HCV che ricevono un trattamento con un inibitore nucleosidico della transcrittasi inversa (nucleoside reverse transcriptase inhibitor ,NRTI) (soprattutto ddI e d4T) a cui viene associato il trattamento interferone alfa/ribavirina. Nella popolazione HIV positiva che riceve un regime di trattamento con NRTI, il medico deve monitorare attentamente i marker di tossicita' mitocondriale e di acidosi lattica qualora sia somministrato Rebetol. Per maggiori informazioni vedere paragrafo 4.5. Scompenso epatico in pazienti coinfettati con HCV/HIV con cirrosi avanzata: i pazienti coinfettati con cirrosi avanzata sottoposti a terapia antiretrovirale di combinazione ( combined anti-retroviral therapy , cART) possono presentare un rischio maggiore di scompenso epatico e morte. Altri fattori basali nei pazienti coinfettati che possono essere associati ad un piu' alto rischio di scompenso epatico comprendonoun trattamento con didanosina ed un'elevata concentrazione sierica dibilirubina.

INTERAZIONI

Sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti. I risultati di studi in vitro in cui sono state utilizzate preparazioni di microsomi epatici sia umani che di ratto non hanno indicato nessun metabolismo di Rebetol mediato dall'enzima citocromo P450. Rebetol non inibisce gli enzimi del citocromo P450. Non c'e' riscontro negli studi di tossicita' che Rebetol provochi induzione degli enzimi epatici. Pertanto, la possibilita' di interazioni basate sull'enzima P450 e' minima. Rebetol, essendo dotato di un effetto inibitorio sull'inosina monofosfato deidrogenasi, puo' interferire con il metabolismo dell'azatioprina comportando possibilmente un accumulo di 6-metiltioinosina monofosfato(6-methylthioinosine monophosphate, 6-MTIMP), che e' stato associato a mielotossicita' in pazienti trattati con azatioprina. L'utilizzo di interferoni alfa pegilati e Rebetol in associazione ad azatioprina deve essere evitato. In casi singoli, dove il beneficio della somministrazione contemporanea di Rebetol e azatioprina supera i rischi potenziali, e' raccomandato che venga effettuato uno stretto monitoraggio ematologico durante l'uso concomitante di azatioprina, per identificare i segni di mielotossicita'; in questo caso il trattamento con questi medicinali deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.4). Non sono stati effettuati studi di interazione di Rebetol con altri prodotti medicinali, fatta eccezione per il peginterferone alfa-2b, l'interferone alfa-2b e gli antiacidi. In uno studio di farmacocinetica a dosi multiple non sono state evidenziate interazioni farmacocinetiche tra Rebetol e peginterferone alfa-2b o interferone alfa-2b. Antiacidi: la somministrazione contemporanea di 600 mg di Rebetol con un antiacido contenente magnesio, alluminio e simeticone ne diminuiva la biodisponibilita'; l'AUC tf diminuiva del 14%. E' possibile che il calo di biodisponibilita' in questo studio fosse dovuto al transito ritardato di Rebetol o al pHmodificato. Questa interazione non e' considerata clinicamente rilevante. Analoghi nucleosidici L'uso di analoghi nucleosidici, in monoterapia o in associazione con altri nucleosidi, ha condotto ad acidosi lattica. Dal punto di vista farmacologico, in vitro Rebetol aumenta i metaboliti fosforilati dei nucleosidi purinici. Questa attivita' potrebbepotenziare il rischio di acidosi lattica indotta da analoghi nucleosidici delle purine (ad esempio didanosina o abacavir). La somministrazione concomitante di Rebetol e didanosina non e' raccomandata. Sono stati riportati casi di tossicita' mitocondriale, in particolare acidosi lattica e pancreatite, di cui alcuni fatali (vedere paragrafo 4.4). Esacerbazione di anemia dovuta a Rebetol e' stata riportata quando nel regime terapeutico per il trattamento di infezione da HIV era compresa anche la zidovudina, sebbene l'esatto meccanismo sia ancora da chiarire. L'uso concomitante di Rebetol e zidovudina non e' raccomandato a causa di un aumentato rischio di anemia (vedere paragrafo 4.4). Deve essere considerata la possibilita' di sostituire la zidovudina in un regime terapeutico antiretrovirale combinato ( anti-retroviral treatment, ART) gia' stabilito. Questo sarebbe particolarmente importante per quei pazienti con un'anamnesi nota di anemia indotta da zidovudina. Ogni potenziale di interazione puo' persistere fino a due mesi (cinque emivite per Rebetol) dopo sospensione della terapia con Rebetol a causa della prolungata emivita (vedere paragrafo 5.2). Non e' stato dimostratoche Rebetol interagisca con gli inibitori non nucleosidici della transcrittasi inversa o con gli inibitori della proteasi. In letteratura sono stati riportati risultati contrastanti sulla co-somministrazione di abacavir e Rebetol. Alcuni dati suggeriscono che i pazienti coinfettati da HIV/HCV che ricevono un trattamento antiretrovirale (ART) contenente abacavir possono essere a rischio di una percentuale di rispostapiu' bassa rispetto alla terapia con interferone pegilato/Rebetol. Usare cautela quando i due medicinali sono co-somministrati.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. La problematica di sicurezza di maggior rilievo associata a Rebetol e' l'anemia emolitica che si verifica nelle prime settimane di terapia. L'anemia emolitica associata al trattamento con Rebetol puo' portare a un deterioramento della funzionecardiaca e/o a un peggioramento della malattia cardiaca preesistente.In alcuni pazienti e' stato inoltre osservato un aumento dei valori di acido urico e bilirubina indiretta associato a emolisi. Le reazioni avverse elencate in questo paragrafo sono principalmente derivate da studi clinici e/o come reazioni avverse da farmaco in segnalazioni spontanee quando Rebetol e' stato usato in associazione con interferone alfa-2b o peginterferone alfa-2b. Uso di ribavirina in associazione ad agenti antivirali ad azione diretta (Direct Antiviral Agent, DAA): sulla base della revisione dei dati di sicurezza derivanti da studi clinici su adulti con DAA in associazione a ribavirina, le reazioni avverse piu' frequenti identificate come associate a ribavirina sono state anemia, nausea, vomito, astenia, stanchezza, insonnia, tosse, dispnea, prurito ed eruzione cutanea. Ad eccezione dell'anemia, la maggior parte di queste reazioni avverse non sono state gravi e si sono risolte senza interruzione del trattamento. Fare riferimento al corrispondente RCPdei medicinali che vengono usati in associazione con Rebetol per informazioni sugli ulteriori effetti indesiderati segnalati con questi prodotti. Adulti: duplice terapia con peginterferone alfa-2b o interferone alfa-2b La sicurezza di Rebetol capsule e' stata valutata in quattrostudi clinici condotti in pazienti mai esposti ad interferone (pazienti naive all'interferone): in due studi Rebetol e' stato studiato in associazione con interferone alfa-2b ed in due in associazione con peginterferone alfa-2b. E' probabile un miglioramento del profilo di sicurezza rispetto a quello piu' sotto descritto nei pazienti che sono stati trattati con interferone alfa-2b e Rebetol in seguito a recidiva da terapia con interferone o che sono stati trattati per un periodo di tempo inferiore. Tabella delle reazioni avverse per gli adulti. Le reazioni avverse elencate nella Tabella 5 sono basate sull'esperienza derivante dagli studi clinici in pazienti adulti naive trattati per 1 anno e dall'uso post-commercializzazione. Nella Tabella 5 e' inoltre elencato per riferimento un certo numero di reazioni avverse, generalmente attribuite alla terapia con interferone ma che sono state osservate nelcontesto della terapia dell'epatite C (in associazione con Rebetol). Inoltre, fare riferimento al RCP di peginterferone alfa-2b e interferone alfa-2b per le reazioni avverse attribuibili alla monoterapia con interferoni. All'interno della classificazione per sistemi e organi, lereazioni avverse sono elencate suddivise in base alla frequenza utilizzando le seguenti categorie: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezione virale, faringite; comune: infezione batterica (inclusa sepsi), infezione fungina, influenza, infezione del tratto respiratorio, bronchite, herpes simplex, sinusite, otite media, rinite, infezione del tratto urinario; non comune: infezione delle basse vie respiratorie; raro: polmonite*. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Comune: neoplasia non specificata. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: anemia, neutropenia; comune: anemia emolitica, leucopenia, trombocitopenia, linfoadenopatia, linfopenia; molto raro: anemia aplastica*; non nota: aplasia delle cellule della serie rossa, porpora trombocitopenica idiopatica e trombotica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita' al medicinale; raro: sarcoidosi*, artrite reumatoide (nuova o peggiorata); non nota: sindrome di Vogt-Koyanagi-Harada, lupus eritematoso sistemico, vasculite, reazioni acute di ipersensibilita' compresa orticaria, angioedema, broncocostrizione, anafilassi. Patologie endocrine. Comune: ipotiroidismo, ipertiroidismo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: anoressia; comune: iperglicemia, iperuricemia, ipocalcemia, disidratazione, aumento dell'appetito; non comune: diabete mellito, ipertrigliceridemia*. Disturbi psichiatrici. Molto comune: depressione, ansia,labilita' emotiva, insonnia; comune: ideazione suicidaria, psicosi, comportamento aggressivo, confusione, agitazione, rabbia, umore alterato, disturbi del comportamento, nervosismo, disturbi del sonno, diminuzione della libido, apatia, sogni anormali, pianto; non comune: tentativi di suicidio, attacchi di panico, allucinazioni; raro: disturbi bipolari*; molto raro: suicidio*; non nota: ideazione omicida*, mania*, alterazione dello stato mentale. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea, capogiri, secchezza delle fauci, diminuzione della concentrazione; comune: amnesia, compromissione della memoria, sincope, emicrania, atassia, parestesia, disfonia, perdita del gusto, ipoestesia,iperestesia, ipertonia, sonnolenza, disturbi dell'attenzione, tremore, disgeusia; non comune: neuropatia, neuropatia periferica; raro: crisi epilettica (convulsione)*; molto raro: emorragia cerebrovascolare*, ischemia cerebrovascolare*, encefalopatia*, polineuropatia*; non nota:paralisi facciale, mononeuropatie. Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi, visione offuscata, congiuntivite, irritazione agli occhi, dolore agli occhi, visione anormale, disturbi alle ghiandole lacrimali, occhio secco; raro: emorragie retiniche*, retinopatie (compreso edema maculare)*, occlusione arteriosa o venosa retinica*, nevrite ottica*, papilledema*, perdita dell'acuita' visiva o del campo visivo*, essudati retinici*. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini, diminuzione/perdita dell'udito, tinnito, dolore all'orecchio. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni, tachicardia; non comune: infarto del miocardio; raro: cardiomiopatia, aritmia*; molto raro: ischemia cardiaca*; non nota: effusione pericardica*, pericardite*.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in eta' fertile/contraccezione in maschi e femmine. Pazienti disesso femminile: Rebetol non deve essere utilizzato in corso di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3). Le pazienti devono porre estrema attenzione nell'evitare la gravidanza (vedere paragrafo 5.3). La terapia con Rebetol non deve essere iniziata fino a che non si sia ottenuto il risultato negativo di un test di gravidanza immediatamente prima dell'inizio della terapia. Le donne in eta' fertile devono utilizzare unmetodo contraccettivo efficace durante il trattamento e nei nove mesidopo il termine del trattamento; in questo periodo, vanno eseguiti test di gravidanza mensili di routine. Se dovesse verificarsi una gravidanza durante il trattamento o nei nove mesi successivi all'interruzione del trattamento, la paziente deve essere avvisata del significativo rischio teratogeno di Rebetol per il feto (vedere paragrafo 4.4). Pazienti di sesso maschile e loro partner di sesso femminile: le partner di uomini in trattamento con Rebetol devono porre estrema attenzione nell'evitare la gravidanza (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.3). Rebetol siaccumula nelle cellule ed e' eliminato molto lentamente dall'organismo. Non e' noto se il Rebetol contenuto nello sperma sia in grado di esercitare i suoi potenziali effetti teratogeni o genotossici sull'embrione/feto umano. Sebbene i dati su circa 300 gravidanze seguite prospetticamente con esposizione paterna a Rebetol non abbiano mostrato un aumentato rischio di malformazioni rispetto alla popolazione in generale, ne' alcun tipo specifico di malformazione, si devono avvisare i pazienti di sesso maschile o le loro partner in eta' fertile di ricorrere ad un adeguato metodo contraccettivo durante il trattamento con Rebetol e per sei mesi dopo la conclusione del trattamento. In questo periodo, vanno eseguiti test di gravidanza mensili di routine. Agli uomini le cui partner sono in gravidanza deve essere raccomandato l'utilizzo del preservativo per ridurre al minimo il rischio di trasferimento di Rebetol alla partner. Gravidanza: l'uso di Rebetol e' controindicato durante la gravidanza. In studi preclinici, Rebetol si e' dimostrato teratogeno e genotossico (vedere paragrafi 4.4 e 5.3). Allattamento: non e' noto se Rebetol sia escreto nel latte materno. A causa delle potenziali reazioni avverse nei lattanti, l'allattamento deve essere sospesoprima dell'inizio del trattamento. Fertilita': dati preclinici. Fertilita': negli studi su animali, Rebetol ha determinato effetti reversibili sulla spermatogenesi (vedere paragrafo 5.3). Teratogenicita': in tutte le specie animali in cui sono stati condotti studi appropriati, e' stato dimostrato un significativo potenziale teratogeno e/o embriocida di Rebetol, a dosi pari ad un ventesimo della dose raccomandata nell'uomo (vedere paragrafo 5.3). Genotossicita': Rebetol induce genotossicita' (vedere paragrafo 5.3).

Codice: 034459038
Codice EAN:

Codice ATC: J05AP01
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antivirali per uso sistemico
  • Antivirali ad azione diretta
  • Antivirali per il trattamento delle infezioni da hcv
  • Ribavirina
Temperatura di conservazione: non conservare al di sopra di +30 gradi
Forma farmaceutica: CAPSULE RIGIDE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: BLISTER

CAPSULE RIGIDE

24 MESI

BLISTER