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REFACTO AF IV 1FL1000UI+SIR4ML Produttore: PFIZER SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA LIMITATIVA

DENOMINAZIONE

REFACTO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antiemorragici, fattore VIII della coagulazione del sangue.

PRINCIPI ATTIVI

Moroctocog alfa.

ECCIPIENTI

Polvere: saccarosio, cloruro di calcio diidrato, L-Istidina, polisorbato 80, cloruro di sodio. Solvente: cloruro di sodio, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Trattamento e profilassi di episodi emorragici in pazienti affetti daemofilia A (deficienza congenita del fattore VIII). E' adatto per l'impiego negli adulti e nei bambini di qualsiasi eta', compresi i neonati. Non contiene il fattore di von Willebrand, e quindi non e' indicatonella malattia di von Willebrand.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' nota verso il principio attivo o uno qualsiasi deglieccipienti. Reazione allergica nota alla proteina di criceto.

POSOLOGIA

Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico con esperienza nel trattamento della emofilia A. Monitoraggio del trattamento: durante il decorso del trattamento, si raccomanda un'appropriata determinazione dei livelli del fattore VIII per la regolazione della dose da somministrare e la frequenza delle infusioni ripetute. I singoli pazienti possono avere una risposta variabile al fattore VIII,dimostrando emivite e recuperi differenti. La dose basata sul peso corporeo potrebbe dover essere adattata in pazienti sovrappeso o sottopeso. Nella eventualita' di interventi chirurgici importanti, in particolare, e' indispensabile un preciso monitoraggio della terapia sostitutiva mediante l'analisi della coagulazione (attivita' plasmatica del fattore VIII). Quando si monitorano i livelli di attivita' del fattore VIII nei pazienti durante il trattamento con questo farmaco, l'utilizzodel test cromogenico e' raccomandato. Quando si utilizza un test di coagulazione "one stage" in vitro basato sul tempo di tromboplastina (aPTT) per la determinazione dell'attivita' del fattore VIII nei campioni di sangue dei pazienti, i risultati dell'attivita' del fattore VIII plasmatico possono essere significativamente influenzati sia dal tipo di reagente aPTT sia dallo standard di riferimento utilizzati nel test. Inoltre, possono esservi discrepanze significative tra i risultati dei test ottenuti da un test di coagulazione "one stage" basato su aPTTe il test cromogenico. Generalmente, i risultati del test di coagulazione "one stage" sono il 20%-50% inferiori rispetto ai risultati del test con substrato cromogenico. Lo standard di laboratorio del questo farmaco puo' essere utilizzato per correggere questa discrepanza. Cio' e' particolarmente importante quando si cambiano il laboratorio e/o i reagenti utilizzati. Posologia: la dose e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravita' della carenza del fattore VIII, dallalocalizzazione e dall'entita' dell'emorragia nonche' dalle condizionicliniche del paziente. Le dosi somministrate devono essere titolate sulla base della risposta clinica del paziente. In presenza di un inibitore, potrebbero essere richiesti dosaggi maggiori o un trattamento specifico adeguato. Il numero di unita' di fattore VIII somministrate e'espresso in Unita' Internazionali (UI), che sono relative allo standard attuale dell'OMS per i prodotti contenenti fattore VIII. L'attivita' plasmatica del fattore VIII e' espressa o in percentuale (rispetto al plasma umano normale) o in UI (rispetto ad uno Standard Internazionale per il fattore VIII plasmatico). Una UI di attivita' del fattore VIII e' equivalente alla quantita' di fattore VIII presente in 1 ml di plasma umano normale. Un altro prodotto medicinale moroctocog alfa approvato per l'utilizzo fuori dall'Europa ha una potenza diversa calcolata utilizzando un test "one stage" calibrato con lo standard internazionale dell'OMS; questo medicinale e' identificato con il nome commerciale XYNTHA. A causa della diversita' dei metodi utilizzati per calcolare la potenza di XYNTHA e questo farmaco, 1 UI del prodotto XYNTHA (calibrato con test "one stage") e' approssimativamente equivalente a 1,38UI del prodotto questo medicinale (calibrato con test cromogenico). Se si prescrive questo medicinale ad un paziente normalmente trattato con XYNTHA, il medico puo' prendere in considerazione l'aggiustamento del dosaggio terapeutico sulla base dei valori di recupero del fattore VIII. Per il trattamento previsto in caso di viaggi, i soggetti affetti da emofilia A devono essere avvertiti di portare con se' una quantita' adeguata di medicinale a base di fattore VIII, sulla base della posologia seguita. Si devono avvertire i pazienti di consultare il proprio medico prima di viaggiare. Trattamento su richiesta: il calcolo della dose richiesta di fattore VIII si basa sulla considerazione empiricache 1 UI di fattore VIII per kg di peso corporeo aumenti l'attivita' plasmatica del fattore VIII di 2 UI/dl. La dose richiesta e' calcolatautilizzando la seguente formula: Unita' richieste (UI) = peso corporeo (kg) x incremento (% o UI/dl) del fattore VIII desiderato x 0,5 (UI/kg su UI/dl), dove 0,5 UI/kg su UI/dl rappresenta il reciproco del recupero generalmente osservato a seguito di infusioni di fattore VIII. La dose da somministrare e la frequenza di somministrazione devono essere sempre orientate all'efficacia clinica nel singolo caso. Nella eventualita' dei seguenti episodi emorragici, l'attivita' del fattore VIIInon deve scendere al di sotto dei livelli plasmatici forniti (in% delvalore normale o in UI/dl) nel corrispondente periodo. La seguente tabella puo' essere usata per regolare il dosaggio negli episodi di sanguinamento e in occasione di interventi chirurgici. Grado di emorragia/tipo di operazione chirurgica. Emorragia. Emartro iniziale, sanguinamento muscolare o del cavo orale. Livelli di fattore viii richiesti (% o ui/dl): 20-40; frequenza delle dosi (ore)/ durata della terapia (giorni): ripetere ogni 12-24 ore. Almeno 1 giorno fino a risoluzione dell'episodio di sanguinamento come indicato dal dolore o al raggiungimento dell'emostasi. Emartro più marcato, sanguinamento muscolare o ematoma. Livelli di fattore viii richiesti (% o ui/dl): 30-60; frequenza delle dosi (ore)/ durata della terapia (giorni): ripetere l'infusione ogni 12-24 ore per 3-4 giorni o più fino a risoluzione del dolore e delladisabilità acuta. Emorragie pericolose per la vita. Livelli di fattore viii richiesti (% o ui/dl): 60-100; frequenza delle dosi (ore)/ durata della terapia (giorni): ripetere l'infusione ogni 8-24 ore fino alla scomparsa del rischio. Operazioni chirurgiche. Minori, incluse le estrazioni dentali. Livelli di fattore viii richiesti (% o ui/dl): 30-60; frequenza delle dosi (ore)/ durata della terapia (giorni): ogni 24 ore, per almeno 1 giorno, fino al raggiungimento della cicatrizzazione.Maggiori. Livelli di fattore viii richiesti (% o ui/dl): 80-100 (pre-e post- operazione); frequenza delle dosi (ore)/ durata della terapia(giorni): ripetere l'infusione ogni 8-24 ore fino ad una cicatrizzazione adeguata della ferita, poi continuare la terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere una attività del fattore viii dal 30% al 60 % (ui/dl).

CONSERVAZIONE

Questo medicinale 250 UI, 500 UI, 1000 UI, 2000 UI polvere e solventeper soluzione iniettabile. Questo medicinale da 250 UI, 500 UI, 1000 UI, 2000 UI, 3000 UI polvere e solvente per soluzione iniettabile in siringa preriempita. Conservare e trasportare refrigerato (2 gradi C. -8 gradi C.). Non congelare. Tenere il prodotto nell'imballaggio esterno per tenerlo al riparo dalla luce.

AVVERTENZE

Ipersensibilita': con questo farmaco sono state osservate reazioni diipersensibilita' di tipo allergico. Il medicinale contiene tracce di proteine di criceto. Qualora si manifestino sintomi di ipersensibilita', si devono avvertire i pazienti di interrompere immediatamente l'usodel medicinale e di contattare il medico. I pazienti devono essere informati dei segni premonitori delle reazioni di ipersensibilita', inclusi orticaria, orticaria generalizzata, senso di oppressione toracica,respiro sibilante, ipotensione ed anafilassi. In caso di shock devonoessere messi in atto gli standard medici di trattamento dello shock. Inibitori La formazione di anticorpi neutralizzanti (inibitori) verso il fattore VIII rappresenta una complicanza nota nel trattamento di soggetti affetti da emofilia A. Tali inibitori sono generalmente immunoglobuline IgG dirette contro l'attivita' procoagulante del fattore VIII, e sono quantificate in Unita' Bethesda (UB) per ml di plasma per mezzo del saggio modificato. Il rischio di sviluppare inibitori e' correlato alla severita' della malattia e al tempo di esposizione al fattoreVIII, essendo maggiore entro i primi 20 giorni di esposizione. Raramente gli inibitori possono svilupparsi dopo i primi 100 giorni dall'esposizione. Casi di comparsa di inibitore ricorrente (a basso titolo) sono stati osservati a seguito del passaggio da un prodotto a base di fattore VIII ad un altro, in pazienti gia' in precedenza trattati con piu' di 100 giorni di esposizione e con una storia precedente di sviluppo di inibitori. Si raccomanda pertanto di monitorare attentamente tutti i pazienti per la ricomparsa di inibitori dopo qualsiasi passaggio da un prodotto a un altro. La rilevanza clinica dello sviluppo di inibitori dipendera' dal titolo dell'inibitore: gli inibitori a basso titolo presenti temporaneamente o che rimarranno costantemente a basso titolo incideranno meno sul rischio di risposta clinica insufficiente rispetto agli inibitori ad alto titolo. In generale, tutti i pazienti trattati con prodotti a base di fattore VIII della coagulazione devono essere attentamente monitorati per lo sviluppo di inibitori mediante appropriate osservazioni cliniche ed esami di laboratorio. Se non si ottengono i livelli plasmatici di attivita' del fattore VIII attesi, o se l'emorragia non e' controllata con una dose adeguata, deve essere eseguito un esame al fine di determinare se siano presenti inibitori del fattore VIII. Nei pazienti con livelli elevati di inibitore, la terapia con fattore VIII potrebbe non essere efficace e devono essere prese inconsiderazione altre soluzioni terapeutiche. La gestione di questi pazienti deve essere affidata a medici con esperienza nel trattamento dell'emofilia e con gli inibitori del fattore VIII. Segnalazioni di mancanza di efficacia Sono state ricevute durante gli studi clinici e nel contesto post-marketing segnalazioni di mancanza di efficacia, principalmente nei pazienti in profilassi. La mancanza di efficacia e' stata descritta come sanguinamento nelle articolazioni target , sanguinamento in nuove articolazioni oppure una sensazione soggettiva del pazientedi insorgenza di nuovo sanguinamento. Quando si prescrive questo farmaco, e' importante titolare e monitorare individualmente per ogni paziente i livelli di fattore VIII per assicurare un'adeguata risposta terapeutica. Al fine di mantenere un collegamento tra il paziente e il numero di lotto del medicinale, si raccomanda fortemente di prendere nota del nome sulla confezione ed il numero di lotto del prodotto ad ognisomministrazione di questo medicinale ad un paziente. I pazienti possono incollare una delle etichette rimovibili applicate sul flaconcino o sulla siringa preriempita per tracciare il numero di lotto sul loro diario o per segnalare eventuali effetti indesiderati. Eventi cardiovascolari: in pazienti che presentano fattori di rischio cardiovascolare, la terapia sostitutiva con il fattore VIII potrebbe far aumentare ilrischio cardiovascolare. Complicazioni correlate al catetere: se e' necessario un dispositivo di accesso venoso centrale (central venous access device, CVAD), deve essere preso in considerazione il rischio di complicazioni correlate al CVAD, incluse infezioni localizzate, batteriemia e trombosi in sede di catetere. Contenuto di sodio: dopo ricostituzione il medicinale contiene 1,23 mmol (29 mg) di sodio in ciascun flaconcino o in ciascuna siringa preriempita, da tenere in considerazione in caso di pazienti sottoposti a diete iposodiche.

INTERAZIONI

Non sono state segnalate interazioni tra medicinali contenenti fattore VIII ricombinante della coagulazione e altri farmaci.

EFFETTI INDESIDERATI

Riepilogo del profilo di sicurezza. Reazioni di ipersensibilita' o allergiche (che possono comprendere angioedema, bruciore e dolore nel sito di iniezione, brividi, vampate, orticaria generalizzata, mal di testa, orticaria, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, senso di oppressione toracica, formicolio, vomito, respiro sibilante) sono state osservate raramente con ReFacto e possono in alcuni casi evolvere a grave anafilassi incluso shock. Tracce di proteina di criceto possono essere presenti in questo farmaco. Molto raramente, e' stato osservato lo sviluppo di anticorpi verso proteine di criceto, ma non sono state riportate sequele cliniche. In uno studio con ReFacto, venti dei 113 (18%) pazienti precedentemente trattati (PTP) hanno avutoun aumento del titolo di anticorpi anti-CHO, senza alcun effetto clinico manifesto. Lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti (inibitori) puo' verificarsi in pazienti affetti da emofilia A trattati con fattore VIII, incluso questo medicinale. L'eventuale presenza di inibitori si manifestera' come un'insufficiente risposta clinica. In tali casi, si raccomanda di contattare un centro specializzato nella cura dell'emofilia. Riassunto delle reazioni avverse. Il riassunto riportato di seguito si basa sulla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA (SOC e livello "Termine preferito"). Le frequenze sono state valutate secondo la convenzione seguente: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 fino a <1/10) e non comune (>=1/1.000 fino a <1/100). Il riassunto elenca le reazioni avverse segnalate negli studi clinici con ReFacto e questo farmaco. Le frequenze si basano sugli eventi avversi per tutte lecause emergenti dal trattamento in studi clinici aggregati con 715 soggetti (591 PTP, 124 pazienti non trattati in precedenza (PUP)). All'interno di ogni raggruppamento, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravita'. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune >= 1/10: inibizione del fviii (pup), comune >= 1/100 fino a < 1/10: inibizione del fviii (ptp). Disturbi del sistema immunitario. Non comune >= 1/1.000 fino a < 1/100: reazione anafilattica.Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune >= 1/100 fino a <1/10: appetito ridotto. Patologie del sistema nervoso. Molto comune >= 1/10: cefalea; comune >= 1/100 fino a < 1/10: capogiro; non comune >= 1/1.000 fino a < 1/100: neuropatia periferica; sonnolenza; disgeusia. Patologie cardiache. Non comune >= 1/1.000 fino a < 1/100: angina pectoris; tachicardia; palpitazioni. Patologie vascolari. Comune >= 1/100 fino a < 1/10: emorragia; ematoma; non comune >= 1/1.000 fino a < 1/100: ipotensione; tromboflebite; vampate. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune >= 1/10: tosse; non comune >= 1/1.000 fino a < 1/100: dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune >= 1/100 fino a < 1/10: diarrea; vomito; dolore addominale; nausea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune >= 1/100 fino a < 1/10: orticaria; rash; prurito; non comune >= 1/1.000 fino a < 1/100: iperidrosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune >= 1/10: artralgia; comune >= 1/100 fino a < 1/10: mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune >= 1/10: piressia; comune >= 1/100 fino a < 1/10: brividi; reazione correlata al sito del catetere; non comune >= 1/1.000 fino a < 1/100: astenia; reazione al sito di iniezione; doloreal sito di iniezione; infiammazione del sito di iniezione. Esami diagnostici. Comune >= 1/100 fino a < 1/10: test degli anticorpi positivo;test degli anticorpi anti-fattore viii positivo; non comune >= 1/1.000 fino a < 1/100: aumento dell'aspartato aminotransferasi; aumento dell'alanina aminotransferasi; aumento della bilirubina ematica; aumento della creatinfosfochinasi ematica. Popolazione pediatrica: sono stati segnalati come possibilmente correlati al trattamento con questo farmaco un evento di cisti in un paziente di 11 anni e un evento descritto come confusione in un paziente di 13 anni. La sicurezza di questo medicinale e' stata valutata in studi che hanno incluso sia adulti trattati in precedenza sia bambini e adolescenti trattati in precedenza (n=18di eta' compresa tra 12-16 anni in uno studio e n=49 di eta' compresatra 7-16 anni in uno studio di supporto), con una tendenza a una frequenza piu' alta di reazioni avverse in bambini di eta' compresa tra 7-16 anni rispetto agli adulti. Un'esperienza aggiuntiva sulla sicurezzanei bambini e' stata acquisita attraverso studi che hanno coinvolto sia pazienti trattati in precedenza (n=18 eta' <6 anni e n=19 eta' da 6a <12 anni) sia pazienti non trattati in precedenza (n=23 eta' <6 anni), i quali supportano un profilo di sicurezza simile a quello osservato nei pazienti adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopol'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non sono stati condotti studi con il fattore VIII sulla riproduzione animale, pertanto non sono disponibili dati sulla fertilita'. Essendo rara l'insorgenza dell'emofilia A nelle donne, non si ha esperienza sull'uso del fattore VIII durante la gravidanza e l'allattamento. Quindi, il fattore VIII deve essere utilizzato durante la gravidanza e l'allattamento al seno solo se chiaramente indicato.

Codice: 034421038
Codice EAN:

Codice ATC: B02BD02
  • Sangue ed organi emopoietici
  • Antiemorragici
  • Vitamina k ed altri emostatici
  • Fattori della coagulazione del sangue
  • Fattore viii di coagulazione
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, in frigorifero, non congelare
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

36 MESI

FLACONE