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SANDOSTATINA LAR 3FL 20MG+SIR+ Produttore: NOVARTIS FARMA SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

SANDOSTATINA LAR POLVERE E SOLVENTE PER SOSPENSIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Somatostatina e analoghi.

PRINCIPI ATTIVI

Un flacone contiene 10 mg di octreotide (come octreotide acetato). Unflacone contiene 20 mg di octreotide (come octreotide acetato). Un flacone contiene 30 mg di octreotide (come octreotide acetato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Polvere (Flacone): poli (DL lattide-co-glicolide), mannitolo (E421). Solvente (Siringa preriempita): carmellosa sodica, mannitolo (E421), polossamero 188, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Trattamento di pazienti con acromegalia in cui l'intervento chirurgico risulta inappropriato o non efficace, o in attesa che la radioterapia raggiunga la massima efficacia (vedere paragrafo 4.2). Trattamento di pazienti con sintomi associati a tumori endocrini funzionanti gastro-entero-pancreatici come tumori carcinoidi con caratteristiche della sindrome del carcinoide (vedere paragrafo 5.1). Trattamento di pazienticon tumori neuroendocrini in stadio avanzato dell'intestino medio o con localizzazione del tumore primitivo non nota in cui sono stati esclusi i siti estranei all'intestino medio. Trattamento di adenomi ipofisari secernenti TSH: quando la secrezione non si normalizza dopo chirurgia e/o radioterapia; in pazienti in cui la chirurgia non e' appropriata; in pazienti irradiati, fino a quando la radioterapia raggiunga l'efficacia.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

Posologia. Acromegalia: si raccomanda di iniziare il trattamento con la somministrazione di Sandostatina LAR 20 mg ad intervalli di 4-settimane per 3 mesi. I pazienti in trattamento con Sandostatina per via sottocutanea possono iniziare il trattamento con Sandostatina LAR il giorno dopo l'ultima dose di Sandostatina per via sottocutanea. Successive modifiche del dosaggio devono basarsi sulle concentrazioni ematiche dell'ormone della crescita (GH) e del fattore di crescita insulino-simile 1/somatomedina C (IGF-1) e sulla sintomatologia clinica. Nei pazienti nei quali, entro il periodo di 3 mesi, sia la sintomatologia clinica che i parametri biochimici (GH; IGF-1) non siano stati controllati in modo soddisfacente (concentrazioni di GH ancora superiori a 2,5 microgrammi/L), la dose puo' essere aumentata a 30 mg ogni 4 settimane. Se dopo 3 mesi, GH, IGF-1, e/o la sintomatologia non risultassero ancora adeguatamente controllati alla dose di 30 mg, la dose puo' essere aumentata a 40 mg ogni 4 settimane. Nei pazienti dove le concentrazioni di GH si mantengono costantemente al di sotto di 1 microgrammo/L, le concentrazioni sieriche di IGF 1 si normalizzano e si ha la scomparsa della maggior parte dei segni/sintomi reversibili dell'acromegalia, dopo 3 mesi di trattamento con 20 mg, puo' essere somministrata Sandostatina LAR 10 mg ogni 4 settimane. Tuttavia, particolarmente in questo gruppo di pazienti dove si usa questo basso dosaggio di Sandostatina LAR, si raccomanda un adeguato controllo delle concentrazioni sieriche diGH e IGF-1 e dei segni e sintomi clinici. Nei pazienti con una dose stabile di Sandostatina LAR, si devono effettuare i controlli di GH e IGF-1 ogni 6 mesi. Tumori endocrini gastro-entero-pancreatici Trattamento di pazienti con sintomi associati a tumori neuroendocrini gastro-entero-pancreatici funzionanti Si raccomanda di iniziare il trattamento con la somministrazione di Sandostatina LAR 20 mg ad intervalli di 4-settimane. I pazienti in trattamento con Sandostatina per via sottocutanea devono continuare il trattamento alla dose risultata in precedenzaefficace per 2 settimane dopo la prima iniezione di Sandostatina LAR.Nei pazienti nei quali, sia la sintomatologia clinica che i parametribiochimici risultano ben controllati dopo 3 mesi di trattamento, la dose puo' essere ridotta a Sandostatina LAR 10 mg ogni 4 settimane. Neipazienti nei quali, sia la sintomatologia clinica che i parametri biochimici risultano solo parzialmente controllati dopo 3 mesi di trattamento, la dose puo' essere aumentata a Sandostatina LAR 30 mg ogni 4 settimane. Nei giorni nei quali, durante il trattamento con SandostatinaLAR, i sintomi associati ai tumori gastro-enteropancreatici peggiorano, si raccomanda la somministrazione in aggiunta di Sandostatina per via sottocutanea alla dose usata prima dell'inizio del trattamento con Sandostatina LAR. Questa evenienza puo' verificarsi soprattutto nei primi 2 mesi di trattamento fino a quando non vengono raggiunte le concentrazioni terapeutiche di octreotide. Trattamento di pazienti con tumori neuroendocrini in stadio avanzato dell'intestino medio o con localizzazione del tumore primitivo non nota in cui sono stati esclusi i siti estranei all'intestino medio La dose raccomandata di Sandostatina LAR e' 30 mg somministrata ogni 4 settimane (vedere paragrafo 5.1). Il trattamento con Sandostatina LAR per il controllo del tumore deve essere continuato anche in assenza di progressione del tumore. Trattamento di adenomi ipofisari secernenti TSH Il trattamento con Sandostatina LAR deve essere iniziato alla dose di 20 mg ad intervalli di 4-settimaneper 3 mesi prima di considerare un aggiustamento della dose. La dose sara' poi regolata sulla base della risposta del TSH e dell'ormone tiroideo. Uso nei pazienti con funzionalita' renale compromessa La funzionalita' renale compromessa non modifica l'esposizione totale ad octreotide (AUC) se somministrato per via sottocutanea come Sandostatina. Diconseguenza, non e' necessario modificare la dose di Sandostatina LAR. Uso nei pazienti con funzionalita' epatica compromessa: in uno studio in cui Sandostatina e' stata somministrata sia per via sottocutanea che endovenosa, si e' visto che la capacita' di eliminazione del farmaco puo' essere ridotta in pazienti con cirrosi epatica, ma non in quelli con steatosi epatica. In alcuni casi in pazienti con funzione epatica compromessa puo' essere richiesto un aggiustamento del dosaggio. Uso nei pazienti anziani: in uno studio con Sandostatina somministrata per via sottocutanea, non e' stata necessaria alcuna modifica del dosaggio in soggetti con eta' >=65 anni. Di conseguenza, non e' richiesta alcuna modifica del dosaggio di Sandostatina LAR in questo gruppo di pazienti. Uso nei bambini: l'esperienza nell'uso di Sandostatina LAR neibambini e' limitata. Modo di somministrazione: Sandostatina LAR puo' essere somministrata solo con iniezioni in sede intramuscolare profonda. La sede per le iniezioni intramuscolari ripetute deve essere alternata tra il gluteo sinistro e quello destro (vedere paragrafo 6.6).

CONSERVAZIONE

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Sandostatina LAR deve essere conservata a temperatura inferiore a 25 gradi C il giorno della somministrazione. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione, vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Generali: poiche' i tumori ipofisari GH-secernenti possono talvolta espandersi causando serie complicazioni (ad esempio alterazioni del campo visivo), e' essenziale un attento monitoraggio di tutti i pazienti.In caso di espansione del tumore deve essere valutata la possibilita'di procedure alternative. In pazienti femmine acromegaliche, i benefici terapeutici di una riduzione dei livelli dell'ormone della crescita(GH) e la normalizzazione del fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1) possono potenzialmente ripristinare la fertilita'. Le pazienti in eta' fertile devono essere informate di utilizzare, se necessario, durante il trattamento con octreotide un'adeguata contraccezione (vedere anche paragrafo 4.6). Nei pazienti in trattamento prolungato con octreotide deve essere controllata la funzione tiroidea. Durante la terapia con octreotide deve essere controllata la funzione epatica. Eventicorrelati all'apparato cardiovascolare Sono stati riportati casi comuni di bradicardia. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio di farmaci quali beta-bloccanti, calcio-antagonisti, o agenti per ilcontrollo del bilancio idro-elettrolitico (vedere paragrafo 4.5). Colecisti ed eventi correlati La calcolosi biliare e' un evento molto comune durante il trattamento con Sandostatina e puo' essere associata a colecistite e dilatazione del dotto biliare (vedere paragrafo 4.8). Inoltre, sono stati segnalati casi di colangite come complicanza della calcolosi biliare in pazienti che assumevano Sandostatina nel contesto post-marketing. Un controllo ecografico della colecisti e' consigliabile sia prima che a intervalli di 6 mesi durante il trattamento con Sandostatina LAR. Metabolismo glucidico: per l'azione inibitoria sull'ormone della crescita, sul glucagone e sul rilascio di insulina, Sandostatina LAR puo' influenzare la regolazione del metabolismo del glucosio.La tolleranza glucidica postprandiale puo' essere alterata. Come segnalato in pazienti trattati con Sandostatina per via sottocutanea, in alcuni casi puo' essere indotto uno stato di iperglicemia persistente come conseguenza della somministrazione cronica del farmaco. E' stata riportata anche ipoglicemia. Nei pazienti con concomitante diabete mellito di Tipo I, e' probabile che Sandostatina LAR influisca sulla regolazione del glucosio, e il fabbisogno di insulina potrebbe essere ridotto. Nei pazienti non diabetici e nei pazienti con diabete di Tipo II con riserve di insulina parzialmente intatte, la somministrazione per via sottocutanea di Sandostatina potrebbe provocare un aumento della glicemia postprandiale. Si raccomanda dunque di monitorare la tolleranzaglucidica e la terapia antidiabetica. Nei pazienti con insulinoma, poiche' octreotide ha una maggiore potenza relativa di inibizione della secrezione dell'ormone della crescita e di glucagone, rispetto all'insulina, e poiche' la durata dell'effetto inibitorio sull'insulina e' minore, octreotide potrebbe aumentare la severita' e prolungare la durata dell'ipoglicemia. Questi pazienti devono essere controllati attentamente. Nutrizione: in alcuni pazienti octreotide puo' alterare l'assorbimento dei grassi presenti nella dieta. In alcuni pazienti in trattamento con octreotide si e' osservata una diminuzione consistente dei livelli di vitamina B12 e risultati anormali del test di Schilling. Si raccomanda di effettuare il monitoraggio dei livelli di vitamina B12 durante la terapia con Sandostatina LAR in pazienti che abbiano avuto in precedenza episodi di carenza di vitamina B12. Funzione pancreatica: in alcuni pazienti in terapia con octreotide per il trattamento dei tumori neuroendocrini gastroenteropancreatici e' stata osservata insufficienza pancreatica esocrina (IPE). I sintomi dell'IPE possono includeresteatorrea, feci liquide, gonfiore addominale e perdita di peso. Nei pazienti che manifestano tali sintomi occorre prendere in considerazione lo screening e il trattamento adeguato dell'IPE secondo le linee guida cliniche. Contenuto di sodio: Sandostatina LAR contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flacone, cioe' e' essenzialmente 'privo di sodio'.

INTERAZIONI

Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio di farmaci qualibeta-bloccanti, calcio antagonisti, o agenti per il controllo del bilancio idro-elettrolitico quando Sandostatina LAR e' somministrata contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4). Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio di insulina e farmaci antidiabetici quando Sandostatina LAR e' somministrata contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4)E' stato dimostrato che octreotide riduce l'assorbimento intestinale di ciclosporina e ritarda quello di cimetidina. La somministrazione contemporanea di octreotide e bromocriptina aumenta la biodisponibilita'della bromocriptina. Limitati dati pubblicati indicano che gli analoghi della somatostatina potrebbero diminuire la clearance metabolica dicomposti che notoriamente sono metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450, a causa della soppressione dell'ormone della crescita. Poiche' non si puo' escludere che octreotide abbia questo effetto, si deve pertanto prestare cautela nell'uso di altri farmaci prevalentemente metabolizzati dal CYP3A4 e che hanno un basso indice terapeutico (esempiochinidina, terfenadina). Uso concomitante con analoghi radioattivi della somatostatina La somatostatina e i suoi analoghi come l'octreotidesi legano in modo competitivo ai recettori della somatostatina e possono interferire con l'efficacia degli analoghi radioattivi della somatostatina. La somministrazione di Sandostatina LAR deve essere evitata per almeno 4 settimane prima della somministrazione di lutezio (^177 Lu) oxodotreotide, un radiofarmaco che si lega ai recettori della somatostatina. Se necessario, i pazienti possono essere trattati con analoghi della somatostatina a breve durata d'azione fino a 24 ore prima della somministrazione di lutezio (^177 Lu) oxodotreotide. Dopo la somministrazione di lutezio (^177 Lu) oxodotreotide, il trattamento con Sandostatina LAR puo' essere ripreso entro 4-24 ore e deve essere interrotto di nuovo 4 settimane prima della somministrazione successiva di lutezio (^177 Lu) oxodotreotide.

EFFETTI INDESIDERATI

Sintesi del profilo di sicurezza: le reazioni avverse piu' frequentemente riportate durante la terapia con octreotide comprendono disturbi gastrointestinali, disturbi del sistema nervoso, disturbi epatobiliarie disturbi del metabolismo e della nutrizione. Le reazioni avverse piu' comunemente segnalate durante gli studi clinici con octreotide sonostate diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, mal di testa, colelitiasi, iperglicemia e stipsi. Altre reazioni avverse riportate comunemente sono state capogiri, dolore localizzato, sabbia biliare, disfunzione tiroidea (diminuzione dell'ormone tireotropo [TSH], diminuzione del T4 totale e del T4 libero), feci molli, alterata tolleranza al glucosio, vomito, astenia e ipoglicemia. Elenco delle reazioni avverse: le seguenti reazioni avverse al farmaco, elencate di seguito, sono state raccolte durante gli studi clinici con octreotide: Le reazioni avverse al farmaco sono elencate secondo la categoria di frequenza, riportando per prima la reazione piu' frequente, usando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), comprese le segnalazioni isolate. All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Reazioni avverse al farmaco riportate negli studi clinici. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, dolore addominale, nausea, stipsi, flatulenza; comune: dispepsia, vomito, gonfiore addominale, steatorrea, feci molli, feci chiare. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: mal di testa; comune: capogiri. Patologie endocrine. Comune: ipotiroidismo, disturbi della tiroide (diminuzione del tsh, diminuzione del t4 totale e del t4 libero). Patologie epatobiliari. Molto comune: colelitiasi; comune: colecistite, fango biliare, iperbilirubinemia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: iperglicemia; comune: ipoglicemia, alterata tolleranza al glucosio, anoressia; non comune: disidratazione. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazione nella sede di iniezione; comune: astenia. Esami diagnostici. Comune: aumento dei livelli di transaminasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, rash, alopecia. Patologie respiratorie. Comune:dispnea. Patologie cardiache. Comune: bradicardia; non comune: tachicardia. Le reazioni avverse al farmaco riportate spontaneamente, presentate di seguito sono state segnalate su base volontaria e non e' sempre possibile determinare in modo affidabile la frequenza o una relazione causale con l'esposizione al farmaco. Reazioni avverse al farmaco provenienti da segnalazioni spontanee. Disturbi del sistema ematico e linfatico: trombocitopenia; disturbi del sistema immunitario: anafilassi, reazioni di allergia/ipersensibilita'; patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria; patologie epatobiliari: pancreatite acuta, epatite acuta senza colestasi, epatite colestatica, colestasi, ittero, ittero colestatico; patologie cardiache: aritmia; esami diagnostici: aumento dei livelli di fosfatasi alcalina, aumento dei livelli di gamma glutamiltransferasi. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Colecisti ed eventi correlati: gli analoghi della somatostatina hanno dimostrato di inibire la contrattilita' della colecisti e di diminuire la secrezione biliare, eventi che possono portare ad anomalie dellacolecisti o sabbia biliare. Lo sviluppo di calcoli biliari e' stato riscontrato nel 15-30% dei pazienti trattati a lungo termine con Sandostatina s.c.. L'incidenza nella popolazione generale (dai 40 ai 60 anni) e' del 5-20%. L'esposizione a Sandostatina LAR di pazienti con acromegalia o tumori gastro-entero- pancreatici mostra che il trattamento con Sandostatina LAR non aumenta l'incidenza della formazione di calcoli biliari rispetto al trattamento s.c.. Se si formano calcoli biliari,di solito sono asintomatici; i calcoli sintomatici dovrebbero essere trattati o con terapia di dissoluzione con acidi biliari o con intervento chirurgico. Patologie gastrointestinali: in rari casi gli eventi avversi a carico dell'apparato gastrointestinale possono presentare le caratteristiche di un'occlusione intestinale acuta, con progressiva distensione addominale, grave dolore in sede epigastrica, dolorabilita' addominale e reazione di difesa addominale. La frequenza degli effettiindesiderati gastrointestinali e' nota diminuire nel tempo con la continuazione del trattamento. Ipersensibilita' e reazioni anafilattiche:durante l'esperienza post- marketing sono state riscontrate ipersensibilita' e reazioni allergiche. Quando questi eventi si verificano, interessano prevalentemente la pelle, raramente la bocca e le vie respiratorie. Sono stati segnalati casi isolati di shock anafilattico. Reazioni nella sede di iniezione: nei pazienti in trattamento con Sandostatina LAR sono state comunemente riportate reazioni correlate alla sede di iniezione comprendenti dolore, rossore, emorragia, prurito, gonfioreo indurimento; comunque questi eventi non hanno richiesto nella maggior parte dei casi nessun intervento clinico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: anche se l'escrezione misurata dei grassi fecali puo' risultare aumentata, non c'e' tuttavia ad oggi evidenza che il trattamento a lungo termine con octreotide abbia causato un deficit nutrizionale da malassorbimento. Enzimi pancreatici: in casi molto rari e' stata riportata pancreatite acuta entro le prime ore o i primi giorni di trattamento con Sandostatina per via sottocutanea che si e' risoltacon la sospensione del farmaco. Inoltre, e' stata riportata pancreatite indotta da colelitiasi nei pazienti in trattamento a lungo termine con Sandostatina per via sottocutanea. Patologie cardiache: la bradicardia e' una reazione avversa comune con gli analoghi della somatostatina. Sia in pazienti con acromegalia sia in pazienti con sindrome carcinoide sono state osservate alterazioni elettrocardiografiche come prolungamento del QT, deviazione assiale, ripolarizzazione precoce, basso voltaggio, transizione R/S, progressione precoce dell'onda R e alterazioni non specifiche dell'onda ST-T. Non e' stata stabilita la relazione tra questi eventi e il trattamento con octreotide acetato in quanto molti di questi pazienti presentano malattie cardiache sottostanti (vedere paragrafo 4.4). Trombocitopenia: durante l'esperienza post-marketing e' stata riportata trombocitopenia, in particolare durante il trattamento con Sandostatina (e.v.) in pazienti con cirrosi epatica e durante il trattamento con Sandostatina LAR. Questa condizione e' reversibile con l'interruzione del trattamento.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati relativi all'uso di octreotide in donne in gravidanza sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte) e in circa un terzo dei casi i risultati della gravidanza sono sconosciuti. La maggior parte delle segnalazioni sono pervenute dopo la commercializzazione di octreotide e oltre il 50% di gravidanze esposte sono state riportate in pazienti acromegaliche. La maggior parte delle donne e' stata esposta a octreotide durante il primo trimestre di gravidanza a dosi variabili da 100 a 1200 microgrammi/die di Sandostatina somministrata per via sottocutanea o da 10 a 40 mg/mese di Sandostatina LAR. In circa il 4% delle gravidanze con esito noto sono state riportate anomalie congenite. Per questi casi non e' stata sospettata una relazione causale con l'octreotide. Studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Come misura precauzionale, e' preferibile evitare di usare Sandostatina LAR durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.4). Allattamento: non e' noto se l'octreotide venga escreto nel latte materno. Studi su animali hanno mostrato che l'octreotide e' escreto nellatte materno. Le pazienti non devono allattare durante il trattamento con Sandostatina LAR. Fertilita': non e' noto se l'octreotide ha un effetto sulla fertilita' nell'uomo. Nei maschi nati da madri trattate durante la gravidanza e l'allattamento e' stato osservato un ritardo nella discesa dei testicoli. L'octreotide comunque non ha compromesso la fertilita' nei ratti maschi e femmine a dosi fino a 1 mg/kg di peso corporeo al giorno (vedere paragrafo 5.3)

Codice: 027083334
Codice EAN:

Codice ATC: H01CB02
  • Preparati ormonali sistemici,escl.ormoni sessuali e insuline
  • Ormoni ipofisari, ipotalamici ed analoghi
  • Ormoni ipotalamici
  • Somatostatina ed analoghi
  • Octreotide
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOSPENSIONE INIETTABILE RILASCIO PROLUNGATO
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOSPENSIONE INIETTABILE RILASCIO PROLUNGATO

36 MESI

FLACONE