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TOPAMAX 60CPS 15MG FL Produttore: JANSSEN CILAG SPA

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

TOPAMAX CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antiepilettici, preparati antiemicranici.

PRINCIPI ATTIVI

Una capsula contiene 15 mg di topiramato. Una capsula contiene 25 mg di topiramato. Eccipienti ad effetto noto: include anche sfere di zucchero che contengono non meno del 62.5% e non piu' del 91.5% di saccarosio. La capsula da 15 mg contiene tra 28,1 e 41,2 mg di saccarosio. Lacapsula da 25 mg contiene tra 46,8 e 68,6 mg di saccarosio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Zucchero sfere (amido di mais, saccarosio), povidone, acetato di cellulosa. Capsula di gelatina: gelatina, titanio diossido (E171). Inchiostro di stampa: inchiostro nero (ferro ossido nero (E172), gommalacca eglicole propilenico).

INDICAZIONI

Monoterapia negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di eta' superiore ai 6 anni con crisi parziali con o senza generalizzazione secondaria, e crisi tonico-cloniche generalizzate primarie. Terapia aggiuntiva nei bambini a partire dai 2 anni di eta', negli adolescenti e negli adulti con crisi di origine parziale, con o senza generalizzazione secondaria o crisi tonico-cloniche generalizzate primarie e per il trattamento di crisi associate alla sindrome di Lennox-Gastaut. Topiramatoe' indicato negli adulti per la profilassi dell'emicrania dopo attenta valutazione delle possibili alternative terapeutiche. Topiramato none' destinato al trattamento acuto.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; profilassi dell'emicrania in gravidanzae nelle donne in eta' fertile che non facciano uso di un metodo contraccettivo molto efficace.

POSOLOGIA

Posologia: si raccomanda di iniziare il trattamento con una dose bassa, seguita da aumenti graduali fino alla dose efficace. Dose e velocita' del suo aumento graduale devono essere stabiliti in base alla risposta clinica. Non e' necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche di topiramato per ottimizzare la terapia con Topamax. In rare occasioni, l'aggiunta di topiramato a fenitoina puo' richiedere un aggiustamento della dose di fenitoina per raggiungere la risposta clinica ottimale. L'aggiunta o l'eliminazione di fenitoina e carbamazepina a Topamax come terapia aggiuntiva puo' richiedere un aggiustamento della dose di Topamax. In pazienti con o senza una storia di crisi epilettiche o di epilessia, i farmaci antiepilettici (FAE), incluso topiramato, devono essere sospesi gradualmente per minimizzare il rischio di crisi epilettiche o di un'aumentata frequenza delle crisi. Negli studi clinici,le dosi giornaliere sono state diminuite ad intervalli settimanali di50-100 mg negli adulti con epilessia e di 25-50 mg negli adulti che ricevevano topiramato a dosi fino a 100 mg/die per la profilassi dell'emicrania. Negli studi clinici pediatrici, topiramato e' stato sospeso gradualmente in un periodo di 2-8 settimane. Epilessia: monoterapia. Generale: quando viene sospeso l'uso concomitante di FAE per raggiungere la monoterapia con topiramato, occorre prendere in considerazione i potenziali effetti sul controllo delle crisi. A meno che per motivi disicurezza non occorra sospendere improvvisamente la somministrazione del FAE concomitante, si raccomanda di ridurne gradualmente la dose dicirca un terzo ogni 2 settimane. Qualora siano sospesi farmaci con uneffetto di induzione enzimatica, i livelli di topiramato aumenteranno. Se clinicamente indicato, potrebbe essere necessaria una riduzione della dose di Topamax (topiramato). Adulti: la dose e il suo aumento graduale devono essere stabiliti in base alla risposta clinica. Si deve iniziare con 25 mg, da somministrare alla sera, per 1 settimana. La dose deve essere, quindi, aumentata ad intervalli settimanali o bi-settimanali con incrementi di 25 o 50 mg/die, diviso in due somministrazioni. Se il paziente non tollera questo regime di incremento della dose, si puo' procedere con incrementi piu' piccoli, o piu' distanziati nel tempo. La dose iniziale raccomandata per la monoterapia con topiramatonegli adulti e' compresa tra 100 e 200 mg/ die, suddivisa in 2 somministrazioni. La dose giornaliera massima raccomandata e' di 500 mg/ die, suddivisa in 2 somministrazioni. Alcuni pazienti con forme refrattarie di epilessia hanno tollerato la monoterapia con topiramato a dosi giornaliere di 1.000 mg. Queste raccomandazioni posologiche si applicano a tutti i pazienti adulti, anziani compresi, purche' non presentino malattie renali. Popolazione pediatrica (bambini di eta' superiore ai 6 anni): la dose e la velocita' del suo aumento graduale nei bambini devono essere stabilite in base alla risposta clinica. Il trattamento dei bambini di eta' superiore ai 6 anni deve iniziare con 0,5-1 mg/kg da somministrare alla sera, per la prima settimana. La dose deve esserequindi aumentata ad intervalli settimanali o bi-settimanali con incrementi di 0,5-1 mg/kg/die, diviso in due somministrazioni. Se il bambino non tollera questo regime di incremento della dose, si puo' procedere con incrementi piu' piccoli o piu' distanziati nel tempo. La dose iniziale raccomandata per la monoterapia con topiramato nei bambini di eta' superiore ai 6 anni e' di 100 mg/ die, in base alla risposta clinica (corrispondente a circa 2,0 mg/kg/die nei bambini da 6 a 16 anni). Epilessia: terapia aggiuntiva (crisi epilettiche di origine parziale, con o senza generalizzazione secondaria, crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, o crisi associate alla sindrome di Lennox-Gastaut). Adulti: la terapia deve iniziare con 25 - 50 mg, da somministrare alla sera, per una settimana. E' stato riportato l'utilizzo di dosi iniziali piu' basse, ma non e' stato studiato sistematicamente. Successivamente, la dose deve essere aumentata di 25-50 mg/ die a intervalli settimanali o bisettimanali e suddivisa in due somministrazioni. Alcuni pazienti possono raggiungere l'efficacia terapeutica con un'unica somministrazione giornaliera. Negli studi clinici condotti in terapia aggiuntiva, 200 mg era la dose efficace piu' bassa. La dose giornaliera abituale e' compresa fra 200 e 400 mg, suddivisa in due somministrazioni. Queste raccomandazioni posologiche si applicano a tutti i pazienti adulti, anziani compresi, purche' non presentino malattie renali (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica (bambini dai 2 anni di eta'): la dose giornaliera totale raccomandata di Topamax (topiramato) come terapia aggiuntiva varia da 5 a 9 mg/kg/ die, divisa in 2 somministrazioni. Si deve iniziare con 25 mg (o meno, sulla base di un intervallo di 1-3 mg/kg/ die), da somministrare alla sera, per la prima settimana. Ladose deve, quindi, essere aumentata ad intervalli settimanali o bi- settimanali con incrementi di 1-3 mg/kg/ die (divisi in due somministrazioni), per raggiungere la risposta clinica ottimale. Sono state valutate dosi fino a 30 mg/kg/ die , che si sono dimostrate generalmente ben tollerate. Emicrania. Adulti: la dose giornaliera totale raccomandata di topiramato per la profilassi dell'emicrania e' di 100 mg/ die, suddivisa in due somministrazioni. Si deve iniziare con 25 mg, da somministrare alla sera, per 1 settimana. La dose deve essere, quindi, aumentato con incrementi di 25 mg/ die, ad intervalli settimanali. Se il paziente non tollera questo regime di incremento della dose, si puo' procedere con intervalli fra gli aggiustamenti della dose piu' distanziati nel tempo. Alcuni pazienti potrebbero trarre beneficio da una dose totale giornaliera di 50 mg/ die. I pazienti hanno ricevuto una dose giornaliera totale fino a 200 mg/ die. Questa dose puo' essere di beneficio in alcuni pazienti, tuttavia, si raccomanda cautela per un'aumentata incidenza degli effetti indesiderati. Pazienti pediatrici: Topamax (topiramato) non e' raccomandato nel trattamento o nella prevenzione dell'emicrania nei bambini, poiche' i dati di sicurezza e di efficacia sono insufficienti. Raccomandazioni generali per la dose di Topamax inpopolazioni speciali di pazienti. Compromissione renale: in pazienti con funzione renale compromessa (CL CR <= 70 mL/min) topiramato deve essere somministrato con cautela poiche' la clearance plasmatica e quella renale di topiramato sono ridotte. I soggetti con compromissione renale nota possono richiedere un tempo superiore per raggiungere lo steady state a ciascuna dose. E' raccomandata meta' della dose iniziale eil mantenimento della dose (vedere paragrafo 5.2).

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Tenere il flacone ben chiuso per proteggere le capsule dall'umidita'.

AVVERTENZE

In situazioni nelle quali sia necessario, da un punto di vista medico, sospendere rapidamente topiramato, si raccomanda un monitoraggio adeguato (vedere paragrafo 4.2). Come con altri FAE, alcuni pazienti possono manifestare un aumento della frequenza delle crisi o l'insorgenza di nuovi tipi di crisi con topiramato. Questi fenomeni possono essere la conseguenza di un sovradosaggio, di una riduzione delle concentrazioni plasmatiche dei FAE usati in concomitanza, della progressione della malattia, o di un effetto paradosso. Durante il trattamento con topiramato e' molto importante mantenere un'idratazione adeguata. L'idratazione puo' ridurre il rischio di nefrolitiasi (vedere di seguito). Un'idratazione adeguata prima e durante lo svolgimento di attivita', comel'esercizio fisico o l'esposizione a temperature elevate, puo' ridurre il rischio di reazioni avverse correlate al calore (vedere paragrafo4.8). Donne in eta' fertile: topiramato puo' causare danno fetale e limitazione della crescita fetale (piccolo per l'eta' gestazionale e basso peso alla nascita) quando somministrato ad una donna incinta. I dati del registro Nord-Americano dei Farmaci Antiepilettici in gravidanza per topiramato in monoterapia hanno mostrato una prevalenza di malformazioni congenite maggiori piu' alta di circa 3 volte (4,3%), rispetto al gruppo di riferimento che non assumeva farmaci antiepilettici (1,4%). Inoltre, i dati ottenuti da altri studi indicano che, rispetto alla monoterapia, c'e' un aumentato rischio di effetti teratogeni associati all'impiego di farmaci antiepilettici in terapia di combinazione. Prima di iniziare il trattamento con topiramato in una donna in eta' fertile, si deve eseguire un test di gravidanza e si deve consigliare un metodo contraccettivo altamente efficace (vedere paragrafo 4.5). La paziente deve essere pienamente informata dei rischi connessi all'uso di topiramato durante la gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.6). Oligoidrosi: oligoidrosi (diminuzione della sudorazione) e' stata riportata in associazione con l'utilizzo di topiramato. La diminuzione della sudorazione e l'ipertermia (aumento della temperatura corporea) possonoverificarsi soprattutto nei bambini esposti ad alta temperatura ambiente. Disturbi dell'umore/Depressione: durante il trattamento con topiramato e' stato osservato un incremento dell'incidenza di disturbi dell'umore e di depressione. Suicidio/Ideazione suicidaria: nei pazienti trattati con antiepilettici in numerose indicazioni sono stati segnalati ideazione suicidaria e comportamento suicida. Una metanalisi di studi clinici randomizzati, controllati verso placebo con FAE, ha dimostrato un lieve aumento del rischio di ideazione suicidaria e di comportamento suicida. Non e' noto quale sia il meccanismo di questo rischio e i dati a disposizione non escludono la possibilita' di un aumentato rischio per topiramato. In studi clinici in doppio cieco, gli eventi correlati al suicidio (SREs: Suicide Related Events: ideazione suicidaria, tentativi di suicidio e suicidio) si sono verificati con una frequenza dello 0,5% nei pazienti trattati con topiramato (46 su 8.652 pazienti trattati) e con un'incidenza circa 3 volte piu' elevata rispetto aipazienti trattati con placebo (0,2%; 8 su 4.045 pazienti trattati). Ipazienti devono pertanto essere monitorati per riscontrare i segni diideazione suicidaria e comportamento suicida, e si deve considerare un trattamento appropriato. I pazienti (e chi si occupa di loro) devonoessere informati di richiedere assistenza medica nel caso in cui si manifestino segni di ideazione suicidaria o di comportamento suicida. Gravi reazioni cutanee: gravi reazioni cutanee (sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN)) sono state segnalate in pazienti che assumevano topiramato (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda che i pazienti siano informati sui segni di gravi reazioni cutanee. Se si sospetta SJS o TEN, l'uso di Topamax deve essere interrotto.Nefrolitiasi: alcuni pazienti, specialmente quelli con predisposizione alla nefrolitiasi, possono essere esposti a un piu' alto rischio di formazione di calcoli renali e di manifestazioni e sintomi associati, quali coliche renali, dolore renale o dolore al fianco. I fattori di rischio per la nefrolitiasi comprendono calcoli renali pregressi o un'anamnesi familiare per nefrolitiasi e ipercalciuria (vedere di seguito - Acidosi metabolica e sequele). Nessuno di questi fattori di rischio permette pero' di predire in modo attendibile la formazione di calcolidurante la terapia con topiramato. Inoltre, i pazienti che assumono altri farmaci associati a nefrolitiasi possono essere esposti a un piu'alto rischio. Ridotta funzionalita' renale: nei pazienti con funzionerenale compromessa (CLCR <= 70 mL/min), topiramato deve essere somministrato con cautela poiche' la clearance plasmatica e quella renale ditopiramato sono ridotte. Per raccomandazioni specifiche sulla posologia in pazienti con ridotta funzionalita' renale, vedere paragrafo 4.2.Ridotta funzionalita' epatica: nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica, topiramato deve essere somministrato con cautela, dato che la clearance di topiramato puo' essere ridotta. Sindrome da miopia acuta e glaucoma secondario ad angolo chiuso: in pazienti trattati con topiramato, e' stata segnalata una sindrome da miopia acuta associata a glaucoma secondario ad angolo chiuso. I sintomi comprendono un'insorgenza acuta di riduzione dell'acuita' visiva e/o dolore oculare. Le manifestazioni oftalmiche possono includere alcune o tutte le seguenti: miopia, midriasi, riduzione di profondita' della camera anteriore dell'occhio, iperemia oculare (arrossamento), distacchi della coroide, distacchi dell'epitelio pigmentato retinico, strie maculari e aumento della pressione intraoculare. Questa sindrome potrebbe essere associata a versamento sopraciliare, che comporta uno spostamento in avanti del cristallino e dell'iride, con glaucoma secondario ad angolo chiuso. I sintomi compaiono generalmente entro il primo mese di terapiacon topiramato. Contrariamente al glaucoma primario ad angolo chiuso,che si verifica raramente al di sotto dei 40 anni, il glaucoma secondario ad angolo chiuso, associato all'uso di topiramato, e' stato riportato sia negli adulti sia nei bambini. Il trattamento comprende la sospensione di topiramato il piu' rapidamente possibile, secondo il giudizio del medico curante e l'adozione di misure adeguate per ridurre la pressione intraoculare. In genere, con queste misure la pressione intraoculare si riduce. Un'elevata pressione intraoculare, di qualunque eziologia, se non trattata puo' comportare gravi conseguenze, compresa la perdita permanente della vista. E' necessario stabilire se pazienti con disturbi dell'occhio in anamnesi debbano essere trattati con topiramato.

INTERAZIONI

Effetti di Topamax sugli altri farmaci antiepilettici: l'aggiunta di Topamax ad altri FAE (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbital, primidone) non ha alcun effetto sulle relative concentrazioniplasmatiche allo steady-state, con l'eccezione di sporadici pazienti nei quali l'aggiunta di Topamax a fenitoina puo' determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina. Questo e' probabilmente da attribuirsi all'inibizione di un'isoforma polimorfa di un enzimaspecifico (CYP2C19). Di conseguenza, ogni paziente in trattamento confenitoina che mostra segni o sintomi clinici di tossicita', deve essere sottoposto al monitoraggio dei livelli di fenitoina. Uno studio di interazione farmacocinetica in pazienti epilettici ha mostrato che l'aggiunta di topiramato a lamotrigina non ha avuto effetti sulla concentrazione plasmatica allo steady-state di lamotrigina a dosi di topiramato comprese fra 100 e 400 mg/ die. Inoltre, non e' stata osservata alcuna variazione della concentrazione plasmatica allo steady-state di topiramato durante o dopo la sospensione del trattamento con lamotrigina(alla dose media di 327 mg/ die). Topiramato inibisce l'enzima CYP2C19 e puo' interferire con altre sostanze metabolizzate attraverso questo enzima (ad es. diazepam, imipramina, moclobemide, proguanil, omeprazolo). Effetti di altri farmaci antiepilettici su Topamax: fenitoina e carbamazepina riducono la concentrazione plasmatica di topiramato. L'aggiunta o l'eliminazione di fenitoina o carbamazepina alla terapia conTopamax puo' richiedere un aggiustamento della dose di quest'ultimo. Questo deve essere fatto aumentando gradualmente la dose fino all'effetto clinico. L'aggiunta o l'eliminazione di acido valproico non produce variazioni clinicamente significative delle concentrazioni plasmatiche di Topamax, e, pertanto, non richiede un aggiustamento della dose di Topamax. I risultati di queste interazioni sono riassunti qui di seguito. Fae co-somministrati: fenitoina; carbamazepina (CBZ); acido valproico; lamotrigina; fenorbitale; primidone. Altre interazioni farmacologiche. Digossina: in uno studio a dose singola, l'area sotto la curva(AUC) della concentrazione sierica di digossina si e' ridotta del 12%per la contemporanea somministrazione di Topamax. La rilevanza clinica di questa osservazione non e' stata stabilita. Quando Topamax e' aggiunto o tolto a pazienti in terapia con digossina, si deve fare particolare attenzione al monitoraggio routinario della digossina sierica. Farmaci depressivi del sistema nervoso centrale: la somministrazione concomitante di Topamax e alcol o altri farmaci depressivi del sistema nervoso centrale (SNC) non e' stata valutata in studi clinici. Si raccomanda di non assumere Topamax in concomitanza con alcol o con altri farmaci depressivi dell'SNC. Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum): in caso di co-somministrazione di topiramato ed Erba di San Giovannisi potrebbe verificare il rischio di riduzione delle concentrazioni plasmatiche con conseguente perdita di efficacia. Non ci sono studi clinici che abbiano valutato questa possibile interazione. Contraccettiviorali: in uno studio di interazione farmacocinetica, condotto in volontarie sane che assumevano contemporaneamente un contraccettivo orale contenente noretisterone (NET) 1 mg + etinilestradiolo 35 mcg (EE), Topamax, somministrato a dosi comprese fra 50 e 200 mg/ die in assenza di altri farmaci, non e' stato associato a variazioni statisticamente significative dell'esposizione media (AUC) a ciascun componente del contraccettivo orale. In un altro studio, l'esposizione a EE e' stata ridotta in modo statisticamente significativo con dosi di 200, 400 e 800 mg/ die (rispettivamente 18%, 21% e 30%), quando somministrato come terapia aggiuntiva in pazienti epilettiche in trattamento con acido valproico. In entrambi gli studi, Topamax (50-200 mg/ die in volontarie sane e 200-800 mg/ die in pazienti con epilessia) non ha inciso significativamente sull'esposizione a NET. Benche' vi fosse una riduzione dose-dipendente nell'esposizione a EE a dosi comprese fra 200 e 800 mg/ die (in pazienti con epilessia), non e' stata osservata alcuna variazione significativa dose-dipendente nell'esposizione a EE a dosi comprese fra 50 e 200 mg/ die (in volontarie sane). Non e' nota la rilevanza clinica delle variazioni riscontrate. Nelle pazienti che assumono contraccettivi orali in associazione con Topamax, si deve considerare la possibilita' di una riduzione dell'efficacia contraccettiva e di un aumento dello spotting. Alle pazienti che assumono contraccettivi a base diestrogeni deve essere chiesto di segnalare ogni variazione dell'andamento del sanguinamento. L'efficacia contraccettiva puo' essere ridottaanche in assenza di metrorragia. Litio: in volontari sani e' stata osservata una riduzione dell'esposizione sistemica al litio (18% dell'AUC) in corso di somministrazione concomitante di topiramato 200 mg/ die. Nei pazienti con disturbo bipolare, la farmacocinetica del litio none' stata influenzata dal trattamento con topiramato a dosi di 200 mg/die; tuttavia, si e' osservato un aumento dell'esposizione sistemica (26% dell'AUC) a seguito di dosi di topiramato fino a 600 mg/ die. In caso di somministrazione concomitante di topiramato, i livelli di litio devono essere monitorati. Risperidone: studi di interazione tra farmaci, condotti con dose singola in volontari sani e con dosi multiple in pazienti con disturbo bipolare, hanno riportato risultati simili. Quando somministrato con topiramato a dosi crescenti di 100, 250 e 400 mg/ die, si e' osservata una riduzione dell'esposizione sistemica a risperidone (somministrato a dosi comprese fra 1 e 6 mg/ die) (16% e 33% dell'AUC allo steady state, rispettivamente alle dosi di 250 e 400 mg/die). Tuttavia, le differenze nell'AUC per la frazione attiva totale tra il trattamento con risperidone da solo e la combinazione con topiramato non erano statisticamente significative. Sono state osservate alterazioni minime nella farmacocinetica della frazione attiva totale (risperidone + 9- idrossirisperidone) e nessuna alterazione per 9-idrossirisperidone. Non sono state osservate variazioni significative nell'esposizione sistemica alla frazione attiva totale di risperidone o a topiramato. Quando topiramato (250-400 mg/die) e' stato aggiunto al trattamento in corso con risperidone (1-6 mg/die), sono stati riportati piu' frequentemente eventi avversi rispetto a prima dell'introduzione ditopiramato (rispettivamente 90% e 54%). Gli eventi avversi riportati con maggiore frequenza dopo l'aggiunta di topiramato al trattamento con risperidone erano: sonnolenza (27% e 12%), parestesia (22% e 0%) e nausea (18% e 9% rispettivamente).

EFFETTI INDESIDERATI

La sicurezza di topiramato e' stata valutata dal database di studi clinici, costituito da 4111 pazienti (3182 in terapia con topiramato e 929 con placebo) che hanno preso parte a 20 studi in doppio cieco e 2847 pazienti arruolati in 34 studi in aperto, rispettivamente con topiramato come trattamento aggiuntivo per crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, crisi epilettiche parziali, crisi associate alla sindromedi Lennox-Gastaut, monoterapia per epilessia di nuova o recente diagnosi o profilassi dell'emicrania. La maggior parte delle reazioni avverse da farmaci erano di grado da lieve a moderato. Le reazioni avverse identificate negli studi clinici e durante l'esperienza post-marketing(indicate da un "*"), sono elencate di seguito in base alla loro incidenza negli studi clinici. La frequenza viene attribuita come segue: molto comune (>=1/10); comune (da >=1/100 a <1/10); non comune (da >=1/1000 a <1/100); raro (da >=1/10.000 a <1/1000); non nota (la frequenzanon puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Le reazioni avverse piu' comuni (quelle con un'incidenza >5% e superiore a quella osservata per il placebo) in almeno un'indicazione negli studi controllati in doppio cieco con topiramato), comprendono: anoressia, riduzione dell'appetito, bradifrenia, depressione, disturbo del linguaggio espressivo, insonnia, coordinazione anomala, disturbo dell'attenzione, capogiro, disartria, disgeusia, ipoestesia, letargia, compromissione della memoria, nistagmo, parestesia, sonnolenza, tremore, diplopia, vista offuscata, diarrea, nausea, affaticamento, irritabilita' e calo ponderale. Infezioni e infestazioni. Molto comune: rinofaringite*. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia; non comune: leucopenia, trombocitopenia, linfadenopatia eosinofilia; raro: neutropenia*. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilità. Non nota: edema allergico*. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia, riduzione dell'appetito; non comune: acidosi metabolica, ipocaliemia, aumento dell'appetito, polidipsia; raro: acidosi ipercloremica, iperammoniemia*, encefalopatia iperammoniemica *. Disturbi psichiatrici. Molto comune: depressione; comune: bradifrenia, insonnia, disturbi del linguaggio espressivo, ansia, stato confusionale, disorientamento, aggressività, alterazioni dell'umore, agitazione, sbalzi d'umore,umore depresso, collera, comportamento anormale; non comune: ideazione suicidaria, tentativo di suicidio, allucinazioni, disturbi psicotici, allucinazioni uditive, allucinazioni visive, apatia, mancanza di conversazione spontanea, disturbo del sonno, instabilità affettiva, diminuzione della libido, irrequietezza, pianto, disfemia, umore euforico, paranoia, perseverazione, attacchi di panico, lacrimosità, disturbi nella lettura, insonnia iniziale, insensibilità affettiva, pensiero anormale, perdita della libido, svogliatezza, insonnia media, distraibilità, risvegli precoci, reazione di panico, umore elevato; raro: mania, disturbo di panico, sentimento di disperazione*, ipomania. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: parestesia, sonnolenza, capogiro; comune: disturbo dell'attenzione, compromissione della memoria, amnesia, disturbi cognitivi, compromissione mentale, capacità psicomotorie compromesse, convulsioni, coordinazione anomala, tremore, letargia, ipoestesia, nistagmo, disgeusia, disturbi dell'equilibrio, disartria, tremore intenzionale, sedazione; non comune: riduzione dello stato di coscienza, convulsioni da grande male, difetti del campo visivo, crisi parziali complesse, disturbi dell'eloquio, iperattività psicomotoria, sincope, disturbi sensoriali, ipersalivazione, ipersonnia, afasia, eloquio ripetitivo, ipocinesia, discinesia, capogiro posturale, scarsa qualitàdel sonno, sensazione di bruciore, perdita sensoriale, parosmia, sindrome cerebellare, disestesia, ipogeusia, stupore, goffaggine, aura, ageusia, disgrafia, disfasia, neuropatia periferica, presincope, distonia, formicolio; raro: aprassia, disordini del ritmo circadiano del sonno, iperestesia, iposmia, anosmia, tremore essenziale, acinesia, mancata risposta agli stimoli. Patologie dell'occhio. Comune: vista offuscata, diplopia, disturbi della vista; non comune: riduzione dell'acuità visiva, scotoma, miopia*, sensazione anomala nell'occhio*, secchezza oculare, fotofobia, blefarospasmo, aumento della lacrimazione, fotopsia,midriasi, presbiopia; raro: cecità unilaterale, cecità temporanea, glaucoma, disturbo dell'accomodamento, alterazione della percezione di profondità visiva, scotoma scintillante, edema della palpebra*, cecità notturna, ambliopia; non nota: glaucoma ad angolo chiuso*, maculopatia*, disturbo del movimento oculare*, edema congiuntivale*, uveite. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini, tinnito, dolore auricolare; non comune: sordità, sordità unilaterale, sordità neurosensoriale, fastidio auricolare, compromissione dell'udito. Patologie cardiache. Non comune: bradicardia, bradicardia sinusale, palpitazioni.Patologie vascolari. Non comune: ipotensione, ipotensione ortostatica, rossore, vampate di calore; raro: fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea, epistassi, congestione nasale, rinorrea, tosse*; non comune: dispnea da sforzo, ipersecrezione dei seni paranasali, disfonia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, diarrea; comune: vomito, costipazione, dolore addominale superiore, dispepsia, dolore addominale, bocca secca, malessere allo stomaco, parestesia orale, gastrite, malessere addominale; noncomune: pancreatite, flatulenza, malattia da reflusso gastroesofageo,dolore all'addome inferiore, ipoestesia orale, sanguinamento gengivale, distensione addominale, malessere epigastrico, dolorabilità addominale, ipersecrezione salivare, dolore alla bocca, alitosi, glossodinia.Patologie epatobiliari. Raro: epatite, insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: alopecia, eruzione cutanea, prurito; non comune: anidrosi, ipoestesia facciale, orticaria,eritema, prurito generalizzato, eruzione cutanea maculare, decolorazione della pelle, dermatite allergica, gonfiore al viso; raro: sindromedi Stevens-Johnson*, eritema multiforme*, odore della pelle anomalo, edema periorbitale,* orticaria localizzata; non nota: necrolisi epidermica tossica*. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia, spasmi muscolari, mialgia, contrazioni muscolari, debolezza muscolare, dolore muscoloscheletrico toracico; non comune: gonfiore articolare*, rigidità muscoloscheletrica, dolore alfianco, affaticamento muscolare; raro: disturbi agli arti*.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza. Rischio legato all'epilessia e ai farmaci antiepilettici in generale: le donne che sono in eta' fertile devono ricevere una consulenza specialistica. La necessita' di un trattamento con farmaci antiepilettici deve essere rivalutata quando una donna sta programmando una gravidanza. Nelle donne in trattamento per l'epilessia, la brusca interruzione della terapia antiepilettica deve essere evitata in quantocio' puo' causare una ripresa improvvisa delle crisi epilettiche che potrebbe avere gravi conseguenze per la donna e per il nascituro. Ove possibile, la monoterapia deve essere preferita poiche' la terapia combinata con piu' farmaci antiepilettici potrebbe essere associata ad unrischio piu' elevato di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia, a seconda del tipo di antiepilettici associati. Rischio correlato a topiramato: il topiramato e' risultato teratogeno nei topi, nei ratti e nei conigli (vedere paragrafo 5.3). Nei ratti topiramato attraversa la barriera placentare. Nell'uomo, topiramato attraversa la placenta e concentrazioni simili sono state riportate nel cordone ombelicalee nel sangue materno. Dati clinici provenienti da registri sulla gravidanza indicano che i neonati esposti al topiramato in monoterapia hanno: un aumento del rischio di malformazioni congenite (in particolare labio/palatoschisi, ipospadia e anomalie a carico di vari apparati dell'organismo) a seguito dell'esposizione durante il primo trimestre di gravidanza. I dati del registro sulla gravidanza NAAED (North AmericanAntiepileptic Drug) hanno mostrato per il topiramato in monoterapia una prevalenza piu' alta di circa 3 volte di malformazioni congenite maggiori (4,3%), rispetto al gruppo di riferimento che non assumeva farmaci antiepilettici (1,4%). Inoltre, i dati ottenuti da altri studi indicano che, rispetto alla monoterapia, c'e' un aumentato rischio di effetti teratogeni associati all'impiego di farmaci antiepilettici in terapia di combinazione. Il rischio e' risultato essere dose dipendente; effetti sono stati osservati a tutte le dosi. Nelle donne trattate contopiramato che hanno avuto un figlio con malformazioni congenite, sembra esserci un aumentato rischio di malformazioni nelle gravidanze successive quando esposte a topiramato; una maggiore prevalenza di basso peso alla nascita (<2500 grammi) rispetto al gruppo di riferimento; una maggiore prevalenza di neonati piccoli per eta' gestazionale (SGA (Small for Gestational Age), definito come peso alla nascita al di sottodel 10% corretto per la loro eta' gestazionale, stratificato per sesso). Non e' stato possibile determinare le conseguenze a lungo termine dei risultati relativi alla SGA. Indicazione epilessia: si raccomanda di prendere in considerazione opzioni terapeutiche alternative in donne in eta' fertile. Se si utilizza topiramato in donne in eta' fertile,si raccomanda l'utilizzo di misure contraccettive molto efficaci (vedere paragrafo 4.5) e che la donna sia accuratamente informata dei rischi noti di epilessia non controllata sulla gravidanza e dei potenzialirischi del medicinale per il feto. Se una donna pianifica una gravidanza, e' consigliata una visita preconcezionale al fine di rivalutare il trattamento e di prendere in considerazione altre opzioni terapeutiche. In caso di somministrazione durante il primo trimestre di gravidanza, deve essere eseguito un attento monitoraggio prenatale. Indicazione profilassi dell'emicrania: topiramato e' controindicato in gravidanza, e nelle donne in eta' fertile che non facciano uso di un metodo contraccettivo molto efficace (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Allattamento:gli studi clinici condotti sugli animali hanno evidenziato l'escrezione di topiramato nel latte. L'escrezione di topiramato nel latte umanonon e' stata valutata in studi controllati. Osservazioni limitate nelle pazienti suggeriscono un'escrezione estesa di topiramato nel latte umano. Gli effetti osservati nei neonati allattati al seno/lattanti dimadri trattate includono diarrea, sonnolenza, irritabilita' e inadeguato aumento di peso. Pertanto, occorre decidere se sospendere l'allattamento al seno o interrompere/rinunciare alla terapia con topiramato tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per ilbambino e il beneficio della terapia a base di topiramato per le donne (vedere paragrafo 4.4). Fertilita': gli studi su animali non hanno evidenziato effetti sulla fertilita' con topiramato (vedere paragrafo 5.3). L'effetto di topiramato sulla fertilita' umana non e' stato stabilito.

Codice: 032023083
Codice EAN:

Codice ATC: N03AX11
  • Sistema nervoso
  • Antiepilettici
  • Altri antiepilettici
  • Topiramato
Temperatura di conservazione: non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Forma farmaceutica: CAPSULE RIGIDE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

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