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TROZOCINA 6CPS 250MG Produttore: ALFASIGMA SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

TROZOCINA 250 MG CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici per uso sistemico, macrolidi.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni capsula rigida da 250 mg contiene; principio attivo: azitromicina biidrato 262,05 mg pari a azitromicina base 250 mg. Eccipienti con effetti noti: lattosio 152 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Lattosio anidro, amido di mais, magnesio stearato, sodio laurilsolfato. Gli opercoli contengono : gelatina, titanio diossido.

INDICAZIONI

Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili all'azitromicina: infezioni delle alte vie respiratorie (incluse otiti medie, sinusiti, tonsilliti e faringiti); infezioni delle basse vie respiratorie (incluse bronchiti e polmoniti); infezioni odontostomatologiche; infezioni della cute e dei tessuti molli; uretriti non gonococciche (da Chlamydia trachomatis ); ulcera molle (da Haemophilus ducreyi).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo, all'eritromicina, ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

Posologia. Adulti: per il trattamento delle infezioni delle alte e basse vie respiratorie, della cute e dei tessuti molli e delle infezioniodontostomatologiche: 500 mg al giorno in un'unica somministrazione, per tre giorni consecutivi. Per il trattamento delle malattie sessualmente trasmesse, causate da ceppi sensibili di Chlamydia trachomatis e di Haemophilus ducreyi : 1000 mg, assunti una sola volta, in un'unica somministrazione orale. Popolazioni speciali. Anziani: il medesimo schema posologico indicato per gli adulti puo' essere applicato al paziente anziano. Poiche' gli anziani possono avere fattori di rischio aritmogeni, si raccomanda particolare cautela per il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4). Compromissione renale: non e' richiesto un adeguamento della posologia in caso di alterata funzione renale da lieve a moderata (GFR 10 - 80 ml/min.).Si raccomanda cautela nei soggetti con grave compromissione (GFR < 10ml/min.) (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione epatica: nei pazienti con alterazione della funzione epatica da lieve a moderata non sono necessari adeguamenti della posologia (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Modo di somministrazione: la somministrazione dopo un pasto sostanzioso riduce la biodisponibilita' di TROZOCINA del 50%. Per questo motivo ogni dose deve essere somministrata almeno 1 ora prima o 2 ore dopoi pasti. Le capsule devono essere deglutite intere.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di consevazione.

AVVERTENZE

Ipersensibilita': come con l'eritromicina e altri macrolidi, sono state segnalate rare reazioni allergiche gravi, tra cui l'edema angioneurotico e l'anafilassi (raramente fatale), reazioni dermatologiche tra cui pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e eruzione cutanea con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Alcune di queste reazioni associate a Trozocina hanno provocato sintomi ricorrenti e hanno richiesto un periodo di osservazione e trattamento prolungati. Se si verifica una reazione allergica, la somministrazione del medicinale deveessere interrotta e deve essere iniziata una terapia adeguata. I medici devono essere consapevoli del fatto che quando la terapia sintomatica viene sospesa puo' verificarsi la comparsa di sintomi allergici. Epatotossicita': poiche' il fegato e' la principale via di eliminazione dell'azitromicina, il suo impiego nei pazienti con compromissione epatica importante deve essere intrapreso con cautela. Sono stati riportati casi di alterata funzione epatica, ittero colestatico, necrosi epatica ed epatite fulminante, alcuni con esito fatale (vedere paragrafo 4.8). Per alcuni casi segnalati e' stata ipotizzata una possibile correlazione con storia di malattie epatiche pregresse o concomitante assunzione di medicinali epatotossici. In caso di insorgenza di segni e sintomi di disfunzione epatica, quali improvvisa astenia associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, e'necessario valutarela funzione epatica. Interrompere immediatamente il trattamento con azitromicina in caso di sospetta insorgenza di disfunzione epatica. Stenosi pilorica ipertrofica infantile (IHPS): in seguito all'uso di azitromicina nei neonati (trattamento fino al 42. giorno di vita), e' stata riportata stenosi pilorica ipertrofica infantile (IHPS). I genitori e gli operatori sanitari devono essere informati dicontattare il medico qualora si verifichi vomito o irritabilita' in seguito all'assunzione di cibo. Derivati dell'ergotamina: in pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co-somministrazione di macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Al momento non sono disponibili dati sull''interazione tra ergotamina e azitromicina. Tuttavia, essendo quest'ultima teoricamente possibile deve essere evitata la contemporanea somministrazione diazitromicina ed ergotamina. Diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD): in corso di terapia possono insorgere superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi i funghi.Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile che puo' risultare refrattario alla terapia antibatterica e richiedere una colectomia. Sonostati segnalati casi di CDAD, la cui gravita' puo' variare da diarrealieve a colite fatale. Nei pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico il C. difficile va considerato tra le possibili cause. Sono stati riportati casi di CDAD anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici, pertanto un'attenta anamnesi anche remota potrebbe essere dirimente. Insufficienza renale: nei pazienti con grave insufficienza renale (GFR < 10 ml/min.), e' stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina (vedere paragrafo 5.2). Prolungamento dell'intervallo QT: durante il trattamento con macrolidi, inclusa azitromicina, sono state segnalate all'ECG alterazioni della ripolarizzazione cardiaca e allungamento dell'intervallo QT, che predispongono al rischio di sviluppare aritmie cardiache comprese torsioni di punta (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, e' necessario valutare un bilancio rischio/beneficio in caso di: pazienti conprolungamento congenito o documentato dell'intervallo QT; pazienti intrattamento con medicinali che possono determinare un allungamento dell'intervallo QT, quali ad esempio chinidina, procainamide, dofetilide, amiodarone, sotalolo, cisapride, terfenadina, pimozide, citalopram moxifloxacina, levofloxacina e cloroquina; pazienti con alterazioni degli elettroliti, specialmente in caso di ipopotassiemia e ipomagnesiemia; pazienti con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca ograve insufficienza cardiaca; donne ed anziani che sembrano piu' predisposti a sviluppare un'alterazione dell'intervallo QT farmaco indotta. Nei pazienti in terapia con azitromicina sono state riportate esacerbazione dei sintomi della miastenia gravis e comparsa iniziale di sindrome miastenica (vedere paragrafo 4.8). Informazioni importanti su alcuni eccipienti: Trozocina contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasio da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Trozocina contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per capsula, cioe' essenzialmente "senza sodio".

INTERAZIONI

Antiacidi: nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non e' stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilita' dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. Pertanto, i pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente. Cetirizina: nei volontari sani, la somministrazione contemporanea di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo steady state non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche ne' alterazioni significative dell'intervallo QT. Didanosina: e' stato osservato che la somministrazione contemporanea di dosi giornaliere diazitromicina 1200 mg/die e didanosina 400 mg/die in sei pazienti HIV positivi non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo steady state della didanosina rispetto al placebo. Digossina e colchicina: e'stato riportato che l'assunzione di antibiotici macrolidi, inclusa azitromicina, con substrati dellaglicoproteina-P come la digossina e la colchicina, ha causato un aumento dei livelli sierici dei substrati della glicoproteina-P. Pertanto deve essere tenuta in considerazione la possibilita' di un incremento dei livelli sierici di digossina in casodi assunzione concomitante di azitromicina e substrati della glicoproteina P, come la digossina. Durante e dopo l'interruzione del trattamento con azitromicina, sono necessari il monitoraggio clinico e il monitoraggio del possibile aumento dei livelli di digossina. Zidovudina: la somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi multiple da 1200 mg o 600 mg di azitromicina non ha sostanzialmente modificato la farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleate. L'importanza clinica di questo dato non e' chiara, ma puo' comunque costituire un beneficio per il paziente. L'azitromicina non interagisce significativamente con il sistema epatico del citocromo P450: l'azitromicina non induce e non inibisce il citocromo P450.Ergotamina: a causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo,l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina non e' raccomandato (vedere paragrafo 4). Inibitori della HMG-CoA reduttasi: test di laboratorio non hanno dimostrato un effetto dell'azitromicina sull'attivita' della HMG CoA reduttasi. Tuttavia, sono stati segnalaticasi post-marketing di rabdomiolisi in pazienti in trattamento con azitromicina e statine. Carbamazepina: nel corso di uno studio di interazione condotto su volontari sani, non e' stato osservato alcun effettosignificativo sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamente azitromicina. Cimetidina Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose di cimetidina somministrata a distanza di 2 ore dall'azitromicina, non si sono evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina. Ciclosporina: in uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500 mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di 10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamenti significativi dei valori C max eAUC 0-5 della ciclosporina. Pertanto, l'eventuale somministrazione contemporanea dei due farmaci richiede cautela. Qualora la cosomministrazione dei due farmaci fosse strettamente necessaria, si dovranno attentamente monitorare i livelli della ciclosporina e il dosaggio di quest'ultima dovra' essere modificato di conseguenza. Efavirenz: la somministrazione concomitante di una dose singola giornaliera di azitromicina(600 mg) e di efavirenz (400 mg) per 7 giorni non ha prodotto interazioni farmacocinetiche clinicamente significative. Fluconazolo: la somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo (800 mg). Il tempo di esposizione totale e l'emivita dell'azitromicina non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea di fluconazolo, mentre e' stata osservata una diminuzione della C max (18%) clinicamente irrilevante. Non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio quando l'azitromicina viene somministrata in associazione al fluconazolo. Indinavir: la somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha evidenziato un effetto statisticamente significativo sulla farmacocinetica dell'indinavir somministratotre volte al giorno per 5 giorni in dosi da 800 mg. Metilprednisolone: uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani, ha evidenziato che l'azitromicina non influisce in modo significativo sulla farmacocinetica del metilprednisolone. Midazolam: nei volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha comportato cambiamenti clinicamente significativi della farmacocinetica e farmacodinamica di una dose singola di midazolam 15 mg. Nelfinavir: la somministrazione concomitante di azitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady state (750 mg tre volte al giorno) ha prodotto un aumento delle concentrazioni dell'azitromicina che non hanno fatto osservare reazioni avverse clinicamente significative. Rifabutina: la somministrazione concomitante di azitromicina e rifabutina non modificale concentrazioni sieriche dei due farmaci. Casi di neutropenia sono stati osservati in alcuni pazienti che assumevano i due farmaci contemporaneamente; sebbene sia noto che la rifabutina determini neutropenia, non e' stato possibile stabilire una relazione di causalita' tra i suddetti episodi di neutropenia e l'associazione rifabutina-azitromicina (vedere paragrafo 4.8). Sildenafil: nei volontari sani di sesso maschile, non sono stati riscontrati effetti di azitromicina (500 mg/die per 3 giorni) sulle AUC e C max del sildenafil o del suo principale metabolita in circolo. Teofillina: la somministrazione contemporanea di azitromicina e teofillina a volontari sani non ha evidenziato un'interazione clinicamente significativa tra i due farmaci.

EFFETTI INDESIDERATI

Nel seguente elenco sono elencate le reazioni avverse identificate durante la conduzione di studi clinici e nel post-marketing, classificate per sistemi, organi e frequenza. La frequenza viene definita utilizzando i seguenti parametri: Molto comune (>=1/10), Comune (>=1/100, <1/10), Non comune (>=1/1.000, <1/100), Raro (>=1/10.000, <1/1.000), Molto raro (<1/10.000), Non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Nell'Ambito di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravita' decrescente. Infezioni ed infestazioni. Non comune: candidosi, infezionivaginali, polmoniti, infezioni micotiche, infezioni batteriche, faringiti, gastroenteriti, disturbi respiratori, riniti, candidosi orale; frequenza non nota: colite pseudo membranosa (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, neutropenia, eosinofilia; frequenza non nota: trombocitopenia, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: angioedema, ipersensibilita'; frequenza non nota: reazione anafilattica (vedere paragrafo 4.4). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo, insonnia; raro: agitazione; frequenza non nota: agitazione, aggressivita', ansia, delirio,allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiro, sonnolenza, disgeusia, parestesie; frequenza non nota:sincope, convulsioni, ipoestesie, iperattivita' psicomotoria, anosmia, ageusia, parosmia, miastenia gravis (vedere paragrafo 4.4). Patologie dell'occhio. Non comune: disabilita' visiva. Patologie dell'orecchioe del labirinto. Non comune: disturbi auricolari, vertigini; frequenza non nota: compromissione dell'udito incluso sordita' e/o tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni; frequenza non nota: torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4), aritmia (vedere paragrafo 4.4) inclusa tachicardia ventricolare, prolungamento del qt (vedere paragrafo4.4). Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore; frequenza non nota: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, epistassi; patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea; comune: vomito, dolore addominale, nausea; non comune: costipazione, flatulenza, dispepsia, gastrite, disfagia, distensioneaddominale, secchezza della bocca, eruttazione, ulcerazione della bocca, ipersecrezione salivare; frequenza non nota: pancreatite, scolorimento della lingua. Patologie epatobiliari. Raro: alterata funzionalita' epatica ittero colestatico; frequenza non nota: insufficienza epatica (che raramente ha portato al decesso) (vedere paragrafo 4.4); epatite fulminante, necrosi epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, prurito, orticaria, dermatite, secchezza della pelle, iperidrosi; raro: pustolosi esantematica acuta generalizzata (agep), reazioni di fotosensibilita', reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (dress); frequenza non nota: sindrome di stevens-johnson, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: osteoartrite, mialgia, dolore di schiena, dolore al collo; frequenza non nota: artralgia. Patologie renali e urinarie. Non comune: disuria, dolore renale; frequenza non nota: insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: metrorragia, disturbi testicolari. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore nel sito di iniezione, *infiammazione del sito di iniezione; non comune: edema, astenia, malessere, fatigue, edema del volto, dolore toracico, piressia, dolore, edema periferico. Esami diagnostici. Comune: diminuzione della conta dei linfociti, aumento della conta degli eosinofili, diminuzione del bicarbonato ematico, aumento dei basofili, aumento dei monociti, aumento dei neutrofili; non comune: aumento dell'aspartato amino transferasi, aumento dell'alanino amino transferasi, aumento della bilirubinemia, aumento dell'urea ematica, aumento della creatininemia, anormalita' della potassiemia, aumento della fosfatasi alcalinaematica, aumento del cloro, aumento del glucosio, aumento delle piastrine, diminuzione dell'ematocrito, aumento del bicarbonato, anormalita' del sodio. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune: complicazioni post procedurali. *Solo con la polvere per soluzione per infusione Reazioni avverse correlate alla profilassi e trattamento del Mycobacterium Avium Complex segnalate nel corso distudiclinici e durante il post-marketing. Queste reazioni avverse differiscono da quelle riportate con le formulazioni a rilascio immediato o prolungato, nel tipo e nella frequenza. Disturbi del metabolismo e dellanutrizione. Comune: anoressia. Patologie del sistema nervoso. Comune:capogiro, emicrania, parestesia, disgeusia; non comune: ipoestesia. Patologie dell'occhio. Comune: compromissione della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: sordita'; non comune: compromissione dell'udito, tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, disturbi addominali, perdita delle feci. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, prurito; non comune: sindrome di stevens-johnson, reazioni di fotosensibilita'. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; non comune: astenia, malessere. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e'importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiestodi segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: da studi sugli animali e' noto che azitromicina attraversa la placenta ma non sono disponibili dati clinici sul rischio in donne in gravidanza. La somministrazione di azitromicina durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il nascituro. Allattamento: e' statoriportato che l'azitromicina e' secreta nel latte materno, ma non sono disponibili studi. La somministrazione di azitromicina durante l'allattamento con latte materno deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il bambino. Fertilita': studi sui ratti hanno riportato una riduzione del tasso di fertilita'. La rilevanza di questi risultati nell'uomo non e' nota.

Codice: 027948049
Codice EAN:

Codice ATC: J01FA10
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Macrolidi, lincosamidi e streptogramine
  • Macrolidi
  • Azitromicina
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: CAPSULE
Scadenza: 48 MESI
Confezionamento: BLISTER

CAPSULE

48 MESI

BLISTER