ALFUZOSINA ZEN 20CPR RIV5MG RP Produttore: ZENTIVA ITALIA SRL
- FARMACO MUTUABILE
- RICETTA MEDICA RIPETIBILE
DENOMINAZIONE
ALFUZOSINA ZENTIVA
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci usati nell'ipertrofia prostatica benigna; antagonisti dei recettori alfa-adrenergici.
PRINCIPI ATTIVI
Alfuzosina cloridrato.
ECCIPIENTI
Compresse rivestite. Nucleo: lattosio, cellulosa microcristallina, povidone, sodio carbossimetilamido, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, macrogol 400, titanio diossido (E171). Compresse rivestite arilascio prolungato. Nucleo: cellulosa microcristallina, povidone, fosfato bicalcico diidrato, magnesio stearato, olio di ricino idrogenato. Rivestimento: ipromellosa, glicole propilenico, titanio diossido (E171), ossidi di ferro (E172).
INDICAZIONI
Trattamento della sintomatologia funzionale dell'ipertrofia prostatica benigna.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti Precedenti di ipotensione ortostatica. Associazione concomitante con altri a 1-antagonisti. Grave insufficienza epatica.
POSOLOGIA
Compresse rivestite. Adulti: la posologia raccomandata e' di 1 compressa 3 volte al giorno (7,5 mg/die). Di norma, come precauzione nel prescrivere alfuzosina nei pazienti anziani (di eta' superiore ai 65 anni) e nei pazienti in trattamento con antiipertensivi, la posologia iniziale dovrebbe essere di 1 compressa mattino e sera. Queste dosi possono essere aumentate in funzione della risposta clinica, senza comunque superare le 4 compresse da 2,5 mg (10 mg) al giorno. In pazienti con insufficienza renale si raccomanda, per precauzione, che la posologia iniziale sia di 1 compressa 2 volte al giorno e che essa sia poi adattata in funzione della risposta clinica. Si raccomanda che, in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata, la terapia venga iniziata con una compressa al giorno, da aumentarsi a 2 compresse al giorno,in funzione della risposta clinica. Compresse rivestite a rilascio prolungato. Adulti:la posologia e' di 1 compressa 2 volte al giorno (mattino e sera). Di norma, come precauzione nel prescrivere alfuzosina nei pazienti anziani (di eta' superiore ai 65 anni) e nei pazienti in trattamento con antiipertensivi, la posologia iniziale dovrebbe essere di una compressa alla sera. Questa dose puo' essere aumentata in funzione della risposta clinica fino al dosaggio di una compressa due volteal giorno (mattino e sera). In pazienti con insufficienza renale si raccomanda, per precauzione, che la posologia iniziale sia di una compressa alla sera, che puo' essere aumentata a 2 compresse al giorno in funzione della risposta clinica. Si raccomanda che, in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata, la terapia venga iniziata con una dose singola, da aumentarsi a una compressa 2 volte al giorno, in funzione della risposta clinica. L'efficacia di alfuzosina non e' stata dimostrata nei bambini di eta' tra 2 e 16 anni. Pertanto l'alfuzosina non e' indicata per l'utilizzo nella popolazione pediatrica. Modo di somministrazione: la prima compressa deve essere assunta subito prima di coricarsi.
CONSERVAZIONE
Compresse rivestite: conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C. Compresse rivestite a rilascio prolungato: nessuna speciale precauzione.
AVVERTENZE
L'alfuzosina deve essere somministrata con cautela ai pazienti in terapia con antipertensivi o nitrati. In alcuni pazienti puo' manifestarsi ipotensione ortostatica, con o senza sintomi (capogiri, affaticamento, sudorazione), nelle prime ore successive all'assunzione della alfuzosina. In questi casi il paziente dovra' essere posto in posizione supina sino alla completa risoluzione dei sintomi. Questi fenomeni sono generalmente transitori, compaiono all'inizio della terapia e, di norma, non pregiudicano la prosecuzione del trattamento. Nella sorveglianzapost-marketing e' stato riportato un pronunciato calo della pressionesanguigna (collasso circolatorio) in pazienti con fattori di rischio preesistenti (come sottostanti malattie cardiache e/o il trattamento concomitante con farmaci antiipertensivi, eta' avanzata). Il rischio disviluppare ipotensione e reazioni avverse correlate puo' essere maggiore nei pazienti anziani. Pertanto, l'alfuzosina deve essere somministrata con cautela in questo gruppo di pazienti. Il paziente deve essereinformato sulla possibilita' che si verifichino questi eventi. Occasionalmente, in pazienti trattati con le compresse rivestite a rilascio prolungato, si possono riscontrare nelle feci compresse apparentementeintere, sebbene la cessione del principio attivo sia gia' avvenuta nel tratto gastrointestinale. Si deve prestare attenzione quando si somministra alfuzosina a pazienti nei quali altri 1 antagonisti hanno determinato un effetto ipotensivo pronunciato o in pazienti in cura con farmaci antiipertensivi o nitrati. Nei pazienti affetti da patologia coronarica, il trattamento specifico per l'insufficienza coronarica deveessere continuato. Se gli episodi anginosi riappaiono o peggiorano, il trattamento con alfuzosina deve essere interrotto. Come tutti gli alfa1-bloccanti, alfuzosina deve essere usata con cautela nei soggetti con insufficienza cardiaca acuta. I pazienti con un prolungamento congenito dell'intervallo QTc, con precedenti noti di prolungamento QTc acquisito o in terapia con farmaci che sono noti causare allungamento dell'intervallo QTc devono essere valutati prima e durante la terapia conalfuzosina. L'alfuzosina, come altri 1-bloccanti, e' stata associataa priapismo (erezione del pene persistente e dolorosa non correlata all'attivita' sessuale). I pazienti devono essere avvertiti della gravita' della condizione che, se non propriamente trattata, puo' portare aimpotenza permanente. Durante interventi di chirurgia della catarattaalcuni pazienti, precedentemente trattati o in trattamento con 1-bloccanti, hanno manifestato la sindrome dell'iride a bandiera (IFIS - Intraoperative Floppy Iris Syndrome, una variante della sindrome della piccola pupilla). Anche se con alfuzosina il rischio di questo evento appare molto ridotto, il chirurgo oculista prima di procedere con l'intervento deve essere al corrente del trattamento in corso o precedente con 1-bloccanti poiche' la comparsa di IFIS puo' aumentare le complicanze chirurgiche durante l'intervento. I pazienti devono essere avvertiti che le compresse devono essere ingerite intere. Ogni altro modo di somministrazione, come frantumare, masticare, macinare o ridurle in polvere deve essere proibito. Queste azioni possono determinare un rilascio e un assorbimento impropri del principio attivo e quindi la possibile insorgenza di reazioni avverse. In pazienti con preesistenti disturbi cerebrovascolari, sintomatici o asintomatici, vi e' il rischio di ischemia cerebrale, a causa dell'azione ipotensiva che si puo' sviluppare in seguito alla somministrazione di alfuzosina. Il medicinale contiene lattosio e olio di ricino idrogenato
INTERAZIONI
Associazioni controindicate: altri alfa 1 -antagonisti, a causa del rischio di potenziamento dell'effetto ipotensivo. Associazioni che richiedono particolare attenzione: farmaci antiipertensivi; nitrati; inibitori potenti del CYP3A4 (come ketoconazolo, itraconazolo e ritonavir) poiche' aumentano la concentrazione dell'alfuzosina nel sangue. La somministrazione di anestetici generali in pazienti trattati con alfuzosina puo' indurre instabilita' della pressione arteriosa.
EFFETTI INDESIDERATI
Classificazione delle frequenze attese: Molto comune (>=1/10), comune(>=1/100 e <1/10), non comune (>=1/1000 e <1/100), raro (>=1/10000 e <1/1000), molto raro (<1/10000), non nota. Patologie cardiache. Non comuni: tachicardia, palpitazioni; molto rari: episodi anginosi in pazienti con preesistenti patologie delle arterie coronarie; non nota: fibrillazione atriale. Patologie dell'occhio. Non comuni: visione anomala;non nota: sindrome dell'iride a bandiera (IFIS). Patologie sistemichee condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: astenia,malessere; non comuni: edemi, dolore toracico. Patologie gastrointestinali. Comuni: nausea, dolore addominale, diarrea, secchezza della bocca; non nota: vomito. Patologie epatobiliari. Non nota: lesioni epatocellulari, epatopatia colestatica. Patologie del sistema nervoso. Comuni: svenimento/capogiri, vertigini, cefalea; non comuni: sonnolenza, sincope; non nota: ischemia cerebrale in pazienti con sottostanti disturbi cerebrovascolari. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: priapismo. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: rinite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: rash, prurito. Molto rari: orticaria, angioedema. Patologie vascolari. Comuni: ipotensione (ortostatica); non comuni: flushing (rossore); non nota: collasso circolatorio in pazienti con fattori di rischio preesistenti. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: neutropenia, trombocitopenia. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinalee' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Date le indicazioni terapeutiche questa sezione non si applica.
Codice: 027878026
Codice EAN:
- Sistema genito-urinario ed ormoni sessuali
- Urologici
- Farmaci usati nell'ipertrofia prostatica benigna
- Antagonisti dei recettori alfa-adrenergici
- Alfuzosina
Forma farmaceutica
COMPRESSE RIVESTITE RILASCIO PROLUNGATO
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
BLISTER