APOFIN STYLO SC 5PEN 30MG/3ML Produttore: CHIESI ITALIA SPA
- FARMACO MUTUABILE
- RICETTA MEDICA RIPETIBILE
DENOMINAZIONE
APOFIN 30 MG/3 ML SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antiparkinson ad attivita' dopaminergica.
PRINCIPI ATTIVI
Una penna preriempita da 3 ml contiene principio attivo: apomorfina cloridrato 30 mg. Eccipiente con effetto noto: sodio metabisolfito. Perl'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Sodio metabisolfito, acido cloridrico, acqua per preparazioni iniettabili.
INDICAZIONI
Trattamento "al bisogno" delle fluttuazioni motorie resistenti alla terapia con levodopa e altri dopamino-agonisti, in pazienti affetti da Malattia di Parkinson (fenomeno "on-off").
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. La somministrazione di Apofin e' controindicata in pazienti con depressione respiratoria e del sistema nervoso centrale, in pazienti con ipersensibilita' alla morfina, ai suoi derivati o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il farmaco non deve essere inoltre somministrato in pazienti che hanno manifestato disturbi neuropsichici (confusione mentale, allucinazioni visive, psicosi acute e croniche), in pazienti in cui sono insorte severe discinesie od ipotoniadopo trattamento con levodopa, in pazienti affetti da demenza di origine degenerativa e vascolare ed in pazienti con insufficienza epatica.Gravidanza ed allattamento (vedere anche Par. 4.6). Uso concomitante con ondansetron (vedere paragrafo 4.5)
POSOLOGIA
Apofin deve essere impiegato per via iniettiva sottocutanea (preferibilmente nei quadranti addominali) mediante somministrazioni intermittenti "al bisogno". Il trattamento iniziale prevede un'iniezione sottocutanea di 1 mg (o 20 mcg/kg); nel caso in cui tale dose iniziale risulti insufficiente, sono consigliati graduali incrementi posologici di 1 mg fino ad ottenere un'adeguata risposta terapeutica (effetto di sblocco). La posologia dovra' essere ottimizzata nel singolo paziente in relazione alla risposta motoria. L'intervallo di dosi comunemente utilizzato e' compreso da 3 mg a 30 mg al giorno da ripartirsi in varie somministrazioni giornaliere. La frequenza di somministrazione puo' variare da 1 a 10 iniezioni giornaliere. Di norma, la posologia efficace perun singolo paziente resta invariata da un'iniezione all'altra (V. par. 6.6 "Istruzioni per l'uso"). La somministrazione di domperidone, antagonista dopaminergico periferico, e' utile per prevenire l'insorgenzadi nausea e vomito. I pazienti in terapia con apomorfina dovranno generalmente iniziare ad assumere domperidone almeno due giorni prima dell'inizio della terapia. La dose di domperidone deve essere titolata alla dose minima efficace e interrotta appena possibile. Prima di decidere di iniziare il trattamento con domperidone e apomorfina occorre valutare attentamente nel singolo paziente i fattori di rischio per un prolungamento dell'intervallo QT, per assicurare che il beneficio sia superiore al rischio (vedere paragrafo 4.4).
CONSERVAZIONE
Il prodotto deve essere conservato al riparo dalla luce e a temperatura inferiore a 25 gradi C.
AVVERTENZE
Il prodotto deve essere somministrato con cautela in pazienti con concomitanti malattie endocrine, renali, polmonari, cardiovascolari ed inquelli in cui e' particolarmente frequente l'insorgenza di nausea e vomito. Particolare attenzione deve essere posta nel trattamento di pazienti anziani o debilitati. E' consigliabile effettuare valutazioni periodiche della funzionalita' emopoietica, epatica, renale e cardiovascolare. Se il paziente ha manifestato ipotensione ortostatica clinicamente rilevante assumendo altri dopamino-agonisti, e' opportuno un monitoraggio della pressione arteriosa sisto-diastolica e della frequenza cardiaca all'inizio del trattamento con apomorfina. Dal momento che apomorfina, soprattutto a dosi elevate, puo' causare un potenziale prolungamento dell'intervallo QT, si deve usare cautela nel trattamento di pazienti a rischio di aritmia da torsioni di punta. In associazione condomperidone, e' necessario valutare attentamente i fattori di rischionel singolo paziente prima di iniziare il trattamento e durante il trattamento. I fattori di rischio importanti includono gravi patologie cardiache di base quali insufficienza cardiaca congestizia, grave insufficienza epatica o significative alterazioni elettrolitiche. Occorre valutare anche gli eventuali farmaci in grado di interferire con l'equilibrio elettrolitico, il metabolismo del CYP3A4 o l'intervallo QT. E' consigliabile monitorare l'effetto sull'intervallo QTc. Si deve effettuare un ECG: prima del trattamento con domperidone, durante la fase iniziale del trattamento e successivamente, secondo quanto clinicamente indicato. Il paziente deve essere avvisato che deve segnalare possibili sintomi cardiaci quali palpitazioni, sincope o quasi-sincope. Deve inoltre segnalare alterazioni cliniche che potrebbero provocare ipokaliemia, quali gastroenterite o l'avvio di una terapia diuretica. A ogni visita medica, i fattori di rischio devono essere rivalutati. Nel casodi contemporanea somministrazione di apomorfina e di farmaci antiparkinsoniani orali, particolare attenzione dovra' essere posta all'insorgenza di eventi avversi inusuali od a segni di potenziamento degli effetti farmacologici dopaminergici; si dovra' in tali casi considerare una riduzione, da valutare nel singolo paziente, dei dosaggi di levodopae/o dopamino-agonisti o la loro eventuale sospensione. I pazienti devono essere regolarmente monitorati per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e coloro che si occupano dei pazientidevono essere consapevoli che i sintomi comportamentali del disturbo del controllo degli impulsi incluso gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina, incluso Apofin. Una riduzione della dose/sospensione graduale fino ad interruzione dovrebbero essere considerati se tali sintomi si sviluppano. La sindrome della disregolazione dopaminergica (DDS) e' un disturbo additivo che portaad uso eccessivo del prodotto riscontrato in alcuni pazienti trattaticon apomorfina. Prima di iniziare il trattamento, i pazienti e coloroche si occupano dei pazienti devono essere avvisati del potenziale rischio di sviluppare DDS. Apomorfina puo' provocare sonnolenza e altri agonisti dopaminergici possono essere associati ad improvvisi attacchidi sonno, particolarmente in pazienti con Malattia di Parkinson. I pazienti in trattamento con apomorfina devono essere informati e avvertiti di usare cautela durante la guida o l'uso di macchinari. I pazientiche hanno avuto episodi di sonnolenza devono astenersi dalla guida e dall'uso di macchinari. Inoltre puo' essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio o l'interruzione della terapia. Come altri strumenti di precisione, Apofin deve essere conservato con cura. Occorreproteggere Apofin dalla polvere e ripararlo da temperature estreme. Quando non utilizzato, assicurarsi che l'apposito cappuccio sia inserito sullo Stylo. In seguito ad una caduta accidentale, e' importante verificare il buon funzionamento di Apofin e l'assenza di possibili perdite di farmaco. E' importante che un famigliare del paziente sia in grado di utilizzare Apofin nel caso in cui il paziente non sia in grado di effettuare da solo l'iniezione. Attenersi strettamente alle istruzioni d'uso di Apofin. Apofin contiene sodio metabisolfito. Raramente puo' causare gravi reazioni di ipersensibilita' e broncospasmo.
INTERAZIONI
Farmaci che interferiscono con i meccanismi centrali monoaminergici quali la reserpina, la tetrabenazina, la metoclopramide, i neurolettici(fenotiazine, tioxanteni, butirrofenoni), le amfetamine e la papaverina non dovrebbero essere somministrati contemporaneamente ad Apofin. Nel caso sia considerata essenziale la somministrazione di uno dei suddetti farmaci, estrema cura dovra' essere posta da parte del medico nelrilevare segni di potenziamento od antagonismo farmacologico, insorgenza di eventi avversi inusuali o possibili interazioni. Si raccomanda di evitare la somministrazione di apomorfina con altri medicinali notiper prolungare l'intervallo QT. L'uso concomitante di apomorfina con ondansetron puo' causare ipotensione grave e perdita di coscienza ed e' quindi controindicato (vedere paragrafo 4.3). Tali effetti possono inoltre verificarsi con altri antagonisti 5-HT3.
EFFETTI INDESIDERATI
Gli effetti indesiderati elencati di seguito sono suddivisi secondo la classificazione per sistemi e organi definita usando la seguente convenzione: comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico(1). Non nota: eosinofilia, anemia emolitica autoimmune. Disturbi psichiatrici(2). Molto comune: allucinazioni; non nota: stato confusionale, allucinazione visiva, aggressione, agitazione, gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina incluso apofin (vedere paragrafo 4.4. Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso). Patologie del sistema nervoso(3). Non nota: discinesia, sonnolenza, sincope, cefalea. Patologie vascolari(4). Raro: ipotensione ortostatica. Patologie gastrointestinali(6). Non nota: nausea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo(5). Non nota: prurito, nodulo sottocutaneo (in sede di iniezione), eritema localizzato, pannicolite. Patologie sistemiche e condizioni relative alla via di somministrazione(5) . Non nota: infiammazione localizzata, necrosi in sede di iniezione. Esami diagnostici(1). Non nota: test di coombs positivo. ^1) se insorge anemia emolitica la posologia di apomorfina e/o quella di Levodopa andra' ridotta in base alle condizioni motorie del paziente ed eventualmente si dovra' considerare la loro sospensione in caso non si ottenga un controllo soddisfacente. In caso di anemia emolitica o positivita' al test di Coombs e' consigliabile uno screening mirato all'inizio del trattamento e successivamente ad intervalli periodici. ^2) Nei casi di confusione mentale e allucinazioni e' consigliabile una graduale riduzione della posologia oraria diapomorfina e/o dei farmaci antiparkinsoniani associati insieme ad unaaccurata valutazione clinica delle condizioni motorie e neuropsichiatriche del paziente. ^3) In alcuni pazienti l'insorgenza di discinesie farmaco-correlate talvolta severe potrebbero comportare la sospensionedel farmaco. La sonnolenza tende spontaneamente a risolversi nel corso delle prime settimane di trattamento. ^4) In genere transitoria e presumibilmente in relazione all'interruzione di domperidone. ^5) Raramente e' stata necessaria la sospensione della terapia. ^6) Possono verificarsi solitamente in conseguenza dell'omissione di domperidone (vedere al paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e'importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiestodi segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Il prodotto non deve essere somministrato in gravidanza e durante l'allattamento.
Codice: 033403041
Codice EAN:
- Sistema nervoso
- Antiparkinsoniani
- Sostanze dopaminergiche
- Agonisti della dopamina
- Apomorfina
Forma farmaceutica
SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza
24 MESI
Confezionamento
PENNA