CALCIO LEVOF TEVA 1FL 25MG Produttore: PHARMACARE SRL
- FARMACO DI CLASSE C
- RICETTA MEDICA RIPETIBILE
DENOMINAZIONE
CALCIO LEVOFOLINATO TEVA 25 MG POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Prodotti terapeutici.
PRINCIPI ATTIVI
Calcio levo-folinato 27 mg (pari ad acido levo-folinico 25 mg).
ECCIPIENTI
Mannitolo, sodio idrossido e/o acido cloridrico.
INDICAZIONI
Il farmaco trova utilita' come antidoto di dosi eccessive di antagonisti dell'acido folico e per combattere gli effetti collaterali indottida aminopterina (acido 4-aminopteroil-glutammico) e da metotressato (acido 4-amino-N10-metil-pteroil-glutammico); il medicinale trova inoltre indicazione in tutte le forme anemiche da carenza di folati dovute ad aumentata richiesta, ridotta utilizzazione, insufficiente apporto dietetico di folati.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Il farmaco non deve essere somministrato per il trattamento dell'anemia perniciosa o di altre anemie megaloblastiche quando la vitamina B 12 e' carente, se non in associazione alla medesima; ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; trattamento inconcomitanza con ceftriaxone nei neonati (<= 28 giorni di eta'), anche in caso di utilizzo di linee di infusione separate.
POSOLOGIA
Il medicinale puo' essere somministrato per via intramuscolare, per infusione o per via endovenosa. L'impiego di calcio levo-folinato e' indicato nell'ambito di protocolli particolari di chemioterapia antiblastica con alti dosaggi di metotressato. In base alle piu' recenti acquisizioni, per migliorare l'indice terapeutico del metotressato, il farmaco viene utilizzato in un trattamento sequenziale antidotico (calcio levofolinato "rescue"). Adottando schemi terapeutici che prevedono l'utilizzazione di metotressato, ad alti dosaggi, e di farmaco e' infattipossibile un miglior controllo delle forme tumorali, senza registrare, nel contempo, significativi incrementi di tossicita'. Il protocollo terapeutico prevede l'impiego dell'acido levo-folinico per via parenterale nella prima fase corrispondente all'antidotismo per competizione,per via orale nella seconda fase, in cui entra in gioco prevalentemente la componente biochimico-metabolica. Al momento tuttavia non risultano definiti con certezza schemi posologici generali. Poiche' il calcio levo-folinato e' un antagonista del metotressato, la loro concomitante somministrazione puo' essere attuata solo quando, nei singoli casi,si e' proceduto alla definizione di uno specifico protocollo terapeutico. A tale scopo e' raccomandabile consultare la piu' recente letteratura in materia. Antidoto in caso di sovradosaggio di metotressato: ilmedicinale, antidoto specifico del metotressato, consente di neutralizzare gli effetti tossici esercitati dall'antimetabolita sul sistema ematopoietico e sulle mucose dell'apparato digerente. Nel suo ruolo di antidoto, il prodotto viene impiegato a diverse posologie in funzione dell'effetto da ottenere. Nei casi di sovradosaggio accidentale, per ottenere un effetto di competizione, si consiglia il farmaco per infusione (fino a 50 mg entro 12 ore); per ottenere un effetto biochimico-metabolico si consiglia il medicinale per via intramuscolare o endovenosa (5-6 mg ogni 6 ore per 4 dosi). Nei casi di effetti collaterali da dosi convenzionali di metotressato si consiglia il prodotto per via parenterale (i.m. o e.v. 5-6 mg ogni 6 ore per 4 dosi). Nei casi di somministrazione accidentale, il medicinale deve essere somministrato in dosi pari o superiori a quelle del metotressato entro la prima ora; la somministrazione di farmaco in tempi successivi risulta meno efficace. Nella terapia delle anemie da carenza di folati: per particolari patologie si consiglia la via intramuscolare. Il trattamento si iniziera' con una somministrazione di 5 mg di medicinale continuando poi giornalmente con detta dose per 10-15 giorni. In caso di risposta favorevole la dose potra' scendere quindi a 2,5 mg di medicinale al giorno continuando fino alla normalizzazione del quadro ematologico ed alla scomparsa dei segni clinici.
CONSERVAZIONE
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
AVVERTENZE
Convulsioni e/o sincope sono stati riportati raramente in pazienti portatori di tumore in trattamento con calcio levo-folinato, di solito in associazione a fluoropirimidine, ed in particolare in pazienti con metastasi al sistema nervoso centrale o in pazienti predisposti; tuttavia non e' stata stabilita una correlazione diretta di questi episodi. Il medicinale e' una terapia impropria dell'anemia perniciosa o di altre anemie megaloblastiche conseguenti a carenza di vitamina B12: puo' verificarsi, infatti, remissione ematologica, mentre le manifestazionineurologiche restano progressive. La terapia va pertanto condotta sotto controllo ematologico. Nel trattamento del sovradosaggio da antagonisti dell'acido folico la somministrazione dell'acido levo-folinico deve essere effettuata possibilmente entro 1 ora, risultando generalmente inefficace una somministrazione dopo un periodo di 4 ore. La somministrazione del farmaco deve essere eseguita con attenzione in modo da evitare pericolo di reazioni allergiche od effetti collaterali.
INTERAZIONI
L'acido levo-folinico antagonizza gli effetti degli antifolici. Agisce come "salvataggio" (rescue) nella terapia con alte dosi di metotressato e come antidoto in caso di sovradosaggio. Come per le altre soluzioni contenenti calcio il trattamento in concomitanza con ceftriaxone e' controindicato nei neonati (<= 28 giorni di eta'), anche in caso di utilizzo di linee di infusione separate (rischio fatale di precipitazione del sale di ceftriaxone-calcio nel flusso sanguigno del neonato). In pazienti di eta' superiori ai 28 giorni (inclusi gli adulti) il ceftriaxone non deve essere somministrato in concomitanza con soluzioni endovenose contenenti calcio incluso il farmaco attraverso la stessa linea di infusione (es. attraverso un connettore a Y). In caso di utilizzo della stessa linea per somministrazioni sequenziali, la linea deve essere lavata con un liquido compatibile tra le infusioni.
EFFETTI INDESIDERATI
La somministrazione del prodotto puo' essere seguita da reazioni generali di ipersensibilita' (febbre, orticaria, ipotensione arteriosa, tachicardia, broncospasmo, shock anafilattico). Precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone Raramente sono state riferite reazioni avverse gravi, e in alcuni casi fatali, in neonati pretermine e in nati a termine (di eta' < 28 giorni) che erano stati trattati con ceftriaxone e calcio per via endovenosa. La presenza di precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone e' stata rilevata post mortem nei polmoni e nei reni. L'elevato rischio di precipitazione nei neonati e' una conseguenza delloro basso volume ematico e della maggiore emivita di ceftriaxone rispetto agli adulti. Sono stati riferiti casi di precipitazione renale, principalmente in bambini sopra i 3 anni di eta' trattati con dosi giornaliere elevate (es. >= 80 mg/kg/die) o con dosi totali superiori ai 10 grammi e che presentavano altri fattori di rischio (es. restrizionedi fluidi, pazienti costretti a letto). Il rischio di formazione di precipitato aumenta nei pazienti immobilizzati o disidratati. Questo evento puo' essere sintomatico o asintomatico, puo' causare insufficienza renale e anuria ed e' reversibile con l'interruzione della somministrazione. E' stata osservata precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone nella colecisti, principalmente in pazienti trattati con dosi superiori alla dose standard raccomandata. Nei bambini, studi prospettici hanno dimostrato un'incidenza variabile di precipitazione con la somministrazione per via endovenosa; in alcuni studi l'incidenza e' risultata superiore al 30%. Tale incidenza sembra essere inferiore somministrando le infusioni lentamente (20-30 minuti). Questo effetto e' generalmente asintomatico, ma in casi rari le precipitazioni sono state accompagnate da sintomi clinici, quali dolore, nausea e vomito. In questi casi e' raccomandato il trattamento sintomatico. La precipitazione e' generalmente reversibile con l'interruzione della somministrazione. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Le anemie in gravidanza conseguenti all'aumentato fabbisogno di folati possono essere migliorate o normalizzate con somministrazioni di acido levo-folinico.
Codice: 036159010
Codice EAN:
- Vari
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- Sostanze disintossicanti per trattamenti citostatici
- Calcio levofolinato
Forma farmaceutica
POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza
18 MESI
Confezionamento
FLACONE