DILTIAZEM SAND 14CPS 300MG RP Produttore: SANDOZ SPA
- FARMACO MUTUABILE
- RICETTA MEDICA RIPETIBILE
DENOMINAZIONE
DILTIAZEM SANDOZ
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Calcio antagonisti selettivi con effetto cardiaco diretto, derivati benzodiazepinici.
PRINCIPI ATTIVI
Diltiazem cloridrato.
ECCIPIENTI
Capsule rigide a rilascio prolungato 120 mg: microgranuli di saccarosio e amido di mais, povidone, talco, acquacoat ECD 30, dibutilsebacato, etilcellulosa, saccarosio. Composizione della capsula: gelatina, titanio diossido (E171), eritrosina (E127), indigotina (E132). Capsule rigide a rilascio prolungato 300 mg: microgranuli di saccarosio e amido di mais, povidone, talco, acquacoat ECD 30, dibutilsebacato, etilcellulosa, saccarosio. Composizione della capsula: gelatina, titanio diossido (E171), eritrosina (E127), indigotina (E132).
INDICAZIONI
Trattamento dell'angina pectoris da sforzo, post infartuale e vasospastica (angina di Prinzmetal); trattamento dell'ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg); infarto miocardico acuto con congestione polmonare; sindrome del nodo del seno tranne che in presenza di pacemaker ventricolare funzionante; disturbi della conduzione (blocco seno atriale); blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado in pazienti senza pace-maker funzionante; bradicardia grave (sotto i 40 bpm); insufficienza ventricolare sinistra con stasi polmonare; insufficienza cardiaca congestizia; uso concomitante con amiodarone e dantrolene (infusione); gravidanza accertata o presunta, allattamento, donne in eta' fertile; controindicato in eta' pediatrica; associazione con ivabradina.
POSOLOGIA
Adulti: la dose iniziale consigliata e' di 90 mg due volte al giorno.Tale dose puo' essere aumentata ad una capsula da 120 mg due volte algiorno o una da 300 mg al giorno, in funzione della risposta terapeutica e della tollerabilita'. Anziani: la dose dovrebbe essere iniziata al piu' basso livello e quindi essere incrementata gradualmente. Le capsule non devono essere masticate, ma deglutite intere con un po' di liquido. Sono forme farmaceutiche indicate per la terapia di mantenimento. Popolazione pediatrica: la sicurezza di impiego e l'efficacia nei bambini non sono state ancora stabilite. L'uso di diltiazem non e' raccomandato nei bambini. Pazienti anziani: nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri medicinali antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace. Particolare cautela e' richiesta all'inizio del trattamento.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore ai 30 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
AVVERTENZE
E' necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funzionalita' del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazioni) o con blocco atrio-ventricolare di primo grado evidenziato da ECG (rischio di esacerbazione e raramente di blocco completo). Durante il trattamento e' opportuno eseguire periodici controlli della funzione epatica e renale. Le concentrazioni plasmatiche di diltiazem possono risultare aumentate negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale o epatica. La somministrazione concomitante di altri antiipertensivi puo' potenziare l'effetto ipotensivo del diltiazem. Pertanto, in tutti questi casi, puo' essere necessaria una modifica della posologia. Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri medicinali antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace. Particolare cautela e' richiesta all'iniziodel trattamento. E' necessario un attento monitoraggio nei pazienti con diabete mellito latente o manifesto a causa del rischio di aumento della glicemia. I calcio-antagonisti come il diltiazem, possono essereassociati a cambiamenti dell'umore, inclusa depressione. Come altri calcio antagonisti, il diltiazem ha un effetto inibitorio sulla motilita' intestinale. Pertanto deve essere usato con cautela nei pazienti a rischio di sviluppare un'ostruzione intestinale. I residui delle compresse derivanti dalle formulazioni a lento rilascio possono essere presenti nelle feci del paziente; tuttavia il ritrovamento di tali residuinelle feci non ha rilevanza clinica. Le controindicazioni e le precauzioni devono essere osservate scrupolosamente e deve esservi un controllo costante, in particolare della frequenza cardiaca, all'inizio del trattamento. La brusca interruzione del trattamento puo' essere associata ad un peggioramento dell'angina. In caso di anestesia generale, l'anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem. La depressione della contrattilita', della conduttivita' e dell'automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai bloccanti dei canali del calcio. Poiche' leformulazioni a rilascio prolungato di diltiazem sono caratterizzate da un diverso meccanismo per il rilascio del principio attivo e da velocita' di dissoluzione differenti, e' improbabile che abbiano lo stessoprofilo farmacocinetico. Pertanto si sconsiglia la sostituzione di una formulazione a rilascio controllato di diltiazem con un'altra. Questo medicinale contiene saccarosio.
INTERAZIONI
>>Associazioni controindicate. Dantrolene (infusione): quando un altro calcio-antagonista (verapamil) e dantrolene vengono somministrati per via endovenosa contemporaneamente nell'animale, si osserva costantemente fibrillazione ventricolare ad esito letale; l'associazione di un calcio-antagonista e di dantrolene e' dunque potenzialmente pericolosa. Amiodarone: diltiazem e' controindicato in pazienti che ricevono amiodarone (rischio di bradicardia e blocco atrioventricolare). Ivabradina: l'uso combinato con ivabradina e' controindicato a causa dell'effetto aggiuntivo del diltiazem alla ivabradina nella riduzione della frequenza cardiaca. >>Associazioni che richiedono cautela. Nitroderivati: aumento dell'effetto ipotensivo e lipotimie (effetti vasodilatatori additivi). In tutti i pazienti trattati con calcio-antagonisti, la prescrizione di nitroderivati deve essere effettuata a dosi gradualmente crescenti. Teofillina: aumento dei livelli ematici di teofillina libera.Antiipertensivi: aumento dell'effetto ipotensivo, in particolare degli alfa-antagonisti. L'associazione di diltiazem con un alfa-antagonista richiede una stretta sorveglianza della pressione arteriosa. Beta-bloccanti: possibilita' di disturbi del ritmo (forte bradicardia, arresto sinusale), disturbi della conduzione seno-atriale e atrio-ventricolare e scompenso cardiovascolare (effetto sinergico); tali associazioni non devono essere impiegate se non solo sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica, in particolare all'inizio del trattamento. Glicosidi cardioattivi: aumento della concentrazione plasmatica di digossina; aumento del rischio di bradicardia; occorre prudenza in caso di associazione con diltiazem, soprattutto nei pazienti anziani e sevengono impiegate dosi elevate; gli effetti elettrofisiologici del diltiazem sul nodo del seno e sul nodo atrio-ventricolare potenziano quelli dei preparati a base di digitale. Antiaritmici: poiche' il diltiazem ha proprieta' antiaritmiche, la co-prescrizione con altri antiaritmici e' sconsigliata a causa dell'aumento di effetti indesiderati cardiaci per effetto additivo; tale associazione non deve essere impiegata se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica; carbamazepina: aumento dei livelli ematici di carbamazepina libera; si consiglia di misurare i livelli ematici di carbamazepina e adattare la posologia, se necessario. Rifampicina: rischio di riduzione dei livelliplasmatici di diltiazem dopo l'inizio della terapia con rifampicina. I pazienti devono essere controllati attentamente quando iniziano o interrompono il trattamento con rifampicina. Anti-h2 (cimetidina, ranitidina): aumento dei livelli ematici di diltiazem; i pazienti in terapiacon diltiazem devono essere attentamente controllati quando iniziano o interrompono il trattamento con medicinali anti-h2. Puo' essere necessaria una modifica della dose giornaliera di diltiazem. Ciclosporina:aumento dei livelli ematici di ciclosporina. Si consiglia di ridurre la dose di ciclosporina, controllare la funzionalita' renale, misurarei livelli ematici di ciclosporina e adattare la posologia sia durantela terapia in associazione che dopo la sua sospensione. Fenitoina: ildiltiazem determina un aumento della concentrazione plasmatica di fenitoina; la fenitoina riduce l'effetto di diltiazem. Si raccomanda di monitorare la concentrazione plasmatica di fenitoina. Acetilsalicilati [Acido acetilsalicilico/Acetilsalicilato di lisina]: a causa del rischio di sanguinamento dovuto al potenziale effetto additivo sull'aggregazione piastrinica, la somministrazione concomitante di diltiazem con acetilsalicilati [Acido acetilsalicilico/Acetilsalicilato di lisina] deve essere intrapresa con cautela. Antidepressivi: aumento della concentrazione plasmatica dell'imipramina e, probabilmente, anche degli altri triciclici. Antipsicotici: aumento dell'effetto ipotensivo. Litio: rischio di aumento degli effetti neurotossici del litio. Mezzo di contrasto per raggi x: possibile aumento degli effetti cardiovascolari di un bolo endovenoso di un mezzo di contrasto ionico per raggi X, come l'ipotensione. La somministrazione concomitante di diltiazem e mezzi di contrasto per raggi X richiede particolare cautela. Associazioni da considerare con attenzione: a causa dei potenziali effetti additivi, sono necessarie cautela ed un'attenta titolazione in pazienti che ricevono diltiazem insieme ad altri medicinali che modificano la contrattilita' o la conduzione cardiaca. Diltiazem e' metabolizzato dal CYP3A4. E'stato documentato un aumento moderato (meno di due volte) delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem in caso di co-somministrazione con un piu' potente inibitore del CYP3A4. Il succo di pompelmo puo' aumentare l'esposizione di diltiazem (1,2 volte). I pazienti che consumano succo di pompelmo devono essere monitorati per un aumento degli effettiindesiderati di diltiazem. Il succo di pompelmo deve essere evitato se un'interazione e' sospettata. Il diltiazem e' anche un inibitore dell'isoforma CYP3A4. La co-somministrazione con altri substrati del CYP3A4 puo' comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di uno dei due medicinali co- somministrati. La co-somministrazione di diltiazem con un induttore del CYP3A4 puo' comportare una riduzione delle concentrazioni plasmatiche del diltiazem. Benzodiazepine (midazolam, triazolam): il diltiazem aumenta significativamente la concentrazione plasmatica di midazolam e triazolam e ne aumenta l'emivita plasmatica. E'necessaria particolare cautela quando si prescrivono benzodiazepine abreve durata d'azione metabolizzate dal CYP3A4 in pazienti che assumono diltiazem. Corticosterodi (metilprednisolone): inibizione del metabolismo del metilprednisolone (CYP3A4) ed inibizione della glicoproteina-P. I pazienti devono essere attentamente monitorati quando si iniziaun trattamento con metilprednisolone. Puo' essere necessario un aggiustamento della dose di metilprednisolone. Statine: il diltiazem e' un inibitore del CYP3A4 ed e' stato osservato che aumenta significativamente l'AUC di alcune statine. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi dovuto alle statine metabolizzate dal CYP3A4 puo' essere aumentato dall'uso concomitante di diltiazem. Se possibile, in associazione al diltiazem dovrebbe essere usata una statina non metabolizzata dal CYP3A4, altrimenti e' richiesto uno stretto monitoraggio di segni e sintomi di una potenziale tossicita' dovuta alla statina.
EFFETTI INDESIDERATI
La frequenza delle reazioni avverse descritte di seguito e definita attraverso la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1000); molto raro (<= 1/10.000); non nota. Nei diversi gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescentedi gravita'. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: epistassi;molto raro: leucopenia; non nota: trombocitopenia, allungamento del tempo di emorragia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: anoressia, aumento ponderale; non nota: iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo, insonnia; raro: amnesia, depressione, cambiamento della personalita', allucinazioni, sonnolenza; non nota: cambiamenti nell'umore (compresa depressione). Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri; raro: parestesie, tinnito, tremore; non nota: sindrome extrapiramidale (disturbi dell'andatura, vertigini).Patologie dell'occhio. Raro: ambliopia, irritazione oculare. Patologie cardiache. Comune: blocco atrioventricolare (di primo, secondo o terzo grado; puo' presentarsi blocco di branca), palpitazioni; non comune: bradicardia; raro: aritmia, asistolia, ipotensione ortostatica, sincope, angina; non nota: blocco seno atriale, insufficienza cardiaca congestizia, anomalie elettrocardiografiche. Patologie vascolari. Comune:vampate di calore; non comune: ipotensione ortostatica; non nota: vasculite (compresa vasculite leucocito clastica), edema (soprattutto degli arti inferiori), sudorazione, mal di testa. Patologie respiratorie,toraciche e mediastiniche. Raro: dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi, dispepsia, dolore gastrico, nausea; non comune: vomito, diarrea; raro: secchezza della bocca, alterazione del gusto, dolore addominale; non nota: iperplasia gengivale. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici (aumento di AST, ALT, ALP, LDH); raro: aumento dell'enzima creatinfosfochinasi; non nota: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eritema; raro: orticaria, petecchie, prurito, eritema generalizzato (caratterizzatoda vasculite leucocitoclastica); non nota: fotosensibilita' (compresacheratosi lichenoide nelle aree di pelle esposte al sole), edema angioneurotico, eruzione cutanea, eritema multiforme (compresa sindrome diSteven-Johnson e necrolisi epidermica tossica o sindrome di Lyell), sudorazione, dermatite esfoliativa, pustolosi esantematosa acuta generalizzata, occasionalmente eritema desquamativo con o senza febbre. Patologia del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Raro: dolore osteoarticolare. Patologie renali e urinarie. Raro: nicturia, poliuria; molto raro: nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: impotenza; non nota: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: edema periferico; comune: malessere; non nota: astenia. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permetteun monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
I dati relativi all'uso di diltiazem in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali (ratto, topo, coniglio) hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. E' controindicato in gravidanza.Il diltiazem e' escreto nel latte materno in basse concentrazioni. L'allattamento durante l'assunzione di questo medicinale deve essere evitato. Nelle pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale. E'controindicato nelle donne in eta' fertile che non utilizzano anticoncezionali efficaci. In donne in eta' fertile un'eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell'inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un'efficace copertura anticoncezionale.
Codice: 033682030
Codice EAN:
- Sistema cardiovascolare
- Calcio-antagonisti
- Calcio-antagonisti selettivi con effetto cardiaco diretto
- Derivati benzotiazepinici
- Diltiazem
Forma farmaceutica
CAPSULE RIGIDE RILASCIO PROLUNGATO
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
BLISTER