EPSOCLAR INFUS 10F 25000UI 5ML Produttore: PFIZER ITALIA SRL
- FARMACO OSPEDALIERO
- USO OSPEDALIERO
DENOMINAZIONE
EPSOCLAR SOLUZIONE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antitrombotico.
PRINCIPI ATTIVI
Epsoclar 5.000 U.I./1 ml: ogni fiala contiene eparina sodica 5.000 U.I. (derivata da mucosa intestinale suina). Epsoclar 25.000 U.I./5 ml: ogni fiala o flacone da 5 ml contiene eparina sodica 25.000 U.I. (derivata da mucosa intestinale suina). 1 ml di soluzione contiene il principio attivo: eparina sodica 5 000 U.I. Eccipienti con effetti noti: per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Epsoclar 5.000 U.I./1 ml (fiale): acqua per preparazioni iniettabili.Epsoclar 25.000 U.I./5 ml (fiale): acqua per preparazioni iniettabili. Epsoclar 25.000 U.I./5 ml (flaconi): clorocresolo, acqua per preparazioni iniettabili.
INDICAZIONI
Profilassi del tromboembolismo arterioso e venoso, trattamento del tromboembolismo venoso e arterioso, circolazione extracorporea ed emodialisi.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
L'eparina sodica non deve essere usata in pazienti: con accertata ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; con grave trombocitopenia o disturbi accompagnati da diatesi emorragica; con sanguinamento attivo o incontrollato, eccetto quando dovuto a coagulazione intravascolare disseminata (CID); con anamnesi di trombocitopenia indotta dall'eparina (HIT); con patologie epatiche, renali o pancreatiche gravi; nei quali i test di coagulazione non possano essere condotti ad appropriati intervalli (esclusivamente per i dosaggi terapeutici); con coagulazione intravasale disseminata (CID) attribuibile a trombocitopenia indotta da eparina; con accidenti cerebrovascolari emorragici; con lesioni organiche a rischio di sanguinamento, quali ulcere gastriche e/o intestinali, emorragia cerebrale, aneurisma, neoplasia cerebrale; con trauma o interventi chirurgici al sistema nervoso centrale, agli occhi o alle orecchie; con retinopatia o emorragia del corpo vitreo; con endocardite infettiva. L'anestesia loco-regionale per procedure di chirurgia elettiva e' controindicata nei pazienti che ricevono eparina a dosi anticoagulanti. In presenza di lesioni organiche ad elevato rischio di sanguinamento l'uso di eparina andra' valutato nello specifico contesto clinico considerando il rapporto rischio-beneficio nel singolo caso.
POSOLOGIA
Posologia. Profilassi del tromboembolismo arterioso e venoso. Profilassi perioperatoria: dose iniziale di 5 000 UI per via sottocutanea 2 hprima dell'intervento seguita da 5 000 UI ogni 8-12 ore per almeno 7 giorni o fino a quando il paziente non riprende la deambulazione. Profilassi in pazienti non chirurgici: la stessa dose si utilizza in caso di profilassi in pazienti non chirurgici ad alto rischio. La scelta disomministrazione ogni 8 o 12 ore deve tenere in considerazione il rischio tromboembolico ed il rischio di sanguinamento del singolo paziente. Circolazione extracorporea (bypass cardiopolmonare) 300 UI/Kg per via endovenosa, da modificare per mantenere l'Activated Clotting Time (ACT) nell'intervallo 400-500 secondi. Emodialisi: dose iniziale di 1 000-5 000 UI per via endovenosa seguita da 1 000-2 000 UI/h, da modificare in base alle necessita'. Monitoraggio: non e' richiesto un monitoraggio di routine. Trattamento del tromboembolismo arterioso e venoso. Dose iniziale: 80 UI/kg e.v. in bolo, oppure 5 000 UI come iniezione endovenosa in bolo (10 000 UI in caso di grave embolia polmonare). Dosedi mantenimento: 18 UI/kg/h in infusione endovenosa continua (range tra 1 000 UI e 2 000 UI/h), da modificare in base alla risposta oppure 1 000 UI/h in infusione continua. Schemi di trattamento alternativi. Iniezione intermittente endovenosa: 10 000 UI e.v. in bolo seguite da 5000-10 000 UI e.v. ogni 4-6 ore. Iniezione intermittente sottocutanea: dose iniziale di 333 UI/kg seguita da 250 UI/Kg ogni 12 h (range 10 000 UI-20 000 UI) o 8 000-10 000 UI ogni 8 h. Monitoraggio: quando si somministra eparina sodica a dose anticoagulante, il dosaggio deve essere determinato sulla base di test della coagulazione. Il test piu' comunemente usato e' il tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT). L'aPTT dei pazienti in trattamento deve essere mantenuto ad un valore pari a 1.5-2.5 volte i valori normali. Si raccomanda un monitoraggioregolare dei valori di aPTT, possibilmente su base giornaliera. Se i test di coagulazione sono al di sopra dell'intervallo terapeutico o sesi verificano emorragie, la dose deve essere ridotta o, se del caso, l'eparina deve essere sospesa (vedere paragrafo 4.4). Popolazioni speciali. Popolazione pediatrica. Profilassi del tromboembolismo arteriosoe venoso: non sono disponibili raccomandazioni circa la posologia. Trattamento del tromboembolismo arterioso e venoso. Dose iniziale: 50 UI/kg come iniezione endovenosa in bolo. Dose di mantenimento: 15-25 UI/kg/ora in infusione endovenosa continua, oppure 100 UI/kg e.v. ogni 4 ore come iniezione intermittente, oppure 250 UI/kg ogni 12 ore per viasottocutanea. Monitoraggio: quando si somministra eparina sodica a dose anticoagulante, il dosaggio deve essere aggiustato sulla base dei valori di aPTT. I bambini piu' piccoli possono richiedere dosaggi e velocita' di infusione piu' elevati per ottenere livelli di anticoagulazione e prolungamenti del aPTT uguali a quelli di bambini di eta' maggiore. Anziani: possono essere necessari dosaggi piu' bassi, a causa di un aumentato rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). Monitoraggio: quando si somministra eparina sodica a dose anticoagulante, le dosi devono essere adeguate in accordo ai valori di aPTT. Modo di somministrazione: per via endovenosa mediante infusione continua o iniezioneintermittente, oppure mediante iniezione per via sottocutanea. Poiche' gli effetti di eparina sodica sono a breve termine, la somministrazione mediante infusione endovenosa o iniezione sottocutanea e' da preferirsi rispetto all'iniezione endovenosa intermittente.
CONSERVAZIONE
Nessuna.
AVVERTENZE
Tracciabilita': al fine di migliorare la tracciabilita' dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministratodevono essere chiaramente registrati. L'eparina non deve essere somministrata per via intramuscolare, a causa del rischio di ematomi (vedere paragrafo 4.8). A causa dell'aumentato rischio di ematomi, deve essere prestata particolare attenzione in caso di concomitante somministrazione di farmaci per via intramuscolare. Si deve prestare particolare attenzione nei seguenti casi: sospette neoplasie con tendenza all'emorragia, alcolismo cronico, nei pazienti anziani (eta' pari o superiore a 65 anni), particolarmente nelle donne, vi e' un maggior rischio di emorragia durante il trattamento con eparina; questi pazienti devono pertanto essere attentamente monitorati e puo' esser necessaria una riduzione della dose (vedere paragrafo 4.2), nei pazienti con anamnesi di reazioni da ipersensibilita' all'eparina a basso peso molecolare, nei pazienti con anamnesi di reazioni da ipersensibilita' a prodotti di origine suina, nei pazienti a rischio di emorragia (vedere paragrafo 4.3). Le emorragie possono verificarsi in qualunque distretto dell'organismo. Un inspiegabile calo dell'ematocrito, una caduta della pressione arteriosa, o qualsiasi altro segno o sintomo non attribuibile ad altrecause deve far sospettare un evento emorragico. L'eparina sodica deveessere usata con estrema cautela in patologie nelle quali vi sia rischio di emorragie. Alcune di tali condizioni sono cardiovascolari: endocardite batterica sub-acuta; ipertensione non controllata dalla terapia antiipertensiva. Ematologiche: sindromi emofiliche o carenza di fattori della coagulazione; trombocitopenia; trombocitopatie; alcune porpore vascolari emorragiche (tipo malattia di Rendu-Osler). Gastrointestinali: anamnesi di ulcera peptica; esofagiti o gastriti erosive; malattia infiammatoria intestinale in fase attiva; drenaggio continuo dello stomaco o del piccolo intestino. Chirurgiche: durante e immediatamentedopo: rachicentesi o anestesia spinale o interventi chirurgici maggiori a carico del cervello, della colonna vertebrale o dell'occhio. Epatiche: malattie epatiche con alterazioni dei parametri della coagulazione e/o varici esofagee o gastropatia da ipertensione portale a rischioemorragico elevato. Altre: minaccia d'aborto; durante il ciclo mestruale; periodo post-parto; trattamento concomitante con farmaci fibrinolitici o anticoagulanti orali, con farmaci inibitori dell'aggregazione piastrinica, con farmaci antinfiammatori non-steroidei e/o antagonistidel recettore della glicoproteina IIb/IIIa (vedere paragrafo 4.5); altre lesioni organiche a rischio di sanguinamento. In ogni caso di emorragia minore, la terapia eparinica andra' interrotta ed in caso di emorragia maggiore l'eparina ancora in circolo andra' neutralizzata mediante somministrazione di protamina (vedere paragrafo 4.9). Occorre fareattenzione ed evitare il rischio di lesioni in pazienti sottoposti a terapia con eparina. Necrosi cutanea: sono stati riferiti casi di necrosi cutanea, talvolta preceduti da dolorose lesioni eritematose. In questi casi si consiglia l'immediata sospensione del trattamento. Iperpotassiemia: l'eparina sodica puo' sopprimere la secrezione surrenale dialdosterone, causando iperpotassiemia, generalmente reversibile con la sospensione della terapia. Fattori di rischio sono rappresentati daldiabete mellito, dall'insufficienza renale cronica, da una preesistente acidosi metabolica, da elevati livelli di potassio prima del trattamento, da una terapia concomitante con farmaci che aumentano i livelliplasmatici di potassio e dall'uso di eparina a lungo termine (vedere paragrafo 4.5). Nei pazienti a rischio, i livelli plasmatici di potassio devono essere misurati prima di iniziare la terapia con eparina e ad intervalli regolari durante il trattamento, in particolare se la terapia viene somministrata per piu' di 7 giorni. Test di coagulazione: quando si somministra eparina sodica a dosi anticoagulanti, il dosaggiodeve essere regolato effettuando frequenti test di coagulazione. Se irisultati dei test di coagulazione sono al di sopra dell'intervallo terapeutico o se si verificano emorragie, la dose deve essere ridotta o, se del caso, l'eparina deve essere sospesa (vedere paragrafo 4.2). Data l'azione transitoria della eparina sodica, le prove di emocoagulazione torneranno entro i limiti di norma nel giro di poche ore. Trombocitopenia da eparina (HIT): la trombocitopenia e' una complicazione nota della terapia con eparina sodica e tipicamente compare 4-21 giorni dopo l'inizio del trattamento con eparina, ma la comparsa puo' essere piu' rapida in caso di precedente HIT. Nel 10 - 20% dei pazienti puo' comparire una lieve trombocitopenia (conta piastrinica maggiore di 100,000/mm^3), che puo' restare stabile o regredire, anche se la somministrazione di eparina viene proseguita. In alcuni casi invece (dallo 0,3 al 3% dei casi) si puo' determinare una forma piu' grave (trombocitopenia da eparina di II tipo), immunomediata caratterizzata dalla formazione di anticorpi contro il complesso eparina-fattore piastrinico 4. Inquesti pazienti si possono sviluppare nuovi trombi associati con trombocitopenia (HITT), derivanti dall'irreversibile aggregazione di piastrine indotta dall'eparina, la cosiddetta "sindrome del trombo bianco".Tale processo puo' portare a gravi complicazioni tromboemboliche comenecrosi cutanea, cancrena delle estremita' che puo' rendere in alcunicasi necessaria l'amputazione, infarto miocardico, embolia polmonare,ictus e a volte morte. Percio', la somministrazione di eparina sodicadeve essere interrotta oltre che per comparsa di piastrinopenia, anche se il paziente sviluppa una nuova trombosi o un peggioramento di unatrombosi precedente. La prosecuzione della terapia anticoagulante, per la trombosi per la quale era stato iniziato il trattamento in corso,per un suo peggioramento o per la comparsa di un nuovo fenomeno trombotico, deve essere intrapresa, dopo sospensione dell'eparina, con un anticoagulante alternativo. In questi casi l'impiego di eparine a bassopeso molecolare e' rischioso per la possibile cross reattivita', cosi' come l'immediata introduzione della terapia anticoagulante orale (descritti casi di peggioramento della trombosi). Quindi una trombocitopenia di qualunque natura deve essere attentamente monitorata. Se la conta piastrinica scende al di sotto di 100,000/mm^3, o se si verifica trombosi ricorrente, l'eparina sodica deve essere sospesa immediatamente. La conta piastrinica deve essere effettuata nei pazienti che ricevono un trattamento con eparina per piu' di 5 giorni e il trattamento deve essere interrotto immediatamente in caso di trombocitopenia.
INTERAZIONI
Anticoagulanti orali: l'eparina sodica a dosaggio anticoagulante puo'prolungare lievemente il tempo di protrombina (incremento di circa 0,5 dell'INR). Bisogna considerare questo aspetto nella valutazione di tale parametro, soprattutto quando si procede ad embricazione della terapia eparinica con quella anticoagulante orale. Si raccomanda grande attenzione clinico-laboratoristica (valutazione frequente di PT e aPTT)in caso di uso combinato di eparina non frazionata a dosi anticoagulanti con questi farmaci. Antiaggreganti piastrinici, fibrinolitici ed altri medicinali associati a rischio di sanguinamento: l'acido acetilsalicilico, i farmaci antinfiammatori non steroidei (fenilbutazone, ibuprofene, indometacina, ketorolac, diclofenac), i farmaci con effetto antiaggregante piastrinico quali le tienopiridine (ticlopidina e clopidogrel) e il sulfinpirazone, le cefalosporine (cefaclor, cefixime, ceftriaxone, cefamandolo, cefoperazone), il destrano, il dipiridamolo, l'idrossiclorochina, i farmaci fibrinolitici (streptochinasi, urochinasi, alteplase), i derivati cumarinici, gli antagonisti del recettore per la glicoproteina IIb/IIIa (eptifibatide, abciximab), l'epoprostenolo o altri farmaci che interferiscono con l'aggregazione piastrinica (principale difesa emostatica del paziente eparinizzato) potenziano gli effetti farmacologici dell'eparina sodica, con conseguente aumento del rischio di sanguinamento e devono essere utilizzati con molta cautela neipazienti trattati con eparina sodica, soprattutto se a dosi anticoagulanti. L'uso concomitante di alcuni mezzi di contrasto puo' potenziarel'azione anticoagulante dell'eparina. Il consumo elevato di alcol comporta un rischio particolarmente alto di grave sanguinamento associatoall'eparina. Nitroglicerina per via endovenosa: la somministrazione endovenosa di nitroglicerina puo' provocare un'attenuazione significativa dell'effetto dell'eparina (riduzione del tempo di tromboplastina parziale aPTT). In seguito alla sospensione della somministrazione di nitroglicerina, puo' verificarsi un aumento improvviso dell'aPTT. Nei pazienti sottoposti ad infusione concomitante di nitroglicerina sono richiesti uno stretto monitoraggio dell'aPTT e l'aggiustamento della dosedi eparina. Effetto dell'eparina su altri farmaci: l'eparina puo' aumentare l'effetto degli agenti antidiabetici orali come le sulfoniluree, cosi' come delle benzodiazepine (clordiazepossido, diazepam, oxazepam) e del propranololo. Farmaci che aumentano i livelli sierici di potassio: e' richiesto un monitoraggio medico particolarmente attento in caso di uso concomitante di farmaci che aumentano i livelli sierici di potassio quali ACE-inibitori, sartani, diuretici risparmiatori di potassio, sali di potassio, beta-bloccanti (vedere paragrafo 4.4). Altre interazioni: digitale, tetracicline, nicotina, glucocorticoidi, penicilline, fenotiazine, antistaminici possono parzialmente ridurre l'azioneanticoagulante dell'eparina. Test di funzionalita' tiroidea: durante la terapia con eparina, i test di funzionalita' tiroidea possono risultare alterati (ad es. falsi livelli elevati di T3 e T4) (vedere paragrafo 4.4).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: l'evento avverso piu' comune dell'eparina e' il sanguinamento. Elenco delle reazioni avverse: le reazioni avverse riportate durante gli studi clinici o l'esperienza successiva alla commercializzazione sono riportate nell'elenco sottostante, suddivise per SOC (Classificazione Sistemico-Organica) secondo MedDRA e frequenze. La frequenza delle reazioni avverse e' classificata come segue: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>=1/1 000, < 1/100); raro (>= 1/10 000, < 1/1 000); molto raro (<1/10 000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: trombocitopenia eparino-indotta non immunitaria ^#, trombocitopenia indotta dall'eparina*, coagulazione intravascolare disseminata. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: irritazione in sede di iniezione, eritema in sede di iniezione, dolore in sede di iniezione, ematoma o ulcera in sede di iniezione. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita' ^a. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: osteoporosi ^b. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota:necrosi cutanea, alopecia, ematoma sottocutaneo, petecchie, porpora. Patologie endocrine. Non nota: ipoaldosteronismo, acidosi metabolica ^##, emorragia surrenalica, insufficienza surrenalica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota: iperlipidemia ^1, iperkaliemia.Disturbi neurologici. Non nota: amnesia, emorragia cerebrale, ematomaintracranico extradurale, ematoma epidurale o subdurale spinale non traumatico, emorragia intraventricolare. Patologie vascolari. Non nota:emorragia. Patologie epatobiliari. Non nota: epatotossicita'. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: broncospasmo, edema polmonare, emopneumotorace. Patologie gastrointestinali. Non nota:melena, emorragia retroperitoneale. Esami diagnostici. Non nota: aumento delle transaminasi, aumentata aggregazione piastrinica, aumento dei livelli di FT3 e FT4. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: priapismo, emorragia ovarica. ^# conta delle piastrine 100 000-150 000/mcL senza trombosi. * conta delle piastrine < 100 000/mcL o rapida diminuzione nella conta delle piastrine <50% del valore basale con trombosi arteriosa e venosa o embolia. ^a brividi, piressia, orticaria, asma, rinite, lacrimazione aumentata, nausea e vomito,prurito e bruciore ai piedi, ipotensione, vasospasmo, shock. ^b dopo somministrazione terapeutica. ^## in particolare nei pazienti con danno renale e diabete mellito. ^1 di rimbalzo alla sospensione della terapia. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Trombocitopenia indotta da eparina: nei pazienti non sensibilizzati, la riduzione del numero delle piastrine inizia generalmente 6-14 giorni dopo l'inizio del trattamento. Nei pazienti sensibilizzati, invece, avviene entro alcune ore. L'effetto anticoagulante dell'eparina puo' essere ridotto (tolleranza all'eparina). Emorragia: e' stata riferita emorragia in particolare dalla pelle, dalle mucose, dalle ferite e dai tratti gastrointestinale e genito-urinario. L'emorragia e' la principale complicanza che sipuo' verificare durante il trattamento con eparina sodica, in particolar modo alle dosi anticoagulanti. Tempi di coagulazione al di sopra dell'intervallo terapeutico o emorragie minori durante la terapia possono essere in genere risolti riducendo il dosaggio o, se del caso, sospendendo temporaneamente il farmaco. Sanguinamento gastro-enterico o urinario durante la terapia anticoagulante possono indicare la presenza di una sottostante lesione occulta. Il sanguinamento puo' avvenire in qualsiasi distretto dell'organismo ma certe specifiche complicazioni emorragiche possono essere difficili da individuare: (a) Emorragia surrenalica, con conseguente insufficienza surrenalica acuta e' stata descritta durante terapia anticoagulante. Percio', il trattamento va interrotto se il paziente sviluppa segni e sintomi di insufficienza surrenalica acuta; (b) Emorragia ovarica (corpus luteum) si e' sviluppata in donne in eta' fertile in terapia anticoagulante a lungo o a breve termine; (c) Emorragie retroperitoneali. In ogni caso di emorragia maggiore la terapia eparinica dovra' essere interrotta e l'eparina ancora in circolo andra' neutralizzata mediante somministrazione di protamina (vedere paragrafo 4.9). Reazioni avverse in sede di iniezione: irritazione in sede di iniezione, eritema, lieve dolore, ematoma o ulcera possono seguire ad una somministrazione sottocutanea di eparina. Queste complicazioni sono molto piu' comuni dopo somministrazione intramuscolare, per cui quest'ultimo uso e' assolutamente da evitare, anche occasionalmente (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica: ci si aspetta che frequenza, tipo e severita' delle reazioni avverse nella popolazione pediatrica siano le stesse che negli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l' autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l'eparina non attraversa la barriera placentare. Non vi sono state segnalazioni che colleghino la somministrazione di eparina durante la gravidanza a malformazioni. Ciononostante, l'innocuita' di impiego in gravidanza non e' stata completamente stabilita. In mancanzadi dati sicuri, la decisione di usare eparina in gravidanza deve essere presa dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio beneficio nelle singole circostanze. Allattamento. l'eparina non e' escreta nel latte materno. Fertilita': non ci sono dati disponibili relativi all'effetto di eparina sulla fertilita' umana.
Codice: 030705026
Codice EAN:
- Sangue ed organi emopoietici
- Antitrombotici
- Eparinici
- Eparina
Forma farmaceutica
SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
FIALA