ISOPRENALINA CLORIDR 5F 0,2MG Produttore: MONICO SPA
- FARMACO DI CLASSE C
- RICETTA MEDICA RIPETIBILE
DENOMINAZIONE
ISOPRENALINA CLORIDRATO MONICO 0.2 MG/1 ML SOLUZIONE INIETTABILE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Stimolanti cardiaci, esclusi i glicosidi cardiaci.
PRINCIPI ATTIVI
Isoprenalina Cloridrato.
ECCIPIENTI
Sodio metabisolfito mg 0.2, acqua per preparazioni iniettabili q.b. aml 1.
INDICAZIONI
Trattamento del blocco atrio-ventricolare totale (inclusa la sindromedi Stokes-Adams) e dell'arresto cardiaco; trattamento del broncospasmo durante l'anestesia; in aggiunta al trattamento per lo shock cardiogeno.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'isoprenalina e' controindicata nelle seguenti condizioni: angina pectoris; blocco cardiaco o tachicardia indotta da digitalici; tachiaritmie; bambini di eta' inferiore ai 12 anni; generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.
POSOLOGIA
>>Trattamento del blocco atrio-ventricolare totale (inclusa la sindrome di Stokes-Adams) e dell'arresto cardiaco. Somministrazione intramuscolare: 0,2 mg seguiti da 0,02-1,0 mg in base alla risposta del paziente. Somministrazione endovenosa: 2-10 mcg /min, da aggiustare in base alla risposta del paziente. Somministrazione sottocutanea: 0,2 mg seguiti da 0,15-0,20 mg in base alla risposta del paziente. >>Trattamento del broncospasmo durante l'anestesia. Somministrazione endovenosa: dose iniziale 0,01-0,02 mg, da ripetere se necessario. In aggiunta al trattamento dello shock cardiogeno. Somministrazione endovenosa: 0,5-5 mcg /minuto in base alla risposta del paziente. Dosaggi piu' elevati (fino a 20 mcg /minuto) possono essere talvolta impiegati in gravi stati di shock in funzione alla condizioni cliniche ed alla risposta del paziente. L'uso di isoprenalina non e' raccomandato nei bambini a causa della mancanza di dati sulla sicurezza ed efficacia. >>Istruzioni per l'uso. Per iniezione endovenosa: diluire 1 ml di Isoprenalina Cloridrato 0,2 mg/ml soluzione iniettabile con 10 ml di sodio cloruro 0,9% o glucosio 5% per ottenere una soluzione di concentrazione 0.02 mg/ml. Perinfusione endovenosa: diluire 10 ml di soluzione di Isoprenalina cloridrato 0.2 mg/ml soluzione iniettabile con 500 ml di sodio cloruro 0.9% o glucosio 5% per ottenere una soluzione di concentrazione 0.004 mg/ml. Usare un microdrip o una pompa a infusione continua per prevenire l'afflusso improvviso di una eccessiva quantita' di farmaco.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C e nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Se esposto all'aria, alla luce od ad un aumento di temperatura, la soluzione puo' sviluppare una colorazione che va dal rosa al rosa-brunastro. La soluzione non deve essere utilizzata se e' colorata o e' presente un precipitato.
AVVERTENZE
Usare estrema cautela nel somministrare il farmaco nelle seguenti situazioni: disturbi convulsivi, insufficienza coronarica, diabete mellito, iperresponsivita' alle amine simpaticomimetiche, ipertensione, ipertiroidismo. Il prodotto contiene sodio metabisolfito.
INTERAZIONI
L'isoprenalina non deve essere somministrata contemporaneamente a: glicosidi cardioattivi e anestetici generali (alotano, ciclopropano): l'uso concomitante puo' causare aritmie; alcaloidi dell'ergot: l'uso concomitante puo' determinare una ulteriore vasocostrizione periferica; fenelzina, selegelina, tranilcipromina: l'uso concomitante con uno di questi farmaci puo' determinare un aumento dell'effetto ipertensivo perriduzione del metabolismo simpaticomimetico. Pertanto e' necessario monitorare i pazienti per gli effetti clinici tipici di un innalzamentodella pressione sanguigna (mal di testa, aritmie, febbre, vomito). Sesi verifica una crisi ipertensiva, sospendere immediatamente la somministrazione del farmaco ed iniziare una terapia per abbassare la pressione; entacapone: l'uso concomitante puo' determinare aumento del rischio di tachicardia, ipertensione e aritmie a causa dell'inibizione delmetabolismo delle COMT; nebivololo: l'uso concomitante con questo farmaco puo' determinare un cambiamento dell'effetto beta-bloccante e causare severa ipotensione a causa di un meccanismo di antagonismo farmacologico per l'effetto vasodilatatorio dell'isoprenalina. Pertanto e' necessario monitorare strettamente i pazienti in trattamento con questidue farmaci; teofillina: l'uso concomitante con questo farmaco puo' determinare una diminuzione della concentrazione di teofillina per un aumento del metabolismo. Pertanto e' necessario un aggiustamento delle dosi di teofillina; tolcapone: l'uso concomitante con questo farmaco puo' determinare inibizione del metabolismo dell'isoprenalina per inibizione delle COMT da parte del tolcapone. Pertanto nei pazienti che assumono tolcapone si deve prendere in considerazione una riduzione delladose di isoprenalina.
EFFETTI INDESIDERATI
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati dell'isoprenalina organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie cardiache: palpitazioni, tachicardia, variazione della pressione sanguigna, aritmie ventricolari e sindrome di Adam-Stockes in pazienti con blocco atriventricolare transitorio, arresto cardiaco. Patologie gastrointestinali: nausea, distress gastrointestinale. Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, eosinopenia (studi in volontari sani). Patologie del sistema nervoso: tremori, capogiri, nervosismo, sonnolenza, mal di testa e insonnia. Patologie dell'occhio: visione offuscata. Patologie renali ed urinarie: esitazione urinaria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: tosse, irritazione della gola, bronchiti, aumento dell'espettorato, edema polmonare. Patologie endocrine: gonfiore della ghiandola parotide in seguito ad uso prolungato, scolorimento della saliva. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: sudorazione e arrossamento cutaneo.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gli studi su animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sulla gravidanza e sullo sviluppo fetale. Il rischio potenziale per gliesseri umani non e' noto. L'isoprenalina non deve essere usata durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessita'. Poiche' l'isoprenalina e' usata come salvavita nelle emergenze cardiache, il rapportorischio/beneficio non e' in questione. L'isoprenalina attraversa facilmente la placenta e puo' inibire le contrazioni uterine e ritardare il parto pretermine. Non e' noto se l'isoprenalina sia escreta nel latte materno e non sono noti i potenziali effetti avversi che si verificherebbero nel neonato in seguito all'esposizione al farmaco. Non e' noto se l'isoprenalina influisca sulla quantita' o sulla composizione dellatte materno. Fin quando non saranno disponibili ulteriori dati, e' necessario utilizzare cautela quando si usa l'isoprenalina in donne che stanno allattando.
Codice: 030794010
Codice EAN:
- Sistema cardiovascolare
- Terapia cardiaca
- Stimolanti cardiaci, esclusi i glicosidi cardiaci
- Adrenergici e dopaminergici
- Isoprenalina
Forma farmaceutica
SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza
24 MESI
Confezionamento
FIALA