KALETRA OS 5FL 60ML+5SIR Produttore: ABBVIE SRL
- FARMACO OSPEDALIERO
DENOMINAZIONE
KALETRA (80 MG + 20 MG) / ML SOLUZIONE ORALE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antivirali per uso sistemico, antivirali per il trattamento delle infezioni da HIV, combinazioni.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni 1 ml della soluzione orale contiene 80 mg di lopinavir co-formulato con 20 mg di ritonavir come potenziatore farmacocinetico.
ECCIPIENTI
La soluzione orale contiene: alcool (42,4% v/v), sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, propilenglicole (15,3% p/v), acqua depurata, glicerolo, polivinilpirrolidone, aroma Magnasweet 110 (miscela di monoammonio glicirrizinato e glicerolo), aroma alla vaniglia (contenente acido p-idrossibenzoico, p-idrossibenzaldeide, acido vanillico, vanillina, eliotropina, etilvanillina), olio di ricino poliossile 40 idrogenato, aroma allo zucchero filato (contenente etilmaltolo, etilvanillina, acetoina, diidrocumarina, glicole propilenico), acesulfame potassio, saccarina sodica, sodio cloruro, essenza di menta piperita, sodio citrato, acido citrico, levomentolo.
INDICAZIONI
Il medicinale e' indicato, in associazione con altri medicinali antiretrovirali, per il trattamento di adulti, adolescenti e bambini a partire dai 14 giorni di eta' con infezione da virus dell'immunodeficienzaumana (HIV-1). La scelta del farmaco per il trattamento di pazienti con infezione HIV-1 e con precedente esperienza di inibitori della proteasi deve basarsi su test di resistenza virale individuale e sulla storia dei trattamenti precedenti.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Insufficienza epatica severa. Il medicinale contiene lopinavir e ritonavir che sono entrambi inibitori di CYP3Al'isoforma del citocromo P450. Il medicinale non deve essere somministrato in concomitanza con altri medicinali altamente dipendenti dal CYP3A per la clearance e peri quali elevate concentrazioni plasmatiche si associano ad eventi gravi e/o che mettono a rischio la vita. Questi medicinali comprendono. Concomitante incremento dei livelli del medicinale. Antagonisti dell'adrenorecettore alfa1. Alfuzosina: aumento delle concentrazioni plasmatiche di alfuzosina che possono portare a grave ipotensione. La co-somministrazione con alfuzosina è controindicata. Antianginosi. Ranolazina:aumento delle concentrazioni plasmatiche di ranolazina che possono aumentare l'insorgenza di reazioni gravi e/o potenzialmente fatali. Antiaritmici. Amiodarone, dronedarone: aumento delle concentrazioni plasmatiche di amiodarone e dronedarone. Di conseguenza, aumento del rischiodi aritmie o altre gravi reazioni avverse. Antibiotici. Acido fusidico: aumento delle concentrazioni plasmatiche di acido fusidico. La co-somministrazione con acido fusidico è controindicata nelle infezioni dermatologiche. Antitumorali. Neratinib: aumento delle concentrazioni plasmatiche di neratinib che puo' aumentare l'insorgenza di reazioni gravi e/o potenzialmente fatali. Venetoclax: aumento delle concentrazioniplasmatiche di venetoclax. Aumento del rischio di sindrome da lisi tumorale all'inizio del trattamento e durante la fase di titolazione verso l'alto della dose. Antigottosi. Colchicina: aumento delle concentrazioni plasmatiche di colchicina. Possibili reazioni gravi e/o potenzialmente fatali in pazienti con compromissione renale e/o epatica. Antistaminici. Astemizolo, terfenadina: aumento delle concentrazioni plasmatiche di astemizolo e terfenadina. Di conseguenza, aumento del rischiodi gravi aritmie da parte di questi medicinali. Antipsicotici/ neurolettici. Lurasidone: aumento delle concentrazioni plasmatiche di lurasidone che possono aumentare l'insorgenza di reazioni gravi e/o potenzialmente fatali. Pimozide: aumento delle concentrazioni plasmatiche di pimozide. Di conseguenza, aumento del rischio di gravi anomalie ematologiche, o altri gravi effetti avversi da parte di questo medicinale. Quetiapina: aumento delle concentrazioni plasmatiche di quetiapina che può portare al coma. La co-somministrazione con quetiapina è controindicata. Alcaloidi dell'ergotamina. Diidroergotamina, ergonovina, ergotamina, metilergonovina. Aumento delle concentrazioni plasmatiche dei derivati dell'ergotamina che portano a tossicità acuta da ergotamina, incluso vasospasmo ed ischemia. Medicinali per la motilità gastrointestinale. Cisapride: aumento delle concentrazioni plasmatiche di cisapride.Di conseguenza, aumento del rischio di gravi aritmie da parte di questo medicinale. Antivirali ad azione diretta per il trattamento del virus dell'epatite c. Elbasvir/grazoprevir: aumento del rischio di innalzamento di alanina transaminasi (alt). Ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con o senza dasabuvir: aumento delle concentrazioni plasmatiche di paritaprevir; pertanto, aumento del rischio di innalzamento di alanina transaminasi (alt). Farmaci che modificano il profilo lipidico. Inibitori della hmg co-a reduttasi. Lovastatina, simvastatina: aumento delleconcentrazioni plasmatiche di lovastatina e simvastatina; di conseguenza, aumento del rischio di miopatia inclusa rabdomiolisi. Inibitore della proteina microsomiale di trasporto dei trigliceridi (mttp). Lomitapide: aumento delle concentrazioni plasmatiche di lomitapide. Inibitori della fosfodiesterasi (pde5). Avanafil: aumento delle concentrazioni plasmatiche di avanafil. Sildenafil: controindicato solamente quandoimpiegato per il trattamento dell'ipertensione arteriosa polmonare (pah). Aumento delle concentrazioni plasmatiche di sildenafil. Di conseguenza, aumento della possibilità di reazioni avverse associate a sildenafil (che includono ipotensione e sincope). Vardenafil: aumento delleconcentrazioni plasmatiche di vardenafil. Sedativi/ipnotici. Midazolam orale, triazolam: aumento delle concentrazioni plasmatiche di midazolam orale e triazolam. Di conseguenza, aumento del rischio di estrema sedazione e di depressione respiratoria da parte di questi medicinali.Diminuzione del livello di lopinavir/ritonavir. Preparazioni a base di erbe. Erba di s. Giovanni: preparazioni erboristiche contenenti l'erba di s. Giovanni (hypericum perforatum) a causa del rischio di diminuzione delle concentrazioni plasmatiche e di riduzione degli effetti clinici di lopinavir e ritonavir. La soluzione orale e' controindicato in bambini di eta' inferiore ai 14 giorni, nelle donne in stato di gravidanza, nei pazienti con malattia epatica o renale ed in pazienti trattati con disulfiram o metronidazole a causa del possibile rischio di tossicita' dell'eccipiente glicole propilenico.
POSOLOGIA
Il medicinale deve essere prescritto da medici esperti nel trattamento dell'infezione da HIV. Posologia. Adulti e adolescenti. La dose raccomandata del farmaco e' di 5 ml di soluzione orale (400/100 mg) due volte al giorno per via orale da assumere con i pasti. Popolazione pediatrica a partire dai 14 giorni di eta'. L'utilizzo della formulazione in soluzione orale e' raccomandato nei bambini, poiche' consente di adeguare la dose alla superficie corporea o al peso corporeo. Comunque, qualora si ritenesse opportuno ricorrere all'utilizzo di forme solide orali nei bambini di peso inferiore a 40 kg, o con superficie corporea (BSA) compresa tra 0,5 e 1,4 m^2 ed in grado di deglutire le compresse, e' possibile impiegare Kaletra 100 mg/25 mg compresse. La dose dellecompresse per gli adulti (400/100 mg due volte al giorno) puo' essereimpiegata nei bambini di peso pari o superiore a 40 kg o con superficie corporea (Body Surface Area = BSA) maggiore di 1,4 m^2. Le compresse del medicinale sono somministrate per via orale e devono essere ingoiate per intero e non vanno masticate, divise o frantumate. Fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto del medicinale da 100 mg/25 mg compresse rivestite con film. Le quantita' totali di alcol e glicole propilenico contenute in tutti i medicinali, compresa la soluzione orale per somministrazione pediatrica, devono essere presein considerazione onde evitare effetti tossici dovuti a tali eccipienti. Dosi raccomandate per pazienti pediatrici di eta' compresa tra 14 giorni e 6 mesi. Linee guida per il dosaggio pediatrico da 2 settimanea 6 mesi di età. In base al peso: 16/4 mg/kg (corrispondenti a 0,2 ml/kg); in base alla bsa: 300/75 mg/m^2 (corrispondenti a 3,75 ml/m^2). Due volte al giorno con il cibo. Si raccomanda di non somministrare ilmedicinale in associazione con efavirenz o nevirapina in pazienti di eta' inferiore a 6 mesi. Dosi raccomandate per pazienti pediatrici di eta' compresa fra 6 mesi e 18 anni. Senza co-somministrazione di efavirenz o nevirapina. Di seguito sono contenute le linee guida del dosaggio della soluzione orale in base al peso corporeo e alla BSA. Schema di dosaggio pediatrico basato sul peso corporeo da > 6 mesi a 18 anni. Peso corporeo: da 7 a 10 kg; volume di soluzione orale due volte al giorno con i pasti (80 mg di lopinavir/20 mg di ritonavir per ml): 1,25 ml. Peso corporeo: da > 10 a < 15 kg; volume di soluzione orale due volte al giorno con i pasti (80 mg di lopinavir/20 mg di ritonavir per ml): 1,75 ml. Peso corporeo: da 15 a 20 kg; volume di soluzione orale due volte al giorno con i pasti (80 mg di lopinavir/20 mg di ritonavir per ml): 2,25 ml. Peso corporeo: da > 20 a 25 kg; volume di soluzione orale due volte al giorno con i pasti (80 mg di lopinavir/20 mg di ritonavir per ml): 2,75 ml. Peso corporeo: da > 25 a 30 kg; volume di soluzione orale due volte al giorno con i pasti (80 mg di lopinavir/20 mgdi ritonavir per ml): 3,50 ml. Peso corporeo: da > 30 a 35 kg; volumedi soluzione orale due volte al giorno con i pasti (80 mg di lopinavir/20 mg di ritonavir per ml): 4,00 ml. Peso corporeo: da > 35 a 40 kg;volume di soluzione orale due volte al giorno con i pasti (80 mg di lopinavir/20 mg di ritonavir per ml): 4,75 ml. Peso corporeo: >= 40 kg;vedere le raccomandazioni di dosaggio per gli adulti. Schema di dosaggio pediatrico per la dose 230/57,5 mg/m^2 da > 6 mesi a < 18 anni. Bsa: 0,25 m^2; dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg): 0,7 ml (57,5/14,4 mg). Bsa: 0,40 m^2; dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg): 1,2 ml (96/24 mg). Bsa: 0,50 m^2; dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg): 1,4 ml (115/28,8 mg). Bsa: 0,75 m^2; dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg): 2,2 ml (172,5/43,1 mg). Bsa: 0,80 m^2; dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg): 2,3 ml (184/46 mg). Bsa: 1,00 m^2; dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg): 2,9 ml (230/57,5 mg). Bsa: 1,25 m^2; dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg): 3,6 ml (287,5/71,9 mg). Bsa: 1,3 m^2; dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg): 3,7 ml (299/74,8 mg). Bsa: 1,4 m^2; dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg): 4,0 ml (322/80,5 mg). Bsa: 1,5 m^2; dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg): 4,3 ml (345/86,3 mg). Bsa: 1,7 m^2; dose soluzione orale due volte al giorno (dose in mg): 5 ml (402,5/100,6 mg). Terapia concomitante: efavirenz o nevirapina. In alcuni bambini, la dose di 230/57,5 mg/m^2 somministrata con nevirapina o efavirenz potrebbe non essere sufficiente. Pertanto, in questi pazienti e' necessario aumentare la dose del farmaco a 300/75 mg/m^2. Non superare la dose raccomandata di 533/133 mg o 6,5 ml due volte al giorno. Bambini di eta' inferiore a 14 giorni e neonati prematuri Kaletra soluzione orale non deve essere somministrato ai neonati prima di un'eta' post-mestruale (il primo giorno dell'ultimo ciclo mestrualedella madre fino alla nascita piu' il tempo trascorso dopo la nascita) di 42 settimane e un'eta' post-natale di almeno 14 giorni. Compromissione epatica. Nei pazienti HIV positivi che presentano una compromissione epatica di grado lieve o moderato, e' stato osservato un incremento di circa il 30% della concentrazione di lopinavir, ma non e' attesoche questo dato possa avere implicazioni cliniche. Non si dispone di dati relativi a pazienti affetti da compromissione epatica severa. Il medicinale non deve essere somministrato a questi pazienti. Compromissione renale. Dal momento che la clearance renale del lopinavir e del ritonavir e' trascurabile, non sono attesi aumenti delle concentrazioniplasmatiche in pazienti affetti da compromissione renale. Poiche' lopinavir e ritonavir sono altamente legati alle proteine plasmatiche, laloro significativa rimozione attraverso l'emodialisi o la dialisi peritoneale e' improbabile. Modo di somministrazione: il medicinale e' somministrato per via orale e deve essere assunto sempre con il cibo. Ladose deve essere somministrata mediante la siringa dosatrice orale calibrata di 2 ml o 5 ml che corrisponda meglio al volume prescritto.
CONSERVAZIONE
Conservare in frigorifero (2 gradi C-8 gradi C). Conservazione durante l'uso: se tenuto fuori dal frigorifero, non conservare a temperaturasuperiore ai 25.C e gettare il contenuto non utilizzato dopo 42 giorni (6 settimane). E' consigliabile scrivere sulla confezione la data incui il medicinale viene posto fuori dal frigorifero.
AVVERTENZE
Pazienti con condizioni coesistenti. Compromissione epatica. La sicurezza e l'efficacia del medicinale non e' stata stabilita in pazienti con significative e concomitanti patologie epatiche. Il medicinale e' controindicato in pazienti con compromissione epatica di grado severo. Pazienti con epatite cronica di tipo B o C e trattati con una terapia antiretrovirale di associazione (CART) hanno un rischio maggiore di reazioni avverse epatiche gravi e potenzialmente fatali. In caso di concomitante terapia antivirale per epatiti di tipo B o C, fare riferimento alle informazioni sul prodotto relative a questi tipi di medicinali.Pazienti con disfunzione epatica pre-esistente, inclusa l'epatite cronica, hanno una maggiore frequenza di anormalita' della funzione epatica, nel corso di CART e devono essere monitorati seguendo le pratiche standard. Se in tali pazienti si evidenzia un peggioramento della patologia epatica, deve essere considerata l'interruzione o la sospensionedel trattamento. Elevati livelli delle transaminasi con o senza elevati livelli di bilirubina sono stati riportati in soggetti HIV-1 monoinfetti ed in individui trattati per profilassi post esposizione gia' da7 giorni dopo l'inizio del trattamento con lopinavir/ritonavir in associazione ad altri agenti antiretrovirali. In alcuni casi la disfunzione epatica era grave. Prima di iniziare la terapia con lopinavir/ritonavir devono essere condotti appropriati test di laboratorio e deve essere eseguito uno stretto monitoraggio durante il trattamento. Compromissione renale. Dal momento che la clearance renale del lopinavir e delritonavir e' trascurabile, non sono attesi aumenti delle concentrazioni plasmatiche in pazienti con compromissione renale. Poiche' lopinavir e ritonavir sono altamente legati alle proteine plasmatiche la loro significativa rimozione attraverso l'emodialisi o la dialisi peritoneale e' improbabile. Emofilia. Sono stati riportati casi di aumento di episodi emorragici comprendenti ematomi cutanei ed emartro spontanei inpazienti affetti da emofilia di tipo A e B trattati con inibitori della proteasi. In alcuni pazienti si e' reso necessario un incremento didose del fattore VIII. In piu' della meta' dei casi riportati e' stato possibile continuare il trattamento con inibitori della proteasi o riprenderlo nel caso fosse stato interrotto. E' stata ipotizzata una relazione causale, sebbene non sia stato chiarito il meccanismo d'azione. I pazienti emofilici devono pertanto essere informati circa la possibilita' di un aumento di tali episodi emorragici. Pancreatite Sono stati riportati casi di pancreatite in pazienti trattati con il medicinale, inclusi quelli che hanno sviluppato una ipertrigliceridemia. Nella maggior parte di questi casi i pazienti hanno avuto una storia precedente di pancreatite e/o terapia concomitante con altri medicinali associati alla pancreatite. Marcati aumenti dei trigliceridi sono un fattore di rischio per lo sviluppo di pancreatiti. Pazienti affetti da malattia da HIV in stadio avanzato possono essere a rischio di aumento dei trigliceridi e pancreatite. Una pancreatite deve essere presa in considerazione qualora si verifichino sintomi clinici (quali nausea, vomito, dolore addominale) o anormalita' nei parametri di laboratorio (qualiaumento del valore della lipasi o dell'amilasi sierica) che suggeriscano una pancreatite. Pazienti che manifestano questi segni o sintomi devono essere valutati e la terapia con il farmaco deve essere sospesa se c'e' una diagnosi di pancreatite. Sindrome infiammatoria da immunoricostituzione. In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria severa al momento dell'inizio della terapia antiretrovirale di associazione (CART), puo' insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali, causando gravi condizioni cliniche o un peggioramento dei sintomi. Generalmente, tali reazioni sono state osservate entro le prime settimane o i primi mesi dall'inizio della CART. Esempi rilevanti in proposito sono le retiniti da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e la polmonite da Pneumocystis jirovecii. Qualsiasi sintomo infiammatorio deve essere valutato e deve essere instaurato un trattamento, se necessario.Nel contesto della immunoricostituzione e' stato riportato anche il verificarsi di disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves e l'epatite autoimmune); tuttavia, il tempo di insorgenza registrato e' piu' variabile e questi eventi possono verificarsi molti mesi dopo l'inizio del trattamento. Osteonecrosi Sebbene l'eziologia sia considerata multifattoriale (compreso l'impiego di corticosteroidi, il consumo di alcool, l'immunosoppressione grave, un piu' elevato indice di massa corporea), sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo aCART. Ai pazienti deve essere raccomandato di rivolgersi al medico incaso di comparsa di fastidi, dolore e rigidita' alle articolazioni, odifficolta' nel movimento. Prolungamento dell'intervallo PR In alcunisoggetti adulti sani e' stato dimostrato che lopinavir/ritonavir determina un modesto prolungamento asintomatico dell'intervallo PR. Sono stati riportati rari casi di blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado in soggetti che assumevano lopinavir/ritonavir, tra i pazienti con sottostante malattia cardiaca strutturale e anomalie del sistemadi conduzione pre-esistenti o in pazienti che assumevano medicinali noti per causare un prolungamento dell'intervallo PR (quali verapamil oatazanavir). In questi pazienti, il medicinale deve essere utilizzatocon cautela. Peso e parametri metabolici. Durante la terapia antiretrovirale si puo' verificare un aumento del peso e dei livelli ematici dei lipidi e del glucosio. Tali cambiamenti potrebbero in parte essere correlati al controllo della malattia e allo stile di vita. Per i lipidi, in alcuni casi vi e' evidenza di un effetto del trattamento, mentre per l'aumento di peso non esiste un'evidenza forte che lo correli a un trattamento particolare. Per il monitoraggio dei livelli dei lipidiematici e del glucosio si fa riferimento alle linee guida stabilite per il trattamento dell'HIV. I disturbi del metabolismo lipidico devonoessere gestiti in maniera clinicamente appropriata. Interazioni con altri medicinali. Il farmaco contiene lopinavir e ritonavir, entrambi sono inibitori del citocromo P450, l'isoforma del citocromo P450. Il medicinale puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche dei medicinali che sono metabolizzati principalmente dal CYP3A. Questi aumenti delle concentrazioni plasmatiche dei medicinali co-somministrati possono aumentare o prolungare sia i loro effetti terapeutici che quelli indesiderati.
INTERAZIONI
Il medicinale contiene lopinavir e ritonavir, entrambi sono inibitoridi CYP3A, l'isoforma del citocromo P450, in vitro. La co-somministrazione del farmaco con altri medicinali metabolizzati principalmente da CYP3A puo' produrre un aumento delle concentrazioni plasmatiche dell'altro medicinale che puo' aumentare o prolungare gli effetti terapeutici e le reazioni avverse di quest'ultimo. Il farmaco a concentrazioni clinicamente rilevanti non inibisce CYP2D6, CYP2C9, CYP2C19, CYP2E1, CYP2B6 o CYP1A2. Il medicinale ha mostrato in vivo di indurre il propriometabolismo e di incrementare la biotrasformazione di alcuni medicinali metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450 (inclusi CYP2C9 e CYP2C19) e dalla glucuronidazione. Questo puo' risultare in diminuite concentrazioni plasmatiche e potenziale diminuzione dell'efficacia dei medicinali co-somministrati. Le interazioni conosciute e teoriche con medicinali antiretrovirali e non- antiretrovirali selezionati sono elencate nella tabella sottostante. Questo elenco non intende essere inclusivo o completo. Devono essere consultati i singoli Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto. Agenti antiretrovirali. Inibitori nucleosidici/nucleotidici della trascrittasi inversa (nrtis). Stavudina, lamivudina: non è necessario un aggiustamento della dose. Abacavir, zidovudina: il significato clinico delle concentrazioni ridotte di abacavir e zidovudina non è noto. Tenofovir disoproxil fumarato (df), 300 mg qd (equivalenti a 245 mg di tenofovir disoproxil): non è necessario un aggiustamento della dose. Le maggiori concentrazioni di tenofovir potrebbero potenziare gli effetti indesiderati associati a tenofovir, inclusii disturbi renali. Inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa (nnrtis). Efavirenz, 600 mg qd; efavirenz, 600 mg qd (lopinavir/ritonavir 500/125 mg bid): il dosaggio del medicinale compresse deve essere aumentato a 500/125 mg due volte al giorno quando viene co-somministrato con efavirenz. Nevirapina, 200 mg bid: la dose del medicinale compresse deve essere aumentata a 500/125 mg due volte al giorno quandoviene co-somministrato con nevirapina. Etravirina (lopinavir/ritonavir compresse 400/100 mg bid): non è necessario un aggiustamento della dose. Rilpivirina (lopinavir/ritonavir capsule 400/100 mg bid): l'uso concomitante del medicinale con rilpivirina causa un incremento nelle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina, ma non è richiesto nessun aggiustamento della dose. Hiv ccr5 - antagonista. Maraviroc: la dose di maraviroc deve essere ridotta a 150 mg due volte al giorno durante la co- somministrazione con il medicinale 400/100 mg due volte al giorno.Inibitore dell'integrasi. Raltegravir: non è necessario un aggiustamento della dose. Co- somministrazione con altri inibitori della proteasi hiv (pis) in accordo alle attuali linee guida, la duplice terapia con inibitori della proteasi è generalmente non raccomandata. Fosamprenavir/ritonavir (700/100 mg bid) (lopinavir/ritonavir 400/100 mg bid) o fosamprenavir (1400 mg bid) (lopinavir/ritonavir 533/133 mg bid): la co-somministrazione di dosi incrementate di fosamprenavir (1400 mg bid)con il medicinale (533/133 mg bid) nei pazienti pre-trattati con inibitori della proteasi comportava una maggiore incidenza di eventi avversi gastrointestinali e un aumento dei trigliceridi nel sangue con il regime combinato senza aumenti nell'efficacia virologica, se comparati con dosi standard di fosamprenavir/ritonavir. La co- somministrazione di questi medicinali non è raccomandata. Indinavir, 600 mg bid: le dosi appropriate per questa combinazione, per quanto riguarda efficacia esicurezza, non sono state stabilite. Saquinavir 1000 mg bid: non è necessario un aggiustamento della dose. Tipranavir/ritonavir (500/100 mgbid): la co- somministrazione di questi medicinali non è raccomandata. Antiacidi. Omeprazolo (40 mg qd): non è necessario un aggiustamento della dose. Ranitidina (150 mg dose singola): non è necessario un aggiustamento della dose. Antagonisti dell'adrenorecettore alfa1. Alfuzosina: la co- somministrazione del medicinale e alfuzosina è controindicata poichè può aumentare la tossicità correlata all'alfuzosina, inclusal'ipotensione. Analgesici. Fentanyl: si raccomanda un attento monitoraggio degli eventi avversi (in particolare la depressione respiratoriama anche la sedazione) quando il fentanyl è co-somministrato con il medicinale. Antianginosi. Ranolazina: la co-somministrazione del medicinale e ranolazina è controindicata. Antiaritmici. Amiodarone, dronedarone: la co- somministrazione del medicinale e amiodarone o dronedaroneè controindicata poichè può aumentare il rischio di aritmia o di altre gravi reazioni avverse. Digossina: in caso di co-somministrazione del medicinale e digossina, si raccomanda di prestare particolare attenzione e di effettuare, dove possibile, il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di digossina. La prescrizione del medicinale in pazienti già in terapia con digossina deve essere eseguita con particolare cautela, in quanto è atteso che l'effetto inibitorio acuto di ritonavir sulla p-gp determini un incremento significativo dei livelli di digossina. L'inizio della terapia con digossina in pazienti che già assumono il medicinale può determinare un incremento inferiore al previsto delle concentrazioni di digossina. Bepridil, lidocaina sistemica, e chinidina: si raccomanda di prestare particolare attenzione e di effettuare, dove possibile, il monitoraggio della concentrazione terapeutica del medicinale. Antibiotici. Claritromicina: per i pazienti con insufficienza renale (crcl < 30 ml/min) deve essere considerata una riduzionedella dose di claritromicina. Deve essere prestata attenzione alla somministrazione di claritromicina con il medicinale in pazienti con funzione epatica o renale compromessa. Agenti antitumorali e inibitori della chinasi. Abemaciclib: la co- somministrazione di abemaciclib e il medicinale deve essere evitata. Se questa co- somministrazione è giudicata inevitabile, fare riferimento al riassunto delle caratteristiche di prodotto di abemaciclib sull'aggiustamento della dose. Controllare l'insorgenza di reazioni avverse correlate ad abemaciclib. Apalutamide: la riduzione dell'esposizione del medicinale può comportare una potenziale perdita di risposta virologica. Inoltre, la co-somministrazionedi apalutamide e il medicinale può portare a eventi avversi gravi, tra cui crisi convulsive dovute a livelli più elevati di apalutamide. L'uso concomitante del medicinale con apalutamide non è raccomandato. Afatinib (ritonavir 200 mg due volte al giorno): è necessario prestare cautela quando afatinib viene somministrato con il medicinale. Fare riferimento al riassunto delle caratteristiche di prodotto di afatinib per le raccomandazioni sull'aggiustamento della dose.
EFFETTI INDESIDERATI
La sicurezza del medicinale e' stata valutata su oltre 2600 pazienti in studi clinici di fase II-IV, di questi piu' di 700 hanno assunto una dose di 800/200 mg (6 capsule o 4 compresse) una volta al giorno. Insieme agli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (NRTIs), in alcuni studi il farmaco e' stato usato in associazione con efavirenz o nevirapina. Le piu' comuni reazioni avverse associate alla terapiacon il medicinale durante gli studi clinici sono state diarrea, nausea, vomito, ipertrigliceridemia ed ipercolesterolemia. Diarrea, nausea e vomito possono presentarsi all'inizio del trattamento mentre l'ipertrigliceridemia e l'ipercolesterolemia possono presentarsi in seguito. Eventi avversi emergenti dal trattamento hanno portato alla prematura interruzione dello studio per il 7% dei soggetti dagli studi di fase II-IV. E' importante notare che sono stati riportati alcuni casi di pancreatite in pazienti in terapia con il medicinale, inclusi coloro che hanno sviluppato ipertrigliceridemia. Sono stati riportati inoltre rari casi di aumento dell'intervallo PR durante la terapia con il medicinale. Reazioni avverse dagli studi clinici e dall'esperienza successivaall'immissione in commercio in pazienti adulti e pediatrici: i seguenti eventi sono stati identificati come reazioni avverse. La categoria di frequenza include tutti gli eventi riportati di grado da moderato agrave, a prescindere dalla valutazione della causalita' individuale. Le reazioni avverse sono riportate per tipologia di organo. All'interno di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravita': molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Effetti indesiderati verificatisi in pazienti adulti durante studi clinici e successivi all'immissione in commercio. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezione delle vie respiratorie superiori; comune: infezione delle basse vie aeree, infezioni della cute incluse cellulite, follicolite e foruncolosi. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia, leucopenia, neutropenia, linfoadenopatia. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilità inclusa orticaria e angioedema; non comune: sindrome infiammatoria da immunoricostituzione. Patologie endocrine. Non comune: ipogonadismo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: disturbi del metabolismo del glucosio inclusi diabete mellito, ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, diminuzione del peso, diminuzione dell'appetito; non comune: aumento di peso, aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: ansia; non comune: sogni anormali, diminuzione della libido. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea (inclusa emicrania), neuropatia (inclusa neuropatia periferica), vertigini, insonnia; non comune:accidente cerebrovascolare, convulsioni, disgeusia, ageusia, tremore.Patologie dell'occhio. Non comune: compromissione della visione. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito, vertigine. Patologie cardiache. Non comune: aterosclerosi come infarto del miocardio, blocco atrioventricolare, incompetenza della valvola tricuspide. Patologie vascolari. Comune: ipertensione; non comune: trombosi venosa profonda. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea; comune: pancreatite, vomito, malattia da reflusso gastroesofageo, gastroenterite e colite, dolore addominale (superiore e inferiore), distensione addominale, dispepsia, emorroidi, flatulenza; non comune: emorragia gastrointestinale inclusa ulcera gastrointestinale, duodenite, gastrite ed emorragia rettale, stomatite e ulcere orali, incontinenza fecale, costipazione, bocca secca. Patologie epatobiliari. Comune: epatite incluso incremento delle ast, alt e ggt; non comune: ittero, steatosi epatica, epatomegalia, colangite, iperbilirubinemia. Patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea incluso eruzione maculo- papulosa, dermatite/eruzione cutanea incluso eczema e dermatite seborroica, sudorazioni notturne, prurito; non comune: alopecia, capillarite, vasculite; raro: sindrome di stevens-johnson, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mialgia, dolore muscoloscheletrico inclusi artralgia e dolore dorsale, patologie muscolari come debolezza e spasmi; non comune: rabdomiolisi, osteonecrosi. Patologie renali e urinarie. Non comune: diminuzione della clearance della creatinina, nefrite, ematuria; non nota: nefrolitiasi. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disfunzione erettile, disturbi mestruali, amenorrea, menorragia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza inclusa astenia. Descrizione di reazioni avverse selezionate. E' stata riportata Sindrome di Cushing in pazienti che assumevano ritonavir e fluticasone propionato somministratoper via inalatoria o intranasale; cio' puo' anche avvenire con altri corticosteroidi metabolizzati attraverso la via P450 3A es. budesonide. Aumento della creatin fosfochinasi (CPK), mialgia, miosite, e raramente rabdomiolisi, sono state riportate con gli inibitori della proteasi, in particolare in combinazione con gli inibitori nucleosidici dellatrascrittasi inversa. Parametri metabolici. Durante la terapia antiretrovirale (ART) si puo' verificare un aumento del peso e dei livelli ematici dei lipidi e del glucosio. In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria severa al momento dell'inizio della CART, puo' insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali. Sono stati riportati anche disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves e l'epatite autoimmune); tuttavia, il tempo di insorgenza registrato e' piu' variabile e questi eventi possono verificarsi molti mesi dopo l'inizio del trattamento. Casi di osteonecrosi sono stati riportati soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV avanzata o esposti per lungo tempo a CART. La frequenza di tali casi non e' nota. Popolazione pediatrica.Nei bambini di eta' pari o superiore a 14 giorni, la natura del profilo di sicurezza e' simile a quella osservata negli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e'importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiestodi segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Come regola generale, quando si decide di usare agenti antiretrovirali per il trattamento dell'infezione da HIV nelle donne in gravidanza e di conseguenza per ridurre il rischio di trasmissione verticale dell'HIV al neonato, devono essere presi in considerazione i dati sugli animali come anche l'esperienza clinica in donne in gravidanza al fine di caratterizzare la sicurezza per il feto. Lopinavir/ritonavir e' stato valutato in oltre 3000 donne durante la gravidanza, includendone oltre 1000 durante il primo trimestre. Nel corso della sorveglianza successiva all'immisione in commercio attraverso l'Antiretroviral Pregnancy Register, istituito dal Gennaio 1989, non e' stato riportato un aumento del rischio di difetti alla nascita associati al medicinale tra le oltre 1000 donne esposte durante il primo trimestre. La prevalenza di difetti alla nascita dopo esposizione a lopinavir ad ogni trimestre e' paragonabile alla prevalenza osservata nella popolazione generale. Non e' stato osservato alcun esempio di difetto alla nascita indicativo di una eziologia comune. Studi sugli animali hanno mostratouna tossicita' riproduttiva. Sulla base dei dati menzionati, il rischio di malformazione negli uomini e' improbabile. Lopinavir puo' essereusato durante la gravidanza se clinicamente necessario. Allattamento.Studi sui ratti rivelano che il lopinavir e' escreto nel latte. Non e' noto se questo medicinale sia escreto nel latte materno. Come regolagenerale, per evitare la trasmissione dell'HIV si raccomanda che le madri con infezione da HIV non allattino al seno i loro bambini in nessun caso. Fertilita'. Studi sugli animali non hanno mostrato effetti sulla fertilita'. Non sono disponibili dati sull'effetto di lopinavir/ritonavir sulla fertilita' sull'uomo.
Codice: 035187032
Codice EAN:
- Antimicrobici generali per uso sistemico
- Antivirali per uso sistemico
- Antivirali ad azione diretta
- Antivirali per il trattamento delle infezioni da hiv, assoc.
- Lopinavir e ritonavir
Forma farmaceutica
SOLUZIONE ORALE
Scadenza
24 MESI
Confezionamento
FLACONE